09.08.2015 Views

Previdenza

1-25APRILE:ENPAM 4-09

1-25APRILE:ENPAM 4-09

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

EMERGENZEd’animo, molti medici ed infermieriche pure hanno persocasa, parenti ed amici, sonoriusciti ad allestire, conl’aiuto anche della C.R.I. un“Ospedale di emergenza”pronto ad offrire una assistenzacapillare ai ricoveratinelle tendopoli dove sonostati creati punti di raccoltaper i medici di base, che lavorano24 ore su 24.È tornata in funzione la medicinaspecialistica, maggiormentecolpita da questo tragicoevento (gran parte deglistudi specialistici privatiè andata distrutta o è inagibile).Si sono mossi anche imedici clown, i nostri PatchAdams, che portano sollievo,colore e procurano le risatedei più piccoli, che sonoi soggetti che risentonodi più della tragedia.Anche l’assistenza domiciliare,se così può essere chiamata,ha ripreso a funzionare infavore di quelle persone, nondeambulanti ed impossibili-© Claudio Morelli / Emblematate a muoversi, che sono stateassistite nelle tende.Il lavoro è ripreso in un climadi grande solidarietà, digentilezza e senza polemichedi sorta.Come non ricordare i colleghidella costa adriatica di Pescara,Silvi, Tortoreto ecceterache stanno assistendopiù di ventimila aquilani ospitatipresso gli alberghi di questelocalità di mare.Riaprono i bar, le edicole, inegozi, c’è voglia di riprendereda dove si è interrotto ese è vero che, come dicevaAlessandro Magno, un popoloin salute è un popolo invincibile,allora è nostro specificocompito quello di alleviarele sofferenze di chi soffre,di chi ha perduto tutto inquesta terribile tragedia.La migliore medicina in questicasi è assicurare alla gentela meravigliosa sensazionedi essere protetta, di sapereche ci siamo.È mio obbligo sottolineareche il corpo sanitario, i medici,gli infermieri e tutti coloroche prestano la propriaopera preziosa in aiuto e curaa coloro che soffrono,compiono la missione nel ricordodel dottor Dante Vecchioni,rimasto sepolto sottole macerie e di tutti queicolleghi che in questa sciagurahanno perduto i lorofamiliari.L’Aquila metti il camice ecura i tuoi figli, solo così potraicurare te stessa!!!Ed eccoci alle telefonate alGiornale della <strong>Previdenza</strong>.All’inizio le voci sono concitate.Poi, con il trascorreredel tempo, la comunicazioneacquista una certa regolarità.All’altro capo delfilo c’è un gruppo di medicidell’Aquila: “Siamo una ventina.Vogliamo parlare conil nostro giornale. Abbiamobisogno di confidarci conqualcuno, di raccontare unpo’ della nostra nuova vitaL'Aquila, 6 aprile 2009 - Sfollati i ricoverati dell'Ospedale San Salvatore, dichiarato inagibilesotto le tende accanto allepersone che soffrono”.Alle prime ore del mattino,molti di loro, “tanti”, scendonodalle auto dove hannotrascorso la notte e si avvianoverso le tende. Per lamaggior parte sono specializzandiche vivono da tempoall’Aquila e si sentono ormaicittadini di questa terramartoriata.Oggi, “abbandonati da Dioe dagli uomini”, si aggiranoquasi sperduti sotto le tendeper portare un po’ di confortosoprattutto agli anziani chevivono momenti così difficilie tristi. Piove, fa freddo ela terra continua a tremare.“Ci sembra di esserci trasformatiin psicoterapeuti. Primaquesti pazienti di etàavanzata venivano in ospedaleper farsi curare e magarisolo per avere qualcheconsiglio o, come sostenevamonoi, per chiacchierareun po’ con il medico”.Questi colleghi che si alternanoal telefono, raccontanouna storia unica: “Dentrogli occhi di tante di questepersone c’è il vuoto. Moltihanno perduto tutto quelloche possedevano, altri, epurtroppo sono tanti, piangonoi loro cari scomparsi”.Come si fa a dimenticare,racconta una dottoressa, chequattro bambini sono mortisoffocati dalla polvere.Sono le stesse parole del dottorBerardino Persichetti,neonatologo, che ha vistoquei cadaverini stesi; l’unoaccanto all’altro, nei corridoidel Pronto soccorso:“Sembrava d’essere in guerra”,dice con le lacrime agliocchi. E conclude: “Non lasciatecisoli!”. •5

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!