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Basso medioevo

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<strong>Basso</strong> <strong>medioevo</strong> 25Congregazioni benedettineOltre a movimenti "scomodi", fiorirono dalle idee del periododella riforma anche alcuni movimenti monastici in seno allaChiesa, che partendo dalla Regola benedettina la modificarono eaggiornarono secondo nuove esigenze. Fu il caso degli ordinicaratterizzati da una rinnovata carica contemplativa come icertosini e i camaldolesi, che riportarono in Occidente ilmonachesimo di stampo eremitico, all'epoca diffuso solo in ambitoorientale. La "fuga" dal mondo di queste nuove congregazionibenedettine non era però da intendersi come diserzione dallaChiesa, anzi, era un percorso soprattutto interiore contro le spintepersonali verso i beni terreni e i piaceri della vita. Essi vivevano inpovertà in monasteri disadorni di statue, dipinti o vetrate, con unadura attività lavorativa di dissodamento dei terreni, costruzione dimulini ad acqua, ecc. Il più importante promotore dell'ordinecistercense fu Bernardo di Chiaravalle. Una partedell'insegnamento cistercense venne ripreso dal calabreseGioacchino da Fiore, che istituì la comunità detta "florense" sullaSila e scrisse alcune opere di carattere mistico e apocalittico, nellequali metteva in guardia verso l'attesa della terza era, quella delloSpirito Santo, caratterizzata dal perfezionamento della leggedell'amore derivata dal Vangelo.Ricostruzione dell'entrata dell'abbazia di Cluny al suomassimo splendore nel XII secoloUn'altra congregazione nata dai benedettini era anche quella dei cluniacensi, ma questo movimento, nato dalla riccae potente abbazia di Cluny, privilegiava, alla vita spirituale e frugale dei monaci, un apparato liturgico più fastoso,una ricchezza che era sinonimo del prestigio della congregazione.Valdesi e UmiliatiNella Chiesa del <strong>medioevo</strong> erano rare le occasione per la catechesi e la lettura diretta delle Sacre Scritture da partedei fedeli era scoraggiata. Gli ordini monastici non erano a contatto con la gente e mancava la possibilità per un buoncristiano per vivere secondo le norme del Vangelo senza però entrare nel clero. In questo contesto poterono nascere esvilupparsi i movimenti ereticali, con esperienze di vita comuni, secondo i dettami del Vangelo e degli Atti degliapostoli, in assenza di gerarchia e con la comunione dei beni: un esempio fu la comunità dei pauperes Lugdunensen,fondata a Lione nel 1173 da Pietro Valdo e condannata come eretica perché prescindeva dai chierici per lapredicazione. L'esempio di Valdo venne comunque seguito soprattutto in Lombardia e Toscana dove erano ancoravivi i ricordi della pataria. Ne nacquero alcuni sodalizi come i Poveri di Lombardia e gli Umiliati. Quest'ultimi eranocomposti dai lavoratori salariati della lana nelle grandi città, che solo più tardi vennero accettati dalla gerarchiaecclesiastica come vero e proprio ordine monastico.Innocenzo III, seguendo la linea dei suoi predecessori, guardava con molta diffidenza a questi movimenti natispontaneamente, che rivendicavano un'autonomia rispetto all'autorità ecclesiastica che li condannava all'eresia.

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