Basso medioevo
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Basso medioevo 24CatarismoSe la pataria era un movimento religioso, il catarismo era unavera e propria eresia. Avvalendosi di idee dei manichei e deglignostici (giunte in Italia probabilmente attraverso i Balcani oattraverso i pellegrinaggi in terra Santa) essi elaborarono undualismo basato sulle parole di Cristo nei Vangeli dovepredica un Regno Celeste opposto al Regno mondano sullaterra. Essi formularono così delle antitesi tra Bene e Male,Luce e Tenebra, Spirito e Materia che, portate a conseguenzeestreme, giunsero a rifiutare drasticamente tutto quello cherappresentava la vita terrena, compresa la riproduzione, l'attosessuale, l'alimentazione con alimenti derivati da tali attisessuali (carni, uova, latte), ecc. Per il cataro "perfetto"(secondo la distinzione tra simpatizzanti, detti "credenti", epraticanti veri e propri) il fine ultimo era il lasciarsi morire difame (endura) liberando così il suo spirito dalla coercizionedella Materia, voluta da l'anti-Dio, cioè Satana, checorrispondeva anche al Dio-creatore del Vecchio testamento.I Catari espulsi da Carcassonne nel 1209La presa che la dottrina catara fece su ampie fette di popolazione, soprattutto dei ceti più umili, fu preoccupante perla Chiesa cristiana, con zone ad alta densità come la Lombardia, la Toscana e soprattutto la Provenza e Linguadoca.Essi venivano detti anche "albigesi", dalla città di Albi divenuta loro enclave. I catari disprezzavano il clero cristiano,che ritenevano corrotto e compromesso, per questo avevano una propria struttura gerarchica con vescovi itineranti.Contro i catari venne istituito il tribunale dell'Inquisizione e si arrivò ad indire una crociata contro di loro (tra il 1209e il 1229).
Basso medioevo 25Congregazioni benedettineOltre a movimenti "scomodi", fiorirono dalle idee del periododella riforma anche alcuni movimenti monastici in seno allaChiesa, che partendo dalla Regola benedettina la modificarono eaggiornarono secondo nuove esigenze. Fu il caso degli ordinicaratterizzati da una rinnovata carica contemplativa come icertosini e i camaldolesi, che riportarono in Occidente ilmonachesimo di stampo eremitico, all'epoca diffuso solo in ambitoorientale. La "fuga" dal mondo di queste nuove congregazionibenedettine non era però da intendersi come diserzione dallaChiesa, anzi, era un percorso soprattutto interiore contro le spintepersonali verso i beni terreni e i piaceri della vita. Essi vivevano inpovertà in monasteri disadorni di statue, dipinti o vetrate, con unadura attività lavorativa di dissodamento dei terreni, costruzione dimulini ad acqua, ecc. Il più importante promotore dell'ordinecistercense fu Bernardo di Chiaravalle. Una partedell'insegnamento cistercense venne ripreso dal calabreseGioacchino da Fiore, che istituì la comunità detta "florense" sullaSila e scrisse alcune opere di carattere mistico e apocalittico, nellequali metteva in guardia verso l'attesa della terza era, quella delloSpirito Santo, caratterizzata dal perfezionamento della leggedell'amore derivata dal Vangelo.Ricostruzione dell'entrata dell'abbazia di Cluny al suomassimo splendore nel XII secoloUn'altra congregazione nata dai benedettini era anche quella dei cluniacensi, ma questo movimento, nato dalla riccae potente abbazia di Cluny, privilegiava, alla vita spirituale e frugale dei monaci, un apparato liturgico più fastoso,una ricchezza che era sinonimo del prestigio della congregazione.Valdesi e UmiliatiNella Chiesa del medioevo erano rare le occasione per la catechesi e la lettura diretta delle Sacre Scritture da partedei fedeli era scoraggiata. Gli ordini monastici non erano a contatto con la gente e mancava la possibilità per un buoncristiano per vivere secondo le norme del Vangelo senza però entrare nel clero. In questo contesto poterono nascere esvilupparsi i movimenti ereticali, con esperienze di vita comuni, secondo i dettami del Vangelo e degli Atti degliapostoli, in assenza di gerarchia e con la comunione dei beni: un esempio fu la comunità dei pauperes Lugdunensen,fondata a Lione nel 1173 da Pietro Valdo e condannata come eretica perché prescindeva dai chierici per lapredicazione. L'esempio di Valdo venne comunque seguito soprattutto in Lombardia e Toscana dove erano ancoravivi i ricordi della pataria. Ne nacquero alcuni sodalizi come i Poveri di Lombardia e gli Umiliati. Quest'ultimi eranocomposti dai lavoratori salariati della lana nelle grandi città, che solo più tardi vennero accettati dalla gerarchiaecclesiastica come vero e proprio ordine monastico.Innocenzo III, seguendo la linea dei suoi predecessori, guardava con molta diffidenza a questi movimenti natispontaneamente, che rivendicavano un'autonomia rispetto all'autorità ecclesiastica che li condannava all'eresia.
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<strong>Basso</strong> <strong>medioevo</strong> 24CatarismoSe la pataria era un movimento religioso, il catarismo era unavera e propria eresia. Avvalendosi di idee dei manichei e deglignostici (giunte in Italia probabilmente attraverso i Balcani oattraverso i pellegrinaggi in terra Santa) essi elaborarono undualismo basato sulle parole di Cristo nei Vangeli dovepredica un Regno Celeste opposto al Regno mondano sullaterra. Essi formularono così delle antitesi tra Bene e Male,Luce e Tenebra, Spirito e Materia che, portate a conseguenzeestreme, giunsero a rifiutare drasticamente tutto quello cherappresentava la vita terrena, compresa la riproduzione, l'attosessuale, l'alimentazione con alimenti derivati da tali attisessuali (carni, uova, latte), ecc. Per il cataro "perfetto"(secondo la distinzione tra simpatizzanti, detti "credenti", epraticanti veri e propri) il fine ultimo era il lasciarsi morire difame (endura) liberando così il suo spirito dalla coercizionedella Materia, voluta da l'anti-Dio, cioè Satana, checorrispondeva anche al Dio-creatore del Vecchio testamento.I Catari espulsi da Carcassonne nel 1209La presa che la dottrina catara fece su ampie fette di popolazione, soprattutto dei ceti più umili, fu preoccupante perla Chiesa cristiana, con zone ad alta densità come la Lombardia, la Toscana e soprattutto la Provenza e Linguadoca.Essi venivano detti anche "albigesi", dalla città di Albi divenuta loro enclave. I catari disprezzavano il clero cristiano,che ritenevano corrotto e compromesso, per questo avevano una propria struttura gerarchica con vescovi itineranti.Contro i catari venne istituito il tribunale dell'Inquisizione e si arrivò ad indire una crociata contro di loro (tra il 1209e il 1229).