RecensioniFoto: iStockphoto.com (Danielrao; darvikk)Everybody wantsto party with youMadonna, the undisputed Queen of pop and a master in the art of massentertainment, was in Rome on 12 th of June for her MDNA WorldTour. Her shows with stunning visual effects, choreographic settings,marvelous costumes and breath-taking acrobatics have been a dream forme since I was a little girl. This time, after years of waiting, I was therewith a couple of friends and this is a review by a long-time fan.di Elisa GiacaloneAspettavo questo giorno da anni e finalmenteil 12 giugno <strong>2012</strong> è arrivato ilmomento di vedere dal vivo Madonna.La regina del pop, 54 anni (e non li dimostra!),è al suo nono tour mondiale, ilMDNA Tour (iniziato a fine maggio <strong>2012</strong>a Tel Aviv e che in Italia, oltre alla capitale,ha toccato Firenze e Milano), per promuovereil dodicesimo album dell’artista.Per me e per altri quattro “compagni diviaggio”, più che un concerto è un evento,qualcosa di cui parlare ai nipoti; le aspettativesono alte anche se la nostra curiositàha avuto la meglio e abbiamo già vistoqualche video della tappa di Tel Aviv.Nel tragitto verso lo stadio incontriamouna fiumana di gente – età dai 15 ai50 anni –, molti in attesa dalle prime lucidel mattino per riuscire a ottenere un postosotto il palco. Entriamo all’Olimpicoe veniamo accolti dal momento dancecurato da Martin Solveig, che dà inizioalle danze e mette subito le cose in chiarourlando a gran voce: “Madonna is theonly queen” (grazie per il reminder, Martin!).Dopo una buona mezz’ora di dj set,le 42.000 anime dell’Olimpico iniziano aspazientirsi: reclamano la Queen. A nullaservono le ola, i fischi, le urla: Madonna,da Regina qual è, compare sul palco versole 22, con un’ora di ritardo (su Twitter c’èchi ironizza “All’Olimpico un ritardo dellaMadonna”). Quando la speranza ormaista per lasciare il posto al malcontento generale,ecco che sul palco fanno la loroentrata in scena quatto frati incappucciatiche fanno suonare le campane e oscillareun turibolo per l’incenso, avvolgendo lostadio in un’atmosfera gotica. FinalmenteMadonna arriva sul palco, all’internodi una teca di vetro. Invocando “Oh, myGod”, squarcia il tempio che si apre al suopassaggio e dà inizio al concerto con l’ultimosingolo del nuovo album: Girl GoneWild. Allacciamo le cinture: si parte!Madonna: una piccola biografiaIl 16 agosto 1958 inuna piccola cittadinaamericana nei pressidi Detroit viene allaluce Madonna LouiseVeronica Ciccone, laterzogenita di otto fratelli.Dopo un’adolescenzaturbolenta, la nostra siavventura verso la GrandeMela con soli 37 dollari intasca e una grande vogliadi “sfondare” nel mondodello spettacolo. Per lapubblicazione del suoprimo album Madonnadovrà attendere il 1983:anno in cui lancia laraccolta da cui vengonoestratti cinque singoli fracui le hit Holiday e Luckystar. Inizia a imporre ilsuo look fatto di magliettestrappate, calze alginocchio, improbabilipermanenti e accessorireligiosi.Un anno dopo, nel 1984,Madonna partecipa alleriprese del film CercasiSusan disperatamente,per il quale scrive il branoInto the groove, chefarà parte del secondoalbum – Like a virgin – esegna la consacrazionedella cantante. Il 1985è un anno di grandisoddisfazioni: primo tour(il Virgin Tour), matrimoniolampo con Sean Penn(destinato a naufragarepochi anni dopo) e ilrecord di vendite disingoli e album. L’annodopo tocca all’albumTrue Blue, che doppia ilsuccesso di Like a Virgin,raggiungendo i 20 milionidi copie vendute. Nel1987 parte il primo tourmondiale per promuoverel’album Who’s That Girl,ma bisognerà attendereil 1989 per la svoltadefinitiva: pubblical’album Like a prayer.Insieme al successoarrivano le critiche acausa del contenutoblasfemo e trasgressivodei suoi testi.Anno dopo anno sisusseguono successi,nuovi record mondiali enel 1992 un contratto conla Time-Warner che lefrutta 60 milioni di dollari.Nel 1993 la camaleonticaartista cambia di nuovolook e veste i panni diuna trasgressiva femmefatale per pubblicizzarel’album Erotica e il libroSEX. Un altro cambio dirotta nel 1994, anno in cuiIl fil rouge che unisce le diverse sceneè quello di un viaggio intrapreso daun peccatore in cerca di redenzione. Ilprimo “girone” del concerto è uno spudoratoomaggio a Quentin Tarantino, frapistole, fiamme, sangue e violenze inuna camera di albergo e, ovviamente, gliimmancabili crocefissi come sfondo sulmaxischermo. Dopo il momento dark,Madonna ci regala un tuffo nel passatodalle sonorità decisamente più pop,intonando una rilettura di Papa don’tPreach, Open your Heart ed Expressyourself, quest’ultima “mixata” provocatoriamenteinsieme a Born this way diLady Gaga e infine – per mettere le cosein chiaro una volta e per tutte – She’snot me, mentre brandisce un bastone damajorette. Il concerto prosegue con altripubblica Bedtime stories,in cui collabora anche conBjork. Dopo tanto penare,nel 1996 anche sul frontecinematografico arriva ilsuccesso: veste i pannidi Evita Peron e vince unOscar per il miglior branooriginale You Must LoveMe e il Golden Globe.Vittorie a cui si aggiungeanche il lieto eventoper eccellenza: diventamamma di Lourdes Maria.Gli anni Novanta sichiudono con l’albumRay of Light, forse il piùmaturo.Il terzo millennio la vedeancora protagonista dellascena musicale mondialefra premi, sperimentazionidance, collaborazioni conle “nuove leve” (diventacelebre il duetto conBritney Spears e ChristinaAguilera agli MTV VideoMusic Awards), nuoveavventure (fra cui ancheuna collana di storie perbambini) e tour in giro peril mondo. E a giudicaredalla grinta che hamostrato nelle tappe delMDNA Tour non sembraancora voler metterela parola fine alla suatrentennale carriera!46 • n. 2, maggio-agosto <strong>2012</strong>
Recensionipezzi dal nuovo album, che a livello divendite sta dando qualche grattacapo allaregina, fra cui I’m a sinner e Turn up theradio in cui la cantante si avventura anchea strimpellare una chitarra elettrica.Continuano anche i momenti di auto-celebrazione:al termine di I don’t Give A lapop star si eleva su un piedistallo e tendela mano verso un crocefisso.Lo spettacolo prosegue fra momentilive (pochi), qualche stonatura qua e là,playback necessari visto l’impegno fisicoa cui si sottopone la cantante (chearriva addirittura a fare l’equilibrista sucorde sospese in aria), cori di supportoe videoclip a scandire le diverse sezionidel concerto. Quando per un attimo lanoia sembra far capolino ecco che dopola proiezione del video Justify my loveci si ritrova catapultati in un ammiccantegirone dei lussuriosi. Madonna, fasciatain un bustier stile anni Novanta, dichiara:“Non sapevo cosa sarebbe successo aRoma, ma arrivata qui sapevo che avreivissuto pericolosamente”. Ed ecco lenote sensuali di Vogue (quanti pomeriggipassati a cercare di imitare la coreografiadavanti allo specchio!) e Human Nature.A fine canzone Madonna si tira giù i pantalonineri e mostra al pubblico adorantela schiena con su tatuata la scritta “NOFEAR”. Di nuovo un momento revivalcon una dimessa rivisitazione di Like aVirgin. Il momento della redenzione siavvicina e così la fine del concerto. Madonnain vesti sacerdotali si lancia in unaversione gospel di Like a prayer (forseunica canzone in cui sfodera qualchevirtuosismo vocale), già portata in scenadurante l’esibizione al Super Bowl, perpoi lasciare spazio a giganteschi cubicolorati e ballerini saltellanti: è tempo diCelebration.Su questo concerto molto è statodetto; certo è che si è assistito a dueore di spettacolo puro, condito dagliimmancabili riferimenti religiosi, dalleprovocazioni (forse ormai un po’ ripetitivee superflue in certi casi), ben ottocambi d’abito in cui domina la presenzascenica che non teme rivali di questa testardaragazzina di 54 anni che sembranon stancarsi mai di provocare, stupire,ammiccare, auto-celebrarsi. “La gentenon sa ancora quanto io sia brava, malo scoprirà presto. Nel giro di qualcheanno tutti lo sapranno. Ho progettatodi diventare una delle star più grandidi questo secolo”, diceva Madonna aJ. Taraborrelli del libro Madonna: anintimate biography) nel lontano 1983.Quasi trenta anni dopo si può dire chela material girl non scherzava di certo:con oltre 75 milioni di album vendutinei soli Stati Uniti d’America e 300milioni in tutto il mondo, Madonna èla quarta artista al mondo in termini divendite. Anche sul fronte dei live hasbaragliato tutti: nel 2010 lo Sticky andSweet Tour ha incassato 408 milionidi dollari dopo “sole” 85 tappe e si èpiazzato al primo posto nella US MusicVideo Chart per ben nove volte. Nel2008 fa il suo ingresso nella prestigiosaRock and Roll Hall of Fame e per unache non può certo contare su doti canoreeccezionali non è poco. Il punto diforza di quest’artista è la sua capacitàdi reinventarsi, di stupire i suoi fan aogni album; pazienza se non ha la vocedi Ella Fitzgerald, le mancanze canoresono colmate da altro. A noi comunimortali rimane lo stupore per aver assistitoa uno spettacolo irripetibile e unacertezza: there is only one queen andthat’s Madonna.Sopra: la copertina di MDNA, l’ultimoalbum di Madonna.Discografia1983 - Madonna1984 - Like a Virgin1986 - True Blue1989 - Like a Prayer1992 - Erotica1994 - Bedtime Stories1998 - Ray of Light2000 - Music2003 - American Life2005 - Confession on a Dance Floor2008 - Hard Candy<strong>2012</strong> - MDNA** MDNA non è altro che la versionecontratta di Madonna, ma sul webcircola anche l’ipotesi che il titolooriginario dovesse essere MDMA,acronimo di una droga sintetica.panorama per i giovani • 47