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numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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TecnocraziaFoto: iStockphoto/qbanczykL’Europa tra tecnocraziae democraziaThe need to overcome the structural democratic deficit affectingEuropean institutions is becoming more and more urgent, as theconsequences of the economic crisis unfold. These have led to astruggle for a “closer union” through stronger financial and monetarymechanisms aimed at saving the weakest economies of the continent.The way to salvation, though, probably implies a deeper politicalintegration.di Elena MartiniL’impatto violento della crisi finanziariaed economica che ha investito l’Europanegli ultimi anni ha spinto a formulareproposte di diverso segno, volte alternativamenteal rafforzamento della costruzioneeuropea o al suo completo smantellamento.È questione di stretta attualità, mail processo d’integrazione europea muoveda lontano e trova le sue radici in concezionipolitiche e filosofiche che vale lapena di richiamare alla mente nel momentoin cui la tempesta fiscale e monetariaripropone l’eterno dilemma di un’Europaal bivio fra democrazia e tecnocrazia.La costruzione europeaGià nei primi decenni del secolo scorso,due importanti modelli teorici di Europa– intesa come entità in qualche modo unitaria– vengono proposti e portati avantida illustri pensatori del tempo: la visioneconfederale e la concezione federalista.La prima, espressa soprattutto dal ministrodegli esteri francese Aristide Briand,prevede la creazione di un’organizzazionepolitica, senza mettere peraltro indiscussione la sovranità degli stati partecipanti,nel solco delle tradizionali organizzazioniinternazionali. La seconda,contenuta nel “Manifesto di Ventotene”di Spinelli, Rossi e Colorni, mira invecealla creazione di una vera e propria federazioneeuropea che comporti la rinunciaalla sovranità da parte degli stati federati.Movendo dallo stesso convincimento,cioè che ci si debba porre l’obiettivodi un’unione europea di caratterepolitico, lostatista franceseJean Monnet sibasa tuttavia suun diverso metodo,funzionalistae graduale. Inbase a esso, l’unione politica dovrebbeessere raggiunta creando progressivamenteuna situazione di integrazionedi fatto attraverso la realizzazione diforme di coesione e solidarietà in specificisettori.All’origine del processo di integrazioneeuropea – quindi della prima comunitàeuropea, la Ceca – vi è la celebre dichiarazioneSchuman (9 maggio 1950), nellaquale l’anima federalista si sposa con ilmetodo funzionalista, basato su interventisettoriali e graduali. Nell’ottica dualedemocrazia-tecnocrazia che sta alla basedell’odierna crisi politica europea, è dunquepossibile individuare un’ambivalenzagià in nuce nei primi mattoni della costruzioneeuropea. Da una parte, infatti, ilmodello federalista può essere consideratocome un’espressione di stampo democratico,basata su una visione solidaristicae coesiva. Dall’altra parte, il modellofunzionalista può essere etichettato comeuna manifestazione di carattere tecnocratico,fondandosi sull’integrazione in bendeterminati settori, alla quale si vuoledare un’alta strutturazione tecnica. Puòessere interessante notare come, nonostantetali apparenze, la gestione comunedelle industrie carbonifera e siderurgicaabbia motivazioni anzitutto politiche. Lasostanza degli accordi rimane tuttaviaeminentemente tecnica e, dunque, dà ilvia alla creazione di istituzioni concreteche tendono più verso la tecnocrazia cheverso un assetto democratico.A partire da questo dato, si imponeun rapido excursus di natura storica chemetta in evidenza l’evoluzione di questoequilibrio instabile tra democrazia etecnocrazia riscontrabile fin dagli alborie oggi così lampante nella casa comuneeuropea. È la storia del rapporto ambivalentetra le istituzioni comunitarie e le popolazionieuropee, ma anche dei tentatividi avvicinamento tra le due dimensioniattraverso una crescita incrementale delleriforme volte a colmare questo deficitdemocratico.La necessità di restringere tale divario– che alla lunga avrebbe portato aAll’origine del processo diintegrazione europea, l’animafederalista si sposa con il metodofunzionalista e graduale.una totale disaffezione nei confronti delleistituzioni europee e al conseguente malfunzionamentodella macchina comunitaria– viene avvertita in primo luogo epanorama per i giovani • 15

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