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numero 3/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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150 La anni salute di Unità nel mondo d’ItaliaFoto: iStockphoto.com (fotoVoyager; PaoloGaetano)Risorgimentoe ResurrezioneCenni storici sul rapporto tra Stato e Chiesa dall’Unità d’Italia in poi.di Martina Zollo“I rapporti fra l’Italia e il Vaticano sonooggi davvero eccellenti”. A dichiararloè il Presidente della Repubblica GiorgioNapolitano, in occasione di un convegnoa palazzo Borromeo, sede dell’ambasciataitaliana presso lo Stato della Città delLa politica ecclesiastica delneonato Regno d’Italia eraispirata dal principio liberale dellaseparazione fra Stato e Chiasa.Vaticano, dedicato ai 150 anni dell’“OsservatoreRomano”. E pensare che tale“singolarissimo giornale” era nato “control’unità d’Italia e contro i suoi principaliartefici”, come rileva l’ambasciatored’Italia Antonio Zanardi Landi nell’introduzioneal volume edito per l’anniversariodalla fondazione della testata, con lacollaborazione dell’attuale direttore, GianMaria Vian.Alla luce della complessità storica,istituzionale e politica dei rapporti cheintercorrono tra Chiesa cattolica e Repubblicaitaliana,l’affermazione delPresidente dellaRepubblica assumeun significatodavvero particolare.Per questopuò essere utile ricordare almeno alcunimomenti principali della storia di questarelazione.Il neonato Regno d’Italia proseguì lapolitica ecclesiastica dello Stato sabaudo(che fu uno dei principali attori del processorisorgimentale dell’unificazioneitaliana), ispirata dai principi liberali delseparatismo tra corpo statale e Chiesa. Lalegislazione piemontese in merito fu estesavia via ai territori annessi, radicalizzandonelo spirito anticlericale. La Chiesa, daparte sua, utilizzò come “arma di difesa”l’enciclica Quanta cura del 1864: in essacondannava il liberalismo e ribadiva leproprie prerogative e immunità. Significativafu anche l’affermazione del dogmadell’infallibilità del Papa nel Concilio VaticanoI.Evento critico fu naturalmente la presadi Roma. Nel 1870, alcune settimanedopo la caduta di Napoleone III, che erastato garante dell’equilibrio tra Regnod’Italia e Stato Pontificio, l’esercito regioguidato dal generale Cadorna entròin Roma. Ciò segnò la caduta dello Statodella Chiesa e la sua annessione al Regnod’Italia. Il 3 febbraio 1871 Roma fu dichiaratacapitale del Regno d’Italia, comeauspicato nel famoso discorso di Cavourdel 1861 alla Camera dei Deputati (lostesso dell’affermazione del principio“Libera Chiesa in libero Stato”). Si apredunque la cosiddetta “questione romana”,controversia politica relativa al ruolo diRoma, sede del potere religioso del Papae insieme capitale d’Italia.34 • n. 3, settembre-dicembre 2010

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