TecnocraziaModelli di tecnocrazia nell’immaginario:un equilibrio tra utopia e distopiaLiterature, movies, comics and even videogames deal with technocracy,both as utopia and dystopia. The framework of many masterpieces ofthe twentieth century, starting with Brave new world by Aldous Huxleyoffers a trade-off between freedom and security.di Francesca ParlatiCosa succederebbe se un paese venissegovernato da una tecnocrazia? E se la stessacosa succedesse a un pianeta, al sistemasolare, all’universo? Per dare una rispostaa questi interrogativi, molti ingegni creativisi sono sbizzarriti nel corso dell’ultimosecolo: visioni di varie utopie e distopiehanno riempito libri, fumetti, album musicali,film e addirittura videogiochi.Pioniere nella creazione di queste visionifu certamente Aldous Huxley, nel 1932,con il suo libro Il mondo nuovo (BraveNew World), nel quale sono esaminati temiall’avanguardia per l’epoca e che, comunque,si realizzarono in parte negli anni seguenti,tanto da spingere lo stesso autore arimetterli in discussione con un saggio, Ritornoal mondo nuovo, del 1958. Il romanzoè ambientato nel 2540, su un pianetaTerra dove ha preso piede uno stato totalitario,orientato verso un razionalismo produttivistico,simboleggiato dal culto dellafigura di Henry Ford. Gli abitanti sono tuttaviafelici e hanno accesso a ogni piaceremateriale: questo equilibrio è realizzato attraversoil condizionamento dell’individuofin dall’embrione. La specie umana, infatti,non si riproduce più in modo naturale e gliembrioni vengono prodotti in laboratorio emodificati, tramite agenti esterni (non vi ètraccia di eugenetica nel romanzo, perchéNel Mondo nuovo diAldous Huxley le persone sonoprogrammate sin dall’inizio peruno e un solo ruolo.non erano ancora stati intrapresi gli studisul Dna di Watson e Crick). Vengono cosìcreati esseri umani suddivisi dalla nascitain caste e già predisposti verso il lavoroche dovranno svolgere nella società. Lepersone sono programmate per il progresso,dal più semplice lavoratore fino al piùimportante dei governanti. Gli individuinon si interrogano sugli scopi ulteriori delloro compito lavorativo, non si chiedonoche lavoro facciano i propri superiori o subalterni.Solo chi è sulla cima dell’iceberg,come viene definita questa società nel librostesso, sa dove e come indirizzare gli altri.Da questo libro prendono ispirazionemolte opere, letterarie e non. Tra quellemusicali ricordiamo l’ultimo album di studiodella rock band italiana “Il teatro degliorrori”, intitolato, come il libro, Il mondonuovo. Quasi un concept album di stringenteattualità, che osserva la degenerazionedella società democratica, sempre piùalla deriva verso il modello di Huxley.Fra gli altri esempi illustri di opere ispirateda Il mondo nuovo ci sono certamente,per restare nel panorama letterario inglese,1984 e La fattoria degli animali (AnimalFarm), di George Orwell. Quest’ultima,scritta nel 1945, è un’allegoria del regimetotalitario staliniano. Gli animali diuna fattoria si alleano contro il malvagioproprietario e decidono di autogestirsi,svolgendo ognuno le proprie mansioni inun’ottica dedita soltanto al progresso eall’autosostentamento. Tutto sembra andareper il meglio, fino a quando i maiali nonprendono il sopravvento, instaurando unavera e propria dittatura. Chiaro l’intentodell’opera di Orwell: è un crudo esame dicome dal principio di un’assoluta uguaglianzasi possaarrivare all’esattocontrario di questautopia, con pochicapi che sfruttanoil lavoro di molti;basti pensare allemodifiche dei comandamenti operate daimaiali, di cui la più importante è: “Tutti glianimali sono uguali (ma alcuni sono piùuguali)”. Nel significativo finale del romanzo,i maiali oppressori sono diventatiindistinguibili dai precedenti oppressori,gli esseri umani.Lo stesso discorso vale anche per1984: scritto nel 1948, profetizza un mondoperennemente in guerra, dove la genteè costantemente sorvegliata e tutte le ideesono manipolate e inculcate dal partito.In questa visione apocalittica si muove ilprotagonista, Winston Smith, addetto alladistruzione di materiali che il partito consideracompromettenti o non più validi:addetto, in poche parole, alla distruzionedel passato. In questa ambientazione, inquesta distopia solo chi è al vertice muovei fili dei burattini: sono i grandi espertidella guerra, dell’economia e della propaganda.Non uomini politici, ma tecnici delloro mestiere, che si mascherano dietro ilnome e il volto del Grande Fratello percontinuare a manipolare tutta la società.Chiaramente ispirato sia a Il mondonuovo sia a 1984 è il fumetto V per Vendetta,di Alan Moore e David Lloyd, realizzatoe pubblicato nel 1982: anche quil’ambientazione è un mondo futuristico edistopico, che risente ancora dei postumidi una guerra nucleare. Luogo principaled’azione, tra l’altro, è sempre l’Inghilterra(già sfondo agli avvenimenti de Il mondonuovo, di 1984 e de La fattoria deglianimali), dove ha preso piede un governodi impronta fascista, che ha al suo verticeun dittatore, Adam Susan, che governaattraverso l’ausilio di organi specifici,chiamati come quelli addetti ai cinquesensi: c’è quindi l’Occhio, per monitorarevisivamente il paese, l’Orecchio per leintercettazioni e così via. A differenza deiprotagonisti de Il mondo nuovo, di 1984 ede La fattoria degli animali, però, il pro-Foto: iStockphoto/jurc36 • n. 2, maggio-agosto 2010
Tecnocraziatagonista di V per Vendetta riesce a ergersicome antagonista del regime e a favorirnela caduta, riuscendo a scuotere l’animo deicittadini e utilizzando le debolezze interneal sistema stesso. Questa capacità di rivalsaè anche segno dei tempi. Una nuova viaè possibile per sconfiggere la tecnocraziae le sue aberranti degenerazioni? Si puòpensare che, pur perdendo la vita nel suointento, il protagonista di V per Vendettariesca nel suo compito, nonostante il finalesia lasciato volutamente aperto.Non sempre il governo tecnocraticoprevale sugli individui: sono stati creatialtri eroi immaginari che riescono a sconfiggeree sovvertire il sistema, liberando ipropri paesi (o universi) dal giogo del progressoa ogni costo. L’esempio più grandiosoci viene fornito dal cinema americano,ovvero dai due cicli di trilogie di GeorgeLucas Star Wars. L’Impero Galattico,ivi descritto, non è altro che una dittaturaderivata da una tecnocrazia. I tecnocrati inquestione sono i Sith, guerrieri Jedi (ordinemonastico ispirato sia a quello dei monacicombattenti cinesi sia ai samurai giapponesi)che decidono di usare il loro potereper fini diversi da quelli della democrazia.Il fine apparente dell’Impero Galattico èquello di mantenere la pace a ogni costo,anche se in realtà il motivo reale della lottaper il potere è quello di rafforzare la galassiae renderla ancora più progredita. A opporsia questo stato di cose sono l’Alleanzaribelle e i Jedi che fonderanno una nuovaRepubblica Galattica, per sostituire quellasoppiantata dall’Impero, inefficiente a causadell’elefantiaco apparato burocratico. Ilcammino verso la pace non è certamentelineare. All’interno della saga una circostanzarisulta particolarmente interessantee significativa: i ritmi di costruzione dellaMorte Nera (micidiale stazione da battagliagalattica) imposti dai Sith, strizzanochiaramente l’occhio ai ritmi di costruzionedel mulino imposti dai maiali ne Lafattoria degli animali. Osservando megliol’universo di Guerre stellari si può notarecome questo non sia l’unico elemento incomune con alcune delle opere già citate inprecedenza: altro esempio ci viene fornitodagli Stormtroopers, reparto dell’esercitodell’Impero Galattico formato interamenteda cloni di precedenti soldati. Questoconcetto di cloni addetti tutti allo stessolavoro si connette immediatamente con lemanipolazioni deIl mondo nuovo diHuxley, dove gliembrioni delle castepiù basse venivanomoltiplicatiper creare squadredi lavoratori identiche, con le stesse abilitàe capacità.Rimanendo nell’ambito cinematograficoamericano possiamo citare ancheMatrix, la trilogia dei fratelli Wachowski,dove è addirittura la tecnica, sfuggita dallemani dei tecnocrati, ad avere il sopravvento:le macchine controllano il mondoe mantengono gli esseri umani in vitasolo per trarne l’energia, mentre li fannovivere virtualmente in un mondo creatoal computer, Matrix, appunto. Zona dicontatto con Il mondo nuovo di Huxley èla condizione di vita degli esseri umani:virtualmente essi sono pienamente soddisfattidella loro esistenza, ma in praticavegetano dentro vasche colme di soluzionefisiologica, scena che richiama allamente il processo di divisione e programmazionedegli embrioni ideato da Huxley.Dal mondo dei manga (i tipici fumettigiapponesi), invece, si può citare a pienotitolo Full Metal Alchemist, di HiromuArakawa: ambientato in un mondo paralleloal nostro, dove governano gli Alchimisti,ovvero gente in grado di controllaree modificare gli elementi attraverso laconoscenza delle leggi della Chimica edella Fisica, i protagonisti smascherano unI maiali della Fattoria deglianimali di Orwell: tutti sonouguali, ma qualcuno è più ugualedegli altri.complotto governativo, volto a soggiogarechi non ha le conoscenze alchemiche e allafondazione di una società dedita solamenteal progresso tecnologico e scientifico ealla creazione di un’armata assolutamenteinvincibile. Particolare emergente dalla sinossidell’opera, che si rivela di particolareinteresse, è quello del complotto governativo,che richiama una delle psicosi/aspira-panorama per i giovani • 37