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numero 2/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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post scriptaVecchi, giovani, risorse: cosa fa una banca?Quello dell’invecchiamento della popolazione è un tema comunea tutte le economie sviluppate. In Europa entro il 2030 la quota dipopolazione con oltre 75 anni aumenterà sensibilmente, ma giàoggi l’Italia detiene il primato della “vecchiaia”, sia grazie allalongevità dei suoi abitanti, sia a causa del basso tasso di fertilità.È noto infatti che nel nostro paese un bambino che nasce oggi hauna speranza di vita pari a 80 anni circa, mentre rimane ancoratra i più bassi in Europa e pari a 1,3 il numero medio di figli perdonna in età fertile. Secondo stime recenti, nel nostro paese ilrapporto tra gli ultrasessantacinquenni e la popolazione è destinatoad aumentare, arrivando nell’arco di cento anni (tra il 1951e il 2050) a quadruplicarsi: dall’8 al 32%.L’invecchiamento della popolazione porta con sé luci e ombre.Da una lato può essere considerato un indicatore di progresso,scientifico e della medicina, prima di tutto. Dall’altro,l’aumento della vita media nei prossimi decenni causerà ancheun significativo invecchiamento delle forze di lavoro, con unatendenza alla riduzione delle produttività che difficilmente potràtrovare compensazione in revisioni dei livelli retributivi nelle fasiavanzate delle carriere. La necessità di prolungare la vita attivadovrà essere bilanciata con la necessità di rinnovare e valorizzareil capitale umano sia attraverso processi di riqualificazione,sia favorendo il fisiologico turnover tra generazioni sul mercatodel lavoro. Al di fuori del mercato del lavoro, il tema dell’invecchiamentodella popolazione deve essere accompagnato da unanalogo progresso dal punto di vista sociale e della sostenibilitàeconomica di tutti i soggetti economici.Nel nostro paese la spesa per le pensioni rappresenta oggicirca il 14% del prodotto interno lordo. Una spesa pensionisticacosì alta pone un vincolo alla possibilità di destinare risorsepubbliche alle altre voci del welfare e, soprattutto, del welfareper le nuove generazioni. Questo vincolo oggettivo esalta la necessitàdi affiancare al pubblico strutture che siano in grado diraccogliere risorse private e di indirizzarle verso scopi sociali.In questa cornice di riferimento la funzione sussidiaria del settoreprivato trova nel finanziamento della ricerca scientifica e nelsostegno all’assistenza sociale due espressioni alte e rilevanti.Su questi due fronti BNL e il Gruppo BNP Paribas sono, non daoggi, grandemente impegnati.Come è a tutti ben noto, da 18 anni BNL affianca il ComitatoTelethon Fondazione Onlus nella ricerca di fondi da destinarealla ricerca sulle malattie genetiche. Nell’arco di circa un ventenniosono stati veicolati al Telethon poco meno di 200 milionidi euro. Con il contributo dei fondi raccolti da BNL, Telethon hapotuto finanziare 1.364 ricercatori per 2.200 progetti di ricercasu 444 malattie genetiche. I risultati di queste ricerche sono statimateria per 6.839 articoli e studi pubblicati sulle principali rivistescientifiche internazionali. L’esperienza di Telethon dimostra, tral’altro, quanto il settore privato possa fare per il benessere dellegenerazioni future, per la ricerca e, last but not least, anche per igiovani talenti della ricerca scientifica in Italia.Meno nota del Telethon, ma ugualmente significativa è poil’esperienza della Fondazione BNL. La Fondazione, costituitanel 2006, è un istituto giuridico senza fine di lucro che ha comemission “sostenere, promuovere e svolgere iniziative nel campodell’utilità sociale, con particolare riguardo a settori quali quelloartistico, culturale, della solidarietà e della sanità”. Consapevolidelle criticità dello scenario socio-economico che la recessione hareso vieppiù evidenti, la Fondazione concentra le proprie energieesclusivamente a favore di progetti nei settori della solidarietà esanità collocati con preferenza sul territorio nazionale. Tra le numeroseiniziative intraprese il progetto Mano Amica ha l’obiettivodi fornire un sostegno concreto alla realizzazione di progetti ideatida associazioni, non a scopo di lucro, attive nel settore dellasolidarietà e della sanità e alle quali i colleghi BNL e dell’interoGruppo BNP Paribas in Italia si dedicano attivamente. I progettisostenuti nel 2009 sono stati 42. La maggior parte degli interventisono stati destinati a Onlus dedicate a bambini e giovani che fosseromalati, abbandonati, violati, comunque in difficoltà. Uno spazioparticolare è stato poi dedicato a coloro che nel corso dell’annopassato sono stati vittime di due tragedie di grandi dimensioni: ilterremoto in Abruzzo e l’incidente ferroviario a Viareggio.Esperienze come quelle della partnership BNL-Telethon edella Fondazione BNL dimostrano che la complementarità traetica ed economia è possibile, e diviene ancora più necessariaquando gli orizzonti dell’interazione economica vanno al di làdel breve periodo. È solo, infatti, quando l’esperienza economicasi riduce all’oggi che il calcolo del tornaconto individuale contrastal’interesse sociale. Se gli orizzonti si fanno più lunghi ese c’è la consapevolezza della multilateralità delle azioni, alloral’agire economico e l’agire etico diventano complementari. In unorizzonte di medio termine la complementarità tra economia edetica, tra pubblico e privato può rinsaldare il patto generazionaletra giovani e anziani e dare nuovo e forte significato al percorsodi sviluppo della comunità nazionale.Luigi Abetepanorama per i giovani • 37

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