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Basso medioevo

Basso medioevo - Undicesimaora.net

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<strong>Basso</strong> <strong>medioevo</strong> 17svilupparsi traffici di grande portata, grazie a una retefinanziaria, produttiva e commerciale che seppeinstaurare in un vero e proprio impero economico. Lanavigazione sull'Adriatico fu sicura fin dal IX secolo epermise lo sfruttamento di rotte che andavano daCostantinopoli, alla Siria e la Palestina, al Nordafrica ealla Sicilia. I veneziani, nonostante i reiterati divieti,commerciavano con gli Arabi, comprese quelle merciproibite quali armi, legname, ferro e schiavi(provenienti soprattutto dalle popolazioni salve diIstria, Croazia e Dalmazia, tanto che da "slavo" derivòpoi la parola "schiavo"). Contemporaneamente Genovae Pisa iniziavano a emergere con politiche autonome.La Torre di Galata, costruita dai genovesi a CostantinopoliDurante il XII secolo maturò un profondo mutamento, che portò la navigazione ad essere il metodo di spostamentopiù comodo e usato: ne è prova il fatto che dalla Terza e dalla Quarta crociata in poi le truppe si mossero solo viamare, non perché le vie terrestri fossero diventate più insicure o lunghe (lo erano anche prima), ma perché ormai lanave era il mezzo più diffuso.I numerosi conflitti che sorsero tra le città marinare scaturivano spesso da questioni commerciali in oltremare. Peresempio Pisa e Genova furono inizialmente alleate contro i saraceni, ma la rivalità su chi dovesse avere l'egemonia inCorsica e in Sardegna compromise inevitabilmente i rapporti.Nelle città più importanti queste città avevano dei veri e propri quartieri con empori, fondachi, cantieri navali earsenali, dove convergevano le piste carovaniere e da dove partivano le navi con i preziosi carichi per l'Europa. Lecittà marinare italiane spesso diressero le crociate dirottando gli sforzi verso l'apertura di rotte commerciali ad essepropizie: emblematico è il caso della conquista di Costantinopoli del 1204, attuata dai veneziani sfruttando le forzedella quarta crociata, ma anche con la quinta crociata pisani e genovesi fecero puntare sui ricchi porti egiziani diAlessandria e Damietta per fondarvi colonie commerciali. Genova riuscì anche, grazie all'appoggio della dinastiabizantina dei Paleologi a estendere le proprie rotte oltre il Bosforo, nel Mar Nero dove entravano in contatto con imongola dell'Orda d'oro e con i principati russi, verso i quali convergevano vie fluviali e carovaniere dal Baltico edall'Asia centrale. Laggiù inoltre potevano acquistare il grano ucraino che riforniva l'Occidente. Alle fine delDuecento, con la battaglia della Meloria (1284) e quella di Curzola (1298) i genovesi batterono rispettivamente ipisani e i veneziani, assicurandosi, almeno apparentemente, un dominio mediterraneo.Il mondo musulmano tra XI e XII secoloIl mondo islamico si estendeva ormai dalla Spagna all'India settentrionale e, sebbene fosse percepito dagli europeicome un unico blocco compatto e ostile, esso era frammentato in molteplici realtà, senza alcuna finalità politica traloro, anzi spesso in lotta l'uno contro l'altro. I califfati esistenti erano tre:1. il califfato sunnita abbaside di Baghdad era in teoria il più principale, che avevano un potere sulla carta dalla]Siria settentrionale all'Asia centrale; nella pratica le varie dinastie locali, sottomesse solo formalmente al califfo,avevano il potere in ampie zone; accanto al califfo aveva ben più peso il Sultano selgiuchide, che lo controllava ene dirigeva le mosse2. il califfato omayyade sunnita di Cordova dominava la Spagna e il Maghreb, ma si avviava a una breve, seppursplendida, vita;3. l'Imamato sciita del Cairo della dinastia fatimide, dove ben maggior potere del califfo avevano i loro vizir.

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