PrevidenzaIl miraggio tedescoattira anche i mediciNell’ultimo anno decine di migliaia di lavoratori italianisi sono stabiliti in Germania. Fra questi non mancanoi camici bianchi. La riprova nelle scuole di linguaOccorre essere flessibili, si dicecosì? Intendo dire che dobbiamotrasformarci in jolly...” dice PaolaDi Gion, laureata in Medicina all’Universitàdi Padova e specializzandain farmacologia clinica inGermania. Approdata dieci anni faper lavorare a Dortmund, ora vivea Colonia con il marito e due figlie.“Sono partita perché mi interessavasoprattutto l’approccio completamentediverso rispetto aquello italiano. In Italia le scuoledi specialità sono ancora moltoteoriche, in più è difficile entrare.In Germania, invece, la specializzazioneè anche troppo pratica.Diciamo che mi riconosco di piùnel modello tedesco, in cui il medicoha una conoscenza di basepiù ampia e sa fare cose che inItalia sono compito degli inferdiCristina Artonimieri”. Alla ricerca di soddisfazionima anche di migliori retribuzionianche negli ultimi anni la Germaniasi conferma più che mai laterra di destinazione dei modernimigranti all’internodell’Unione Europea.A spingersi versol’eldorado tedescomoltissimi operatorisanitari anche italiani.Lo confermauno studio realizzato dall’Universitàdi Hertfordshire sulla mobilità:“Germania e Regno Unito rappresentanole due destinazioni preferite.La scelta delle altre destinazioniè determinata dalla linguae/o dalla prossimità. In linea dimassima, mobilità ed emigrazioneGermaniae Regno Unitorappresentanole due destinazionipreferitesi riscontrano con maggior frequenzatra i medici e in misura minoretra il personale assistenziale”.Secondo i dati della Bundesagenturfür Arbeit, l'agenziatedesca del lavoro,gli italiani direttiin Germania sonocresciuti in mododecisivo dal 2009 al2011: un più 6,3 percento. Un’impennata rispettoall’1,7 per cento registrata all’iniziodella crisi del 2008. Un fenomenoin cui siamo superati dallaGrecia, che segna il 6,4 per cento.Le autorità tedesche segnalanoquasi 233 mila lavoratori italiani inregola con i contributi. Il dato è18
Previdenzaaggiornato a maggio di quest'annoe rappresenta un incrementodel 22 per cento rispetto al2011, quando i lavoratori italianiin Germania erano 189 mila.Conferme arrivano anche dallescuole di lingue come il GoetheInstitut Italia che dal 2011 al 2012ha registrato una crescita delleiscrizioni del 18 per cento, mentrel´anno prima l’aumento era statodel 10 per cento. A Napoli i corsisi concentrano sulle parole utiliper infermieri, medici o laureati inlegge. Anche nelle sedi in Germaniagli istituti realizzano classi indirizzatea medici e infermieri italianiche vanno sul posto per sessionifull immersion.Anche nelle sediin Germania gli istitutirealizzano classiindirizzate a medicie infermieri italianiMa sul miraggio tedesco comincianoad emergere i lati negativida chi ci vive da tempo, comePaola Di Gion: “Oltre all’imposizioneculturale che passa attraversola lingua, che è uno dei fattoriche mi vede molto critica, c’èun diffuso scontento tra i mediciper i sovraccarichi di lavoro, i turnidi 24 ore e una media lavorativadi 10-12 ore al giorno. Di frontealle proteste, invece di migliorarela situazione le autorità rispondonoripiegando sui nuovi arrivati”.Per questo moltissimi mediciche avevano puntato sulla locomotivaeuropea ora guardano altrove:“La Svezia garantisce un ottimowelfare – aggiunge Paola DiGion – e potrebbe essere la nostrafutura tappa. Anche se le lunghegiornate buie fanno paura”. nIL SISTEMAPREVIDENZIALE TEDESCOEsiste infatti una cassaprevidenziale specificaper i mediciin ciascun Landdella Repubblica FederaletedescaIn Germania i medici, sia dipendentisia liberi professionisti, versanoi contributi ad un unico entelegato all’Ordine dei medici, laÄrzteversorgung. I medici dipendenti,sia pubblici sia privati, versanoalla Cassa il 19,6 per centodel salario lordo. Un’aliquota cheviene divisa equamente tra lavoratoree azienda.I liberi professionistiversano comecontributi lastessa percentuale,il 19,6 percento sul lordodel reddito dichiarato.I medici di famiglia operanoin convenzione con diversestrutture locali e regionali, ma allastessa stregua dei medici ospedalieriin Italia, possono esercitareun’attività da liberi professionisticon pazienti all’interno o all’esternodelle cliniche.La previdenza professionale sibasa sulla legislazione dei rispettiviLänder. Esiste infatti unacassa previdenziale specificaper i medici in ciascun Landdella Repubblica Federale tedesca,controllati da una strutturacentrale che fa capo all’Ordinedei medici. Le Casse, prevedonol’adesione obbligatoria da partedi tutti i professionisti autonomie dipendenti e sono autogestiteda parte dagli Ordini professionali.Si autofinanziano tramite icontributi degli iscritti e quindi,pur essendo didiritto pubblico,sono indipendentidallo Stato. In Germanial’idea di crearedelle Casse sor -se dopo la Pri -ma Guerra Mondiale, con il paesein preda all’inflazione. I dirigentidell’Ordine dei medici della Bavierarealizzarono allora l’idea diun ente di auto-tutela solidale,uscendo dalla crisi senza aiutostatale. L’idea si basava su dueprincipi: l’aiuto al singolo, maanche una responsabile solidarietàcollettiva. La più vecchiaCassa, cioè la Bayerische Ärzteversorgung,sorse in Baviera nel1923 proprio per iniziativa deimedici.19