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La storia di Assunta - Nicola Saba

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Un giorno raccogliendo il granoturco non vi<strong>di</strong> più mio figlio, lo abbiamocercato io e i miei fratelli, avevamo paura che andasse ad annegare nelcanale, eravamo tutti spaventati. Finalmente, dopo mezz’ora, lo abbiamotrovato alla fine della fila del granoturco, quasi vicino al canale. Un altrogiorno è accaduto anche al fratellino: oltre a questo lavoro faticosodovevo badare anche ai figli, dovevo portarli con me per non lasciarli soli.Nel periodo della raccolta del grano si dovevano trovare le OPERE, chesono prestazioni in scambio, cioè i vicini ci aiutavano e noicontraccambiavamo successivamente. Ho chiesto alla vicina <strong>di</strong> casa sepoteva venirci ad aiutare, lei accettò: ho dovuto portarla sul ferro dellabicicletta da uomo facendo do<strong>di</strong>ci chilometri, arrivavo stanca e affamata,nonostante ciò dovevo fare presto a raccogliere pannocchie; nel campo <strong>di</strong>nostra proprietà per far passare la falciatrice, la macchina che tagliava ilfrumento, mi alzavo alle tre del mattino. Dovevamo fare le strade, sidoveva tagliare l’erba con la falce a mano, anche questo lavoro eranoOPERE. Un anno abbiamo seminato le barbabietole da zucchero, dovevostare inginocchiata dalla mattina presto al tramonto per sfoltirle. In quelperiodo soffrivo <strong>di</strong> mal <strong>di</strong> denti, avevo le lacrime che mi cadevano daidolori, non potevo fermarmi perché il lavoro si doveva completare; la26

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