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GIOVANI NUOVE TECNOLOGIE MODELLI ORGANIZZATIVI

Previdenza - Enpam

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EnpamLorenzin: buona idea costruirela pensione cominciando all’universitàIl ministro della Salute ha apprezzato la proposta dell’Enpam di estendere le tutele diwelfare garantite dalla Fondazione agli studenti di medicina e di odontoiatriadel quinto e del sesto anno“Mi piace l’idea della contribuzione fin dall’età dell’università”.Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin,ha commentato la proposta dell’Enpam di estenderele tutele di welfare garantite dalla Fondazione agli studentidi medicina e di odontoiatria del quinto e del sestoanno. Il ministro lo ha detto in occasione dell’incontrocon i parlamentari medici e odontoiatri, organizzatodall’Enpam per illustrare l’Osservatorio sul lavoroe la proposta di emendamento sull’iscrizione previdenzialedegli studenti.Il ministro ha particolarmente apprezzato la propostadell’Enpam perché “crea anche l’idea della famosaterza gamba: una responsabilizzazione, una educazionesui temi della previdenza ai giovanissimi.Una questione – ha aggiunto il ministro Lorenzin– su cui noi come Paese, abbiamo ancora moltipassi da fare”.Una situazione di oggettiva arretratezza dovuta alfatto che “non c’è ancora coscienza del fatto checol contributivo ormai, anche a causa di una frammentazionedel mercato professionale, c’è bisognodi farsi il proprio piccolo salvadanaio per il futuro.Sotto questo aspetto – ha affermato il ministro –credo che l’educazione agli studenti, ma anche allefamiglie, sia estremamente importante”.Il ministro è poi tornata sull’approccio dell’Osservatorio,particolarmente apprezzato perché finalizzatoa individuare soluzioni che, partendo da una dettagliataanalisi dei fabbisogni occupazionali dei prossimianni, sappiano però poi integrare le tre fasi diformazione-lavoro e previdenza.“Ritengo estremamente interessante – ha detto ilministro – il fatto che voi stiate lavorando non solosui dati occupazionali attuali o su una previsionedi quanti potranno essere i pensionati tra 30 o 40anni, ma anche sul fabbisogno di quanti medici esu quali specializzazioni avremmo bisogno in Italiada qui ai prossimi 15 anni. Da questo punto di vista,la Fondazione sta facendo un lavoro importante e integrabilecon quello svolto dai nostri dipartimenti”.“È un problema di attualità massima – ha concluso ilministro – quello di trovare una soluzione alla questionedelle specializzazioni: come inserire i nuovi medici,come specializzarli e come collocarli nell’ambito diuna riorganizzazione complessiva come quella delleforme di cura sul territorio verso le quali stiamo andando.Su questa strada penso che potremo continuarea collaborare anche nei prossimi mesi”. n10Il Giornale della Previdenza 5 – 2013

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