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numero 2/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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La salute nel mondoPopolazione mondiale con più di 60 anni (in percentuale)4030MondoPaesi più sviluppatiPaesi meno sviluppati2733Bisogna avere fiducia o sfiducia nelfuturo? Questa è una delle domande piùimportanti che tutti, anziani e non, devonoporsi in un’epoca che vede un progressivoinvecchiamento della popolazione.2010081261950 1975 2009 2025 2050Fonte: www.un.orgSignificative differenze nella consistenzae nel peso della componente anzianadella popolazione si evidenziano tra learee economicamente avanzate e quellein via di sviluppo. Nelle prime, oltre unquinto degli abitanti supera attualmente i60 anni. E le proiezioni dicono che nel 2050quasi un terzo della popolazione sarà costituitada anziani. Nelle seconde, le personeanziane ammontano solo all’8% del totalema si prevede che ne rappresenteranno unquinto a metà del secolo corrente. Inoltre,il tasso di invecchiamento futuro atteso è91561121815132220più alto nelle economie emergenti rispettoa quelle progredite; ciò implica che nellearee sottosviluppate saranno più ristretti imargini per reagire al fenomeno.Assumendo l’Europa come regione rappresentativadei paesi avanzati, si possonoindividuare una serie di questioni poste dalprocesso in analisi e loro possibili soluzioni.In Europa si registra oggi la più elevataproporzione di individui anziani (22%);nel 2050 presumibilmente circa il 35%della popolazione europea supererà i 60anni. L’invecchiamento demografico harappresentato una conquista e un segnaledi progresso per la società del VecchioContinente, ma solleva anche preoccupazioni,in particolare nell’ambito pensionisticoe assistenziale.Mantenendo inalterati gli schemi previdenzialivigenti, le pensioni dovranno essereelargite molto più a lungo. Uno dei possibiliaggiustamenti al fine di assicurare lasostenibilità del sistema è quello di ridurre ibenefici pensionistici per le prossime generazionidi pensionati; ciò esporrebbe peròun maggior numero di anziani in futuro alrischio di cadere in povertà. D’altro cantoun’ingiustificata generosità dei sistemipensionistici comporterebbe insostenibilitàfiscale e sociale a causa dello squilibrio tracontribuenti e beneficiari. La maggior partedelle riforme poste in essere dai governieuropei si focalizza invece principalmentesull’aumento dell’età pensionabile.Non essendo la maggiore longevità sinonimodi buona salute, l’aspetto assistenzialerichiede sempre più ingenti risorse dapanorama per i giovani • 5

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