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numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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TecnocraziaIl primato di più antica università delmondo è stato a lungo conteso a Bolognadalla storica università di Parigi, laSorbona (a destra la celebre cupola dellasede centrale). Nella pagina precedente:una delle massime istituzioni accademichefrancesi, il Collège de France. Nella primapagina: una veduta di Parigi.litico fu il vero motore dei razzi Jupiter eSoyouz. Non solo: il programma spazialedelle nazioni in gioco mirò ad accostarea mirabili imprese la minaccia del possessoe dell’utilizzo di armi “spaziali”.Tale programma rasentò la fantascienza,rimanendo spesso un semplice elementodi propaganda. Tuttavia, il 23 marzo1983 il presidente Ronald Reagan proposela messa a punto di un programma diprotezione del paese dal lancio di missilibalistici: tale programma venne definitoStrategic Defense Initiative (Sdi), meglioconosciuto come “Scudo Spaziale”.Oggi la tecnologia che più contanon è quella bellica, ma quellainformatica: l’informazione èpotere.L’Sdi prevedeva l’utilizzo di basi siaterrestri sia spaziali per la difesa del territorionord-americano; in particolare leseconde avrebbero dovuto essere dotatedi raggi laser, in grado di intercettare letestate in volo, sottraendo a esse energiacinetica e deviandone completamente latraiettoria. Il progetto Sdi non venne maisviluppato del tutto, perché molto costosoe basato su una tecnologia ritenuta immaturaper quel tempo; la sua aura fantascientificadivenne invece un preziosostrumento per la propaganda sovietica,che utilizzò l’appellativo “Star Wars” perfare disinformazione sul progetto. L’argomento“Scudo Spaziale” non si esaurì comunquecon la fine della presidenza Reagan:le tecnologie maturate nel progettovennero ulteriormente sviluppate e sonoancora oggi al centro del dibattito di fuocofra la Casa Bianca e il Cremlino sullapossibilità, da parte della Nato, di poterinstallare uno scudo spaziale sul suolo europeoper difendersi non solo dai missili,ma anche dagli asteroidi.Oggi, la tecnologia che più conta nonè quella bellica ma quella informatica.“L’informazione è potere”, amava ripetereJ.E. Hoover, storico fondatore dell’Fbi.L’acquisizione dell’informazione, la suagestione e il suoriutilizzo sonoprocessi fondamentaliper l’affermazionedi unanazione sul pianointernazionale, siada un punto di vista difensivo (la protezionedal terrorismo) sia strategico (acquisizionedi informazioni esclusive). Ildominio della rete è l’obiettivo primariodi tutti i servizi di intelligence dei paesisviluppati: il controllo degli avvenimentiin ogni singolo angolo della Terra (e dellaporzione dello spazio a noi prossima) è uningrediente essenziale per vincere la corsaper la supremazia mondiale. In questaspecie di “Big Brother” globale, la tecnologiaaerospaziale continua ad avere unruolo di primissimo piano: soprattutto nelcampo delle osservazioni satellitari.Nonostante la rivoluzione conoscitivaportata avanti dall’informatica, il confinefra tecnologia realmente posseduta e fantascienzarimane ancora molto sottile. Ladisinformazione scientifica è il lubrificantegiusto per ungere gli ingranaggi del poterepolitico: molti leader del passato furonomaestri nell’utilizzare l’ignoranza diffusain campo tecnologico per fortificare ilproprio potere. Come Stalin, che diffusela paura del potere scientifico assunto daalcune élite presenti nel paese allo scopodi eliminarle: l’epilogo del delirio antiebraicostaliniano coincide con la “congiuradei medici”, l’assurda storia secondo cuivennero eliminati i medici del Cremlinoper essere sospettati di aver complottatol’assassinio dei loro importanti pazienti.Emblematica è anche la storia di Rasputin,santone di corte dell’ultimo zar, cheassunse un’enorme influenza sul sovranomillantando le sue doti di curatore.Tali episodi rendono evidente come latecnologia sia in grado di rafforzare il potereconsolidato e, allo stesso tempo, come il“potere” tecnico-scientifico, vero o millantato,venga spesso utilizzato per impadronirsidelle leve del potere politico, o quantomeno, per influenzarlo fortemente.panorama per i giovani • 23

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