09.08.2015 Views

Salute e malattia nelle culture del mondo

La salute nel mondo

La salute nel mondo

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

La salute nel <strong>mondo</strong>Foto: iStockphoto.com(zxvisual; Goldentobby; Nouk; Sgv)te collegate, intrecciate. Partendo da talenecessità di inquadrare la percezione stessadi sofferenza in un ambito più ampiosi sviluppò attorno al 1970 una correntedi ricerca antropologico-medica notacome “Scuola di Harvard”, i cui maggioriesponenti furono Kleinmann, Eisenberg eGood. Furono loro i primi a distingueretra disease, illness e sickness (vedi riquadronella pagina).Un singolo insieme di segni, infatti,può designare più di una <strong>malattia</strong>, masono le forze sociali a determinare il verdettodiagnostico finale. Questo accade, adesempio, quando un particolare insieme di“La <strong>malattia</strong> va intesa come una realtà simbolicae la medicina come un’impresa ermeneutica (A.Kleinmann)”segni riguarda diversi tipi di medici specialistie i servizi offerti dai diversi medicinon sono ugualmente accessibili a tutti isettori <strong>del</strong>la popolazione. Il concetto disickness è molto vasto e arriva ad abbracciareanche problematiche intimamenteconnesse con la sfera legale: un esempiocalzante lo possiamo ritrovare nella ridefinizione<strong>del</strong>la silicosi in correlazione allanascita dei movimenti sindacali. Si passòinfatti dalla silicosi intesa come “asma<strong>del</strong> minatore”, imputabile alle sue malsaneabitudini (alcool e sigarette), alla silicosicome <strong>malattia</strong> professionale, dovutaall’estrazione industriale <strong>del</strong> carbone.A tale analisi si affianca la visione diLock e Scheper-Hughes, i quali formularonoil paradigma dei “tre corpi”: ognunodi noi è costituito da un corpo individuale(esperienza collettiva <strong>del</strong> body/self ), uncorpo sociale (simbologie che plasmanoculturalmente l’esperienza stessa) e uncorpo politico (il ruolo <strong>del</strong> controllo e <strong>del</strong>lacostrizione esercitati dall’ordine sociale <strong>nelle</strong>gittimare o no specifiche esperienze).Dal momento in cui riusciamo a usciredall’ottica riduzionista <strong>del</strong>la correlazioneunivoca tra <strong>malattia</strong> e diagnosi e comprendiamoquanto la società plasmi il nostromodo di esperire non possiamo evitaredi porci la domanda successiva: quandocambia il contesto culturale e socialedi riferimento come mutano le categoriediagnostiche <strong>del</strong>la medicina? Non solotali schematizzazioni vengono totalmentescardinate, ma ci si pone addirittura il problemadi ridefinireil concetto di <strong>malattia</strong>.Un esempioda citare è di sicuroil caso scoppiatol’11 marzo2008 a Saifi, un piccolo villaggio ruralenell’India settentrionale dove nacque unabambina con 2 facce; il possedere quattroocchi, due nasi e due bocche fece sì chela comunità intera la considerasse una divinitàe la venerasse come l’incarnazionedi Ganesh. I genitori, poiché la piccolariusciva a sopravvivere apparentementesenza problemi di respirazione e alimentazionedecisero di non operarla. Casoanalogo, sempre in India, vide come protagonistauna bambina nata con quattrobraccia e quattro gambe, considerata lareincarnazione di Vishnu.Spostiamoci più a nord ed esaminiamoi rapporti che intercorrono fra lo sciamanismoartico e siberiano e le malattie nervose,in primo luogo le varie forme di isteriaartica. Secondo Ohlmarks, lo sciamanismoin origine sarebbe stato un fenomenoesclusivamente artico, essenzialmentedovuto all’influenza <strong>del</strong>l’ambiente sullalabilità nervosa degli abitanti <strong>del</strong>le regionipolari. Il freddo eccessivo, le lunghe notti,la solitudine desertica, la mancanza di vitamine,avrebbero agito sulla costituzionenervosa <strong>del</strong>le popolazioni artiche provocandosia malattie mentali (l’isteria artica,il meryak, il menerik) sia la trance sciamanica.La sola differenza tra uno sciamanoe un epilettico consisterebbe nel fattoche il secondo non può realizzare la trancea volontà. Ma in realtà lo sciamano non èun malato, ma un malato guarito. Quandola vocazione <strong>del</strong>lo sciamano si rivela attraversoun attacco epilettoide, l’iniziazione<strong>del</strong> candidato equivale spesso alla guarigione.Considerata da questo punto divista, una qualsiasi “<strong>malattia</strong>-vocazione”ha il valore di una iniziazione e dunque lesofferenze da essa causate vanno interpretatecome torture iniziatiche.Lo sciamanismo non è una prerogativaesclusiva <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>la Siberia.Troviamo una figura analoga, sotto il nomedi curandero, anche in Messico. Molto diversodalla figura <strong>del</strong> medico, che si ritienesi occupi solo <strong>del</strong>la guarigione <strong>del</strong> corpofisico, generalmente il curandero utilizzaerbe e rituali sia per la cura di problemiorganici, sia per scacciare il malocchio, inquanto si considera dotato di arti magiche.Non tutti possono ricoprire tale ruolo socialea causa <strong>del</strong>la singolarità <strong>del</strong> requisitonecessario all’iniziazione: l’esadattilia.Tale credenza trae origine da un’anticaleggenda Maya: si narra che 13.000 annifa giunsero dal cielo <strong>del</strong>le navi dorate cona bordo stranieri di pelle bianca, eletti adivinità; questi dei avrebbero avuto seidita alle mani e ai piedi. Tale prerogativaanatomica sarebbe stata successivamentetramandata attraverso la storia, fin daiprimi Ahauob, sovrani Maya (consideratisemidei, figli di dei e umani), grazie allapratica diffusa all’interno <strong>del</strong>la casta reale<strong>del</strong> matrimonio tra consanguinei. Unicaevidenza storica è costituita dal figlio dipanorama per i giovani • 51


La salute nel <strong>mondo</strong>glossarioPacal, sovrano di Palenque, affetto da esadattilia.Tale “tocco divino” viene interpretatoall’interno <strong>del</strong>la cornice <strong>del</strong>la societàmoderna come segno di fortuna e dipossesso di poteri magici. Perciò chi ogginasce con questa particolarità è destinatoa diventare curandero.Se certe singolarità come un’appendicecarnosa possono non avere un peso significativodal punto di vista reale, pratico, in altricasi viene quasi ricercata una condizionedi inferiorità fisica, dal momento in cui essasi accompagna a caratteristiche positive: significativoè il parallelismo tra cecità e potereprofetico, noto sin dall’antica Grecia. Lacontemplazione in condizioni di intensitàluminosa al massimo grado, la visione <strong>del</strong>lecause prime, di quel livello di conoscenzainterdetto ai mortali, genera nella letteraturagreca varie figure di ciechi-sapienti, punitiper il peccato di hybris: Stesicoro, punitocon una cecità temporanea per “aver parlatomale di Elena”; Tiresia, reso cieco da Pallade(la Sapienza) per averla vista nuda (nellasua purezza), viene compensato da Zeus conil potere <strong>del</strong>la profezia; Edipo, che acceca sestesso dopo aver preteso di conoscere veritàinterdette all’essere umano; e, uscendo dallamitologia, Democrito, che si accecò peressere maggiormente concentrato nel pensiero.Anche nell’olimpo dei Germani troviamoun esempio simile, dove Wotan, peravere accesso privilegiato a una conoscenzasuperiore, sacrifica uno dei suoi occhi.Vi sono anche casi in cui è necessarioun approccio transculturale per differen-Disease: (patologia) si riferisce alleanormalità nella struttura o nellafunzione degli organi o dei sistemi diorgani.Illness: (esperienza di <strong>malattia</strong>) siriferisce al significato che l’esperienzadi sofferenza assume per chi lavive in prima persona. È il processoattraverso cui la patologia entra nellacoscienza individuale.Sickness: (relazioni sociali di<strong>malattia</strong>) ovvero il processo diproduzione sociale <strong>del</strong>le patologie,ovvero la pratica attraverso la qualei segni comportamentali e biologicipreoccupanti vengono investiti disignificati socialmente riconoscibili.Possiamo altrimenti identificarla comeil procedimento sociale di traduzionedei segni in sintomi.ziare una possibile <strong>malattia</strong> da una situazionedi normalità. L’epicanto è la piegacutanea che si trova sopra l’occhio davantialla palpebra e può essere mediale,mediano o laterale. La posizione mediale<strong>del</strong>l’epicanto, talvolta detta “plica mongolica”,è caratteristica di popolazioni diversequali i Boscimani, le genti asiatichee amerindie. Tuttavia, se ci troviamo difronte a un soggetto occidentale, è un tipicosegno <strong>del</strong>la nota “sindrome di Down”:per tale motivo in passato tale <strong>malattia</strong>venne definita mongoloidismo. È notevolecome la medesima conformazioneanatomica possa assumere significati moltodiversi a seconda <strong>del</strong> soggetto e <strong>del</strong>lacultura di appartenenza <strong>del</strong> soggetto presoin esame. Se da un lato non c’è un’assolutacorrispondenza tra un ideale astratto disalute e la reale concezione di essa in senoa una comunità, d’altro canto anche la <strong>malattia</strong>viene contaminata pesantemente dalcorollario di simboli in cui l’essere umanosi muove all’interno di una società.In realtà la vera sfida di un medico èriuscire a dipanare la lunga serie di concauseche portano a una <strong>malattia</strong> o a volte,più semplicemente, alla proclamazione diun disturbo. Emblematico è lo studio condottoda Byron J. Good sul disturbo notocome “mal di cuore” in Iran. Il mal di cuore(qalbim narahatdi) è una categoria disensazioni che comprende una situazionein cui il cuore è “inquieto, agitato, nell’angoscia,oppresso”. E tale sintomatologiapuò derivare da cause organiche, come debolezza,anemia, malattie cardiache specifiche,freddo o umidità, ma anche dalla tristezza,dal lutto, dalla preoccupazione o dastati d’ansia correlati alla gravidanza, allapillola contraccettiva, alla nascita di un figlio,alla preoccupazione per la povertà. Iltermine quindi non rimanda a una qualcheentità patologica <strong>del</strong> <strong>mondo</strong> reale, né a uninsieme di discriminazioni lungo dimensioniculturalmente specificate: rispecchiacomplessi di tensioni sociali, è un’immagineche racchiude una rete di simboli, situazionie sentimenti radicati nell’assettostrutturale in cui vivono gli abitanti deipiccoli paesini <strong>del</strong>l’Iran rurale.Il lavoro di guarigione, dal punto di vistasia individuale sia collettivo, non può essereridotto a una problema di stanziamentodi fondi per garantire le cure di base. Comegarantire dunque la salute, globale, universale,in un <strong>mondo</strong> in cui il concetto stesso<strong>del</strong> valore da tutelare è soggetto a moltepliciinterpretazioni e si colora di mille sfumaturedifficilmente sezionabili e scindibili? Ilpensare, il progettare la salute è una formadi agire politico, sociale, antropologico,medico, economico che deve prima di tuttorispettare la diversità, pur mantenendo laforza necessaria affinché venga tutelato undiritto inalienabile <strong>del</strong>l’uomo.Foto: iStockphoto.com/ManoAfrica52 • n. 2, maggio-agosto 2008

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!