09.08.2015 Views

Universitario

numero 3/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

numero 3/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

150 anni di Unità d’ItaliaLe tavolozze delRisorgimento1861. I pittori del Risorgimento alle Scuderie del Quirinaledi Francesca Parlati e Aleksandra ArsovaInaugurata il 6 ottobre 2010, sotto l’AltoPatronato del Presidente della Repubblicae con il patrocinio del Ministero per i BeniCulturali, la mostra dal titolo 1861. I pittoridel Risorgimento è situata nello spaziomuseale delle Scuderie del Quirinale, con39 opere di 22 autori diversi. La mostra sipropone di ritrarre le passioni che infiammaronogli animi degli italiani, patrioti enon, durante questo decisivo periodo storico.Le opere esposte, infatti, non si limitanoa mostrare eserciti o atti manifestidi patriottismo monumentale, ma anche isoldati prima e dopo la battaglia, i contestidomestici e familiari, dove, pur non arrivandoil fragore della battaglia, se ne intuiscel’emozione e la partecipazione.Proprio su tale distinzione è articolatala mostra: il primo piano è dedicato, infatti,alle opere monumentali, dove si percepisceappieno il vigore dell’atto bellico,la grandiosità dell’evento storico. Pittoricome Gerolamo Induno, Federico Faruffini,Eleuterio Pagliano e Michele Cammaranofurono ardenti patrioti, che parteciparonoa molte delle battaglie che hanno fatto lastoria d’Italia, venendo poi definiti dalla criticaappunto “pittori soldati”. La battagliadi Varese del Faruffini raffigura una caricadei soldati italiani,mentre da dietro lamischia emerge,ancora seminascosto,il tricolore. Viè poi La battagliadi Magenta di Gerolamo Induno, che rappresentail culmine della battaglia, in unadescrizione minuziosa, che non per questosacrifica l’impatto emotivo suscitato nell’osservatore.Apice di questa scala di fortiemozioni è I bersaglieri alla presa di PortaPia, di Michele Cammarano. I bersaglieri siprecipitano verso chi guarda, bucando quasila gigantesca tela, in un’ambientazione nonmeglio definita, tra la polvere dello sterratoe la polvere da sparo, umani nell’inciamparee cadere durante la corsa, eroi nell’unirel’Italia. Come dimenticare, inoltre, opereSopra: Michele Cammarano, La carica deibersaglieri a Porta Pia, 1871, olio su tela(Napoli, Museo di Capodimonte).emblematiche come Spartaco di VincenzoVela o Gli abitanti di Parga che abbandonanola loro patria di Francesco Hayez, dimostrazionidi eroismo anche degli umili.Il secondo piano, invece, è dedicato alRisorgimento “privato”. Qui si succedono dipintiraffiguranti ambienti domestici, strade,osterie, botteghe, gente che non vive in primapersona le battaglie, ma ne partecipa all’ardoree si identifica con gli stessi ideali cheUna mostra in cui le opere nonsi limitano a rappresentare glieserciti, ma anche i contestidomestici.animano i soldati. Si delinea così il passaggiodalla fase risorgimentale vera e propria, conLa partenza dei coscritti nel 1866 di G. Induno(immagine simbolo della mostra), allafase storica immediatamente successiva, ovveroal famoso “Fatta l’Italia bisogna fare gliitaliani”, come si evince dal dipinto Le gioiedella buona mamma di Giuseppe Sciuti. È unpunto di vista diverso sulla storia risorgimentale,che la rende meno sacra e celebrativa epiù umana, fornendo al visitatore nuovi mezziper comprendere non solo la storia passatadel suo paese, ma anche l’attualità.panorama per i giovani • 43

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!