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MATERNITÀ

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PrevidenzaLa nascita di un bimbo è il momentopiù bello nella vita diuna donna. Ma la maternità(come la paternità) è una sceltache ha anche un’importante valenzasociale, sicché il legislatoreha ritenuto di tutelarla specificamente.Tutte le norme che riguardanoquest’argomento sono stateraccolte in un testo unico, il DecretoLegislativo n. 151 del 26marzo 2001, che disciplina i congedi,i riposi, i permessi e la tuteladelle lavoratrici e dei lavoratoriconnessi alla maternità e paternitàdi figli naturali, adottivi ed in affidamento,nonché il sostegno economicoalla maternità e paternità.Ed è proprio di quest’ultimoaspetto che ci occupiamo, e cioèdell’indennità di maternità, la prestazioneeconomica che copre ilperiodo in cui la donna si astienedal lavoro, e che normalmente siidentifica nei due mesi precedentie nei tre mesi successivi al parto.INDENNITÀdi<strong>MATERNITÀ</strong>:istruzioniper l’usoMarika Sirignano è sposata con Stefano Cacciapuoti, anche lui medico. Sono coetanei e siconoscono dai tempi dell’università. Il loro percorso va in parallelo: laurea, abilitazione econcorso per la specializzazione. Stefano però ha scelto ortopedia e traumatologia.Quando si specializzerà, a marzo 2013, sarà già papà.L’Enpam tutela le madri,anche se non hanno redditi:una differenza fondamentalecon la previdenza pubblica.Ecco cosa spetta a chifa la libera professione,a chi lavora in convenzionee alle dipendenti.E le garanzie di riservaper le specializzandedi Giovanni VezzaLIBERE PROFESSIONISTEE CONVENZIONATEL’indennità di maternità viene pagatadall’Enpam . Si ha diritto allaprestazione non solo quando nasceun figlio, ma anche in caso di adozioneo affidamento a scopo diadozione, e pure (ma in misura ridotta)in caso di aborto, verificatosia partire dal 3° mese di gravidanzae fino a 180 giorni dall’inizio dellagestazione (quando viene consideratoparto a tutti gli effetti). Esclusivamentenel caso dell’adozioneinternazionale di un minore, che abbiagià compiuto i 6 anni di età efino a 18 anni, l’indennità viene pagataper i tre mesi successivi all’ingressodel minore in famiglia.Per richiedere l’indennità bisognacompilare il modulo che si può scaricaredal sito dell’Enpam, e presentareun certificato medico in originale,rilasciato a partire dal 181°giorno di gravidanza (dove vieneattestata la data d’inizio della gestazionee la data presunta delparto) e una copia della denunciadei redditi del secondo anno precedenteal parto. Per legge le domandepresentate dopo 180 giornidal parto (o dall’ingresso in famigliadel bambino) non possono più essereaccettate.‹È COMUNQUE POSSIBILECONTINUARE A LAVORAREPer avere diritto all’indennità nonè necessario interrompere il lavoro.Questo principio è stato riaffermatodalla Corte Costituzionalecon la Sentenza n. 3/1998, dovetra l’altro viene detto che il diversosistema di autogestionedell’attività consente alle donneprofessioniste di scegliere liberamentemodalità di lavoro talida conciliare le esigenze professionalicon il prevalente interessedel figlio.7

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