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numero 3/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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150 anni di Unità d’ItaliaFoto: iStockphoto.com/vincevoigtLa battaglia di Solferinoe la Croce RossaLa Seconda Guerra d’Indipendenza e la nascita di un corposovranazionale di soccorso dei feriti in guerra.di Angelo FilippiÈ il 24 giugno del 1859 quando a Solferinosi svolge una delle battaglie più sanguinoseche l’Europa abbia mai visto. Al terminedei combattimenti circa ventinovemila uomini,tra morti e feriti, giacciono sul campodi una battaglia che oltre a essere stata difondamentale importanza per l’unificazionedel nostro paese ha permesso che, dalle sueceneri, nascesse uno degli organi di sostegnoumanitario più importante al mondo.Nel 1859, in Italia, le delusioni e lesconfitte dal sapore amaro, legate alla PrimaGuerra d’Indipendenza, sono ormaialle spalle e un numero sempre crescentedi patrioti considera il Piemonte l’unica opportunitàper raggiungere l’unità. L’idea diun’Italia unita trova sostegno internazionalenella Francia: l’Imperatore Napoleone III interviene,schierandosi col regno subalpino. Iprimi combattimenti dei franco-piemontesicon gli austriaci si svolgono a Montebelloil 20 maggio del 1859, con la vittoria deiprimi. Il mese dopo, l’offensiva austriacasi conclude il 24 giugno a San Martinocon la vittoria piemontese e a Solferino conquella francese. Con l’armistizio voluto daNapoleone III termina la Seconda Guerrad’Indipendenza e bisognerà attendere laspedizione dei Mille per la proclamazionedel Regno d’Italia, il 17 marzo 1861.Il 24 giugno 1859 un uomo d’affarisvizzero impegnato in attività di svilupposociale, Henry Dunant, si trova casualmentecoinvolto nelle vicende della battagliadi Solferino. Quel giorno gli austriacipersero 14.000 uomini e i franco-piemontesi15.000. Vagando sconvolto per ilcampo di battaglia, egli stesso scrive nelsuo libro Un Souvenir de Solferino: “Quisi svolge una lotta corpo a corpo orribile,spaventosa, Austriaci e Alleati si calpestano,si scannano sui cadaveri sanguinanti[…] una lotta senza quartiere, un macello,un combattimento di belve […] anche iferiti si difendono sino all’ultimo: chi nonha più un’arma afferra l’avversario allagola, dilaniandola con i denti”.A sconvolgere particolarmente Dunantè la mancanza di un’adeguata e organizzataassistenza sanitaria. Mosso da umana compassioneverso un ingente numero di feritie morenti, Dunant s’improvvisa infermieree organizza la sua prima missione umanitaria.Sempre nel suo resoconto di guerraleggiamo: “i feriti muoiono di fame e sete;vi sono filacce in abbondanza ma non manisufficienti per applicarle sulle ferite. È dunqueindispensabile organizzare un serviziovolontario”. Nasce allora la necessità dicreare un’organizzazione di soccorso subase volontaria sovranazionale, in grado diintervenire in ogni paese. Dalla volontà diun singolo si diramano le radici di un progettopreciso, che prevede di portare sollievoai feriti e ai bisognosi, indifferentementedal loro schieramento in battaglia.Nel 1863 Jean Henri Dunant, più notocome Henry Dunant, con altri quattro cittadinisvizzeri realizza il Comitato ginevrinodi soccorso dei militari feriti. Solo due annidopo, il 22 agosto 1864, dodici nazioni, tracui l’Italia, sottoscrivono la prima Convenzionedi Ginevra, che diventa la basedell’attività della Croce Rossa. Nel 1991 ilprogetto umanitario creato da Dunant diventala Federazione Internazionale delleSocietà di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.Oggi la Croce Rossa Italiana è impegnatain progetti di ampio respiro internazionale,tra i quali l’intervento ad Haiti, colpita il 12gennaio 2010 da un terremoto devastante,dove l’impegno dei volontari si è concretizzatonell’apertura di un campo base e di unascuola provvisoria a Petionville. Inoltre, acausa del sisma del 27 febbraio 2010, l’enteè presente in Cile, come anche in Indonesia,a seguito dello tsunami nelle Mentawai.La battaglia di Solferino rappresenta quindiuna “pietra miliare” non solo per l’Unitàd’Italia, ma per la storia dell’umanità. Da unevento bellico estremamente cruento emergela volontà di riscattarsi, di lottare per sradicarela sofferenza. Dalla Storia con la “S”maiuscola, fatta di uomini e guerre, si svincolaquella di un solo individuo, capace e volenteroso,che si distingue per il suo operatoe per il suo desiderio di agire affinché, anchenell’irrazionalità della violenza più nefasta, siesprima la solidarietà umana.BIBLIOH. Dunant, Un Souvenir de Solferino,Fondazione Giorgio Ronchi Editore,Firenze 2008.E. Biolcati, Storia della Croce Rossa,Gruppo Pionieri di Torino.panorama per i giovani • 39

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