Angelo di Verola - Parrocchia di Verolanuova

dall’oratorioil servizio verso l’altro siano principialla base della comunità. Mi ha colpitoquesta frase che egli ha pronunciato:“Il male non lo puoi combatterema lo puoi convertire... l’odio combattutoallarga l’odio”.Dei tre giorni trascorsi a Torino il momentoche ho preferito è stato primadel ritorno, quando ci siamo riunitiper fare un bilancio dell’esperienza.Abbiamo imparato molto da tuttoquesto, soprattutto che non è unapazzia avere dei sogni e lottare per unideale di vita. L’arsenale è un chiaroesempio di come, con volontà ed impegno,si possano fare grandi cose.Inoltre abbiamo capito che, i falsiidoli che dominano il mondo in questotempo, non danno la vera felicità.I sentimenti di rispetto e di fraternitàche c’erano fra tutti noi hanno dimostratocome legami autentici possanodonare emozioni più alte e durature.Altro importante messaggio che abbiamotratto da questa vicenda è chesi possono fare grandi imprese unitinell’amore e nella solidarietà comunee, con l’unione e la collaborazione, gliobiettivi che da soli sembrano irrealizzabili,insieme sono possibili. Credoche questa esperienza sia stata unicaed irripetibile poiché oggi, i gruppiche agiscono per il bene comune eper i più poveri sono sempre più rari.Noi abbiamo avuto la fortuna di entrarein contatto con una realtà diversada quella consumistica e materialisticache vediamo quotidianamente.Vivere per la bontà è quindi possibile,poiché solo questa disarma e liberaveramente dai falsi valori, che il mondodi oggi vuole inculcare a tutti i costi.Filippo Zacchi29L’Angelo di Verola