09.08.2015 Views

numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

numero 2/2012 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

TecnocraziaA sinistra: il professore di Stanford DonaldKnuth ha detto: “Sicuramente nessunosi sarebbe applicato alla matematica sefosse stato necessario pagare un dazioogniqualvolta si fosse utilizzato il teoremadi Pitagora”.Foto: iStockphot/marekuliaszgli avvocati potessero brevettare i lorometodi di difesa o se i giudici della CorteSuprema potessero brevettare le lorodecisioni precedenti? [...] Cambiare leleggi (a favore del brevetto software,NdR) adesso avrà l’effetto di bloccareil progresso al livello attuale. Se le cosecontinuassero in questo modo, l’unicavia d’uscita per la maggioranza deglisviluppatori software americani di talentosarà quello di cambiare mestiere“Cosa accadrebbe se gliavvocati potessero brevettarele loro difese o i giudici le lorosentenze?” (D. Knuth).o di emigrare. Gli Stati Uniti presto perderannola loro posizione dominante.Ci sono modi migliori di proteggere laproprietà intellettuale degli sviluppatorisoftware invece di togliere loro il dirittodi utilizzare le mattonelle fondamentaliper costruire i loro prodotti”.La brevettabilità di concetti astrattinon è dunque un problema per soli addettiai lavori, ma riguarda tutta l’economiae lo sviluppo di una società in generale.Ecco perché il dibattito su questi temiriveste una grande importanza nei nostrigiorni.Accanto al brevetto software, un altrotipo di protezione dell’inventore si sta affacciandonel panorama economico e giuridicoeuropeo: il know-how. Sempre diorigine statunitense, l’espressione indicaun patrimonio di conoscenze atte alla pro-duzione di un bene, solitamente commerciabile,derivanti da un processo di ricercao desunte dall’esperienza imprenditoriale.Per essere identificato come tale, il knowhowdeve essere segreto (non facilmenteaccessibile né noto alla concorrenza), sostanziale(ovvero necessario alla tecnicaindustriale di produzione del bene), individuato(deve poter essere definito inmodo univoco).Solitamente si fa distinzione fra il titoloin senso ampioe in senso stretto:nel primo caso siintende ogni tipodi conoscenza,non strettamentesegreta, il cui finesia quello di migliorare il ciclo economico-produttivodi un bene; nel secondo ilriferimento è a conoscenze specifiche,alle tecniche maturate con la ricerca e/ocon l’esperienza, che rendano il prodottoin questione abbastanza diverso dai suoisimili sul mercato.Tale protezione, che ha preso moltopiede in Europa negli ultimi anni, è ormaicontabilizzatanello stato patrimonialedi diverseaziende nellacategoria dei beniimmateriali. A favorirnelo sviluppoè stato il superamento di uno stato diconfusione giuridica in cui il know-how siè trovato ai suoi albori. Si è ormai arrivatia una definizione del fenomeno, che nonPer essere riconosciutocome tale, il know how deveessere segreto, sostanziale eindividuato.comprende esclusivamente tecniche diproduzione industriali ma anche regole diorganizzazione imprenditoriale e metodidi commercializzazione, così come a unsuo univoco valore giuridico. Una violazionedel know-how è infatti consideratanon solo come atto di concorrenza sleale,ma trattata alla stregua di una violazionedi marchio o brevetto.In conclusione: il sistema di tuteladell’inventore, in tutte le sue sfaccettature,può determinare sia un miglioramentodell’efficienza del mercato sia un incentivoallo sviluppo, in quanto è in grado dicontribuire a ridurre la duplicazione delleattività di ricerca, stimolare l’innovazione,incentivare e proteggere l’azione diricerca di un’azienda.Tuttavia a farne le spese sono sia leaziende concorrenti, che non potrannocompetere ad armi pari, ma limitarsiad acquistare i diritti di utilizzazione,sia i fruitori, che non potranno goderedel prodotto a prezzi vantaggiosi. Glistati sono dunque tenuti a trovare unequilibrio fra queste due facce dellamedaglia: affinché il bilanciamento siasocialmente accettabile, in primo luogol’invenzione deve avere delle particolaricaratteristiche, come la novità, l’attivitàinventiva, l’industrialità e soprattuttodeve essere limitata nel tempo, necessarioall’inventore per rientrare dellerisorse spese nel processo di ricerca,scaduto il quale deve tornare di pubblicodominio. Se tale bilanciamento fallisce,il brevetto diventa un potente mezzo dausare esclusivamente a fini chiaramenteanticoncorrenziali.Stabilire un giusto equilibrio tra tuteladella concorrenza e protezione dei dirittiintellettuali potrebbe rappresentare unvantaggio competitivo non indifferente eun punto di partenza per la stessa crescitasostenibile.14 • n. 2, maggio-agosto 2010

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!