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numero 3/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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150 La anni salute di Unità nel mondo d’ItaliaFoto: iStockphoto.com/PaoloGaetanoNel 1919 don Sturzo fondò ilPartito Popolare, partito dimassa che subito ebbe un ruolodi primo piano.prima e Nitti poi, di aprire un dialogocon i rappresentanti della Santa Sedein vista di una soluzione concordata eamichevole della “questione romana”.Questi propositi non ebbero una concretarealizzazione a causa della tumultuosasituazione politica interna italiana.Nell’immediato dopoguerra, infatti,la fine delle restrizioni politiche e dellacensura del periodo bellico e il riemergeredelle tensioni sociali avevanoportato a un’ondata di scioperi, manifestazionie occupazioni di fabbriche; leA sinistra: il monumento in onore deibersaglieri che si trova di fronte a PortaPia.pressioni degli irredentisti e l’avventuradannunziana di Fiume erano altri sintomidi un malcontento crescente cheavrebbe, di lì a poco, favorito l’ascesaal potere del fascismo (1922), il qualeriprese e riformulò la politica legislativain materia ecclesiastica.Il programma proposto dal movimentofascista alle elezioni del 1919 prevedeva,a dire il vero, provvedimenti anticlericali:ma in quelle elezioni i fascisti non riuscironoa mandare in Parlamento alcun deputato.Avendo ottenuto il mandato parlamentarecon le elezioni anticipate del 1921,Mussolini cambiò radicalmente il proprioprogramma di politica ecclesiastica: nelsuo primo discorso alla Camera sottolineòl’importanza del papato e prospettòl’opportunità di migliorare le relazioni traesso e lo Stato, affinché quest’ultimo netraesse maggior influenza sullo scacchieremondiale. Tale cambiamento di strategiaè riconducibile alla fusione dell’ideologiafascista con quella nazionalista, che avevafatto propria l’idea che la religione cattolica,in quanto tradizione culturale delpopolo italiano, fosse un prezioso collanteper l’unità spirituale della nazione.Queste convinzioni di fondo ispiraronol’introduzione di norme come quella del1923 che dichiarava la dottrina cristiana,secondo la forma ricevuta nella tradizionecattolica, fondamento e coronamentodell’istruzione in ogni suo grado. L’annoseguente lo Stato riconosceva la prima liberauniversità italiana, l’Università Cattolicadel Sacro Cuore, fondata nel 1921da padre Agostino Gemelli a Milano. Nel1925 il governo arrivò persino a insediareuna commissionemista di laici e religiosi,infruttuosapoiché la Chiesane ritenne le propostecome assolutamentenonvincolanti. Nel frattempo, i partiti politicierano stati sciolti e con essi era stata liquidatal’opposizione legale: tragicamente,si era alla dittatura.In tale clima iniziarono nel 1926 letrattative per quegli accordi che avrebberopreso il nome di Patti Lateranensi:esse si svolsero in segreto e portarono l’11febbraio 1929 alla solenne stipula nel palazzodel Laterano dei Patti, composti daun Trattato (che risolveva la “questioneromana”, con l’accettazione da parte dellaSanta Sede dell’annessione di Roma alRegno d’Italia e il riconoscimento dellasovranità del pontefice in ambito internazionalee sul territorio dello Stato Città delVaticano); da una Convenzione finanziaria,nella quale lo Stato italiano si impegnòa risarcire la Chiesa per la perdita del patrimoniodello Stato pontificio e dei beniconfiscati in passato; da un Concordato,che assicurò alla Chiesa il libero eserciziodel potere spirituale, in tutte le sue forme.Questi tre documenti sono comunementedesignati come “conciliazione”.Queste norme segnavano un’inversionedi rotta rispetto alla politica separatistae pertanto suscitarono criticheda varie parti. Nel complesso, tuttavia,la popolazione le accolse con favore equesto contava più d’ogni altra cosa peril rafforzamento del potere personale diMussolini.I buoni rapporti tra Stato e Chiesasi incrinarono nel 1938, quando le leggirazziali provocarono il dissenso dinumerosi cattolici e un aperto conflittosull’interpretazione del Concordato. Lalegge sulla nullità dei matrimoni tra arianie ebrei fu giudicata infatti da Pio XIuna vera e propria ferita inferta ai Pattilateranensi.Come sappiamo, la Chiesa, nella temperiedegli anni tra il 1943 e il 1945, avevafatto il suo dovere, concedendo asilo aiperseguitati dai nazifascismi. I cattolici, daparte loro, contribuirono alla Resistenza: larinata Democrazia Cristiana era infatti partedel Comitato di Liberazione Nazionale.Alla caduta del regime, l’importante ruolopacificatore della Chiesa fu riconosciutoanche durante i lavori per l’AssembleaCostituente: nel 1948, i Patti Lateranensivennero recepiti nella Costituzione.Il procedimento di revisione del Concordato,lungo e faticoso, ma altrettantonecessario, terminerà solo nel 1984, con lafirma di un nuovo Concordato, più estesodel primo. Ciò fu dovuto alle numerose polemicheche coinvolgeranno Stato e Chiesaproprio negli anni più recenti, come quellache precederà l’introduzione del divorzioin Italia, terminata con il referendum abrogativodel 1974 e quella sull’aborto, di pochianni successiva. Ma questa è ormai lacronaca dei nostri giorni.36 • n. 3, settembre-dicembre 2010

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