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Universitario

numero 2/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Per vivere la terza etàdegli anni Sessanta, il cui tratto più importanteè che è stata sottoposta a una scolarizzazionedi massa, a cui si accompagna peròuna contrazione del tempo di vita professionale:si tratta di persone che si sentono nelpieno potenziale, ma che sono state messeda parte dal punto di vista lavorativo. Il riflessodi tutto ciò sui consumi è che oggiquesti ultimi sono maggiori e più qualificati:gli stili di acquisto sono caratterizzati dauna maggiore consapevolezza, dalla ricercadi prodotti innovativi e da una scelta criticanon legata alle marche. Un settore di consumoin tumultuoso sviluppo anche tra glianziani è quello tecnologico. È aumentatala penetrazione dei cellulari presso questotarget e inoltre si nota un progressivo avvicinamentoanche aInternet: la piazzavirtuale è moltocongeniale ai senior,che in genereescono e si muovonomeno.Una “voce” sempre più importanteL’invecchiamento demografico che caratterizzala nostra società è un fenomenosempre più consistente che incide anchesul processo economico: esso ha ricadutesulla spesa pubblica, sul debito, sui consumi,sul risparmio e sugli investimenti.L’anziano rappresenta una potenziale risorsae non va semplicemente consideratoil destinatario di interventi assistenziali,Le aziende sono moltointeressate agli anziani:11 milioni di consumatori solo inItalia.dal momento che egli è portatore di abilitàfisiche e intellettuali da salvaguardaree tutelare.Di questo si sono accorti gli operatoridi marketing, mossi dal desiderio di raggiungereun segmento di clienti redditizioe in crescita costante. Hanno capito chel’antico stereotipo che vedeva gli anzianicome una categoria sociale dalle esigenzee dai fabbisogni molto limitati non èpiù attuale e che gli individui che entranonella terza età oggi sono completamentediversi da quelli che vi entrarono appenadue decenni fa.È importante che tutti riconosciamo cheil tessuto sociale del nostro Paese sta cambiandoe che la “voce anziani” ne rappresentauna componente sempre più importante.Sarebbe inadeguato, se non addiritturadannoso, continuare a considerare questosegmento inerte ed emarginato. Sta ora allestrutture socio-economiche e politiche piùavvedute riconoscere le esigenze, le richieste,le peculiarità di una realtà sempre piùcomplessa e stimolante, fatta di persone attiveche vogliono essere coinvolte in pienoin tutti i processi sociali e chiedono propostee servizi personalizzati.riosi verso le nuove tecnologie. Se a ciò siaggiunge che nella maggior parte dei casihanno buona capacità di spesa, si capiscel’interesse delle aziende nei confronti diquesti 11 milioni di consumatori.È però importante che queste ultimeelaborino nuove strategie di marketing.Devono tenere presente che, proprio perchéla terza età non è più vissuta come unperiodo di decadenza, i prodotti mirati inmaniera specifica agli anziani hanno suquesti ultimi uno scarso impatto. Rivolgendosiin maniera eccessivamente esplicita alsegmento-anziani, appaiono discriminantinei loro confronti, mettendo in evidenzafragilità e problematicità. I prodotti dovrebberoessere, invece, progettati per farfronte alle esigenze anche dei senior, senzaperò rivolgersi esclusivamente a loro.Quella che sta entrando ora nella terzaetà è la cosiddetta generazione dei babyboomer, nati tra la fine della guerra e l’iniziopanorama per i giovani • 21

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