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numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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TecnocraziaSanitàIl costo della tecnicae i diritti di cittadinanzaThe cost of technology and the rights of citizenship in the health sectorare very rich fields for discussion and conflicting opinions. The recenteconomic crisis makes us think about the most important and ethicallycorrect choices to ensure the inviolable right to health care, in light ofthe steady progress of medical technology.di Gianmarco Lugli“La miseria è la madre delle malattie”.Questa espressione è attribuita a JohannPeter Frank – un medico igienista tedescodella seconda metà del Settecento– ed esprime una nuova interpretazionerivoluzionaria della salute e della praticamedica: la condizione di malato trova unasua radice nella povertà e nelle condizioniLo sviluppo delle tecnologiemediche consente unmiglioramento delle cure, mapresenta costi sempre crescenti.sociali che la generano. In altre parole: alfine di sconfiggere il male biofisico nonè sufficiente una “teoria del morbo”, maè necessario un passaggio a una “teoriasociale”, totalizzante, in grado di comprenderein sé le condizioni di vita deipazienti. Si tratta di una vera e propriarivoluzione copernicana in ambito medico,anche se queste concezioni illuminatesono state gradualmente sorpassate nelcorso della storia della medicina da unapproccio tecnicista della cura e da unaconcezione biologica del malessere. Ilrisultato è l’affermazione della medicinacome scienza a séstante, che prendecorpo attorno aun insieme di conoscenzeproprie,sfruttate alla lucedi pratiche e tecnichemeccaniche. Sono proprio questepratiche che col tempo hanno conosciutoun’evoluzione in senso tecnologico.Nell’arco di un secolo (il ventesimo) si èpassati da mezzi rudimentali di diagnosia enormi macchinari estremamente costosi:nell’immaginario di molti, questeattrezzature potranno sostituire il lavorodel medico, con serie implicazioni etiche.Lo sviluppo della tecnica in medicinapuò essere letto in modo ambivalente.Certamente esso consente di giungere,all’interno del ventaglio di servizi offertidalla sanità, a un’efficienza sempre maggiore,consentendo anche un notevole risparmioin termini di tempo e, soprattutto,di vite umane. L’altra faccia della medagliaè rappresentata però dai costi: per averetecnologie sempre più di avanguardia ènecessario investire ingenti quantità dicapitale, non sempre presenti sia a livellolocale (nel caso del sistema sanitario italianonell’ambito delle aziende sanitarielocali) sia a livello nazionale, per non parlaredelle disuguaglianze che si incontranoa quello globale. Il quadro logicamente sicomplica se si analizza la situazione allaluce della recente crisi economica, che daquasi un quinquennio attanaglia i paesioccidentali. Nonostante ciò, il business inambito sanitario si piazza, per volume difatturato, al secondo posto, superato unicamentedal commercio di armi; inoltre, letecnologie sanitarie mondiali non parlanosolamente l’inglese: c’è uno spazio moltoimportante anche per l’italiano.L’Italia si configura infatti come unanazione di primo ordine per lo sviluppodi tecnologie medico-sanitarie, rappresentandoil più importante polo europeonel settore biomedicale. A Mirandola, inEmilia Romagna, si è sviluppata dagliFoto: iStockphoto (RickLeePhoto; baranozdemir)28 • n. 2, maggio-agosto <strong>2012</strong>

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