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numero 2/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani numero 2/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Primo pianoFoto: DisneyDue storie scritte e disegnate da Carl Barks.Sopra: Paperino nel tempo che fu (1951; inlingua originale e bianco e nero a sinistra,nella versione italiana a destra). Nellapagina seguente: Paperino e Paperina, Ilmarinaio antico-ma-non-troppo (1966).a ispirare, a detta dello stesso Spielberg,certi tratti del suo Indiana Jones). Il celebrepalmipede con la blusa alla marinaranon è però frutto della fantasia del maestrodell’Oregon: il suo papà è infatti un altrostraordinario cartoonist americano, Al Taliaferro,il quale, insieme allo sceneggiatoreTed Osborne, compone nel 1934 la storicatavola La gallinella saggia, riadattamentodel lungometraggio omonimo in cui per laprima volta compare Paperino. Così comeTopolino, anche Paperino vede la luce primasul grande schermo e poi sulle striscea fumetti. Il grande Taliaferro continueràper oltre trent’anni a disegnare comics conprotagonista Paperino, a cui affianca valenticomprimari come i tre pestiferi nipotiniQui, Quo e Qua, la fidanzata Paperina el’onnisciente professor Pico de Paperis(ispirato al filosofo italiano Pico della Mirandola).Taliaferro costruisce un personag-gio che sembra fatto apposta per le gags: fisionomiabuffa (testa piccola e becco allungatissimo),carattere irascibile e facilone,ripetute imprecazioni; il successo del personaggioconvince Walt Disney a far incontrarePaperino con il “suo” Topolino: sarà lamano dell’inarrivabile Floyd Gottfredson,coadiuvato proprio dalla sceneggiatura delsecondo papà di Paperino Ted Osborne,a celebrare l’evento in storie memorabilicome Topolino e il mistero dei cappotti(1935), Topolino giornalista (1935) e lascoppiettante Topolino nella casa dei fantasmi(1936). Il Paperino di Taliaferro, secerto non difetta in simpatia, manca ancoratuttavia di spessore psicologico, connotazionesociale, nonché, in qualche senso, diun vissuto, vale a dire di un corpus di storieche definiscano i momenti chiave della suavita e che fungano da riferimento filologicosu cui sviluppare altre trame.Su questo sostrato inizia a lavorare CarlBarks: già nel suo primo comic Disney,Paperino e l’oro del pirata, sono presentivari elementi di discontinuità con il Donalddi Taliaferro, precursori della fantasticacrescita che il personaggio conosceràgrazie all’artista di Merrill. La storia, realizzatanel 1942 in collaborazione con ilcartoonist Jack Hannah, vede Paperino e itre nipotini alla ricerca di un vecchio tesoro,cui anela però anche il famigerato criminalePietro Gambadilegno (personaggioantico quanto Topolino). Sono molteplicile novità che Barks apporta in questa tavola;innanzitutto i caratteri somatici di Paperinonon sono più irregolari e buffoneschi:il becco si accorcia, la testa si ingrandisce,tutto il corpo diviene più proporzionato eantropomorfo, segno che il ruolo di Paperinonon è più solo quello di impacciatoprotagonista di esilaranti gags. Da alloratutti gli artisti Disney, compreso lo stessoTaliaferro, riprodurranno Paperino con lefattezze del personaggio barksiano, apportandoal più modifiche marginali. Paperinoe l’oro del pirata è inoltre la primastoria di carattere avventuroso che vedePaperino come protagonista principale:per di più, la cornice spaziale del raccontoè ben lontana da quell’ambiente urbano,in qualche modo “domestico”, che avevasempre fatto da sfondo alle peripezie delpennuto più famoso del mondo. Infine, in44 • n. 2, maggio-agosto 2008

Primo pianoPaperino e l’oro del pirata, Donald per laprima volta rivaleggia con un fiero antagonista,Gambadilegno: fino a quel momentoTopolino era stato l’unico eroe Disneycontrapposto ad avversari dichiarati(Macchia Nera, il pirata Orango, lo stessoGambadilegno ecc...).Gli elementi di novità portati da Barkse Hannah in questa prima opera rappresentanouna piccola rivoluzione nell’universodisneyano; negli anni a venire il maestrodell’Oregon svilupperà ulteriormente la personalitàdi Paperino e degli altri personaggiin becco e piedi palmati, guadagnandosicosì l’affettuoso appellativo di Duckman,ovvero Uomo dei Paperi. Barks farà viverea Paperino avventure straordinarie, conducendoloper mano in ogni luogo e in ognitempo. Come non ricordare a tal propositoracconti come Paperino e il mistero degliIncas (1949), in cui Paperino ed i nipotinisi spingono fino alle soglie di Machu Picchuper risolvere il mistero di alcune uovaquadre dalla crosta dura come pietra, o Paperinoe il feticcio (1949), in cui i quattro sitrovano costretti ad affrontare, nel cuore piùnero dell’Africa nera, un inquietante zombieevocato da uno stregone per riparare a unantico torto. In continuità con questa aperturaal mondo e all’avventura, Barks decidedi inventare una città fantastica in cui far risiederePaperino e gli altri paperi: nasce cosìDuckburg, vale a dire Paperopoli.Il Paperino di Barks muta da storia instoria, non è un personaggio psicologicamentestatico: troviamo così un Paperinoprofondo conoscitore del cinemawestern affrontare il temibile BombaSerpenero in una fantomaticacittà del West (Paperino sceriffo aValmitraglia, 1948) o ancora un Paperinoumile e laborioso lattaio che resiste alleangherie di un furfante che vuole rubargliil posto di lavoro (la commovente Paperinovita da lattaio, 1957). Ad ogni modo, èben vero che esiste un filo conduttore checollega tutte le avventure barksiane vissuteda Paperino, mediante il quale se ne identificanoi caratteri psicologici e sociologicifondamentali: la povertà, la sfortuna, l’inguaribilepigrizia, l’inettitudine. Il Paperinodi Barks è quindi personaggio che si collocapienamente nella letteratura novecentescama che, al contempo, rappresenta l’antieroeper antonomasia per la societas americana,l’antitesi del self-made man pur rimanendouna figura in cui (a detta dello stesso autore)ogni americano può identificarsi.Il maestro dell’Oregon sviluppa ulteriormentela famiglia dei paperi che Taliaferroaveva iniziato a delineare: approfondisceinnanzitutto la personalità di Qui,Quo e Qua, i quali, pur rimanendo discolie indistinguibili (in pratica sono un unicopersonaggio), si rivelano spesso saggi,intelligenti, affettuosi e all’occorrenzapersino colti. Barks oppone poi a Paperinol’irritante cugino Gastone Paperone,papero mediocre e scansafatiche quantol’eroe vestito alla marinara, ma inverosimilmentee sfacciatamente fortunato. Idue sono contrapposti in numerose storie:risaltano in particolare Paperino e l’orogelato (1945) e la parzialmente censurataPaperino e il tesoro dei Vichinghi (1949).Altri grandi personaggi barksiani sono ilgeniale inventore Archimede Pitagorico(la cui abilità “ingegneristica” è ben diversadall’accademica erudizione del Picode Paperis di Taliaferro) e la saggia e simpaticaNonna Papera, nonna materna diPaperino.Ma è ScroogeMcDuck,o v v e r oPaperonde’Paperoni,anzianoe ricchissimozio di Paperino,ilpersonaggiodavverostraordinariopartorito dalla fantasia di CarlBarks. Il papero in marsina e cilindro,ispirato al crudele Scrooge di Charles Dickens,estremizza con la sua enorme ricchezza(tre ettari cubici di denaro sonantestipati in un improbabile e antieconomicodeposito quadrato) la povertà di Paperino.Di nobili origini scozzesi (come emerge inPaperino e il segreto del vecchio castello,1948), Zio Paperone rappresenta proprioil self-made man, l’americano ambiziosoche parte da zero e gira il mondo in cercad’oro e di fortuna, dimostrandosi di volta inFoto: Disneyvolta “più duro dei duri e più furbo dei furbi”,pur mantenendosi per lo più corretto eleale nei confronti dei propri rivali (su tuttii miliardari Cuordipietra Famedoro e JohnD. Rockerduck, anch’essi frutto del geniobarksiano). Questo bagaglio di esperienzeconduce Paperone a vivere un rapportomorboso con il suo denaro (e specialmentecon la Numero Uno, il suo primo decino),tale da spingerlo all’avarizia e alla cupidigiapiù estrema (eclatante il caso della storia ZioPaperone e il ventino fatale, 1951), ma anchead affermazioni di grande intelligenzae caparbietà (basti pensare a Zio Paperonee la disfida dei dollari, del 1952, o a ZioPaperone e la fattucchiera, del 1961, in cuicompaiono rispettivamente i ladri Bassottie la strega napoletana Amelia). A differenzadello Scrooge di Charles Dickens, Zio Paperonesi dimostra peraltro personaggio ingrado di gesti di grande umanità e generosità:sono da ricordare la discreta solidarietàofferta alla femme fatale Doretta Doremì,suo primo e unico grande amore, nella meravigliosaZio Paperone e la stella del Polo(1953) o l’affetto dimostrato al suo fedelecane da slitta nel freddo inverno dell’Alaskain Zio Paperone a nord dello Yukon (1965).Fantastiche sono poi le avventure di ZioPaperone alla ricerca di tesori nascostiinsieme ai suoi nipoti: in particolareva senz’altro segnalata Zio Paperonee le sette città di Cibola (1954).Il lascito di Carl Barks alla Disney e allastoria del fumetto in generale è di enormeimportanza, per mole, qualità e innovazionestilistica. Le sue storie hanno profondamenteinfluenzato molti importanti autori, da JackBradbury a Tony Strobl, da Paul Murry aDick Kinney, da Al Hubbard al grande RomanoScarpa, il maestro veneziano scomparsonel 2005, fino a Don Rosa, il cartoonistdel Kentucky erede designato dell’Uomodei Paperi e autore della monumentale Sagadi Paperon de’ Paperoni (1991), una sortadi manuale a fumetti di filologia barksiana. Ipersonaggi del maestro dell’Oregon raccontano,con acume e leggerezza, la complessitàdella società americana e forniscono unospaccato assai penetrante del modello sociologicoche si è rivelato egemone in tuttol’Occidente. E questo facendo ridere, piangere,sognare, arrabbiare, giocare, in una parolacrescere, più generazioni di bambini eadulti, non solo americani: non male per unuomo cresciuto allevando buoi in uno sperdutovillaggio dell’America profonda notoal più per l’annuale Festival delle patate...panorama per i giovani • 45

Primo pianoFoto: DisneyDue storie scritte e disegnate da Carl Barks.Sopra: Paperino nel tempo che fu (1951; inlingua originale e bianco e nero a sinistra,nella versione italiana a destra). Nellapagina seguente: Paperino e Paperina, Ilmarinaio antico-ma-non-troppo (1966).a ispirare, a detta dello stesso Spielberg,certi tratti del suo Indiana Jones). Il celebrepalmipede con la blusa alla marinaranon è però frutto della fantasia del maestrodell’Oregon: il suo papà è infatti un altrostraordinario cartoonist americano, Al Taliaferro,il quale, insieme allo sceneggiatoreTed Osborne, compone nel 1934 la storicatavola La gallinella saggia, riadattamentodel lungometraggio omonimo in cui per laprima volta compare Paperino. Così comeTopolino, anche Paperino vede la luce primasul grande schermo e poi sulle striscea fumetti. Il grande Taliaferro continueràper oltre trent’anni a disegnare comics conprotagonista Paperino, a cui affianca valenticomprimari come i tre pestiferi nipotiniQui, Quo e Qua, la fidanzata Paperina el’onnisciente professor Pico de Paperis(ispirato al filosofo italiano Pico della Mirandola).Taliaferro costruisce un personag-gio che sembra fatto apposta per le gags: fisionomiabuffa (testa piccola e becco allungatissimo),carattere irascibile e facilone,ripetute imprecazioni; il successo del personaggioconvince Walt Disney a far incontrarePaperino con il “suo” Topolino: sarà lamano dell’inarrivabile Floyd Gottfredson,coadiuvato proprio dalla sceneggiatura delsecondo papà di Paperino Ted Osborne,a celebrare l’evento in storie memorabilicome Topolino e il mistero dei cappotti(1935), Topolino giornalista (1935) e lascoppiettante Topolino nella casa dei fantasmi(1936). Il Paperino di Taliaferro, secerto non difetta in simpatia, manca ancoratuttavia di spessore psicologico, connotazionesociale, nonché, in qualche senso, diun vissuto, vale a dire di un corpus di storieche definiscano i momenti chiave della suavita e che fungano da riferimento filologicosu cui sviluppare altre trame.Su questo sostrato inizia a lavorare CarlBarks: già nel suo primo comic Disney,Paperino e l’oro del pirata, sono presentivari elementi di discontinuità con il Donalddi Taliaferro, precursori della fantasticacrescita che il personaggio conosceràgrazie all’artista di Merrill. La storia, realizzatanel 1942 in collaborazione con ilcartoonist Jack Hannah, vede Paperino e itre nipotini alla ricerca di un vecchio tesoro,cui anela però anche il famigerato criminalePietro Gambadilegno (personaggioantico quanto Topolino). Sono molteplicile novità che Barks apporta in questa tavola;innanzitutto i caratteri somatici di Paperinonon sono più irregolari e buffoneschi:il becco si accorcia, la testa si ingrandisce,tutto il corpo diviene più proporzionato eantropomorfo, segno che il ruolo di Paperinonon è più solo quello di impacciatoprotagonista di esilaranti gags. Da alloratutti gli artisti Disney, compreso lo stessoTaliaferro, riprodurranno Paperino con lefattezze del personaggio barksiano, apportandoal più modifiche marginali. Paperinoe l’oro del pirata è inoltre la primastoria di carattere avventuroso che vedePaperino come protagonista principale:per di più, la cornice spaziale del raccontoè ben lontana da quell’ambiente urbano,in qualche modo “domestico”, che avevasempre fatto da sfondo alle peripezie delpennuto più famoso del mondo. Infine, in44 • n. 2, maggio-agosto 2008

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