09.08.2015 Views

MATERNITÀ

Clicca qui per il Giornale completo - Enpam

Clicca qui per il Giornale completo - Enpam

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Lettereintegrativo a carico dei clienti. Tuttavia solo a chi applicail comune metodo contributivo per il calcolodella pensione è consentito destinare l’introito peraumentare i montanti individuali degli iscritti. Nel nostrocaso l’Enpam incasserebbe dei soldi ma l’iscrittonon si vedrebbe aumentare la pensione. Infatti laFondazione applica un metodo di calcolo più favorevoleche considera un periodo di riferimento per ilcomputo del reddito pensionabile pari all’intera vitalavorativa, ma con una rivalutazione agganciata all’inflazione,notoriamente sempre in crescita, inveceche al PIL, come quella del contributivo pubblico,che può avere anche un andamento prossimo allozero (come accaduto nel 2011) o addirittura negativo(come previsto per il 2012).La questione è stata comunque oggetto di valutazionee dibattito all’interno dell’Enpam: la Consulta del Fondodi previdenza della libera professione, fra l’altro, ha evidenziatoche l’effetto immediato di un contributo integrativosarebbe il rincaro della prestazione professionaleper il paziente. Inoltre alcuni temono che, in questi casi,i pazienti possano chiedere al professionista di non fatturareper pagare un prezzo inferiore.In ogni caso sono d’accordo con te nel ritenere che unariflessione su possibili forme alternative di contribuzionevada fatta. Il mondo delle professioni sta cambiando econ la sempre maggiore diffusione del lavoro in formasocietaria, in alcuni casi le attuali modalità di contribuzioneindividuale potrebbero rivelarsi superate.FLESSIBILITÀ E GRADUALITÀPER IL PENSIONAMENTO ANTICIPATOSono un medico chirurgo di circa 54 anni, radiologo ospedalieroda circa 22 anni. Nello scorso numero del Giornaledella Previdenza è stato presentato l’encomiabile esempiodel collega di medicina generale che andrà in pensione a70 anni. Ritengo che questo caso non possa essere preso aparadigma del futuro lavorativo e previdenziale di tutta lacategoria dei medici in Italia. Non nego che esistano delle"isole felici" ove la professione medica sia rappresentatadalla “tranquilla normalità” della medicina del territorio,ma come lei ben sa la realtà dei medici è molto più variegatae complessa. Infatti l'aumento della speranza di vita anagraficanon porta necessariamente ad un aumento della capacitàlavorativa del medico. In ospedale purtroppo la “normalità”non certo “tranquilla” è fatta di stress, turnazionimassacranti, carenza di personale, ingerenza della politicanelle Asl, perdita del potere di acquisto dei salari e patologiesul lavoro come il fenomeno del mobbing.In conseguenza di ciò, ritengo che la riforma delle pensionidebba coraggiosamente andare, almeno per alcuni anni, innetta controtendenza a ciò che la riforma legislativa e lafilosofia del “restare di più al lavoro per avere più vantaggieconomici” si propone di attuare. Nella mente dei legislatoridovrebbero entrare parole d’ordine come flessibilità e gradualità:pensionamenti dei medici, su base volontaria, almenodai 59-60 anni, con 35-36 anni di contributi. Se questosignifica avere pensioni più basse, ciò non toglie chealcuni medici potrebbero accettare una pensione più leggera,ma guadagnandoci in salute, in riposo fisico e psichico, perché“si lavora per vivere, non si vive per lavorare”.Nicola Foti, Orvieto (TR)Gentile collega,la tranquilla normalità della professione medica, in unsereno rapporto con i pazienti, è quella che tutti noiabbiamo sognato fin dai tempi dell’università. La realtàè spesso diversa e non sono pochi i colleghi che sentononecessario lasciare il lavoro prima del tempo. Perquesto “non vogliamo obbligare i medici e gli odontoiatriad andare più tardi in pensione” e “vorremmolasciare l’attuale sistema di opzione della data di quiescenza”(Giornale della Previdenza n. 5/2011). Infatti,scrivevamo un anno fa che il medico sarebbe rimastolibero “di pensionarsi a partire dai 58 anni di età” (Giornaledella Previdenza n. 9/2012). Nel frattempo è arrivatoun nuovo ministro del lavoro che ci ha impostodi alzare l’età del pensionamento anticipato. L’Enpam,grazie alla sua autonomia, è riuscita a presentare unariforma graduale che innalza l’età minima di sei mesiall’anno fino a raggiungere i 62 anni nel 2018. Nessunadelle nostre norme però si applica ai dipendenti pubbliciiscritti all’ex-Inpdap. È vero: gradualità e flessibilitàdovrebbero essere parole chiave per tutti. nAlberto OlivetiLe lettere al presidente possono essere inviate per postaa: Il Giornale della Previdenza dei Medici e degli Odontoiatri,via Torino 38, 00184 Roma; oppure per fax (064829 4260) o via e-mail: giornale@enpam.it.Questa rubrica è pensata per dare risposta a quesiti diinteresse generale. La redazione, per ragioni di spazio,si riserva di sintetizzare il contenuto delle lettere.79

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!