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Arnad Ayas Brusson Challand-Saint-Anselme Challand-Saint-Victor ...

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<strong>Arnad</strong><strong>Ayas</strong><strong>Brusson</strong><strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong><strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>ChampdeprazIssogneMontjovetVerrès


SommarioEdizione e direzioneL’Evançon Dicembre 2006Comunità Montana EvançonVia Murasse,1011029 Verrès (Ao)Tel.0125 929269Bulletin de la CommunautéDe L’EvançonInfovallée N.04/2007Reg. Trib.di Aostan.5227/01/1988“Poste Italiane S.p.A.-Spedizione A.P. D.L. 353/2003(Conv.in L.27/02/2004 N°46)Art.1 Comma 1DCB -AOSTA – n.04.2007Edizione:Le Roy s.r.l.Direttore di Testata:Dario BordetCoordinatore dell’EnteSusy VallinoCoordinatore:Alessandro TraniGestione Testata:InfovalléeLoc. Piazza,19Issogne (AO)Tel.0125 929221Tipografia:Alma Tipografica s.r.l.Villanova Mondovì (CN)Online: www.24orenews.itMail: redazione@le-roy.itHanno collaborato:Vallino SusyQuey DanielBee InesCasiraghi FabrizioFreydoz AnnaCostabloz YuriGodio ChantalThuegaz PatrickVaser AugustoGaillard IvanaGrosjacques GiulioMinuzzo GabriellaLanièce AndréFoto: 1° di copertinadi Anna Dabaz - Villaggio di<strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong> con la neveIn allegato pocket ”Fidati di chi conosci -Realizzato dal Reparto Territoriale Carabinieridi Aosta”.Evançon n. 2/2006 – Desideriamo informarlache i suoi dati personaliraccolti direttamente presso di Lei oforniteci saranno utilizzati da partede “Evançon” nel pieno rispetto deiprincipi fondamentali dettati dalla direttiva94/46/CE e dalla legge 675/96per la protezione dei dati personali;dalla Direttiva 97/66/CE e dal D.lgs171/98 per la tutela della privacy nelletelecomunicazioni; e dalla Direttiva97/7/CE e dal D.lgs 185/99.Pagina 2EDITORIALEPagina 3/8 DALLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇONPagina 9/10Pagina 11/14Pagina 15/23Pagina 24/25Pagina 26/27DALLE SCUOLESPORTDAI COMUNI DELLACOMUNITÀ MONTANA EVANÇONEditorialeMUSICAECONOMIAApprofittiamo dell’uscita del numero invernale del notiziarioEvançon (anche se in ritardo) per farvi i migliori auguri di un sereno2007.Ma veniamo a noi ed alle iniziative della Comunità Montana.Sono state approvate il 15 gennaio, in concomitanza con l’approvazionedel bilancio preventivo, le nuove tariffe per i servizi individuali e chetrovate pubblicate nella pagina qui a fianco. Come per il 2006 su tutti iservizi viene applicato l’IRSEE.In merito ai servizi Centri diurni estivi e Centri ludici per bambini, viinformiamo sin d’ora che verrà distribuito alle famiglie un questionarioper capire quale servizio si attendono o vorrebbero e quindi per apportarvile opportune migliorie.Per quanto riguarda i soggiorni marini degli anziani, stiamo valutandoalcune strutture alberghiere sempre uno in riviera adriatica ed un altroin riviera ligure.Stanno per partire i lavori alla Micro di <strong>Brusson</strong>, pertanto i degenti verrannotrasferiti nella nuova Comunità alloggio di <strong>Arnad</strong>.Abbiamo iniziato in questo numero alcune indagini sul mondo dellosport, dell’economia e della musica sul territorio della nostra ComunitàMontana.Allagato al notiziario troverete un vademecum, contenete informazioni,suggerimenti e consigli pratici per evitare di incappare in truffe,furti o raggiri, appositamente predisposto dall’Arma dei Carabinieri acompimento della proficua collaborazione che esiste tra i comuni e ilReparto Territoriale Carabinieri della Valle d’Aosta.Arrivederci al prossimo numero.


Dalla Comunità MontanaLE NUOVE TARIFFE 20073Come si può notare l’IRSEE viene richiesto per tutti i servizi. I centri diurni estivi e i centri ludici potrebbero subire dellemodifiche sia nell’organizzazione che nella determinazione della tariffa definitiva.


4Dalla Comunità MontanaISTITUZIONE SCOLASTICA EVANÇON 1:un’offerta formativa ricca e completaL’Istituzione Scolastica Evançon 1comprende le scuole medie di Verrèse <strong>Brusson</strong> e quelle dell’infanziae primarie di <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>,<strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong>, <strong>Brusson</strong> e <strong>Ayas</strong>.In tutto 478 alunni, suddivisi in 86 allascuola dell’infanzia, 151 alla primaria e241 alla secondaria di primo grado. Undato senz’altro interessante è la crescitadei bambini stranieri all’interno dell’Istituzione:attualmente sono infatti 33, conuna prevalenza di maghrebini - marocchinie algerini in particolare - e rumeni.“Proprio il numero sempre crescente distudenti stranieri che entrano a far partedella nostra Istituzione – spiega la dirigentescolastica Gladys Valdrighi - ha resonecessaria, per una reale integrazione, lamessa in atto di strategie diversificate. Peri ragazzi della scuola media in particolaresi svolgono attività di alfabetizzazioneche permettono di affinare la conoscenzadella lingua italiana. Non manca poiuna proposta di un progetto del FondoSociale Europeo contro la dispersionescolastica che aiuterebbe gli studenti nonitaliani a meglio inserirsi nel territorio ea sapersi destreggiare anche nelle situazionipratiche della vita di ogni giorno”.Questo progetto, denominato “Non unodi meno”, si svolgerebbe in collaborazionecon l’Isitip e si rivolgerebbe ancheagli alunni italiani, in particolare a quelliche devono migliorare il proprio metododi studio in vista dell’esame di terza.Proprio per recuperare le lacune scolastichesi svolgono da quest’anno attivitàpomeridiane, una volta alla settimana aVerrès e due a <strong>Brusson</strong>, durante le qualii ragazzi, divisi in gruppi, possono, conl’aiuto degli insegnanti, studiare e porrerimedio alle proprie difficoltà nelle differentimaterie. A <strong>Brusson</strong>, inoltre, durantequesti pomeriggi hanno luogo anche attivitàludico-educative come il teatro e lastesura di un giornalino. “Durante i laboratoripomeridiani – prosegue la professoressaValdrighi - alcune ragazze dell’Isitipseguono gli alunni nello svolgimentodei compiti: si tratta di un’iniziativa chegiova ai ragazzini ma anche alle studentesseche ottengono così crediti utili perla valutazione finale”. Un progetto nuovoè poi anche il “laboratorio vocale estrumentale”, un corso facoltativo rivoltoagli studenti delle medie che ha comescopo quello di avviare i ragazzi a coltivarepassioni e pratiche culturali attraversola costituzione di un gruppo strumentaleo vocale. Gli studenti delle medie hannopoi la possibilità di sostenere l’esame peril conseguimento del patentino di guidaper i ciclomotori oppure di prendereparte al progetto “Delf” che permette,superando una serie di prove, di ottenereun diploma di conoscenza della linguafrancese riconosciuto a livello europeo.Naturalmente anche le scuole dell’infanziae primaria aderiscono a progetti chearricchiscono la tradizionale offerta formativa:nelle scuole dell’infanzia in particolaresi svolgono attività che vanno dalsemplice approfondimento di alcuni argomentiall’introduzione precoce all’usodegli strumenti informatici; l’utilizzo delcomputer fa parte anche della propostadidattica delle scuole primarie, dove sisvolge già anche l’insegnamento dellalingua inglese.ISTITUZIONE SCOLASTICA EVANÇON 2:attenzione all’inglese, all’informaticae al rispetto dell’ambientePaola Cortese, già dirigente scolasticaalla Monte Cervino 1, è al suoprimo anno “alla guida” dell’IstituzioneScolastica Evançon 2. L’Istituzionecomprende le scuole dell’infanzia eprimarie di Verrès, Montjovet Capoluogo,Montjovet Ruelle, Issogne, <strong>Arnad</strong>e Champdepraz. “E’ il primo anno chesono qui – spiega la professoressa Cortese– e sto iniziando ad ambientarmi. Adifferenza della situazione che avevo nelmio precedente incarico, non ci sono lescuole medie, una mancanza che si senteperché la creatività tipica delle classi e deiprogetti degli studenti più grandi spessoè di stimolo per tutta l’Istituzione”. AllaEvançon 2 studiano complessivamente550 alunni - 218 alla scuola dell’infanziae 332 alla primaria. E notevole è la presenzadi bambini stranieri, 52 in tutto,provenienti, oltre che dal Maghreb, daIndia, Cina, Brasile ed Est europeo.“Nella nostra Istituzione tutti gli alunnidella scuola primaria e buona parte diquelli dellla scuola dell’infanzia frequentanoi corsi di nuoto. – prosegue PaolaCortese parlando dei diversi progettiche caratterizzano l’offerta didattica– La scuola primaria fa poi attività perl’approccio alle tecnologie informatichee per la conoscenza dell’inglese che èdiventato obbligatorio per le prime treclassi. In questa istituzione, tuttavia, l’insegnamentodella lingua inglese era giàstato introdotto come progetto primache la legge lo prevedesse; l’apprendimentodell’inglese continua anche nelleclassi quarte e quinte. Dappertuttoc’è poi il progetto di Intercultura, checomprende la mediazione culturale -cioè l’inserimento dei numerosi alunnistranieri che vengono aiutati nella conoscenzadella lingua italiana – e poi unaserie di attività dedicate invece a tutti ibambini e che hanno lo scopo di favorireuna civile convivenza tra le diverseculture”. “Non mancano poi numerosicorsi – finanziati in parte dall’Istituzione,in parte dalla Comunità Montana o daiComuni - dedicati allo star bene con séstessi, o alle attività manuali, artistiche esportive”. E di attività di questo tipo cene sono davvero per tutti i gusti: dallamusica, al disegno, dalla pittura al teatrodei burattini, dalla fotografia ai corsidi tennis e di equitazione. “C’è poi unprogetto di prevenzione – dice ancora laprofessoressa Cortese – che prevede l’interventodi esperti per valutare e prevenirei disturbi dell’apprendimento”.


Dalla Comunità MontanaPROGETTO PARTOUT5la societàrendendo migliori, più sicurie più rapidi i servizi di cui “Informatizzare”possono disporre gli enti pubblici e,di conseguenza, semplificando la vitadei cittadini. E’ questa, in sintesi, lagrande scommessa del Progetto Partout,un’iniziativa promossa dal Dipartimentodel Sistema Informativodell’Amministrazione Regionale e dalCelva (Consiglio Permanente degli EntiLocali della Valle d’Aosta), in collaborazionecon il Comune di Aosta, l’Universitàdella Valle d’Aosta, l’AziendaUnità Sanitaria Locale regionale e laCamera Valdostana delle Imprese edelle Professioni.Il progetto ha preso il via con la sottoscrizione,nel marzo del 2005, di un“accordo quadro” tra i diversi promotorie ha avuto applicazione pratica apartire dallo scorso mese di dicembre,coinvolgendo le otto Comunità Montanee i settantaquattro Comuni dellanostra regione. Per quanto riguarda laComunità Montana Evançon, sono statidotati di connettività in banda larga(quindi “internet veloce”, ma ancheuna serie di servizi disponibili presso ilCentro Servizi di Partout, realizzato egestito dall’Inva, la società a capitalepubblico responsabile dell’erogazionedei servizi tecnologici del progetto) inove municipi del comprensorio e gliuffici della Comunità Montana consede Verrès. I servizi offerti, attivi dallascorsa primavera, sono navigazionesu internet, posta elettronica e webhosting, ovvero il servizio che la strutturainformatica mette a disposizioneper ospitare i siti istituzionali deglienti pubblici.Si è così perfezionata la connessione abanda larga che già in precedenza laComunità Montana Evançon fornivaad alcuni uffici comunali (in particolareVerrès, Issogne, Montjovet, <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>e <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong>).Il passaggio al sistema Partoutha permesso di fornire un’uniformitàdi tecnologia a tutti i comuni della ComunitàMontana – che tra le prime haaderito in modo massiccio all’iniziativa-, uniformità che ha come direttaconseguenza una maggiore funzionalitàed efficienza dei servizi.Ma il progetto non si è concluso conil collegamento degli uffici comunali,che sono ora tutti connessi. L’iniziativainfatti porterà nei prossimi mesi aconnettere a banda larga - con tecnologiaa fibra ottica o, in alternativa,“wireless” - anche altri enti pubblici,quali le biblioteche, le Aiat, le scuolee le strutture sanitarie.Questa seconda fase prevede anchel’ampliamento dei servizi di condivisionee utilizzo di banche dati perchésia sempre più semplice il collegamentoe il passaggio di informazioni tragli enti locali e quelli centrali cioè, inparticolare, l’Amministrazione regionale.Verrà inoltre istituito un “canalepreferenziale” per la veicolazione diservizi applicativi - ovvero di quei programmiche gli enti centrali mettonoe disposizione di quelli locali, come adesempio il programma per i progettiFospi o il catalogo del Sistema BibliotecarioRegionale - in modo da renderesempre più efficiente i rapporti tragli enti e, di conseguenza, tra questiultimi e il cittadino.Tra i servizi che verranno attivati neiprossimi mesi, infine, c’è anche quellorelativo alla “posta certificata”, cioèuna speciale casella di posta elettronicache, rispettando totalmente i requisitinormativi in materia, conferisce unassoluto valore legale alle e-mail: unpasso di grande importanza verso untrattamento totalmente digitale dell’informazione.Il progetto Partout è finanziato dafondi ministeriali e regionali scaglionatiin 1milione 850mila euro per il2005; 2milioni di euro per il 2006 e 2milioni e mezzo di euro per il 2007.INTERNET NEL TERRITORIODELLA COMUNITÀ MONTANA:come vanno i progettiPresto tutti i residenti nella ComunitàMontana Evançon potrannonavigare con internet“senza fili”. Ancora in molti comunidel comprensorio, in mancanza dell’Adsl,la connessione alla rete per iprivati è lenta e poco utilizzabile: peresempio può spesso risultare quasi impossibilespedire via posta elettronicadelle fotografie perché l’invio richiedetempi troppo lunghi. A breve saràinvece disponibile per tutti la tecnologiaWi-Fi. Sono infatti iniziati in questigiorni i lavori per installare una dozzinadi ripetitori nei diversi comuni e,nel giro di un mese, il servizio di internet“senza fili” potrà essere attivatoda chiunque lo desideri. Il progetto,promosso dalla Comunità Montana,è realizzato materialmente dalla “Wi-Fi Company”, una ditta con sede adAlba alla quale sarà necessario rivolgersiper attivare il contratto. Il costodel servizio per i privati dovrebbe aggirarsiattorno ai 21 euro mensili.


6Dalla Comunità MontanaAGENZIA DELLE ENTRATE:a Verrès cresce l’affluenza allo sportelloPartite Iva, registrazioni di atti privati,variazioni del codice fiscale,dichiarazioni di successione, informazionisulle cartelle esattoriali e sulleimposte dirette e indirette. Sono questii principali servizi che offre lo sportellodell’Agenzia delle Entrate apertodall’estate del 2005 nella sede del municipiodi Verrès per evitare agli utentiche risiedono nella Comunità montanaEvançon lo spostamento fino alla sedecentrale di Châtillon. Un bel modo peravvicinare il fisco al cittadino, nato dopoil successo dell’iniziativa “Il fisco mette leruote”, che fece tappa nel maggio delloscorso anno proprio a Verrès. E i cittadinihanno risposto discretamente anchese l’affluenza potrebbe crescere ancora.“Dopo una buona partenza – spiegala direttrice dellasede di ChâtillonGiuseppina Machet- c’è stato uncalo nella richiestadi consulenze, anchese nelle ultimesettimane si è assistitoa una buonaripresa”. In effetti,se fino a qualchesettimana fa raramente lo sportello accoglievapiù di una ventina di personenel suo giorno di apertura, ovvero il lunedìdalle 9 alle 13, da qualche tempoil lunedì mattina anche una trentina dipersone si rivolgono ai due impiegatipresenti, in particolare – questi i servizipiù richiesti – per registrare atti privatied eseguire variazioni del codice fiscale.“La comunità di Verrès ha risposto abbastanzabene. – prosegue Giuseppina Machet– Il nostro obiettivo è ora sensibilizzareall’utilizzo dello sportello anchegli abitanti dei paesi limitrofi”. Il tuttoper fornire un servizio sempre migliore esempre più “alla portata del cittadino”.UNIRISCOSSIONI:circa trecento “contatti” al meseNei locali del municipio di Verrès,oltre all’Agenzia delle Entrate,è attivo, il lunedì mattina dalle8.30 alle 13, lo sportello di Uniriscossioni.I servizi offerti al cittadino riguardanoin particolare il pagamento dei tributilocali come l’Ici e la tassa sui rifiuti, ilpagamento del bollo auto o di sanzioniamministrative dellaPolizia Urbana eanche un’attentaconsulenza al contribuente,oltreche il trattamentodelle rateazionidei debiti nei confrontidell’erario.In Valle d’Aostasono in funzionetre sportelli di Uniriscossioni:la sedecentrale di Aosta,e i punti di riscossionead apertura limitata di Morgexe, appunto, di Verrès. “Svolgiamo unattento monitoraggio dell’andamentodei diversi sportelli: – spiega GianmarcoMontanari, direttore global servicesUniriscossioni – a Verrès vengono svoltein media al mese circa 450 operazioni, ilche grosso modo significa circa 300 contatti,perché vi sono utenti che svolgononaturalmente più operazioni in una voltasola. Si tratta di un’affluenza un po’al limite per mantenere l’apertura anchese, al momento, la chiusura non è prevista”.Tutti sono perciò invitati ad utilizzarelo sportello Uniriscossioni di Verrèsper scongiurare la chiusura di un serviziomolto utile attivato ormai più di tre annifa all’interno del comprensorio della ComunitàMontana Evançon.“PUNTO NEO IMPRESA”:chiusura temporaneaE’ chiuso ormai da alcuni mesi il“Punto neo impresa”, attivo percirca un semestre all’interno delmunicipio di Verrès a servizio del bacinod’utenza della Bassa Valle. Il motivodella sospensione del servizio è dovuto,oltre che a problemi organizzativi,anche al fatto che troppo poche eranostate le richieste di consulenza presentatenel periodo di apertura. Pare infattiche gli utenti della Bassa Valle abbianocontinuato a servirsi preferibilmente degliuffici di Aosta. L’idea di uno sportellodecentrato a Verrès non è comunquestata abbandonata dall’Amministrazioneregionale, che ha intenzione di riproporreil servizio a breve, potenziandoperò maggiormente la promozionedell’iniziativa. Il “Punto neo impresa”fornisce in particolare consulenza a chiha intenzione di lanciarsi in una nuovaavventura imprenditoriale e dà una primavalutazione sulla finanziabilità deiprogetti proposti.


SERVIZI SOCIALIDalla Comunità Montana7Trascorso un anno dall’istituzionedella delega obbligatoriadi alcuni servizi alle ComunitàMontane, si può fare un primo bilanciodella gestione comprensoriale– in particolare - dei servizi rivoltiagli anziani. Attualmente i servizi gestitidalla Comunità Montana sono iseguenti:• Microcomunità di Verrès, con un numerocomplessivo di 25 ospiti;• Microcomunità di <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>, con un numero complessivo di28 ospiti;• Microcomunità di <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong>, con un numero complessivodi 16 ospiti;• Microcomunità di <strong>Brusson</strong>, con unnumero complessivo di 14 ospiti.Nella prossima primavera inizierannoi lavori di ristrutturazione della Microcomunitàdi <strong>Brusson</strong>, pertanto si renderànecessario il trasferimento delservizio altrove. Il Comune di <strong>Arnad</strong>,con il parere favorevole dell’AssessoratoRegionale alla Sanità, Salute ePolitiche Sociali, ha messo a disposizionedell’Amministrazione il fabbricato,recentemente ristrutturato, destinatoin un primo tempo a ComunitàAlloggio, che diventerà quindi la sedeprovvisoria della Microcomunità sinoal termine dei lavori.La Comunità Montana gestisce peri 9 Comuni associati anche il serviziodi Assistenza Domiciliare sul territorio,svolto da personale qualificato(Adest) con l’obiettivo di mantenere ilpiù possibile gli anziani al proprio domicilio.Al momento gli anziani assistitisono complessivamente 110, cosìsuddivisi per Comune:• <strong>Arnad</strong> – 7 utenti per l’assistenza e5 per il pasto• <strong>Ayas</strong> – 3 utenti per l’assistenza e4 per il pasto• <strong>Brusson</strong> – 2 utenti per l’assistenza e2 per il pasto• <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong> –al momentonessun utente;• <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong> – 7 utenti perl’assistenza e 2 per il pasto;• Champdepraz – 6 utenti per l’assistenzae 11 per il pasto• Issogne – 9 utenti per l’assistenza e9 per il pasto• Montjovet – 16 utenti per l’assistenzae 8 per il pasto• Verrès – 9 utenti per l’assistenza e10 per il pasto.Le assistenti svolgono compiti di aiutodomestico, igiene personale, consegnadei pasti, piccole commissionie accompagnamento a visite in casodi persone sole. Per chiedere l’attivazionedel servizio ci si deve rivolgereall’Assistente Sociale presso il Poliambulatoriodi Verrès, la quale verifical’effettiva necessità e, compatibilmentecon i turni di lavoro del personale,assegna le ore necessarie. L’AssistenteDomiciliare che si occuperà dell’anzianoverrà poi accompagnata a casadell’utente per essere presentata e conoscereil caso.Prestate dunque attenzione a personeche non avete mai visto e che si presentanoal Vostro domicilio dicendodi essere state mandate dalla ComunitàMontana o dall’Assistente Socialeper assistervi o fare delle commissioniper voi: sicuramente si tratta diuna truffa.Infine alcuni dati sull’asilo nido. Dall’apertura,avvenuta il 14/12/2004, ilservizio ha immediatamente avuto unottimo riscontro presso le famiglie delcomprensorio, tanto che al momentoi posti occupati sono 32 (28 tempopieno e 4 part-time compensati mattino/pomeriggio),oltre a 8 bambiniche frequentano la garderie. Vistoche nelle due ultime occasioni in cuisi sono aperte le iscrizioni si sono formateliste d’attesa anche di 14 bambini,la Comunità Montana ha chiestoall’Assessorato Regionale alla Sanità,Salute e Politiche Sociali l’autorizzazioneall’ampliamento, per ulteriori6 posti.L’AREA OPERATIVA ENERGIA DELL’ARPA:intende avviare una campagna di rilevamentitermografici su edifici esistentiL’ARPA Valle d’Aosta, provvederànel mese di febbraio ad effettuareGRATUITAMENTE, su richiesta deisingoli cittadini, le rilevazioni termografiche.Il rilevamento termografico consiste nel:- “fotografare” con la termocamera a infrarossile facciate dell’edificio.- Individuare i punti critici dove vi è dispersionedi caloreLa termografia è una tecnica di indaginenon invasiva che permette di visualizzare,attraverso un’immagine che rappresentala temperatura superficiale dei corpi,difetti imputabili a una costruzionenon ottimale o a una condensa formatasia causa di un isolamento non adeguatoo del tutto inesistente, oppure individuaretempestivamente i difetti negli edificiche potranno poi essere riparati primache il danno assuma proporzioni ingenti.Il rilevamento termografico è quindi unottimo modo di “poter vedere ciò chel’occhio non vede”, nell’ottica di risparmioenergetico.La relazione tecnica, che verrà inviata alrichiedente, conterrà l’immagine termograficadell’edificio e le eventuali possibilicause e soluzioni.I rilevamenti termografici verranno svolti,nell’ambito di questa campagna, a titoloGRATUITO su edifici con un massimo di 2piani oltre il piano terra ad un massimodi 6 appartamenti.Il privato che intende usufruire di taleservizio potrà rivolgersi per avere ulterioriinformazioni all’ARPA località GrandeCharrière,44 -11020 <strong>Saint</strong> Christophe(Ao) sito internet: www.arpa.vda.itL’indagine verrà effettuata nel territoriodella nostra Comunità Montana il 14-15-16 febbraio 2007.


8Dalla Comunità MontanaPAOLO ROSSI A ISSOGNEISSOGNE – Ha un tono di voce serio equasi autoritario il comico milanesePaolo Rossi quando durante lo spettacolodello scorso 14 agosto, nei Giardinidel Castello di Issogne, ordina improvvisamenteal tecnico delle luci: . Il cabarettista scorre rapidamentelo sguardo sui volti delle circa1.200 persone accorse per vederlo esibirsiin una serata estiva insolitamente fresca.Breve silenzio, poi la stoccata fulminante:.Geniale, irriverente e assolutamenteimprevedibile, Paolo Rossi ha portatoin scena a Issogne il suo nuovo spettacolo,, in cui più di una voltaha chiamato in causa direttamente glispettatori. E così il pubblico è diventatoparte attiva di uno show durante il qualeRossi, prendendo spunto dal raccontodella propria carriera di attore, ha propostospezzoni di vecchi spettacoli maha anche improvvisato gag irresistibilistigmatizzando in particolare vizi e difettidella classe politica italiana. Se infattiè mancato qualsiasi riferimento allarealtà valdostana (“ha detto di non conoscerlaabbastanza bene per parlarne”ha spiegato l’organizzatrice VigentinaBorettaz, presidente dell’Associazionericreativa culturale Castagneti) sono tornatisotto gli strali del comico le vittimedi sempre, da Berlusconi (“per farsi il liftingha preso la pelle da una certa partedel corpo quindi se dico che ha la facciacome il fondoschiena non lo offendo,è un verità scientifica”) a Buttiglione(“no, non faccio battute su chi ha deiproblemi...”) e stoccate non sono mancateanche verso il Governo Prodi (“maè possibile che debba svegliarmi tutte lemattine con il terrore che un senatoreabbia la dissenteria?”). Ma Paolo Rossiha anche raccontato gli inizi della suapassione per la recitazione, le sue esperienzeteatrali con Enzo Jannacci e GiorgioGaber, prendendone spunto per unasurreale carrellata sulla storia del teatrodegli ultimi secoli, sempre impastandorealtà e finzione, vita vissuta e fantasticherieassurde. Due ore di spettacolofilato via d’un fiato, con un pubblicosempre più coinvolto e divertito che allafine ha tributato all’istrionico attore unavera e propria ovazione.LIBRERIE ANTIQUARIE DI MONTAGNAEnnesimo successo per la Mostramercato internazionale “Librerieantiquarie di montagna”, la cuiterza edizione - organizzata dalla ProLoco di Verrès in collaborazione con laBiblioteca Comunale di Verrès, il Comunedi Verrès, la Comunità Montana Evançon,l’Assessorato regionale dell’Istruzione eCultura e la Libreria Antiquaria Sitzia - siè svolta nello scorso mese di settembrepresso il salone espositivo de Les Murasse.Il pubblico ha premiato la manifestazionecon un notevole afflusso e assaisignificativo è stato l’interesse dei tanticollezionisti che non sono voluti mancareall’appuntamento e che hanno ancheeffettuato un buon numero di acquistidalle numerose librerie presenti. Notevolela qualità dei libri, delle stampe edei manifesti che riguardavano la montagna.Nella maggior parte dei casi i libriesposti risalivano al periodo tra il 1500e il 1900. Alla mostra erano presenti 22espositori, tra cui 16 italiani provenientida Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta,Lombardia e Trentino Alto Adige. Glialtri provenivano da Francia, Svizzera,Germania e Inghilterra. La mostra, chesi svolge a Verrès da ormai tre anni, haraggiunto una notevole rilevanza tra gliintenditori del settore. Tale manifestazioneè ormai considerata la più importantein Italia. Molto importante è statala collaborazione attiva con l’Assessoratoregionale all’Istruzione e Cultura,il quale, per la prima volta quest’anno,ha realizzato un proprio stand nell’areaespositiva. E’ intenzione degli organizzatoricontinuare a sviluppare questoevento e promuovere la mostra ancheper i prossimi anni, facendola diventaresempre di più un appuntamento fisso edimportante per il settore, che possa esseredi richiamo e faccia conoscere Verrèse tutta la Valle d’Aosta.


I RAGAZZI INCONTRANO:RAFFAELLA CASSADER VUILLERMIN,una ex hostess di Challant <strong>Saint</strong> <strong>Victor</strong>Dalle scuole9Raffaella Cassader Vuillermin, exassistente di volo, ora mammaa tempo pieno a <strong>Challand</strong> <strong>Saint</strong><strong>Victor</strong> ha raccontato la sua esperienzadi lavoro di ben 14 anni nei cieli di tuttoil mondo ad alcuni alunni della IV del LiceoLinguistico e delle Scienze Sociali. Lasignora, che si è licenziata nel 2005, si ègentilmente prestata alla nostra intervista,indossando anche per l’occasione ladivisa verde dell’Alitalia, l’azienda dellaquale era alle dipendenze. Sorge cosìspontanea la prima domanda per rompereil ghiaccio.Cosa prova oggi indossando la divisa dell’Alitalia?Sono molto emozionata e sinceramentela nostalgia è presente, i ricordi riaffioranotutti d’un colpo e m’invadono congrande forza.Quali in particolare?Primo fra tutti il modo in cui è iniziataquest’esperienza, quasi per scherzo. Eroin Inghilterra con una mia amica, perpreparare un esame di Università e percaso ci è capitato un opuscolo dell’Alitaliain cui si diceva che l’azienda stavacercando del personale. Abbiamo decisodi inviare il coupon e poco tempo doposiamo state entrambe assunte.L’assunzione è stata diretta? Non avetedovuto passare delle selezioni o seguiredei corsi?Sì, certamente. Per prima cosa si vieneselezionati, secondo criteri fisici comeun’altezza da 1.65 a 1.75 metri, un’ottimavista, una presenza gradevole e anchebuone capacità natatorie (in caso diincidenti), culturali come la conoscenzadelle lingue e l’esperienza lavorativa. Dopodichési accede ad un corso base delladurata di circa tre mesi, una vera e propriascuola per hostess. Si apprende cosìla struttura dei diversi aeroplani su cui sidovrà operare, le norme di primo soccorso,in quanto il compito di una hostessè assistere i passeggeri durante il volo equindi essere pronti ad ogni eventualità.Per esempio ho dovuto imparare come sieffettua un’iniezione. Oltre a queste informazionipiù tecniche, bisogna anchesapere relazionarsi con i passeggeri equindi ci viene insegnato come accoglieree come rapportarsi alle persone di culturediverse. Prima di iniziare sul serio,si affronta un esame finale e dopo si diventaallievo. In questa fase, ci si occupaessenzialmente della parte commerciale,ma bisogna fare prima circa 100 ore divolo. Infine, se il giudizio è positivo, vienerilasciato un patentino con il quale sipuò effettivamente operare.Che tipo di voli faceva?Per parecchi anni operavo su voli di medioraggio quindi Italia, Europa e Mediterraneo,ma ho iniziato abbastanzapresto ad essere inserita anche sui voliintercontinentali: Giappone, India, norde sud America.Com’era la sua giornata tipo?Quando ho iniziato facevo 2 voli al mese.Mi ero trasferita a Roma, perché la basedell’Alitalia si trovava lì. Si partiva almattino, si giungeva in una città, dove sisostava 4-5 giorni e ovviamente tutto eraorganizzato dagli alberghi ai trasporti,poi si ripartiva per un’altra meta e si rimanevalì altri 4-5 giorni prima di ripartire.Quindi il volo durava una decina digiorni dopodiché si aveva diritto ad unasettimana di riposo e poi si ripartiva.Quindi aveva il tempo per visitare lecittà?Sì, ovviamente il viaggio e il fuso orarioerano stancanti e spesso non si aveva laforza di uscire però le possibilità c’erano.Ora è ancora così?No, ora i voli sono molto più corti ancheperché gli aerei sono sempre più sofisticatie quindi si ha meno tempo per riposarsi.Il lavoro di hostess è un modo divivere, bisogna abituarsi ed è per questoche, una volta diventata mamma, l’ holasciato: era difficile da conciliare con lafamiglia, benché ci siano delle mie collegheche ci riescono.Ci può raccontare qualche episodio particolareche le è accaduto? Magari relativoa qualche passeggero con maniesingolari...Mi ricordo che una volta ho tenuto lamano ad una signora lungo tutto il voloperché era molto spaventata. Però ciòche rimane più impresso sono le relazionicon le persone di culture diverse. Igiapponesi per esempio amano il loro tèquindi si sa che bisognerà proporglielodurante il volo, gli indiani invece amanoil tono di voce basso, dolce al contrariodegli italiani che gridano spesso oppurel’orientale in genere gesticola poco equindi si apprende a controllare la propriagestualità.É molto duro però capire tutti questiaspetti e, per quanto riguarda il cibo,come fate a conoscere le varie esigenzedi una persona che, magari per rispettarela sua cultura o la sua religione, nonpuò mangiare certi alimenti?Questo tipo di informazioni ci viene datoprima del volo, quando si fa un brevebriefing durante il quale il comandantedi volo ci dice le particolarità del volo.Oppure, generalmente, queste informazionicosì come gli orari dei voli vengonomesse dentro ad una casella personale:ognuno ne possiede una con il propriocodice e quindi viene informato in questomodo. Per quanto riguarda i cibi, disolito si è informati prima della partenzaquando si decidono le zone in cui si opera.Bisogna infatti contare i vari pasti adisposizione prima della partenza e tuttele richieste particolari sono ovviamentedate in anticipo.Lei consiglierebbe questo lavoro a noigiovani?Non per tutta la vita, ma quando si èpieni di energie sicuramente sì, perchésono esperienze fantastiche, si scopronocomunque luoghi dove non si andrebbemai, se non forse in vacanza e permettedi rapportarsi alle altre culture conoscendolee rispettandole. Certo che una voltausciti da quest’ambito lavorativo le possibilitàsi restringono al campo turistico,ma si può anche decidere di far carrieraall’interno della società.Ultima domanda: se potesse tornare indietro,sceglierebbe di nuovo questomestiere?Il mio sogno da bambina era quello didiventare giudice minorile, poi alle superioriho fatto il liceo linguistico e poiavevo iniziato l’università, lingue e letteraturainglese, che purtroppo non hofinito. Questo lavoro però mi ha datomolto, ho anche incontrato mio maritoviaggiando: chissà cosa sarebbe successose non avessi inviato quel coupon! È unascelta che rifarei senz’altro, ho conosciutoil mondo e tante culture e certamenteho dovuto decidere tra famiglia e lavoroscegliendo la prima, anche perché, vivendoin Valle d’Aosta, gli spostamenti nonsono agevoli. In ogni caso sono contentadi essere stata una hostess e adesso midedico ai miei figli, ma rimane pur sempreun’esperienza meravigliosa.Jean Louis, Alice, Diana, Federica,Gaia , Inge e Lorelladella IV del Liceo Linguisticoe delle Scienze Sociali


10Dalle scuoleWIDED: UNA RAGAZZA TUNISINAA MONTJOVETMi chiamo Wided Znaidi; sono unaragazza tunisina di 17 anni e vengoda un villaggio che si trova nelsud della Tunisia , vicino alla città di Toser.Da tre anni vivo a Montjovet ,un piccolopaesino dalla Valle d’Aosta, dove mi sonotrasferita con il resto della mia famigliaper raggiungere mio papà. Il mio primoimpatto con l’Italia e la cultura occidentalel’ho avuto frequentando il terzo anno dellascuola media di Verrès: appena arrivatadal mio paese d’origine, mi sono trovatada sola in mezzo a ragazzi che parlavanoun’altra lingua e che avevano abitudini diversedalle mie. Fortunatamente conoscevoun po’ di francese e così ho potuto comunicarecon compagni e professori. All’inizioè stata dura, ma poi, grazie all’aiuto dellamediatrice linguistica e di alcuni professoriche mi facevano delle ore in più di linguaitaliana, ho superato l’esame di terza mediae mi sono iscritta al Liceo delle ScienzeSociali perché mi interessa la psicologia eda grande vorrei diventare una maestrad’asilo.Ora frequento la seconda liceo. A scuolavado volentieri in quanto imparo tantecose nuove e ho la possibilità di conoscerealtre persone; scienze sociali è la mia materiapreferita. Durante il primo anno diliceo è stato più difficile per me trovarmibene con i compagni perché tutti quanti siconoscevano tra di loro mentre io rimanevosola; inoltre il fatto che io portassiil velo li bloccava. Erano anche colpiti delfatto che io, per rispettare il Ramadan, percirca un mese non mangiassi e non bevessicome loro durante l’intervallo. Ora inveceho un gruppo di compagne di classe con lequali lavoro bene e con cui mi sento anchefuori dalla scuola. Durante il mio tempo libero,quando non faccio i compiti, guardola televisione sia italiana che araba e aiutomia mamma nelle faccende domesticheandando a fare le commissioni.Fortunatamente non ho mai subito episodidi razzismo anzi sono tutti molti gentili edisponibili.Quest’ estate, dopo tre anni, sono tornatain Tunisia dove sono rimasta due mesi: èstata una bella vacanza. Lì ho incontratotutti gli amici con i quali ho passato deibei momenti; inoltre ho trascorso una settimanaal mare con la mia famiglia. Il miosogno è di diventare insegnante di scuolamaterna e insegnare ai bambini del miopaese di origine, quindi appena mi saròdiplomata tornerò in Tunisia.Znaidi Wided,II Liceo delle Scienze SocialiTAPPI DI PLASTICA SIMBOLO DI SOLIDARIETÀDa una bottiglia di acqua... ad un pozzoQuando teniamo in mano una bottigliad’acqua in plastica ormaivuota, pensiamo a buttarla nelcontenitore apposito per la raccolta differenziata,ma non pensiamo che il tappoche la chiude possa diventare qualcosa dimolto più importante.In realtà, quel “tappetto”, unito a svariatemigliaia di altri suoi simili, può diventareun pozzo. L’iniziativa di raccogliere questipezzi di plastica apparentemente insignificantiè partita nel 2002 dalla Caritas, in collaborazionecon una ditta di Livorno. Essaha riscontrato immediatamente un grandesuccesso e così questo progetto ha raggiuntoanche la Valle d’Aosta. Nelle auledel liceo linguistico e delle scienze socialidi Verrès, ad esempio, è possibile vedere inogni classe dei contenitori per raccoglierei tappi delle bottiglie. Separare i tappi èun gesto semplicissimo che permette peròdi portare avanti un grande progetto disolidarietà e di fare in modo che anche lezone più povere possano usufruire di unbene prezioso come l’acqua. I tappi raccoltiinfatti, costituiti da una plastica piùpreziosa di quella delle bottiglie, vengonoriciclati con un rendimento economico di0,02 centesimi l’uno che permette di finanziarela costruzione di pozzi. Sono dunquenecessari milioni di pezzi per portare acompimento l’opera che fino ad oggi haperò già dato i suoi frutti in alcuni villaggidella Tanzania.Da parte dei docenti e degli studenti dellanostra scuola c’è sicuramente la volontà diproseguire la raccolta ed è importante egratificante sapere che tutte queste persone,ogni volta che mettono i tappi nell’appositocontenitore, possono contribuirealla speranza di quelle tante popolazioniche non chiedono altro che di aver acquaper continuare a vivere. Questa speranzaper alcune di loro è già diventata una realtàe nella nostra scuola siamo in molti acontinuare a credere in questo progetto ea non voler abbandonare l’idea che unendoecologia e solidarietà si possa garantireun avvenire migliore anche nei paesi piùpoveri del mondo.L’acqua deve diventare accessibile a tutti enon rientrare in quella categoria di beni dicui solo alcuni possono usufruire.Elide PerucchioneIL CONCERTO DI FRANCESCO GUCCINISabato 9 settembre scorso, nel camposportivo di Montjovet, si è tenuto inoccasione della festa patronale delpaese e della prima edizione della Festadella Valle d’Aosta, il concerto del notocantautore Francesco Guccini. Si trattaormai di una tradizione per il paese dellabassa Valle in quanto lo scorso anno, semprein occasione della festa patronale, ilcomune aveva organizzato il concerto deiNomadi, anch’esso molto bello. Il comunedi Montjovet ha inoltre allestito un lunaparke un palchetto per i coscritti. Lo spettacoloè stato sponsorizzato dalla RegioneAutonoma della Valle d’Aosta.Verso le 21.30, il cantautore emiliano hadato inizio al suo concerto con alcune battutesull’ex Premier Silvio Berlusconi; inoltreha ironizzato sul fatto che avesse difficoltàa imbracciare la chitarra.Dopo questa introduzione, l’artista si èsubito esibito in una delle sue canzoni piùconosciute: “Canzone per un’amica” seguitada molti applausi. A metà concertoha cantato “ Auschwitz”, al che tutti glispettatori si sono alzati in piedi unendosiin coro al cantautore. Il pubblico, compostoda persone di tutte le età, era infattimolto numeroso e caloroso. Il prato delcampo da calcio in cui si è svolto l’eventoera pieno e anche le gradinate, nonostantei 10 euro del biglietto. Un ragazzo cheera tra il pubblico ha offerto a Guccini unabottiglia di Lambrusco, ma lui l’ha rifiutatapiù volte. Alla fine però l’ha accettata e haringraziato. Durante il concerto più di unavolta gli si sono infilati nella barba alcunitafani e una farfalla gigantesca: la seratadi fine estate era infatti ancora abbastanzacalda. Il concerto è terminato verso le 23con il brano “La locomotiva”, anche questomolto apprezzato dal pubblico. Tutti ipresenti hanno sicuramente molto graditoil concerto sia per la musica sia per l’atmosfera.Joara, Gianluca e Stefanodella II Linguistico


ROC D’AZURSport11Anche un gruppo di atleti e minibikers della società Vtt <strong>Arnad</strong> hapreso parte, a Fréjus (Costa Azzurra),nel mese di ottobre, alla più grandemanifestazione a livello europeo di VéloTout Terrain che, dopo più di 25 annidi esistenza, ha visto 14mila ciclisti, traamatori e professionisti di tutte le età,prendere il via nelle varie gare proposte.Il successo dell’evento, che riunisce i migliorispecialisti mondiali della disciplina,è dovuto in particolare alle varietà deitracciati (spiaggia, asfalto, prato, ecc.). Iportacolori della Vtt <strong>Arnad</strong> hanno ottenutobuoni risultati nelle varie categorie:nella “kid roc 4 maschile” Fabrizio Bonelè giunto 31° e Andrea Casadei 58°; nella“kid roc 4 femminile” 20° posto per IlariaJoly; nella “kid roc 2 femminile” BeatriceJoly si è piazzata in 20esima posizione;49° Simone Bonel e 72° Maicol Peaquinnella “kid roc 6” mentre nella “kid roc8” Richard Berguerand e Gianluca Zaninosono risultati rispettivamente 116° e119°. Ottima la prova nella “kid roc 8”femminile per Martine Cortinovis, giuntasettima.TROFEO MEZZALAMA:la maratona bianca ritorna il 29 aprile 2007Mancano ancora alcuni mesima già ferve l’attesa perl’edizione 2007 del TrofeoMezzalama, gara leggendaria e simbolodello scialpinismo. Nata nel 1931per ricordare Ottorino Mezzalama,pioniere dell’attività scialpinistica travoltoda una valanga due anni prima,la maratona bianca si svolgerà domenica29 aprile prossimo per la sedicesimavolta, la decima, per così dire, deitempi nostri. La gara ha infatti vissutotre fasi negli ultimi decenni: abbandonatauna prima volta nel 1940, furipresa, ma per sole quattro edizioni,tra il 1971 e il 1978. Nel 1997, infine- grazie all’impegno personale dellaguida alpina di <strong>Ayas</strong> Adriano Favre eall’attività della Fondazione Mezzalama,costituitasi nel 1993 - il trofeo, chesi svolge ora con cadenza biennale, ètornato a rispolverare il suo fascinoantico e immutabile. E questo graziea un percorso i cui numeri mettono ibrividi: un tracciato di 45 chilometri e6mila metri di dislivello - dei quali 2860di salita. Un percorso massacrante masenza dubbio gratificante per tutti gliatleti che la prossima primavera partirannoda Cervinia.Il tracciato condurràdalla località sciisticaai piedi della GranBecca al Breithorn,a 3826 metri di quota,dove è posto ilprimo controllo orario.Poi il percorso siporterà sul pianorosovrastato dallostesso Breithorn,conducendo i concorrenti al Passo dellaVerra e verso Punta Castore.Da lì si scivolerà sotto l’imponenteLyskamm e, dopo il controllo al Passodel Naso, giù in picchiata versoGressoney-La-Trinité.Ma a fare paura del Trofeo Mezzalamanon sono tanto la lunghezza o ildislivello da capogiro: impressionanoi passaggi intorno ai quattromila metri,o i “cancelli” che inesorabilmenteescludono quanti non riescono atransitare entro il tempo stabilito dalregolamento, ovvero 2 ore e mezzaper i maschi e 2 ore e 45 minuti per lefemmine al Colle del Breithorn e ancora5 ore e mezza e 5 ore e 45 minutial ghiacciaio del Felik.Possonopreoccupareanche le condizioni deltempo, sempre mutevolie a volte proibitiveall’inizio della primavera;ma chi si iscrive sabene che occorre avereottime capacità suglisci, essere conoscitoridella montagna, saperaffrontare la fatica incondizioni talvolta anche estreme.Il Mezzalama è una prova contro séstessi: il solo tagliare il traguardo ègià una grande soddisfazione. Gli atletiche avranno ambizioni di classificahanno però un riferimento importante,il tempo record fatto registrarenell’ultima edizione, quella del 2005,da un terzetto misto Francia-Italia - ovveroStephane Brosse, Patrick Blanc eGuido Giacomelli -: 4 ore, 18 minuti e47 secondi.Ma è importante ricordare che, col riproporreormai dieci fa questa manifestazione,la Fondazione Mezzalamanon ha solo voluto riportare in augeuna prova sportiva leggendaria. Si èanche voluto richiamare l’attenzionesul patrimonio dei ghiacciai delleAlpi e sull’essenza stessa dell’andarein montagna. Il maestoso scenario deighiacciai del Rosa, che diventa terrenodi gara per una storica competizioneinternazionale, ricorda che le grandidistese di ghiaccio che ammantanol’alta montagna sono un inestimabilerisorsa naturale, elemento chiave dell’equilibrioclimatico e dell’interessepaesaggistico dei nostri monti.


12SportPRIMA PUNTATA DI UN VIAGGIO NELMONDO DEL CALCIO NELLA COMUNITÀMONTANA EVANÇONIn questo numero dell’Evançon diamoil via a una piccola inchiesta sulmondo del calcio nel comprensoriodella Comunità montana. Andremo allaIl G.S. Verrès milita in Prima Categoria,girone C, con un nuovo gruppodirigente e una squadra che ha nelsettore giovanile il punto di forza, conil chiaro intento di inserire al più prestogiovani locali in prima squadra. La societàha le carte in regola per affrontareun tranquillo campionato, senza alcunavelleità di raggiungere la vetta e lottareper una promozione nella categoria superiore.Non sono state fatte spese pazzeper l’acquisto di giocatori importanti,ma l’inserimento di alcuni provenientidall’ex Issogne (Masu, Macario, Gentilee il ritorno del portiere Orrù) e confermescoperta di quali sono le squadre chemilitano sui nostri campi, conosceremola loro realtà e, soprattutto, ne “tasteremo”le ambizioni di classifica all’internoIL G.S VERRESdella rosa dell’anno passato potrebberofar sperare di disputare un torneo di altilivelli. Dalla Juniores sono già passatiin prima squadra molti giocatori, qualiFlavio Mainetti (ormai un titolare inamovibile),Alessandro Giovenzi (utilizzatissimoin avvio di campionato), LorisBarbustel, Nicolas Porro, Andrea Passadore Gennaro Memoli. Le collaborazionicon l’Ivrea e il Novara (già presenti aVerrès per alcuni tornei di preparazione)hanno aperto ai giovani che voglionofarsi notare le porte del calcio di serie C,ai limiti del professionismo.delle rispettive categorie. In questa primapuntata abbiamo soffermato la nostraattenzione su G.S. Verrès, Montjovet05 F.C. e Real Vallée.OrganigrammaPresidente: Marco JansVice Presidenti: Sandro Porro,Massimo BitettiCassiere: Luciano VuillerminSegretaria: Monica GaillardConsiglieri: Daniele Baldi, Yuri Balme,Cristina Bertolin, Omar Clerino, EugenioCorradi, Pietro Danna, Enrica Francesconi,Livio Frola, Stefano Giovanzana,Enrico Giovenzi, Enrica Hérésaz, MarcoLorenzetti, Vincenzo Mercurio, NicoleMoussanet, Alessandro Rossi, GiovannaTambella, Vittorio Varisellaz.Allenatore: Marco Chiabotto.IL MONTJOVETLe ambizioni del Montjovet 05 F.C. non si nascondono:l’intento dell’inizio di stagioneera (e lo è tuttora) quello di abbandonarela Terza Categoria ed approdare in Seconda. Lasquadra, con alcuni nuovi acquisti ad inizio stagione,si sta ben comportando, ma alcune gareche non sono andate come si sperava con puntipersi per strada fanno sì che già a questo puntosi sia perso il treno del primo posto (appannaggiodel forte CG Sanson che al giro di boaha ben 11 punti di vantaggio sulle seconde e 14sul Montjovet); ma i play off sono a portata dimano, e allora il sogno della promozione è ancorareale. Nato un anno fa per riportare nelpaese, nella bella struttura sportiva realizzata


dall’Amministrazione, una squadra di calcio,si è definitivamente sciolto il legamecon il Champdepraz, poiché effettivamentenon vi erano più giovani di Montjovet inquesta formazione.Attualmente la rosa è composta da 24 giocatori,molti dei quali provengono dallezone limitrofe, e rispondono agli ordini delmister Roberto Prola.La squadra di calcio è una delle tante societàche fanno capo alla Polisportiva cheproprio nel 2006 ha festeggiato i 30 annidi attività.SportOrganigrammaPresidente: Umberto NigraVice Presidente: Renato GodioSegretario: Fabrizio NoroDirettore Sportivo: Raniero AnnovazziConsiglieri: Paolo Venturino,Adriano Grosjacques, Carlo Péaquin,Ileana Cavurina.Allenatore: Roberto Prola.13IL REAL VALLÉESsvariati anni) e l’Hône-<strong>Arnad</strong>, chepartecipava ai campionati tra laterza e la seconda categoria, macon un importante settore giovanile. Siè pertanto formata una società, aventesede a Issogne, che raggruppa una primasquadra di buon livello, ma carentedal punto di vista del vivaio, e una che èl’esatto opposto, che riesce a far crescerebene i propri giovani, tranne poi perderlinel momento in cui occorra fare il saltodi qualità. Spesso,infatti, in passato, ipezzi migliori finivanoa Quincinetto(Promozione), ma ilpiù delle volte vi eraun vero e proprioabbandono tra i 16e i 20 anni. Il grossodel parco dirigenzialearriva dall’Hône-<strong>Arnad</strong>, fatto salvo ilpresidente, MassimoTrossero e l’allenatoredella Promozione, Daniele Perracca,storico nome del calcio a Issogne. Non èstata fatta una vera campagna acquisti,ma piuttosto una amalgama tra i locali,tenendo pezzi pregiati, inserendo igiovani provenienti dall’Hône-<strong>Arnad</strong> eaffidando ai “senatori” Marcellan, Borettaz,Perracca S. e Frassy su tutti il compitodi guidare la squadra. Fino a dove?Sicuramente a una salvezza tranquilla,magari raggiunta cammin facendo, perchégrosse follie non ne sono state fatte,solo qualche aggiustamento in corsa. Ilcampionato, giunto quasi alla metà delcammino, non può ancora dirsi tranquillodel tutto, alcune pesanti cadute fannomale, ma la squadra ha molte volte concretizzatoin modo assai positivo.Il settore giovanile è composto da PrimiCalci, Pulcini, Esordienti e Allievi, ed èproprio su questi che si basa il progettoche vedrà raggiungere la maturità pienatra 3-5 anni. Attualmente, ad esempio,fanno già parte stabilmente della rosadi Promozione, Emanuele Bonetti, Niccoe Martin Vairetto, mentre hanno giàfatto delle comparsate Flavio Bonetti ePramotton. Il Presidente Massimo Trosseroauspica che entro la fine del campionato,raggiunta la salvezza, possanoesordire anche Chéraz, Rossi, Lantermoze lo stesso Pramotton, per iniziare a farlimaturare e averli pronti tra un paio distagioni e costruire su di loro un discorsoimportante.


14SportUNIONE BOCCIOFILA BRUSSONBOCCE: IL X° TROFEO “PLAN DEESTOUL” viene vinto dalla coppiaNicolet I/ Serie A.Domenica 27 agosto 2006 a <strong>Brusson</strong>, inlocalità Estoul, si è svolto il X° Trofeo diBocce”PLAN D’ESTOUL”, gara a coppiecon sorteggio iniziale su campi tracciati.La competizione sportiva è stata organizzatada Liliano Facelli in collaborazionecon l’unione Bocciofila <strong>Brusson</strong>, moltissimisono stati i partecipanti, devo direche le gare sono state giocate al massimolivello agonistico. La manifestazionesi è svolta in una incantevole giornatadi sole, che ha dato la possibilità a tuttiquelli che si sono recati ai campi da giocoal “PLAN D’ORDJENOT” di ammirarele bellezze della natura e il maestoso panoramadelle montagne che ci circondano,la gara è terminata al calare del sole,con la seguente graduatoria:• 1° classificati, Trofeo in legno + medagliad’oro Nicolet Ilario /Seris Gianni• 2° classificati, cronografo + medagliad’oro Dondeynaz Pierluigi / ReirosaGianni• 3° classificati, cronografo + medagliad’oro Favre Dante /Fosson Emilio• 4° classificati cronografo + medagliad’oro Vuillermin Gabriele /VuillermetGuido. La premiazione si è svolta pressoil bar paninoteca Estoul di Daniela, chela ringraziamo per averci gentilmentemesso a disposizione la sala per le premiazioni.Un doveroso ringraziamento al Presidentedella A.I.A.T. Monterosa la Sig.ra FediBarbara che gentilmente ci ha offerto iltradizionale “Casse Croute”. La serata siè conclusa in grande allegria.Liliano e la Unione Bocciofila <strong>Brusson</strong>porgono a tutti coloro che hanno partecipatoed ai sostenitori, un vivo ringraziamentoed un arrivederci all’XI°Trofeo del 2007.G.S. EVANÇON: ATTIVITÀ E ISCRIZIONIAsettembre è ripresa l’attività delG.S. Calcio Evançon, alla qualepartecipano circa 150 bambinie ragazzi nati tra l’anno 1990 e l’anno2001. Nella corrente stagione sono stateiscritte ai vari campionati le seguentisquadre: pulcini a 5 (bambini nati nell’anno1998), pulcini a 6 (1997), pulcinia 7 (1996), esordienti (1994 e 1995),giovanissimi (1993), allievi (1992, 1991 e1990), oltre alla categoria piccoli amici(nati negli anni 1999 2000 e 2001).Il 10 settembre è stato organizzato pressoil campo sportivo comunale di Montjovetil “Torneo Festa Patronale di Montjovet”,che ha visto la partecipazione di5 squadre della categoria pulcini (annata1997). E’ stata una giornata di allegriae divertimento per tutti i bambini, inparticolare per i Pulcini del G.S. Evançon,che hanno vinto il Torneo.Il 23 settembre si è tenuto presso il camposportivo comunale di Verres il “I° MemorialMichelini”, in ricordo dell’amicoClaudio, grande atleta e appassionatodel gioco del calcio, prematuramentescomparso. Al torneo hanno partecipato6 squadre della categoria pulcini (annata1998). La manifestazione ha visto lapresenza di un numeroso pubblico cheha potuto ammirare i “campioni di domani”.Il torneo, vissuto dai protagonisticon grande impegno, ma soprattuttocon allegria e divertimento, si è conclusocon la vittoria dei bambini del G.S.Evançon.L’attività del G.S. Evançon prosegueanche nella stagione invernale, pressoil palazzetto di Verres e riprenderà all’apertoappena le condizioni del tempolo permetteranno.Tutti coloro che sono interessati possonoancora iscriversi o avere eventuali informazioni,telefonando al signor GiuseppePernice, responsabile del settore tecnico(333/2794241). Possono iscriversi tutti ibambini e ragazzi nati dopo il 1° gennaio1990 e che hanno compiuto il quintoanno di età.


LAVORI COMUNALI AD ARNADDai Comuni15Proseguono gli interventi di recuperodella caserma di Machaby,iniziati alla fine del 2005, che trasformerannol’edificio in un ostello dellagioventù. Il progetto, finanziato con fondidel Fospi (Fondi speciali programmi diinvestimento), prevede un impegno dispesa di 1 milione 380mila euro dei qualil’80% saranno a carico dell’Amministrazioneregionale e il restante 20% delComune.Si avvia a conclusione il rifacimento dell’acquedottocomunale di cui sono statiultimati i tracciati principali. Verso la finedell’anno verranno eseguiti i primi collaudisulle condotte portanti; nella tardaprimavera del 2007 il nuovo acquedottodovrebbe entrare in funzione.Sono stati realizzati alcuni interventiper la manutenzione della copertura dellavatoio in località Pied de Ville e dellapavimentazione del piazzale antistantela latteria di Prouve.Sono ripresi i lavori per ultimare la riqualificazionedel ponte in pietra diEchallod che prevedono, oltre alla sistemazionedell’area verde e la decorazionedell’oratorio, la ricostruzione delponticello che attraversa il torrente Fay,che si presentava con dimensioni ridotterispetto alla sede stradale.Nel mese di ottobre il Consiglio comunaleha approvato il progetto preliminareper la riqualificazione ambientale dellefrazioni di Ville e Pied de Ville. Il progettoconsiste nella pavimentazione con acciottolatoe lastre di pietra della viabilitàinterna e la creazione di un parcheggiocon una capienza di circa 30 posti auto.All’interno del medesimo interventoè previsto anche l’adeguamento dellastrada rurale a monte della piazzetta diVille per rendere più agevole il raggiungimentodei vigneti e dei fabbricati. Perfare fronte alla spesa, che ammonta intutto a 2 milioni 200mila euro, è statapresentata domanda di finanziamentoal Fospi.ALPINI DI ARNAD:dalla guerra all’impegno civileE’ stato stampato nello scorsomese di ottobre da Priuli &Verlucca il libro, che fa partedei Quaderni di Cultura Alpina, curatodalla professoressa FernandaFavre e dal Gruppo Alpini di <strong>Arnad</strong>:“Alpini di <strong>Arnad</strong> in Iugoslavia dopol’8 settembre 1943. Testimonianze ememorie raccolte in una comunitàdella Valle d’Aosta”.L’idea di questo lavoro è nata dall’osservazionedi vecchie immaginidel periodo della seconda guerra mondiale; l’attenzione si èsoffermata in particolare su una fotografia scattata in Iugoslaviache ritraeva un gruppo di Alpini di <strong>Arnad</strong>. Da qui l’ideadi raccogliere le testimonianze di queste persone affinché leloro esperienze venissero tramandate alle generazioni future.“[…]Ci sembra doveroso e giusto – si legge nel testo - che siaricordato quanto tanti giovani di <strong>Arnad</strong>, lontani da casa, abbianosaputo fare e sopportare per tornare in paese…essi hannonarrato le peripezie, le vicissitudini travagliate, i continuispostamenti nell’insicurezza e nel rischio costante fra gentea volte ostile”; tuttavia “non solo non hanno nutrito sentimentidi inimicizia e di risentimento, […]non hanno lasciatoche il loro animo si inaridisse nello scetticismo e nell’individualismo”,ma “tornati a casa, si sono impegnati, ognuno nelproprio ambito e secondo le sue attitudini, nella ricostruzionedi una vita civile. […]Animati dal desiderio di lavorare per unfuturo migliore, si sono impegnati come consiglieri comunalie anche nel ruolo di sindaco del Comune di <strong>Arnad</strong>, dando alpaese quanto ognuno di noi ha di più prezioso ed imponderabile:il proprio tempo”.Chi fosse interessato alla pubblicazione può contattare il capogruppodella sezione Ana di <strong>Arnad</strong> Diego Nadalin al 3285389748.LA “PRO LOCO ARNÀ” VA A GONFIE VELEDopo un anno di attività con undirettivo quasi completamenterinnovato, la Pro-loco Arnà puòritenersi più che soddisfatta del lavorosvolto. Ampia è stata la partecipazionedella popolazione alle iniziative, sia direttamentenel ruolo di protagonisti checome spettatori. La “Veillà en Veulla”ne è la dimostrazione: quasi trecentopersone, infatti, hanno dato il propriocontributo alla buona riuscita della manifestazioneche è senz’altro tra le piùcoinvolgenti e suggestive in Valle.Ecco il calendario delle iniziative che verrannoorganizzate nel 2007:• Natale 2006: distribuzione panettoni evin brulé;• 9-10-11 febbraio: carnevale;• 9-10 giugno: motoraduno con sagragastronomica;• 7 luglio: sagra delle frittelle;• 28 luglio: patrono Monte Crabun;• 5 agosto: patrono Machaby;• 11 agosto: festa dei barmet;• 11 novembre: San Martino, festa patronale.La Pro Loco Arnà è inoltre attiva nelcampo del sociale e della solidarietà enon farà mancare il proprio significativocontributo per Telethon e la ricerca sullasclerosi multipla.


16Dai ComuniALLUVIONE A CHAMPOLUC:i termini per i rimborsiTanta paura ma anche una grandedimostrazione di coraggio esolidarietà da parte della popolazionetutta e dei Vigili del Fuoco Volontariin particolare. Nella serata delloscorso 22 luglio il centro del villaggio diChampoluc è stato invaso da un’enormemassa di fango generata da un violentonubifragio che, a partire dalle 20 e perla durata di circa un’ora, ha convogliatoun’enorme quantità di acqua nel torrenteCunéaz, ai piedi del Monte TestaGrigia, provocandone l’esondazione. Ilfango nelle vie del paese ha raggiuntoin certe zone anche i sessanta centimetridi altezza, invadendo cantine e garage ebloccando la circolazione lungo la stradaregionale. “Soltanto grazie alla tempestivareazione dei residenti e degli artigianilocali – commenta il sindaco GiorgioMunari, che ha dovuto fronteggiarel’emergenza pochi mesi dopo la sua elezione– e all’intervento dei Vigili delFuoco Volontari di <strong>Ayas</strong>, <strong>Brusson</strong> e Aostaè stato possibile risolvere la situazione.Pochi giorni dopo al comune è stato concessodall’Amministrazione regionale lostato di calamità naturale. Proprio neigiorni scorsi la Regione ha reso note lemodalità con le quali i cittadini possonochiedere il rimborso per i danni subiti.La modulistica è a disposizione degli interessatinegli uffici comunali di <strong>Ayas</strong> ealla Direzione Protezione Civile in localitàAeroporto, a <strong>Saint</strong>-Christophe. AllaDirezione Protezione Civile le domandedovranno poi essere riportate entro ilprossimo martedì 6 febbraio. Per ognichiarimento è possibile telefonare allo0165 238222 oppure all’800319319. Ulterioriinformazioni sono infine disponibilisul sito www.regione.vda.it alla voceprotezionecivile/alluvione/modulisticaregionale.AYAS UN PARCO NATURALEPER TUTELARE IL TERRITORIOProseguono gli incontri per definiresempre più nei dettagli il progettodi un “Parco del Monte Rosa”che, sull’esempio di quanto è stato fattoper il Parco naturale del Mont Avic,permetta di istituire una zona protettache coinvolga i territori di alta quota deicomuni di <strong>Ayas</strong>, Gressoney-La-Trinité edeventualmente Gressoney-<strong>Saint</strong>-Jean eValtournenche. Promotore del progettoil sindaco di <strong>Ayas</strong> Giorgio Munari che,insieme al primo cittadino di Gressoney-La-Trinité Massimo Comune, ha presentatoper la prima volta la proposta alcunimesi fa all’Amministrazione regionale. Ilpresidente della Giunta Luciano Caveri el’assessore alle Risorse Naturali GiuseppeIsabellon non si sono dimostrati contrarial progetto, pur mettendo in guardia isindaci riguardo ai vincoli che l’istituzionedi un parco naturale può comportareper il territorio. “Siamo consapevoli checi saranno dei vincoli – spiega il sindacoMunari – ma buona parte del territorioche dovrebbe far parte del Parco ègià una Zona di Protezione Speciale edè quindi già sottoposta a vincoli moltosimili a quelli di un Parco naturale. Peril resto, riteniamo che il futuro per il nostrocomune non possa prescindere dallasalvaguardia del territorio, che è la veraeredità che dobbiamo lasciare ai nostrifigli e ai nostri nipoti. Senza dimenticareche l’istituzione di un Parco potrebbesenz’altro potenziare il turismo estivo”.SCUOLE MATERNE ED ELEMENTARIRIUNITE AD ANTAGNODDa quest’anno il comune di <strong>Ayas</strong>non ha più la divisione dellescuole elementari e materne trai due villaggi di Champoluc e Antagnod.Il plesso di Champoluc è stato infattichiuso e ora è la scuola di Antagnod adaccogliere tutti i circa novanta alunni di<strong>Ayas</strong>. “Finalmente <strong>Ayas</strong> ha una scuolaunica, un bel risultato e sicuramente ancheun punto di partenza. – dice l’assessorecomunale ai Servizi Ivana Gaillard -La decisione è stata sofferta perché nonera una scelta facile ma alla fine i genitorihanno deciso che per i loro figli erameglio una scuola unica, dove si potessesuperare il problema delle pluriclassi equindi la qualità dell’insegnamento fossemigliore. E’ anche un punto di partenzaperché, come Amministrazione comunale,riteniamo che sia importante che ibambini stiano insieme per il bene dell’interopaese e soprattutto per ricreareuna bella comunità di <strong>Ayas</strong>sin”. “All’inizio– prosegue l’assessore - abbiamoavuto qualche problema con i trasporti,ed è stato necessario un piccolo periododi adattamento ma pensiamo che con labuona volontà di tutti, Amministrazionecomunale in testa, queste problematichesi possano risolvere e i nostri figli possanocrescere in un clima sereno e distesoche non puo che far bene a tutti noi”.


Dai ComuniBRUSSON 39° EDIZIONEDEI CAMPIONATI EUROPEI FORESTALI17Dopo il successo dei campionatimondiali master di sci nordico,<strong>Brusson</strong> ha recentemente ospitatoun nuovo grande evento legatoallo sci di fondo. Circa mille atleti, provenientida 18 nazioni, si sono infatti ritrovatinel comune della val d’<strong>Ayas</strong>, dal 27gennaio al 3 febbraio, in occasione della39/a edizione dei Campionati europeiForestali. La manifestazione, riservataagli appartenenti ai diversi Corpi Forestalieuropei, ha portato in Valle d’Aostaimportanti nomi del fondo nazionalee internazionale che si sono sfidati sull’anellodi 15 chilometri della pista “Troisvillages”. Le gare seniores hanno presoil via il 1° febbraio con la competizionea tecnica classica, e si sono concluse ilgiorno seguente con la prova di staffetta.Per quest’ultima disciplina il regolamentodei Campionati forestali prevedeche le squadre siano formate da treatleti, ciascuno dei quali deve portare atermine un percorso di cinque chilometriintervallati da una prova al tiro, maa differenza di quanto avviene nel biathlon,i fondisti trovano la carabina giàpronta all’uso direttamente al poligonodi tiro. La manifestazione ha vissutouno dei momenti più emozionanti conla tradizionale cerimonia di consegnadelle medaglie, svoltasi il 1° febbraioalle 20.30 (per le gare individuali) e ilgiorno seguente, prima della cerimoniadi chiusura della manifestazione, per lestaffette.Al di là della competizione sportiva nonsono mancati i momenti di svago peratleti e pubblico. A rallegrare l’atmosferaci sono stati infatti proiezioni di filmati,intrattenimenti musicali e concerti,che sono culminati nella grande festa seraleconclusiva del 2 febbraio.“LE RU RETROUVE”Progetto di recupero del Ru Courtod1 a parteGrazie ad un progetto LEADERche ha visto il coinvolgimentodei Comuni di <strong>Brusson</strong> ( comunecapofila ), <strong>Ayas</strong> e <strong>Saint</strong>-Vincent sotto ilcoordinamento del GAL si sono volutevalorizzare le opportunità turistiche legateal Ru Courtod, questa opera irriguacosì importante per le collettività nonsoltanto della valle d’<strong>Ayas</strong>, con l’obiettivodi far scoprire al visitatore un veroe proprio patrimonio storico, culturale,tradizionale, naturale ed ovviamenteturistico.Il Ru Courtod nasce a 2.150 metri di quotaalle pendici del monte Rosa in Comunedi <strong>Ayas</strong>, scorrendo poi per circa 25km. fino ai 1.650 metri del Colle di Joux:la sua costruzione, protrattasi per circa40 anni ( 1393/1433), si deve alla tenaciadei contadini della vallata i quali, spintidalla necessità di servire d’acqua quellearide terre avanzarono formale richiestaal feudatario locale proprietario interessatedal progetto di scavo, il ConteIbleto di Challant che concesse l’autorizzazioneall’esecuzione dei lavori dietropagamento di una somma in denaro edil diritto di irrigare le proprie terre ognimartedì, giorno e notte.Il Ru, costruito interamente dai contadinidella zona, venne completato nel1433 ed è da considerarsi ancora oggiun’opera d’arte poiché numerosi trattidel suo percorso si snodano su pareti astrapiombo e quindi, tenuto conto delperiodo al quale risale la costruzione, sidovette ricorrere a veri miracoli di ingegneria.Il Ru funzionò perfettamente per quasidue secoli, contribuendo alle fortunedegli agricoltori della zona: nel 1630però la peste, diffusasi anche nella Valled’Aosta, falciò buona parte della popolazioneattiva e quindi la mancanza diforza lavoro in grado di provvedere allecorvees portò al progressivo abbandonodel canale ed alla perdita del diritto diderivazione dell’acqua sino alla secondametà del secolo scorso, quando massicciinterventi di manutenzione permisero diriaprire il tratto in rovina.Il progetto”LE RU RETROUVE”, cofinanziatodai 3 Comuni, dalla RegioneAutonoma Valle d’Aosta, dallo StatoItaliano e dall’Unione Europea, proponeuna fruizione del Ru Courtod sottoinnumerevoli aspetti: dal trekking allegite in mountain-bike ed a cavallo, senzadimenticare l’ospitalità offerta dallestrutture ricettive disseminate lungo ilpercorso.Oggi il Ru Courtod riveste un ruolo fondamentalequale testimone di quellache può essere definita una vera e propria“epopea contadina” ed è per questoche nel mese di febbraio 2007 il progettoverrà ufficialmente presentato alpubblico attraverso l’organizzazione diuna conferenza stampa alla quale seguiràla distribuzione di tutto il materialepromozionale.La seconda parte dell’articolo esamineràin modo approfondito gli aspetti strettamentelegati allo sviluppo turistico delRu Courtod, derivante dall’attuazionedel progetto “Le Ru retrouvè”.


18Dai ComuniFOGNATURA E ACQUEDOTTO:via ai lavori a <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong>Sono iniziati in località Tollegnazi lavori di rifacimento dell’acquedottoe della rete fognaria che neiprossimi mesi interesseranno tutto il territoriocomunale. L’intervento, necessarioper sostituire un’acquedotto che avevaormai raggiunto il mezzo secolo divita, costerà tre milioni e mezzo di euroe sarà finanziato per l’80% dall’Amministrazioneregionale con fondi Fospi.Nel contempo, sempre a Tollegnaz, è infase di realizzazione il nuovo impiantodi illuminazione pubblica, che andrà asostituire i vecchi e radi punti luce finoraesistenti; il costo dell’opera, finanziatadalle casse comunali, è di 150mila euro.Saranno invece totalmente a carico delladitta appaltatrice del servizio pubblicodi distribuzione del gas gli interventi dimessa a dimora della rete del Gpl; l’Amministrazioneinvita i cittadini interessatiall’allacciamento a far pervenire incomune le adesioni. Hanno infine presoil via i lavori di allargamento e di messain sicurezza dei circa quattro chilometridi strada che collega località Orbeillazal villaggio di Arbaz: la Regione copriràtotalmente le spese dell’intervento, cheammontano a circa due milioni di euro.UN OCCHIO DI RIGUARDOPER I PIÙ PICCOLI: nuovo parco giochi ad ArbazIbambini che a <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong>vogliono divertirsi con altalene,giochi e quant’altro non hannoormai che l’imbarazzo della scelta. E’stato infatti da poco realizzato un nuovoparco giochi nella frazione di Arbazmentre quello di Tilly è stato ampliatoe rinnovato con l’inserimento, oltre chedi giochi più tradizionali, anche di un tavoloda ping pong. Il tutto per un impegnofinanziario da parte del Comune di22mila euro. Si conferma così l’attenzionedell’Amministrazione comunale neiconfronti dei più giovani e delle attivitàludiche loro dedicate: durante la scorsaestate era stato infatti il parco giochidi Quinçod ad animarsi grazie a castelligonfiabili e a momenti di gioco organizzatiin diverse occasioni con la collaborazionedi un assistente della cooperativaIndaco.UN “PERCORSO DELLA SALUTE”LUNGO IL RU D’ARLAZ a <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong>L’esercizio fisico è importante, ormailo sanno tutti. E farlo all’ariaaperta, immersi nella natura e nellesue bellezze può essere anche moltopiacevole. L’Amministrazione comunaleha così deciso di investire circa 55milaeuro, finanziati da un progetto LeaderPlus, per realizzare un “percorso dellasalute” lungo il Ru d’Arlaz, tra i villaggidi Orbeillaz e Maé, una zona già moltofrequentata dagli amanti delle passeggiatee del “fitness”. Lungo il tracciato,che si snoda per più di un chilometro,sono state collocate nello scorso autunnoquindici stazioni con attrezzi ginnici:dagli anelli alla corda, dalle parallele allapanca per gli addominali. Insomma, tuttoquello che serve per tenersi in forma!Iragazzi della squadra juniores di tsan del <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Anselme</strong>, dopo un anno passato a dominare sututti i campi della Valle e macchiato solo dalla sconfittanella finale primaverile contro il Brisma, hanno dimostratoancora una volta il proprio valore conquistando,sabato 21 ottobre, a Brissogne, il trofeo autunnaledi categoria. Per i biancoverdi guidati da Bruno Durouxsi tratta del terzo titolo autunnale, il secondo consecutivo.Il risultato della finale vinta contro il Pollein è statodi 1.665 a 1.288.TSAN


Dai ComuniATMOSFERE D’ANTAN NEI VILLAGGIDI VIRAN E CHATAGNÈREa <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>Atmosfere d’altri tempi hanno caratterizzatoi villaggi di Viran eChatagnère, a <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>, in occasione della veillà “Arti eMestieri” organizzata sabato 19 agostodalla Pro Loco guidata da Marco Perronet.La rappresentazione di antichi mestierisi è affiancata ad un mercatino diprodotti artigianali ed enogastronomiciche hanno catturato l’attenzione dei numerosituristi e residenti. Per l’occasioneè stato inoltre rimesso in funzione, per lacottura del tipico pane nero, l’antico fornodi Viran, costruito alla fine dell’800e inutilizzato da circa cinquant’anni.Nell’adiacente piazzetta è poi stata allestitadalla compagnia francese “Les Festijeux”un’interessante e curiosa esposizionedi giochi di una volta, sia di originelocale che straniera, con i quali grandi epiccoli hanno potuto divertirsi. “I giochisono stati particolarmente apprezzati –spiega Marco Perronet, presidente dellaPro Loco – ma tutta la manifestazione èstata un successo. E si è dimostrata vincenteanche la scelta di organizzare ognianno la veillà in una località diversa delpaese, in attesa che finiscano i lavori aVilla, dove tradizionalmente si svolgevala festa. Dopo Nabian lo scorso anno,quest’anno la veillà è stata infatti ancheun’occasione per valorizzare e far conoscerei villaggi di Viran e Chategnère”.19“NEL VERDE PER LA VITA”:<strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong> campione in solidarietàEnnesimo successo lo scorso 12agosto per la Sagra della PolentaConcia e per la Marcia nel Verdeper la Vita, una festa che ormai tradizionalmenteunisce enogastronomia esolidarietà. Tantissime persone si sonoritrovate al Lago di Villa per degustarela polenta e ben settanta sono statii partecipanti alla marcia, il cui incasso– pari a 2.950 euro – è stato devoluto,consegnandolo personalmente a mano,alla Fondazione Piemontese per la Ricercasul Cancro – Ospedale di Candiolo. Sitratta dell’unico centro in Italia finanziatoe realizzato esclusivamente grazie allagenerosa compartecipazione di oltre unmilione di donatori.FESTA PATRONALE TRA MUSICAE ENOGASTRONOMIAIl Gruppo Alpini di <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>, presieduto daRenato Thiebat e compostoda 58 elementi, ha celebratodomenica 17 settembre il quarantennaledalla fondazione. Lamanifestazione è coincisa con laFesta dell’Ottava Comunità Alpinadell’Evançon e ha visto la partecipazionedei rappresentanti diundici gruppi locali nonché delpresidente della sezione valdostanaRemo Gobetto e del presidentedi zona Alessandro Glarey.Nel corso delle celebrazioni sonostati premiati con una pergamenacommemorativa i membri delGruppo che hanno superato gliottant’anni: Evasio Charles, LinoVuillermet, Evaristo Millet e SergioChouquer.La comunità di <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>ha celebrato tra sabato 23 settembree domenica 1° ottobre la festapatronale. Tanti sono stati gli appuntamenti,dalle serate in musica in compagniadei coscritti del 1988, a un concertodel coro “Les Chanteurs du Ru Herbal”.Domenica 1° ottobre, poi, dopo la SantaMessa, si è svolto il “Pranzo del Patrono”con la partecipazione di moltissimi <strong>Challand</strong>in.Nel pomeriggio musica e venditaall’incanto dei dolci presentati per ilconcorso “un dolce patrono”. L’incasso èstato devoluto alla parrocchia.CHALLAND-SAINT-VICTOR:quarant’anni per le penne nere


20Dai ComuniAL TERMINE I LAVORI PER LA NUOVABIBLIOTECA DI CHAMPDEPRAZStanno ormai giungendo al termine,in località Fabbrica, i lavori per lacostruzione dell’edificio che ospiteràla biblioteca comunale e la salada ginnastica a servizio delle adiacentiscuole materne ed elementari. Durantel’intervento, che è costato in tutto circa860mila euro, è stata anche risistematal’area esterna con la realizzazionedi parcheggi per il corpo insegnante edi un’area verde. “Il trasferimento dellasede della biblioteca avverrà quantoprima: – spiega il sindaco Angelo Lanièce– i nuovi locali disporranno di unazona dedicata ai bambini più piccoli, diun’audioteca e di un salone destinato adauditorium della capienza di circa 50-60persone”.Sono invece già concluse le opere di sistemazionedel piazzale Lino Binel, inlocalità Viéring, dove è stato ricavato unparcheggio interrato della capienza diquattordici posti auto.FESTA DELLA TERZA ETÀ: UN SUCCESSO!Centosedici persone hanno partecipatodomenica 29 ottobre alpranzo dedicato dall’Amministrazionecomunale di Champdepraz aglianziani del paese in occasione della Festadella Terza Età.L’iniziativa, giunta quest’anno alla ventunesimaedizione, è stata rallegrataanche dalla distribuzione pomeridianadi caldarroste e da un’asta benefica ditorte il cui ricavato è stato destinatoal locale distaccamento dei Vigili delFuoco volontari.Nel corso della manifestazione c’èstata anche la consegna di un omaggiofloreale alle due partecipantiche hanno recentemente superato inovant’anni: Giuseppina Cagniney eMaria Caterina Gevroz.LA SAGRA DEL DOLCE A CHAMPDEPRAZSCONFIGGE ANCHE LA PIOGGIAEnnesimo successo per la Sagra delDolce organizzata per la settimavolta sabato 24 giugno dallaPro Loco. Nonostante la pioggia, moltonumerosi sono stati i visitatori che nonhanno voluto perdersi le molte leccorniepresentate dai volontari e sono statiraccolti ben 6.580 euro da devolvere inbeneficenza alla Parrocchia di Champdepraz,all’Istituto Suore San Giuseppe diAosta, all’Unione Italiana Lotta alla DistrofiaMuscolare e alla Croce Rossa Italiana- Comitato regionale Valle d’Aostagruppo Volontari del Soccorso di <strong>Saint</strong>Vincent. “E’ encomiabile – ha detto lapresidente della Pro Loco Barbara Gatti -lo sforzo e l’impegno delle persone dellaPro Loco, ed in particolare degli abitantidi Viéring, per la buona riuscita di questamanifestazione che, ci auguriamo,possa e debba continuare a diventare unpiacevole appuntamento annuale per ilnostro paese e per la nostra regione”.Anche André Lanièce, ideatore dellaSagra, nonché vicepresidente della ProLoco, si è dichiarato soddisfatto: “La passioneper i dolci interessa tutti, grandi epiccini e la manifestazione, con il suoimportante scopo benefico, è senz’altropiaciuta”.TORNEO DI TENNIS“GABRIELE MARQUIS”: LE PREMIAZIONISi è svolta anche quest’anno a Champdeprazla premiazione dell’ormaiconsueto appuntamento annualecon il Torneo di Tennis “ Memorial GabrieleMarquis” - dedicato al guardiaparcoscomparso qualche anno fa - organizzatodalla Pro loco de Tsandepràin collaborazione con l’AmministrazioneComunale e con il Tennis Club LibertasVerrès. L’appuntamento ha visto prevalerenella finale del Torneo maschileOscar Torretta che ha preceduto RobertoJacquin; terzi classificati sono stati GianniVitello e Erik Concas. Nellevarie iniziative legate alla manifestazioneè stata raccolta unasomma di 735 Euro, cifra che èstata poi interamente devolutaalla sezione valdostana dellaLega Italiana per la Lotta controi Tumori.


ISSOGNE NUOVA SEDEDEI VIGILI DEL FUOCODai Comuni21La realizzazione della nuova sededei Vigili del Fuoco si è resa necessariaper dotare i nostri pompieridi una sede funzionale che permettaloro di operare nel migliore dei modi.La progettazione è in fase avanzata; lastrutturasarà collocata in località Garinesopra l’autorimessa del Comune.La costruzione sarà realizzata in legnolamellare. Oltre al garage per i mezzici sarà una parte adibita a spogliatoiocon bagni e un ufficio.La spesa ammonta a circa 200mila euro .Con la realizzazione della sede dei Vigilidel Fuoco vengono meno una seriedi parcheggi: si è perciò deciso di collegarel’area giochi e l’area sportiva conun ponte in legno lamellare sul torrenteBeaucqueil. Questo permetterà diaumentare i posti auto a disposizionedell’area sportiva.Un ringraziamento particolare va all’ingegnereFabio Mazzucco che ha realizzatola progettazione gratuitamente.L’importo dei lavori ammonta a circa 50mila euro.UN NUOVO IMPIANTO DI ILLUMINAZIONEPER IL CAMPO SPORTIVO DI ISSOGNEL’impianto di illuminazione delcampo sportivo è stato rifattocompletamente per una spesa di66.594,51 euro + iva . Oltre all’impiantodi illuminazione è stato messo a normal’impianto elettrico degli spogliatoi, sistematoil cancello di entrata e verniciatala copertura degli spalti.ESERCITAZIONE DEI VIGILI DEL FUOCOPER LE SCUOLE ELEMENTARI E MATERNEOgni anno i Vigili del Fuoco volontaridi Issogne svolgono un’esercitazionecon le scuole elementarie materne: al mattino si tiene unalezione teorica e al pomeriggio un’esercitazionepratica. La parte teorica vienesvolta con l’ausilio di proiezioni di cartonianimati per renderla più adatta all’etàdei corsisti.ISSOGNE RACCOLTA FONDIPER L’ASSOCIAZIONE ITALIANASCLEROSI MULTIPLACome l’anno scorsol’Amministrazione comunaleha deciso diCaderire all’iniziativa promossadall’associazione italiana sclerosimultipla (Aism) acquistan-do 78 peluches, da regalare aglialunni delle scuole materne edelementari, per un importo di400 euro. I proventi di questaraccolta fondi andranno a sostenerele attività dell’Aism afavore delle persone colpite daquesta grave malattia.


22Dai ComuniMONTJOVET DIVERTIMENTO PER GRANDIE PICCOLI ALLA CASTAGNATALa Pro Loco di Montjovet ha dedicato duegiorni alla regina d’autunno: la castagna.La prima giornata, sabato, è stata incentratasu una cena con un menù basato su unacarrellata di buonissimi piatti tutti rigorosamentea base di castagne e abbinati a vini sceltidal sommelier Alberto Capietto. L’iniziativa, suprenotazione, ha ricevuto una positiva criticada parte dei numerosi intervenuti. Domenica,nel primo pomeriggio, si è svolta la classicacastagnata che ha visto un grande coinvolgimentodei bambini impegnati in una gara perl’elezione del “miglior caldarrostaio”. Grandedeterminazione da parte di tutti con altrettantoentusiastico tifo dei rispettivi supporter.Tutti bravi e dunque tutti meritevoli di premiofinale. Intanto, nella sala polivalente dell’areasportiva, tra una castagna e l’altra e un buonbicchiere di vino, gli appassionati di ballo lisciohanno potuto esibirsi sulle note della simpaticaorchestra “le gamolle” che ha rallegrato lafesta per l’intero pomeriggio. Vista la grandepartecipazione di pubblico si può senz’altrodire che la manifestazione è stata un successooltre ogni più rosea aspettativa.A SCUOLA DI CUCINA CON LA PRO LOCODI MONTJOVETAspiranti pasticceri nelle cucine dell’areasportiva di Montjovet. Il corso, organizzatodalla Pro Loco, è affidato alla maestriadello chef Sergio Benedetto che per decenni hasolleticato i palati sopraffini degli abitanti di<strong>Saint</strong>-Vincent e non solo. L’iniziativa ha avutooltre 50 adesioni. L’elevato numero dei partecipantiha costretto gli organizzatori a dividere ilcorso in due gruppi. Dieci le lezioni previste perogni gruppo. Al termine ci sarà una grande kermessedove ogni partecipante darà prova dellecapacità acquisite durante il corso. Saranno tuttipromossi? …Ai posteri l’ardua sentenza!DUE REINES SULLA ROTONDA DI BERRIAZA MONTJOVETMontjovet dedica la sua primarotonda alle “Bataillesde reines”. Da ottobre,infatti, due mucche battagliere, agrandezza naturale, fanno bellamostra di sé al centro della rotatoriarealizzata all’altezza dellafrazione Berriaz, sulla statale 26. Sitratta di sculture realizzate in Svizzerain un atelier che già aveva portatoa compimento opere simili perl’Assessorato regionale dell’Agricoltura.Una festa di fiori colorati,offerti dal vivaio Floricoltura Valdostanadi <strong>Saint</strong>-Vincent, ingentilisceil “combat”.Si tratta, è bene precisarlo, di un allestimentotemporaneo nell’attesache venga ultimato l’adeguamentodella viabilità comunale.


Dai ComuniFIRMA DEL PROTOCOLLO D’INTESAPER IL NUOVO CENTRO PER L’IMPIEGODI VERRÈS23Lo scorso venerdì 22 dicembre, nellasala consiliare del municipio diVerrès, il presidente della RegioneLuciano Caveri e il sindaco Piero Prola -alla presenza dell’assessore alle Attivitàproduttive e Politiche del Lavoro, LeonardoLa Torre, e dell’assessore ai Lavoripubblici del Comune di Verrès, SilvioPerruchon - hanno firmato il protocollod’intesa per l’insediamento del centroper l’impiego nel fabbricato denominato“Palazzo”, in piazza René de Challant.La nuova sede, ubicata in pieno centrostorico, sostituirà quella di via XXVI Febbraioche, in base a una recente analisicondotta sulle caratteristiche logistiche,risulta scarsamente adeguata negli spazie nella disposizione dei locali, tanto chene risulta ostacolata l’erogazione deiservizi minimi previsti dallo standard nazionale.I costi di gestione della strutturasaranno a carico della Regione mentre ilComune si assumerà gli oneri relativi allamanutenzione ordinaria e straordinaria.MANIFESTAZIONIPubblichiamo alcune delle manifestazioni invernoPrimavera 2007 a cura del Comune di Verrès, della Biblioteca e delle associazioni verreziesi


24MusicaPrima puntata di un viaggionel mondo della musica nellaComunità Montana Evançon.E’ davvero interessante il panoramamusicale nel comprensoriodella Comunità montana. Cori,cantorie, ma anche gruppi rock, metale jazz offrono una scelta che può davveroaccontentare tutti gli amanti dellesette note. Per questa prima puntatadi un’inchiesta sul mondo della musica,abbiamo voluto prendere in considerazionei cosiddetti “gruppi giovani”. Nelnostro territorio ci sono musicisti ormaiaffermati, come i Noir Ensemble Trio:il gruppo jazz – composto da ManuelPramotton di Donnas (sassofoni), EnzoFavre di Champdepraz (contrabbasso) eMassimo Leonardi di Châtillon (batteria)– si è già esibito in concerti in tutta Italiaconquistando apprezzamenti di pubblicoe critica e anche numerosi premi.Non mancano però band che la notorietànon l’hanno ancora raggiunta e chesuonano per divertimento ma sperandosempre, chissà, di riuscire, come si dice, a“sfondare”…SUCK THE SOUND:“Pochi posti per suonare”the sound”, ovvero il rocka Montjovet. Flavio Cretier“Suck(21 anni, batteria), ManuelBonjean (21 anni, chitarra), <strong>Victor</strong> Nigra(20 anni, voce) e Jean Nigra (17 anni,basso) si sono messi insieme a giugnodel 2005 iniziando a suonare cover deiNirvana, dei Green Day e soprattutto delloro gruppo preferito, i Red Hot ChiliPeppers. “Ma con il passare del tempoil nostro repertorio si sta allargando– spiegano – e stiamo iniziando a farepezzi nostri: per ora ne abbiamo compostisei ma ne abbiamo già in cantieredegli altri”. I “Suck the sound” sono giovanima la loro musica non vuole esseretroppo disimpegnata. Anzi, i loro testicontengono anche messaggi importanti.“In “Valori fantasma”, ad esempio,- racconta Flavio - parliamo di come siaimportante pensare con la propria testa,senza seguire mode e luoghi comuni. In“Uomini di gesso”, invece, mettiamo inevidenza l’indifferenza e la mancanzadi solidarietà del mondo moderno”. Ilcomplesso di Montjovet si esibisce perora nel circondario: al pub Nigra (dove“giocano in casa” dal momento che iltitolare Umberto è il padre di due musicisti),ai palchetti o al Karma Bar di <strong>Saint</strong>-Vincent. “Ma in realtà – sottolineano– qui in Valle ci sono ben pochi posti persuonare rock dal vivo. Si dà molto spazioalle tradizioni, ed è giusto, però è importanteanche non frustrare le passioni deigiovani”. Già, perché quello che voglionoi “Suck the sound” è suonare. Suonareper il piacere di farlo. “Certo se arrivala possibilità di sfondare non ci tiriamoindietro ma non siamo di quelli che inseguonoil successo a tutti i costi. – dicono– A noi quello che importa è divertircimentre suoniamo la nostra musica, e fardivertire il pubblico naturalmente. Nonc’è niente che dia più soddisfazione divedere la gente che si emoziona ed è felicedi sentirti”.


SKAPADAKÀ:“La musica come divertimento”Musica25LLa musica come puro divertimento.Potrebbe essere questo il mottodella band “Skapadakà”, unacompagine che svela la propria originalitàfin dal nome, un calembour basato suun espressione piemontese (letteralmente“scappati da casa”, cioè scapestrati,perdigiorno) e il genere musicale “Skà”.Lo “Skà” è una musica allegra e trascinantebasata su un frenetico ritmo “inlevare”, nata in Giamaica e poi “cresciuta”in Inghilterra, e resa famosa anche inItalia dai recenti successi dei Meganoidi.I componenti della band sono ben otto,un numero alto ma necessario per copriretutti gli strumenti che il genere musicalerichiede: Mauro Giovanzana (voce),Michel Prola (chitarra) e Alessandro Solari(batteria) sono di Verrès; Alex Nicod(chitarra) è di Issogne; Alessandro Vuillermoz(tromba) è di Pont-<strong>Saint</strong>-Martinmentre Diego Girodo (trombone) e StefanoChanoux (sassofono) sono di Tavagnasco;Alessio Favre, infine – che hasostituito meno di un anno fa FedericoTadiello al basso – è di Champdepraz. “Ilgruppo si è formato nel 2003 – spieganoMauro Giovanzana e Michel Prola – graziea un giro di conoscenze e al passaparola.Poi, a luglio del 2004 abbiamo fattoil nostro primo concerto alla Festa deiCoscritti di Issogne”. Gli “Skapadakà”continuano a suonare nei palchetti ein qualche pub, il Nigra di Montjovet eil Gasoline di Verrès soprattutto, ma illoro repertorio si è ampliato: non piùsolo cover di Meganoidi, Persiana Jones,Matrioska o Vallanzaska ma anche pezzipropri. “Ora stiamo pensando di fare uncd demo – rivelano – per farci conosceree per poterci esibire anche fuori dalcircondario. Intanto però continuiamo asuonare per divertirci, poi si vedrà: tuttoquello che viene è buono”. E difficoltàce ne sono? “Beh – raccontano divertiti– la cosa più difficile rimane trovarsi tuttiinsieme, anche solo per fare le prove”.Essere in otto ha i suoi svantaggi…FONOFOBIA:un repertorio da Elvis agli Iron MaidenSuonano un genere diverso – rockche a tratti sfocia nel metal – masono strettamenti collegati agliSkapadakà: i Fonofobia, nati con l’attualeformazione di sei elementinel settembre del2005, hanno infatti all’internodella propria formazionedue componentiche suonano nel gruppo“Skà”. Si tratta di AlexNicod (chitarra e cori) edi Alessandro Solari (batteria).Gli altri membridella band sono StefanoGiovanzana di Verrès(voce, fratello maggioredel cantante degli Skapadakà),Matteo Foy diIssogne (basso) e FrancoQuey e Jean Paul Quey diIssogne (rispettivamentechitarra e tastiere). Il lororepertorio - che portanonei pub della zona mache è ormai conosciutoanche in Alta Valle dopo i concerti di LaThuile e di Rhêmes-Notre-Dame – è compostoper ora esclusivamente da coverche spaziano dai Litfiba a Ligabue, daVasco Rossi ai Nomadi, da Elvis Presleyfino ai Guns ‘n Roses e agli Iron Maiden.“Vorremmo iniziare a fare anche qualchepezzo nostro per poi magari poterincidere un demo, – spiega Matteo, ilbassista – ma siamo già soddisfatti dicome vanno la cose. Abbiamo un bellospazio per provare, nella saletta sotto lescuole elementari di Issogne, che ci concedegentilmente l’Amministrazione comunale.E di concerti riusciamo a farneabbastanza, almeno una volta al mesein media”. La caratteristica evidentedel gruppo è che, prima ancora che unaband, sono un gruppo di amici: “Suonareci piace, è un modo per divertirsi e perfare festa insieme”. Quindi, anche perloro, prima di tutto viene il divertimento:“Certo, anche se siamo orgogliosidella crescita che abbiamo avuto musicalmenteda quando ci siamo messi insieme.E anche il pubblico apprezza quelloche facciamo: ormai abbiamo anche ungruppetto di nostri fans affezionati”.


Economia26PRESENZE TURISTICHE NEL TERRITORIOAnche in questo numero del notiziarioEvançon riportiamo idati delle presenze turistichenel territorio della Comunità Montana,in base ai rilievi effettuati dall’AiatMonte Rosa. La tendenza pareindicare un leggero calo del movimentoturistico nel comprensorio; undecremento si nota in particolare neimesi di gennaio (complice la mancanzadi neve), marzo (ma nel 2005vi cadevano le festività pasquali, chequest’anno hanno invece avuto luogonel mese di aprile), agosto, settembree ottobre. Incrementi si sono inveceregistrati a febbraio, aprile, maggio egiugno. Pressoché invariate le presenzenel mese di luglio.VITICULTURA NELLA COMUNITÀ MONTANA EVANÇONUno dei settori della nostra economiache al momento godesenz’altro di buona salute èquello della viticoltura. I vini valdostani,ormai non più considerati da nessunoun prodotto “minore”, hannosaputo conquistarsi l’apprezzamentodi gente comune ed esperti, ottenendoancora molto recentemente premiprestigiosi a livello nazionale ed internazionale.Nella Comunità MontanaEvançon la realtà vinicola numericamentepiù significativa è senz’altroquella della cooperativa La Kiuva di<strong>Arnad</strong>. Ma non mancano produttori,per così dire,“di nicchia”, la cui attivitànon merita di certo una minoreconsiderazione.LA KIUVA: ora cerchiamo di farci conoscere fuori ValleLa cooperativa La Kiuva è senz’altrola realtà più importante e nota delmondo vitivinicolo della ComunitàMontana Evançon. Quest’anno nellecantine della cooperativa di <strong>Arnad</strong> sonoentrati circa 900 quintali di uva, da cuiverranno ricavate 65-70mila bottigliedi vino. Un’annata che il presidente IvoJoly definisce discreta: “Rispetto all’annoscorso c’è stato un piccolo calo nellaproduzione al metro quadrato - dice – equesta flessione si è concretizzata in un10% in meno di uva conferita. Ma ciòè dovuto anche ad un fatto positivo, ecioè che i soci hanno effettuato i diradiche abbiamo loro richiesto: un segnoche i viticoltori si stanno professionalizzando”.Per quanto riguarda la qualitàdel raccolto, le piogge di settembre e ottobrehanno un po’ frenato gli entusiasmidell’estate, quando sembrava che siprofilasse un’annata d’oro. “Comunquesiamo riusciti ad avere una produzionedi Nebbiolo piuttosto buona – prosegueJoly – perché abbiamo tardato a sufficienzala vendemmia”. Le uve Nebbiolo,destinate alla produzione dell’<strong>Arnad</strong>-Montjovet, rappresentano circa la metàdi ciò che viene portato nelle cantinedella Kiuva. Il resto si divide in Chardonnay(10%), Müller (10%), Petite Arvine(5%), Pinot Noir (5%) e Merlot (5%); ilrestante 15% è utilizzato per produrrevino da tavola.Nonostante la buona salute di cui al momentogode la cooperativa, anche IvoJoly sottolinea come uno degli aspettipiù problematici dell’attività sia la vendita:“Vendere non è semplice. – dice– il mercato valdostano è ormai saturodi vini nostrani e diventa difficile inserirsi.Anche per questo stiamo cercandodi far conoscere e di proporre il nostroprodotto anche fuori Valle, mettendonein evidenza in particolare la qualità”.


EconomiaGABRIELLA MINUZZO: la novità è il Müller passito27Un’azienda che non ha grandinumeri ma che punta su prodottigenuini e che forse proprioper questo ha saputo conquistarsi la suanicchia di mercato. E’ questa la caratteristicaprincipale dell’azienda vinicola diGabriella Minuzzo, che coltiva circa unettaro di vigna a <strong>Challand</strong>-<strong>Saint</strong>-<strong>Victor</strong>.“L’annata è stata decisamente buona– dice la titolare – anche perché abbiamovendemmiato prima della pioggia el’uva era perfettamente sana”. La produzionedi Gabriella Minuzzo si aggiraintorno alle duemila bottiglie di Müllerduemila di Pinot Noir, cinquecento di PinotNoir in barrique e circa 700 di vinoda tavola denominato “Rabec”. Ma nonmancano le novità: “Quest’anno per laprima volta abbiamo raccolto MüllerThurgau passito: – spiega – vedremocome andrà. Inoltre abbiamo piantatouna nuova vigna con uve Merlot, Gamaye Majolet ma perché questo nuovo impiantoentri in produzione dobbiamoaspettare ancora almeno un anno”. Adifferenza di alcuni altri suoi colleghi,Gabriella Minuzzo non sembra avereparticolari difficoltà a vendere il proprioprodotto: “Abbiamo un buon numerodi clienti ormai abituali e vendiamo condiscreta facilità quello che produciamo,anche perché la quantità non è moltoimportante. Naturalmente della venditaci occupiamo direttamente noi: - conclude- in un’azienda piccola bisogna cavarselacon i propri mezzi”.FABRIZIO PRIOD: tecniche semplici e naturaliIl “credo” di Fabrizio Priod è semplice:ciò che più conta non è “quanto”si produce ma “come”. E il viticoltoredi Issogne, che coltiva circa 3mila metriquadrati di vigna senza uso di insetticidiné di diserbanti, pensa che il modomigliore per fare un buon prodotto siaservirsi di tecniche semplici e naturali.“E’ mia profonda convinzione – spiega– che l’aggiunta di sostanze estranee alvino durante le varie fasi della vinificazionené impoverisca la qualità, oltre adannullarne la tipicità e l’originalità. Perquesto nella trasformazione di uve nonutilizzo sostanze chiarificanti né atte aprevenire depositi. Tecniche artigianalima sempre mirate alla valorizzazionedell’origine e della qualità dell’uva”.La produzione di Priod è di cica 1.500– 1.700 bottiglie l’anno, delle quali 200di Merlot “in purezza” e le altre di rossoa uve miste ma con una quantità di Nebbioloinferiore a quella del tradizionale<strong>Arnad</strong>-Montjovet. “Una delle caratteristichedei miei vini – conclude – è che rimangonoalmeno 18 mesi in serbatoio ealtri 12 in bottiglia per l’affinamento: insomma,prima che escano dalla mia cantinapassano sempre almeno due annie mezzo”. Fabrizio Priod vende per oraesclusivamente in Valle, in particolare aristoratori, enoteche e privati.DINO BONIN: un’azienda con oltre trent’anni di esperienzaDino Bonin di <strong>Arnad</strong> ha rilevatonel 1987 l’azienda vinicolafondata dal padre Cesarinonel 1973. E l’esperienza ormai più chetrentennale si fa sentire nella sua produzione,in cui non mancano punte diassoluta eccellenza come lo Chardonnay2005, segnalato quest’anno tra i migliorivini d’Italia nella guida curata da LucaMaroni. Ma, a prescindere dai riconoscimenti,per Dino Bonin è l’annata nel suoinsieme ad essere stata positiva: “E’ andatabene: – spiega – abbiamo portatoin cantina circa 170 quintali di uva peruna produzione di 16-17mila bottiglie.Come quantità e qualità siamo sui livellidegli scorsi anni”. L’azienda di Boninproduce circa 8mila bottiglie di PinotNoir, 4mila di <strong>Arnad</strong>-Montjovet, 2miladi Chardonnay, mille di Müller, 700 di<strong>Arnad</strong>-Montjovet supérieur e 500 diChardonnay vendemmmia tardiva. Inoltrenelle sue cantine vengono distillateanche quasi trecento bottiglie di grappaall’anno. Ma il viticoltore di <strong>Arnad</strong> nonnasconde comunque i problemi che cisono nel vendere il prodotto: “Ormaidi vino in Valle ce n’è davvero tanto e ilmercato è saturo. – dice – Io vendo ancoraquasi solo nella nostra regione ma stoiniziando a farmi conoscere anche fuori,in particolare nel Canavese”.


Poste Italiane S.p.A.Spedizione in A.P. D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 N.46)art.1 comma 1 DCB (Aosta) - Infovallée n. 04 - 2007 (Con allegato)

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