<strong>Basso</strong> <strong>medioevo</strong> 42aiutata dal debolissimo aiuto occidentale e dall'indisposizione dell'opinione pubblica che preferiva "il turbante allatiara".Le ulteriori conquisteSebbene la caduta dell'Impero bizantino fosse stata una "morte annunciata", a giudicare dalle reazione indignate chesi ebbero in Occidente, sembrò che nessuno credesse che Costantinopoli sarebbe potuta cadere sul serio. Si ebbe un"fiume" di appelli e di progetti di crociata, dagli stati balcanici e orientali, i più esposti alla minaccia turca, dal papa,dall'imperatore germanico, da re di Napoli. In particolare sembrò ormai che tutta Europa fosse assediata e l'idea diuna crociata contro gli "infedeli" si collegò strettamente, anche per i secoli a venire, a quella della difesa delcontinente.Nonostante gli appelli e nonostante i grandi personaggi impegnatinella mobilitazione (come Enea Silvio Piccolomini, futuro Pio II,Federico III del Sacro Romano Impero, ecc.), ancora una volta nonsi riuscì a mobilitarsi, perché gli Stati cristiani diffidavano l'unodall'altro e non avevano alcuna intenzione di cimentarsi inun'impresa che avrebbe potuto favorire alcuni di loro a spese deglialtri.Nel 1455 le milizie turche ripresero al conquista dei Balcani,occupando Novo Brdo e dirigendosi su Belgrado, ma fu fermatoda un esercito, nel quale parteciparono i poveri, i contadini e imendicanti raccolti dal predicatore Giovanni da Capestrano. Nel1458 il sultano occupò Atene e sembrava che solo il primogenitodi Hunyadi, Mattia Corvino, fosse ancora disposto a combatterlo.Il concilio di Mantova, voluto dal papa per organizzare un nuovacrociata, venne quasi disertato (1459). Il sultano poté conquistareindisturbato l'impero di Trebisonda, ultima enclave dei Comneni, etutta la fascia meridionale della costa del Mar Nero. Nel 1463veniva completata la conquista della Bosnia. Nel 1464 il ponteficein persona si ripromise di dare l'esempio ai sovrani europei,Papa Pio II ritratto dal Pinturicchioinvitandoli a imbarcarsi in una crociata dove egli stesso, malato edebole, avrebbe personalmente preso parte. Arrivato ad Ancona il 18 giugno 1464, fu fermato da una violentaepidemia che decimò la popolazione e i già pochi volontari. Il doge di Venezia, che aveva promesso la suapartecipazione, salpò e arrivo, lentamente, ad Ancona appena in tempo per rincuorare, con la vista delle navi, gliultimi giorni del papa ormai morente.Paolo II non sembrò interessato a continuare l'opera del suo predecessore. Skanderbeg, venuto appositamente aRoma, fu rimandato indietro con solo un po' di denaro. Nel 1468 morì, seguito nel 1476 da un altro dei protagonistidella resistenza ai turchi, il vojvoda valacco Vlad III Dracul, detto Tepes, l'"Impalatore", colui che avrebbe datoorigine poi alla leggenda del conte Dracula.Nel 1469 i turchi facevano già incursioni fino in Stiria, in Carinzia e in Carniola; nel 1470 occuparono il Negroponte,suscitando una nuova ondata di sgomento in Occidente, parie per certi versi superiore a quella della caduta diCostantinopoli. Sisto IV, con l'aiuto di Venezia e Napoli, mise su una flotta che espugnò la città di Antalya (1472) enel 1474 Venezia prendeva Cipro alla debole dinastia dei Lusignano. Le scorribande turche però non cessarono, anzinel 1472, 1477 e 1479 essi arrivarono in Friuli, mentre nel 1475 presero ai genovesi Caffa. Nel 1479 ci fu una pacetra il sultano e i veneziani, e un anno dopo i turchi attaccavano Rodi e saccheggiavano duramente Otranto, un attoche si sospettò incoraggiato dai veneziani che erano in guerra in quegli anni col re di Napoli.
<strong>Basso</strong> <strong>medioevo</strong> 43Nel 1481 morì il sultano Maometto II e si aprirono le lotte per la successione tra i suoi eredi: approfittando dellasituazione venne liberata Otranto. Nonostante ciò sul finire del secolo i turchi erano la potenza dominate dei Balcanie di tutto il Mediterraneo orientale e paradossalmente ciò avvenne quando in Spagna i mori venivano definitivamentescacciati dalla penisola iberica (1492).Verso il mondo modernoIl rinnovamento della cultura e l'UmanesimoIl XV secolo è stato scelto come secolo-cerniera tra mondomedievale e mondo moderno, e secondo molti storici, colRinascimento e con l'ampliarsi degli orizzonti per le scopertegeografiche, l'Europa ha cambiato pagina. In quello stesso periodonacque la definizione di "Medioevo", inteso in senso dispregiativocome un periodo di arretratezza e di avvilimento.La cultura "umanistica" fiorì in Italia tra fine del Tre e ilQuattrocento (a seconda del settore) e fu caratterizzata dallavolontà di distacco dalle tradizioni medievali e da un recupero,tramite un collegamento privilegiato, della civiltà classicagreco-romana, che divenne un modello di ispirazione (ma nonpedissequo). Il modello era stilistico per le arti e etico per la vita ditutti i giorni, ispirata alla cultura filosofica e letteraria maturatanella Roma dell'"età aurea", tra I secolo a.C. e I secolo d.C. Sicercò di restaurare una lingua letteraria più bella e corretta e ci siispirò all'ideale di moderazione, serenità e libertà che ben siconfaceva alle élites culturali delle aristocrazie cittadine italianetre-quattrocentesche, le quali erano incerte tra forme di governorepubblicano o signorile proprio come in quell'epoca della storiaromana.L'uomo vitruviano di LeonardoGli umanisti furono i primi a percepire una "rottura" tra mondo antico e mondo moderno: fino ad allora era statonaturale per entità politiche come l'Impero o il papato dichiararsi eredi dell'Impero romano, soprattutto nell'ideale diCostantino I o Teodosio I. Questa sensazione di distacco si fece strada mentre Roma era abbandonata dai papi,l'impero romano-germanico perdeva il suo carattere universale per diventare più propriamente un impero "tedesco" el'impero bizantino era ormai un piccolo regno minacciato dai turchi.Da questa nuova consapevolezza nacque il desiderio di restaurazione degli ideali di bellezza, libertà e razionalitàclassica.