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numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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TecnocraziaLa scommessa di Steve Jobssi è trasformata in uno dei piùbrillanti successi che la storiaimprenditoriale ricordi.riformismo socialista, il tutto integratoda una profonda conoscenza delle tecnichee dei processi industriali, che l’ingegnereebbe modo di apprendere graziealle <strong>numero</strong>se visite condotte negli StatiUniti. Durante i periodi trascorsi nel nuovocontinente egli venne inoltre a conoscenzadei principali problemi posti dalladiffusione del fordismo e del taylorismo,anticipando tematiche che si sarebberoimposte nel sistema industriale europeosoltanto diversi decenni dopo.Un’ulteriore innovazione apportatada Olivetti fu quella del rapporto con ipropri collaboratori. Nella sua carriera sicircondò infatti di <strong>numero</strong>si intellettualied esperti in ambito sociale, in grado diinquadrare le problematiche aziendali sottoun’altra veste, da un punto di vista piùumano. Insomma: un imprenditore davverosui generis e per molti aspetti in anticiposui tempi. “Materiale ed esoterico”furono le parole utilizzate da Carlo DeBenedetti per tratteggiarne la figura, sottolineandola sua attenzione per ogni piùnascosto dettaglio abbinata a una spiccataconcretezza in ambito lavorativo. Conqueste premesse,l’azienda sirese protagonistadella progettazionedi <strong>numero</strong>siprodotti cheavrebbero poirappresentato la base di partenza per laproduzione di dispositivi che oggi risultanolargamente utilizzati: ricordiamotra questi l’Olivetti M20, primo personalcomputer realizzato in Europa, e unodei primi veri e propri computer portatilial mondo, l’Olivetti M10, realizzato nel1983. Questa storia gloriosa, purtroppo,si è da tempo esaurita, ma la figura diAdriano Olivettiresta uno degliesempi più luminosidi come ilnostro paese siastato in grado dicompetere con legrandi potenze mondiali nell’innovazionetecnologica... e ciononostante di perderela partita!I più grandi ammiratori di Olivettipropongono spesso un ardito ma intriganteparallelismo tra l’imprenditorepiemontese e lo scomparso fondatore diLa figura di Adriano Olivetti èquella di un imprenditore chemirava ad abbinare le leggi delprofitto ai principi dell’etica.Apple Inc., Steve Jobs: ad accomunarei due non è soltanto la loro innata passioneper il progresso tecnologico, maanche il continuo desiderio di voler modificaree trasformare la realtà con innovazionie rivoluzionarie strategie di organizzazionedel lavoro. Due esteti dellaproduzione – così qualcuno li ha definiti– sempre pronti a sacrificarsi completamenteper il bene dell’azienda, magariin modi differenti.Senza dubbio, così come avviene perla Olivetti, non è possibile analizzarel’azienda di Cupertino senza valutarnei rapporti con il proprio fondatore: moltedelle scelte che hanno contribuito alsuccesso di Apple Inc. sono direttamentericonducibili alla personalità dello stessoJobs, a partire dalla continua ricercapanorama per i giovani • 25

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