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numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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La salute Tecnocrazia nel mondoFoto: iStockphoto (hudiemm; Alija)della perfezione, una perfezione che l’aziendacaliforniana ormai da trent’anniinsegue ostinatamente. Potremmo rintracciaresicuramente una delle chiavidel successo di Jobs non solo nelle idee“Think different”, il mottodi Apple, è molto più diun’intuizione di marketing: si èrivelato una vera filosofia di vita.innovative che egli portava avanti, maanche e soprattutto nella tenacia con cuile ha sempre perseguite. Questa riflessionetraspare dalle ormai celebri parolepronunciate all’Università di Stanfordnel 2005, che forse riassumono in pocherighe la filosofia di vita di una mente cosìgeniale e innovativa: “Il vostro tempo èlimitato, quindi non sprecatelo vivendola vita di qualcun altro […] , non lasciateche il rumore delle opinioni altrui lasciaffogare la vostravoce interiore”.Grande forza divolontà, grandevoglia di otteneresempre il massimodalle proprieazioni, grande convinzione nei proprimezzi, il tutto accompagnato da un’innataintuizione e da uno spiccato gusto perun continuo miglioramento di ciò che ègià fatto. Sulla base di queste parole nascela politica che ha condotto l’impresaad assumere il ruolo di incontrastato leaderin ambito di innovazione e ricercatecnologica.La storia di Steve Jobs ha dell’incredibile,se si pensa al suo approccio con ilmondo dell’informatica: avendo abbandonatogli studi universitari dopo un solosemestre, si dedicò esclusivamente al lavorochiudendosi in un garage e mettendoin atto insieme all’amico Steve Wozniakle innumerevoli idee che balenavano nellamente di due ventenni. Pochi immaginavanoche quell’umile contesto sarebbedivenuto, di lì a qualche anno, la primarudimentale sede di Apple Inc., un sognoper cui Jobs avrebbe sempre combattuto.L’esperimento di Jobs e Wozniak dovetteaffrontare <strong>numero</strong>si problemi dovutiprincipalmente al fatto che il loro prodottocostituiva un vero e proprio oggetto artigianale.Tuttavia, quella che sembravaapparentemente una mera scommessa sirivelò un enorme successo e l’azienda incassòpiù di un milione di dollari in seguitoalla messa in commercio della nuova“creatura”: l’Apple II. Jobs fu estromessodalla Apple nel 1985, ma non si persed’animo e fondò la Pixar, casa di produzionecinematografica divenuta popolaredopo l’uscita del film di animazionetridimensionale Toy Story. Rientrato nel1997 alla Apple, Jobs portò l’azienda diCupertino, ormai in crisi, a una secondagiovinezza e a successi ancora superioria quelli precedenti. Desideroso di proseguirelungo la via del progresso, decise diridurre notevolmente l’ingombro dei personalcomputer, e allo stesso tempo di incrementarnele prestazioni, raggiungendosempre nuovi successi dovuti a un eccezionaleconnubio tra efficienza, potenzae valore estetico. La continua e perpetuaricerca di perfezionamento ha consentitoad Apple di elevarsi a modello per lecase concorrenti, nonché di influenzarela cultura tecnologica e di indirizzarla inbase alla commercializzazione dei propriprodotti.Altra importantissima caratteristicache ha contribuito drasticamente al successodell’azienda è senza dubbio quelladi perseguire obiettivi aziendali differentida quelli delle case concorrenti.Fin dalla sua fondazione, infatti, la casacaliforniana ha dimostrato di non esse-A sinistra: il logo della Apple. Nella paginaseguente, in alto: Google.26 • n. 2, maggio-agosto <strong>2012</strong>

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