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numero 3/2010 - Collegio Universitario Lamaro Pozzani

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Foto: iStockphoto.co/NikadaDeputazioni di storia patriae società storicheCome preservare la storia delle nostre regioni.di Giuseppe GraziosoRisale alla prima metà dell’Ottocento ladiffusione in tutta l’Europa occidentaledi un rinato spirito culturale teso a riscoprirela storia e le tradizioni del passato.Tale tendenza si esplicava non tantonella riscoperta della “storia classica”,quanto piuttosto nello sforzo di ricostruireil corso degli eventi dai primi secolidopo l’anno Mille. Si pensi alla nascita,nei primi decenni del XIX secolo, del romanzostorico, genere di così ampio successoda indirizzare ancor di più l’attenzionedi molti ambienti culturali europeiverso lo studio e soprattutto la diffusionedelle fonti storiche. Questo generaleorientamento finalizzato a indagare ilpassato e in particolare gli avvenimentiche avevano contribuito alla formazionedegli Stati che componevano la penisolaera un’attività dispendiosa e di difficileconduzione. Pochi, volenterosi intellettualinon avevano la possibilità di raccogliereuna mole di informazioni tale daricostruire la storia di uno Stato, anchese di piccole dimensioni. La carenza dimezzi per la diffusione di tali ricercherendeva l’attività di pubblicazione pienadi ostacoli.Ad assecondare l’amore per l’erudizionestorica intervenne anche il ReCarlo Alberto diSavoia, che medianteil RegioBrevetto del 20aprile 1833 diedevita a un istitutocon la preziosissimafunzione di raccogliere e pubblicarescritti di carattere storico e far circolareperiodici che documentassero i trascorsiNel 1833 Carlo Alberto diede vitaa un istituto con la funzione diraccogliere e pubblicare scrittidi carattere storico.del Regno di Sardegna. Nacque così laRegia Deputazione di storia patria (oggiDeputazione subalpina di storia patria),con sede a Torino e l’obiettivo di studiaree divulgare la storia del Regno. Con unacollana composta da circa una ventina divolumi pubblicati dal 1836 al 1898, daltitolo Historia Patriae Monumenta, questoistituto fu il primo a offrire una chiararaccolta dei trascorsi del regno, in specialmodo per l’antologia di fonti storichemedioevali in essa contenuta. Dal 1896cura la redazione del “Bollettino storicobibliograficosubalpino”. L’istituzione,nonostante il suo carattere prettamenteculturale, era un primo segno del ruolopreminente che il regno sabaudo avrebbeassunto durante il Risorgimento in tutta lapenisola italica. Con il decreto del 21 febbraio1860, l’operato della deputazionestessa era esteso a parte della Lombardiaannessa al regno. Anche questo era un se-panorama per i giovani • 31

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