GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA GEOMETRA - COLLEGIO GEOMETRI di GORIZIA

geometri.ts.it
from geometri.ts.it More from this publisher

In<strong>di</strong>ce4 EDITORIALEGeometri e S.I.F.E.T.<strong>di</strong> Bruno Razza8 TOPOGRAFIALe monografie dei Punti Fiduciali<strong>di</strong> Luigi Francescutti11 CATASTOIstruzioni per l’invio telematico degli atti <strong>di</strong> aggiornamento<strong>di</strong> Massimo Centioni16 SICUREZZALa gestione della sicurezza negli appalti<strong>di</strong> Antonio Tieghi<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>22 EDILIZIA / URBANISTICAA.G.E.LL.PP. Associazione Geometri E<strong>di</strong>lizia e Lavori Pubblici<strong>di</strong> Michele Cappelli25 ESTIMOAssemblea dell’Associazione Geo.Val. Esperti<strong>di</strong> Mauro Sera28 PREVENZIONE INCENDIResistenza al fuoco <strong>di</strong> elementi costruttivi orizzontali<strong>di</strong> Roberto Milocco32 AMBIENTEInquinamento atmosferico pm 10 e pm 2.5<strong>di</strong> Livio Lacosegliaz34 ATTIVITA’ DEL <strong>COLLEGIO</strong> DI PORDENONEEvoluzione delle procedure DOCFA e PREGEOcon l’invio telematico degli atti <strong>di</strong> aggiornamento<strong>di</strong> Tiziano Fior8/2009


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>I Commissari, infatti, devono inse<strong>di</strong>arsi,concordare e definire le modalità <strong>di</strong> funzionamentoed operatività della Commissione,fissare le date per la correzionedelle prove scritte, correggerle, parteciparea tutte le prove orali e fare tutta una serie<strong>di</strong> incontri necessari.Un conto è se queste operazioni si debbanofare nella propria provincia od in quelleviciniori. Ben <strong>di</strong>verso è invece l’impegno,se il Commissario deve affrontare le trasferte<strong>di</strong> cui sopra, certamente fattibilima con gran <strong>di</strong>fficoltà se debbono esserequoti<strong>di</strong>ane e per un periodo <strong>di</strong> tempoabbastanza lungo.Certamente alcuni dei can<strong>di</strong>dati iscrittiper sostenere l’esame non se la sarebberosentita <strong>di</strong> andare così lontano, probabilmentenon avrebbero avuto tutti i mezzieconomici e logistici per affrontare questetrasferte e queste problematiche, tanto daessere indotti per forza maggiore a rinunciaread affrontare la prova.Probabilmente il sacrificio lo avrebberopotuto fare soltanto quelli fortementemotivati, quei Geometri con necessità edurgenza <strong>di</strong> iscriversi all’Albo, ma gli altriavrebbero potuto (ahimè) <strong>di</strong>sinteressarseneed evitare fatiche, spese e <strong>di</strong>fficoltà.Forse tanto impegno non sarebbe costatoalla collettività? Sarebbe forse statominore <strong>di</strong> quello necessario a costituirequalche Commissione in più? Su questiargomenti evidentemente non c’era stataun’approfon<strong>di</strong>ta riflessione in chi stabiliscei luoghi delle se<strong>di</strong> e gli accorpamenti.L’anno scorso gli accorpamenti <strong>di</strong> Commissionesono stati ventitrè, mentre quest’annosono stati trentaquattro. Quin<strong>di</strong>su un totale nazionale <strong>di</strong> centosessantadueCommissioni, il 21% risulta accorpato siaper istituti scolastici, sia per commissariche per iscritti.La nostra situazione in ambito regionale,secondo l’originaria determinazione ministeriale,era la seguente:Gorizia ha 18 can<strong>di</strong>dati iscritti, i qualidovevano andare tutti a Rovigo, dove cisono già altri 55 iscritti, perciò la Commissioneavrebbe valutato un totale <strong>di</strong>73 can<strong>di</strong>dati.Pordenone ha 33 can<strong>di</strong>dati iscritti, che sidovevano <strong>di</strong>videre nelle due Commissioniistituite a Treviso, da una parte 17 e dall’altra16, che assieme ai 49 ed ai 51 giàlà iscritti, formavano il numero <strong>di</strong> 66 e 67can<strong>di</strong>dati per ogni Commissione.Trieste ha 29 can<strong>di</strong>dati iscritti, che si dovevano<strong>di</strong>videre nelle due Commissioni<strong>di</strong> Mestre e Mirano, da una parte 15 edall’altra 14, che assieme ai 51 e 52 giàcolà iscritti, avrebbero formato il numero<strong>di</strong> 66 can<strong>di</strong>dati per ogni Commissione.U<strong>di</strong>ne invece ha 64 can<strong>di</strong>dati iscritti equin<strong>di</strong> potrà <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una Commissioneapposita istituita proprio ad U<strong>di</strong>ne.Da notare, per chi conosce un po’ la geografia,che i can<strong>di</strong>dati <strong>di</strong> Belluno, dovrannoandare a sostenere l’esame a Padova.Ma noi, l’abbiamo presa con ironia ed il“fato” ci ha premiato, infatti il 3 luglioscorso è arrivata ai nostri Collegi una notadel Consiglio Nazionale dei Geometri chetestualmente recitava:“Si comunica che il Ministero dellaPubblica Istruzione ha riconsiderato lesegnalazioni a suo tempo formulate dacodesti Collegi, per quanto riguarda lese<strong>di</strong> d’esame, giungendo, in via del tuttoeccezionale, alla determinazione <strong>di</strong> istituireuna nuova commissione così come <strong>di</strong>seguito in<strong>di</strong>cato : Sede <strong>di</strong> esame Gorizia:Collegi <strong>di</strong> Gorizia, Trieste e Pordenone.Conseguentemente i relativi can<strong>di</strong>datinon sono più aggregati alle commissioni<strong>di</strong> precedente assegnazione”.Ora, tutti possiamo permetterci anche unsospiro <strong>di</strong> sollievo.7/20076


SicurezzaIl POS per le forniture <strong>di</strong> materialiPossibili rischi correlati alla presenza nei cantieri <strong>di</strong> fornitori,trasportatori e manutentori<strong>di</strong> Antonio TieghiIl comitato regionaleex art. 27 deld. lgs. 626/94, anticipandole lineeguida poi emanatea livello nazionaledalla conferenza delle regioni e delle provinceautonome, ha portato chiarezza,anche se personalmente non con<strong>di</strong>vise,relativamente alla gestione delle forniturein cantiere.In particolare affronta e definisce leproblematiche relative alle forniture,installazioni, manutenzioni <strong>di</strong> impiantie/o attrezzature e macchine <strong>di</strong> cantierecoinvolgendo nella gestione della sicurezzale imprese chiamate ad eseguiretali interventi ed ai coor<strong>di</strong>natori.In particolare la fornitura in opera <strong>di</strong> calcestruzzoè l’attività che più <strong>di</strong> altre sipresta a <strong>di</strong>fficoltà interpretative, sull’esigenzao meno della redazione del POS.Infatti la <strong>di</strong>fficoltà sta nel capire se si tratta<strong>di</strong> mera fornitura o <strong>di</strong> fornitura in opera.A tale proposito si riporta quanto definitoin sede <strong>di</strong> commissione ex art.27.Fornitura da parte<strong>di</strong> imprese “non esecutrici”Un’impresa può trovarsi in cantiere ancheper interventi non <strong>di</strong>rettamente afferentila realizzazione dell’opera e quin<strong>di</strong> nonè qualificabile come impresa esecutrice;ad esempio: il fornitore <strong>di</strong> materiali apiè d’opera, il trasportatore, il manutentored’impianti attrezzature e macchine<strong>di</strong> cantiere. Nella maggioranza dei casiqueste imprese operano nel cantiere suchiamata <strong>di</strong>retta delle imprese esecutricidell’opera (appaltatore).Ai sensi dell’art. 2,comma 1, lettera f-ter del D.Lgs. 494/96, spetta solo alleimprese esecutrici 1 la redazione del PianoOperativo <strong>di</strong> Sicurezza (POS) che deveessere redatto per ogni singolo cantiere,pertanto ne sono escluse tutte le altre chea qualsiasi titolo possono essere presentiin cantiere.segue a pag. 8<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>77/2007


contenute nel P.S.C. Le procedure riguarderannosostanzialmente le modalità <strong>di</strong>accesso che generalmente vengono presi<strong>di</strong>atedal capocantiere”.Nella pratica i Coor<strong>di</strong>natori in fase <strong>di</strong>progettazione ed esecuzione, ognunoper quanto <strong>di</strong> competenza, in<strong>di</strong>viduanoi possibili rischi del cantiere determinatianche dalla presenza dei fornitori,trasportatori, e manutentori d’impiantiattrezzature e macchine e definiscono,secondo le <strong>di</strong>sposizioni riportate nelP.S.C., le modalità organizzative necessarieaffinché tra questi ultimi e le impreseesecutrici “committenti” sia attuata lareciproca informazione e le misure <strong>di</strong>coor<strong>di</strong>namento.Per quanto riguarda gli obblighi in capoal committente, art. 3 comma 8 del D.Lgs494/96, <strong>di</strong> verifica dei requisiti tecnicoprofessionali delle imprese esecutrici,si rimanda all’appen<strong>di</strong>ce A che tratta laproblematica suddetta.Sicurezza sul lavoronella fornitura e posain operaLe imprese con lavoratori <strong>di</strong>pendenti chesvolgono anche operazioni <strong>di</strong>rettamentecollegate alla realizzazione dell’opera,come per es. i fornitori <strong>di</strong> calcestruzzoin opera e gli installatori <strong>di</strong> elementi prefabbricati,<strong>di</strong>versamente dalla impreseche svolgono esclusivamente operazioni<strong>di</strong> fornitura a piè d’opera, <strong>di</strong> cui alcap. precedente, ricadono negli obblighidell’art. 9 c. 1 lettera c) bis del D.Lgs.494/96, e pertanto dovranno re<strong>di</strong>gereil proprio POS. Qualora invece si tratti<strong>di</strong> lavoratori autonomi, questi dovrannoadeguarsi a quanto <strong>di</strong>sposto dal coor<strong>di</strong>natorein fase <strong>di</strong> esecuzione e riportatonel PSC., quando previsto.A tal riguardo anche le Linee Guida perl’applicazione del DPR 222/03 dd. 17febbraio 2005 “Regolamento sui contenutisegue a pag. 127/2007<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>10


clienti o alla prima fornitura ad ogninuovo cliente.f) Il produttore <strong>di</strong> calcestruzzo ove consegnicon propri mezzi il calcestruzzosi attiene alle medesime con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>sicurezza.g) Il produttore <strong>di</strong> calcestruzzo nell’inviareannualmente, o ad ogni variazione, ildocumento <strong>di</strong> sicurezza (POS integrato),impegna l’impresa committente neicui cantieri sarà fornito il calcestruzzoa prevedere, programmare e provvedereaffinché la fornitura avvenga incon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> sicurezza per l’operatoreche effettua la consegna e per i propri<strong>di</strong>pendenti che la ricevono.Qualora nel cantiere intervengano mo<strong>di</strong>fichee/o variazioni significative checomportino modalità <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>verseda quelle previste in fase preventiva, sidovrà compilare una nuova scheda integrativa.In sintesi viene considerata fornitura e<strong>di</strong> conseguenza esente da POS solo loscarico del materiale a terra all’internodel cantiere nella zona pre<strong>di</strong>sposta a talescopo in<strong>di</strong>cata nel P.S.C. e sarà l’impresaa provvedere al sollevamento dei materiali.Esemplificando: per il calcestruzzo vieneconsiderata fornitura il solo scarico dellostesso nella benna, che poi verrà sollevatadalla gru, lo scarico con canala all’interno<strong>di</strong> trincee o fondazioni, con nastrotrasportatore <strong>di</strong>rettamente all’interno<strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici o per fondazioni, il getto conautopompa sono da considerare forniturae posa in opera e <strong>di</strong> conseguenza lavorazionioggetto <strong>di</strong> POS.(1)Si ricorda che i singoli “lavoratori autonomi”non hanno comunque l’obbligo <strong>di</strong> redazionedel P.O.S.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


CatastoAccatastamento dei fabbricati ruraliAncora chiarimenti sui criteri per il riconoscimento della ruralita’<strong>di</strong> Pierdomenico AbramiPierdomenico AbramiL’Agenzia del Territorio, a mezzo circolaren.7 prot. 48015 del 15 giugno 2007, rappresentain forma organica la normativaprincipale <strong>di</strong> riferimento aggiornata per ilriconoscimento della ruralità dei fabbricatie fornisce in<strong>di</strong>cazioni relativamente all’in<strong>di</strong>viduazionedei fabbricati mai <strong>di</strong>chiaratiin catasto in aderenza al <strong>di</strong>sposto <strong>di</strong> cuiall’art. 2, comma 36, del decreto legge3 ottobre 2006, n. 262, convertito dallalegge 24 novembre 2006, n. 286, comemo<strong>di</strong>ficato dalla legge 27 <strong>di</strong>cembre 2006,n. 296.La normativa <strong>di</strong> riferimento <strong>di</strong>stinguetra fabbricati ad uso abitativo e fabbricatistrumentali all’esercizio dell’attivitàagricola.Unità immobiliariad uso abitativoSONO RURALI LE CASE DI ABITA-ZIONE possedute dal soggetto titolare<strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> proprietà o <strong>di</strong> altro <strong>di</strong>rittoreale sul terreno, ovvero dall’affittuario delterreno stesso o dal soggetto che ad altrotitolo conduce il terreno cui l’immobileè asservito, che servono:- all’impren<strong>di</strong>tore agricolo iscritto al registrodelle imprese- alle persone addette alla coltivazionedella terra compreso il socio coltivatore<strong>di</strong>retto o impren<strong>di</strong>tore agricolo professionale- ai familiari conviventi a loro carico- ai titolari <strong>di</strong> trattamenti pensionistici daattività lavorativa in agricoltura- ai lavoratori agricoli subor<strong>di</strong>nati.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Gli uffici dell’Agenzia del Territorio verificherannole costruzioni censite al catastoterreni come “fabbricato rurale” o “porzione<strong>di</strong> fabbricato rurale” circa la persistenzadei requisiti oggettivi e soggettivi per lapermanenza in detto stato <strong>di</strong> accatastamentoe precisamente:a) IL POSSESSO deve essere esercitatoda soggetto avente titolo;b) L’UTILIZZAZIONE ad abitazione daparte dei soggetti citati alla lettera a);7/200714


c) LA SUPERFICIE PODERALE minima<strong>di</strong> mq. 10.000 ridotta a 3.000 qualorail terreno insista in zona montana o visi pratichino colture intensive;d) IL REDDITO che deve derivare daattività agricola con volume <strong>di</strong> affari delsoggetto conduttore del fondo superiorealla metà del suo red<strong>di</strong>to complessivo,escluso red<strong>di</strong>to pensionistico daattività agricola. Per fon<strong>di</strong> in territoriomontano il limite della metà è ridottoa un quarto;e) LA TIPOLOGIA non può presentarecaratteristiche <strong>di</strong> lusso o essere censibilein categoria A/1 o A/8;f) L’UBICAZIONE deve essere nello stessocomune o in altro confinante conquello dove insistono i terreni;g) L’AMPIEZZA nei limiti <strong>di</strong> consistenzadefiniti all’art. 9, comma 5 del DL n.557/93;h) L’ISCRIZIONE al Registro delle Impresedel soggetto conduttore l’aziendache però non è richiesta per i familiariconviventi a carico, i titolari <strong>di</strong> trattamentipensionistici da attività agricola,i lavoratori agricoli subor<strong>di</strong>natie coa<strong>di</strong>uvanti iscritti come tali ai finiprevidenziali.I requisiti soggettivi possono essere <strong>di</strong>mostratianche tramite <strong>di</strong>chiarazioni sostitutive<strong>di</strong> notorietà del <strong>di</strong>chiarante suapposita modulistica.Unità immobiliari strumentaliall’attività agricolaLE UNITA’ IMMOBILIARI STRU-MENTALI ALL’ATTIVITA’ AGRICO-LA, comprese quelle destinate ad attivitàagrituristiche, devono essere censite nellacategoria speciale D/10.segue a pag. 16<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


I fabbricati agricoli strumentali sono quelliche servono- al ricovero degli animali;- alla custo<strong>di</strong>a delle macchine, degli attrezzie delle scorte occorrenti per lacoltivazione;- alla protezione delle piante, alla conservazionedei prodotti agricoli e alle attività<strong>di</strong> manipolazione e trasformazione.Qualora l’attività <strong>di</strong> manipolazione etrasformazione o commercializzazioneriguar<strong>di</strong> prodotti agricoli provenientiin misura non prevalente (50%) dallaproduzione del fondo il classamentodeve essere effettuato nelle categorieD/7 o D/8.Nell’ambito dell’attività agrituristica siritengono compatibili con la ruralità dell’immobilela destinazione residenzialedell’abitazione dell’impren<strong>di</strong>tore in categoriaA (escluse A/1 o A/8 e <strong>di</strong> lusso) egli immobili con classamento C/2, C/3,C/6 e C/7.LE UNITÀ IMMOBILIARI GIÀ CEN-SITE AL CATASTO FABBRICATI POS-SONO NON ESSERE OGGETTO DIVARIAZIONE QUALORA VENGANORICONOSCIUTE RURALI.I FABBRICATI ISCRITTI AL CATA-STO TERRENI CHE CONSERVANOI REQUISITI FISCALI DI RURALITÀPREVISTI DALLA NORMATIVA ECHE NON SONO STATI OGGETTODI INTERVENTI DI AMPLIAMENTOO RISTRUTTURAZIONE POSSONORIMANERE CENSITI AL CATASTOTERRENI.L’agenzia condurrà specifici accertamentirivolti all’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> fabbricatinon <strong>di</strong>chiarati in catasto presenti in fotoaeree sovrimposte e georiferite rispettoalla mappa catastale.Verificherà anche la sussistenza del possessodei requisiti idonei dei soggettiintestatari in catasto attraverso incrocicon le banche dati quali Registro ImpreseAgricole, Agea, Agenzia delle Entrate,Comuni.I soggetti risultati non in regola sarannoinvitati ad accatastare entro novanta giornie, in caso <strong>di</strong> inerzia, gli uffici provincialidell’Agenzia del Territorio provvederannocon oneri a carico degli interessati.Naturalmente con l’aggiunta delle sanzioniper tar<strong>di</strong>va od omessa presentazione della<strong>di</strong>chiarazione in catasto.7/2007<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>16


CatastoQuante cose non vanno al CatastoLo sfogo <strong>di</strong> un collega esperto ed assiduo frequentatore del Catasto<strong>di</strong> Luigi FrancescuttiIl Collega Luigi Per le continue incombenze professionaliFrancescutti è un che ci vengono richieste nello svolgimentonormale dell’attività professionale,Geometra espertodelle cose catastali molte sarebbero (e sono) le cose che none segue attentamentetutti gli svi-come me deve, ogni giorno e nonostantesod<strong>di</strong>sfano l’utente professionista, il qualeluppi della materia per i riflessi professionaliche ne derivano oltre che per as-l’Ufficio del Catasto.tutto, mantenere continui rapporti consoluta passione.Pur sapendo <strong>di</strong> evidenziare cose e problemia molti già noti, mi limiterò ad esporreEvidentemente “provato” da innumerevoliesperienze negative e sconvenienti, ha solo alcune cose, problemi e pensieri, chepreso carta e penna ed ha scritto alla Direzione<strong>di</strong> Dimensione Geometra, al Pre-presi in considerazione dai vertici del-ritengo veramente necessario venganosidente del Collegio <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne Renzo Fiorittied al coor<strong>di</strong>natore della Commissio-escluso, da U<strong>di</strong>ne a Roma).l’Agenzia del Territorio (tutti nessunone Catasto del suo Collegio PierdomenicoAbrami, una piccola relazione con i 1 – Come più volte segnalato in occasione<strong>di</strong> incontri e convegni, ritengo chesuoi commenti sullo “stato dell’arte” delmondo catastale <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne.sia assolutamente in<strong>di</strong>spensabile ed utile,Conoscendo il collega, sappiamo che i poter <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una postazione video, susuoi suggerimenti e le sue proposte sonosempre puntuali e mirate al miglio-mappe (più o meno aggiornate che siano),cui autonomamente poter consultare leramento delle procedure catastali e più prima <strong>di</strong> richiedere copie e/o estratti oin generale al nostro lavoro. Per questoabbiamo accolto <strong>di</strong> buon grado la ri-legato all’attività professionale - ve<strong>di</strong> perper qualsiasi altro motivo, specialmente sechiesta <strong>di</strong> pubblicazione della sua relazionee naturalmente, aspettiamo anche dei PF più prossimi all’area <strong>di</strong> lavoro-.esempio la necessità dell’in<strong>di</strong>viduazionealtri contributi scritti, magari un po’ più Ricordo che in più occasioni, dai <strong>di</strong>rigentifinalizzati sui singoli argomenti, che sonotantissimi.o altri responsabili, era stato detto chesegue a pag. 18<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>177/2007


7/2007 <strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>contestualmente all’estratto <strong>di</strong> mappa,si sarebbe ottenuto il triangolo fiduciale<strong>di</strong> primo perimetro. Cosa capita se silavora al limite <strong>di</strong> uno, due o tre fogli <strong>di</strong>mappa? al limite <strong>di</strong> confine Comunale?<strong>di</strong> Provincia?..Come a molti noto, nel tanto reclamizzatospirito <strong>di</strong> trasparenza, <strong>di</strong> vicinanzaal citta<strong>di</strong>no ecc. ecc., vari Enti pubblici,Regione, Comuni, Consorzi ecc. mettonoa <strong>di</strong>sposizione del citta<strong>di</strong>no la loro cartografiaper i più svariati motivi.La “mappa” cartografia ufficiale delloStato Italiano è rinchiusa in una cassafortesuperblindata e <strong>di</strong> fatto inaccessibile.Certo non è cosa per tutti, per iseri professionisti, per il citta<strong>di</strong>no… peròdall’altra parte ci viene richiesto <strong>di</strong> lavorarci;possiamo dare e dobbiamo dare,dati precisi, ineccepibili, tutto deve essereperfetto, <strong>di</strong>chiarazioni, firme, controfirme,deleghe ed autocertificazioni, tuttodeve essere uguale alla mappa, ecc. ecc.e non possiamo semplicemente “vedere”il risultato del nostro lavoro.Possibile che sia questa la trasparenza, lavicinanza delle istituzioni al citta<strong>di</strong>no?18Dov’è il Catasto “on-line”,@- mappe ?sarà solo una realtà per il Collegio Geometri<strong>di</strong> Milano e quell’Agenzia del Territorio,e per noi, troppo lontani o con altri<strong>di</strong>rigenti, rimarrà soltanto un miraggio?(ve<strong>di</strong> convegno del 02.03.2007 a Milano– da Geocentro n.1/2007)2 – Nel 2007, anno della continua rivoluzioneinformatica dell’Agenzia, dellaprenotazione dei nuovi numeri e dellapresentazione pratiche via email, dell’inviotelematico <strong>di</strong> Docfa e Pregeo (quandofunzionano), della Carta della Qualità,della statistica e della sod<strong>di</strong>sfazione delcitta<strong>di</strong>no, è ancora impossibile per l’Ufficiorilasciare copie <strong>di</strong> mappa e/o estrattiin formato maggiore dell’A3.Gli estratti <strong>di</strong> mappa, se contenenti<strong>di</strong>versi mappali <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni,vengono stampati a scala ridotta, <strong>di</strong>ventanopertanto orribili, non lavorabili e<strong>di</strong>mpresentabili.Tutti conoscono, purtroppo, la qualitàdella stampa delle copie <strong>di</strong> mappa e/o degliestratti rilasciati dagli Uffici a CAROCOSTO, (e scrivo <strong>di</strong> proposito COSTOpoiché nell’economia <strong>di</strong> mercato “normale”,a fronte <strong>di</strong> un prodotto imperfetto, sideve poter contare su una equa contrattazionedel prezzo, che qui non c’è) inparticolare se si tratta <strong>di</strong> supporto “raster”sinceramente il risultato è una schifezza;per questo non serve giustificarsi <strong>di</strong>cendoche ora le copie sono gratis, restanosempre copie <strong>di</strong> mappa <strong>di</strong> una porcheriailleggibile.3 – Anche questo problema <strong>di</strong> “PREGEO”è già stato segnalato, ma ritengo che abbiaancora bisogno <strong>di</strong> maggiore attenzione:in fase <strong>di</strong> compilazione dei modelli censuari,Ausiliario – Frazionamento o TipoMappale, una volta compilati secondo


necessità, dovrebbero venire (come avvieneper la Relazione Tecnica) salvati inun file de<strong>di</strong>cato, in modo che andando arielaborare per qualsiasi motivo il lavorocorrente, quanto già impostato e compilatonon venga perso. Spesso i suddettimodelli contengono un numero elevato<strong>di</strong> righe e se le stesse fossero recuperabili,sarebbe più semplice andare a mo<strong>di</strong>ficaresolo quelle da correggere.4 – A detta dei vertici dell’Agenzia delTerritorio (Ing. FERRANTE in testa) inogni occasione <strong>di</strong> incontri e convegni,ai quali da sempre e sempre con grandeinteresse ho partecipato, pareva chel’informatizzazione, i nuovi programmi,le attuali procedure, l’organizzazione degliUffici periferici ecc. ecc. avrebberodovuto snellire le “CODE”o ad<strong>di</strong>ritturaeliminarle. Dove sono le Postazioni “frontoffice”.La nuova apparecchiatura elettronica edautomatica che emette i numeri <strong>di</strong> prenotazionesi chiama “ELIMINACODE”.L’esperienza personale concreta <strong>di</strong> questigiorni (e non è un caso isolato ma succede<strong>di</strong> frequente), mi induce a esternareun considerevole malcontento visto cheper consegnare un “Tipo Mappale” con<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità e un Frazionamento,ho dovuto attendere per duevolte in pochi giorni, dalle 4 alle 5 oreper volta.Mi limito pertanto a riportare la cronaca<strong>di</strong> una “X” giornata <strong>di</strong> Catasto: - non sò,se <strong>di</strong>re senza alcun spirito ironico, oppurese spirito in questo ci possa essere, giu<strong>di</strong>chichi legge… ma… <strong>di</strong>rei, è semplicecronaca quoti<strong>di</strong>ana.- 15.05.2007 ore 7.30, incomincio i <strong>di</strong>sagicon lista <strong>di</strong> prenotazione in strada, poi,all’apertura dell’inferriata dell’ingressosegue a pag. 20<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


principale, c’è il trasferimento della lista<strong>di</strong> pre/prenotazione nell’atrio del secondopiano; 8.25 apertura della porta a vetridel piano; ressa….Alle ore 8.30 precise, parte la macchina“eliminacode”, ma nel rispetto della lista,prelievo dei numeri <strong>di</strong> prenotazione; pazienteattesa per la consegna della pratica;se si tratta <strong>di</strong> pratica DOCFA, altra pazienteattesa e poi quasi tutto tranquillo;se invece si tratta <strong>di</strong> pratica PREGEO,comunque lunga attesa per la Cassa,verifica del co<strong>di</strong>ce pratica e della Ditta;altra paziente attesa e poi finalmente laconsegna… “ ma come? Non hai scritto inrelazione che bla.. bla”. ; no! Non sapevo,come? .. da quando?.. “ Non hai visto ilcartello in corridoio è più <strong>di</strong> un mese che èesposto…” NO! non l’ho mai visto… vadoa leggere… Capperi mi tocca rifare tutto,la stampa, la firma.. “bip..bip ed ancorabip”- censura.E’ ovvio che con i presenti si instauri unquasi interrogatorio.. tu sapevi della <strong>di</strong>chiarazione?Sì.. , io sì, no, io no ecc. bisognaprovvedere. Visto che la consegna è andatamale e che non riesco a stare zitto e farmigli affari miei, comincio a fare ciò che intermini normali si chiamano “pubblicherelazioni” a parlare con questo con quelloe come mia abitu<strong>di</strong>ne, a pensare ad altavoce “Mi pare che qui ci siano troppi avvisiesposti”… e quin<strong>di</strong> è <strong>di</strong>fficile vederli tutti,soprattutto quelli recenti e poi leggerli…“Aspetta che provo a contarli”.In modo sistematico e preciso (ho scommessocon me stesso), comincio a contare..escludo i “DIVIETO <strong>di</strong> FUMARE”,quelli delle norme <strong>di</strong> sicurezza, <strong>di</strong> evacuazioneecc., quelli cioè che non hanno unospecifico riferimento alle procedure, alle<strong>di</strong>sposizioni, alle raccomandazioni ecc.conto solo quelli <strong>di</strong> avvisi in genere.. uno,due, tre… faccio scrupolosamente il girodel corridoio; dalla porta a vetri, versodestra, stanza uno due e via, colonne delsalone visure, comprese.Poi torno dai miei colleghi che sono semprepazienti in attesa, in cinque/<strong>di</strong>eciminuti non sono cambiati; sono sempregli stessi.. “adesso dovreste <strong>di</strong>rmi quantiavvisi ci sono”.. tu.. venti, no! tu quarantasette,no! Voi… 70, 99 no! no! Al15.05.07 erano esattamente 171 (<strong>di</strong>cocentosettantuno fogli <strong>di</strong> vario genere)appesi perché qualcuno li legga.7/2007<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>20


DirittoScioglimento della comunionee <strong>di</strong>visibilità dei benidel prof. Antonio Tiso docente <strong>di</strong> estimo - Bari(Tratto dalla rivista Geocentro)Seconda parteIter dello scioglimentodella comunionePreliminarmente è necessario costituirela riunione dell’intera massa da <strong>di</strong>viderecon le relative quote <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto, tenutodebitamente conto che, nel caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>visioneere<strong>di</strong>taria, il momento rilevante aifini del proprio “accertamento <strong>di</strong> fatto”non è l’apertura della successione bensìla formazione delle quote (art. 726 c.c.)con riferimento al loro stato e valore altempo della <strong>di</strong>visione 1 .Successivamente bisognerà osservare lostato, la consistenza, la situazione economicae giuri<strong>di</strong>ca (numero ed entità dellequote) della cosa tenendo presente anchel’eventuale concentrazione <strong>di</strong> più quotenella persona <strong>di</strong> un solo coerede.Il tecnico (CTU) 2 incaricato dal giu<strong>di</strong>cedovrà <strong>di</strong> conseguenza operare uno stu<strong>di</strong>oapprofon<strong>di</strong>to del bene, appurando lasua <strong>di</strong>visibilità in funzione dell’aspettostrutturale, ossia accertando che il frazionamentodel bene sia attuabile me<strong>di</strong>antedeterminazione <strong>di</strong> quote concrete omogeneesuscettibili <strong>di</strong> autonomo e liberogo<strong>di</strong>mento e che possano formarsi senzadover fronteggiare problemi tecnici eccessivamentecostosi o sproporzionatirispetto al valore, e senza creare pregiu<strong>di</strong>zioalle ragioni dell’economia pubblicao dell’igiene 3 . Le parti comuni e pertinenze4 non devono essere comprese nella<strong>di</strong>visione.Altresì dovrà tenersi debitamente contoanche dell’aspetto economico-funzionale,ovvero che la <strong>di</strong>visione non incida sull’originariadestinazione del bene e noncomporti un sensibile deprezzamentodel valore delle singole quote rapportateproporzionalmente al valore dell’intero,in conformità alla normale destinazioneed utilizzazione del bene stesso 5 e nemmenosi abbia pregiu<strong>di</strong>zio funzionale eanche <strong>di</strong> tipo estetico.Infine non bisognerà trascurare l’aspettodelle servitù, cioè se la <strong>di</strong>visione comportala formazione o l’imposizione <strong>di</strong>servitù, limiti, pesi o vincoli, questi nondevono risultare in alcun modo eccessivamentegravosi (opere complesse e/o <strong>di</strong>notevole costo) per il go<strong>di</strong>mento dellesingole quote o singole porzioni 6 .Un altro criterio per stabilire l’in<strong>di</strong>visibilità<strong>di</strong> un bene o <strong>di</strong> “una unità immobiliare”,consiste nella per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> utilità che il benein comune venga a subire per effetto dellaseparazione (art. 1112 c.c.).La Cassazione civile ha però sostenutoche la regola dell’art. 720 è <strong>di</strong>retta allasegue a pag. 22<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>217/2007


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>zio <strong>di</strong>visorio) dell’in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> svalutazionemonetaria, intervenuta tra la data dell’accertamentoe quella della pronunciadella sentenza, in quanto spesso gliimmobili si rivalutano con un ritmo piùelevato 14 , o comunque <strong>di</strong>verso, da quello<strong>di</strong> svalutazione della moneta secondo gliin<strong>di</strong>ci calcolati dall’ISTAT, sì che il riferimentoa tale in<strong>di</strong>ce è inidoneo per unarivalutazione equa della somma dovutaa conguaglio 15 .Sul valore effettivo del bene al momentodella <strong>di</strong>visione, sono dovuti gli interessicorrispettivi mentre per il periodo precedentealla <strong>di</strong>visione deve farsi riferimentoal rapporto dei comunisti coi beni oggettodella comunione: se il possesso degli stessie il go<strong>di</strong>mento dei frutti è stato comune,non sono dovuti interessi compensativisulla somma a conguaglio; nell’ipotesi incui il solo con<strong>di</strong>vidente (poi assegnatario)ha avuto il possesso dei beni, sorgerà afavore del non assegnatario il <strong>di</strong>ritto alren<strong>di</strong>conto con riferimento agli eventualifrutti ed eventualmente il <strong>di</strong>ritto agli interessicorrispettivi sulle somme dovute atale titolo, ma non sono dovuti interessicompensativi sul valore del capitale 16 .Nella <strong>di</strong>visione ere<strong>di</strong>taria, ai fini dell’assegnazione<strong>di</strong> immobile non <strong>di</strong>visibile aduno dei con<strong>di</strong>videnti, ai sensi dell’art. 720c.c., con attribuzione agli altri <strong>di</strong> somma<strong>di</strong> danaro o conguagli 17 a sod<strong>di</strong>sfazionedelle rispettive quote, il valore del “relictum”non va determinato con riferimentoall’epoca <strong>di</strong> apertura della successioneal fine della determinazione delle singolequote, ma deve essere consideratonell’entità economica al momento delladecisione in or<strong>di</strong>ne alla liquidazione dellequote in danaro, trattandosi <strong>di</strong> tipico debito<strong>di</strong> valore, da commisurare all’entitàeconomica attuale (ossia a quella esistenteal momento dell’attribuzione), tenutoconto <strong>di</strong> tutti i fattori che la determinano,non esclusa la per<strong>di</strong>ta del potere <strong>di</strong> acquistodella moneta 18 .Da ciò consegue che l’assegnazione dell’immobilenon comodamente <strong>di</strong>visibilecon deroga ai normali sistemi rientra neipoteri-doveri <strong>di</strong>screzionali del giu<strong>di</strong>ce (art.720 c.c.), il quale, nello stabilire che essidebbono essere compresi per intero, conaddebito dell’eccedenza, nella porzione<strong>di</strong> uno dei comunisti titolare della quotamaggiore che ne richiede l’attribuzione,stabilendo “in primis” il criterio <strong>di</strong> scelta,non pone una <strong>di</strong>sciplina inderogabile, maafferma che ciò deve aver luogo preferibilmente.Ne consegue che i poteri delgiu<strong>di</strong>ce della <strong>di</strong>visione sono, nella specie,insindacabili in sede <strong>di</strong> legittimità, se nonnei limiti <strong>di</strong> cui all’art. 360 c.p.c.. 19Inoltre a <strong>di</strong>fferenza dei conguagli <strong>di</strong> cuigli artt. 720 e 728 cod. civ., le obbligazioniaventi ad oggetto il pagamento <strong>di</strong> somme<strong>di</strong> denaro che trovano la loro fonte in una<strong>di</strong>visione convenzionale hanno natura <strong>di</strong>debito <strong>di</strong> valuta, come tale insuscettibile<strong>di</strong> rivalutazione monetaria 20 .7/200724


Biblografia- G. Grittani, Estimo ed Esercizio Professionale,Calderini, 1995.- A. Trabuchi, (1999) Commentario breve al c.c.Breviaria Iuris, Cedam, Milano.- F. Caringella e G. De Marzo e F. Izzo, (1999)Co<strong>di</strong>ce civile annotato con la giurisprudenza, ed.Giuri<strong>di</strong>che Simone, Napoli.- Salomone L e Bruno M. (2002), La <strong>di</strong>visioneere<strong>di</strong>taria, Casa Ed. La Tribuna, Piacenza.- Bonilini G. (2004) Diritto delle successioni, Ed.La Terza, Bari.Note riferite alla prima parte già pubblicataArt. 720 c.c.: “Se nell’ere<strong>di</strong>tà vi sono immobilinon comodamente <strong>di</strong>visibili o il cui frazionamentorecherebbe pregiu<strong>di</strong>zio alle ragioni dellapubblica economia o dell’igiene, e la <strong>di</strong>visionedella intera sostanza non può effettuarsi senza illoro frazionamento, essi devono preferibilmenteessere compresi per intero, con addebito dell’eccedenza,nella porzione <strong>di</strong> uno dei coere<strong>di</strong>aventi <strong>di</strong>ritto alla quota maggiore, o anche nellaporzione <strong>di</strong> più coere<strong>di</strong>, se questi ne richiedonocongiuntamente l’attribuzione. Se nessuno deicoere<strong>di</strong> è a ciò <strong>di</strong>sposto, si fa luogo alla ven<strong>di</strong>taall’incanto”.De cuius: costituisce l’abbreviazione <strong>di</strong> “de cuiushaere<strong>di</strong>tate agitur”....Nello scioglimento si profila la presenza <strong>di</strong> unapluralità <strong>di</strong> interessi contrapposti quali il <strong>di</strong>ritto<strong>di</strong> proprietà <strong>di</strong> ciascun comunista... La proprietàcostituisce un <strong>di</strong>ritto reale, pieno, potenzialmenteillimitato, esclusivo, riconosciuto e tutelato dall’or<strong>di</strong>namentogiuri<strong>di</strong>co “erga omnes”“Beni <strong>di</strong>visibili”: suscettibili ad essere ridotti inparte omogenee senza che se ne alteri la destinazioneeconomica.Quota: rappresenta la misura del <strong>di</strong>ritto reale<strong>di</strong> ciascun comproprietario partecipante alla<strong>di</strong>visione della cosa comune o allo scioglimentodella comunione.L’unità immobiliare è costituita da una porzione<strong>di</strong> fabbricato, o da un fabbricato, o da uninsieme <strong>di</strong> fabbricati ovvero da un’area, che,nello stato in cui si trova e secondo l’uso locale,presenta potenzialità <strong>di</strong> autonomia funzionale ered<strong>di</strong>tuale. Sono considerate unità immobiliarianche le costruzioni ovvero le porzioni <strong>di</strong> esse,ancorate o fisse al suolo, <strong>di</strong> qualunque materialecostituite, nonché gli e<strong>di</strong>fici sospesi o galleggianti,stabilmente assicurati al suolo, purchépresentanti potenzialità <strong>di</strong> autonomia funzionalee red<strong>di</strong>tuale. Del pari sono considerate unitàimmobiliari i manufatti prefabbricati ancorchésemplicemente appoggiati al suolo, quando sianostabili nel tempo e presentino le suddettepotenzialità (M.F. n. 28/98)Note relative alla seconda parte(1)Cassazione civile, sez. II, 4 maggio 1985 n.2795 e Cass. Civ., 07 gennaio 1998, n. 55.(2)“Deve avere visione e conoscenza approfon<strong>di</strong>tadel problema giuri<strong>di</strong>co-estimativo” …”buonsenso”……“essere una guida sensibile ed intelligente delleparti”.(3)Cass. Civ., Sez. II, 05.11.2004, n. 21178.(4)Si veda l’art. 1119 c.c. …… non sono soggette a<strong>di</strong>visione, a meno che la <strong>di</strong>visione possa farsi senzarendere più incomodo l’uso della cosa…(5)Cass. Civ., Sez. II, 30.07.2004, n. 14540.(6)Cass. Civ., Sez. II, 09.09.2004, n. 18135.(7)Cass. Civ., Sez. II, 02 febbraio 1999, n. 857(8)Cass. Civ., Sez. II, 27 aprile 1991, n. 4633(9)Il tecnico è un vero e proprio arbitro delprocesso ed ha un ruolo sempre più incisivo perla decisione, per tale motivo deve conoscere lecomplesse tematiche delle scienze specifiche:competenze tecniche, scientifiche o artistiche,con un linguaggio pieno e go<strong>di</strong>bile. L’organogiu<strong>di</strong>cante <strong>di</strong>venta un notaio che registra la decisionemateriale del tecnico.(10)Cass. Civ. ,Sez. II, 27 ottobre 2000, n.14165.(11)“L’ineguaglianza in natura nelle quote ere<strong>di</strong>tariesi compensa con un equivalente in denaro”.(12)Cass. Civ., Sez. II, 20 agosto 1998, n. 8243(13)Il valore è un elemento <strong>di</strong>namico della valutazione,identifica un dato ipotetico, sconosciuto,futuro e astratto con ampia variabilità, quin<strong>di</strong>soggettivo, ma geograficamente localizzato, concettoprobabilistico (prezzi e costi dati certi),frutto <strong>di</strong> un momento <strong>di</strong> riflessione che sintetizzai contributi conoscitivi provenienti da <strong>di</strong>sciplineeterogenee e apparentemente <strong>di</strong>stanti tra <strong>di</strong> loroed è espresso in termini <strong>di</strong> moneta, la quale puòassumere duplice ruolo: “bene <strong>di</strong> scambio” e“unità <strong>di</strong> misura” ovvero rende misurabile l’utilitàritratta o attribuita al bene valutato ad undeterminato tempo.(14)E noto che il mercato immobiliare risente <strong>di</strong>variabili macroeconomico <strong>di</strong>verse dalla fluttuazionedella moneta nel tempo e gli in<strong>di</strong>ci ISTATriflettono le variazioni dei prezzi al consumo, manon tengono conto delle quotazioni <strong>di</strong> mercatodegli immobili.(15)Cass. Civ., Sez. II, 29 gennaio 2001, n.1245(16)Cass. Civ., Sez. II, 24 luglio 2000, n. 9659(17)Il ricorso al conguaglio ha due ipotesi: a) nelcaso <strong>di</strong> bene in<strong>di</strong>visibile attribuito per intero aduna sola persona; b) nel caso <strong>di</strong> porzioni che,ancorché omogenee, non risultano <strong>di</strong> valoreesattamente omogenee. Normalmente si deveescludere il ricorso al conguaglio quanto questocostituisca una frazione <strong>di</strong> quota <strong>di</strong>entità superiore al 20% del valore della quotastessa. Diversamente si finirebbe per formareuna porzione costituita in prevalenza da beniestranei alla massa.(18)Cass. Civ., Sez. II, 18 gennaio 1982, n. 320(19)Cass. Civ.. Sez. I, 26 giugno 1980, n. 4003(20)Cass. Civ., Sez. II, 04 <strong>di</strong>cembre 1998, n.12287<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>257/2007


FormazioneUn viaggio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o interessanteAmsterdam, particolarità architettoniche classiche e moderne<strong>di</strong> Michele MarangoniMichele MarangoniNel segno della continuità con le esperienzeprecedenti, il Collegio <strong>di</strong> Pordenoneha organizzato anche quest’announ viaggio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o che ci ha portatoad Amsterdam.Detto viaggio <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, nato come estensionepropedeutica al corso <strong>di</strong> progettazioneche ogni anno viene tenutodall’Architetto Francesco DONATO aPordenone, è <strong>di</strong>ventato ormai un piacevolemodo per approfon<strong>di</strong>re le nostreconoscenze in architettura, progettazionee urbanistica.Quin<strong>di</strong> dal 14 al 17 giugno, una comitiva<strong>di</strong> ventidue persone (Geometri, familiaried appassionati <strong>di</strong> architettura) non havoluto mancare all’appuntamento edha affrontato <strong>di</strong> buon grado il viaggio <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o con itinerari improntati all’architetturacontemporanea.Perché Amsterdam!? Perché nei precedenticorsi, è stata spesso oggetto <strong>di</strong>stu<strong>di</strong>o e <strong>di</strong>pinta come una città dovel’architettura è vista come una sorta <strong>di</strong>sperimentazione, dove il design anticipai tempi, dove l’espressività non vieneplacata da regole assurde ma viene datoampio spazio al pensiero, trasformandolo<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>Il gruppo dei partecipanti7/200726


in opere in grado <strong>di</strong> attirare moltissimivisitatori.Ed è per questo che d’accordo con l’ArchitettoDonato, si è scelta questa meta.Impegni <strong>di</strong> docenza purtroppo hannofatto si che lo stesso architetto, non potessepartecipare al viaggio, ma ciò nonostanteegli ha voluto darci le in<strong>di</strong>cazioniin<strong>di</strong>spensabili per lasciarci una sorta <strong>di</strong>“compito per casa”: preparare il viaggioe raccogliere elementi su cui <strong>di</strong>scutere ilprossimo corso, e così è stato.Da subito, andando dall’aeroporto <strong>di</strong>Schiphol-Amsterdam (il più granded’Europa) verso le porte della città, cisi imbatteva in un intervento da lasciarecon il fiato sospeso: la nuova sede dellaING Group, una specie <strong>di</strong> nave futuristarealizzata in acciaio e vetro.Progettata dallo stu<strong>di</strong>o Meyer en VanSchooten nel 1998, già nel 2002 venivainaugurata; si denota in quest’opera unaricerca <strong>di</strong> nuovi linguaggi espressivi e <strong>di</strong>alta tecnologia, dove vengono sfruttati ilsole, l’acqua ed il vento al fine <strong>di</strong> renderloun e<strong>di</strong>ficio passivo.Dopo esserci sistemati in un hotel ubicatovicino alla stazione centrale e quin<strong>di</strong>in posizione strategica rispetto alla cittàe a tutti i mezzi <strong>di</strong> trasporto pubblici (tral’altro efficientissimi), abbiamo approfittatoper fare una gita guidata in battello,attraverso i canali della città, per poteravere una visione generale della conformazionedell’assetto <strong>di</strong> Amsterdam.Degno <strong>di</strong> nota, in quanto era proprio <strong>di</strong>fronte al nostro hotel, il mega parcheggioda 5000 biciclette costituito da enormimensole a sbalzo e progettato dallo stu<strong>di</strong>oVMX architects, gli stessi che stannoprogettando la nuova stazione ferroviaria<strong>di</strong> Rotterdam.Nel pomeriggio, dopo aver preso <strong>di</strong>mesti-Amsterdam Stationchezza con i tram, non poteva mancareuna visita alla zona dei musei e così siamoandati al “Van Gogh museum”, dove vi sipuò ammirare la collezione più importante<strong>di</strong> <strong>di</strong>pinti <strong>di</strong> Vincent Van Gogh,considerato il più famoso artista olandese<strong>di</strong> ogni tempo nonostante la sua attivitàartistica sia durata solamente un decennio;dai girasoli ai mangiatori <strong>di</strong> patate,dal campo <strong>di</strong> grano con corvi a naturamorta con iris e tanti altri ancora.Stupenda inoltre, la nuova ala del museguea pag. 28Amsterdam Arena<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>277/2007


che essere <strong>di</strong> straor<strong>di</strong>naria utilità alla nostracrescita professionale.Nel pomeriggio, abbiamo potuto ammirarel’Amsterdam Arena, progettato dall’architettoSjoerd Soeters, un complessocostituito dal mega sta<strong>di</strong>o dell’Aiax (la cuisommità può essere chiusa in qualsiasimomento) e da altri fabbricati commerciali,tutti degni <strong>di</strong> nota architettonica comela stessa stazione, da poco inaugurata,costituita da enormi strutture in ferro elegno dalle linee veramente accattivanti.Considerato che l’Olanda non è un paesemolto grande, abbiamo trascorso la domenicafacendo una puntatina a Rotterdam.Ad un’ora <strong>di</strong> treno da Amsterdam, Rotterdamrappresenta l’assoluta modernità;completamente <strong>di</strong>strutta durante l’ultimaguerra, ora sta vivendo la sua terza ricostruzione.Con la sua impronta futurista, anch’essaoggi è un cantiere aperto, si sta lavorandoovunque ed anche qui si denota lalibera espressione; palazzi <strong>di</strong> ogni forma,sbalzi che da noi potrebbero sembrareirrealizzabili, accostamenti particolari <strong>di</strong>materiali, praticamente ovunque si puòverificare l’esistenza che c’è libero spazioper la creatività.Museo della Scienza e della Tecnologia “Nemo”E se a prima vista ci si potrebbe chiedere“ma quanto costa tutto ciò”, poi adun’analisi più attenta, appare evidente cometutte le scelte architettoniche abbianouna loro motivazione ed una giustificazione(se possiamo <strong>di</strong>rlo) anche trasversale,in<strong>di</strong>rizzata con grande energia verso ilturismo, cosa questa che qui in Italia nonsi riesce ancora a comprendere.Quando si comprenderà che anche l’architetturaè fonte <strong>di</strong> ricchezza, forse riusciremoanche noi ad andare in quella<strong>di</strong>rezione e a realizzare non solamentecontenitori, ma opere che abbiano pureun valore artistico e che siano degne <strong>di</strong>essere visitate.Le quattro giornate <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o si sono cosìconcluse e non ci resta che tirare lesomme.E’ stata assolutamente un’esperienza positivae sicuramente da ripetersi, tanto chepossiamo già anticipare che il prossimoviaggio sarà a Berlino, una città segnatadalla guerra ma ormai patria dell’architetturacontemporanea, dove i miglioriprogettisti hanno dato molto, continuanoa dare il meglio <strong>di</strong> loro stessi e stannoottenendo risultati stupefacenti.A noi l’onore <strong>di</strong> andare a visitarli. Berlino...a presto.<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>297/2007


Attività del Comitato RegionaleBioe<strong>di</strong>lizia e certificazioneenergeticaPresentati a Pasian <strong>di</strong> Prato i Corsi sull’E<strong>di</strong>lizia Sostenibile<strong>di</strong> Silvio MartinelliL’8 giugno u.s., haavuto luogo a Pasian<strong>di</strong> Prato pressola sala conferenzedell’Enaip, il seminario<strong>di</strong> presentazionedel corso <strong>di</strong> formazione, promossodal Comitato Regionale dei Geometridel Friuli Venezia Giulia, sul tema della“E<strong>di</strong>lizia Sostenibile: Bioe<strong>di</strong>lizia e CertificazioneEnergetica”.Il Presidente del Comitato Regionale TizianoFior, presentando l’iniziativa, ha ricordatoche questa rientra nel progettodella formazione continua ormai attivatadall’intera categoria a tutti i livelli, consegue a pag. 34<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>


<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>iniziative anche su altri temi professionali,programmate sia in ambito regionaleche provinciale.Detta formazione <strong>di</strong>venta per i Geometriuna strategia importante ed irrinunciabileper qualificare le prestazioni professionali<strong>di</strong> fronte alle nuove necessità che la societàmoderna richiede ai tecnici liberi professionisti;la grande adesione degli iscrittinei confronti <strong>di</strong> tutte le iniziative e deglieventi formativi offerti dai Collegi, è laprova tangibile che i Geometri ne hannocompreso appieno l’importanza.Il seminario è proseguito con i programmatiinterventi dei rappresentanti delle AmministrazioniPubbliche invitate.Puntuale e significativo è apparso il <strong>di</strong>scorsodel Consigliere Regionale Uberto FortunaDrossi, esperto e profondo conoscitoredella materia, che ha relazionato sull’importantesforzo che sta conducendol’Amministrazione Regionale per stimolarelo sviluppo e l’incentivazione <strong>di</strong> unaconcreta e significativa E<strong>di</strong>lizia Sostenibile,a tutti i livelli.Molto gra<strong>di</strong>ti e <strong>di</strong> notevole interesse, sonostati anche gli interventi dei Sindaci <strong>di</strong> Caprivadel Friuli Antonio Roversi e <strong>di</strong> Pasian<strong>di</strong> Prato Lorenzo Tosolini, che hanno contribuitoriportando le <strong>di</strong>rette testimonianzedelle esperienze fatte ed attivate nelleloro Amministrazioni.Applicando e proponendo nel pubblicoIl tavolo dei relatoriquesti (per noi relativamente nuovi) tipi<strong>di</strong> interventi e<strong>di</strong>lizi, si sono resi protagonistifattivi <strong>di</strong> scelte innovative, ma certamenteconsapevoli e lungimiranti, volteprincipalmente non già al risparmio, maalla qualità della vita dei fruitori delle costruzioniconcepite e realizzate con i criteridella bioe<strong>di</strong>lizia.In particolare, hanno evidenziato la necessità<strong>di</strong> prevedere detti interventi soprattuttoper gli e<strong>di</strong>fici scolastici, dove vengono ospitatia lungo i bambini ed i giovani.Infine i Sindaci hanno fatto rilevare che,con l’avvento della bioe<strong>di</strong>lizia, la modesta<strong>di</strong>fferenza dei costi rispetto all’e<strong>di</strong>liziatra<strong>di</strong>zionale, si <strong>di</strong>mostra un grande investimentoche viene ammortizzato ampliamentenel tempo, sottolineando che gliinterventi e<strong>di</strong>lizi da effettuare sugli e<strong>di</strong>ficipubblici devono essere valutati e garantitiper la loro qualità, nell’arco <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> temporalilunghi, che si enumerano sicuramentein decenni e non in pochi anni.Evidentemente, la scelta <strong>di</strong> un’e<strong>di</strong>lizia sostenibilenel settore pubblico (certamentepossibile ed auspicabile) è comunque vincolataalla presenza <strong>di</strong> adeguati finanziamentiche devono necessariamente proveniredalle istituzioni sovraor<strong>di</strong>nate e noncerto dai risicati bilanci comunali.Nel settore dell’e<strong>di</strong>lizia privata invece, la<strong>di</strong>ffusione delle nuove tecniche e delle nuovemodalità costruttive, spetta principalmentea noi, tecnici esperti, competenticonsulenti, progettisti e <strong>di</strong>rettori dei lavori,che dobbiamo promuovere a tutti ilivelli, la possibilità <strong>di</strong> effettuare scelte <strong>di</strong>qualità nelle realizzazioni e<strong>di</strong>lizie.E’ ormai l’epoca <strong>di</strong> comprendere appienoche l’e<strong>di</strong>lizia “tra<strong>di</strong>zionale” degli ultimi anni,spinta perlopiù da interessi <strong>di</strong> tipo speculativo,ha fatto il suo tempo.La doverosità e la richiesta <strong>di</strong> una puntualequalificazione energetica, <strong>di</strong> isolamen-7/200734


L’intervento del Sindaco del Comune <strong>di</strong> Caprivadel Friuli Antonio RoversiL’intervento del Consigliere RegionaleUberto Fortuna Grossito acustico, <strong>di</strong> certificazione dei materialida costruzione, impongono per il futuroun’adeguata preparazione ed una competenteconoscenza da parte dei tecnici chesi occupano <strong>di</strong> e<strong>di</strong>lizia.Anche dal mercato, giungono segnali importantisul maggiore apprezzamento daparte <strong>di</strong> committenti ed acquirenti (che,anche indebitandosi significativamente,spendono ormai cifre sempre più importanti),verso un’e<strong>di</strong>lizia che sia concretamenteattenta alla qualità dei materiali, alcorretto inserimento nel sito, all’esposizionesolare, agli spazi a verde, ed in generaleverso tutti gli aspetti fondanti dell’e<strong>di</strong>liziasostenibile.Noi come tecnici, non dobbiamo inventareun nuovo modo <strong>di</strong> realizzare le nostreabitazioni, ma possiamo certamente riscoprircipiù attenti ai dettagli che in passatoabbiamo trascurato.Grazie alle accresciute conoscenze ed allenuove tecnologie <strong>di</strong> cui <strong>di</strong>sponiamo, possiamoriscoprire la bontà <strong>di</strong> materiali semplicied allo stesso tempo, importanti per le nostrecostruzioni, i quali impiegati ed utilizzatial meglio, producono un sensibile miglioramentodella qualità della vita.Eloquenti ed interessanti sono stati a questoproposito, gli interventi <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento,tenuti dai tecnici dell’ANAB, architettiMicelli, Dal Cin e Fontanini, che hannoillustrato, un insieme <strong>di</strong> tematiche edargomentazioni che saranno approfon<strong>di</strong>tenello svolgimento dei corsi programmati.I corsi, che saranno attivati per ora a Pordenoneed a Farra d’Isonzo nel prossimomese <strong>di</strong> settembre, prevedono un moduloda 80 ore (Bioe<strong>di</strong>lizia) ed uno successivoda 40 ore (approfon<strong>di</strong>mento sulla CertificazioneEnergetica).Per continuare a progettare e <strong>di</strong>rigere lacostruzione <strong>di</strong> opere e<strong>di</strong>li, confrontandociefficacemente con altre categorie professionalie con le richieste della committenza,dovremo accrescere la nostra formazione.Dovremo farlo bene e presto, senza ignorareche in regioni confinanti con la nostra,anche straniere, queste conoscenzevengono già puntualmente applicate datecnici ed imprese, nella consapevolezzache queste nuove conoscenze ci aprirannouna concreta possibilità <strong>di</strong> ampliamentodelle prospettive <strong>di</strong> lavoro.Uno scorcio della sala<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>357/2007


Il gruppo dei partecipanti al corso <strong>di</strong> estimoni Tecniche Pordenonesi ed il ConsorzioCostruttori.Un primo riuscito incontro tenutosi loscorso 21 giugno presso la sala convegnidell’Unione Industriali <strong>di</strong> Pordenone, hatrattato il D.Lgs. 311/2006 che mo<strong>di</strong>ficaed integra il d.l. 192//2005 attuativodella <strong>di</strong>rettiva 2002/91/CE, relativaal ren<strong>di</strong>mento energetico nell’e<strong>di</strong>lizia,introducendo alcune importanti novitàrispetto alle previgenti <strong>di</strong>sposizionicon l’obiettivo <strong>di</strong> migliorare l’efficienzaenergetica del sistema abitativo. Il riuscitoseminario, ovviamente riconosciuto sottol’aspetto formativo, ha portato un grandecontributo <strong>di</strong> conoscenza ai partecipanti,soprattutto per l’intento abbastanza riuscito,<strong>di</strong> chiarire alcuni aspetti, ancora nonapprofon<strong>di</strong>ti appieno dall’esperienza e cheappaiono contrad<strong>di</strong>ttori nella normativa.Il secondo appuntamento invece, tenutosiil 27 giugno, presso l’Ente Fiera <strong>di</strong> Pordenonecon la medesima organizzazione,ha trattato le innovazioni e profili criticidella nuova legge urbanistica regionale:L’incontro ha visto come relatori il dott.Dario Danese – Direttore centrale dellaPianificazione territoriale, energia, mobilitàe infrastrutture <strong>di</strong> trasporto dellaRegione Friuli Venezia Giulia, l’avv. VincenzoPellegrini partner dello stu<strong>di</strong>o Barel,Malvestito & associati e l’arch. MariaGrazia Santoro, dell’INU Friuli VeneziaGiulia. Anche in questo caso oltre agliOr<strong>di</strong>ni e Collegi professionali sono statecoinvolte le amministrazioni comunali e<strong>di</strong> loro tecnici <strong>di</strong> riferimento. L’obiettivodell’incontro era quello <strong>di</strong> poter effettuareuna <strong>di</strong>samina ed un approfon<strong>di</strong>mentodella nuova normativa, sotto l’aspetto,politico, giuri<strong>di</strong>co e tecnico, anche con ilcontributo <strong>di</strong> altre esperienze maturate in<strong>di</strong>verse realtà regionali, evidenziando anchele criticità che potranno manifestarsinella nostra operatività, soprattutto nellaprima fase applicativa.L’occasione è stata utilissima per tuttianche perché oltre all’illustrazione dellenorme già vigenti, è stato posto l’accentosull’importanza fondamentale del regolamento<strong>di</strong> attuazione, su cui ci sono gran<strong>di</strong>attenzioni ed attese da parte nostra e cherisulta ormai, in avanzato stato <strong>di</strong> preparazione.Di estrema importanza anche ilconfronto ed il <strong>di</strong>battito che è seguito allerelazioni, soprattutto con i funzionari dellepubbliche amministrazioni, che sarannoi primi interlocutori con noi tecnici e lacitta<strong>di</strong>nanza nell’applicazione della nuovanorma, soprattutto nel periodo transitorioiniziale. Sono emersi molti problemi e più<strong>di</strong> qualche perplessità, non certamente<strong>di</strong> facile soluzione. Si ritiene comunquenecessario che nella definitiva stesura delregolamento, possano esserci ulteriori approfon<strong>di</strong>mentitra il legislatore ed i tecnici,siano essi <strong>di</strong>pendenti delle pubbliche amministrazioniche liberi professionisti.L’aula durante le lezioni<strong>di</strong>mensione <strong>GEOMETRA</strong>377/2007


IN COPERTINAFabbricato in Comune <strong>di</strong> Povoletto, localitàSavorgnano al Torre (Ud)<strong>di</strong>mensione<strong>GEOMETRA</strong>ORGANO UFFICIALE DEL COMITATOREGIONALE DEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong>DEL FRIULI VENEZIA GIULIADIRETTORE RESPONSABILEBRUNO RAZZACOMITATO DI REDAZIONEPIER GIUSEPPE SERA (Go)ANTONIO TIEGHI (Pn)LIVIO LACOSEGLIAZ (Ts)ELIO MIANI (Ud)COORDINATORE DI REDAZIONEGLORIA GOBETTI (Ud)PROPRIETÀCOMITATO REGIONALEDEI COLLEGI DEI <strong>GEOMETRI</strong>DEL FRIULI VENEZIA GIULIAEDITORE, DIREZIONE,REDAZIONE, AMMINISTRAZIONEASSOCIAZIONE DEI <strong>GEOMETRI</strong>DELLA PROVINCIA DI UDINEper conto del Comitato Regionale dei Collegidei Geometri del Friuli Venezia GiuliaVia Grazzano 5/b33100 U<strong>di</strong>neTel 0432 501503Fax 0432 504048e-mail: rivista@collegio.geometri.ud.itIl presente numero è stato chiuso per la stampail 13 luglio 2007. Tiratura 2952 copieSTAMPAGraphicLinea print factoryVia Buonarroti 4133010 Feletto Umberto (Ud)Tel 0432 570182Fax 0432 309925Per invio materiali: al<strong>di</strong>na@graphiclinea.comPUBBLICITÀEURONEWS SRLPiazza 1° maggio 433100 U<strong>di</strong>neTel 0432 512270Fax 0432 512271e-mail: euronews@ilfriuli.itAUTORIZZ. DEL TRIBUNALE DI UDINEN. 42/92 DEL 21.11.92PREZZO DI COPERTINA € 2,00ARRETRATI € 3,00ABBONAMENTO 12 NUMERI € 20,00ABBONAMENTO ESTERO (EUROPA) € 27,00Questo perio<strong>di</strong>co è associatoall’Unione Stampa Perio<strong>di</strong>ca Italiana

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!