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L'Angelo - Parrocchia di Chiari

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ScoutOggi per ragazzi e adulti è più<strong>di</strong>fficile essere fedeli a certivalori e vivere con uno stile<strong>di</strong> servizio che va contro la cultura e lamentalità dominanti, per cui ancheper noi capi scout è reale il rischio <strong>di</strong>fare dello scoutismo annacquato, <strong>di</strong>travisare o <strong>di</strong>storcere i principi ispiratoriche Baden-Powell ha tracciato.Essere inoltre dei bravi capi, competentinelle tecniche, o bravi a parlare ea far capire è cosa assai pregevole, maessere anche dei buoni testimoni, educatoriconsapevoli che l’impegno inquesta ministerialità richiede intenzionalitàe capacità <strong>di</strong> progettazione, èoggi la grandezza <strong>di</strong> un servizio chetocca il futuro, quello dei ragazzi checi sono affidati.Così, prendendo sul serio questa affermazionee volendo rileggere la propriasituazione personale in questa ottica,il 21 e 22 ottobre tutti i capi scoutdella Zona Sebino si sono ritrovati aRodengo Saiano e a Bornato per il 2°Convegno <strong>di</strong> Zona.Il tema era la figura e il ruolo del capo,L’ora <strong>di</strong>…essere testimoninel tempoIl palco della celebrazione del Giubileo dei giovani, chiamati ad essere testimoni nel tempo.nuovo Ulisse che, nel lungo camminoper ritornare in sé da adulto, fa i conticon quelle rotte nel mare (le sfide) chegli permettono <strong>di</strong> affrontare le <strong>di</strong>fficoltàcontingenti del momento (le sirene)per giungere sempre più vicinoalla sua meta ideale (Itaca).Personalmente, per la preparazione alconvegno ho ripreso le in<strong>di</strong>cazionipresentate dal Progetto Nazionale cheil Consiglio Generale dell’Agesci haelaborato quest’anno. Ecco un passoche mi sembra particolarmente significativo:Tempo della fedeltà e della creatività:la centralità del metodo“Trovo che se non si rilegge <strong>di</strong> quando inquando il proprio testo fondamentale…si corre il rischio <strong>di</strong> ricadere nel solcodella lettura fatta in origine, e <strong>di</strong> agiresulla base <strong>di</strong> ciò che ci ricor<strong>di</strong>amo, piuttostoche seguendo lo spirito del testo. Ènecessario, <strong>di</strong> quando in quando, tornarealla lettura delle fonti” (Baden-Powell).In continuità con il progetto precedentevogliamo recuperare la semplicitàe la leggerezza del gioco dello scoutismo,dare ulteriore qualità alla proposta,tornando alle originarie intuizioni,arricchite da anni <strong>di</strong> esperienzee riflessioni fondate sulla utilizzazioneintenzionale del metodo.Quin<strong>di</strong> non come nostalgia del passato,ma come idea che ha tratto e traevitalità dalla creatività, dalla trasformazione,dalla ricchezza del confrontocon l’esperienza.Vogliamo essere testimoni della bellezza<strong>di</strong> ciò che stiamo facendo, innamoratidella proposta che costruiamocon la nostra passione educativa, capaci<strong>di</strong> orgoglio, ma anche <strong>di</strong> farci caricodei limiti e delle <strong>di</strong>fficoltà del nostroessere capi.Vogliamo riscoprire l’originalità delmetodo e della valenza educativa deglistrumenti che ci sono affidati, ponendoin particolare attenzione allo scoutingcome capacità <strong>di</strong> imparare facendo;alla relazione educativa, capace <strong>di</strong>instaurare rapporti significativi tracapo e ragazzo e dei ragazzi tra loro,rendendoli veri protagonisti della lorocrescita in una società che troppospesso massifica e generalizza, omologae globalizza.Sta nell’arte del capo tenere continuamentepresenti i singoli ragazzi nelloro percorso, caratterizzato da ritmie tempi personali e porre attenzione alcambiamento dello sviluppo evolutivooggi.Vogliamo riconsiderare il significatopeculiare e profondo della spiritualitàdello scoutismo, cogliendone nellaspecificità cristiana la sequela <strong>di</strong> Cristocaratterizzata da essenzialità e ra<strong>di</strong>calitàche permette al ragazzo <strong>di</strong>comprendere il senso del suo esisteree del suo essere nella storia e nel mondo.In questa linea gli strumenti delmetodo non sono solo “mezzi”, madelineano un modo particolare <strong>di</strong> intenderee <strong>di</strong> vivere la <strong>di</strong>mensione spiritualee <strong>di</strong> concepire cristianamentel’Uomo. Tutto il linguaggio dello scoutismo,“la parlata nuova” che esprimela ricchezza e l’originalità del metodopensato da Baden-Powell, è fortementeconnotato simbolicamente.Proprio da questa ricchezza della <strong>di</strong>mensionesimbolica deriva la pregnanzae l’incisività dell’azione educativache apre al trascendente, orientala vita comunitaria ed ecclesiale e concretizzanel servizio la testimonianzacristiana.Lina MarellaL’Angelo - Novembre a. D. 2000 19

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