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numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Primo pianocampo biofisico, geofisico, elettronicoe didattico), al punto da poter distrarrechi non ha da subito le idee chiaresulle proprie preferenze. Il ritmo è piùflessibile alle esigenze di studio e diorganizzazione per la tesi, e finalmentec’è un po’ più di tempo per apprendere,a patto di essere comunque veloci, nonindugiare su esami e corsi, col rischioaltrimenti di incorrere in effettive penalizzazionisul voto di laurea...Informazioni più dettagliate sull’organizzazionedel percorso, sia triennalesia magistrale, possono essere trovatesulla pagina web del dipartimento(www.phys.uniroma1.it) sempre aggiornata,facile da consultare e ben organizzata:si trovano informazioni sulmanifesto degli studi, sulle procedureper l’immatricolazione e sui corsi attivatiper il prossimo anno, nonché informazionisulle attività seminarialiospitate. Ad essa rimando anche per leindagini sullo stato occupazionale deilaureati, un’informazione che certo aiutaa dare una valutazione complessivae oggettiva dell’intero percorso. Ancorainfatti mi è impossibile dire quantoquesti cinque anni mi abbiano davveroformata, aldilà delle percezioni personali,e quante competenze io abbia sviluppato.Certo scopro, iniziando a guardareciò che ilmercato del lavorooffre, che hopoche e basilariabilità praticheda poter sfruttarenell’immediato,esclusivamente di tipo informatico, e laprosecuzione con il dottorato di ricercasembra la strada più naturale, quasi obbligata,dopo un percorso quale quelloche sto per concludere. E forse è questal’unica vera remora che oggi non mi permettedi affermare con certezza: “se tornassiindietro certo sceglierei di nuovofisica”. Ma sono sicura che nessun’altraSopra: alcune formule fisiche.Durante il percorso magistrale ilritmo è più flessibile e permette diimparare di più, a patto di esserecomunque veloci.facoltà avrebbe potuto alimentare la miacuriosità, farmi apprezzare la meravigliadella natura e dei suoi fenomeni e lastraordinaria immaginazione dell’uomoche cerca di descriverla e prevederla ein questo scopre i suoi limiti e continuamentesi sfida per superarli. E ancora,scopro finalmente in questi anni quantolo studio della fisica mi permetta di nonisolarmi dal resto del mondo, ma di farneoggetto di studio, anche quantitativo,per complesso che esso possa apparire.Se si percepisce la bellezza dello studiodei fenomeni, allora fisica è davvero ilpercorso giusto.panorama per i giovani • 45

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