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numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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TecnocraziaFoto: iStockphoto/alessandro0770I governi tecnici:una storia tutta italianaIn Italy, the recourse to a “technical” government has been made intimes of political and economic stress. A technical government ismade up in full or in large part by ministers who are not politicians,but people chosen for their personal reputation and professionalcompetences. The greatest examples in Italian history are Pella’sgovernment (1953-1954), Ciampi’s (1993-1994), Dini’s (1995-1996),and Monti’s government (2011-…), which is in office at the moment.di Henri Ibi e Carlotta OrlandoIl titolo terzo della parte seconda dellanostra Carta Costituzionale, rubricato “IlGoverno”, traccia le linee generali cheregolano il governo nel nostro paese, mala disciplina risulta scarna e lacunosa. Peraltrolo scarso dettaglio della normativacostituzionale non è frutto di dimenticanzeo scarsa attenzione, bensì il risultato diuna precisa scelta di rimettere alla legge,al regolamento interno alla Presidenzadel Consiglio dei ministri e alle consuetudinie convenzioni costituzionali la regolamentazionedi quanto non disciplinatodalla Costituzione, consentendo intal modo un costante adeguamento delledinamiche politico-istituzionali all’evoluzionedella realtà.Nessun riferimento a quello che vienedefinito “governo tecnico” è contenutoall’interno della Costituzione del 1948. Ilsintagma “governo tecnico” è infatti creazionedel gergo politico-istituzionale e staa indicare la composizione che lo caratterizza:esso è per l’appunto costituito da“tecnici”, personalità di alto rilievo e notevolecompetenza, tendenzialmente superpartes e quindi scelti al di fuori della consuetadialettica politica. Ai governi tecnicisi è storicamente fatto ricorso in situazionidi emergenza e forte instabilità politica, aseguito di crisi di governo parlamentari oextraparlamentari, quando le forze elettein Parlamento non erano in grado di esprimereuna maggioranza stabile.Il governo tecnico è un governo di transizione,incaricato di occuparsi delle questioniche richiedono una soluzione rapidae tecnicamenteineccepibile, di attuareriforme difficilie politicamentecostose, di governaredi norma sinoalle successive elezionipolitiche. Dal momento che i ministridei governi tecnici non ambiscono (o almenonon dovrebbero ambire…) alla carrierapolitica né a ottenere riconoscimenti per ilA sinistra e nella pagina seguente:Montecitorio, la sede della Camera deiDeputati, uno dei due rami del Parlamentoche deve dare la fiducia al Governo.loro operato al momento delle successiveelezioni politiche, essi non esitano (nondovrebbero esitare…) a proporre e adottaremisure e riforme anche antipopolari.Diversi sono i governi tecnici nellanostra storia repubblicana, benché spessola loro qualificazione come tali non siapacifica, data l’aleatorietà della definizionee l’assenza di qualsivoglia riferimentonormativo. Il primo governo a esser passatoalla storia come “tecnico” è il governoPella, all’inizio della seconda legislatura.Siamo nell’agosto 1953, quando l’ultimogoverno presieduto da Alcide De Gasperiviene sfiduciato e il grande statista escedi scena. Il Presidente Luigi Einaudi sirivolge dunque a Giuseppe Pella, assegnandoglil’incarico di formare un governoprovvisorio al fine precipuo di portarea compimento l’approvazione della leggedi bilancio. La congiuntura politica risultavaeccezionale, tanto che venne da taluno(se pur erroneamente) proclamata la finedel centrismo, mentre la situazione economicaappariva di gravità non trascurabile.Il governo Pella rimase in carica persoli cinque mesi, dal 17 agosto 1953 al 12gennaio 1954, durante i quali venne gratificatodi varie denominazioni: governoamministrativo, governo d’affari, governodel Presidente. Giuseppe Pella era uomodi fiducia di Einaudi, come lui piemontesee suo allievo all’Università. Con Einaudiegli condivideva anche concezioni economicheliberiste e non era certo la personalitàpiù popolare all’interno del partito dellaDemocrazia Cristiana, che non lo avevaesplicitamente incaricato della formazionedell’esecutivo, appoggiandolo solo per necessità.Egli non seppe tuttavia affrontarecon pacatezza la questione triestina surriscaldatadalle minacce di Tito alla frontieraitaliana; ad esse rispose con esageratoAi governi tecnici si èstoricamente fatto ricorso insituazioni di emergenza e forteinstabilità politica.e inopportuno interventismo, inviandoal confine goriziano esercito e marina ecreando così anche tensioni diplomatichecon il Regno Unito e con gli Stati Uniti,panorama per i giovani • 33

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