cicli scolastici?Anche la riforma dei cicli scolastici richiedeprofon<strong>di</strong> cambiamenti strutturalie <strong>di</strong> mentalità. Senza entrare nelmerito della riforma che sta aspettandodal legislatore i regolamenti applicativi,la nostra scuola, dall’anno scolastico2001 - 2002, intende allargare ilservizio educativo dando inizio al primoanno della Scuola <strong>di</strong> Base (quellache una volta corrispondeva alla primaelementare). Sono già aperte leiscrizioni in questi mesi <strong>di</strong> novembre/<strong>di</strong>cembre2000. Nel frattempo, interpellandole famiglie e i responsabilidel territorio e interagendo con le forzelavorative e impren<strong>di</strong>toriali, ci stiamointerrogando se non sia opportunoaffiancare al Liceo Scientifico un secondoin<strong>di</strong>rizzo <strong>di</strong> Scuola Secondariaa carattere tecnico-tecnologico-professionale.Con la riforma entreràanch’esso nella categoria dei Licei.Non si tratta certo <strong>di</strong> manie <strong>di</strong> grandezza,ma <strong>di</strong> un’esigenza imposta dallenuove norme: un plesso scolasticoha bisogno <strong>di</strong> completezza per godere<strong>di</strong> piena autonomia.Come procede il riconoscimento dellavostra Scuola, anche sul piano economico?L’Istituito Salesiano continua la politica<strong>di</strong> contenere allo stretto in<strong>di</strong>spensabilele rette scolastiche. Nello stessotempo assicura agevolazioni per chi sitrova in situazioni particolari. Purmancando tuttora interventi economicispecifici da parte del Governo centrale,la Regione Lombar<strong>di</strong>a e la Provincia<strong>di</strong> Brescia hanno pre<strong>di</strong>sposto alriguardo tutta una serie <strong>di</strong> facilitazionieconomiche per le famiglie (Cfr i ban<strong>di</strong>relativi). È un primo modo per attuarela libertà <strong>di</strong> accedere anche ascuole non statali da parte <strong>di</strong> tutti.a cura <strong>di</strong> Vittorio IezziIl Compact <strong>di</strong>sk con gli“Scritti clarensi <strong>di</strong> storia e<strong>di</strong> arte”, con i 10 numeridel notiziario “L’Angelo”del 1999, con l’insertodella Caritas ed il calendariodel 2000, è sempre<strong>di</strong>sponibile presso la Bibliotecadon Rivetti.San Bernar<strong>di</strong>noSi riprende l’attività musicaleCon il mese <strong>di</strong> settembre tutte le attività ricominciano. Cosi anchela “Piccola Accademia <strong>di</strong> Musica San Bernar<strong>di</strong>no” ha riapertoi battenti ed il 10 settembre 2000 ha animato un’importantefunzione religiosa nella Chiesa <strong>di</strong> Sant’Agostino in Milano,dove sei giovani salesiani hanno pronunciato la loro professione religiosaperpetua.Il Coro “Nuova Armonia” de<strong>di</strong>cherà la maggior parte <strong>di</strong> energia ed impegnoalla <strong>di</strong>vulgazione del CD “Musique en toute liberté”, raccolta <strong>di</strong>musiche popolari arrangiate in modo originale dal M. Domenico Clapasson,inciso quest’anno e presentato a <strong>Chiari</strong> il 25 febbraio 2000.Il <strong>di</strong>sco è stato proposto a Coccaglio, in concerto, nella magnifica Pieve,il 7 ottobre u.s.Anche il “Piccolo Coro” nel prossimo anno inizierà la realizzazione <strong>di</strong>un Compact Disc, al fine <strong>di</strong> fissare il lavoro fin qui svolto e concretizzareil desiderio <strong>di</strong> tutti i piccoli cantori. In un tempo in cui la tra<strong>di</strong>zioneorale del racconto sta scomparendo, mentre d’altro canto si fa sentireun sempre più marcato bisogno <strong>di</strong> favole, <strong>di</strong> sogni in ogni cuore, sembracelarsi proprio nel canto, ed in particolare in quello dei fanciulli, la rispostaa tale profondo anelito. Non è solo il piacere <strong>di</strong> stare insieme,che già <strong>di</strong> per sé costituirebbe un’ottima motivazione <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> un coro(imparare ad essere parte integrante <strong>di</strong> un sistema, l’umiltà <strong>di</strong> un lavorospesso comprimario, la con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> spazi, tempi, gioie e paure...),ma è soprattutto e prima <strong>di</strong> tutto, l’importanza <strong>di</strong> un’educazione alla ricerca,alla cultura, al bello. Questo è quanto i maestri si sono prefissati.Lo sforzo maggiore è stato quello <strong>di</strong> trovare forme musicali adatte e attenteal mondo vocale infantile. Per questa operazione la “PiccolaAccademia” si è affidata ancora una volta alla vena compositiva del M.Domenico Clapasson, con la precisa richiesta della realizzazione <strong>di</strong> unciclo <strong>di</strong> brani originali. Nell’attesa, il prossimo appuntamento con laPiccola Accademia è fissato per il tra<strong>di</strong>zionale Concerto <strong>di</strong> Natale che siterrà nella Chiesa <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no domenica 17 <strong>di</strong>cembre 2000 alleore 17.00.Maurizio Ramera26 L’Angelo - Novembre a. D. 2000
San Bernar<strong>di</strong>no 2000Pellegrinaggio Giubilare DiocesanoRoma 22 - 24 settembre 2000Anche da San Bernar<strong>di</strong>no e da<strong>Chiari</strong> non poteva certo mancareuna risposta imme<strong>di</strong>ataalla proposta del nostro Vescovo <strong>di</strong> unpellegrinaggio <strong>di</strong>ocesano a Roma perpartecipare al Grande Giubileo 2000.Siamo partiti in due pulmann: l’unoper i pellegrini <strong>di</strong> <strong>Chiari</strong> e <strong>di</strong> Ru<strong>di</strong>ano,guidati da don Davide Carsana e dadon Costante Duina; l’altro per i cinquantapellegrini <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no,guidati da don Felice Rizzini. Avrebberodovuto venire con noi il PrevostoMons. Angelo Zanetti e il curato donPiero Bettinzoli, ma non glielo ha permessola salute. Questo ha creatoall’inizio un certo <strong>di</strong>sagio, presto superato,data la piena <strong>di</strong>sponibilità daparte <strong>di</strong> tutti, pronti a dare una mano achi ne avesse bisogno, a interessarsi gliuni degli altri, premurosi che nessunomancasse alla conta ed al controllo.Fin dalla prima sosta durante il viaggioabbiamo avuto la percezione cheerano molti i pellegrini bresciani, chesi potevano riconoscere dal fazzolettoazzurro e dal <strong>di</strong>stintivo. Arrivati aRoma, l’impressione fu superata dalritrovare, ovunque andassimo, unagran folla composta e <strong>di</strong>gnitosa, sorridentee gioiosa. Era come una gran festa<strong>di</strong> popolo, che raggiunse il verticein Piazza San Pietro. Sia durante ilviaggio sia a Roma i due gruppi clarensisi sono mossi in forma autonoma,ritrovandosi ogni tanto, agli autogrilldurante le soste del viaggio, nelgiro turistico, ma soprattutto ai momentigiubilari centrali.Il primo appuntamento giubilare èstato alla Porte Sante. A noi <strong>di</strong> SanBernar<strong>di</strong>no è toccato <strong>di</strong> entrare nellabasilica <strong>di</strong> San Paolo fuori le mura,prima ancora <strong>di</strong> arrivare dalle suoreoblate del Sacro Cuore, dove eravamoospitati. Anche a San Pietro era cosìlunga la fila <strong>di</strong> coloro che volevano entrarenella Porta Santa che i custo<strong>di</strong> cihanno sollecitato a non inginocchiarcia fare le nostre devozioni in fretta. Perfortuna poi abbiamo potuto pregarecon calma e fare la visita accurata alleAl Giubileodue basiliche. Agli altari delle confessioni,dove sono conservate le reliquiedegli Apostoli Pietro e Paolo, abbiamoriaffermato la nostra fede e presentatele tante intenzioni che ci urgevanonel cuore. Ci sono tornate allamente tante persone, che si erano raccomandatea noi per le loro necessità.Il secondo appuntamento giubilare èstato in Piazza San Pietro per al ConcelebrazioneEucaristica, presiedutadal Card. Michele Giordano e partecipatadal nostro Vescovo, da quello <strong>di</strong>Lucca e Parma e da 160 sacerdoti (fra iquali anche il nostro don Rizzini) e soprattuttoper l’incontro con il PapaGiovanni Paolo II. Eravamo sistematiin una bellissima posizione, vicinissimial Santo Padre. L’abbiamo seguitomentre arrivava sulla sua “papamobile”e l’abbiamo potuto contemplarementre sedeva, parlava e riceveva personalmentei rappresentanti dei quattropellegrinaggi <strong>di</strong>ocesani <strong>di</strong> quelgiorno. Ogni suo gesto era osservatoanche con il cannocchiale che passava<strong>di</strong> mano in mano. Quando poi il nostroFabio ha gridato a gran voce dallatransenna: «Papa! Papa! Papa!» ilPapa lo ha guardato con un bel sorrisoe lo ha salutato con un gesto bene<strong>di</strong>cente.In quel grido c’era anche il nostro,con tanta commozione in cuore:volevamo <strong>di</strong>rgli grazie per tutto quelloche fa per noi, per i suoi insegnamenti,per il coraggio, per il suo esempio <strong>di</strong>de<strong>di</strong>zione, nonostante i limiti della salutee dell’età. Quando il Papa si è rivoltoal nostro Vescovo e a noi, a partiredalle sue visite a Brescia, l’entusiasmoè <strong>di</strong>ventato irrefrenabile, comela volontà <strong>di</strong> essere fedeli al suo messaggio.Eravamo così vicini al SantoPadre che ancora oggi a ripensarcinon sembra vero.Il terzo ed ultimo appuntamento èstata la Concelebrazione Eucaristica,presieduta dal nostro Vescovo epartecipata da tutti i nostri preti, inSanta Maria in Vallicella dai Padri Filippinidell’Oratorio. Il Vescovo Giulioè riuscito ad interpretare tuttoquello che passava nella nostra mentee nel nostro cuore. Ci sentivamo piùbuoni, più desiderosi <strong>di</strong> bene, più volonterosinel cammino della vita illuminatadalla bontà del Padre, confortatadal volto misericor<strong>di</strong>oso <strong>di</strong> Gesù esostenuta dalla forza dello Spirito.Negli intervalli fra un appuntamentogiubilare e l’altro abbiamo potuto realizzareun veloce accostamento allebellezze <strong>di</strong> Roma nei suoi <strong>di</strong>versi momentistorici, per merito, nei primidue giorni, <strong>di</strong> don Rizzini, che si è rivelatouna guida interessante e competentee, nel terzo giorno, <strong>di</strong> una guidalocale eccezionale. Per chi arrivava aRoma per la prima volta è stato comeun invito pressante a ritornarci conpiù possibilità e calma. Per chi era giàstato a Roma era come un ravvivaretante impressioni belle. Per tutti è stataun’esperienza meravigliosa, a cui ripensarecon più tranquillità. Bisognariconoscere che gli organizzatori sonostati all’altezza del loro compito sottoIl gruppo dei partecipanti <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no al Giubileo a Roma.L’Angelo - Novembre a. D. 2000 27