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numero 2/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Per vivere la terza etàrisce la proposta del presidente della Ciadi portare le pensioni minime a 600 euromensili, elevare il livello di incapienza,ridurre l’aliquota minima d’imposta al20% rispetto all’attuale 23 e applicare un“paniere speciale” per la rivalutazione annuadelle pensioni in coerenza con l’andamentodel tasso d’inflazione.Alcune regioni italiane hanno elaboratospecifici piani d’azione per gli anziani,con l’obiettivo politico di tracciare le lineeguida per la gestione delle risorse eper l’organizzazione del territorio, usandoanche strumenti differenziati tra aree ruralie cittadine. In tal modo, si è cercatodi garantire la sostenibilità delle iniziativee offrire agli anziani la tutela necessaria.L’ambiente urbano – si afferma – deve esseresalubre, accogliente e sicuro: la cittànon solo deve essere accessibile a tutti ea maggior ragione a soggetti deboli comegli anziani. Non è sufficiente garantire lapresenza di infrastrutture, è necessarioche si crei un clima “inclusivo” e attentoai bisogni di soggetti anche non autosufficienti.Nelle zone rurali, sicuramente piùsalubri e lontane dai frenetici ritmi cittadini,deve essere incentivata al contrariola realizzazione di infrastrutture e bisognagarantire almeno i servizi più elementari,come farmacie, uffici comunali, guardiamedica. Inoltre sono necessari interventinel settore dei trasporti e della mobilità,bisogna diffondere l’uso di nuove tecnologieper ampliare le possibilità di vitaindipendente e anche per valorizzare lerisorse locali a tutela dell’autonomia deipiccoli centri.Nella societàattuale, così dinamicaed eterogenea,servono iniziativedifferentie coordinate perrispondere ai vari bisogni dei soggetti piùdeboli. Quest’esigenza è stata avvertitadal Spi-Cgil (Sindacato Pensionati Italiani),che nel piccolo comune di Valduganel Trentino ha avviato pratiche concertativecon la giunta comunale per stilare undocumento sulla situazione degli anziani,sulle prospettive future in termini socio-assistenziali e sulla possibilità di promuovereiniziative culturali per ridurre l’isolamentoe la solitudine.Perché gli anziani siano assistiti inmodo adeguato, occorre incentivare larealizzazione di infrastrutture sanitarie ela creazione di servizi sociali efficienti.È necessario, tuttavia, che il sistema diwelfare sia basato su un coordinamentotra servizi pubblici e famiglia, in un’otticadi “familismo ambivalente” che, in casoGli agricoltori sottolineano chela carenza di servizi sociali siriscontra soprattutto nelle zonerurali.di insufficienza dell’assistenza domiciliare,assicuri il ricorso a centri specializzati.Non necessariamente l’assistenza pubblicaè succedanea di quella familiare. Infatti,è stata incentivata la realizzazione alivello locale di enti non lucrativi di utilitàsociale e centri di volontariato per stimolarel’autonoma iniziativa e dare attuazio-panorama per i giovani • 13

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