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La storia di Assunta - Nicola Saba

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Sono andata a scuola solo fino alla terza elementare, perché dovevoandare a lavorare nei campi.Zappavo le piante <strong>di</strong> granoturco e raccoglievo il fieno: anche se bambina illavoro era lo stesso degli adulti e per fare questo andavo con i cavalli e ilrimorchio a do<strong>di</strong>ci Km da dove abitavo, per circa do<strong>di</strong>ci ore al giorno. Unodei miei fratelli andava prendere il cibo a casa con la bicicletta. Quandoarrivava con un pentolone <strong>di</strong> minestra e fagioli, cotechino e polenta, cisedavamo tutti nel campo per terra a mangiare.Per i nostri bisogni andavamo in mezzo ai campi: quando c’era il grano cinascondevano le stesse piante, altrimenti andavamo nelle scoine chesono dei lunghi fossi.Purtroppo non ho conosciuto la fanciullezza, non ho mai giocato, nonc’era il tempo per conversare con le amiche. <strong>La</strong> domenica, terminata lamessa, mi sarebbe piaciuto chiacchierare un po’ con le mie compagne,ma la mamma mi faceva andare <strong>di</strong> corsa a casa e la prima cosa chedovevo fare era cambiare il pannolone delle mie nipotine.In primavera si seminava il grano, un seme alla volta, con la mano e ilba<strong>di</strong>le. Quando le piantine erano gran<strong>di</strong> circa trenta centimetri si5

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