L'Angelo - Parrocchia di Chiari

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Pastorale giovanileUn «decalogo»Un «decalogo» per la pastorale giovaniledella Chiesa italianaLa giornata Mondiale della Gioventù(GMG) richiede un ripensamentodella pastorale giovanile.Riprendiamo da L’Osservatoreromano del 20 settembre 2000, sintetizzandole,le motivazioni dei singoli «comandamenti».Sono a firma di don DomenicoSigalini, direttore dell’ufficionazionale per la pastorale giovanileCEI.La pastorale giovanile italiana si stadando una sorta di decalogo per continuarea tenere alta la tensione spirituale:1. Fiducia e grande stima per i giovaniUna comunità di cristiani deve sbilanciarsidalla parte dei giovani, sentirsiorgogliosa di loro, investire un massimodi energie per il loro futuro, guardareloro con occhio benevolo, stimolarlisempre alla ripresa. Il Papa ce loha insegnato.2. Riproporre la fede come continua sfidaa sé, agli altri, alla cultura, al mondo:la questione fondamentale della vita.Si gioca la proposta della fede comecaso serio della vita, non come insiemedi pratiche, di emozioni, di riti.Non ci potrà essere comunità che nonsi presenti come «laboratorio dellafede»3. Offrire con coraggio, determinazionee chiarezza il patrimonio rinnovato dellafede.Durante la settimana della GMG sisono succedute a Roma varie esperienzetoccanti. Non sono elementinuovi, sono i mezzi classici e decisiviper la vita del cristiano. L’elemento dinovità può essere visto nel linguaggiousato: esplicito, simbolico, fatto di parolee gesti, di canto e danza, di ascoltoe partecipazione di tutta la corporeità.La liturgia per i giovani non puòrestare ingessata nella routine.4. Rileggere la vita, le sue domande, isuoi problemi come un dialogo conGesù oggi; l’incarnazione è lo stiledell’evangelizzazione.Nell’anno duemillesimo dalla nascitadi Gesù, questi giovani ci hanno fattocapire che essere credenti in Lui ècomporre in tanti modi diversi e originalila vita di tutti i giorni con i suoimomenti di gioia e di dolore, di cantoe di silenzio, di partecipazione silenziosaai momenti culminanti della liturgiae di esplosione di vita, di preghierae di riflessione, di ritualità e digesti concreti, di fede e di ragione.5. La radicalità evangelica.Nessuno più coi giovani sarà tentatodi fare sconti, di ridurre al minimo, diadattare, sia nel proporre il Vangelo,sia nel presentare la vita sacramentale,sia nell’indicare le grandi mete, sianell’offrire passi calibrati per raggiungerle,sia nel proporre la bellezza dellavocazione al matrimonio, sianell’offrire spazi di ricerca e di decisioneper la verginità per il Regno, sianel chiamare al servizio esigente dellacarità, sia nel proporre impegni e responsabilitàsociali.6. La missione, il muretto.Tutta la GMG aveva una tensione missionaria;i giovani «chiedono di superarei confini abituali dell’azione pastorale,per esplorare i luoghi, anche ipiù im-pensati, dove i giovani vivono,si ritrovano, danno espressione allapropria originalità, dicono le loro attesee formulano i loro sogni».7. La collaborazione con la famiglia econ gli adulti in genere.Ora che tutti sono tornati, non andremoancora a seppellirci nei nostri loculisia personali sia pastorali. Saràpossibile stanare famiglie che assiemeai figli diventano soggetti di evangelizzazione,di formazione, di missionarietà.L’onda lunga di Tor Vergata puòcontinuare.8. I massmedia e i nuovi linguaggi dellaformazione e della missione.La pastorale giovanile non può ignorarequesto mondo e stare solo in difesao attesa. È tempo di essere più attivi,quindi preparati e coraggiosi sianella carta stampata, sia nelle radio,che i giovani ascoltano più delle televisioni,sia in Internet. Così è di un altrolinguaggio fortissimo: la musica.9. La spiritualità del quotidiano.Diceva un giovane: questo eventot’insegna a vivere la spiritualità dentro(sic!) la vita del mondo”. Questa scopertava sostenuta, seguita e rafforzatada guide spirituali che sanno abituarei giovani a misurare la propria convintaadesione a Cristo con tutte le sfidedella vita quotidiana, dalle relazionicon gli amici, dalle responsabilitànel lavoro e nello studio alla vita affettiva.10. La decisione per le grandi scelte dellavita.La proposta insistita del Papa ai giovaniperché decidano da che parte stare,perché rispondano positivamente allavoce di Dio che parla sicuramente atutti nell’intimità della coscienza e neglieventi della vita suggerisce a tutticoloro che stanno con i giovani l’urgenzadi sostenerli nelle scelte dellavita. Vocazione, diciamo noi: vocazionesempre all’amore sia nel matrimoniosia nella verginità, sempre a serviziodel Regno di Dio.D. S.24 L’Angelo - Novembre a. D. 2000

San Bernardino 2000Tutto sulla scuolaIntervista a don Franco Fontana, Presidedi San BernardinoDato lo sviluppo dell’OperaSalesiana di San Bernardino,l’Ispettore salesiano don EugenioRiva ha pensato bene di distinguerela figura del Direttore da quelladel Preside, secondo le indicazioni delCapitolo Ispettoriale. A collaborarecon il direttore don Diego Cattaneocon il compito di Preside è stato chiamatodon Franco Fontana, laureato eabilitato in Scienze con una lungaesperienza di docente e di educatore.In questi ultimi anni ha collaboratocon il Card. Giacomo Biffi quale suodelegato per la Pastorale Giovanile eper il Congresso Eucaristico Nazionaledi Bologna e con l’Ispettore donFrancesco Cereda come delegatoispettoriale di Pastorale Giovanile econsigliere ispettoriale.Ormai anche il Liceo Scientifico ècompleto ed è stato collaudato dall’esamedi maturità con esiti gratificanti:tutti maturi i 32 allievi presentati: duecon il massimo dei voti; due con 92 e91 centesimi; sei con 80/89 centesimi;quattordici con 70/79 centesimi; ottocon 60/69 centesimi. Un’altra tappaimportante è stata raggiunta in meritoalle strutture. A giorni si potrà usufruiredella nuova palestra “Don Elia Comini”che,data l’ampiezza e la funzionalità,offre numerose possibilità perla vita sportiva e culturale della Scuolae del Centro Giovanile. Al nuovo Presideabbiamo rivolto alcune domande,cui egli gentilmente ha risposto.Un po’ di statistiche: quante sono leclassi e gli allievi della scuola Media;quante le classi e gli allievi del LiceoScientifico; quanti i Docenti della scuolaMedia; quanti quelli del Liceo; quantigli Educatori?Anche per l’anno scolastico 2000-2001l’Istituto Salesiano “San Bernardino”è al completo. Non è stato possibileaccogliere tutte le domande presentatedalle famiglie, specie per la ScuolaMedia Inferiore. La Scuola Media inferioreha 270 allievi (M. 182, F. 88), 9classi, 22 docenti, 3 educatori, 3 obiettori.Il Liceo Scientifico ha 156 allievi(M. 99, F. 57), 5 classi, 14 docenti, uneducatore, un obiettore. Oltre ai laboratorie alle aule speciali, già collaudatiin questi anni, entreranno in funzioneil laboratorio di Informatica, con16 postazioni multimediali di 2 posticiascuna, e la palestra con 450 posti asedere per attività sportive e per manifestazionidi accoglienza e di festa. NelLiceo Scientifico l’attività didatticaviene svolta dalle ore 8.00 alle ore16.00, in genere di mattino. Agli studentiè richiesta la permanenza pomeridianadi lunedì, mercoledì e venerdìper le diverse attività integrative.Anche nella Scuola Media l’attivitàdidattica si svolge dalle ore 8.00 alleore 16.00 (il lunedì, mercoledì e venerdìanche al pomeriggio.) È richiestala permanenza pomeridiana il lunedì,martedì, mercoledì e venerdì.Tutti i giorni è data agli studenti lapossibilità di fermarsi a scuola finoalle 18.00 per lo studio assistito. È offertainoltre la possibilità della mensacon pasti preparati localmente.Avete realizzato il passaggio da Scuolalegalmente riconosciuta a Scuola paritaria?Lo stiamo realizzando gradualmente.Infatti gli Ispettori Salesiani d’Italia,in considerazione di una serie di problemiche emergono dalla normativain vigore sulla parità tra scuole statalie non statali, hanno deciso di attenderea presentare la richiesta di parità,possibilmente entro il 31 maggio 2001.Questa decisione, mentre rientranell’ambito di quanto previsto dallalegge, è motivata dalla necessità di approfondirei punti controversi e dall’esigenzadi chiarificazioni anche daparte delle autorità competenti.In ordine all’autonomia, quali decisioniavete maturato nel collegio dei Docentidella Scuola Media e quali nel Collegiodel Liceo Scientifico?Autonomia non è solo «organizzazione».È soprattutto «cambio di mentalità»nel mondo della scuola. Nellospirito della legge che la immette perla prima volta nelle Scuole italiane(legge 15 maggio 1997 n. 59, con regolamentoapplicativo d.p.r. 8 275/99)ogni Istituto scolastico deve diventare“creativo” in due dimensioni, quellaeconomico-organizzativa e quella pedagogico-didattica.Il capo di ogni Istituto deve assumerela professionalità di un manager, accantoa quella di un pedagogista o didatta.Anche gli insegnanti da semplici“docenti” devono diventare “educatori”.Nella prospettiva di compiere ilprimo passo dell’autonomia i docentidi San Bernardino si sono impegnatinell’estensione del “Piano dell’offertaformativa” (P.O.F.) quale «documentofondamentale costitutivo e progettuale»della Scuola e come punto di partenzaper lo sviluppo e il controllodell’attività didattica e educativa.E lo stanno gradualmente attuando.Come progettate di verificare la legge suiIn primo piano don Franco, nuovo preside a San Bernardino.L’Angelo - Novembre a. D. 2000 25

San Bernar<strong>di</strong>no 2000Tutto sulla scuolaIntervista a don Franco Fontana, Preside<strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>noDato lo sviluppo dell’OperaSalesiana <strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no,l’Ispettore salesiano don EugenioRiva ha pensato bene <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguerela figura del Direttore da quelladel Preside, secondo le in<strong>di</strong>cazioni delCapitolo Ispettoriale. A collaborarecon il <strong>di</strong>rettore don Diego Cattaneocon il compito <strong>di</strong> Preside è stato chiamatodon Franco Fontana, laureato eabilitato in Scienze con una lungaesperienza <strong>di</strong> docente e <strong>di</strong> educatore.In questi ultimi anni ha collaboratocon il Card. Giacomo Biffi quale suodelegato per la Pastorale Giovanile eper il Congresso Eucaristico Nazionale<strong>di</strong> Bologna e con l’Ispettore donFrancesco Cereda come delegatoispettoriale <strong>di</strong> Pastorale Giovanile econsigliere ispettoriale.Ormai anche il Liceo Scientifico ècompleto ed è stato collaudato dall’esame<strong>di</strong> maturità con esiti gratificanti:tutti maturi i 32 allievi presentati: duecon il massimo dei voti; due con 92 e91 centesimi; sei con 80/89 centesimi;quattor<strong>di</strong>ci con 70/79 centesimi; ottocon 60/69 centesimi. Un’altra tappaimportante è stata raggiunta in meritoalle strutture. A giorni si potrà usufruiredella nuova palestra “Don Elia Comini”che,data l’ampiezza e la funzionalità,offre numerose possibilità perla vita sportiva e culturale della Scuolae del Centro Giovanile. Al nuovo Presideabbiamo rivolto alcune domande,cui egli gentilmente ha risposto.Un po’ <strong>di</strong> statistiche: quante sono leclassi e gli allievi della scuola Me<strong>di</strong>a;quante le classi e gli allievi del LiceoScientifico; quanti i Docenti della scuolaMe<strong>di</strong>a; quanti quelli del Liceo; quantigli Educatori?Anche per l’anno scolastico 2000-2001l’Istituto Salesiano “San Bernar<strong>di</strong>no”è al completo. Non è stato possibileaccogliere tutte le domande presentatedalle famiglie, specie per la ScuolaMe<strong>di</strong>a Inferiore. La Scuola Me<strong>di</strong>a inferioreha 270 allievi (M. 182, F. 88), 9classi, 22 docenti, 3 educatori, 3 obiettori.Il Liceo Scientifico ha 156 allievi(M. 99, F. 57), 5 classi, 14 docenti, uneducatore, un obiettore. Oltre ai laboratorie alle aule speciali, già collaudatiin questi anni, entreranno in funzioneil laboratorio <strong>di</strong> Informatica, con16 postazioni multime<strong>di</strong>ali <strong>di</strong> 2 posticiascuna, e la palestra con 450 posti asedere per attività sportive e per manifestazioni<strong>di</strong> accoglienza e <strong>di</strong> festa. NelLiceo Scientifico l’attività <strong>di</strong>datticaviene svolta dalle ore 8.00 alle ore16.00, in genere <strong>di</strong> mattino. Agli studentiè richiesta la permanenza pomeri<strong>di</strong>ana<strong>di</strong> lunedì, mercoledì e venerdìper le <strong>di</strong>verse attività integrative.Anche nella Scuola Me<strong>di</strong>a l’attività<strong>di</strong>dattica si svolge dalle ore 8.00 alleore 16.00 (il lunedì, mercoledì e venerdìanche al pomeriggio.) È richiestala permanenza pomeri<strong>di</strong>ana il lunedì,martedì, mercoledì e venerdì.Tutti i giorni è data agli studenti lapossibilità <strong>di</strong> fermarsi a scuola finoalle 18.00 per lo stu<strong>di</strong>o assistito. È offertainoltre la possibilità della mensacon pasti preparati localmente.Avete realizzato il passaggio da Scuolalegalmente riconosciuta a Scuola paritaria?Lo stiamo realizzando gradualmente.Infatti gli Ispettori Salesiani d’Italia,in considerazione <strong>di</strong> una serie <strong>di</strong> problemiche emergono dalla normativain vigore sulla parità tra scuole statalie non statali, hanno deciso <strong>di</strong> attenderea presentare la richiesta <strong>di</strong> parità,possibilmente entro il 31 maggio 2001.Questa decisione, mentre rientranell’ambito <strong>di</strong> quanto previsto dallalegge, è motivata dalla necessità <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>rei punti controversi e dall’esigenza<strong>di</strong> chiarificazioni anche daparte delle autorità competenti.In or<strong>di</strong>ne all’autonomia, quali decisioniavete maturato nel collegio dei Docentidella Scuola Me<strong>di</strong>a e quali nel Collegiodel Liceo Scientifico?Autonomia non è solo «organizzazione».È soprattutto «cambio <strong>di</strong> mentalità»nel mondo della scuola. Nellospirito della legge che la immette perla prima volta nelle Scuole italiane(legge 15 maggio 1997 n. 59, con regolamentoapplicativo d.p.r. 8 275/99)ogni Istituto scolastico deve <strong>di</strong>ventare“creativo” in due <strong>di</strong>mensioni, quellaeconomico-organizzativa e quella pedagogico-<strong>di</strong>dattica.Il capo <strong>di</strong> ogni Istituto deve assumerela professionalità <strong>di</strong> un manager, accantoa quella <strong>di</strong> un pedagogista o <strong>di</strong>datta.Anche gli insegnanti da semplici“docenti” devono <strong>di</strong>ventare “educatori”.Nella prospettiva <strong>di</strong> compiere ilprimo passo dell’autonomia i docenti<strong>di</strong> San Bernar<strong>di</strong>no si sono impegnatinell’estensione del “Piano dell’offertaformativa” (P.O.F.) quale «documentofondamentale costitutivo e progettuale»della Scuola e come punto <strong>di</strong> partenzaper lo sviluppo e il controllodell’attività <strong>di</strong>dattica e educativa.E lo stanno gradualmente attuando.Come progettate <strong>di</strong> verificare la legge suiIn primo piano don Franco, nuovo preside a San Bernar<strong>di</strong>no.L’Angelo - Novembre a. 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