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L'Angelo di Verola - Parrocchia di Verolanuova

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L’Angelo<strong>di</strong> <strong>Verola</strong>12Mensile <strong>di</strong> vita <strong>Parrocchia</strong>leanno XXXVI - n. 12 <strong>di</strong>cembre 2011


L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>Mensile <strong>di</strong> Vita<strong>Parrocchia</strong>le VeroleseA cura <strong>di</strong> don Luigi Bracchi“Il Verbo si fece carnee venne ad abitare in mezzo a noi”.(Gv 1, 14)Redattori:Sac. Giovanni ConsolatiSac. Carlo CiveraSac. Sergio MariottiTiziano CervatiTelefoni utili030 931210 (Casa Canonica)030 932975 (abit. Prevosto)030 931475 (abit. don Giovanni)030 9360611 (abit. don Carlo)030 932998 (don Sergio)StampaTipolito Bressanelli - ManerbioTel. 030 938 02 01 - Fax 030 938 33 56serena@litografiabressanelli.191.itGraficaSerena BressanelliommariosommarioLa parola del Prevosto (don Luigi) 3Calendario liturgico (T. Cervati) 4Don Franco DorofattiUna vita per la formazione 10Un caro ricordo (don L. Bracchi) 11Il ricordo dei nipoti 12Comitato S. Rocco 13Preghiera <strong>di</strong> Madre Teresa 14Vita parrocchialeL’Avvento (don G. Consolati) 15Le omelie <strong>di</strong> don Giuseppe 16Natale: magia dell’Incarnazione (A. Clemente) 18Si è fatto carne (don L. Lussignoli) 19Briciole francescane (A. Rossi) 20Lectio Divina (suor Paola) 2130° della ra<strong>di</strong>o (don L. Corrini) 22Gli speciali <strong>di</strong> Dicembre della nostra ra<strong>di</strong>o 23Dal Corso dei Fidanzati 24Centri <strong>di</strong> Ascolto (I. Ferrazzoli) 25Camminiamo insieme (don Luigi) 26Spazio <strong>di</strong>aconie 27Dall’Oratorio... attendere, prego! (don G. Consolati) 28Concorso presepi 29Raccolta San Martino: grazie! 29Avvento... verso Betlemme 30Cose fatte: immagini 31Arte & CulturaLe poesie <strong>di</strong> Rosetta (R. Mor) 32Lo spazio <strong>di</strong> Massimo (M. Calvi) 33Le nostre rubriche<strong>Verola</strong> Missionaria (P. Sala) 34Educare all’amore (d. F. Checchi) 36Famiglie 2012 (don S. Mariotti) 38Passeggiando col Prof (C. Aniello) 40Avis day 41Ridere Piangere (L. A. Pinelli) 42I concerti <strong>di</strong> Natale 43Varie – CronacaIn Croazia con la Banda 44Il presepio <strong>di</strong> San Rocco 46Università Aperta <strong>Verola</strong>nuova 47Scuola Aperta al Mazzolari 48Un furgone per la Casa Albergo 49Gioventù Card 50Natale nelle Pievi 50Volontari del Soccorso 51Farmacie e numeri utili 52Auguri Albino 53Anagrafe <strong>Parrocchia</strong>le 53Offerte 54L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


la parola del prevostoAccogliamo il SignoreIl periodo dell’Avvento ci ha introdottoa camminare verso Betlemme,o meglio, a muoverci per accogliere,sempre più il Signore, nellanostra vita <strong>di</strong> ogni giorno! Infatti, ciaccorgiamo che troppo spesso presidai nostri impegni e dalla frenesialogorante del <strong>di</strong>namismo della vitamoderna, non troviamo tempo per farspazio a Dio e per incontrarlo profondamente,nella realtà quoti<strong>di</strong>ana delnostro contesto ambientale. Eppure,e per fortuna, grazie a Dio e alla SuaSalvezza <strong>di</strong> Amore, nella liturgia natalizia,ancora oggi, proprio per ciascuno<strong>di</strong> noi, risuona la voce degli Angeliche cantano “Vi annunciamo unagrande Gioia, (profondamente vera)oggi per voi è nato il Salvatore CristoSignore!”Questo evento, annunciato dagli Angeli,segna l’inizio della storia dellanostra Salvezza; infatti, la nostra vitatrova senso guardando al Figlio <strong>di</strong> Dioche per noi si è incarnato!An<strong>di</strong>amo fino a Betlemme, mettiamociin cammino per accogliere Dio,il Suo Amore misericor<strong>di</strong>oso nel nostrovivere <strong>di</strong> ogni giorno. Camminarepuò essere faticoso specialmenteperché l’invito è <strong>di</strong> lasciare le nostresicurezze per fidarci <strong>di</strong> Dio che veramenteci ama in modo speciale!La stessa vita c’insegna quanto siaprecaria la nostra esistenza umanae questa situazione <strong>di</strong> debolezza puòessere vissuta come opportunità perriporre la nostra fiducia non nelle realtàterrene, ma nel Signore; questaè fede vissuta! Cerchiamo in noi tuttala nostra buona volontà per rifarci allasemplicità del Presepe, riscoprendocoraggiosamente il messaggio checi propone: la sete <strong>di</strong> autenticità, peressere veramente felici, che tutti, ma-gari anche inconsapevolmente cerchiamo.Gesù è venuto per incontrare ognipersona <strong>di</strong> buona volontà: con coluiche è povero e in<strong>di</strong>feso, con il bambinoche forse ha ricevuto tutto…meno che l’Amore! Con gli adulti chetalvolta si fermano, stanchi della vita.Ciascuno <strong>di</strong> noi può essere stanco,deluso, ammalato, invecchiato, solo,provato dalla vita, ma non vinto, perchéGesù è nato proprio per donarea tutti il suo Amore che sempre riaccendela Speranza.Il Natale ci permetta <strong>di</strong> accogliereGesù e con Lui costruire la comunitàcristiana che nel <strong>di</strong>alogo e nella sinceracollaborazione faccia percepirel’Amore <strong>di</strong> Dio che ha la pretesa <strong>di</strong>“Parlare” al nostro cuore, attraversoCristo Signore!Buon Natale a tutti!don Luigil’attualità del mistero cristianoL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 3


calendario liturgicoORARI SANTE MESSEIn Basilica: Prefestiva: ore 18.00Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00ore 17.45 Celebrazione dei VespriFeriali: ore 7.00 - 9.00 - tutti i giorniore 18.00 - tutti i giorni eccetto il giovedìS. Rocco: Festiva: ore 9.00S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00Feriali: ore 18.30 solo giovedìCappella Casa Albergo: Tutti i giorni: ore 16.30 (eccetto la domenica)N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.00, un sacerdote è a <strong>di</strong>sposizioneper le confessioni.<strong>di</strong>cembreIl Nuovo Anno LiturgicoCon l’Avvento entriamo in un tempo sacro nel quale si celebra la venuta <strong>di</strong> NostroSignore Gesù Cristo. Mentre nel tempo <strong>di</strong> Natale contempliamo il mistero <strong>di</strong> Dio fattouomo e dell’Uomo Gesù che si manifesta come Dio, le quattro settimane dell’Avventoche quest’anno inizia con domenica 27 novembre, hanno lo scopo <strong>di</strong> farci guardareall’avvenire, nell’attesa del glorioso ritorno del Signore. La sintesi della liturgia dell’Avventola troviamo nei due prefazi <strong>di</strong> questo tempo: il primo rende grazie al Signoreche è già venuto “nell’umiltà della nostra natura umana”; il secondo prefazio che siprega dal 17 al 24 <strong>di</strong>cembre evoca i profeti, S. Giovanni Battista, la Vergine Mariaperché “ci prepariamo con gioia al mistero del Natale”.N.B.: Durante il tempo <strong>di</strong> Avvento alle ore 9.00, nel corso della Santa Messa saràcelebrata “L’ora <strong>di</strong> lo<strong>di</strong>” e verrà dettato una riflessione dopo il Vangelo.Così alle ore 18.00, verrà celebrato il Vespro e sarà dettata una riflessione dopo lalettura del Vangelo. Una riflessione sarà proposta anche nel corso della Messa delleore 7.00.Tutti i lunedì e i mercoledì alle 8.15 e alle 17.45, da Ra<strong>di</strong>o Basilica breve catechesid’Avvento sul tema: “Le Unità Pastorali”.1 giovedì Primo del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 esposizione delSantissimo e adorazione comunitaria e personale fino alle ore 12.00ore 20.30 Dalle Suore: Lectio Divina2 venerdì Primo del mese, de<strong>di</strong>cato alla devozione del Sacro Cuore.Si porta la Comunione agli ammalati.ore 20.00 Dalle Suore: Adorazione Eucaristica con la Fraternità Francescana“Santa Chiara”3 sabato San Francesco Saverio4L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


calendario liturgicoDal Vangelo: - “…”In quel tempo, i pastori andarono senza indugio e trovaronoMaria, Giuseppe e il bambino che giaceva nella mangiatoia...Dopo gli otto giorni prescritti, gli fu messo nome Gesù come erastato detto dall’Angelo”. (Lc 2, 16.21)Sante Messe con orario festivoore 17.30ore 18.00Canto del vespro, preghiere per la Pace, bene<strong>di</strong>zione EucaristicasolenneSanta Messa Solenne5 giovedì ore 18.00 Santa Messa prefestiva dell’Epifania6 venerdì - EPIFANIA del SIGNORE – Solennità (proprio del salterio)Dal Vangelo: - “I magi entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madree prostratisi lo adorarono e gli offrirono in dono oro, incensoe mirra”. (Mt 2, 11)Sante Messe con orario festivoIn tutte le Messe: Annuncio delle feste solenni dell’annoore 9.30ore 11.00ore 16.00ore 17.30Arrivo in Basilica del corteo dei Magi con i doni per l’infanzia nelmondoS. Messa solenne in canto con la partecipazione del Coro SanLorenzoIn Basilica celebrazione per i bambini/e, omaggio a Gesù Bambinodei piccoli della parrocchia e in oratorio segue la premiazionedel concorso presepiVespro solenne. Professione <strong>di</strong> fedegennaio 20128 Domenica - Battesimo del Signore (proprio del salterio)Dal Vangelo: - “... In quei giorni Gesù venne da Nazaret <strong>di</strong> Galilea e fu battezzatonel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall’acqua, vide aprirsii cieli e lo Spirito <strong>di</strong>scendere su <strong>di</strong> lui come una colomba. E sisentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio pre<strong>di</strong>letto, in te misono compiaciuto».... “ (Mc 1, 9-11)Sante Messe con orario festivoore 12.00 Celebrazione dei Battesimiore 15.00 In Oratorio: incontro con i genitori dei bambini del 1° anno <strong>di</strong> iniziazioneCristianaore 15.00 Festa <strong>di</strong> tutti i bambini battezzati nell’anno 2011: Ci si trova inBasilica e poi la festa prosegue dalle Suore.ore 17.45 Vespri9 lunedì Prima Settimana del Tempo Or<strong>di</strong>nario (T.O.) – 1ª settimanadel salterioOre 20.30 in Basilica: Centro <strong>di</strong> Ascolto ComunitarioL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 9


don Franco DorofattiDon Dorofatti:una vita per la formazionedei futuri sacerdotiin ricordoIl 10 novembre scorso, presso l’Hospice<strong>di</strong> Orzinuovi, tre giorni dopoil compimento del settantesimoanno <strong>di</strong> età, si è spento don FrancescoDorofatti, da noi sempre chiamatoconfidenzialmente don Franco.Era nato a <strong>Verola</strong>nuova il 7 novembre1941 e venne or<strong>di</strong>nato sacerdote il 25giugno 1966. Il Vescovo lo destinò alservizio del Seminario come vicerettore,carica che ricoprì fino al 1970,quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>venne insegnante e continuòtale servizio fino al 2009. Quin<strong>di</strong>de<strong>di</strong>cò tutta la sua vita sacerdotale alSeminario, occupando un ruolo importante.Per assolvere adeguatamente i suoicompiti, ha curato con grande impegnola formazione personale <strong>di</strong>educatore laureandosi in pedagogiapresso l’Università del Sacro Cuore <strong>di</strong>Milano nel 1972, in psicologia pressol’Università degli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> Padova nel1975 e in teologia presso l’Istituto Benedettino<strong>di</strong> S. Giustina in Padova nel1987.Per il Seminario ha percorso le stradedella <strong>di</strong>ocesi dando un contributogeneroso alla celebrazione delle settimanee giornate per le vocazioni. Hamesso a <strong>di</strong>sposizione della comunitài talenti che il Signore gli aveva donatoe che si esprimevano nella passionee nella vivacità con cui portava lasua testimonianza, nell’ambito pastoralee anche in quello culturale.Ha lasciato in ere<strong>di</strong>tà anche pregevolipubblicazioni. Le ultime fatiche le hade<strong>di</strong>cate a don Primo Mazzolari chefu legato alla sua terra natia.10L’anno scorso, a settembre, mentreera a <strong>Verola</strong>vecchia per le celebrazioniquinquennali della Madonna <strong>di</strong>San Vito, avvertì i primi sintomi dellamalattia e fu costretto ad abbandonaresubito l’impegno in parrocchia.Da allora il calvario fatto <strong>di</strong> ricoveriprolungati in vari hospice (Brescia,Pontevico, ancora Brescia, infine Orzinuovi)è <strong>di</strong>ventato ogni giorno piùdoloroso ma, fino a quando le forzelo hanno sorretto, ha continuato a stimolaregli amici che lo avvicinavanoa impegnarsi nella causa della Chiesae <strong>di</strong> Dio, suggerendo progetti einiziative. Ora riposa nelle braccia delSignore. I funerali si sono svolti sabato12 novembre a <strong>Verola</strong>nuova, presiedutidal vescovo ausiliare emeritoVigilio Mario Olmi, ed è stato sepoltoa <strong>Verola</strong>vecchia.L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


don Franco DorofattiUn caro e doveroso ricordoCredo che quanti eravamo presentisabato 12 novembre al funerale <strong>di</strong>don Franco Dorofatti, ci siamo trovatia fare festa, certo per celebrare il Signoremorto e risorto, per don Francomorto e in attesa della resurrezione,per celebrare anche noi la chiamataalla resurrezione.Don Franco ha avuto con la <strong>Parrocchia</strong><strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova un rapportospeciale e particolare. Per molti anniè stato il pre<strong>di</strong>catore ufficiale alla solennitàdell’Assunta e, soprattutto,alla festa e alla processione <strong>di</strong> SanRocco, dove era sempre bene accolto,amato e stimato.Ricor<strong>di</strong>amo la sua fede gioiosa edentusiasta, così come lo era la suaomelia e il suo modo <strong>di</strong> pre<strong>di</strong>care. Ilsuo essere, la sua presenza era contagiosaper quel clima <strong>di</strong> simpatia ebenevolenza che sapeva creare.Rimarranno sempre fissi nella nostramente e nel nostro cuore la suacultura, i suoi gesti, le sue pre<strong>di</strong>che ilmodo <strong>di</strong> celebrare.Era molto incisivo il suo amore peri giovani, i seminaristi, la Chiesa: èsempre stato chiaro, in<strong>di</strong>scutibile.Don Franco lascia un vuoto nella nostracomunità.È stato autore <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse pubblicazioni,sulla fede, su don Primo Mazzolarie, come ere<strong>di</strong>tà morale un libro, curatonegli ultimi giorni prima della mortedai nipoti, sul pianeta dei giovani eadolescenti.Ci potrà sicuramente servire comeaiuto nell’opera e nell’impresa educativaoggi.Grazie don Franco <strong>di</strong> tutto quello checi hai detto e hai fatto per noi. Soprattuttoti salutano, ti ringraziano gli amicidella Confraternita <strong>di</strong> San Rocco edella Diaconia <strong>di</strong> San Rocco tutta, aiquali hai dato veramente molto.Grazie <strong>di</strong> cuore e ora go<strong>di</strong> <strong>di</strong> quellavita eterna che Gesù ha promesso aisuoi servi buoni e fedeli: “Entra nellagioia del tuo Signore”.Ora dal cielo interce<strong>di</strong> per noi, per lanostra Chiesa bresciana, per numerosevocazioni al Sacerdozio, che possanocollaborare a condurre la Chiesasulle strade del mondo, per portare atutti la notizia splen<strong>di</strong>da che Dio amatutti in<strong>di</strong>stintamente e chiama tutti apartecipare al suo regno.Don Franco non è più visibilmente inmezzo a noi; lo è con le sue parole,con la sua ere<strong>di</strong>tà morale e spiritualeche continuerà nel tempo.Rimarrà nella nostra mente quantoMons. Vigilio Mario Olmi, il rettore delSeminario, don Carlo Bresciani, il suocompagno <strong>di</strong> Messa don Clau<strong>di</strong>o Delperoe la nipote ci hanno sottolineatonel corso delle esequie.Grazie al Signore per don Franco.don Luigi Bracchiin ricordoL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 11


don Franco DorofattiIl ricordo dei nipotiin ricordoCi sono persone che sembranonon dover morire mai. Le immaginiamosempre vive accantoa noi, pronte ad aiutarci in ogni nostranecessità. Pensiamo a loro comea buoni compagni <strong>di</strong> viaggio, sempre<strong>di</strong>sponibili ad accompagnarci con laloro attenzione, il loro consiglio, laloro parola, il loro conforto, la loro spiritualitàe la loro saggezza.Lo Zio don Franco e stato per noi, ecredo per molti, una <strong>di</strong> queste rarepresenze.Generoso e instancabile, ci lascial’esempio <strong>di</strong> ciò che è degli adulti edei gran<strong>di</strong>: la capacità <strong>di</strong> donare e <strong>di</strong>educare, materia che è sempre stataper lui oggetto <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e ricerca,come del resto riporta nel suo ultimolibro, opera che ha voluto fortemen-te, con grande de<strong>di</strong>zione, soprattuttoperché la stesura si è svolta in parte,in momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà e malattia.Ricor<strong>di</strong>amo bene le sue parole edespressioni <strong>di</strong> sostegno nei momenti<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà altrui: “Avanti, giorno pergiorno! Forza! Coraggio!”. Credo chemolti abbiano ricevuto aiuto e sostegno,come solo lui sapeva dare, comeuomo e come sacerdote.Grazie, zio, per quanto hai fatto e cihai lasciato: cultura, sapienza, saggezza,filosofia <strong>di</strong> vita ma, soprattutto,bontà e tanta, tanta umanità. Cimancherai, ma non vogliamo che turimanga... vai, zio, nel Regno dei cieli<strong>di</strong> cui ci hai parlato tanto e a cui tantohai creduto. Ciao e buon viaggio.Linda Tosoni a nome dei nipotiMons. Vigilio Mario Olmi pre<strong>di</strong>ca nel corso dei funerali.12L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


don Franco DorofattiLa Comunità e il Comitato <strong>di</strong> San Roccoricordano don FrancoRa<strong>di</strong>oso, sorridente, affettuoso,agile e puntuale. Così Don Francosi presentava ogni anno aFerragosto per dare inizio alle funzioniin onore <strong>di</strong> San Rocco.Per tutti, ormai da anni, era l’amicodel cuore della sagra, figura in<strong>di</strong>spensabileper colorare con toni ardenti lecelebrazioni liturgiche dell’Assunta e<strong>di</strong> San Rocco.Ogni qualvolta varcava la soglia d’ingressodella chiesetta, avrebbe volutoabbracciare tutti i presenti e lo<strong>di</strong>mostrava con lo sventolio della suamano destra, quale corale e amorevolesaluto.Piacevole è ricordare le sue omelienelle quali emergeva grande passioneper le vocazioni e profonda fedecon cui rivolgeva parole <strong>di</strong> speranzaai nostri giovani: è sempre stato moltofiero dei vari gruppi <strong>di</strong> “viandanti”che con coraggio e “bisaccia” parte-cipavano alla Giornata Mon<strong>di</strong>ale dellaGioventù.Era, altresì, sua consuetu<strong>di</strong>ne coinvolgerei verolesi in riflessioni approfon<strong>di</strong>tee significative soprattutto sullafigura della Madonna: molteplicierano gli inviti ad aver piena fiduciain Maria valorizzando le opere d’artepresenti nelle nostre chiese a Lei de<strong>di</strong>cate.Non ci rimane, dunque, che ringraziareDon Franco per aver con<strong>di</strong>viso connoi momenti significativi e <strong>di</strong> avercirivolto parole <strong>di</strong> conforto e d’incoraggiamento.Riconoscenti della sua fedeltà e talentosacerdotali, ci auguriamo <strong>di</strong>saper trarre il massimo profitto dagliinsegnamenti ricevuti e, memori <strong>di</strong>aver spesso recitato in coro la preghieradella pace, preghiamo perchéegli stesso come ricompensa abbia laPace Eterna.in ricordoLe ultime opere pubblicate da don Franco.L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 13


vita parrocchialeAvvento: cos’è? Cosa significa?In questi giorni siamo entrati nel tempoliturgico dell’Avvento. Questo tempoci invita a preparare la “venuta”del Signore nostro Gesù Cristo. È propriola parola “venuta”, in latino adventus,da cui deriva il termine Avvento.Desidero riflettere con voi brevementesul significato <strong>di</strong> questa parola, chepuò tradursi con “presenza”, “arrivo”,“venuta”. Nel linguaggio del mondoantico era un termine tecnico utilizzatoper in<strong>di</strong>care l’arrivo <strong>di</strong> un funzionario,la visita del re o dell’imperatore in unaprovincia. Ma poteva in<strong>di</strong>care anche lavenuta della <strong>di</strong>vinità, che esce dal suonascon<strong>di</strong>mento per manifestarsi conpotenza, o che viene celebrata presentenel culto. I cristiani adottarono la parola“avvento” per esprimere la loro relazionecon Gesù: Gesù è il Re, entrato inquesta povera “provincia” denominataterra per rendere visita a tutti; alla festadel suo avvento fa partecipare quanticredono in Lui. Con la parola adventussi intendeva sostanzialmente <strong>di</strong>re: Dioè qui, non si è ritirato dal mondo, nonci ha lasciati soli. Anche se non lo possiamovedere e toccare come avvienecon le realtà sensibili, Egli è qui e vienea visitarci in molteplici mo<strong>di</strong>. Dio entranella mia vita e vuole rivolgersi a me.Tutti facciamo esperienza, nell’esistenzaquoti<strong>di</strong>ana, <strong>di</strong> avere poco tempo peril Signore e poco tempo pure per noi. Sifinisce per essere assorbiti dal “fare”.Non è forse vero che spesso è propriol’attività a possederci, la società con isuoi molteplici interessi a monopolizzarela nostra attenzione? Non è forsevero che si de<strong>di</strong>ca molto tempo al <strong>di</strong>vertimentoe a svaghi <strong>di</strong> vario genere?A volte le cose ci “travolgono”. L’Avvento,questo tempo liturgico forte cheabbiamo iniziato, ci invita a sostare insilenzio per capire una presenza. è uninvito a comprendere che i singoli eventidella giornata sono cenni che Dio cirivolge, segni dell’attenzione che ha perognuno <strong>di</strong> noi. Quanto spesso Dio ci fapercepire qualcosa del suo amore! Tenere,per così <strong>di</strong>re, un “<strong>di</strong>ario interiore”<strong>di</strong> questo amore sarebbe un compitobello e salutare per la nostra vita! L’Avventoci invita e ci stimola a contemplareil Signore presente. La certezza dellasua presenza non dovrebbe aiutarci avedere il mondo con occhi <strong>di</strong>versi? Nondovrebbe aiutarci a considerare tutta lanostra esistenza come “visita”, comeun modo in cui Egli può venire a noi e<strong>di</strong>ventarci vicino, in ogni situazione? Altroelemento fondamentale dell’Avventoè l’attesa, attesa che è nello stessotempo speranza. La speranza segna ilcammino dell’umanità, ma per noi essaè animata da una certezza: il Signore èpresente nello scorrere della nostra vita,ci accompagna e un giorno asciugheràanche le nostre lacrime. Atten<strong>di</strong>amoun giorno <strong>di</strong> essere per sempre con ilSignore. Infine facciamo memoria <strong>di</strong>Gesù atteso e venuto nella povertà <strong>di</strong>Betlemme. Venendo tra noi, ci ha recatoe continua ad offrirci il dono del suoamore e della sua salvezza. Presentetra noi, ci parla in molteplici mo<strong>di</strong>: nellaSacra Scrittura, nell’anno liturgico, neisanti, negli eventi della vita quoti<strong>di</strong>ana,in tutta la creazione. Atten<strong>di</strong>amo questoNatale sostando in silenzio, prendendocidel tempo per stare alla Sua Presenza.Perché non vivere con più calma lamessa domenicale arrivando qualcheminuto prima per pre<strong>di</strong>sporre il nostrocuore e calmare il nostro animo agitatoe preoccupato? Perché non parteciparealla lectio il giovedì sera? Perché nontrovare qualche minuto nel silenzio dellapropria camera? Proviamoci potrebbeessere un aiuto a percepire la veramagia del Natale.don Giovanniin attesaL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 15


vita parrocchialeSul Natalele omelie <strong>di</strong> don giuseppeConclu<strong>di</strong>amo con questo numero la pubblicazione mensile delle omelie <strong>di</strong> DonGiuseppe Lama. I suoi pensieri, che ci hanno aiutato a riflettere prima delle festepiù importanti dell’anno, non sono stati pubblicati solo per <strong>di</strong>rgli “grazie” <strong>di</strong>quanto ha fatto tra noi. L’abbiamo fatto perché soffermarsi un minuto a pensarealle solennità religiose che tutti gli anni celebriamo può essere utile perché non<strong>di</strong>ventino occasioni <strong>di</strong> una religiosità formale che, non toccando più il cuore, conducealla banalità e all’assuefazione. Quest’ultima riflessione, sul Natale che siavvicina, riba<strong>di</strong>sce questo e ci aiuta a vivere l’importante giorno, che in realtà celebriamotutti gli anni, con una <strong>di</strong>sposizione interiore sempre nuova.Come fare l’omelia durante lemesse <strong>di</strong> Natale? C’è sempreil rischio <strong>di</strong> cadere in melensi elogori luoghi comuni. Un pericolo datenere presente. Il Natale <strong>di</strong> Gesù èprovvidenzialmente circondato da particolarefascino che non lascia in<strong>di</strong>fferentequasi nessuno.La grazia <strong>di</strong> Dio è apparsa ai nostri occhiassumendo le fragili sembianze <strong>di</strong>un bambino (seconda lettura e Vangelodella notte). Già in questo eventoè condensato in qualche modo tuttol’agire <strong>di</strong> Dio nei confronti dell’umanità.Si tratta <strong>di</strong> un Dio che intende entrarenella nostra vita, per donarci la suasalvezza; non con la forza costringentedell’evidenza razionale, ma soltantocon la forza dell’amore, passando perle vie del cuore.(Filippo Zacchi)In questo amore <strong>di</strong>vino che si fa poveroe fragile nella stalla <strong>di</strong> Betlemme è giàin qualche modo presente quell’umiliazionedel Messia che si manifesterà intutta la sua tragica grandezza nell’annientamentototale <strong>di</strong> sé attraverso lapassione e la morte in croce. Guai se<strong>di</strong> fronte all’immagine del Bambino <strong>di</strong>Betlemme ci limitassimo a una commozionesuperficiale e passeggera, fattasoltanto <strong>di</strong> poesie, melo<strong>di</strong>e piacevolie langui<strong>di</strong> ricor<strong>di</strong> personali. Lo stessoevangelista Luca articola l’annunciodella resurrezione: la grande luce, lospavento iniziale, la gioia… E questoper <strong>di</strong>rci che la nascita <strong>di</strong> Gesù a Betlemmeracchiude già in sé tutto quantoil mistero pasquale.L’evangelista Luca si preoccupa <strong>di</strong> inserirecon precisione storica la nascita<strong>di</strong> Gesù (Vangelo della notte). Sembravoler sottolineare che non si tratta <strong>di</strong> un“mito”, ma <strong>di</strong> un evento ben datato. Laliturgia, dal canto suo, pone la nascita<strong>di</strong> Gesù in stretta relazione con la grandepagina <strong>di</strong> Isaia dove il profeta annunciaper il suo popolo una luminosasalvezza che si incarnerà in un bambino(prima lettura della notte). Allo stessomodo l’esuberante commozioneche riempie i nostri cuori nella ricorrenzadel Natale deve tradursi in storia, inatteggiamenti <strong>di</strong> vita.I nostri buoni sentimenti non sono poicosì buoni se restano sul piano <strong>di</strong> unasemplice e precaria emotività e si esauriscononegli angusti spazi <strong>di</strong> un morbidopsicologismo. Noi siamo chiamati a16L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


vita parrocchialetestimoniare, cioè a dare le prove dellaverità dell’incarnazione. Natale è veramenteun evento <strong>di</strong> salvezza anche perciascuno <strong>di</strong> noi, se quell’annuncio <strong>di</strong>amore, <strong>di</strong> comunione, <strong>di</strong> pace e <strong>di</strong> gioiaassume oggi il nostro volto. Per questol’apostolo Paolo nella sua lettera a Titocollega l’effettiva salvezza alla nostracapacità <strong>di</strong> rinnegare ogni empietà,ogni idolatria, per «vivere con sobrietà,giustizia e pietà in questo mondo» (secondalettura della notte).In breve, non serve celebrare con tantacommozione e con tanto <strong>di</strong>spiegamento<strong>di</strong> forze e <strong>di</strong> preoccupazioni,con tanta solennità il Natale, se poi <strong>di</strong>fronte all’immagine <strong>di</strong> quel bambinonon apriamo il nostro cuore all’amore<strong>di</strong> Dio, abbandonando ogni idolatria <strong>di</strong>noi stessi, per <strong>di</strong>ventare anche noi concretoannuncio <strong>di</strong> gioia per quanti vivonoaccanto a noi e per tutti gli uomini,poiché la salvezza del mondo interoaffonda le ra<strong>di</strong>ci nel cuore <strong>di</strong> ciascuno<strong>di</strong> noi. Del resto la salvezza universalenon è forse nata nel silenzio <strong>di</strong> quellanotte, in un angolo sperduto <strong>di</strong> questaterra, in un’umile stalla nei pressi <strong>di</strong>Betlemme?I pastori andarono senza indugio nelluogo in<strong>di</strong>cato dall’angelo, dove trovaronoil “segno” <strong>di</strong> Dio. Non uno spettacolopro<strong>di</strong>gioso, ma una normale scena<strong>di</strong> maternità. Non <strong>di</strong>mentichiamo cheancora oggi la presenza <strong>di</strong> Dio si realizzae si manifesta soprattutto attraversoi normali eventi della vita. Il mistero delNatale ci ricorda che l’autentica religiositàcristiana non è un’esperienza particolare,ma nel vivere fedelmente la vitaquoti<strong>di</strong>ana secondo il Vangelo.I pastori non restarono più <strong>di</strong> tanto nellacontemplazione del presepe, ma «sene tornarono glorificando e lodandoDio per tutto quello che avevano u<strong>di</strong>toe visto». La nostra celebrazione del Natalenon può fermarsi alla contemplazionegratificante <strong>di</strong> quel particolare epiacevole contesto natalizio. Il Nataledeve inverarsi nelle nostre case, in ogniluogo dove si svolge la nostra vita. IlNatale deve <strong>di</strong>ventare un gioioso annuncio<strong>di</strong> salvezza, portato da noi comedai pastori, a tutti quanti, a cominciareda coloro che hanno maggiormente bisogno<strong>di</strong> non sentirsi più abbandonati,soli nel portare la croce.«Venne fra la sua gente, ma i suoi nonl’hanno accolto». Anche la festa delNatale può <strong>di</strong>ventare l’espressione dellanostra cecità. Il nostro destino eternosi gioca sull’accoglienza o meno dellaParola fatta carne. È della massimaimportanza fare in modo che il Natalenon si esaurisca in un’agitata e festaiolaricorrenza, che riempie le mani e ilventre, ma che lascia sempre più vuotoil nostro cuore. Come Maria, prepariamocia seguire Gesù, quando il cantodegli angeli lascia il posto al silenziodel calvario.Don Giuseppe Lamale omelie <strong>di</strong> don giuseppeL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 17


vita parrocchialeNatale: magia dell’Incarnazioneverso il nataleChi è l’uomo? Diceva Pascal:«L’uomo è una canna pensante,fragile, così fragile che bastauna goccia d’acqua per ucciderlo. Maegli è l’unico essere della creazioneconsapevole <strong>di</strong> essere fragile. Risiedequi la sua grandezza. Il cosmo può essereinfinitamente più grande dell’uomo;ma un unico atto d’amore vale più<strong>di</strong> tutta la mole dell’universo». Solo luipuò essere l’infinitamente complessodella creazione. Solo l’uomo può dareun’anima ai pianeti e starsene alla finestrae mettersi in ascolto delle stelle eamarle. Solo lui può dare una coscienzaal passato, al presente e al futurodell’universo e offrirli a Dio. Egli non èun nanetto insignificante nel cosmo. Èinvece quel centro capace <strong>di</strong> sintetizzarnele grandezze e <strong>di</strong> cantarle. L’uomononostante tanti con<strong>di</strong>zionamentiinteriori ed esteriori è libero. Da umiliatopuò trasformarsi in umile: riconoscei suoi errori, perdona e invoca perdonoe si affida ad un Essere superiore capace<strong>di</strong> liberare la sua libertà prigioniera.Signore <strong>di</strong> tutto, l’uomo può farsi servonella libertà e nell’amore, imitandoquel bambino che nasce in una grotta.Dio <strong>di</strong>venta uomo, si mostra cosìcom’è: il nostro Dio è piccolo perché ègrande nell’amore.Sin dal primo momento del suo concepimento,egli si è fatto Gesù <strong>di</strong> Nazareth,un uomo <strong>di</strong> razza e <strong>di</strong> religioneebrea. È cresciuto e maturato dentrogli angusti confini della Palestina, nelristretto ambiente umano <strong>di</strong> un paesinosperduto. Non sapeva né il greco,né il latino, ma parlava l’aramaico conl’accento della Galilea. Ha sentito l’oppressionedelle forze <strong>di</strong> occupazionedel suo paese, ha conosciuto la fame,la sete, la solitu<strong>di</strong>ne, le lacrime per lamorte dell’amico, la gioia dell’amicizia,la tristezza, la paura, le tentazioni,lo spavento <strong>di</strong> fronte alla morte. È passatoattraverso la notte oscura dell’abbandono<strong>di</strong> Dio. Tutto questo ha presosu <strong>di</strong> sé in Gesù Cristo. Nulla gli è statorisparmiato. Ha assunto tutto ciò che èautenticamente umano, come l’ira delgiusto e la sana allegria, la bontà e ladurezza, l’amicizia e il conflitto, la vitae la morte.Tutto è assunto da Dio, nella misurastessa in cui si svolge l’esistenzadell’uomo Gesù <strong>di</strong> Nazareth. Il Natale cifornisce la chiave per decifrare alcunimisteri profon<strong>di</strong> della nostra esistenza:il dolore, l’umiliazione, la piccolezza, lasofferenza. Dio non risponde al perchédella sofferenza: egli soffre insieme anoi. Non risponde al perché del dolore:egli si è fatto l’uomo dei dolori. Nonrisponde al perché dell’umiliazione:egli si umilia. Non siamo più soli nellanostra solitu<strong>di</strong>ne immensa: egli è connoi. Il Natale ci racconta la storia <strong>di</strong> unDio che si è fatto bambino, che invece<strong>di</strong> rispondere con delle parole, vive unarisposta mettendosi al nostro fianco eal nostro livello.Quando con voce tremante <strong>di</strong> sacraemozione professiamo che il Verbo siè fatto carne, <strong>di</strong>ciamo <strong>di</strong> credere che ilprogetto dell’uomo <strong>di</strong> essere Dio si èconcretizzato.Solo adesso trova pace il suo cuoreinquieto. Perciò gli angeli possonocantare: «Gloria a Dio nel più alto deicieli e pace i terra agli uomini cheegli ama». Quando davanti al presepioprofessiamo che il Verbo si è fattocarne, <strong>di</strong>ciamo <strong>di</strong> credere che l’uomo èarrivato a Dio perché Dio per primo èarrivato all’uomo. Quando professiamocon gioia inau<strong>di</strong>ta che il Verbo si è fattocarne, <strong>di</strong>ciamo <strong>di</strong> credere che Dio sitrova totalmente in mezzo a noi. Egli è18L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


vita parrocchialevenuto per sempre. Si chiama Gesù <strong>di</strong>Nazareth. È per mezzo <strong>di</strong> questo Bambinoche Dio ha detto definitivamenteal mondo e all’universo: Io ti amo! ConGesù è sbocciato dentro e fuori <strong>di</strong> noiil senso ultimo. In questo Bambino ilmondo e l’uomo sono arrivati a buonfine: sono approdati a Dio.Infatti non solo l’uomo va in cerca dellasua pienezza ardentemente desiderata.La creazione intera sta camminandoattraverso i secoli passando da formeimperfette a forme più perfette, semprein ascesa, mossa da una forza segretache le fa cercare strade <strong>di</strong> superamentoe <strong>di</strong> convergenza. Quale polo la attira?Quale molla la fa andare avanti?San Paolo ci ricorda che «la creazionegeme e soffre fino ad oggi nelle dogliedel parto», perché «nutre la speranza <strong>di</strong>essere lei pure liberata dalla schiavitùdella corruzione, per entrare nella libertàdella gloria dei figli <strong>di</strong> Dio».E questo è avvenuto quando nacquesulla nostra terra il Verbo della vita nelquale tutto è stato fatto, verso il qualetutto è in cammino e nel quale poniamole nostre supreme speranze. Con ilNatale <strong>di</strong> Cristo è arrivato a noi il momentosommo delle nozze <strong>di</strong> Dio contutta la creazione.Aniello Clementeverso il nataleSi è fatto carneIl Verbosi è fatto carne.Il Figlio <strong>di</strong> Diosi è fatto figlio d’uomo.Il Creatoresi è fatto creatura.Il Tuttosi è fatto frammento.L’Universalesi è fatto particolare.Il Trascendentesi è fatto presente.ha umiliato se stessofacendosi obbe<strong>di</strong>entesino alla mortee alla morte in croce.È l’Emmanuele,è il Salvatore.La terraera vuota e deserta.Le tenebrericoprivano l’abisso.L’umanitàera chiusa alla <strong>di</strong>vinità.Colui che è la Viacammina quaggiù:sulle stradedei nostri smarrimentisino ai confinidella terra,sino al compimentodel tempo,incontroa ogni creatura umana.Da Lui riceviamograzia su grazia.Colui che èsi è fatto ciò che non è:La pienezza del temponon era venuta.E abbiamo il potere<strong>di</strong> essere figli <strong>di</strong> Dio.si è spogliatodella sua gloria,ha assuntola con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> servo,Nessuno poteva vedereil volto <strong>di</strong> Dio.Ora la luce si è accesanelle tenebre.Don LuigiLussignoliL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 19


vita parrocchialeCome FrancescoFrancesco è salvato!briciole francescane20Francesco è redento: Gesù Cristogli ha donato una vita che non potevaauto-inventarsi e che intuisceessere immensamente più bella dellaprecedente. Francesco è salvato! Laredenzione era l’atto con il quale un padronepagava un prezzo per riscattaredalla con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> schiavitù un essereumano. Il “redentore” donava così lalibertà e la possibilità <strong>di</strong> una vita felicea chi <strong>di</strong>versamente ne sarebbe rimastoprivo. Ma Francesco d’Assisi non erauno schiavo e certamente non vivevauna vita infelice: sapeva godersi la suagiovinezza da ricco rampollo! Che bisognoaveva <strong>di</strong> essere “redento”, liberato?Non aveva nessuna catena da spezzaree quin<strong>di</strong> non gli interessava nullache ci fosse o no un redentore! Fino aquella sera… “Terminato il banchetto,uscirono da casa. Gli amici gli camminavanoinnanzi; lui, tenendo in mano unaspecie <strong>di</strong> scettro, veniva per ultimo, mainvece <strong>di</strong> cantare, era assorto nelle sueriflessioni. D’improvviso, il Signore lo visitò,e n’ebbe il cuore riboccante <strong>di</strong> tantadolcezza che…” (Leggenda dei tre Compagni,FF 1402). Francesco constata chela vita è più estesa, che c’è un Amorepiù grande, che c’è un modo nuovo <strong>di</strong>vedere la realtà: “Il Signore dette a me,frate Francesco, d’incominciare a farepenitenza così: quando ero nei peccatimi sembrava cosa troppo amara vederei lebbrosi e il Signore stesso mi condussetra loro e usai con essi misericor<strong>di</strong>a”(Testamento, FF 110). Incontra unSignore dal quale si sente attratto,amato e che ha il volto inaspettatodei lebbrosi. Il Signore gli dona gratuitamenteun modo nuovo <strong>di</strong> sentiree vivere la presenza degli altri. “E allontanandomida essi, ciò che mi sembravaamaro mi fu cambiato in dolcezzad’animo e <strong>di</strong> corpo” (ibid.). Francesco,con tutta la sua persona, incluso fratecorpo incomincia a fare esperienza <strong>di</strong>Dio che si rivela come “tutta la sua dolcezza”(cf. Lo<strong>di</strong> <strong>di</strong> Dio Altissimo, FF 261).Il Dio <strong>di</strong> Gesù Cristo rivela a Francescoun “pezzo <strong>di</strong> vita” che non conoscevaprima. Nasce in Francesco un modonuovo <strong>di</strong> vivere la relazione con Dio econ gli altri e questo lo riempie <strong>di</strong> stuporee <strong>di</strong> desiderio.“E, <strong>di</strong> poi, stetti un pocoe uscii dal mondo” (Testamento, cit.). Inquesto poco tempo Francesco ascolta ilCrocifisso <strong>di</strong> San Damiano che lo mandaa riparare la Chiesa, si scontra consuo padre e rinuncia all’ere<strong>di</strong>tà davantial Vescovo <strong>di</strong> Assisi. Sceglie una vitanuova, una nuova via <strong>di</strong> felicità: (cf. Leggendadei tre Compagni: FF 1410-1419).L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>fra Marcello Longhi


Dalla Lectio Divinavita parrocchialeDal Vangelo <strong>di</strong> Matteo (25, 1-13)In questo Vangelo Matteo ci mette inscena <strong>di</strong>eci vergini, cinque prudenti ecinque stolte che attendono lo Sposo,il Signore Gesù è lo sposo messianico,venuto per stringere la nuova edeterna alleanza con tutta l’umanità,per celebrare le nozze eterne con tutti.Le <strong>di</strong>eci vergini sono figura della chiesachiamata a presentarsi a Cristo.Siamo ciascuno <strong>di</strong> noi invitati ognigiorno al banchetto e quello che ciattende alla fine della vita.Dipende da noi il come vogliamo prepararci,se tenere alimentata la lampadadella Fede con l’olio che, o lo siha in sé se no nessuno può prenderlodagli altri, l’olio dell’amore, della speranza,della coerenza <strong>di</strong> una vita cristiana.Matteo ci invita a vigilare e pregareascoltando la sua parola per non caderenella tentazione <strong>di</strong> assopirci inuna vita me<strong>di</strong>ocre, senza senso siaper noi come per coloro che ci vivonoaccanto.Ognuno <strong>di</strong> noi è responsabile <strong>di</strong> ciòche vuole nella vita, conosce la propriaverità, sa ciò che tiene nel cuore.Dobbiamo ravvivare la Fede dell’incontrocon il Signore o si gioca il giu<strong>di</strong>ziofinale per entrare nella vita eterna,se vogliamo essere riconosciutida Lui quando verrà alla fine dei tempi,”ora non sappiamo ne il giorno nel’ora”.Il suo incontro con Lui è già qui oranella comunione con Lui.Suor Paola“ voi siete la luce del mondo” (Mt 5, 14)“Vegliate, perché non sapete né il giorno né l’ora”. (Mt 25, 13)L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 21


vita parrocchialeBuon compleannoRa<strong>di</strong>o Basilica30 °La prossima notte <strong>di</strong> Natale, Ra<strong>di</strong>o Basilica festeggerà il suo 30° compleanno. Laprima trasmissione andò in onda proprio con la Messa <strong>di</strong> Mezzanotte del 1981.Il prossimo anno ricorderemo questo anniversario con molte iniziative e trasmissioni,ma ci sembra doveroso dare prima <strong>di</strong> tutto la parola a colui che la ra<strong>di</strong>o lapensò, la volle e la sostenne con tanta determinazione: mons. Luigi Corrini, prevosto<strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova dal 1975 al 2003. Lo ringraziamo per il suo contributo.anniversarioLa notte <strong>di</strong> Natale del 1981 l’annunciodella nascita <strong>di</strong> Cristoveniva portato nelle famiglie verolesivia Ra<strong>di</strong>o sui 90 in FM. Avevainizio, così, semplicemente l’attivitàdella emittente Ra<strong>di</strong>o Basilica attraversola voce inconfon<strong>di</strong>bile del maestroRino Bonera, primo <strong>di</strong>rettoredella ra<strong>di</strong>o parrocchiale.Mons. Corrini ai microfoni <strong>di</strong> RBV nel Natale 2001.L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> da sette anni, entrandonelle famiglie come mensile<strong>di</strong> vita parrocchiale, aveva già datoun buon contributo ad una comunicazionepiù ampia dell’annuncio delVangelo; ora il Consiglio Pastorale, inoccasione della imminente “Missioneal Popolo”, decideva <strong>di</strong> utilizzareanche la ra<strong>di</strong>o. Tale mezzo <strong>di</strong> comunicazionesociale avrebbe potuto <strong>di</strong>ventareuno strumento utilissimo perrecare l’annuncio della Parola in ognifamiglia. Questo a livello <strong>di</strong> programmazioneda parte del Consiglio Pastorale.Nessuno avrebbe immaginatoche da una stazione ra<strong>di</strong>o a livellosperimentale sarebbe nata in seguitoRa<strong>di</strong>o Basilica che, <strong>di</strong>retta dall’in<strong>di</strong>menticabilemaestro Rino Bonera esuccessivamente dal suo <strong>di</strong>scepoloTiziano Cervati si sarebbe arricchita<strong>di</strong> servizi e programmi, dotandosi <strong>di</strong>un palinsesto proprio <strong>di</strong> una emittentelegalmente riconosciuta.In seguito venivano interessati alcunigiovani che avrebbero costituito il comitato<strong>di</strong> redazione a tutto vantaggio<strong>di</strong> una programmazione sempre piùqualificata.Oltre a tutte le celebrazioni liturgiche,venivano trasmessi il ra<strong>di</strong>o-giornale, iservizi musicali intervallati da <strong>di</strong>aloghie contatti telefonici. Memorabilile trasmissioni in <strong>di</strong>retta in occasionedelle serate musicali eseguite in basilica,come la Messa da Requiem <strong>di</strong>Mozart e <strong>di</strong> Ver<strong>di</strong>.I Verolesi, si può <strong>di</strong>re, hanno familiarizzatocon la loro ra<strong>di</strong>o che senza22L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


vita parrocchialedubbio ha contribuito a creare nelpaese uno spirito <strong>di</strong> comunione e <strong>di</strong>più sentita partecipazione agli eventilieti e tristi che hanno scan<strong>di</strong>to lavita della parrocchia in questi ultimitrent’anni.Ra<strong>di</strong>o Basilica e L’Angelo sono <strong>di</strong>ventatiuna istituzione per la comunità,fanno ormai parte della storia <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova.Mons. Luigi CorriniDa non <strong>di</strong>menticareGli speciali <strong>di</strong> Dicembredella nostra ra<strong>di</strong>oDomenica 11, dalle ore 12.15In <strong>di</strong>retta con Santa Lucia telefonando allo 030 932464anniversarioSabato 24, a partire dalle 21.15Aspettando la Mezzanotte,racconti, musica, de<strong>di</strong>che, telefonate con tutti gli operatori <strong>di</strong> RBVLunedì 26, alle ore 12.15Concerto <strong>di</strong> Natale del Complesso Ban<strong>di</strong>stico “Stella Polare”Sabato 31, dalle ore 21.00La notte delle repliche tutta la notte in festa in compagnia <strong>di</strong> tuttigli operatori <strong>di</strong> RBVVenerdì 6 Gennaio 2012, ore 12.15Natale con il Coro “Virola Alghise”... e tanto tanto tanto altronon <strong>di</strong>menticate che ra<strong>di</strong>o Basilica,è sempre in vostra compagnia 24 ore su 24RBV 91.2 MhzBuon Natale e felice felicissimo 2012L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 23


vita parrocchialeDal Corso dei Fidanzatile suore ringrazianoDal 22 settembre al 23 ottobre 2011si è tenuto a <strong>Verola</strong>nuova il corsoper i fidanzati, al quale hannopartecipato quin<strong>di</strong>ci coppie provenientida <strong>di</strong>versi paesi della Bassa Bresciana.Il corso si è svolto presso l’oratorio delleSuore, in via Dante, il giovedì e il sabatoalle ore 20.30 e si è concluso con un ritirospirituale presso la chiesa della BredaLibera.I giovani fidanzati sono stati accolti dalparroco <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova, don Luigi Bracchie, sono stati seguiti da tre coppie <strong>di</strong>animatori, che hanno riportato la loro testimonianza<strong>di</strong> vita coniugale, mettendoin luce aspetti positivi e negativi dellaloro quoti<strong>di</strong>anità.Durante gli incontri, grazie ai lavori <strong>di</strong>gruppo, noi fidanzati abbiamo avutomodo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre un percorso che siconcluderà con una scelta significativa:la celebrazione del nostro matrimonio.Il cammino ha avuto inizio da una riflessionesulla riscoperta del valore dellafede, nel cui alveo avverrà la nostra unionee della santità, a cui i futuri sposi sarannochiamati nel loro progetto <strong>di</strong> vitainsieme: il matrimonio è una particolarevocazione cristiana, cioè la chiamata aseguire Gesù tutti i giorni della nostravita. Questo significa che tutta l’esistenzaconiugale e familiare, in ciascuno deisuoi momenti felici e <strong>di</strong>fficili, <strong>di</strong>segnauna via che conduce alla santità.In seguito, sono intervenuti <strong>di</strong>versi relatori,che hanno affrontato varie tematiche,dal significato del sacramento delmatrimonio alla <strong>di</strong>mensione psicologica,sessuale, relazionale e giuri<strong>di</strong>ca dellacoppia.Inoltre, siamo stati chiamati a rifletteresul valore dell’amore reciproco e gratuitoche, nella <strong>di</strong>mensione della coppia,arriva al dono <strong>di</strong> sé: ciascuno <strong>di</strong> noi siimpegna ad amare la persona che glista accanto in modo gratuito e senza secon<strong>di</strong>fini, poiché l’amore assoluto ponein primo piano il bene dell’altra persona,accettandone i pregi e i <strong>di</strong>fetti.Il nostro amore sarà reciproco, ma dovràrinnovarsi giorno per giorno, nelle piccolecose; impareremo ad “addomesticare”l’altro, per creare un legame unico e in<strong>di</strong>ssolubile.È bene anche ricordare che il matrimoniopersegue l’ideale <strong>di</strong> una famiglia,all’interno della quale la coppia si impegneràad amare i figli che Dio vorràdonarle, educandoli secondo la moralecristiana.Consapevoli che il matrimonio sarà ilpunto <strong>di</strong> partenza <strong>di</strong> un lungo tragitto <strong>di</strong>vita insieme, ci impegniamo a coltivarecon gesti semplici e con attenzioni reciprochel’amore sincero e autentico, confidandosempre nell’aiuto del Signoree testimoniando giorno dopo giorno lanostra fede.24L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>Valeria e AlfonsoRoberta e Alberto“Mettimi come sigillo sul tuo cuore,come sigillo sul tuo braccio;perché forte come la morte è l’amore,tenace come gli Inferi è la passione:le sue vampe sono vampe <strong>di</strong> fuoco,una fiamma del Signore!”. (Ct 8,6)


vita parrocchialeCentri <strong>di</strong> Ascolto, novembre 2011“Discernere i segni dei tempi”La porta è aperta, la Bibbia e lalampada accesa ci aspettano perl’ascolto della Parola e la preghiera,stasera, secondo lunedì del mese, ètempo per il Centro <strong>di</strong> ascolto.Non importa quanti saremo, Gesù <strong>di</strong>ce:“In verità vi <strong>di</strong>co ancora: se due <strong>di</strong>voi sopra la terra si accorderanno perdomandare qualunque cosa, il Padremio che è nei cieli ve la concederà.Perché dove sono due o tre riuniti nelmio nome, io sono in mezzo a loro”(Matteo 18, 19-20.Il Vangelo <strong>di</strong> Luca (12, 54-57) ci pone <strong>di</strong>nanzile domande che Gesù ci rivolge inmerito ai segni dei tempi, ci <strong>di</strong>ce Gesù:“Quando vedete una nuvola salire daponente, subito <strong>di</strong>te: “arriva la pioggia”e aggiunge “Ipocriti! Sapete valutarel’aspetto della terra e del cielo;come mai questo tempo non sapetevalutarlo? E perché non giu<strong>di</strong>cate voistessi ciò che è giusto?”Ci rimprovera perché sappiamo valutarecon prontezza i segni atmosfericie non sappiamo vedere e interpretare“questo tempo” alla luce del Vangelo.È questo un compito della Chiesa, <strong>di</strong>tutti noi, necessario per rispondere ainostri interrogativi sul senso della vitapresente e futura e sulle relazioni reciproche.(Gau<strong>di</strong>um et Spes).Discernere i segni dei tempi cosa significa?Come facciamo? Come fa lacomunità cristiana a sapere che cosalo Spirito <strong>di</strong> Dio e <strong>di</strong> Cristo vuol da noi?Ognuno <strong>di</strong> noi?Discernere significa andare oltre le apparenze,vuol <strong>di</strong>re vedere e comprendere,orientarsi nella complessità dellecose e nelle relazioni con gli altri.L’incapacità a <strong>di</strong>scernere è una cecitàresponsabile, una sorta <strong>di</strong> ipocrisia, <strong>di</strong>falsità “Ipocriti!”.(Magistero della Chiesa).Questa affermazione ci ha fatto rifletteresul come spesso nella nostra quoti<strong>di</strong>anitànoi ci fermiamo troppo spessoalle apparenze, lavoriamo per consentircisempre più cose, non ci facciamodomande, sono scomode e faticose, èpiù facile giu<strong>di</strong>care che mettersi in gioco,ci preoccupiamo più dell’avere chedell’essere.Il <strong>di</strong>scernimento richiede intelligenza,sincerità interiore, limpidezza, onestà(Magistero della Chiesa). Questa fraseci ha condotto a confrontarci sulle relazionitra noi, spesso superficiali, a interrogarcisulle NON relazioni, frettolosisaluti, giu<strong>di</strong>zi basati sulle apparenze.E allora cosa dovremmo cambiare per<strong>di</strong>venire comunità capace <strong>di</strong> <strong>di</strong>scernerei segni del tempo presente?Potremmo partecipare alle opportunitàpresenti in <strong>Parrocchia</strong> per ascoltaree approfon<strong>di</strong>re la Parola, per pregareinsieme, porsi domande sui segni delnostro tempo e ricercare risposte, impegnarciin relazioni autentiche dove cisia stima e fiducia reciproca; non dobbiamochiuderci in noi stessi, dobbiamoimparare ad accogliere le <strong>di</strong>versità eperdonare le reciproche mancanze.Certo i cambiamenti richiedono motivazionee impegno ma “c’è bisogno<strong>di</strong> fermarsi, c’è bisogno <strong>di</strong> ascoltare, c’èbisogno <strong>di</strong> capire, c’è bisogno <strong>di</strong> doloriche non lasciano dormire, c’è bisogno <strong>di</strong>amore vero” (tratto dalla canzone Lavoriin corso <strong>di</strong> Guccini e Gen Rosso).L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 25


vita parrocchialeCamminiamoinsiemeinsieme in oratorioAnche in questo mese sono continuatele visite alla Basilica daparte <strong>di</strong> singoli, coppie e piccoligruppi.• Sabato 30 ottobre un gruppo <strong>di</strong>persone da Brescia con la loroguida ha contemplato con ammirazionele opere della Basilica.• Lunedì 7 novembre una classe<strong>di</strong> ragazzi delle me<strong>di</strong>e con il loroprofessore, Giammario Andrico,ha trascorso un paio d’ore davantialle tele del Tiepolo: hanno fattoore <strong>di</strong> arte dal vivo.• Sabato 12 novembre, in occasionedel funerale <strong>di</strong> don FrancoDorofatti, i sacerdoti presenti allaconcelebrazione hanno fatto meraviglieper le bellezze della Chiesa;hanno goduto <strong>di</strong> tutte le operepresenti.• È giunta la richiesta da Villa Manin<strong>di</strong> Passariano <strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> potertrasportare le tele del Tiepoloper una mostra che durerà peralcuni mesi. Si sta <strong>di</strong>scutendo evalutando. La richiesta viene fattaattraverso la Sig.ra Casarin dellasovrintendenza <strong>di</strong> Mantova e dallasovrintendenza <strong>di</strong> Venezia. Cisarà prossimamente un incontroaperto a tutti per valutare rischi eprofitti in vista <strong>di</strong> una decisionedefinitiva.Incontro sulla DisciplinaIl Rotary Club Bs Manerbio, unitamente alla <strong>Parrocchia</strong><strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova, in collaborazione con il Comune<strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova, l’Associazione Storico-CulturaleTerra & Civiltà, l’Associazione Culturale Techne,G.B. Tiepolo(1696-1770),Sacrificio<strong>di</strong> Melchisedec.Don Luigiinvita tutta la popolazionea partecipareall’Incontro per la presentazione dell’intervento <strong>di</strong>restauro e della costituenda Associazione amici dellaDisciplina che si terrà presso la Chiesa della Disciplina.Mercoledì 14 <strong>di</strong>cembre 2011 – ore 20.3026L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


dall’oratorio...Attendere, prego!Vi è mai capitato <strong>di</strong> telefonare aqualche ufficio e dovervi sorbireun motivo musicale per svariatiminuti, intercalato da un infinito“Attendere, prego? Oppure mentre lavorateo chattate al computer trovarequella scritta wait please… (attendereprego…). In quei momenti non avevatealcuna voglia <strong>di</strong> attendere e anchequel “prego” vi sarà suonato alquantostrano.anno catechisticoIn Avvento, invece, quelle due paroleci stanno bene, anzi benissimo.Avvento, infatti, sta per venuta eogni venuta implica attesa: qualcunoviene, non solo tra noi ma per noi; il“prego”, inoltre, lo possiamo leggerecome apertura verticale, come guardaresopra il cielo: la nostra vita <strong>di</strong>vieneascolto della Parola, preghiera, comunicazioneprofonda con il nostrocreatore e Padre. In queste settimanefacciamo spazio nella mente e nelcuore a Dio perché ciascuno <strong>di</strong> noine <strong>di</strong>venti culla, casa, presenza <strong>di</strong>vinaper gli altri.Allora il giorno dopo il 24 <strong>di</strong>cembrenon sarà solo il 25 ma Natale: Dio chetrova accoglienza nella vita <strong>di</strong> ciascunodei suoi figli. Lasciamoci sorprenderedall’’amore <strong>di</strong> Dio, dal suogettare ponti e credere nell’uomo e ladonna infinitamente <strong>di</strong> più <strong>di</strong> quantonoi possiamo credere in noi stessi ein lui. Forza allora buona attesa conla preghiera.Atten<strong>di</strong>amo il Natale. Atten<strong>di</strong>amoanche la missione giovani <strong>di</strong> marzoperché davvero sia una visita del Signore.28L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


dall’oratorioappuntamentiAvvento 2011…verso BetlemmeCammino <strong>di</strong> preghieraPer i ragazzi delle elementari:Buongiorno Gesù a scuolamartedì e giovedì mattina ore 7.55 pressola palestra della scuolaPer i ragazzi delle me<strong>di</strong>e:Buongiorno Gesù a scuolamercoledì e venerdì ore 7.45 presso lasala riunioni della scuolaPercorso per adolescenti e giovani:un libretto in dono li accompagnerà ognigiorno.- Itinerari <strong>di</strong> spiritualità per giovani:mercoledì 13 <strong>di</strong>cembre ore 20.30 a Cigole- Incontro adolescenti in preparazioneal Natale: domenica 18 <strong>di</strong>cembre alle19.00 in BasilicaMomento <strong>di</strong> preghiera con possibilitàdelle confessioni, segue cena insieme.Mostra del LibroDa venerdì 2 <strong>di</strong>cembre a domenica 11<strong>di</strong>cembreVuoi fare un bel regalo? Ho un’idea! Chene <strong>di</strong>ci <strong>di</strong> un bel libro? Vieni a trovarci:c’è un’ampia scelta.Libri a tema religioso, per bambini, libri<strong>di</strong> storie, racconti e vite <strong>di</strong> santi. Infineanche altri oggetti.Santa LuciaLunedì 12 <strong>di</strong>cembre alle ore 19.00Santa Lucia incontrerà i bambini <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuovae sarà presente in Oratorio.Ricordatevi <strong>di</strong> passare dal cancello <strong>di</strong>etrola Chiesa e <strong>di</strong> portare un foglio con unvostro <strong>di</strong>segno.Un dono in dono per i bambini <strong>di</strong>Castanhal in Brasile…Ritorna l’iniziativa un dono in dono, legataalla ricorrenza <strong>di</strong> Santa Lucia. Saràun’occasione per educare i bambini eragazzi a fare spazio, anche nei momenti<strong>di</strong> festa, a chi è nel bisogno e vive incon<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sagio, specialmente nelsud del mondo. È un’opportunità perchéricevendo tanti doni nasca la voglia <strong>di</strong>fare anche noi un dono.Confessioni per Natale per ragazzi,adolescenti e giovani— 4ª elementare: martedì 20 <strong>di</strong>cembreore 16.30 in Basilica— 5ª elementare: sabato 17 <strong>di</strong>cembreore 10. 00 in Basilica— 1ª me<strong>di</strong>a: martedì 20 <strong>di</strong>cembre ore17.15 in Basilica— 2ª me<strong>di</strong>a: mercoledì 21 <strong>di</strong>cembre ore16. 30 in Basilica— 3ª me<strong>di</strong>a: mercoledì 21 <strong>di</strong>cembre ore17.15 in Basilica— Adolescenti e giovani: domenica 18<strong>di</strong>cembre ore 19.00 in BasilicaConcertino <strong>di</strong> NataleLunedì 26 <strong>di</strong>cembre, Basilica <strong>di</strong> San Lorenzo,ore 16.00.Corteo dei MagiVenerdì 6 gennaio: avrà luogo il tra<strong>di</strong>zionaleCorteo dei Magi, che partirà dalpiazzale della Casa Albergo alle ore 9.00e giungerà in Basilica per la messa delleore 9.30.Cosa offriamo noi?Oro: un’offerta devoluta per aiutare tramitela Caritas i paesi che hanno subitol’alluvione.Incenso: un foglietto che riporta unapreghiera da lasciare in Chiesa.Mirra: generi alimentari per i poveri dellanostra comunità.30L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


arte & culturaLa poesia<strong>di</strong> RosettaèNatale. Il tepore avvolgente d’una casa e d’una famiglia non ci deve far <strong>di</strong>menticarei <strong>di</strong>sagi della povertà, vicina o lontana che sia, oggi ancora più che maievidente. è vero, occorrono rime<strong>di</strong> concreti, non parole, ma, in questa dolce etenera festa in cui Cristo rinasce per noi, <strong>di</strong>amo un volto <strong>di</strong> fratellanza almeno alpensiero e un tocco <strong>di</strong> generosità all’anima. Auguri <strong>di</strong> cuore!E va il pensieroArde la fiamma dentro la caldaia,arde e mugugna,poiché nessuna cosa agisce al mondopriva del benché minimo rumore.Ora s’allenta il flusso incandescente,più soffuso è il fruscio,mentre un tepore avvolgele membra indolenzite. E nel silenziosi <strong>di</strong>stende la mente.E va il pensiero a chi non ha un riparoo una coperta o un comodo giaciglio,a chi non ha un presepe per Natalee dorme sotto un ponte tra i cartoni,a chi non gusta un dolce e ha forse un tozzo<strong>di</strong> pane e nulla più.La globalizzazione a cosa serve,se fame e armi<strong>di</strong>segnano i contorni del domani?32L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


arte & culturalo spazio <strong>di</strong> massimo“E va il pensiero a chi non ha un riparoo una coperta o un comodo giaciglio,a chi non ha un presepe per Natalee dorme sotto un ponte tra i cartoni ”.(R. Mor)L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 33


le nostre rubriche“Il Cristo dà senso alle croci della vita”Mons. Câmara, fratello dei poveri,padre <strong>di</strong> una Chiesa liberaverola missionariaSono passati do<strong>di</strong>ci anni dallamorte dell’arcivescovo <strong>di</strong> Olinda-Recife. Ma la sua “lezione” è ancoraattuale: “è partendo dagli ‘esclusi’che si costruisce il Regno <strong>di</strong> Dio”.A demolire il ricordo ci provarono giàdopo le sue <strong>di</strong>missioni da arcivescovo<strong>di</strong> Olinda-Recife, per limiti <strong>di</strong> età,nel 1985: in rottamazione anche alcunedelle sue opere, come il Seminarioregionale del Nordest e l’Istituto <strong>di</strong>teologia chiusi nel 1989, mentre luisi immergeva in un doloroso silenziodurato sino alla morte, la notte del 27agosto 1999. A <strong>di</strong>rla tutta, pur cadutoil regime militare brasiliano, chea lungo l’aveva isolato ritenendolotroppo noto per ucciderlo, (non cosìil suo segretario, ammazzato daglisquadroni della morte), perduravanei suoi confronti l’emarginazione deisettori più tra<strong>di</strong>zionalisti, anche dellachiesa, legata all’accusa d’essere un“vescovo rosso”. Era quello l’epitetopiù <strong>di</strong>ffuso per Hélder Câmara. Ma fututto inutile. La sua figura invece continuaa interpellare credenti e non,pronti a riconoscerlo negli azzeccatititoli <strong>di</strong> alcuni anni fa: “Muore il fratellodei poveri”, “Scompare un gigantedella storia della Chiesa”, “Una figurachiave <strong>di</strong> una Chiesa povera e libera”.Insomma, dom Hélder è sempre qui,grande anima in un piccolo corpo,nelle immagini sorridenti da testimonedella gioia del Vangelo, nelle icone<strong>di</strong> quella sofferenza riservata ai pastoriscomo<strong>di</strong>, ai profeti costretti allaspoliazione. Câmara con le sue letteree gli scritti è specchio <strong>di</strong> una scelta:costruire il Regno partendo dagliesclusi, che significa correre tutti irischi <strong>di</strong> un amore e <strong>di</strong> una libertà piùgran<strong>di</strong>.34La sua biografia parla <strong>di</strong> una conversioneinteriore che lo porta a una visione<strong>di</strong> Chiesa da alleata del poterea testimone della giustizia, povera eserva dei poveri: opzione preferenzialeche non è scelta ideologica, maevangelica. Però per nulla accon<strong>di</strong>scendentenei confronti <strong>di</strong> certe posizioniestreme, come riconobbe padreBartolomeo Sorge inviato a Pueblacome esperto del Papa. Sacerdotea 22 anni, maturò presto quell’attenzioneai poveri e quell’ansia per il rinnovamentodella Chiesa poi mai abbandonate.Contribuì alla fondazioneL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


le nostre rubrichedella Conferenza dei vescovi del Brasiledella quale fu attivo segretario eall’organizzazione dell’episcopato latinoamericano.Consacrato a 43 annivescovo nel 1952, nominato ausiliario<strong>di</strong> Rio de Janeiro nel ’55, fu protagonistadel Concilio Vaticano II, <strong>di</strong>stinguendosinei gruppi, come quelloecumenico e sulla povertà, nonchécome “stratega” nella “maggioranza”.Il vescovo dalla croce pettorale<strong>di</strong> legno legata a un collare <strong>di</strong> spagotestimonierà in più mo<strong>di</strong> quello stile<strong>di</strong> vita povero e solidale, ai suoi occhicifra necessaria <strong>di</strong> una Chiesa incammino verso l’unità, radunata inun Concilio nato “non per condannarequelli che sono fuori, ma per fare unesame <strong>di</strong> coscienza e un’autocritica <strong>di</strong>quelli che sono dentro”, come scrissein una lettera il 25 ottobre 1962,nella consapevolezza, spiegherà agliamici il 5 <strong>di</strong>cembre 1956, che “fedeltàalla Chiesa non significa aggrapparsial passato: significa non vacillarementre si accompagna la Chiesa cheavanza”.Trasferito da Paolo VI all’arci<strong>di</strong>ocesi<strong>di</strong> Olinda-Recife, alla vigilia del colpo<strong>di</strong> Stato in Brasile, continuò ad occuparsidei “senza voce”, non separandomai azione e preghiera, in<strong>di</strong>candovie <strong>di</strong> pace e non violenza, abitandoinvece che in vescovato in una stamberga<strong>di</strong>etro la sacrestia della chiesa<strong>di</strong> Rua das Fronteiras dove tutti potevanovisitarlo. Così come tutti potevanofermarlo quando camminava su egiù dai ponti colleganti decine <strong>di</strong> parrocchiedella sua sede metropolitana.Qui il 7 luglio 1980 accolse GiovanniPaolo II che lo salutò “fratello dei poverie mio”. Il 19 ottobre dello stessoanno il vescovo delle favelas e deimocambos venne allo sta<strong>di</strong>o <strong>di</strong> Bergamocon Madre Teresa per un incontroa chiusura della raccolta delle firmeper il referendum abrogativo dellalegge 194. “Molti uomini - denunciò- sono condannati a morte ancora prima<strong>di</strong> venire al mondo; facciamo inmodo che ciò non avvenga”.La volontaria Ilaria S. ricorda ancoracon emozione il giorno vissuto insiemead altri del Gruppo Missionario,approdati in Brasile per un campo <strong>di</strong>lavoro a Recife due settimane primadella sua morte. “Stringendo le mani<strong>di</strong> dom Hélder Câmara tra le mie, gliho parlato dell’attività del gruppoesprimendogli tutta la nostra riconoscenza.Era seduto, stanco; dopo unlungo e faticoso respiro, prendendomila mano mi sussurrò “il mio cuore è felice”,senza aggiungere altro, come separlare gli costasse fatica. Un uomocosì grande, un fratello che ha segnatola storia dell’umanità e della Chiesa,era lì con tanta semplicità ad ascoltareun gruppo <strong>di</strong> volontari e parlar loro <strong>di</strong>non violenza, giustizia, pace sviluppoe <strong>di</strong>ritti umani, problemi attuali ancoraal giorno d’oggi”. Dom Hélder con lasua vita e il suo esempio ha saputoarrivare al cuore e alla coscienza dellepersone. Povero in una <strong>di</strong>ocesi poverasempre sosteneva: “Non sono i sol<strong>di</strong>o la finanza che cambiano il mondo,ma è la forza delle idee”.Conclu<strong>di</strong>amo con un pensiero per ilNatale che viene:NATALE: Dono della fede che Dio faall’uomo bisognoso <strong>di</strong> verità, <strong>di</strong> speranzae <strong>di</strong> salvezza. Ossia dare rispostaalle domande che l’umanità portacon sè da sempre e non hanno trovatorisposta alle persone con le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong>un presente spesso fonte <strong>di</strong> angosce esempre più aspro e <strong>di</strong>fficile da vivere. ANatale non è soltanto la rivelazione <strong>di</strong>Dio all’uomo, ma anche la rivelazionedell’uomo a se stesso. (Don E. Giammancheri).Gruppo Missionario Conoscerciverola missionariaL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 35


le nostre rubricheMotivazioni <strong>di</strong> nullità per erroreEventuali casi <strong>di</strong> nullità (terza parte)educare all’amoreMotivazioni <strong>di</strong> nullità per erroreUn altro caso <strong>di</strong> nullità è l’errore <strong>di</strong>fatto (can. 1097), che può riguardarela persona e le sue qualità.Nel primo caso, l’errore sulla personarende invalido il matrimonio perchési tratta <strong>di</strong> errore sostanziale concernentel’identità del partner, in modosimile a quanto avvenne nell’AnticoTestamento a Giacobbe, quando, nellacelebrazione del suo matrimoniocon Lia, Rachele si sostituì alla sposa(Gen 29, 16-25). Nel secondo caso,l’errore sulle qualità non rende per sénullo il matrimonio tranne quando laqualità sia ritenuta da uno degli aspiranticoniugi come una con<strong>di</strong>zionenecessaria per contrarre il matrimonio(can. 126). A titolo <strong>di</strong> esempio sipuò citare il caso <strong>di</strong> una persona chesi sposa con l’idea che il/la suo/afuturo/a sposo/a sia in possesso <strong>di</strong>una <strong>di</strong>gnitosa posizione economicae professionale, qualità che a lui/lei sta particolarmente a cuore e checonsidera in<strong>di</strong>spensabile per le nozze.Dopo il matrimonio questa qualitàrisulta inesistente; in questo casoil consenso non si considera valido.Come il caso <strong>di</strong> un giovane che sposauna ragazza sicuro della sua verginitàmentre <strong>di</strong> fatto non è vergine. In questaipotesi l’errore ha dato causa alcontratto matrimoniale, poiché il giovane,se l’avesse saputo prima, nonavrebbe sposato la ragazza. Il matrimonioè per sé valido, tranne il casoin cui il giovane, prima <strong>di</strong> sposarsi,con volontà esplicita abbia inteso<strong>di</strong>rettamente <strong>di</strong> sposare una ragazzavergine facendone una con<strong>di</strong>zionenecessaria o in<strong>di</strong>spensabile.Dolo o ingannoLa nullità per dolo o inganno si puòverificare all’atto della compilazionedel modulo della Posizione Matrimonialedei futuri sposi.Il modulo della Posizione Matrimonialesi compila davanti al parroco econtiene le domande da rivolgere aifidanzati per garantire la vali<strong>di</strong>tà ela legittimità dell’imminente matrimonio,esso verifica nei futuri sposi:la libertà <strong>di</strong> stato, l’assenza <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>mentie la rettitu<strong>di</strong>ne del consenso(can. 1066).36L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


le nostre rubricheIn particolare la domanda n° 10 delmodulo della Posizione Matrimonialecosì recita: Ha tenuto nascosto qualcosache possa turbare gravementela vita coniugale? Il Parroco sarà tenutoa verificare:1. che nella <strong>di</strong>chiarazione i nuben<strong>di</strong>abbiano effettivamente <strong>di</strong>chiaratoil vero e in modo corretto, cioè senzavolontà <strong>di</strong> inganno, escludendo,così, ogni raggiro per carpire ilconsenso matrimoniale dell’altrapersona;2. che nelle <strong>di</strong>chiarazioni sianoomessi volontariamente un fattoo una qualità fisica o morale chepotrebbero far mutare l’intenzioneal matrimonio della persona che siintende sposare. A titolo <strong>di</strong> esempiorendono nullo il matrimonio icontraenti che nascondono l’esistenza<strong>di</strong> malattie ere<strong>di</strong>tarie, o <strong>di</strong>natura psichica, oppure <strong>di</strong> essereaffetti dall’AIDS, o <strong>di</strong> avere tendenzeomosessuali.Impotenza (can. 1084)Contrariamente a quanto si pensa latrattazione <strong>di</strong> questo caso rappresentauna parte esigua dell’attività deiTribunali Ecclesiastici. Rende nullo ilmatrimonio l’impotenza antecedentee perpetua sia da parte dell’uomo siadella donna, tanto assoluta che relativa.Nel dubbio il matrimonio nondeve essere impe<strong>di</strong>to.La sterilità non rende nullo il matrimonio,a meno che la persona nonsia stata ingannata affinché acconsentissea sposarsi (can. 1098).Diac. Francesco Checchieducare all’amoreL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 37


le nostre rubricheEducazione:guar<strong>di</strong>amo a NazarethAproposito cade l’appuntamentodella Giornata Mon<strong>di</strong>ale delleFamiglie che si terrà a Milanodal 30 maggio al 3 giugno 2012.Questo appuntamento vuol essereuna seria presa <strong>di</strong> coscienza <strong>di</strong> unanecessità urgentissima, che orienteràChiesa e mondo tutto a consideraree analizzare con tanta serietà e precisioneil grande valore della famiglia.famiglie 2012Ma come entrare nel sacrario più profondodell’intera società in cui viviamo?Se guardassimo alla vicenda quoti<strong>di</strong>anache passa nelle nostre famiglienoi troveremmo tanta ombra, tantafoschia, tanto torbidume oltrechéquei raggi <strong>di</strong> luce che emanano in séda ogni famiglia che abbiamo attornoa noi.È sempre vero che fa più rumore unalbero che cade che una foresta checresce, pertanto lungi da noi l’esserepessimisti, ma coltivare sempre quellasperanza che fa intuire sempre unsole che sorge, dopo una notte oscurae pericolosa. Se vogliamo risolverequesto inghippo rian<strong>di</strong>amo con coraggio,gioia e speranza al modelloche può dare orientamento e linfanella nostra analisi <strong>di</strong> ogni vissuto familiare.Eccoci <strong>di</strong> fronte al modello: la famiglia<strong>di</strong> Nazareth.Non c’è nulla <strong>di</strong> più semplice <strong>di</strong> questafamiglia santa: una mamma, unpapà e un bambino. Ora li vogliamovedere nella loro specifica situazione.Una mamma: è sempre molto belloandare a episo<strong>di</strong>, a noi familiari, <strong>di</strong>quando ci veniva presentato l’amorematerno come quello più profondoper un bambino appena nato. Giàtempo prima Maria S.S. quando fuannunciata dall’Angelo che sarebbestata mamma <strong>di</strong> Gesù, Lei intravidein quella maternità un fatto gran<strong>di</strong>oso,ma anche un serio problema peril suo rapporto coniugale con Giuseppe.Accettato questo grande mistero<strong>di</strong> una maternità nella verginità,ricor<strong>di</strong>amo tutti l’atteggiamento <strong>di</strong>Maria: turbamento si ma piena adesioneal piano salvifico <strong>di</strong> Dio. In Leisi andava formando con l’aiuto delloSpirito Santo un essere che portavain sé la grandezza <strong>di</strong> Dio e la visibilità<strong>di</strong> un essere umano. Lei perciò senti-38L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


le nostre rubricheva tutta la felicità della serva <strong>di</strong> Dio eugualmente la trepidazione <strong>di</strong> mammaverso quella creatura che sarebbeapparsa al mondo. Si appoggerà allacugina Elisabetta, alle amiche e vicine<strong>di</strong> casa, come pure confiderà nellapossibile comprensione dell’amatoGiuseppe. Per Lei era gran<strong>di</strong>oso esserela madre del Salvatore ed altrettantobello era <strong>di</strong>sporre il proprio fisicoad essere la culla del Gesù storico,che avrebbe abitato la casa <strong>di</strong> Nazareth.Situazione questa bella da unlato e tremenda dall’altro e come <strong>di</strong>ceil Vangelo “Maria serbava tutti questipensieri me<strong>di</strong>tandoli nel suo cuore”.Possiamo <strong>di</strong>re dunque che la maternitàche Maria vive è stata compensatada questa fecondazione misteriosae che il matrimonio con Giuseppe haconsolidato un rapporto strano, manon per questo non bello e non interessante.Un papà: per Giuseppe l’avventurache è chiamato a vivere assume unconnotato <strong>di</strong> eroismo umano e spirituale.Come mai si chiede all’uomopromesso sposo <strong>di</strong> tenere un comportamentocosì strano? Giuseppe si<strong>di</strong>ce nel Vangelo, ebbe una visione euna esortazione da parte <strong>di</strong> Dio: nontemere abbi soltanto fede. Ma questafede che cosa richiede all’uomo Giuseppe?Domanda <strong>di</strong> fidarsi completamentedella volontà <strong>di</strong> Dio.Ma come fidarsi se questo Dio nonlo si conosce? La risposta sarebbepiù che logica, ma noi sappiano cheGiuseppe era detto uomo giusto, cosìsecondo Dio giustizia non è un bilanciarecome fanno gli uomini, bensì entrarenella logica <strong>di</strong> Dio e fidarsi dellasua parola. Ecco perché al sogno <strong>di</strong>Giuseppe corrisponde, l’obbe<strong>di</strong>enzaassoluta e pronta <strong>di</strong> questo uomo.una unità <strong>di</strong> intenti, <strong>di</strong> volontà e progettualitàche porteranno i due sposisegnati da questa prova a vivere congenerosità e nell’obbe<strong>di</strong>enza quellavita nuova che il Signore aveva lorochiesto per cogliere e far crescere ilfrutto del grembo <strong>di</strong> Maria sotto lepremure paterne <strong>di</strong> Giuseppe.Un bambino: certamente bisognerebbechiedere ad ogni genitore qualesia il valore della creatura che la provvidenzae la buona volontà vorrannoconcedere. I figli normalmente sonoil completamento <strong>di</strong> una <strong>di</strong>mensioneunitiva e feconda del matrimonio,tanto è vero che Dio non fa mancarenella Sacra famiglia un figlio per <strong>di</strong>reche ogni matrimonio si può <strong>di</strong>re bencostruito se porta in sé le due <strong>di</strong>mensionisuccitate: unitiva e feconda.Vogliamo invece sottolineare che unmatrimonio può <strong>di</strong>rsi completo e benstrutturato se porta con sé altre maternità,paternità responsabili, il donodei figli che Dio vorrà loro concedere.Ogni figlio è un grande universo ecome tale l’esperienza <strong>di</strong> ogni famigliaè quella <strong>di</strong> procedere ad una rispettivaformazione della prole a loroconcessa. Vogliamo perciò chiuderequesta <strong>di</strong>gressione presentando larealtà dei figli secondo un’immaginea noi cara: i figli sono come i <strong>di</strong>amanticon molte sfaccettature, ma a secondocome tu li giri e punti una luce, dàcolori e spettacoli <strong>di</strong>versi: il <strong>di</strong>amanteè uno ma gli effetti policromi sonomolteplici.Così è per il figlio, per la moglie e ilmarito: l’importante è pensare all’unitàdella famiglia e meravigliarci dellesvariate sfaccettature <strong>di</strong> questa realtàpreziosa.Auguri alla famiglia umana.famiglie 2012Da qui Maria e Giuseppe stabilisconoDon Sergio MariottiL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 39


le nostre rubricheNullius boni sine socio iucundapossessio estNessuna cosa è bella da possederese non si hanno amici con cui con<strong>di</strong>viderla (Seneca)passeggiando con il profAUGURI! A tutti i sognatori, ai tanti«Piccoli principi» anche se dai canuticapelli, ai Peter Pan e Campanellino,ai Jonatan e Fletcher, e... perchéno? Alle rose mai colte, ai CapitanUncino, ai Lampionai, ai tanti che nonhanno estirpato in tempo i semi <strong>di</strong> baobab,per chi crede e chi non crede chequel Bimbo (storicamente nato) è Paceper tutti. Un abbraccio ai <strong>di</strong>sabili, agliammalati, agli in<strong>di</strong>genti, a quanti in questaopulenta “Bassa” vivranno le SanteFeste trascinando minuti, ore, simili allealtre... in attesa <strong>di</strong> un miracolo!?!Giustamente è stata ben reclamizzata,ed è stato un successo la “Festa delRingraziamento” del 13 u.s., molto benpreparata dal “Comitato Organizzatore”.Sforzandomi <strong>di</strong> tradurre in parole il pathosprovato alla vista dei tanti trattoriconfluiti in piazza e dei loro autisti, cercherò<strong>di</strong> descrivere un mondo alla maggiorparte <strong>di</strong> Voi conosciuto: il «Popolodei Conta<strong>di</strong>ni». Ringrazio don Luigi e ilComitato per avermi invitato da “Excalibur”per il pranzo. All’ingresso del localevisi gioviali che ti <strong>di</strong>cono subito chi sono:la semplicità della terra che lavorano.Mi ricordo che, da un po’, è semprel’Umano che vado cercando dappertutto,è dell’Umano che ho sete. «Solopartendo da ciò, dal sentimento dellafratellanza e della intima conoscenza,lo straniero, l’han<strong>di</strong>cappato, il “<strong>di</strong>verso”,acquistano, così come l’unione dei paesie dei popoli, la loro più profonda e affascinantebellezza». Grato inizio a sussurrareun canto domenicale: «Graziealla vita che m’ha dato tanto: m’ha datodue stelle che, quando le apro, io vedo e<strong>di</strong>stinguo il nero dal bianco... e in mezzoalla folla l’uomo che amo». Era tale il miostare bene che mi ritrovai a contemplarefelice le evoluzioni <strong>di</strong> alcune lucertoleche si godevano l’ultimo sole. A <strong>di</strong>re ilvero non ero andato lì per giocare con lelucertole, ma dovevo respingerle ai mieiocchi se, in un’ora lieta e innocente, mele trovavo davanti? Mi è permesso <strong>di</strong>reche, durante quegli attimi <strong>di</strong> svago, <strong>di</strong>tanto in tanto avevo coscienza <strong>di</strong> gustareil mio stare a <strong>Verola</strong>nuova ben più <strong>di</strong>tutti quei residenti che non si godono laloro citta<strong>di</strong>na? Nel locale ho la gioia <strong>di</strong>conoscere il piccolo Matteo, in braccioalla madre, che salutava tutti felice espensierato. Grazie Matteo, sei icona delnostro futuro! Sono uscito subito dopogli antipasti e nel mio animo si rispecchiava,in modo ricco e felice, tutto quelmondo conta<strong>di</strong>no lieto e colorato chepoeti e scrittori avevano descritto. Ricor<strong>di</strong>,presagi e speranze si fondevano perme, in un magico caleidoscopio, armoniosamente,con la bellezza del mondoed una brezza leggera mi carezzava legote, e, prestando attenzione, un dolcecanto giungeva a me: «Ali libere, <strong>di</strong> volarein alto, <strong>di</strong> toccare il cielo, non mi fermerò<strong>di</strong> cercare in alto, dove c’è il sereno.Jonathan sarà il tuo nome, pura libertà».Era un canto <strong>di</strong> “Chiesa”, <strong>di</strong> quelli che sicantano ai Campi Scuola, e perché tornavaal mio «Io»? Andare verso l’altro,dovrebbe sempre significare fare nuoveesperienze, ed esperienze preziose sipossono fare solo in luoghi, e contesti, aiquali si è spiritualmente legati. Quante40L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


le nostre rubrichevolte, tempo fa, io, come milioni <strong>di</strong> persone,osservavo il “<strong>di</strong>verso” solo comeper curiosità, ho solo lanciato sguar<strong>di</strong>come in uno zoo, un circo, dove tutto appareinteressante, ma del quale in fondoassai poco mi interessava. Solo dopoaver abbandonato «l’uomo vecchio»,come <strong>di</strong>rebbe san Paolo, grazie allaformazione benedettina, al “mio” padrespirituale, a P. Giuseppe, a nuovi amicicome don Luigi, don Carlo, don Giovanni,don Sergio, Francesco e tanti altri, hoimparato ad ascoltare la voce <strong>di</strong> chi nonha voce.E... allora Vi <strong>di</strong>co, almeno una volta,parlate con un “<strong>di</strong>verso”. Forse iniziere-te parlando <strong>di</strong> inezie, ma avrete parlatocome un essere umano ad un altro essereumano, a tentoni, una domanda dopol’altra, desiderando <strong>di</strong> imparare a capireun po’ questa gente a Voi “estranea”, <strong>di</strong>conquistare un pezzo del loro essere edella loro esistenza e portarvelo via, conVoi.E..., chi sa, forse inizieremo meglio unaltro anno, un’altra Era...Buon Natale a tutti, in special modo airesidenti della “Casa Albergo”.Ad maiora!Aniello ClementeAVISdayQuando fai un dono, se è davvero un dono, non chie<strong>di</strong> in cambio qualcosae non fai somme e sottrazioni per calcolare se ci per<strong>di</strong> o ci guadagni.Rischi <strong>di</strong> restare in mutande, ma con il sorriso, perché hai dato qualcosa<strong>di</strong> tuo che adesso non hai più ma, al suo posto, hai la gioia <strong>di</strong> averlo fatto.È lui il vero protagonista, il dono, non tu che lo fai. Ed è lui che si fa notare,che ha un significato. Donare vuol <strong>di</strong>re dare qualcosa <strong>di</strong> te se senzaricevere nulla in cambio.Il 18 <strong>di</strong>cembre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00, l’Avis <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuovainvita tutti, Donatori e non, al tra<strong>di</strong>zionale Avis Day pressola sede in via Lenzi n. 65.Tanti auguri <strong>di</strong> Buon Natale e felice 2012a tutte le Associazioni <strong>di</strong> Volontariatoe ai Verolesi.L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 41


le nostre rubricheRidere con chi ride,piangere con chi piange<strong>di</strong> Luigi Andrea Pinelliun racconto <strong>di</strong> nataleIl Museo del Presepe da alcuni anniaveva dato il via ad una iniziativainteressante: una mostra del presepeitinerante. Questa iniziativa facevasì che il presepe venisse montatoe smontato parecchie volte, in molteambientazioni <strong>di</strong>verse, a volte anchelontano dal periodo natalizio. Tra le variestatuette vi era anche quella <strong>di</strong> unoScrivano e <strong>di</strong> un Passante, ma per unacasualità non erano mai state messevicine. La statuetta del Passante sitrovava spesso in situazioni <strong>di</strong>fferenti,come comparsa in un gruppo <strong>di</strong> pastorisu un monte, tra gli oranti vicino allacapanna, nei pressi del laghetto con unfondo <strong>di</strong> specchio o ricostruito con unmotorino e l’acqua vera. Insomma lastatuetta ormai vantava un curriculum<strong>di</strong> presenze notevole, ma in uno degliallestimenti artistici durante le festedel Natale 2011 si trovò vicino alla bottegadello Scrivano, anzi proprio dentroil suo ufficio. Lo Scrivano, pur avendoa sua volta un numero ragguardevole<strong>di</strong> partecipazioni al presepe, era quasisempre nella stessa posizione all’angolo<strong>di</strong> uno spiazzo ed abbastanza <strong>di</strong>stantedalla scena della Natività. L’incontrocon lo Scrivano <strong>di</strong>ede modo al Passante<strong>di</strong> raccontare molti commenti eriflessioni sulle varie scene del presepee sui loro significati: commenti <strong>di</strong>ammirazione dei bambini, spiegazioniappassionate <strong>di</strong> ragazzi e giovani cheavevano collaborato alla preparazioneinsieme ai tecnici più esperti, banaliannotazioni <strong>di</strong> curiosi visitatori e frasi<strong>di</strong> scherno da parte <strong>di</strong> convinti non credenti.Il Passante riuscì così a raccontareallo Scrivano tutta la sua esperienza<strong>di</strong> tanti Natali vissuti, tra la meraviglia,il consumismo e l’in<strong>di</strong>fferenza.I visitatori prestarono poca attenzione aquesti due personaggi che conversavano,anche perché erano attratti da altrezone del presepe, molto più animate edappariscenti. Quin<strong>di</strong> dopo tutto questo<strong>di</strong>scutere, lo Scrivano e l’amico Passantepensarono che forse era importanteinviare un messaggio alla genteche aveva fatto visita al presepe….Alla chiusura delle festività natalizienello smontare casette, palazzi e monti<strong>di</strong> cartapesta i volontari trovarono inmezzo al muschio una pergamena cheli sorprese molto con il seguente messaggio:In questo Natale ho capito, anche parlandocon il mio amico Passante che ilpresepe anche se bello e curato comemolti ambienti del mondo, finché nonè vissuto come evento interiore, cioè, inquesto caso, come il ricordo dell’arrivo<strong>di</strong> Gesù nel mondo, rimane solo unacomposizione semplice o artistica, mainutile: una pura esteriorità che senzail calore <strong>di</strong> un vissuto profondo restauna bella immagine ma niente <strong>di</strong> più…Quante situazioni tra persone senza ilcollante dell’Amore si limitano a rimaneresemplici immagini che poi affievolisconofino a svanire, se invece ci impegniamoa vivere sempre con lo Spiritodel Natale nel cuore possiamo vivereogni situazione, anche problematica,dolorosa o <strong>di</strong>fficile, con un’energia <strong>di</strong>versache ci fa superare la nostra superficialepercezione delle cose scaldandocidentro e dandoci un continuo stimolo avivere con sincera gioia, soprattutto per42L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


le nostre rubrichele piccole cose…… forse non incontrerò mai più il mioamico Passante, ma lo ringrazio peravermi fatto partecipe della sua esperienzache mi ha aiutato a capire il sensoautentico della mia partecipazionead un mondo apparentemente limitatoe chiuso…Vi saluto con l’augurio che ogni giornodella vostra vita possa essere un nuovoNatale <strong>di</strong> amore e con<strong>di</strong>visione e viaspetto nello spiazzo dove chi prepareràil prossimo presepe deciderà <strong>di</strong> mettermi…ancora auguri e ricordatevi <strong>di</strong> amaresempre come a Natale. Con affetto.Firmato: Lo Scrivano.I Concerti e gli Spettacoli <strong>di</strong> NataleCome ogni anno il periodo natalizio è caratterizzato dagli ormai immancabiliconcerti, tanto cari ai verolesi. Al momento <strong>di</strong> andare in stampa non sonoancora <strong>di</strong>sponibili i programmi dettagliati ma le date sono ormai sicure.Sabato 17 <strong>di</strong>cembre alle ore 21.00Au<strong>di</strong>torium della Biblioteca Comunale26° NATALE CON IL CORO “VIROLA ALGHISE”Diretto dalla Prof.ssa Elena Allegretti CameriniPresenta Tiziano CervatiVenerdì 23 <strong>di</strong>cembre alle ore 21.00Au<strong>di</strong>torium dell’ITC “Mazzolari”37° CONCERTO DI NATALEDel Complesso Ban<strong>di</strong>stico “STELLA POLARE”Presentano Tiziano Cervati e Daria CremaschiniDomenica 18 <strong>di</strong>cembre, a partire dalle ore 9.00La Banda sfilerà per le vie del paeseper porgere gli auguri ai verolesiun racconto <strong>di</strong> nataleLunedì 26 <strong>di</strong>cembreBasilica <strong>di</strong> San Lorenzo alle ore 16.00CONCERTINO DI NATALEdel Piccolo Coro dell’OratorioQuin<strong>di</strong>... BUON NATALE... IN MUSICA... TEATRO e POESIAL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 43


varie-cronacaIn Croazia con la BandacommemorazioneDal 28 al 31 ottobre scorsi, il ComplessoBan<strong>di</strong>stico “Stella Polare”<strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova, si è recatosull’isola <strong>di</strong> Vis (Lissa) in Croazia.Perché la nostra banda si è recata interra straniera? Facciamo un salto in<strong>di</strong>etro.“... Allo scopo <strong>di</strong> conquistare l’isola <strong>di</strong>Lissa, il 20 luglio 1866, la Flotta Italianasi spinse nelle acque croate dove vennesperonata dalla Flotta Austriaca...”.Fu una grande sconfitta che vide moltimorti sia da parte italiana ma anche austriacae croata. Nell’anno in cui festeggiamoil 150° Anniversario dell’Unitàd’Italia, abbiamo voluto commemoraretutti i Caduti, non solo Italiani, sepolti aVis. Come è stato sottolineato nelle presentazionidel concerto, la nostra non èstata però la commemorazione <strong>di</strong> unaguerra ma ha voluto essere un inno allapace, anche in vista dell’entrata dellaCroazia nell’Unione Europea nel 2012.La sera del 28 ottobre la nostra banda,accompagnata da parenti e amici,è partita con due pullman alla volta <strong>di</strong>Spalato per imbarcarsi poi verso VIS.Giunti a destinazione nel pomeriggio <strong>di</strong>Sabato 29 ottobre, è stato commoventeed emozionante essere accolti sul molodalla banda locale, che ha festeggiato ilnostro arrivo. Dopo una visita guidata almuseo <strong>di</strong> Vis, la giornata si è conclusacon la prova generale del concerto.La Domenica mattina è iniziata con ilcorteo verso il camposanto dove, conuna cerimonia semplice ma commovente,è stato reso onore ai Caduti. Arappresentare l’amministrazione Comunaleverolese erano presenti GianmariaTomasoni e Giglio Bertolini. Abbiamopoi partecipato alla S. Messaconcelebrata da Don Carlo Civera e dalParroco <strong>di</strong> Vis. La mattinata si è conclusasfilando per le vie della citta<strong>di</strong>na, inriva al mare e in un panorama davverobellissimo.44L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


varie-cronacaNel pomeriggio, dopo una breve visitaal paese <strong>di</strong> Komiza, è giunto il momentopiù atteso: il Concerto, <strong>di</strong>rettodal maestro Francesco Amighetti. Allapresenza delle autorità <strong>di</strong> Vis, sono statieseguiti, con la banda locale, l’Inno Croato,l’Inno <strong>di</strong> Mameli e l’Inno alla Gioia…e poi, eseguiti dalla “Stella Polare”,Moment for Morricone, La vita è bella,Volare, La marcia trionfale dell’Aida percitare solo alcuni brani del concerto.Emozionante è stato il momento in cuisulle note <strong>di</strong> “Volare” il pubblico croatoci ha accompagnato, in pie<strong>di</strong>, cantandoe battendo le mani. Una straor<strong>di</strong>nariacena ha concluso la serata. La mattinaseguente ci siamo preparati per il lungoritorno che ci ha visti arrivare a <strong>Verola</strong>nella mattinata dell’1 novembre.Vogliamo concludere ringraziandole persone che hanno reso possibilequesta straor<strong>di</strong>naria e in<strong>di</strong>menticabileesperienza: un’infinito grazie a MariaBarbieri, Giorgio, Stefania, Beppe eGiannino Penocchio che, spinti ancheda un legame affettivo, essendo la loromamma originaria <strong>di</strong> Vis, nell’arco <strong>di</strong>due mesi, hanno curato nei minimi particolaril’aspetto organizzativo. Grazieinfinito anche a chi, con la sua donazioneeconomica, ha permesso alla StellaPolare <strong>di</strong> esibirsi in terra straniera.Una delle note positive, anzi positivissima,è stata quella <strong>di</strong> vedere giovanie meno giovani impegnarsi e anche <strong>di</strong>vertirsi…INSIEME!commemorazioneL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 45


varie-cronacaIl presepio <strong>di</strong> San RoccoGli Amici del Presepio ripropongonoIl Presepio BrescianoPiazzetta San Rocco - <strong>Verola</strong>nuovadall’8 <strong>di</strong>cembre 2011 al 6 gennaio 2012usi e costumi nataliziIl presepio <strong>di</strong> San Rocco è ormai conosciuto da tantissima gente che viene a visitarloanche dai paesi limitrofi ed è apprezzato per l’impegno e il lavoro <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi mesi. Tuttoquesto contribuisce, con le offerte raccolte, ad opere <strong>di</strong> beneficenza, acquisti utili per iservizi sociali e fare felici i bambini con tanti doni. Ci sentiamo perciò in dovere <strong>di</strong> ringraziaregià da ora, tutti coloro che verranno ancora a visitarlo, soprattutto i bambini,perché il loro entusiasmo ci dà sod<strong>di</strong>sfazione e stimolo per continuare.Gli amici del presepio <strong>di</strong> SanRocco ringraziano la redazionedell’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> per la possibilitàche ci dà <strong>di</strong> augurare unfelice Natale a tutti i citta<strong>di</strong>ni verolesie non.46L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


varie-cronacaXXIII Anno Accademico 2011- 2012Calendario delle attivitàdal 2 al 20 <strong>di</strong>cembre 20112 <strong>di</strong>cembrevenerdì ore 15,156 <strong>di</strong>cembremartedìpomeriggio9 <strong>di</strong>cembrevenerdì ore 15,1513 <strong>di</strong>cembremartedì ore 15,1516 <strong>di</strong>cembrevenerdì ore 15,15FILOSOFIA - Felicità e bisogno. Da “che cos’è la felicità?” a “chi ècolui che è felice?”.Bisogno, go<strong>di</strong>mento, passività, desiderio, virtù: il fecondo accadere dellafelicità nella vita <strong>di</strong> ognuno.Relatore: Prof.ssa Francesca NODARIVISITA TURISTICA & CULTURALE a CIGOLE (BS)- Visita guidata del Palazzo Cigola Martinoni e del Museo multime<strong>di</strong>ale‘Raìs’ (centro per la valorizzazione rurale e del gioco storico);- Si potrà toccare con mano la storia, la tra<strong>di</strong>zione e il territorio dellaBassa Bresciana;- Piccolo rinfresco con dolcetti e spumante.►Ore 13,40 partenza in pullman da <strong>Verola</strong>nuova “Piazza Chiesa”►Ore 14,00 partenza in pullman da Pontevico “Piazza Mazzini” + “Isola”►Ore 14,30 ritrovo <strong>di</strong>nanzi all’ingresso <strong>di</strong> Palazzo Cigola MartinoniRientro previsto ore 17,30-18,00 circa.NONSOLOTARLI - Cure e trattamenti per la buona conservazionedei mobili vecchi e antichi.I consigli dell’esperto per mantenere intatti nel tempo la bellezza, il colore,il calore e il valore dei mobili che arredano la nostra casa.Relatore: Maestro Gianfranco MORETTINARRATIVA - Ti racconto un libro.Si soffre, si ama e si vive con “La ballata dell’amore salato” e uno sguardo“Occhi negli occhi”.L’amore e l’amicizia come legami in<strong>di</strong>ssolubili tra gli esseri umani neidue ultimi romanzi <strong>di</strong> Roberto Perrone.Relatore: Dott.ssa Viviana FILIPPINICULTURA RELIGIOSA - Natale: Sacra Scrittura, arte e tra<strong>di</strong>zioni.Il Natale, inteso come festa della nascita del Messia, ha origini moltoantiche: riflettiamo sulla sua evoluzione nei secoli.Relatore: Mons. Tino CLEMENTIuniversità aperta20 <strong>di</strong>cembremartedì ore 15,15CONCERTO DI NATALE - Auguri in musica con il concerto “Lospazio del cuore”.I migliori auguri in occasione delle festività <strong>di</strong> Natale e <strong>di</strong> Capodanno.Musicista: Maestra Maria CHIOSSI (arpa)Al termine, per scambiarci gli auguri <strong>di</strong> Natale e per aggiungere dolcezzaalla giornata, un rinfresco offerto, preparato e servito dalle Socie e dai Socipiù volonterosi.NB. Le lezioni riprenderanno martedì 10 Gennaio 2012 (alle ore 15,15).Buon Natale,Buon anno, Buone feste !L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 47


varie-cronacascuola aperta al mazzolariFight against stereotypesAl via il Progetto Comeniusal MazzolariLo scorso anno scolastico 2010-2011, la commissione Scambicon l’estero del “Mazzolari” <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova,formata dai Proff. RenatoOlivari Tinti e Carla Pedroni, ha iniziatola propria attività con l’obiettivo <strong>di</strong> darvita, nell’ambito del Lifelong LearningProgramme dell’Unione Europea, adun Progetto Comenius, coinvolgentescuole operanti in <strong>di</strong>versi paesi europeie con destinatari un gruppo <strong>di</strong> studentidell’Istituto “Mazzolari”. In accordocon le norme che <strong>di</strong>sciplinanoil Programma Comenius, si è pensatoad un progetto finalizzato a favorire,negli studenti, la formazione <strong>di</strong> unacoscienza europea, attraverso il confrontoe l’integrazione dei vari contestisocio-culturali che formano l’Europa;in quest’ottica la lingua straniera èconsiderata come semplice veicolo <strong>di</strong>comunicazione, non come il fine principaledell’iniziativa. Perciò i docentidella commissione si sono iscritti sueTwinning, una piattaforma virtuale,nella quale gli insegnanti <strong>di</strong> tutti ipaesi europei possono utilizzare glistrumenti on line (portale e desktop)per incontrarsi e con<strong>di</strong>videre risorseed esperienze; qui hanno incontratouna docente <strong>di</strong> una scuola secondariaungherese, che li ha coinvolti attivamentenella stesura <strong>di</strong> un Lifelong LearningProgramme Comenius. Quin<strong>di</strong>i docenti hanno presentato all’AgenziaNazionale Lifelong Learning Programmela can<strong>di</strong>datura per il Progetto Comeniusmultilaterale.Nel mese <strong>di</strong> luglio 2011 è stata pubblicatala graduatoria delle domandepresentate e si è appreso che il progettopresentato dal “Mazzolari” <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuovaè stato accolto e finanziatocon un budget <strong>di</strong> 20.000 Euro.Il titolo del progetto è Fight againststereotypes ed ha per oggetto la cre-azione <strong>di</strong> un manuale virtuale/<strong>di</strong>gitale,per i giovani d’Europa, che illustri ipaesi e le regioni delle scuole partecipanti.Uno degli obiettivi del progettoè quello <strong>di</strong> lottare contro gli stereotipie i pregiu<strong>di</strong>zi. Per raggiungere questoobiettivo gli studenti devono lavoraresu temi <strong>di</strong>versi, fornendo informazionisulla loro cultura, sulla lingua, sui costumi,sui pasti, sulle attività. I giovanistudenti dovranno operare in teaminternazionali concentrandosi su tuttequelle cose che ritengono più interessantie rappresentative della loro vitae della civiltà <strong>di</strong> appartenenza. Ognisquadra sarà chiamata ad affrontareun argomento: fare sondaggi, raccoglieree caricare informazioni utilizzandostrumenti TIC (documenti Word,PPT, cortometraggi, ecc). Alla fine, siprofila l’idea <strong>di</strong> assemblare un manualevirtuale da offrire ad altre scuole eIstituzioni attraverso l’inglese comelingua veicolare. Nel corso dei tre stagesin Ungheria, negli anni scolastici2011-2012 e 2012-2013, i nostri studentiavranno modo <strong>di</strong> conoscere e <strong>di</strong>scuteresu quello che si aspettavano dalpaese che li ospita e raccontare, poi,ciò che hanno vissuto e come. Gli studentidovranno imparare ad interagirein gruppo, in un contesto che li portia migliorare le proprie competenze linguistiche,ma soprattutto a <strong>di</strong>ventareveri citta<strong>di</strong>ni europei, senza pregiu<strong>di</strong>zie stereotipi.48L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


varie-cronacaGiornate <strong>di</strong> Scuola Aperta del “Mazzolari”Sabato 17 <strong>di</strong>cembre 2011, Domenica 15 gennaio 2012 dalle 14,30 alle 17,30Sportello <strong>di</strong> consulenza per l’orientamento in ingresso con Prof. Gigliola Lonar<strong>di</strong>niSabato dalle 9,50 alle 10,40 (Previo appuntamento telefonando al numero 030 931101)La Scuola Me<strong>di</strong>a “Ercole De Gaspari” <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova, incollaborazione con l’Amministrazione Comunale <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova el’Associazione Industriale Bresciana, invita i genitori degli alunni delleclassi terze ad un incontro sul tema dell’Orientamento Scolasticopresso la sala della Biblioteca Comunale <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuovamartedì 6 <strong>di</strong>cembre 2011 ore 20:30Il Lions Club Bassa Brescianaha consegnato il furgone per il trasporto <strong>di</strong>sabilialla Casa <strong>di</strong> Riposo Gambara-Tavelli <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuovaGrande commozione e sod<strong>di</strong>sfazioneper i Soci del Lions ClubBassa Bresciana.Sabato 5 novembre, il Presidente, dott.Angelo De Vito, e i Past Presidents VittoriaZenucchini e dott. Paolo Cattaruzzi,promotori del Service, hanno consegnatoufficialmente il nuovo furgone per iltrasporto persone, con allestimentospeciale per i <strong>di</strong>sabili, al Presidente dellaCasa <strong>di</strong> Riposo Gambara Tavelli, BrunoNervi. Alla cerimonia erano presenti: laGovernatrice del Distretto Lions 108Ib2,Amelia Casnici Marcianò, il SegretarioDistrettuale Romano Panzeri, il Sindaco<strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova Maria Carlotta Braga<strong>di</strong>naaccompagnata da tutta la Giunta, eil Capitano dei Carabinieri GianfrancoCorsetti, a testimoniare il loro apprezzamentoal Lions Club Bassa Brescianaper il suo encomiabile impegno sul territorio.Con questo Service il Lions Club BassaBresciana <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova, attivo sulterritorio da 37 anni, ha voluto esserevicino tangibilmente ad una strutturaparticolarmente sensibile nei servizi <strong>di</strong>assistenza, non solo alle persone in con<strong>di</strong>zioni<strong>di</strong> totale o parziale non autosuffi-cienza, ma anche a persone che necessitano<strong>di</strong> prestazioni <strong>di</strong> tipo riabilitativo.Il nuovo furgone, modernamente allestitoin base alle esigenze delle personetrasportate, nel rispetto della attualenormativa delle CSA, percorrerà le stradedella Provincia con le duplici insegnedella Fondazione Gambara–Tavelli e delLions Club Bassa Bresciana, <strong>di</strong>mostrandocosì l’unicità dell’intento al Servizio.Dopo la bene<strong>di</strong>zione al furgone, monsignorLuigi Bracchi, parroco <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova,ha celebrato la Santa Messain suffragio dei numerosi Soci defunti,ricordandone affettuosamente le dotiprofessionali, umane e <strong>di</strong> amicizia.Dario CuzziL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 49


varie-cronacaComune <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuova (Bs)Assessorato alla CulturaConcerto LiricoGiovedì 08 Dicembre 2011 ore 16,30Au<strong>di</strong>torium I.T.C. Mazzolari <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>nuovaGioachino RossiniPersonaggi e interpreti:Il Conte d’AlmavivaAlejandro EscobarBartolo, dottore in me<strong>di</strong>cina, tutore <strong>di</strong> RosinaFulvio MassaRosina, ricca pupilla in casa <strong>di</strong> BartoloSilvia MapelliFigaro, barbiereMaurizio LeoniBasilio, maestro <strong>di</strong> musica <strong>di</strong> RosinaAntonio MaraniCostumi originali <strong>di</strong> Sonia Piccioni - Racconto <strong>di</strong> Massimo CortesiSestetto OperastyleFlauto Sabrina Allera - Oboe Claire ColomboClarinetti Sergio Del Mastro e Francesca GelfiFagotto Fausto Polloni - Pianoforte Giovanna SorbiINGRESSO LIBEROFINO AD ESAURIMENTO POSTIevento sponsorizzatoda BENNET spaL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 51


varie-cronacaTurni domenicali <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a farmaceuticadell’Azienda S.L. 19Le farmacie <strong>di</strong> turno, aperte la notte e nei festivi, si alternano ogni due giorni.Pubblichiamo il Numero Verde da chiamare per sapere con certezza le farmacieaperte.Ricor<strong>di</strong>amo che il numero è gratuitoe si può chiamare, 24 ore su 24.Numeri utili <strong>di</strong> telefono:800.231061Servizio Sanitario 118(soltanto nei casi <strong>di</strong> emergenza)Ambulatori me<strong>di</strong>ci 030 9362609via GrimaniGruppo Verolese Volontari Soccorso 030 9361662via Gramsci, 4Alcolisti in trattamento 030 932245 - 335 6188031Alcolisti Anonimi (Manerbio) 333 2710743Problemi con le droghe? 338 2346954Gam-Anon (Familiari dei giocatori) 340 6891091Giocatori Anonimi 388 9257719Vigili del Fuoco 030 931027 - 115Carabinieri - Pronto intervento 112Guar<strong>di</strong>a Farmaceutica (Numero verde) 800.23.10.61Guar<strong>di</strong>a Me<strong>di</strong>ca dalle 20.00 alle 8.00 030 932094N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattinaalle ore 8.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.Per le prenotazioni <strong>di</strong> trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorsotelefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00;inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.Per i collaboratori de “L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>”Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 <strong>di</strong> martedì20 <strong>di</strong>cembre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.Importante: Per facilitare la pubblicazione degli articoli: gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti,meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano:in stampatello per ragioni tecniche. Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire loscritto anche salvato su un <strong>di</strong>schetto oppure via e-mail. Gli articoli vanno fatti pervenire: <strong>di</strong>rettamenteai sacerdoti oppure via e-mail al seguente in<strong>di</strong>rizzo: angelo@verolanuova.comLa redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degliarticoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quin<strong>di</strong>cigiorni dalla pubblicazione sul bollettino.Non verranno accettati articoli anonimi o firmati con il solo nome o solo le iniziali.La Redazione52L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


varie-cronacaAuguriAlbinoAnagrafe parrocchialeIl 13 novembre ha compiuto 90 anniil signor Albino Trezza. Congratulazioniper il traguardo raggiunto e tanti,tanti auguri dalla moglie Marietta, daifigli, nipoti, parenti e amici.L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> si associa <strong>di</strong> cuoreagli auguri.Battesimi55 Parmigiani Mattia <strong>di</strong> Umberto e <strong>di</strong> Zani Elena56 Realbuto Cristian <strong>di</strong> Ludovico e <strong>di</strong> Follari Li<strong>di</strong>a57 Gerol<strong>di</strong> Giulia <strong>di</strong> Paolo e <strong>di</strong> Mesa Elena58 Zanoli Emma Maria <strong>di</strong> Alessandro e <strong>di</strong> Battagliola Fabriziaanagrafe parrocchiale xxxxxMatrimoni15 Parmigiani Umberto con Zani ElenaDefunti60 Gerol<strong>di</strong> Angelo <strong>di</strong> anni 8461 Mazzolari Rachele ved. Venturini <strong>di</strong> anni 9362 Corbellini Antonio <strong>di</strong> anni 5563 Dorofatti don Francesco <strong>di</strong> anni 7064 Boselli Giovanni <strong>di</strong> anni 6865 Pietta Colomba ved. Beltini <strong>di</strong> anni 8366 Penocchio Francesca ved. Gerol<strong>di</strong> <strong>di</strong> anni 8767 Bertoni Fedelina <strong>di</strong> anni 8868 Bergamaschi Lucio <strong>di</strong> anni 86L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 53


varie-cronacaOfferte pro restauritele e affreschi della BasilicaofferteGiornata celebrata nel mese <strong>di</strong> OTTOBRE 1.337,98Giornata celebrata nel mese <strong>di</strong> novembre 1.515,44Casa Albergo 103,89San Rocco 178,78Tele e affreschi 55,49Libri Basilica 50,00DVD Basilica 80,00Somma dei contributi anonimi 120,00Dalla visita agli ammalati 205,00In memoria <strong>di</strong> Carlo 40,00Nel Battesimo <strong>di</strong> Luca 100,00N.N. 100,00Nel Battesimo <strong>di</strong> Marco 100,00Nel Battesimo <strong>di</strong> Chiara 50,00N.N. 150,00N.N. 50,00Classe 1936 100,00Amici del Centro Sociale 50,00N.N. 70,00In ricordo <strong>di</strong> zia Teresa 100,00Nel 50° <strong>di</strong> matrimonio 40,00La Classe 1951 50,00In ricordo <strong>di</strong> Antonio 200,00Elena e Unberto 50,00N.N. 80,00Totale Euro 4.976,58Restauro dell’organoIn memoria <strong>di</strong> Maria Rita 200,00N.N. 200,00Azione Cattolica in memoria <strong>di</strong> Giulia Colla 250,00Centro <strong>di</strong> Ascolto Canove in ricordo <strong>di</strong> Miri Azzini 100,00Totale Euro 750,0054L’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>


varie-cronaca“Amici della Basilica” adesioni alla“Confraternita del Restauro”Dal Lions Club 413,00N.N. 300,00N.N. 300,00In ricordo della cara mamma Domenica Loda 1.000,00In ricordo <strong>di</strong> Renato Abrami 3.500,00Fondazione Morelli 1.000,00Totale Euro 6.513,00offerteL’Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong> 55


Servizio Informatico <strong>Parrocchia</strong>leSiti InternetSito della <strong>Parrocchia</strong>www.verolanuova.comOratoriowww.verolanuova.com/parrocchia/oratorioAngelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>www.verolanuova.com/AngeloArchivio Angelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>http://<strong>di</strong>gilander.libero.it/angeloverolaCoro San Lorenzohttp://<strong>di</strong>gilander.libero.it/corosanlorenzoIn<strong>di</strong>rizzi <strong>di</strong> posta elettronica<strong>Parrocchia</strong> San Lorenzoparrocchia@verolanuova.comOratorio “G. Gaggia”oratorio@verolanuova.comRa<strong>di</strong>o Basilicarbv@verolanuova.comAngelo <strong>di</strong> <strong>Verola</strong>angelo@verolanuova.comCalendario Manifestazionieventi@verolanuova.comCoro San Lorenzocorosanlorenzo@iol.it

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