Angelo di Verola - Parrocchia di Verolanuova
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vita parrocchiale22L’<strong>Angelo</strong> <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>trecciando le sue devozioni al compimentofedele dei doveri del suo stato eall’esercizio delle opere <strong>di</strong> carità, specialmentenegli anni 1493, 1502 e 1503quando in Piemonte vi era la carestia.Si <strong>di</strong>stinse anche come paciera nellevertenze <strong>di</strong> suo marito coi parenti <strong>di</strong> luie con gli abitanti <strong>di</strong> Bene.Diventata madre in giovane età, la suavita si tramutò in un doloroso calvarioper i torti d’ogni genere che ricevevadal marito. Ma restò sempre al suoposto.La lotta durò per ben do<strong>di</strong>ci anni,durante i quali non fece che tacere,pregare, piangere, soffrire per amore<strong>di</strong> Dio e del marito attendendo con fiduciala sua conversione. Unico sostegnoal suo spirito era il Beato <strong>Angelo</strong>da Chivasso, ma questi morì troppopresto.Dopo il lungo martirio spuntò finalmentel’ora della liberazione. Suo maritovenne ad ammalarsi gravemente.Ella lo assistette con dolcezza e assiduitàe lo indusse a fare il voto, sefosse guarito, <strong>di</strong> recarsi in pellegrinaggioalla tomba del Beato <strong>Angelo</strong>da Chivasso. Il conte l’ascoltò; si <strong>di</strong>ceche la guarigione fu quasi imme<strong>di</strong>ata.Da quel giorno nel castello <strong>di</strong> BeneVagienna l’armonia più serena rifiorìin un ritmo <strong>di</strong> vera vita cristiana.La Beata Paola, che si era fatta terziariafrancescana nel 1491 prendendol’abito dalle mani stesse del B. <strong>Angelo</strong>,intensificò la sua vita <strong>di</strong> pietà e <strong>di</strong>generosità.Morì il 24 gennaio 1515, dopo aver ricevutoi Santi Sacramenti e lasciandoal figlio e ai suoi cari un testamento <strong>di</strong>vita profondamente cristiana.Dal giorno della sua morte preziosa laBeata Paola godette del culto liturgico,che il 14 agosto 1845 Gregorio XVIapprovò e confermò solennemente.La sua festa è stata fissata al 24 gennaioma, per la prevalenza della memoria<strong>di</strong> San Francesco <strong>di</strong> Sales, è anticipataal 23.Si potrebbe anche chiamarla la SantaMonica dell’Or<strong>di</strong>ne Francescano.La sua tomba, custo<strong>di</strong>ta con ogni curanella chiesa del convento dei PadriFrancescani <strong>di</strong> Bene Vagienna, <strong>di</strong>vennemeta <strong>di</strong> pellegrinaggi e per la <strong>di</strong> leiintercessione si compirono numerosimiracoli.Il P. Giacinto Burroni o.f.m., che scrisseuna vita popolare intorno alla Beata,afferma che nel 1695 circa, per desideriodei conti Gambara, venne apertala sua urna e tolto al suo corpo il velonero che essa portava e sostituito conun altro, e cosi l’anello che essa portavanella mano destra. Le due reliquievennero inviate a Brescia e postesull’altare della cappella del palazzo <strong>di</strong><strong>Verola</strong> Alghise, residenza dei Gambara(dove ancora si trovavano nel 1756).Di tali reliquie al presente non si sanulla.Nella chiesa della Disciplina, a sinistraentrando, v’è un affresco sciupatoche si crede sia <strong>di</strong> Lattanzio Gambara.Alla base è <strong>di</strong>pinta nel mezzo la BeataPaola Gambara attorniata da parecchipersonaggi del suo casato. In alto è ritrattala Vergine col Bambino in braccioe più sotto, ai lati, appaiono i Ss.Domenico e Caterina.Vi aspettiamo numerose (anche configli e mariti). Le date sono le seguenti:21 gennaio: S. Messa con riflessione22 gennaio: Vespri23 gennaio: S. Messa conclusiva altermine della quale consegneremoun piccolopensiero. Per le iscritte cisarà un momento <strong>di</strong> festadalle Reverende Suore.AssociazioneSpose e Madri Cristiane