30FORMAZIONERazionalizzare le scuoledi specialità medicheLa formazione in Europa non è più un affare privato di ciascunPaese. È indispensabile che gli Stati membri adottino un identicomodello sia pure adattato ai diversi sistemi sanitari nazionalibile che tutti gli statimembri adottino un identicomodello, sia pure conle dovute specifiche peculiaritàlegate alle caratteristicheparticolari dei diversisistemi sanitari nazionali.In quest'ottica di “miglioramentodella qualità dellaformazione medica” il Miurha dato il via nei mesi scorsial processo di razionalizzazionedelle Scuole di specializzazionemediche, secondoquanto previsto delledisposizioni contenutenei DD.MM. 1/8/2005 e29/3/2006, concernenti larevisione degli ordinamentididattici e l’individuazionedegli standard e dei requisitiper l’accreditamentodelle reti formative dellescuole stesse.È stato recentemente concordatocon il ministerodel Lavoro, della Salute edelle Politiche sociali diavviare, già dal corrente“Le Universitàcollaborerannocon altre Universitàstrutture ospedalieree cliniche private“a.a. 2008/2009, una primafase di sperimentazione,che avrà come specifichedestinatarie le scuoledi specializzazione assegnatariedi un solo contrattodi formazione specialisticaper il primo annodi corso.Al contempo è stato altresìconcordato, d’intesacon la Conferenza Stato-Regioni,di costituireun’apposito tavolo tecnico-politicoche avrà ilcompito non solo di individuarenuove metodologieper la rilevazione deifabbisogni regionali, maanche criteri oggettivi peril completamento, entrol’inizio dell’a.a. 2009/2010,del processo di razionalizzazionedi tutte le scuolein stretta osservanza delledisposizioni di cui al DM1.8.2005. Praticamenteogni Ateneo avrà una solascuola per ogni tipologiache rispetti le caratteristicherichieste dal nuovoordinamento.In sintesi tale razionalizzazionenasce dalla necessitàdi mettere in atto, soprattuttonelle branchechirurgiche, le direttiveeuropee che mirano “alraggiungimento di unaLa figura del medico informazione specialisticasta andando incontroin questi anni aprofondi mutamenti, immersanella contraddizionetra la “teoria” di unalegislazione che dovrebbedefinirne gli aspetti lavorativie formativi e una“realtà” in cui tale legislazione,nonostante la firmadi un contratto, relegail medico specializzandoalla condizione di studente.In questa situazionedi ambiguità i mediciin formazione specialisticafiniscono per pagarel’alto prezzo della mancatatutela lavorativa (almenoin parte) e di una formazionenon in linea conquelli che sono gli standardeuropei; allo stessomodo la comunità pagal’altissimo prezzo di unapolitica miope che, noninvestendo in formazionemedica, rischia in futurodi non poter garantire lasalute dei cittadini e metteuna seria ipoteca sullaqualità del Sistema sanitarionazionale.La formazione in Europa,infatti, non è più un affareprivato di ciascun Paeseaderente: è indispensapienaautonomia e capacitàprofessionale” deimedici in formazione specialistica,al termine delloro corso di studi.Linee di indirizzo generalein questo senso sonoche i due terzi dell'attivitàsvolta dai medici in formazionedovrà essere dedicataad attività praticheprofessionalizzanti e unterzo ad attività didatticateorica, favorendo l’interattività.Le singole discipline verrannounite in “tronchicomuni”, all'interno deiquali le diverse tipologiedovranno integrarsi in attivitàdidattiche teorichee pratiche comuni, a scopoprofessionalizzante.Al diploma di Specialitàverrà allegato un certificatoche riporterà le oreed il tipo di attività (praticheprofessionalizzantie teoriche) svolte dal medicodurante la specializzazione.Per il raggiungimento degliobiettivi formativi leUniversità potranno avvalersidi collaborazionicon strutture ospedaliere,altre Università maanche strutture differenti,come ad esempio clinicheprivate. In ogni casol’attività dello specializzandodovrà esseresempre guidata da un tutor,non potendo in nessuncaso essere sostitutivadi quella svolta dalmedico strutturato. •A cura della presidenzadi Federspecializzandi(www.specializzandi.org)
INTERNETSuggerimenti e novità dal World Wide WebGendermedicine.orgwww.gendermedicine.org/In occasione del “Terzo seminario sulla salute della donna”,organizzato dall’Istituto superiore di sanità e dallaSocietà italiana di farmacologia, è stato lanciato il sitoGendermedicine.org, organo ufficiale della EuropeanSociety of GenderHealth and Medicinee della Societàitaliana per lasalute e la medicinadi genere. Concepitoper i medicidi medicina generalee per glispecialisti interessatia questo tema, il sito contiene documenti, notizie,eventi, articoli e dibattiti focalizzati sulla medicina di generee sul suo impatto nella prevenzione, nella diagnosie nella terapia delle differenti malattie. I contenuti sonoorganizzati in sezioni relative alle varie patologie comediabete, osteoporosi, malattie endocrine, malattie cardiovascolari,malattie cerebrovascolari, menopausa e malattiepsichiatriche.Guida all’uso dei farmaciwww.guidausofarmaci.it/La quinta edizione della Guida all’uso dei farmaci,tratta dal volume n.55 del British National Formulary,– la pubblicazione nata dalla collaborazionetra British Medical Association e Royal PharmaceuticalSociety of Great Britain – adeguata alla realtà italianain base alla disponibilità dei farmaci e alle indicazioniper cui sono autorizzati nel nostro Paese. Il sitoè organizzato per aree cliniche e per ciascun principioattivo vengono riportate le indicazioni, le avvertenze,le controindicazioni,gli effetti indesiderati,la posologia,i nomi commerciali,la confezione,il prezzo e laclasse di rimborsabilitàe le segnalazionidell’Agenziaitaliana del farmacoin tema di vigilanza.Doc2Dochttp://doc2doc.bmj.com/Da qualche mese il BritishMedical Journalha lanciato il socialnetwork Doc2Doc che hal’obiettivo di aggregare mediciintorno a specifici temi,di dare loro la possibilità didiscutere casi che copronoogni aspetto della medicinae di ragionare e dibattere sulleultime scoperte scientifiche. Sulla scia di Facebook e conle stesse modalità – registrazione, visualizzazione dei colleghicon cui si è in contatto, forum e blog su cui partecipare– Doc2Doc si presta bene a veicolare contenuti professionalie collegati alla pratica clinica o a trattare temiquali la ricerca, la formazione e l’aggiornamento o quellipiù in generale connessi alla pratica della medicina e dellasanità, come il governo clinico, le nuove questioni sollevatedai pazienti migranti, il futuro della professione medica,i problemi specifici degli studenti di medicina.SaluteInternazionale.infohttp://saluteinternazionale.info/Con un approccio internazionalistae multidisciplinareagli aspetti sanitaridel processo di globalizzazione,SaluteInternazionale.infoè uno spazio di informazionee riflessione, di approfondimentoculturale escientifico, di discussione econdivisione organizzato inquattro aree distinte: Innovazionee management; Migrazioni e salute; Salute globale;Sistemi sanitari internazionali. Promotore e coordinatoredel blog è il professor Gavino Maciocco, del Dipartimentodi sanità pubblica, Università di Firenze, che spiega su Yahoo!Salute:“Chiunque oggi […] affronti temi che riguardanola salute e l’assistenza sanitaria difficilmente può fare ameno di riferirsi a esperienze internazionali, confrontarsicon le informazioni provenienti da molteplici fonti. Occuparsidi salute e sanità internazionali serve dunque a diventarepiù informati e più colti. Serve anche a diventare migliori:a uscire da se stessi, a guardare agli altri, al mondo.”31
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