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Previdenza

1-25APRILE:ENPAM 4-09

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ENPAMFondato da Eolo Parodiwww.enpam.it<strong>Previdenza</strong>Anno XI - n° 4-2009IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli Odontoiatri© Claudio Morelli/Emblema/SintesiParodiL’AQUILA, 6 APRILE 2009: OSPEDALE SAN SALVATORENon possiamo lasciare soli coloro che chiedono aiuto. L’Enpam è pronto a finanziareil nuovo ospedale. Così ha deciso all’unanimità il Consiglio di amministrazione il 24 aprilePoste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003(conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma


un futurodi certezze.Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attivitàlavorativa avrai necessità del 75/80% dell’attuale reddito professionale.FondoSanità è la risposta alle tue esigenze di integrazioneprevidenziale.www. .itPer aderire:A) Scaricare dal sito internet www.fondosanita.it la SCHEDA DIADESIONE e il MODULO DI BONIFICO.B) Spedire la SCHEDA DI ADESIONE compilata unitamente allacopia del BONIFICO EFFETTUATO alla Segreteria di FondoSanità,P.zza della Repubblica, 68 - 00185 Roma.PER INFORMAZIONI:Tel. 06 48294333 Sig.ra DANIELA BRIENZATel. 06 48294337 Sig. ra PAOLA CINTIOFax 06/48294284 - E-mail: segreteria@fondosanita.itwww.fondosanita.itFondi chiusi o fondi aperti?FondoSanità (fondo “chiuso” riservato ai lavoratori del settore) si fapreferire ai numerosi fondi “aperti” disponibili sul mercato per evidentie concreti vantaggi:• possibilità di scelta e di eventuali cambiamenti dei gestori;• influenza sulle scelte attraverso le elezioni dei Rappresentanti dell’Assembleae del C.d.A.;• influenza sulle scelte strategiche ed organizzative del fondo;• commissioni di gestione (tra 0,10% e 0,15%) nettamente inferiori aifondi aperti (in generale tra 0,60% e 2%) e quindi solo 1,5% in 10 anni enon il 6-20%, con sensibili differenze nei rendimenti accumulati e quindinel capitale e nella rendita vitalizia;• nessuna spesa per pubblicità e nessuna commissione da corrispondere avenditori o agenti.Prestazioni pensionisticheIl diritto alla prestazione pensionistica complementare si acquisiscecon almeno cinque anni di partecipazione. L’associato potrà chiedereche gli venga liquidato subito, sotto forma di capitale, al massimo il50% dell’importo maturato, mentre il rimanente verrà impiegato comepremio unico per l’acquisto di una rendita vitalizia rivalutabile personaleoppure reversibile (moglie, ecc.). In misura non eccedente il 10% dellapropria contribuzione annua, è possibile acquisire polizze vita assicurativecomplementari per la copertura dei rischi di invalidità e premorienza.Il regime di capitalizzazione (il capitale versato più i rendimenti accumulatiserviranno a garantire le prestazioni pensionistiche future) e dicontribuzione definita (il livello contributivo è predefinito e la pensioneè in funzione del rendimento netto del fondo) scelti da FondoSanità, lorendono uno strumento previdenziale sicuro, trasparente, vantaggioso,necessario.CAPITALE TOTALERENDITA ANNUALE LORDAEuro 51.645,69 Euro 3.640Euro 154.937,07 Euro 10.920Euro 258.228,45 Euro 16.650,64Esempio di rapporto tra capitale accumulato (versamenti +rendimenti) e rendita vitalizia calcolato utilizzando un coeffi cientemedio di conversione per l’età di 65 anni. (Legge 335/95)Come pagare MENO TASSEI benefici fiscali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: iversamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importoannuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro.Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEF del“capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; la deducibilitàfiscale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di imposta IRPEF del 19%per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscritto prima del 1°gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitalizia del 15% èridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno dipartecipazione fino ad arrivare al 9%.ChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fini di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrireun valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentistiche, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiusodestinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , ifarmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia),nonché i soggetti fiscalmente a carico degli aderenti.


Numero 4/2009in questo numero2 L’Italia continua a piangere3-5 Emergenze: il terremoto in Abruzzo6-7 Il valore morale della Verità8-9 Sistemi di controllo in previdenza10 A proposito di Federspev11 Riscatto di laurea12-13 Gli obiettivi della Sifop14-15 L’intervista/1: chirurgia toracica16-17 L’intervista/2: chirurgia oncologica18-19 Medicina estetica20-21 In tema di colonna vertebrale22 Tubercolosi, malattia non ancora sconfitta23 Ricerca, il neuroblastoma infantile24-25 Medici illustri, Ugo Cerletti26-27 I 100 anni della Montalcini28 Notizie29 Psichiatra e società30 Specializzandi e formazione31 Internet e sanitàSOMMARIO<strong>Previdenza</strong>IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli Odontoiatri32 “Medico-cura-te-stesso”, convegno a Modena33 Accadde a… Maggio34-39 Congressi, convegni, corsi40-41 Gara di macchine e di solidarietà42-43 Vita degli Ordini44-45 Come la società affronta la “crisi”46-47 Comunicazione, l’Istituto Luce48-49 Archeologia, Paolo Matthiae50-53 Recensioni libri54-55 Musica, Georg Friedrich Handel56 Antichi ospedali d’Italia57 Mostre ed esposizioni58-61 Lettere al Presidente62 Filatelia63 Responsabilità delle strutture sanitarie64 Premio AndiGenova 2008IMPORTANTE: POLIZZA SANITARIALa nuova polizza sanitaria è ormai pronta. Dal prossimo numero, come per gli anni precedenti,sarà pubblicata sul nostro Giornale con il modulo per l’adesione. Per il versamento e l’invio delmodulo il termine scadrà il 31 luglio prossimo. Altri particolari sul sito www.enpam.it


LA FINESTRA DELL’Italia continuaa piangeredi Eolo ParodiPresidenteLa notizia del terremoto,tutto ciò che ha provocatouno scenario chegli italiani non dimenticheranno,ha portato ognuno dinoi a rivalutare sentimenti,commozioni e lacrime datempo dimenticate.Abbiamo problemi enormiin quanto dobbiamo aiutarei tanti, tanti, tanti mediciche hanno perso familiari,lo studio professionale e,persino, il loro ospedale cheera molto rinomato.So che il tema è difficile, soche tanti medici e tanti superstitipiangono per situazionipeggiori di un terremoto,abbiamo però davantia noi un immenso panoramadi solidarietà che ciporterà, tutti, a sacrifici.Non possiamo lasciare solicoloro che chiedono aiutoin maniera molto chiara, mariservata come sempre. Ilnumero dei medici, dei dentistie delle tante famiglie disastratecopre una dimensioneinusitata.Questa volta non si tratta difare il nostro dovere istituzionale,ma riteniamo obbligatoriosentire e valutare lanostra coscienza.Vi terremo al corrente e sonocerto che insieme daremoancora una volta unamano a chi piange, a chi nonriesce ad immaginare qualesarà il suo futuro. •ULTIM’ORAL’ENPAM PER L’ABRUZZOIl Consiglio di Amministrazione dell'Enpam riunitosi oggi 24/4/2009, ha decisoall'unanimità di essere pronto a finanziare il nuovo ospedale dell'Aquila“Ci sentiamo profondamente vicini - ha dichiarato il Presidentedell’Enpam Eolo Parodi - alle popolazioni dell’Abruzzocolpite in maniera drammatica dal terremotoe vogliamo concretamente aiutare la rinascita di questabellissima terra”.“Abbiamo così deciso - ha continuato Parodi - nel Consigliodi Amministrazione di oggi 24 aprile 2009, oltreai contributi previsti dal Fondo assistenza per tutti i medicied odontoiatri che hanno subito danni, di prendercicura della ricostruzione dell’ospedale dell’Aquila. Sentiremo,con la massima sollecitudine, tutte le Autoritàcompetenti per concordare modalità e tempi di tale progetto.Un impegno economico complessivamente rilevante, implementatoanche da tutti i versamenti che gli iscritti devolverannoalla Fondazione con il contributo del 5 permille previsto nella dichiarazione dei redditi”.Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione hannoaccolto con ferma e piena condivisione la proposta delloro Presidente, “convinti come sono di dover aiutare,nell’enorme sforzo di ricostruzione, non solo i cittadiniabruzzesi ma l’intero Paese”.2


Una città colpita che riparteanche con l’aiuto dei mediciL'Aquila, 6 aprile 2009. Un ferito viene soccorso dai medici del 118EMERGENZE© Danilo Balducci/SintesiMaurizio Ortu, presidente dell’Ordine dei medici e degli odontoiatri dell’Aquila,sollecitato da noi, ci ha raccontato, tra una telefonata e l’altra, tra una visitamedica e una corsa sotto le tende che ospitano i terremotati, un po’ della storiache i medici aquilani stanno vivendo con grande coraggio e abnegazione,dopo il disastroso terremoto. Sono parole semplici e perciò commoventi.A questa testimonianza si aggiunge quella di una ventina di medici che hannochiamato il “loro” giornale per sentire una voce amica.“Noi viviamo sotto le tende di giorno e dormiamo nelle auto di notte”3


EMERGENZE© Danilo Balducci/SintesiUn operatore sanitario prepara il necessario per gli interventi di urgenza sui feriti estratti dalle macerieè una cittàche piano piano staL’Aquilariaprendo gli occhi.Non è morta, è solo rimastastordita da un colpo “ben assestato”.È pronta a ripartireanche grazie ai mediciche, a dire il vero, non hannomai smesso di preoccuparsidella gente. All’indomanidel sisma l’emergenzaè scattata non solo a L’Aquila,ma in tutti i paesi limitrofirimasti isolati.Il mio primo pensiero, comepresidente dell’Ordine,va ai colleghi ma anche agliinfermieri del Pronto Soccorsoche, pur operando inuna struttura distrutta dalterremoto, sono riusciti,stringendo i denti, ad assisteretutti coloro che, ora dopoora, venivano estratti ancoravivi dalle macerie. Possodire che se molti, graziea Dio, si sono salvati è statoanche merito loro. Lastessa Protezione civile, loripeto in tutti gli interventiche faccio ormai da giorni,si è complimentata con meper il comportamento dellaclasse medica aquilana chesi è dedicata giorno e nottealla cura ed all’assistenza deipropri concittadini.Ma oltre all’emergenza, moltisono gli encomi da fare.I medici di base sono subitoentrati in azione creandonuclei di assistenza anchedavanti alle farmacie cittadinedove prescrivevano medicinali.L’ospedale da campo è statoallestito subito, vista l’inagibilitàdel nosocomio cittadino,nell’ampio parcheggiodell’Ospedale San Salvatore.Sono stati anche realizzatipresìdi medici e centripolispecialistici nella Piazzad’Armi e nello Stadio rugbisticodi Acquasanta.Anche la sanità privata, però,non è stata con le maniin mano.La Casa di Cura Villa Letiziadi Preturo, unica clinicaaquilana a non aver subitodanni, non solo ha accolto imalati più gravi e quelli intrattamento oncologico, maha anche messo a disposizionela vicina Casa di RiposoVilla Dorotea per il ricoverodei pazienti.Molte, dunque, le iniziativesanitarie che hanno fornitoaiuto alla popolazione bisognosa.Nel parcheggio dell’Ospedalesono in funzione un’odontoambulanzaed un’oftalmoambulanzaper alleviare lesofferenze dentarie ed oculistiche.Sono arrivati anchegli occhiali d’emergenza percoloro che li hanno persi nelsisma.L’Ospedale de L’Aquila è stato,purtroppo, devastato dalterremoto. Non perdendosi4


EMERGENZEd’animo, molti medici ed infermieriche pure hanno persocasa, parenti ed amici, sonoriusciti ad allestire, conl’aiuto anche della C.R.I. un“Ospedale di emergenza”pronto ad offrire una assistenzacapillare ai ricoveratinelle tendopoli dove sonostati creati punti di raccoltaper i medici di base, che lavorano24 ore su 24.È tornata in funzione la medicinaspecialistica, maggiormentecolpita da questo tragicoevento (gran parte deglistudi specialistici privatiè andata distrutta o è inagibile).Si sono mossi anche imedici clown, i nostri PatchAdams, che portano sollievo,colore e procurano le risatedei più piccoli, che sonoi soggetti che risentonodi più della tragedia.Anche l’assistenza domiciliare,se così può essere chiamata,ha ripreso a funzionare infavore di quelle persone, nondeambulanti ed impossibili-© Claudio Morelli / Emblematate a muoversi, che sono stateassistite nelle tende.Il lavoro è ripreso in un climadi grande solidarietà, digentilezza e senza polemichedi sorta.Come non ricordare i colleghidella costa adriatica di Pescara,Silvi, Tortoreto ecceterache stanno assistendopiù di ventimila aquilani ospitatipresso gli alberghi di questelocalità di mare.Riaprono i bar, le edicole, inegozi, c’è voglia di riprendereda dove si è interrotto ese è vero che, come dicevaAlessandro Magno, un popoloin salute è un popolo invincibile,allora è nostro specificocompito quello di alleviarele sofferenze di chi soffre,di chi ha perduto tutto inquesta terribile tragedia.La migliore medicina in questicasi è assicurare alla gentela meravigliosa sensazionedi essere protetta, di sapereche ci siamo.È mio obbligo sottolineareche il corpo sanitario, i medici,gli infermieri e tutti coloroche prestano la propriaopera preziosa in aiuto e curaa coloro che soffrono,compiono la missione nel ricordodel dottor Dante Vecchioni,rimasto sepolto sottole macerie e di tutti queicolleghi che in questa sciagurahanno perduto i lorofamiliari.L’Aquila metti il camice ecura i tuoi figli, solo così potraicurare te stessa!!!Ed eccoci alle telefonate alGiornale della <strong>Previdenza</strong>.All’inizio le voci sono concitate.Poi, con il trascorreredel tempo, la comunicazioneacquista una certa regolarità.All’altro capo delfilo c’è un gruppo di medicidell’Aquila: “Siamo una ventina.Vogliamo parlare conil nostro giornale. Abbiamobisogno di confidarci conqualcuno, di raccontare unpo’ della nostra nuova vitaL'Aquila, 6 aprile 2009 - Sfollati i ricoverati dell'Ospedale San Salvatore, dichiarato inagibilesotto le tende accanto allepersone che soffrono”.Alle prime ore del mattino,molti di loro, “tanti”, scendonodalle auto dove hannotrascorso la notte e si avvianoverso le tende. Per lamaggior parte sono specializzandiche vivono da tempoall’Aquila e si sentono ormaicittadini di questa terramartoriata.Oggi, “abbandonati da Dioe dagli uomini”, si aggiranoquasi sperduti sotto le tendeper portare un po’ di confortosoprattutto agli anziani chevivono momenti così difficilie tristi. Piove, fa freddo ela terra continua a tremare.“Ci sembra di esserci trasformatiin psicoterapeuti. Primaquesti pazienti di etàavanzata venivano in ospedaleper farsi curare e magarisolo per avere qualcheconsiglio o, come sostenevamonoi, per chiacchierareun po’ con il medico”.Questi colleghi che si alternanoal telefono, raccontanouna storia unica: “Dentrogli occhi di tante di questepersone c’è il vuoto. Moltihanno perduto tutto quelloche possedevano, altri, epurtroppo sono tanti, piangonoi loro cari scomparsi”.Come si fa a dimenticare,racconta una dottoressa, chequattro bambini sono mortisoffocati dalla polvere.Sono le stesse parole del dottorBerardino Persichetti,neonatologo, che ha vistoquei cadaverini stesi; l’unoaccanto all’altro, nei corridoidel Pronto soccorso:“Sembrava d’essere in guerra”,dice con le lacrime agliocchi. E conclude: “Non lasciatecisoli!”. •5


PREVIDENZAIl valore moraledella VERITÀ6di Mario Falconi (*)Troppi sono ancora coloroper i quali la “verità”,quando è scomodao portatrice di possibiliturbative psicologiche,deve essere sottaciutao edulcorata.Noi sosteniamo invece cheessa vada sempre detta perquello che è, magari con ildovuto garbo, perché nessunoha il diritto, omettendoverità importanti, di impedirea chicchessia di poterdecidere liberamente eprogrammare il proprio futuroin conseguenza dieventi spiacevoli e/o inattesi.Non molto tempo fa, in undibattito televisivo su uncanale nazionale, avemmouno scontro dialettico conun illustre e famoso avvocatoche ha anche avutoimportanti incarichi di governonazionale, il qualesosteneva che non andassequasi mai comunicata alpaziente una malattia aprognosi infausta per noiera valido l’esatto contrario.Il destino volle che telefonòin diretta una signorache, con voce rotta dall’emozione,raccontò cheil marito, prima di morireper una grave patologianeoplastica, le disse, puramandola, che non leavrebbe mai perdonato diavergli sottaciuto, d’accordocon i medici, la veradiagnosi della sua malattia,quando era ancora inbuone condizioni psico-fisichetali da consentirgli liberescelte.Abbiamo volutamente es -tremizzato l’esempio pertrarne la morale che essopuò essere traslato ad ognicampo della nostra vitacompreso quello previdenziale.La storia della nostra Fondazioneè ricca di tante positivitàma anche di alcunenegatività che non possonoe non debbono esseremai sottaciute, anche se lagran parte di esse riguardaun passato ormai remoto.Dichiarare, affrontare e rimuoverele criticità anchein campo previdenziale,non è solo un dovere moralema rappresenta l’unicovero antidoto per evitareche salti quel grandepatto generazionale fondatosu SOLIDARIETÀ eEQUITÀ primo cementofondante della SOSTENI-BILITÀ dell’intero sistema.Più volte nei nostri interventinei vari momenti divita associativa della Fondazioneabbiamo postol’accento, come nostro costume,più sulle cose chenon sono andate nella giu-sta direzione nel passato oche non vanno nel presentecome ad esempio dellanecessità di una efficace,permanente e strutturalecampagna di comunicazionefatta di informazionema anche di formazione.Molto tempo ed energie,anche economiche, si sonodovute mettere in campoper risanare un patrimonioimmobiliare che non semprefu acquistato con criteririgorosi e virtuosi.Molto tempo e energie sisono dovute mettere incampo per ridurre progressivamentequegli eccessivibenefici, assolutamenteinappropriati, soprattuttose valutati in un ottica dilungo periodo, di cui hannopotuto godere in passatomolti nostri colleghi.Occorre anche dire conchiarezza che saremo costrettiin ogni caso a rivedere,abbassandole, anchele attuali aliquote di rendimento.Ogni generazione può edeve farsi carico della precedentea patto però chenon ci siano eccessive disparitàdi trattamento fradi esse come improvvidamentesi è già verificato.“Molto tempoed energiesono state messein campo“Purtroppo noi, non soloper l’attuale andamento demograficoo economico,anche a parità di retribuzionedell’intero arco di vitalavorativa dei nostri padri,non godremo dellestesse loro sostanziose pensioni.Molto tempo ed energiedovranno essere messe ulteriormentein campo nell’attualedifficile contesto,nel quale peraltro si emananonorme inique da partedei ministeri vigilantiche non vengono richiestealla previdenza pubblica eche mettono in crisi la stabilitàdella nostra fondazioneprivata.È innegabile però che, al dilà di un indispensabile virtuosogoverno di tutte le risorsea disposizione messoin campo da vari anni,l’adeguatezza delle pensioni,soprattutto per intere fascedi colleghi contribuenti,quali ad esempio quellidella medicina generale,passa prima di tutto dalfronte dei contributi versati.Nessuno si illuda che conl’attuale 15%, fermo da varianni, si possa aspirare apensioni dignitose.Riteniamo che questo sia,tra gli altri, un argomento,oseremmo dire, di rilevanzasociale per moltissimicolleghi, da portare avanticon assoluta determinazioneai tavoli contrattuali.Purtroppo molti sono co-


PREVIDENZAla quale chi vive esclusivamentedi medicina generaleper vera e consapevolescelta professionale, vedràin futuro una diversificazionepensionistica, progressivamentecrescente, rispettoad altri che hanno usatotale scelta per privilegiarealtre motivazioni.Nonostante tutto ancoraoggi 1 euro investito nell’Enpamoffre opportunitàe garanzie assolutamenteconcorrenziali rispetto aqualsiasi operatore finanziariodel mercato.Molte appropriate sceltedovranno essere ancoramesse in campo a tutela ditutti, mai sottacendo la VE-RITÀ ma nel contempochiedendo a molti di esercitareil sacrosanto doveredi critica partendo sempredalla reale conoscenza.La previdenza è una materiaostica di cui si parla pocoe a volte non in modocorretto.L’unica maniera utile, se sihanno dubbi, è quella dichiedere informazioni. Tuttii componenti del Consi-loro che vivono in precariecondizioni economichee per i quali gli eventualiaumenti dovrebbero esseretali da consentire un giustoequilibrio tra le risorseda impiegare per la vitaquotidiana e quelle da accantonareper la futurapensione.L’istituto della contribuzioneintegrativa volontaria,pur utile, non può essere lascorciatoia risolutiva deiproblemi previdenziali. Nonvorremmo mai essere spettatoridi una situazione nelgliodi amministrazione apartire dal suo presidentesono a disposizione per fornireogni utile chiarimento.Troppi sono coloro che, perinteressi non sempre confessabili,attentano alla stabilitàdella nostra Fondazione.Evitiamo, non volendolo,di farci del male inutileperseguendo insieme,attraverso la VERITÀ deifatti , la strada comune dellamigliore previdenza possibile.•(*) Vice Presidente vicario7


PREVIDENZA8di Alberto Oliveti (*)Sistema di controlloche solleva interrogativiistituzionaledella Fondazione Enpamè sostenere la so-L’obiettivolidarietà e l’uguaglianza tragenerazioni successive in unpatto che si proietta nel tempo,per cui chi lavora pagacon la sua contribuzione lapensione a chi ha cessato dilavorare, maturando così ildiritto allo stesso trattamentoquando cesserà a sua voltadal lavoro.Abbiamo sempre sostenutocome la vera garanzia diequilibrio e tenuta per iFondi Enpam sia la sostanzialeequivalenza tra i contributiversati da ogni attivoe le corrispondenti prestazionipoi ottenute dapensionato, al netto delladoverosa solidarietà di categoria.E che al di là degli obblighidi legge il vero collegamentotra l’interesse del singoloe quello della collettivitàdi appartenenza si identifichinel principio di convenienzaa partecipare alleregole stabilite comunemente.Inoltre abbiamo sempre sostenutol’autoanalisi dei bisogni,specie nei giovani,per effettuare scelte tempestiveed oculate che garantiscanoserenità in vecchiaia.Da tutto ciò le nostre paroled’ordine: l’obbligo diiscrizione e contribuzioneall’Enpam è l’elemento fondantedi un sistema solidaleche deve garantire a tuttila pensione massima sostenibile,nel rispetto dellacorrispettività tra contributie prestazioni e nella convenienzaper tutti a parteciparea questa catena intergenerazionale.Dal 1994 Enpam è diventatada Ente pubblico unaFondazione di diritto privatosenza scopo di lucro conil compito di assicurare laprevidenza e l’assistenza afavore dei suoi iscritti, deiloro familiari e superstiti.Tale privatizzazione di mezzi,ferma restando la finalitàpubblica di rango costituzionale,prevede il controlloda parte dello Statogarante che si esercita condiversi strumenti, il primodei quali è il controllo daparte dei cosiddetti MinisteriVigilanti, in primis il Ministerodel Lavoro di concertocon quello dell’Economiae Finanze.Inoltre con la privatizzazionela Fondazione è statachiamata al rispetto di unariserva legale pari ad almenocinque volte l’ammontarecomplessivo delle pensioniin essere riferito al1994, con una proiezionetemporanea di tale equilibriostabilmente riferibilead almeno quindici anni, daverificarsi mediante appositibilanci tecnici redatti acadenza triennale.Di tali impegni la Fondazionesi è fatta responsabilmentecarico e con una brillanteescalation di saldi dibilancio sempre più positiviha ottenuto alla data dell’ultimobilancio consuntivo2007 (undicesimo recordconsecutivo di crescitadel saldo attivo) la triplicazionedel suo patrimonio,un positivo saldo globale siaprevidenziale (la differenzatra contributi e prestazioni)che complessivo (la differenzatra contributi + proventipatrimoniali e prestazioni+ co sti/oneri di gestione),quasi venti anni di riservese contabilizzate al1994 e quasi nove se contabilizzateprudenzialmenteal 2007.Inoltre l’ultimo recente bilanciotecnico triennale al2006 mostra il rispetto deiquindici anni di equilibrioin tutti i Fondi eccetto quellodell’accreditamento cheperò non contabilizza ancoral’assoggettamento allacontribuzione al 2% deifatturati delle società interessateintervenuto successivamentea tale data e chepresumibilmente riequilibreràla gestione.Missione raggiunta quindi?Purtroppo la Finanziaria2007 ed il successivo Decretointerministeriale (ahi!i vigilanti..) hanno spostatol’orizzonte temporale diequilibrio dei Fondi da 15a 30 anni senza prevederealcuna logica gradualità diapplicazione, magari un annoper ogni anno di equilibrioin più richiesto.Inoltre per redigere i bilancitecnici viene stabilito dinon considerare le specificitàdemografiche, gestionalied economico-finanziariedella popolazione dellaCassa e, ancora più grave,il tasso di redditività del Patrimonioda portare a bilancioper stabilire nel rapportocon le prestazioni qualesia la contribuzione di equilibrioè stato ancorato altasso di interesse del debitopubblico.Che è come dire, è inutileperseguire sui mercati finanziario immobiliari unamaggior redditività, assumendoseneanche i rischicorrelati, se poi in bilanciotecnico il tetto massimo dacontabilizzare è quello deiBOT od analoghi, chi ve lofa fare di rischiare, investitesul debito pubblico delloStato.Bella autonomia.A ciò si aggiunga la dichiarataimpostazione dei Ministerivigilanti di non contabilizzareil Patrimonio nelcomputare l’equilibrio deiFondi, ma solo la sua summenzionataredditività imposta.“La Finanziaria 2007ha spostatol’orizzonte temporaledi equilibriodei Fondi“da 15 a 30 anni


PREVIDENZA“L’obbligodi iscrizionee contribuzioneè l’elementofondante di unsistema solidaleIn pratica, secondo l’orientamentoministeriale, unFondo va considerato in defaultquando nella proiezioneattuariale si negativizzail saldo complessivo, che ècome già detto il rapportotra contributi + proventi patrimonialie prestazioni +costi/oneri di gestione, enon quando dopo questo siazzera il Patrimonio, che èuna riserva tecnica di compensazioneper la solvibilitànel tempo a fronte dieventuali squilibri demograficio lavorativi delle generazionisuccessive e quindiè parte integrante del differimentoprevidenziale deicontribuenti.La differenza non è da poco:se prendiamo per esempioil Fondo più consistentegestito dalla Fondazione,quello della Medicina Generale- ma il problema èanalogo anche per gli altrial31 dicembre 2006 rispettiamoi quindici anni di riservese calcoliamo il saldocomplessivo (originariamissione rispettata quindi..)ma se aggiungiamo la quotacorrispondente di Patrimonioarriviamo a quasiventicinque anni, pur computandola sua redditivitàcon i criteri restrittivi dellaFinanziaria 2007.Appare evidente quindi cheuna cosa è intervenire, tral’altro rispettando il pro rata,per portare un equilibrioda venticinque a trent’annied una cosa è farlo da quindicia trenta!E’ la stessa differenza chec’è tra una cosa fattibile eduna cosa socialmente impraticabile.E’ risaputo che ogni pensioneerogata dalla Fondazionesia pagata - per quotaparte – dai flussi dei contributiincassati e dai proventipatrimoniali, per cui piùè la componente patrimonialemeno si dipende daiflussi contributivi variabiliper pagare le pensioni.In nome della sostenibilitàfutura - che si badi bene nelsistema pubblico è garantitanon dal rigore dei dati attuarialima dal ricorso allafiscalità generale - ci è statorichiesto dall’oggi al domaniil raddoppio della proiezionetemporale di equilibriosu cui la gestione deiFondi si era calibrata, mentreviene mantenuta l’iniquadoppia tassazione sullepensioni e sul nostro Patrimonio,tassato comequello di una impresa speculativa.Che strano, con il primoprovvedimento si obbligaad esporre più Patrimonio,mantenendo il secondo iflussi fiscali in uscita dallaCassa aumentano.Ci guadagnano così i giovaniiscritti alla Fondazione,in nome dei quali si parladi sostenibilità?Si dice che a pensare malesi faccia peccato, ma è credibileun sistema di controlloche ostacola il diritto allaprevidenza degli iscrittialle Casse privatizzate, inserendocriteri restrittivi allaredazione dei bilanci tecnici?Che raddoppia la proiezionedi equilibrio nel tempodall’oggi al domani, speciein questi scenari economicie demografici?Che non considera il Patrimoniouna capitalizzazionea garanzia del diritto costituzionalealla <strong>Previdenza</strong>,non soggetta a tassazioneperché finalizzata allasostenibilità ed alla solidarietàintracategoriale di professionistile cui Casse nongodono di trasferimenti dirisorse pubbliche in caso dideficit per cui non dovrebberodi conseguenza contribuireal bilancio delloStato?E il fissare un tetto alla redditivitàdel Patrimonio ancoratoai rendimenti offertidal debito pubblico, nonè forse un modo per orientarea questi gli investimenti,dato che il rischio per ottenereuna maggiore redditivitànon potrebbe mai esseregiustificato se di taleredditività non si potessefar poi uso nella redazionedei bilanci tecnici, indicatorilegali di sostenibilità neltempo?Un teorema è un’affermazioneche viene dimostratalogicamente a partire daevidenze indiscutibili.Mi piacerebbe dimostrareun giorno il teorema dellaneutralità dello Stato nei riguardidell’autonomia dellaFondazione Enpam.(*) Consiglieredi amministrazione9


FEDERSPEVvisione degli obiettivi (moltidei quali raggiunti) fra laFederspev e i suoi iscritti.Un’esigenza da molti avvertitache cerchiamo disoddisfare anche attraversogli strumenti del periodicodi informazione“Azione Sanitaria” chepubblichiamo e inviamo atutti i soci da 26 anni e delpiù recente sito internet(www.federspev.it). In sindiEumenio Miscetti (*)La presenza di Federspevsu “Il giornaledella <strong>Previdenza</strong> deimedici e degli odontoiatri”è dovuta soprattuttoal problema degli anzianifinora lontano da soluzionisoddisfacenti. I nostrianziani – parliamo di vedovedi medici ma anchedei loro figli e di coloro chesono rimasti soli dopo laloro morte – richiede seriemobilitazioni. Alludo aduna necessità di interventinon solo sul piano praticoma anche su quello morale.Federspev significa tral’altro aiuto concreto a chiè costretto a vivere in solitudine:non solo sorrisi maconcrete azioni in una comunitàdi amici legati daricordi comuni (fondamentali)che la nostra (longeva)associazione sin dallasua nascita (quasi cinquant’annifa) persegue con tenaciae combattività. Difesadelle pensioni dei titolarie delle vedove e aiutomateriale e morale agli orfani.Ogni giorno che passaci vede impegnati sulfronte arduo delle ingiustizie,non di rado subite conrassegnazione. Nella sedenazionale per i tutti i nostriiscritti è attivo da tempoun efficiente servizio diconsulenza previdenziale,assistenziale, legale e fiscale.Chiamateci pure senzaesitare o scriveteci Federspev,via Ezio n. 24,00192, Roma e (perchéno?) raggiungeteci. Dallunedì al venerdì siamo avostra disposizione, previoappuntamento telefo-Anziani?Sì, ma sorridentiIl principale obiettivo della Federspev:la difesa delle pensioni dei titolari e dellevedove e l’aiuto materiale e morale agliorfani. Numerose ed interessanti sonopoi le attività culturali e di svagonico, dalle 9 alle 14 e dalle14.30 alle 18. Un puntodi riferimento per tuttii pensionati sanitari (medici,farmacisti, veterinari):questo siamo e vogliamoessere! Sono fermamenteconvinto che unacomunicazione efficace, direttae tempestiva possacontribuire ad instaurare emigliorare un rapporto direciproca fiducia e condi-tonia con il nostro mottoche recita “Non soli ma solidali”,abbiamo, inoltre,istituito un Fondo di solidarietàe fratellanza perl’assistenza economica aisoci indigenti o alle loro famigliein situazioni di particolarebisogno e premi distudio annuali in varie disciplinescientifiche per gliorfani, nonché un premioletterario e uno di pitturaper gli iscritti. Numeroseed attraenti poi sono le attivitàculturali e di svago enon mancano convenzionivantaggiosissime con alcunifamosi centri termali.L’anno passato abbiamoregistrato un calo, sia purelieve, del numero degliiscritti. Confesso la miaperplessità nel rilevare ildisinteresse abulico dinon pochi pensionati sanitarinei confronti dellanostra associazione, puressendo il suo valore e lasua utilità sociale ampiamentericonosciuti. Naturalmentesaranno molte leiniziative finalizzate a promuoverenuove iscrizioniperché siamo sicuri di poterottenere risultati positivinegli obiettivi prefissati,con l’impegno, la costanzae la forza che ciproviene anche e sopratuttodal “numero” delleadesioni. •(*) Presidente FederspevInfo: Federspevtel. 06.3221087fax 06.3224383tel. ufficio stampa:347.6843236e-mail:federspev@tiscalinet.itwww.federspev.it10


PREVIDENZARiscatto della laurea,benefici non solo economiciValida tesaurizzazione dei propri risparmi nell’otticaprevidenziale. Non si tratta di un risparmio finanziarioche comporta la disponibilità del capitale, ma di un beneficiolegato a un futuro trattamento di pensionedi Marco Perelli Ercolini (*)nale e, se poi si considerache le eventuali somme, senon usufruite per i pagamentidei contributi di riscatto,sarebbero state falcidiatedal fisco ne risultache con un impegno finanziariodi 15-20 si ottieneun beneficio economicoprevidenziale di 100.Ma non è solo un miglioramentoeconomico, il riscattopuò anche permettere,nell’attualità normativa,di poter accedere primaalla pensione, ovviamentetenendo ben presentecome i trattamentidelle pensioni di anzianitàsiano inferiori ai trattamentamentiin uscita ben definitida normative che difficilmentepossono esserecambiate in itinere modificandoo cancellando dellelegittime aspettative, inoltrecon calcoli di rendimentonon legati ai flussi deimercati finanziari.La totale deducibilità deicontributi che debbono essereversati per costituirela riserva matematica deimiglioramenti economiciin caso di riscatto, comportanodei considerevoli recuperidelle somme versateandando ad incidere conl’abbattimento dell’imponibilesull’aliquota margi-Achi mi pone la domanda“cosa possofare per migliorare lapensione finale?”, rispondoche in prima istanza vafatta una adeguata valutazionedel proprio assettofamigliare, delle esigenze edelle disponibilità economichee, inoltre, di unaeventuale propensione alrischio sul quale richiamoperaltro di porre molte attenzioneperchè in previdenzaè doloroso e quasisempre non correggibilel’errore di un impiego finanziario.Senza dubbio, specialmentein età di ingresso nelmondo del lavoro, il riscattodegli anni di laurea e deglialtri periodi ammessi èuna valida tesaurizzazionedei propri risparmi nell’otticaprevidenziale che ricordiamocinon è un risparmiofinanziario checomporta la disponibilitàdel capitale, ma è un beneficiolegato ad futuro trattamentodi pensione quandose ne raggiungeranno irequisiti, con i criteri dellamutualità per trattamentidi invalidità e premorienza,ma soprattutto con trattidelle pensioni di vecchiaiasia per una minore anzianitàcontributiva, sia perminori versamenti contributivi,anche in parte legatia contribuzioni lavorativeinferiori per trattamentistipendiali più bassi cheincidono nel montante finale,sia per eventuali abbattimentiprevisti da normespecifiche di alcuni entiprevidenziali (vedi Enpamnei Fondi speciali).In particolare, nella dipendenzanonostante l’onerosità,il riscatto è ancora discretamentevantaggioso,oltre che come tutela socialeaggiuntiva per la famigliain caso di premorienza, specialmenteperché dopo lalegge 247/2007 consente diaccedere alla pensione con40 anni di anzianità contributivache possono essereraggiunti col riscatto intornoai 60 anni, anziché attenderei 65 dell’età pensionabile;inoltre, è stataprevista una rateizzazionesenza interessi in 120rate con la piena deducibilitàfiscale; infine, in alcunicasi con periodi di riscattoricompresi entro il31 dicembre 1995, puòconsentire di rientrare nelcalcolo interamente retributivoo quantomeno nelsistema misto della pensione,ben più vantaggiosidel sistema di calcolointeramente contributivo.Nel settore Enpam ricordiamo,invece, come le tabelleper i calcoli attuarialidei contributi non sianoancora state cambiatecon indubbi vantaggi economici.•(*) Consigliere Enpam11


FORMAZIONEI nuovi orizzontidella SifopL’obiettivo: mettere in contatto gli specialisti ambulatoriali italianiiscritti alla Società di formazione permanente per rivalutareil rapporto tra gli specialisti ed il cittadino e contribuireal miglioramento delle modalità di curadi Francesco Losurdo (*)Nel 1976 una Societàscientifica denominataCIP - FNOM -SUMAI iniziava il percorsoformativo degli specialistiambulatoriali ponendosiper obiettivo la scelta dimetodi formativi diversidalle letture magistrali. Conil passare degli anni e l’esigenzadi uno Statuto autonomoper le Società scientifiche,nel 1986 si costituivae formalizzava la SIFoP(Società Italiana di FormazionePermanente).I nuovi orizzonti, fino a pocotempo fa impensabili,che si sono dischiusi grazieall’informatica ci spingonooggi a proporre un forumche permette, accedendocon password specifica, dimettere in contatto tra lorotutti gli specialisti ambulatorialiitaliani iscritti alla SI-FoP con l’obiettivo di riva-Far sì che l’attivitàspecialisticaruoti intornoalla persona malatae alle sue necessitàlutare il rapporto tra gli specialistied il cittadino percontribuire al miglioramentodelle modalità di cura.Il Consiglio Direttivo dellaSIFoP si è impegnato a coinvolgereattivamente nellapropria formazione tutti glispecialisti delle 42 specialitàpresenti nella specialisticaambulatoriale nominando25 Direttori di Settoretra i più illustri esperti dellevarie specialità.Ogni settore comprende, aseconda del numero deglispecialisti, una o più specialità,ovviamente affini (comeda tabella allegata).I problemi affrontati dalConsiglio Direttivo sonostati essenzialmente tre:1. interrompere l’ isolamentodel singolo specialistanella propria attività;2. non disperdere l’esperienzapluridisciplinare condivisaper poter meglio rispondereai problemi delcittadino-paziente;3. far sì che l’attività specialisticaruoti intorno allapersona malata e alle suenecessità.A tal fine è stata pensata erealizzata una web tv visualizzabilesul sito www.sifop.itnella quale dopo il 3ottobre 2009 saranno presentitutte le linee guida delle42 specialità della specialisticaambulatoriale, suddivisein 25 settori, all’internodei quali si è realizzatoun forum monospecialisticonel quale ogni specialistapuò visionare chi sonogli altri colleghi della suastessa specialità, in quali regionioperano ed entrare incontatto con tutti gli altri.Un gruppo di specialistiesperti introdurrà nel forumdelle linee guida riguardantila singola specialità dopoaverle sottoposte alla supervisionedel Direttore di settoree nel web verrà attivatoun forum permanente tratutti i colleghi della stessaspecialità o per approvarela linea guida così com’èoppure modificarla ed in talcaso proporla come suggerimentooperativo da partedella SIFoP, sentito il pareredel Direttore di settore.Il forum monospecialisticocontinuerà a restare operativodopo la discussionedelle linee guida che dureràfino al 15 settembre2009 per consentire uncontinuo collegamento tratutti gli specialisti della stessaspecialità. Come già dettodal 3 ottobre, grazie adun accordo con la SocietàInforma, saranno visibilisulla web tv tutte le lineeguida preparate e discussenella fase preliminare datutti gli specialisti italiani ditutte le specialità, in un formatoomogeneo che dureràal massimo 10 minutiper presentare gli schemidelle linee guida o dei suggerimentioperativi SIFoPe altrettanti 10 minuti pereventuali dimostrazioni cliniche.Interromperel’isolamentodel singolospecialistanella propria attività12


FORMAZIONEObiettivo della SIFoP nel2010 è di promuovere erealizzare per la prima voltala discussione di nuovelinee guida, con la partecipazionedi tutte le 42 specialità,su argomenti cheverranno stabiliti dal CongressoNazionale SIFoP chesi terrà a Torino il 3 ottobre2009. Questa iniziativa sirealizzerà con l’utilizzo diuna metodica già sperimentatadal Prof. S. Iliceto, Direttoredel Settore di Cardiologianonché Ordinariodi Cardiologia dell’Universitàdi Padova che permettedi riunire in contemporaneapiù sedi collegate conun sistema di cablatura checonsente l’interattività tratutti i partecipanti che verrannoriuniti in incontri chesaranno programmati nelcorso del 2010.Tale sistema consentirà diriunire migliaia di specialistinelle proprie sedi di residenzacon una partecipa-I DIRETTORI DI SETTORE NOMINATI DALLA SIFOPSETTORE SPECIALISTICODIRETTORE NAZIONALE DI SETTOREAllergologia - pneumologiaProf. Fernando Di Benedetto (Chieti)Anatomia patologica - ematologia - oncologia Dott. Gennaro M. Palmiotti (Bari)Audiologia - foniatria - otorinolaringoiatria Prof. Salvatore Conticello (Torino)CardiologiaProf. Sabino Iliceto (Padova)Chirurgia gen. – plastica – pediatrica– toracica – vascolare – angiologia Prof. Luigi Gioffré (Roma)– neurochirurgiaDermatologiaDott. Vito Pietrantonio (Bari)Diabetologia – endocrinologia– scienza alimentazioneProf. Riccardo Giorgino (Bari)FisiokinesiterapiaProf. Maurizio Massucci (Perugia)Gastroenerologia – geneticamedica – idroclimatologia – mal. Infettive Prof. Ottavio Albano (Bari)- med. Generale – med. InternaGeriatriaProf. Salvatore Putignano (Napoli)Igiene e medicina preventivaProf. Vincenzo Baldo (Padova)Med. Legale e med. Del lavoroDott. Marco Sani (Roma)Medicina dello sportD.ssa Donatella Noventa (Mestre)Med. Trasfusionale – microbiologia– pat. Clinica – tossicologiaDott. Desiderio Palombella (Roma)Neurologia – neurofisiopatologiaProf. Antonio Carolei (L’Aquila)Neuropsichiatria infantileProf. Lucia Margari (Bari)OdontoiatriaProf. Laura Strohmenger (Milano)OftalmologiaProf. Camillo Paganoni (Bergamo)OrtopediaProf. Carlo Milano (Napoli)Ostetricia e ginecologiaDott. Francesco L. Giorgino (Padova)PediatriaDott. Vincenzo Del Vecchio (Napoli)PsichiatriaProf. Giuseppe Bersani (Roma)Radiodiagnostica – radiologia– medicina nucleareProf. Pasquale Marano (Roma)ReumatologiaProf. Alessandro Ciocci (Roma)Urologia – nefrologiaProf. Manuele Montanari (Milano)zione attiva alla discussioneda parte di tutti.Una consensus di 42 specialitàaffinché ogni specialistapossa dare il proprio contributoalla realizzazione dellenuove linee guida SIFoPdiscusse e condivise da tutti.La sfida della nuova SIFoPsi rivolge in particolare allemalattie croniche e degenerativeche, con i tumori, rappresentanoil problema dellasanità del terzo millennio.Vi sono varie patologie concaratteristiche che obbliganoa ripensare le modalitàdi assistenza sanitaria e lagestione della malattia. Nonappaiono all’improvviso, néportano a morte rapidamentecome facevano le malattieinfettive che per migliaiadi anni hanno afflittol’umanità. Sono patologieche, grazie ai progressi dellamedicina, non portano amorte ma da cui non si guarisce.Sono definite “malattiecroniche degenerative”,che necessitano oltre che diun approccio plurispecialisticoanche di una trasformazionedell’idea stessa dimalattia che tende a diventareuna condizione con cuiconvivere per anni, un’esperienzada accettare e trasformarepazientemente in normalità.Per raggiungere questoobiettivo la Scuola diEducazione terapeutica dellaSIFoP parteciperà attivamentealla Consensus del2010 con i Direttori di Settoree tutti gli specialisti ambulatorialiitaliani per formulareinsieme le linee guidapiù efficaci per le malattiecroniche degenerative. •(*) Presidente SIFoP13


L’INTERVISTA/1Il prof. Massimo Martellidi Carlo Ciocci“La mia grande passioneè l’ospedale,dove ho trascorsoe trascorro tutta lamia vita di medico. Ritengoche l’ospedale sia l’unicastruttura in grado direalizzare un rapportoquotidiano con il paziente.Non è un caso il fattoche posseggo centinaia dilettere di pazienti ed expazienti che a distanza dianni dal nostro incontroancora mi scrivono: moltimi vengono spesso atrovare”.Il prof. Massimo Martelliparla della chirurgia toracicae di politica sanitaria.Nelle sue risposte c’èspazio per la critica e lacommozione. Lo studiodove ci ha ricevuto ricordaanche il suo passato diufficiale medico dell’Armadei Carabinieri, perchéil prof. Martelli, anchese a distanza di tantianni, ci tiene a dire che sisente ancora “figlio” dellaBenemerita.Massimo Martelli, specializzato in Chirurgia toracicae vascolare, Assistente alla Cattedra di Chirurgiatoracica presso il Policlinico Umberto I di Roma.Aiuto dal ’79 e Professore associato nel 1983,nel 1989 vince il concorso di Primario all’ospedaleForlanini della capitale. Dal 2002 è membrodel Consiglio Superiore di Sanità.È autore di oltre duecento pubblicazioni scientifiche.Le sue mani operanoguidate dal cuoreLa principale caratteristicadi un chirurgo?Ciò che più conta non èl’atto operatorio in se, maè l’appropriatezza, la capacitàdi dare un’indicazioneseria circa l’opportunitào meno di intervenirechirurgicamente. A talproposito, si tramanda diun chirurgo inglese il qualeaffermò che per fare unbravo chirurgo ci voglionodieci anni, per fare unchirurgo che sa quandodeve operare ce ne voglionoventi e per avere unchirurgo che sa quandonon si deve operare nonbasta una vita. I recentigravi fatti registrati in unaclinica di Milano li abbiamoconosciuti tutti e li giudicoseveramente, ma allastessa stregua dovrebberoessere giudicati sia gliospedali pubblici che lecliniche accreditate dove,per via del budget avvengonole stesse cose. Il problemaè che non si puòmonetizzare la Sanità: nonc’è niente di più sbagliatoche dire ad un medico dipredisporre un budget darispettare: il problema dovrebbeessere invece quellodi pretendere un budgetin termini di appropriatezza.Altri aspetti da correggerenella Sanità?Premetto di ritenere laSanità italiana una tra lemigliori al mondo: nonabbandona mai i malati.Ciò nonostante, se le risorsefossero utilizzatemeglio otterremmo risultatimaggiori. Un altro deiprincipali problemi dellanostra Sanità è legato allaproposta portata avantida molti – tra questidall’Ordine dei medici diRoma - di depenalizzarel’atto medico. Il fine nonè davvero quello di creareintorno alla figura delmedico una sorta di impunità,ma per un medicosapere di rischiare unacausa civile è un conto edun altro è sapere di potersitrovare coinvolto in unprocesso penale in seguitoallo svolgimento delleproprie funzioni. Tuttoquesto genera la cosiddettamedicina difensiva cheha un costo di 15-20 miliardidi euro l’anno, valea dire il 10-15 percentodel costo complessivoannuo della Sanità nelnostro Paese. Si pensi agliesami che, in numero abnorme,vengono prescrittidai medici proprio permettersi al riparo da denunce;la conseguenza sonole attese per gli esamie le visite oltre al fattoche appare ormai definitivamenteestinta la “clinica”che era prerogativadei vecchi medici che cihanno insegnato la professione.E’ evidente chela medicina abbia fattopassi da gigante, ne è riproval’allungamento dellavita, ma da qui ad arrivarea richiedere esamiinutili ce ne passa.14


L’INTERVISTA/1temente ho operato unbimbo di circa sedici mesi.Devo dire la verità: misi è stretto il cuore quando,appena entrato in salaoperatoria, ho vistoquesto corpicino sul qualeavrei dovuto operare.Dover infilare, sebbenein video-chirurgia, strumentiall’interno di quelpiccolo corpo mi ha provocatouna grande angoscia:ammetto di essermicommosso.L’attività intramoenia delmedico: ne parliamo?Anche questo tema èmolto importante. L’attivitàintramoenia, a miomodo di vedere, dovrebbeessere svolta sempreall’interno dell’ospedalee non in altre strutture.Nel caso di un chirurgodel Sistema Sanitario Nazionale,si dovrebbe proporreche l’attività intramoeniasia al massimo il20% rispetto alla attività“Sempre partecipisia a livellopsicologicoche fisicodella vita“del pazienteistituzionale. In tal modosi abbatterebbero le listedi attesa per gli interventi.E’ ciò che ho fatto nelmio ospedale con soddisfazionesia dei pazienti,che nella maggior partedei casi si sentono più sicuri,sia degli operatori.Una domanda personale:perché nel suo campoviene considerato un leader?Non sono un leader, sonoun medico che intendesvolgere la propria attivitàcon totale abnegazione.Se ho un merito, èquello di riuscire ad instaurareun ottimo rapportocon il paziente. Paradossalmentesarebbequasi da preferire un medicomeno bravo ma attentoalle istanze del malato,che un “luminare” ilquale però tratta il pazientecome fosse un numero.Posso continuare araccontare di uomini edonne da me operati chehanno instaurato con meun rapporto di vera e propriaamicizia. Sono, questi,momenti impagabili,momenti che danno adun medico abituato aconfrontarsi con patologieanche molto gravi, laforza di andare avanti.A proposito di forza diandare avanti, a un chirurgodel torace è permessocommuoversi? Alei è mai capitato?Pur non occupandomi inmodo particolare di chirurgiapediatrica, recen-Questo episodio significache un chirurgo nonsempre può dirsi estraneoagli eventi che accadonosotto le sue mani…La verità è che, dopo anchetanti anni di chirurgia,non si fa il “callo” allasofferenza umana, masi è sempre partecipi, siaa livello psicologico chefisico, della vita del paziente.Per concludere: qual èsecondo lei l’avveniredella chirurgia toracica?Ho molta fiducia nel futuro.Si pensi, solo per fareun esempio, alla Tubercolosiche sino a nonmolto tempo fa era monopolioesclusivo dellachirurgia. Ebbene, mi auguroche anche la chirurgiatoracica, che oggi sioccupa per lo più del tumoreal polmone, finiscaper dedicarsi ad altri ambiticome la traumatologia:questo presupporrebbeuna efficace soluzionemedica per il tumore delpolmone.Professore, grazie per lalezione di vita. •15


L’INTERVISTA/2professorPieroNarillidi Claudia FurlanettoPiero Narilli è il responsabile della Divisione di ChirurgiaGenerale della Casa di Cura “Nuova Itor” di Roma, dovesi occupa in particolare di Chirurgia Oncologica. È statodirigente al Policlinico Umberto I di Roma, nella Divisionedi Clinica Chirurgica accanto all’illustre maestro professorGiorgio Ribotta. Autore di numerosi lavori scientificie relatore a congressi nazionali e internazionali, ha insegnatopresso il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e pressole numerose Scuole di Specializzazione dell’Universitàdegli Studi di Roma La Sapienza, dove è tuttora docente.Progressi inchirurgia oncologicaL’approccio multidisciplinare e la ricerca di una soluzioneterapeutica attenta al risultato estetico.Le aspettative della comunità scientifica nel campo della geneticaProfessor Narilli, negliultimi anni si è parlatomolto dei progressitecnici e scientifici in campochirurgico. Nella chirurgiaoncologica cosa è cambiato?Oltre al progresso tecnologicoe alle nuove acquisizioniscientifiche è cambiatomolto il nostro atteggiamentonei confronti della malattianeoplastica. Noi chirurghi,in un passato non troppolontano, abbiamo ritenutola radicalità chirurgical’unica arma efficace percombattere alcuni tipi dineoplasia. Oggi il concettodi inoperabilità è stato rivisitatoe, di concerto con unamaggiore aggressività chirurgica,cerchiamo di effettuareanche nei casi avanzatiquelle exeresi “allargate”in grado di ridurre quantopiù possibile la massa neoplasticaper offrire alla terapiaadiuvante postoperatoriamaggiori possibilità di efficaciaterapeutica. Abbiamoimparato a considerarevincente il lavoro di équiperitenendo fondamentale chein un moderno centro di chirurgiaoncologica il problemacancro debba essere affrontatocon un approcciomultidisciplinare.Un approccio multidisciplinarepuò incidere nella sceltadi un intervento chirurgico?Certamente. Ai pazienti concancro del retto così dettoultrabasso, fino a pochi annifa, si poteva prospettareuna sola opzione terapeuticache comportava una gravemutilazione e una colostomiadefinitiva. Trattamenticombinati preoperatoripossono determinare undown sizing della malattiache consente, con particolariinterventi chirurgici, dipreservare la funzione sfinterialee di evitare quindi lacolostomia definitiva.Il ruolo del chirurgo neltrattamento della malattianeoplastica si è quindi modificato?Se intende dire che il suoruolo è diventato meno importanteda un punto di vistastrategico direi propriodi no, anzi, è esatto il contrario.Nei centri nei qualil’esperienza in un certo tipodi chirurgia è maggiore, comequelli per esempio dedicatialla chirurgia colo-rettale,le degenze sono più brevi,le complicanze sono numericamenteminori e, cosapiù importante, le recidivedi malattia sono percentualmentepiù basse. Potrei faremolti esempi: nei tumori delretto basso, sottoperitoneale,se l’asportazione del mesorettoè tecnicamente bencondotta si ottengono risultatimigliori. E ancora: la lesioneintraoperatoria di alcuninervi che provoca l’impotenzanell’uomo può piùfacilmente essere evitata sel’esperienza del chirurgo èmaggiore, e così via.Per quale altra patologia neoplasticaè stato registrato unprogresso significativo?Per esempio nel cancro dellamammella. È noto comei “trials di Milano”, condottidal professor Veronesi, abbianodimostrato in modoinequivocabile che la mutilazionedi una mastectomiapuò essere evitata con interventichirurgici conservativi- come la quadrantectomia- che offrono, a paritàdi efficacia terapeutica, risultatiestetici più che accettabili.Così come nel trattamentodel cancro del rettol’impegno è stato ed è quellodi salvaguardare la funzionesfinteriale, in questosettore si è voluto limitarequanto più possibile il dannoestetico che segue al trattamentochirurgico. In alcunicasi, quando il rapportotra tumore e volume mammariocontroindica una quadrantectomia,la terapia neoadiuvantepuò determinarela diminuzione della massaneoplastica e permetteresuccessivamente la realizzazionedi un intervento conservativo.Si mira quindi a far tornareil paziente ad una vitapiù normale possibile.Certamente. In alcuni centrisi sta prendendo in considerazione,sembra con risultatiincoraggianti, la possibilitàdi ricostituire il volumemammario asportatocon il trapianto di adipocitie cellule staminali prelevatinella stessa paziente da altreparti del corpo.Le tecniche ricostruttive sonoormai uno standard del-16


L’INTERVISTA/2la buona chirurgia e siparla oggi di chirurgiaoncoplastica. Il termineindica l’associazionedella chirurgia generalee della chirurgiaplastica e mira ad unasoluzione terapeuticaattenta al risultato estetico.Incisioni periareolari,mobilizzazioniampie della ghiandolamammaria sono soloalcune delle soluzionitecniche prese in prestitodalla chirurgiaplastica estetica e chesono oggi un indispensabilebagaglio culturale delmoderno chirurgo oncologo.Tecniche relativamenterecenti come la skin sparingmastectomy o la nipple sparingmastectomy possono offrirein casi selezionati soluzionivalide dal punto di vistasia oncologico che estetico:consistono nell’asportazionedi tutta la ghiandolamammaria con il mantenimentoquasi completo delsuo rivestimento cutaneo acui segue il contemporaneoinserimento della protesi.Esistono limiti all’indicazionedi queste tecniche?Il problema riguarda in particolarela nipple sparingmastectomy, che risparmiaanche il complesso areolacapezzolo, per la possibilepresenza di cellule neoplastichenel tessuto retroareolare.Con una accurata selezionedei casi – per esempiotumore inferiore a 2 cm – econ strategie particolari sipuò raggiungere una percentualedi recidiva inferiore al5%. Ulteriore complicanzaè la possibilità di necrosi delcomplesso areola capezzoloanastomosi coloanaleche però con tecniche particolarinon va oltre il 10%.Ritengo questi risultati incoraggiantie credo che questiinterventi troverannosempre maggiore consenso.Che cosa mi dice dell’impiegodella chirurgia mininvasiva?L’avanzamento tecnologico,la ricerca incessante di nuovesoluzioni e di nuovi strumentiinsieme ai non trascurabiliinvestimenti da partedelle aziende hanno giocatoun ruolo determinante. Lachirurgia mininvasiva si èquindi imposta sia per gli innegabilivantaggi che offrivasia per una pressante richiestadi chirurgia “senzacicatrice”. Per questo si è pagatoun prezzo, inevitabile,in parte giustificatoda quello cheuna indispensabile curvadi apprendimentopuò provocare. Perquanto riguarda la chirurgialaparoscopica,nel trattamento del cancrocolo-rettale sembra,dopo anni di applicazione,che i risultati oncologiciottenuti in laparoscopiasiano paragonabilia quelli contecnica tradizionale. Leapplicazioni della chirurgiamininvasiva sonoormai molteplici. Un approcciodi questo tipo è possibileanche nella chirurgiatiroidea.Quali sono le aspettativeper la diagnosi ed il trattamentodei tumori?La diagnosi precoce è tuttoralo strumento più efficacea nostra disposizione. È importantepoi individuare fattoriin grado di selezionaresoggetti a rischio maggioredi malattia. Io e il mio gruppo,per esempio, stiamo studiandosu frammenti di tessutoneoplastico colo-rettale,in collaborazione conl’Istituto superiore di sanità,la possibilità di individuaredei marker predittivi diTABELLACoinvolgimento neoplastico del tessuto retroareolare (NAC +) in casistiche di vari autori.Notare come una selezione dei pazienti (* ) può modificare i dati globali.trasformazione neoplasticain pazienti con malattie infiammatoriecroniche intestinalicome il Crohn o la coliteulcerosa, che sono notoriamentea rischio maggioredi neoplasia. Ci aspettiamoperò molto dalla ricercanel campo della genetica.Conoscere la sequenzadel DNA umano e il codicedei nostri geni ci ha offertola possibilità di impostareterapie genetiche specifiche.Valutare l’espressionedi alcuni geni permettedi quantificare con discretaapprossimazione ilrischio di recidiva dopo gliinterventi chirurgici. Ci sonomolti studi in corso checercano di individuare sequella neoplasia ha maggioreo minore capacità didare metastasi e, se sì, inquale organo.Sempre studi genetici miranoa prevedere la rispostaad un tipo di chemioterapicopiuttosto che adun altro, oppure a stabilirein anticipo se quel pazientecon quel tipo di neoplasiapuò evitare di sottoporsia terapia adiuvante.Stiamo andando in pocheparole verso trattamentipersonalizzati.E non è che l’inizio. •Autori Pazienti / Mastectomie NAC+Luttges 1987 116 38,0 %Kissin 1987 100 16,0 %Santini 1989 1291 12,0 %Laronga 1999 286 5,6 %* Esclusi multicentrici e retroareolari 3,0 %Simmons 2002 217 10,6 %* Se < di 2 cm. 6,7 %Fersis 2003 60 6,6 %Jensen 2001 DCSI e Multifocali 2,0 %Cense, Rutgers 2001 Distanza < 1 cm 58,0 %Zanini 2008 124 21,0 %* Se < 2 cm. e


ATTUALITÀAlberto MassironeEmanuele BartolettiIntervista “in tandem” ad Emanuele Bartoletti –Segretario della Società Italiana Medicina Estetica (Sime)di Roma – e ad Alberto Massirone – Presidente dellaSocietà di Medicina Estetica Agorà di Milano – sulleiniziative comuni per informare i pazienti e tutelare glistessi medici estetici che hanno seguito corsi quadriennalidi formazione post-universitaria in questa branca dellamedicina in continua evoluzione ed espansioneUn elenco dei medici esteticidiplomati da scuole quadriennaliUn importante accordo tra le due Società scientifiche – SIME e Agorà –titolari delle Scuole quadriennali che hanno già diplomato migliaiadi medici con una preparazione specifica e multidisciplinareha dato vita ad un unico sito Internet per controllare l’elenco dei diplomati18di Andrea SermontiFinalmente chiunquepotrà controllare, conun semplice ‘clic’, seil medico estetico cui si èrivolto ha conseguito undiploma rilasciato da unaScuola quadriennale postuniversitariadi MedicinaEstetica. “Tengo a precisareche qualsiasi laureatoin medicina e chirurgiapuò esercitare ogni tipodi prestazione, con la solaeccezione della radiologiae dell’anestesia e rianimazione,per le qualiserve una precisa specializzazione– puntualizzail presidente dell’AgoràAlberto Massirone – maal Medico Estetico, comeogni medico specialista,per definirsi tale, serveuna preparazione specificache proprio una Scuoladi 4 anni, come tutte lescuole di specialità è ingrado di dare”. “Una rispostaconcreta per garantiregli utenti sempre piùnumerosi ed esigenti dellamedicina estetica, indirizzandoliverso mediciqualificati da corsi postuniversitaridi formazionenella disciplina” aggiungeil Segretario generaledella Società Italianadi Medicina Estetica EmanueleBartoletti. Proprioper fornire un elementodi chiarezza necessario atutelare sia gli utenti chegli stessi medici, le dueScuole di Medicina Esteticaquadriennali attive daoltre venti anni che hannogià diplomato migliaiadi professionisti hannoattivato un sito comune –www.mediciestetici.it –che riporta l’elenco completodei medici che hannoconseguito il diplomaquadriennale in MedicinaEstetica. “Nessuna patentedi infallibilità perché lamedicina resta una scienzalegata alla pratica delsingolo professionista –precisa Massirone – maun elemento incontestabileche il medico, che apparenell’elenco, ha seguitocon profitto e successouna formazione chenon solo affronta le problematichelegate all’inestetismo,alle quali è dedicataun’ ampia formazioneteorico-pratica, madelinea le più opportunelinee terapeutiche conprodotti specifici e tecnologieidonee atte a dare ilmiglior risultato all’utenteutilizzando quelle tecnicheconsolidate neglianni che abbiano dimostratodi avere il più ampiomargine di sicurezzapossibile.“Ma la Medicina Esteticanon si ferma qui – diceBartoletti – ma spazia dallaMedicina interna allaTerapia Fisica e Riabilitativa,dall’Ortopedia allaPosturologia, dalla Scienzadell’alimentazione all’Endocrinologiae allaDermatologia. Ed è anchein grado di affrontare pa-“Un percorsoformativoarticolatoche tenga contodel miglioramentodella qualitàdella vita“


ATTUALITÀUn ambito che spaziadalla Medicinainterna alla“Terapia Fisicae Riabilitativa,dall’Ortopediaalla Dermatologiagior approfondimento dellaproblematica. Quindiun complesso di competenzeche non si può ricondurreal solo atto dicorrezione dell’inestetismo,ma ad un percorsoformativo molto più articolatoche non tiene contosolo dello specifico trattologietipiche legate alprocesso di invecchiamento,all’anti-aging ed al benessereche deve esseregarantito a tutte le età dellavita”. Inoltre la MedicinaEstetica valuta anchealcune problematiche inerentila Flebologia, si oc-cupa dei trattamenti diMedicina termale, utilizzai più moderni presididi Laserchirurgia e Laserterapia,e utilizza anche lapiccola Chirurgia Ambulatoriale(da non confondersicon la ChirurgiaEstetica) per regolarizzarealcuni inestetismi. “Ilmedico estetico non è peròun tuttologo come potrebbesembrare – sottolineail presidente dell’Agorà– e la sua formazionelo porta a dare risposteappropriate relativealla sua preparazionee, demandando laddoveoccorre, allo specialista diriferimento per un mag-tamento, ma della suaprevenzione, evoluzionee del miglioramento anchedell’indice di qualitàdi vita che solo con unamaturazione specificaconsolidata in quattro annidi formazione si puòraggiungere”. •Per ulteriori informazioni contattarele due Società scientifiche:Agorà – Società di Medicina EsteticaTel. +39 0286453780 - Fax. +39 0286453792E-mail: info@medestetica.comSIME – Società Italiana di Medicina EsteticaTel. +39 063217304 - Fax +39 063217304E-mail: sime@lamedicinaestetica.itL’IDENTIKIT DELLA MEDICINA ESTETICALa Medicina Estetica non deve essere confusa con un atto medico che viene indirizzato al perseguimentodella sola bellezza, ma con un intervento orientato al ridimensionamento o al recuperodell’armonia corporea in un progetto proiettato al miglioramento delle funzioni vitali e di conseguenza,al benessere ed alla qualità di vita. L’inestetismo non deve essere confuso come il solo trattamentodi un aspetto estetico disarmonico e quindi con un atto apparentemente superfluo, ma conatto medico indirizzato alla diagnostica del danno o imperfezione, alla sua genesi, alla prevenzionedelle conseguenze, al recupero ed al trattamento dell’inestetismo stesso. Attraverso questa considerazionecosì articolata, il medico estetico riuscirà a garantire un miglioramento non solo dell’inestetismoma della sua inevitabile evoluzione. Proprio per la complessità di queste argomentazioni e della lorovisione globale, il Medico Estetico deve avere maturato una preparazione professionale ed una praticaconseguente che possa dare risposte certe e corrette al paziente, non acquisibili se non con un percorsosimil-specialistico poliennale. Per aver una preparazione di tal fatta, non banalizzabile nella solaesecuzione ad esempio di un peeling, di un filler o di un trattamento laser che esuli dai concetti cheabbiamo antecedentemente illustrato, il medico estetico dovrà maturare gradualmente quelle competenzeche derivano dall’approfondimento di alcune branche della medicina tradizionale, quali ad esempiola medicina interna, la terapia fisica e riabilitativa, la posturologia, l’endocrinologia, la dermatologia,la scienza dell’alimentazione, la gerontologia (anti-aging), la flebologia e la linfologia, la medicinatermale, la ginecologia e l’andrologia, la piccola chirurgia ambulatoriale, la laserchirurgia e laserterapia,la cosmetologia, la psicologia, la terapia del dolore, lo studio e trattamento dello stress e dellaqualità del sonno, la ricerca del wellness, ecc. Ecco perché il Medico Estetico non è banalizzabilecon una preparazione di un singolo argomento (un peeling, un filler o la tossina botulinica), ma dovràsapersi orientare in tutte le direzioni sopra menzionate per poter avere la migliore risposta e prevenirecosì l’evoluzione del danno.19


ATTUALITÀ20di Daniele RomanoIl punto sullachirurgia vertebraleUn ambito in continua evoluzione anche a causa degli stili di vita.Due terzi degli italiani soffre di mal di schiena e cinque milioni sonoi soggetti osteoporotici. L’innovazione delle metodologie chirurgiche“La vertebroplasticaper i rischi di leakagee stravaso di cementonon può essereeffettuataambulatorialmenteterumici, ortopedico chirurgovertebrale, Direttoredella U.O. di ChirurgiaVertebrale dell’AziendaOspedaliera Università diPadova. “In Italia i centridi eccellenza di chirurgiavertebrale sono troppo pochi,meno di un decina enon fanno scuola (siamotra i pochissimi paesi almondo nei quali l’esercitazionesul cadavere è vietata).Io, allievo dei grandiSandro Agostini e CalogeroCasuccio, con riferimenticome Jean Duboisset,l’ortopedico francese cheha scritto una parte importantedella storia della chirurgiadella colonna, mi attengoalle antiche regole dirispetto delle competenzeoperative, in controtendenzacon le ambizioni dei medicituttologi: non mi mettocerto a far protesi d’anca,ci sono pratiche specialisticheraffinate negli anni”.Il risultato è che si fa”prevalentemente terapiaconservativa della fratturavertebrale con conseguentecronicizzazione della patologiae costi in termini disofferenza dei pazienti edeconomici per la sanitàpubblica, perché non si vedono,si perdono in centridi spesa dispersi e alla finecostano molto di più deltrattamento chirurgico imputabileunivocamente albudget dell’esercizio delladivisione ospedaliera”.Inoltre c’è la “frattura” tradiagnosi e terapia, appartenentia esperienze clinichediverse e dovrebberofar parte del medesimo percorsodi salute.Anche il trattamento chirurgicoha le sue arretratezze:“La vertebroplastica,per i rischi di leakage, distravaso di cemento, nonpuò essere svolta ambulatorialmente”- afferma Fabris.“I colleghi neuroradiologi,parlo in loro aiuto,fanno fatica ad abbandonarela vertebroplastica”.Oggi con le “nuove meto-Il prof. Daniele Fabris MonterumiciLa vita sedentaria, latendenza all’obesità infantile,le continue tensionimuscolari che siesprimono con le contratturedelle fasce dorsali,perché non vogliamo discutereanche per la guida,hanno reso molto più vulnerabilela colonna, la qualeoltre a sostenerci ed essereinterconnessa con ilfunzionamento bio-fisicodegli organi, a sua volta generain un cerchio viziosoaltre patologie. Le cifre:due terzi degli italiani soffredi mal di schiena e 3,5milioni sono i soggettiosteoporotici.Dall’altra parte la medicina,per una molteplicità dicause, sembrerebbe, a volte,schiacciata dalla sindromed’Atlante. Ne parliamocon un protagonista, specialistadella colonna, ilprof. Daniele Fabris Mon-“diche della chirurgia percutanea,soprattutto quellecon contenitore di protezioneper il cemento, cherimane collocato comeprotesi all’interno dellavertebra stessa, teoricamenteil paziente potrebbeandare a casa la sera stessa:poche decine di minutie l’intervento è terminato,con scomparsa immediatadel dolore e ripresadella vita normale con ilsupporto riabilitativo perla colonna che ci assicurauna vecchiaia attiva” -conclude Fabris.Infatti, a livello ministerialesi sta provvedendo allariorganizzazione della classificazionedell’intera materiasu basi rigorose, clinichee comprovate daimedici più esperti. L’innovazionedelle metodologiechirurgiche è collocata inmaniera “protetta” (piùavanzata per la sicurezzadel medico e del paziente)e “non protetta”, a immissionelibera secondo le tecnichestoriche della vertebroplasticaprima e dellacifoplastica poi. Facendo


ATTUALITÀ“In Italiaogni annoabbiamo almeno150mila frattureosteoporoticheuna stima della domandadi salute in Italia ogni annoabbiamo almeno150.000 fratture osteoporotiche(su 5 milioni di malatiè una stima al ribassodel 3%, considerando chenell’avanzata Germania sono200.000). Ora una partesi risolve o tampona conil trattamento conservativo(risonanza, busto, collare,fisioterapia e tantodolore), una parte almenodel 20% richiede il trattamentochirurgico: cioè30.000 interventi l’anno.In Italia siamo ben lontanidall’affrontare con le tecnichechirurgiche adeguatee di standard internazionalequesta massa di pazientisofferenti.Ricostruiamo la storia conil prof. Umberto Tarantino,Ordinario di Malattiedell’apparato Locomotoree referente Area FunzionaleAggregata di Ortopediae Traumatologia FondazionePoliclinico Tor Vergata.“Per trattare quei pazientiche non trovavano giova-“Sistemache consistenell’introduzionemini-invasivatranspeduncolare“e extrapeduncolaremento dal trattamentoconservativo e dalla terapiamedica antidolorifica,a fine anni ‘80 è stata sviluppatauna tecnica di cementazionedei corpi vertebralidenominata vertebroplasticache alleviavala sintomatologia dolorosae stabilizzava la vertebrasenza però ripristinarnel’altezza e soprattuttoera legata ad un’alta incidenzadi fuoriuscita del cementodal corpo vertebrale(leakage) in circa il40% dei casi, con alto rischiodi complicanze anchemortali.” A fine anni‘90 è stata poi sviluppataun tecnica di cementazionemini-invasiva nota anchecome cifoplastica conle caratteristiche di ripristinare,in parte, l’altezzadel corpo vertebrale, tramitesistemi idraulici o pneumatici,e ridurre il rischiodi fuoriuscita del cementoattorno al 15% dei casi.”La novità è un “sistemaunico nel suo genere checonsiste nell’introduzionemini-invasiva transpeduncolareo extrapeduncolare(monolaterale o bilaterale)del Vessel X” che è disponibilein differenti misure,è costituito daun’anima in titanio e dauna doppia membrana inteleftalato microporosità(non presente in nessunodegli altri dispositivi impiantabili)ha le funzionidi contenere il riempitivoosseo, consento un contattocontrollato delle trabecoleadiacenti della spongiosavertebrale, per farin modo che il sistema sviluppiuna fissazione biomeccanicail più anatomicapossibile e consenta ilripristino dell’altezza delsoma vertebrale.”Secondo le esperienze internazionalidel chirurgoortopedico Josip Buric, ilsistema citato è “l’ultimaevoluzione delle TecnichePercutanee e presenta unnotevole miglioramentosia tecnologico sia clinico.”La differenza è data dalfatto che “non solo espandeil corpo vertebrale, malo mantiene in posizionecorretta, in quanto il contenitoremicroporoso rimaneall’interno del corpovertebrale mentre il cementoviene iniettato alsuo interno.”Il problema come ci diceil prof.Roberto Dall’Aglioesperto della CommissioneMinisteriale DispositiviMedici è che oggi lanuova normalità è essereposturalmente scorretti,avere una colonna con erniee protusioni, tipica dell’automobilistasedentario.Non è consolante ma glistrumenti per arginare ilfenomeno ci sono, solo chevanno programmati pertempo. •21


IN ATTENZIONEI nuovi e allarmanti voltidi una vecchia malattiaOgni anno 9 milioni di casi e oltre un milione e mezzo di morti:sono i numeri della tubercolosi, una malattia che si credevasconfitta molto tempo fa con l'avvento degli antibioticidi Matteo Di Paolo Antoniosi di tubercolosi resistentea trattamenti multi-farmacologicilo sono fin dall’insorgeredella malattia,e non come risultato di terapieinadeguate, secondol’OMS. “Questo è un verocampanello d’allarme -spiega il direttore generaleMargaret Chan-. I ceppiresistenti ora stanno circolandotra la popolazione,diffondendosi silenziosamentein un numero crescentedi infezioni latenti”.Proprio nella capitalecinese il fondatore dellaMicrosoft, Bill Gates, haannunciato che la GatesFoundation investirà 33milioni di dollari in un pianodi lotta alla tubercolosiin collaborazione col governodi Pechino. In Italial’associazione Medici SenzaFrontiere ha lanciato daMilano la campagna “Tubercolosi:i nuovi volti diuna vecchia malattia”. Inoccasione della “GiornataMondiale della Tubercolosi”,che si celebra nellostesso giorno in cui RobertKoch nel 1882 individuòil batterio responsabile dellamalattia, sono stati indicatidue obiettivi: informareil mondo che questamalattia è tornata a colpireed è ancora più difficileda sconfiggere, grazie allacombinazione HIV-TBCe a nuovi ceppi di TBC resistentiai farmaci; spingerei governi dei Paesi industrializzatiad investiremaggiormentenella ricerca e adaiutare il Terzomondo, più colpitoe indifeso difronte a questemalattie dimenticate,mettendo adisposizione strumentidiagnosticie terapeutici.Gli ultimi studidella Società italianadi medicinae sanità penitenziariainquadranola TBC, insiemeall'HIV e alleOltre all’elevato numerodi decessi, i datidiffusi dall'OrganizzazioneMondiale della Sanità(OMS) parlano anchedi 900 milioni di dollari all'annonecessari per arginarela tubercolosi. Nellariunione dei Paesi più colpitidalla Tbc tenutasi i primidi aprile a Pechino, leautorità sanitarie hannomesso in guardia da ceppidi tubercolosi mortali resistentiai trattamenti multi-farmacologici,che sistanno diffondendo rapidamentenei Paesi in via disviluppo, che non hannoinfrastrutture adeguate.Oltre la metà dei nuovi caepatitivirali come le malattiepiù diffuse nei penitenziari.Sulla popolazionecarceraria di 55.960persone, a settembre scorso,il 25% era positivo altest per l'infezione da tubercolosi.Il problema maggiore sonole forme della malattiaresistenti ai farmaci. “Inparticolare - afferma KostasMoschochoritis, direttoregenerale di MSF Italia- Medici Senza Frontierechiede un maggiore accessoalle cure e ai test diagnosticipiù adeguati,estendendo i programmidi cura della TBC farmacoresistente,favorendol'accesso ai farmaci di secondalinea, integrando lacura per la TBC con la curadell'HIV”. Secondo i dirigentiMSF le risorse stanziatesono insufficenti: sel'OMS denuncia che servono900 milioni di dollarie ne mancano 500,“vuol dire - osserva Moschochoritis- che ci sonoPaesi che stanziano menodi quello che dovrebbero.Ad esempio, la Germaniastanzia solo un quinto diquello che dovrebbe el'Europa investe meno degliStati Uniti”. In ItaliaMSF, con la collaborazionedel Cergas dell'UniversitàBocconi e la CommissioneDiritti Umani delSenato, sta avviando unostudio sui flussi di finanziamentoper la ricercasulle malattie dimenticate,fra cui appunto la tubercolosi,con l'obiettivodi comunicare i risultatiin un convegno a ridossodel G8. •22


“Potenziareil laboratoriodi ricercasul Neuroblastomaed i tumori solidi“pediatriciRICERCAUn’associazione controil neuroblastoma infantileSi aprono concreti spiragli nella lotta ad una malattiache colpisce un’alta percentuale di bambini in tutta Italia.Dalla fondazione, nel 1993, sono stati destinatialla ricerca oltre 8 milioni di eurodi Enzo GalloUn giovane ricercatoresiciliano, LucaLongo, avrebbe fornitola scoperta di una seriedi geni che possono daresperanze alla ricerca perapprontare farmaci o molecolein grado di aumentarela curabilità: lo screeningha adesso un orizzontepiù chiaro, spegnere cioèl’attività di ALK e bloccareil “messaggio” di proliferazionecellulare incontrollata.L’Associazione italiana perla lotta al neurublastoma,diretta dalla dottoressa SaraCosta, nasce dal desideriodi alcuni genitori di nonassistere impotenti alla sortepreannunciata dei proprifigli affetti da neuroblastomae in cura pressol’Istituto “G. Gaslini” diGenova. E’ riconosciutadal ministero della Salute,fu fondata nel 1993 da ungruppo di genitori e di oncologi.Ad oggi conta piùdi centomila soci in tuttaItalia e rappresenta un enteno profit il cui scopo statutarioè quello di sostenerela ricerca scientifica voltaallo studio ed alla curadella devastante neoplasia.In un clima di dolore ed incertezzala solidarietà, finda allora, aiuta tutti ad esseremolto determinati nelfornire ai ricercatori le risorseper svolgere il lorolavoro, studiare a fondo ilneuroblastoma e impegnarsiin uno “studio matto edisperatissimo” volto ad individuarela cura giusta edefficace che possa guariretutti i bambini ammalati.Dall’inizio della propria attivitàl’ Associazione ha destinatoalla ricerca scientifica,attraverso la sua Fondazione,oltre 8 milioni dieuro. La Fondazione finanziastudi di ricerca clinica,traslazionale e applicata,di biostatistica, di epidemiologiae progetti specialisu tutto il territorio nazionale,ovunque esistanostudi promettenti. I principaliobiettivi sono:• sostenere la ricercascientifica finalizzata allostudio e la cura del neuroblastomae dei tumori solidipediatrici, al fine di individuareterapie efficaciche non danneggino l’organismodel piccolo paziente;• sostenere i progetti carrieradi ricercatori seniore junior;• stimolare e finanziare laformazione;• dotare e supportare i laboratoridi macchinari all’avanguardia;• aggiornare il Registroneuroblastoma, che attualmenteraccoglie più di2500 casi;• sviluppare e potenziareil Laboratorio di ricercasul neuroblastoma ed i tumorisolidi pediatrici;• estendere la propria attenzioneai tumori cerebralipediatrici.Questa terribile malattiaè un tumore solido malignoche si origina nei tessutinervosi del collo, deltorace, dell’addome o dellapelvi, anche se solitamenteinsorge nella cavitàaddominale nei tessutidella ghiandola surrenale.E’ un tumore prevalentementeinfantile: due terzidei pazienti affetti dal tumoredegenerativo, hannomeno di 5 anni. Spesso iltumore è presente sin dallanascita, ma non vienediagnosticato se non successivamente;in casi rariil neuroblastoma può esserescoperto in età prenatalecon l’ecografia fetale.I sintomi più comuni, sonola conseguenza dellapressione esercitata dal tumoreo del dolore osseonel caso in cui le celluletumorali abbiano raggiuntole ossa. Occhi protrusie “cerchiati” per la presenzadi emorragie periorbitariesono segni talvoltaosservabili a causa delladiffusione del tumore nellaregione retro-oculare. Ilneuroblastoma può comprimereil midollo spinale,con conseguente paralisi.In alcuni casi si riscontranofebbre, anemiae innalzamento della pressionesanguigna.Per arrivare alla diagnosiè necessario eseguire unabiopsia, che consiste nelprelievo di un campionedi tessuto dal tumore e/odal midollo osseo. Le probabilitàdi guarigione(prognosi) e la scelta deltrattamento dipendonodallo stadio del tumore (sesi è diffuso ad altri organi),nonché dall’età delbambino all’atto della diagnosi,dalla localizzazionedel tumore e dal risultatodella biopsia con riferimentoal tipo cellulare. •“Aggiornareil Registroneuroblastomache attualmenteraccoglie“più di 2500 casi23


MEDICI ILLUSTRIElettroshock al mattatoioNegli anni ’30 il neurologo e psichiatra Ugo Cerletti osservò come i maialicondotti al macello venissero prima “anestetizzati” con una scaricaelettrica a medio voltaggio; ciò gli suggerì l’idea di applicare tale “terapia”all’uomo, con l’intento di migliorare il trattamento di alcune psicosidi Luciano SterpelloneParigi 1950: Ugo Cerletti,ormai celebre intutto il mondo peraver inventato il metodo dell’elettroshockper il trattamentodi alcune psicosi - inprimo piano la schizofrenia-, riceve la laurea ad honoremdall’Università dellaSorbona.Nato a Conegliano Venetonel 1877, dopo la laurea lavorain Francia e Germaniacon neuropsichiatri delcalibro di Pierre Marie,Kräpelin, Nissl, Alzheimer.Nel 1924 diviene titolaredella cattedra di neuropsichiatriadi Bari, seguìta daquelle di Genova e Roma,ove porta a compimento lasua invenzione.Egli persegue da anni l’ideache determinate quantità dicorrente elettrica possanoimpunemente attraversareil cervello umano e provocarviuno stato momentaneoe reversibile di coma. Ea Genova è già riuscito ascatenare in animali daesperimento accessi convulsivierogando, per via transcranica,una carica elettricadi 210 volt per 1,5 decimidi secondo. È quindi naturaleil desiderio di trasferireall’uomo queste esperienzenell’intento di migliorareil trattamento di alcunepsicosi per le quali altempo non esiste alcuna terapiavalida. Del resto giàalcune terapie convulsivanti,come quelle di un comaindotto mediante somministrazionedi insulina (metododi Sakel) o di cardiazol(metodo di von Meduna,1935), hanno sortito risultatisoddisfacenti in pazientischizofrenici. Ma non simostravano esenti da reazionicollaterali avverse, taloraanche gravi, come il comairreversibile.Ecco perché già agli inizi deglianni 1930 Cerletti pensadi provare con la correnteelettrica, potenzialmente privadi tali inconvenienti e decisamentedi più agevole applicazione.Ma il disegno appare difficileda attuare, specie a causadelle resistenze e dei riserbidella scienza ufficiale.Aspre critiche solleva il pianodi realizzazione da luiproposto al congresso diNeuropsichiatria di Münsingendel 1937.Avendo appreso che al mattatoiodi Roma si uccidonoi maiali con la corrente elettrica,Cerletti vuole verifica-re personalmente quanto divero v’è in questa notizia. Econstata che, in seguito alpassaggio di scariche elettricheattraverso due elettrodia disco puntato (per via transcranica),i maiali cadono inpreda a convulsioni. Solo allorail macellaio sferra unprofondo taglio nel collo delmaiale, dissanguandolo. Lamorte, pertanto, non avvienea causa della correnteelettrica.Con il permesso del direttoredel mattatoio - professorTosti -, Cerletti riesce aosservare sperimentalmenteche anche scariche prolungatedi corrente (per 20-30-60 secondi) non sono ingrado di uccidere gli animali:questi, dopo il passaggiodella corrente, entranoin un coma più o menoprotratto, ma poi si rialzanoe tornano nel branco.Ciò significa che, non essendol’esposizione a dosidi elettricità sin’allora consideratemortali in grado diprovocare la morte neglianimali, scariche di granlunga inferiori, quali quellerichieste per provocareUgo Cerletti24


MEDICI ILLUSTRIconvulsioni nell’essere umano,non possono risultaremortali.Ha così luogo la prima applicazionesull’uomo, unoschizofrenico quasi privo dimemoria trovato mentredormiva nel vagone di unbinario morto della stazioneTermini di Roma, a pochipassi dall’istituto Neuropsichiatricodel Policlinico.Così, verso la metà diaprile del 1938, Cerletti applicaalle tempie del pazientegli elettrodi di un piccolodispositivo costruito personalmentedal suo aiuto,Lucio Bini. Il primo elettroshocksull’uomo: un momentodrammatico, perché,fatta passare la prima scarica,non compare alcunaconvulsione. Ma ormai nonè più possibile tornare indietro.E si decide di provarecon un’altra scarica. AnnotaCerletti: “Feci applicaregli elettrodi e fu lanciatauna scarica a 110 volt per5/10 di secondo. Si ebbel’immediato, brevissimospasmo di tutta la muscolatura,e dopo una piccolapausa cominciò a svolgersiil più tipico accesso epilettico.Rimanemmo tutti conl’animo sospeso, e veramenteoppressi, durante la fasetonica con apnea, intensopallore prima e poi cianosicadaverica del volto, e apnea:anche se già impressionantenell’attacco epiletticospontaneo, parve questa voltaangosciosamente interminabile.Finché alla prima profondainspirazione stertorosae alle prime scosse clonicheil sangue circolò meglionelle vene degli astanti e, daultimo, con viva soddisfazio-Il primo dispositivoutilizzato da Cerlettiper l’elettroshockne di tutti, si assistette al caratteristicorisveglio gradualedel soggetto”.Queste applicazioni di elettroshockverranno ripetuteper qualche settimana, connotevole miglioramento delpaziente. Si saprà che è uningegnere, che è sposato evive a Milano.In breve il trattamento conelettroshock viene adottatoin tutte le cliniche psichiatrichee per una ventina dianni, in assenza di altre terapie,se ne farà uso (e abuso),considerandolo quasiuna panacea per questi pazienti.Ma pian piano ci siaccorge che non è affatto unmetodo risolutore, e soprattuttoche provoca spesso inconvenienti,come fratturevertebrali nella fase spasticain opistotono. Anche sel’avvento dei sedativi e deimiorilassanti ridurrà notevolmentela frequenza di talicomplicazioni, nel 1973,data la crescente preoccupazioneper possibili effettiinvalidanti sul sistema nervosole Autorità sanitariedella California proibisconola terapia elettroconvulsivante,presto seguite damolti Paesi occidentali. Tuttaviain seguito, con una piùoculata esperienza e il miglioramentodi alcune tecnologie,l’elettroshock verràrivalutato, pur dimensionatonelle sue indicazioni,quasi interamente limitateai casi refrattari alla terapiafarmacologica.Si interessò anche alla malattiadi Alzheimer, alla strutturadella nevroglia e della barrieraemato-encefalica ed al gozzismoL’elettroshock non è statoperò il solo interesse di Cerletti.Le sue ricerche e osservazioniriguardano anchela malattia di Alzheimer,la struttura della nevrogliae della barriera emato-encefalica,il gozzismo.In base alle esperienze raccoltecon la pratica massivadell’elettroshock (ancoranon se ne conoscevanointeramente gli svantaggi),Cerletti ipotizza inoltre chela scarica elettrica inducanel cervello la produzionedi particolari sostanze (dadefinire chimicamente) chechiama, acroagonine, allequali sarebbe da attribuireil miglioramento che ha luogoin seguito all’erogazionedella corrente: esse “raddrizzerebberomomentaneamentei percorsi erratidelle idee”, tipici di alcunepsicosi. Egli preconizza addiritturauna terapia (la definisce“di annichilimento”),consistente in una seriedi elettroshock così ripetutae massiva da “annichilire”per un certo tempoil paziente e consentirealla “vie del pensiero” di ritrovare“la giusta strada”.Una specie di terapia delsonno ante litteram.Al di là della validità di unatale ipotesi, noi ricordiamoil Maestro ottantaseienne ancorasulla breccia, entusiasta,sempre pieno di idee,quando gli fummo accantoil 25 luglio del 1963 al lettodi morte, nella sua casa pocodistante dal suo tantoamato istituto di Neuropsichiatriain cui aveva (davverocoraggiosamente) praticatoil primo elettroshockdella storia... •25


MEDICI ILLUSTRIQuanti anni compie?“Cento, ma non li dimostro”Grandi festeggiamenti per Rita Levi Montalcini che ha superato,sorridendo, il secolo di vita. “Auguro ai giovani la stessa fortuna cheho avuto io”. “Non ho paura della morte, per me la morte non esiste”26di G. CrisTotale disinteresseverso la mia personama assolutointeresseverso il mondoche mi circonda“stra morte rimangono imessaggi che abbiamo lanciato.Fortunatamente - haproseguito ironicamente -non soffro di Alzheimer e,almeno se non mi illudo, lecapacità del mio cervello sonomaggiori di quelle cheerano a 20 anni, perché arricchiteda tanta esperienzae tanta fortuna. Non ènemmeno diminuita in mela curiosità per la molecolaNgf - Nerve Growth Factor– (la cui scoperta le è valsoil premio Nobel nel 1986,ndr), né il desiderio di essereutile al prossimo e a chisoffre. La vita - ha ribadito- ho l'impressione che siauna stupenda occasionepersino per chi è arrivato a100 anni. Così non ho temti-uomoo per la responsabilitàdegli scienziati neiconfronti della società. Nel1992 ha istituito, assiemealla sorella gemella Paola,la Fondazione Levi Montalcini,in memoria del padre,rivolta alla formazionee all'educazione dei giovani,nonché al conferimentodi borse di studio a giovanistudentesse africane alivello universitario, conl'obiettivo di creare unaclasse di giovani donne chesvolgano un ruolo di leadershipnella vita scientificae sociale del loro paese.Particolarmente sensibileai temi della difesa dell'ambientee dello sviluppo sostenibile,nel 1998 ha fondatola sezione italiana diGreen Cross International,ong riconosciuta dalle NazioniUnite e presieduta daMikhail Gorbaciov, di cuiè consigliere. Significativol'impegno sulla prevenzionee sulle conseguenze ambientalie sociali delle guerree dei conflitti legati allosfruttamento delle risorsenaturali, con particolare riferimentoalla protezionee all'accesso alle risorseidriche.“La ricerca - ha aggiunto ilpremio Nobel, che ha festeggiato100 anni lo scorso22 aprile - mi ha datomolto più di quanto potevosperare. Ma quello checonta è essere liberi da ogniinteresse per noi stessi eprofondamente curiosi e interessatinella possibilità divenire in aiuto agli altri”.“Non ho paura della morte,la morte non esiste perme, potrebbe venire domani,non conta quando”. “Importanti- ha aggiunto la senatricea vita - sono i messaggiche noi in vita abbiamodato agli altri: il miomessaggio è credete nei valori,laici o religiosi che siano.Quello che è importanteè che la vita vale la penadi essere vissuta se noi crediamonei valori. Quandofinisce non conta. Alla no-Gli auguri del Presidente della RepubblicaCent’anni ma non li dimostra.Si dice così,in genere, quando sifesteggia il compleanno diuna persona anziana ma,in questa occasione, ilcomplimento sembra inutile.Rita Levi Montalcini,elegantissima in un tailleurblu e camicetta bianca, conla “grinta” che tutti le riconosciamo,ha aperto ungrande convegno sulle neuroscienzein Campidoglio,a Roma, dopo aver ricevutogli auguri “ammirati eaffettuosi” del Capo delloStato. “Non credo di esserestata effettivamente unascienziata, non ero nataper fare la scienziata. Eronata per andare in Africaad aiutare i lebbrosi”.La Montalcini è da sempremolto attiva in campagnedi interesse sociale, peresempio contro le mine an-“


MEDICI ILLUSTRI“Non ero nataper fare la scienziatama per andarein Africa ad aiutarei lebbrosisieduto l'Istituto dell'EnciclopediaItaliana. È membrodelle più prestigiose accademiescientifiche internazionali,quali l'AccademiaNazionale dei Lincei,l'Accademia Pontificia,l'Accademia Nazionale delleScienze, la National Academyof Sciences statunitensee la Royal Society.È stata nominata senatorea vita dal presidente dellaRepubblica Carlo AzeglioCiampi il 1º agosto del2001. Ha ricevuto numerosialtri riconoscimenti:fra l'altro oltre 10 laureehonoris causa dalle piùprestigione Università delmondo.Ha vinto inoltre il Premiointernazionale Saint-Vincent,il Feltrinelli, e il premio"Albert Lasker" per laricerca medica.Ma non è tutto. Dalle celluleè passata con apparentenon curanza alle notemusicali. Non ha esitatonel 2006 a scrivere il testodi una canzone dei JalissAlcuni dei suoi libri non scientifici di notevole successo• Levi-Montalcini, R. (1996) Senz’olio contro vento, Baldini Castoldi Dalai• Levi-Montalcini, R. (1999) Elogio dell’imperfezione, Garzanti Libri• Levi-Montalcini, R. (2000) Cantico di una vita, Raffaello Cortina Editore• Levi-Montalcini, R. (2001) La galassia mente, Baldini Castoldi Dalai• Levi-Montalcini, R. (2002) Tempo di mutamenti, Baldini Castoldi Dalai• Levi-Montalcini, R. (2004) Abbi il coraggio di conoscere, Rizzoli• Levi-Montalcini, R. (2005) Eva era africana, Gallucci• Levi-Montalcini, R.; Tripodi, G. (2006) I nuovi magellani nell’er@ digitaleRizzoli,• Levi-Montalcini, R.; Tripodi, G. (2007) Rita Levi-Montalcini raccontala scuola ai ragazzi, Fabbri• Levi-Montalcini, R. (2008) L’asso nella manica a brandelli, Baldini CastoldiDalaipo di dormire o di fare altroperché è talmente bellaquesta esperienza che pocoimporta se finirà domani”.“Auguro a tutti i giovani -ha proseguito - la stessa fortunache ho avuto io: il disinteressetotale verso lamia persona, ma il profondointeresse verso il mondoche mi circonda”. “Aigiovani posso dire: siate felicidi vivere in Italia. Nonsolo per la straordinaria bellezzadel nostro Paese, masoprattutto per la bellezzadel capitale umano che provieneda ambo i sessi”.La proteina battezzata NerveGrowth Factor (Ngf), “apiù di mezzo secolo dallasua scoperta, ha ancora unruolo vitale nella ricerca.Ma quello che è importanteper me – ha conclusoLevi Montalcini - non èquello che è l'Ngf, ma ilfatto che mi ha consentitodi ritornare e di vivere inItalia nel 1963”.Dal 1993 al 1998 ha precheha partecipato alle selezioniper il festival diSanremo 2007. Non è riuscitaa qualificarsi ma queiversi, quelle note sono rimastea ricordare questoennesimo exploit di questaaffascinante signora. Alziamoallora il volume dellamusica in modo che avvolgaquesta deliziosa giovanecentenaria, o forse è megliodefinirla senatrice,professoressa o Premio Nobel?“Niente di tutto questo,sono semplicementeRita e, anzi, per molti annidella mia lunga vita misono sentita il brutto anatroccolo,ma la difficoltàinsegna”. E così, con unabattuta, un sorriso ed unagrande lezione di ottimismoe umiltà la professoressaRita Levi Montalcini,medico moderno, haconcluso il suo applauditissimointervento.Cento anni? Se li sogna. •27


NOTIZIESbarchi clandestini,mille minori sparitiSono 2.294 i minori stranieri giunti a Lampedusanel periodo maggio 2008-febbraio 2009 (1.994non accompagnati e 300 con genitori o parenti) a seguitodi sbarchi clandestini. Di oltre il 50% dei minorigiunti soli, si sono però successivamente persele tracce: più di 1.000 ragazzi sono infatti fuggiti daicentri di accoglienza siciliani verso i quali erano statiindirizzati. Sono gli ultimi dati di un fenomeno allarmante,resi noti dall'associazione Save the childrenin occasione di un incontro promosso dall'Istitutonazionale per la salute delle popolazioni migranti(Inmp) sul tema dell'immigrazione clandestina. “Lasituazione - afferma Angela Oriti di Save the children- è preoccupante: nel Centro divenuto oggi di Identificazioneed Espulsione (Cie) di Lampedusa, i clandestini,se minori, vengono subito dirottati verso altrestrutture. Spesso non ci sono i tempi per procederead un'identificazione effettiva”. Nelle comunitàalloggio della regione, prosegue, “ci sono però condizioniinadeguate e di sovraffollamento, che nonconsentono una vera presa in carico dei minori”. Comeconseguenza, denuncia Oriti, “abbiamo registratoche oltre il 50% dei minori non accompagnati giuntinel periodo di riferimento si sono poi allontanatidalle strutture”. Per molti di loro, afferma, “non sipuò escludere siano stati inseriti in circuiti illegali odi sfruttamento”. Gli arrivi di immigrati clandestinivia mare, ricordano gli esperti, hanno raggiunto quota20.455 nel 2007 e 36.952 nel 2008. I paesi di provenienzasono, soprattutto, Eritrea, Nigeria, Egitto eMarocco.È uscita la terza edizionedi “Lavoratrice madre medico”Èstata realizzatala nuovaedizione dellapubblicazione“Lavoratricemadre medico”nella quale EoloParodi e MarcoPerelli Ercoliniillustrano tuttigli aspetti legislativiriguardantila lavoratriceche è anchemadre. Acausa della consistente mole di aggiornamenti presentiin ambito legislativo e giurisprudenziale si è sentitala necessità di questa seconda edizione aggiornataal 31 marzo 2009.Ricordiamo che il lavoro, oltre alla pubblicazionesul sito www.enpam.it, è distribuito anche attraversoun CD-Rom che permette rapidamente di reperireinformazioni sugli ultimi aggiornamenti legislativiin materia.Il tutto è completato dalla raccolta aggiornata delleleggi, delle circolari principali e dal glossario dellaterminologia utilizzata nel volume. I medici e gliodontoiatri che fossero interessati alla seconda edizionedel CD-Rom possono rivolgersi alla Direzionegenerale dell’Enpam (tel. 0648294226/242/346- Fax 06 48294345 direzione@enpam.it).Un corso per gestire l’ospedaleAd Erice si è svolto dal 18 al 23 aprile il primo corso a livello nazionale sulle modalità di come “gestire l’ospedale”,organizzato dal Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell’Università “Sapienza” di Roma.In apertura dei lavori il Rettore dell’Università di Roma “Sapienza”, prof. Luigi Frati, ha spronato gli organizzatoria dare seguito all’iniziativa. Tra gli iscritti, circa 70, molti specializzandi siciliani e tanti altri provenientida ogni parte d’Italia, in rappresentanza delle Università che si impegnano a fornire una formazione apertaad ogni confronto, in termini di managerialità ad altissimo livello.Proveniente dalla Direzione sanitaria del Policlinico Umberto I, il dott. Emilio Scalise oltre a coordinare ilgruppo di organizzatori in qualità di esperto in maxi-emergenze ospedaliere, ha affrontato un argomento purtroppodivenuto di attualità per il terremoto che ha coinvolto la popolazione abruzzese: la risposta ospedalieraa livello di medicina delle catastrofi.Nel corso dei lavori è stata approfondita la figura del Direttore Sanitario, un medico chiamato ad assicurarecompetenze multidisciplinari difficilmente quantificabili in termini di contenuti per la continua evoluzione edaggiornamento.28


ATTUALITÀIl ruolo dello psichiatrain un mondo (spesso) violentodi Maurizio Zomparelli (*)Lecter, il famigerato psichiatra protagonista indiscusso degli schermi cinematografici,soprannominato Hannibal the Cannibal, può esistere nella realtà o è solo il fruttodella fantasia di uno scrittore? Il quesito posto può estendersi a tutti i cosiddettimostri che hanno popolato il mondo della celluloide, che vengono dallo spazio. Si trattabolezze e paure più profondeper poi colpirle inesorabilmente,nei loro punti deboli,non tralasciando nullaal caso, studiando ed analizzandoi comportamentidei prescelti come si fa nell’analisistessa in psichiatria.Hannibal conosce le debolezzedella natura umana, sacome arrivare al de profundisdella sua mente che governala sua logica, sa interpretarei percorsi che portanoalla perdita dell’equilibrioche governa il ritmodel comportamento umano,delle sue abitudini, dei suoirituali prevedibili e sa comecolpire e dove colpire, tantoda sembrare una macchinaperfetta. Il quesito che sipone è quello di stabilire seuno come lui lo si debba curareo condannare? Un dubbioche non può sussisterenella realtà, visto che poi idelitti rimangono e pertantosono loro a determinarnel’ovvia e scontata condannadello stesso. Rimangonole vittime e non l’affascinantecapolavoro di comel’omicida ha perpetuatoil crimine con la sua originalitàed abilità psicologica.Lo psichiatra oggi vienespesso interpellato per dareuna valenza giuridica conun referto che giustifichil’atto delittuoso come derivanteda un comportamentoanomalo e deviato di unamente malata. Esiste quindiun confine tra un delittoconcepito ed attuato in perfettalucidità mentale da unessere umano consideratonormale ed uno da un altroessere umano psichiatricamentelabile e patologico?In questa analisi se utilizzassimola matematica, anchequella del pensiero, scopriremmoche il risultato noncambia: sempre di omicidiosi tratta, esiste una vittimaed esiste un aggressore. Ainostri giorni si parla semprepiù di abolire la pena dimorte, organizzazioni internazionalicome Amnesty oquella di Nessuno tocchiCaino, stanno interpellandol’opinione pubblica attraversoi mass media perdare una risposta chiara edunivoca per abolire la penadi morte. Mi chiedo e lochiedo anche a voi se è giustotrasformarci tutti in unaspecie di Hannibal Lecterper risolvere con l’omicidioun altro omicidio, una contraddizioneevidente a combattereun crimine con uncomunque di mostri o dipersonaggi divenuti miti delcrimine e dell’horror, che cihanno creato la suspencegiusta per non dormire oper rinnovare le paure ancestraliche nella nostra paleopsicheci determinanoangoscia. La paura di essereuccisi, sopraffatti da creaturea noi superiori, dotatedi imprevedibilità e di spietatadeterminazione all’omocidio,sadici e lucidi,totalmente privi di pietà edi rispetto per la vita. Se leggiamoperò le pagine dei nostriquotidiani, quelle riguardantila cronaca nera, ci rendiamoconto che tali mostri,meno popolari e con nomicomuni esistono veramentee sono altrettanto spietatie decisi nel commettere ipiù efferati delitti senza pietàper le loro vittime e senzapentimento per come lihanno portati a termine eper la crudeltà dimostrata.Eppure Hannibal ci ha affascinato,ci ha ammaliato perlo stile e l’originalità con cuiperpetuava i suoi crimini,un’arte quasi divina, anchese partorita da un’animadiabolica, capace di scrutarenella mente delle sue vittimesino a coglierne le dealtrocrimine, quello di toglierecon o senza giustificazionela vita ad un essereumano, anche al più spregevolee mostruoso che possaesistere. Cosa scatta nellamente umana per perpetuareun omicidio, addiritturaper fare trionfare la giustizia?Duemila anni fa condannammoed uccidemmoun uomo solo per le sueidee e per la paura di cambiare;ora, nell’era moderna,l’umanità ancora si trascinaun problema comequello di uccidere il suoprossimo senza avere mostratoalcun progresso mentalee sociale per risolverloed abolirlo dalla sua storia.Quanti nasceranno ancoraed uccideranno e massacrerannole loro vittime, quantiorrori la nostra umanitàdovrà vedere e sopportareperché alla fine trovi pace eserenità per vivere civilmentetutti insieme senza perpetuareil crimine del delitto?Dipende solo da noi fermaretanta violenza. •(*) Dirigente medicodella clinica addominaleEur di Roma, docentedella Scuola medicaitaliana di psicoterapiaSmipi di Bologna29


30FORMAZIONERazionalizzare le scuoledi specialità medicheLa formazione in Europa non è più un affare privato di ciascunPaese. È indispensabile che gli Stati membri adottino un identicomodello sia pure adattato ai diversi sistemi sanitari nazionalibile che tutti gli statimembri adottino un identicomodello, sia pure conle dovute specifiche peculiaritàlegate alle caratteristicheparticolari dei diversisistemi sanitari nazionali.In quest'ottica di “miglioramentodella qualità dellaformazione medica” il Miurha dato il via nei mesi scorsial processo di razionalizzazionedelle Scuole di specializzazionemediche, secondoquanto previsto delledisposizioni contenutenei DD.MM. 1/8/2005 e29/3/2006, concernenti larevisione degli ordinamentididattici e l’individuazionedegli standard e dei requisitiper l’accreditamentodelle reti formative dellescuole stesse.È stato recentemente concordatocon il ministerodel Lavoro, della Salute edelle Politiche sociali diavviare, già dal corrente“Le Universitàcollaborerannocon altre Universitàstrutture ospedalieree cliniche private“a.a. 2008/2009, una primafase di sperimentazione,che avrà come specifichedestinatarie le scuoledi specializzazione assegnatariedi un solo contrattodi formazione specialisticaper il primo annodi corso.Al contempo è stato altresìconcordato, d’intesacon la Conferenza Stato-Regioni,di costituireun’apposito tavolo tecnico-politicoche avrà ilcompito non solo di individuarenuove metodologieper la rilevazione deifabbisogni regionali, maanche criteri oggettivi peril completamento, entrol’inizio dell’a.a. 2009/2010,del processo di razionalizzazionedi tutte le scuolein stretta osservanza delledisposizioni di cui al DM1.8.2005. Praticamenteogni Ateneo avrà una solascuola per ogni tipologiache rispetti le caratteristicherichieste dal nuovoordinamento.In sintesi tale razionalizzazionenasce dalla necessitàdi mettere in atto, soprattuttonelle branchechirurgiche, le direttiveeuropee che mirano “alraggiungimento di unaLa figura del medico informazione specialisticasta andando incontroin questi anni aprofondi mutamenti, immersanella contraddizionetra la “teoria” di unalegislazione che dovrebbedefinirne gli aspetti lavorativie formativi e una“realtà” in cui tale legislazione,nonostante la firmadi un contratto, relegail medico specializzandoalla condizione di studente.In questa situazionedi ambiguità i mediciin formazione specialisticafiniscono per pagarel’alto prezzo della mancatatutela lavorativa (almenoin parte) e di una formazionenon in linea conquelli che sono gli standardeuropei; allo stessomodo la comunità pagal’altissimo prezzo di unapolitica miope che, noninvestendo in formazionemedica, rischia in futurodi non poter garantire lasalute dei cittadini e metteuna seria ipoteca sullaqualità del Sistema sanitarionazionale.La formazione in Europa,infatti, non è più un affareprivato di ciascun Paeseaderente: è indispensapienaautonomia e capacitàprofessionale” deimedici in formazione specialistica,al termine delloro corso di studi.Linee di indirizzo generalein questo senso sonoche i due terzi dell'attivitàsvolta dai medici in formazionedovrà essere dedicataad attività praticheprofessionalizzanti e unterzo ad attività didatticateorica, favorendo l’interattività.Le singole discipline verrannounite in “tronchicomuni”, all'interno deiquali le diverse tipologiedovranno integrarsi in attivitàdidattiche teorichee pratiche comuni, a scopoprofessionalizzante.Al diploma di Specialitàverrà allegato un certificatoche riporterà le oreed il tipo di attività (praticheprofessionalizzantie teoriche) svolte dal medicodurante la specializzazione.Per il raggiungimento degliobiettivi formativi leUniversità potranno avvalersidi collaborazionicon strutture ospedaliere,altre Università maanche strutture differenti,come ad esempio clinicheprivate. In ogni casol’attività dello specializzandodovrà esseresempre guidata da un tutor,non potendo in nessuncaso essere sostitutivadi quella svolta dalmedico strutturato. •A cura della presidenzadi Federspecializzandi(www.specializzandi.org)


INTERNETSuggerimenti e novità dal World Wide WebGendermedicine.orgwww.gendermedicine.org/In occasione del “Terzo seminario sulla salute della donna”,organizzato dall’Istituto superiore di sanità e dallaSocietà italiana di farmacologia, è stato lanciato il sitoGendermedicine.org, organo ufficiale della EuropeanSociety of GenderHealth and Medicinee della Societàitaliana per lasalute e la medicinadi genere. Concepitoper i medicidi medicina generalee per glispecialisti interessatia questo tema, il sito contiene documenti, notizie,eventi, articoli e dibattiti focalizzati sulla medicina di generee sul suo impatto nella prevenzione, nella diagnosie nella terapia delle differenti malattie. I contenuti sonoorganizzati in sezioni relative alle varie patologie comediabete, osteoporosi, malattie endocrine, malattie cardiovascolari,malattie cerebrovascolari, menopausa e malattiepsichiatriche.Guida all’uso dei farmaciwww.guidausofarmaci.it/La quinta edizione della Guida all’uso dei farmaci,tratta dal volume n.55 del British National Formulary,– la pubblicazione nata dalla collaborazionetra British Medical Association e Royal PharmaceuticalSociety of Great Britain – adeguata alla realtà italianain base alla disponibilità dei farmaci e alle indicazioniper cui sono autorizzati nel nostro Paese. Il sitoè organizzato per aree cliniche e per ciascun principioattivo vengono riportate le indicazioni, le avvertenze,le controindicazioni,gli effetti indesiderati,la posologia,i nomi commerciali,la confezione,il prezzo e laclasse di rimborsabilitàe le segnalazionidell’Agenziaitaliana del farmacoin tema di vigilanza.Doc2Dochttp://doc2doc.bmj.com/Da qualche mese il BritishMedical Journalha lanciato il socialnetwork Doc2Doc che hal’obiettivo di aggregare mediciintorno a specifici temi,di dare loro la possibilità didiscutere casi che copronoogni aspetto della medicinae di ragionare e dibattere sulleultime scoperte scientifiche. Sulla scia di Facebook e conle stesse modalità – registrazione, visualizzazione dei colleghicon cui si è in contatto, forum e blog su cui partecipare– Doc2Doc si presta bene a veicolare contenuti professionalie collegati alla pratica clinica o a trattare temiquali la ricerca, la formazione e l’aggiornamento o quellipiù in generale connessi alla pratica della medicina e dellasanità, come il governo clinico, le nuove questioni sollevatedai pazienti migranti, il futuro della professione medica,i problemi specifici degli studenti di medicina.SaluteInternazionale.infohttp://saluteinternazionale.info/Con un approccio internazionalistae multidisciplinareagli aspetti sanitaridel processo di globalizzazione,SaluteInternazionale.infoè uno spazio di informazionee riflessione, di approfondimentoculturale escientifico, di discussione econdivisione organizzato inquattro aree distinte: Innovazionee management; Migrazioni e salute; Salute globale;Sistemi sanitari internazionali. Promotore e coordinatoredel blog è il professor Gavino Maciocco, del Dipartimentodi sanità pubblica, Università di Firenze, che spiega su Yahoo!Salute:“Chiunque oggi […] affronti temi che riguardanola salute e l’assistenza sanitaria difficilmente può fare ameno di riferirsi a esperienze internazionali, confrontarsicon le informazioni provenienti da molteplici fonti. Occuparsidi salute e sanità internazionali serve dunque a diventarepiù informati e più colti. Serve anche a diventare migliori:a uscire da se stessi, a guardare agli altri, al mondo.”31


APPUNTAMENTIA Modena il congresso“Medico-cura-te-stesso”Un appuntamento sulla tutela della salute psicofisica del medico.Tra gli argomenti trattati i problemi connessi al post-pensionamento,le ingiuste accuse ai medici e le situazioni di mobbing e burn-outLo scorso 18 aprile alCentro Congressi dell’Universitàdi Modenasi è svolto il Congresso“Medico-cura-te-stesso”,organizzato dall’omonimoMovimento ideatodal prof. Beniamino Palmieri(Associato di Chirurgiapresso la stessaUniversità) nell’intento diconcretizzare in tutti gliaspetti dell’integrità fisicae psichica questo antico insegnamentotroppo spessodimenticato: non è un misteroche la buona salute -non solo fisica - del medicosi riflette immancabilmentesul suo paziente.Autorevoli clinici italianihanno presentato i risultatidi ricerche e statistichemiratamente condotte inmerito alla tutela della salutepsicofisica del medico,frutto di un’articolataindagine trasversale intesaa censire, conoscere, approfondirele principaliproblematiche di salute dichi deve a sua volta occuparsidell’altrui salute.Le tematiche connesse aquesti problemi sono quantomaivarie e complesse,come evidenziano le tanterelazioni presentate da eminenticlinici italiani. Bastacitarne alcune: il medicoammalato e i suoi riflessisulla gestione della salutepropria e dei suoi pazienti;il medico anziano e i suoistili di vita; i problemi connessial post-pensionamento(un’alta percentuale dimedici continua spontaneamentela professione senzapercepire onorari); le semprepiù diffuse e spesso sottovalutatesituazioni dimobbing e di burn-out deglioperatori sanitari; le ingiusteaccuse ai medici, etante altre. Ma accanto all’enunciazionee all’appassionatadiscussione di questetematiche sono state ancheavanzate proposte concreteper una loro ragionevolee pratica soluzione,non ultima quella della costituzionedi gruppi di autosperimentazionee di autovalutazione.Largo spazio è stato anchedato ai problemi di “salutementale” del medico nelsenso più quotidiano deltermine: non di rado sia-mo frustrati da un lavorocosì intenso e pressante -che pur svolgiamo con ilmassimo impegno - ma checi priva di quei momenti direlax mentale che troveremmoin qualche interesseextraprofessionale, siaesso sportivo, letterario, artistico,ecc. Al proposito,è stata sostenuta l’ineluttabileopportunità di crearsi-compatibilmente con leproprie attività- piccolispazi di tempo nei qualipoter coltivare un qualsiasihobby per allentare latensione psichica abituale.Il che non significa volereo dovere “professionalizzare”i propri interessi ededicar loro ogni ritagliodi tempo per raggiungeremagari i livelli di alcuni nostrifamosi colleghi (Rabelais,Cechov, Axel Munthe,Borodin, Schiller, Cronin,Oliver Stone...): è sufficienteaccontentarsi, per ritrovareun po’ di noi stessie di serenità, a tutto beneficiodei pazienti.La massima del Medice curate ipsum porta con sé lasaggezza dei millenni: riferisceSan Luca (anch’eglimedico) nel Vangelo (V,23) che Gesù la ricordò asua volta ai fedeli della Sinagogacome “proverbioancora più antico”. Un assiomache riveste oggi unsignificato ancor più profondoperché convalidatodall’esperienza clinica esperimentale. •Per ulteriori notizie:palmieri@unimo.itL. Sterp32


ACCADDE A...Maggioe le sue storie...YitzhakRabinYasser Arafat4 MAGGIO 1994Yitzhak Rabin, primo ministroisraeliano, e Yasser Arafat,presidente dell’Organizzazioneper la liberazionedella Palestina – entrambiPremi Nobel per la pace -firmano in Egitto un documentoche stabilisce l’autonomiaper la Palestina.La tragedia sa che l’oblio talvoltaè necessario perché si affermi un temponuovo, affrancato, in toto, dal passato.Franco Marcoaldi, Il tempo ormai breve18 MAGGIO 1970Il Cagliari di Gigi Riva, allenatoda Manlio Scopigno,vince lo scudetto nel campionatoitaliano di calcio.28 MAGGIO 1961Amnesty International,l’organizzazione mondialeper i diritti umani, vienefondata a Londra.Gigi RivaGiovanni Paolo IIErnest Hemingway4 MAGGIO 1953Con “Il vecchio e il mare”Ernest Hemingway vinceil Premio Pulitzer.7 MAGGIO 1945La Germania firma aReims, in Francia, la resasenza condizioni avanti algenerale Eisenhower. Ilgiorno seguente la stessafirma viene apposta difronte al maresciallo sovieticoZukov.1 MAGGIO 1941A New York il capolavorodi Orson Welles “Quartopotere” viene proiettatoper la prima volta.2 MAGGIO 1909Paul Ehrlich presenta inGermania il Salvarsan 606,farmaco che cura la sifilide.ReinholdMessner8 MAGGIO 1978Per la prima volta due scalatoriraggiungono la cimadell’Everest senza l’ausiliodell’ossigeno: si tratta diReinhold Messner e PeterHabeler.13 MAGGIO 1981A Roma Giovanni Paolo II viene ferito, a colpi di pistola,in Piazza San Pietro dal turco Ali Agca.Paul Ehrlich25 MAGGIO 1901La Norvegia introduce ildiritto di voto per le donne:si tratta del primo Paeseeuropeo a prendere untale provvedimento.33


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSITEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese notealla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzoVia Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe.Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.Per ulteriori informazioni: Dott. Andrea Meconcelli, tel. 06 48294513, e-mail: congessi@enpam.itColonscopia virtuale e coronografia – tcRoma, 29 maggioResponsabile scientifico: Andrea LaghiDocenti: G. Calcagnini, F. Iafrate, Marco RengoInformazioni e iscrizioni: Eidomedica srl, Via Aurelia 678/a Roma, tel. 06 665029.1, e-mail: info@eidomedica.it,sito web: www.eidomedica.itSegreteria Organizzativa: Daniela Pecci, tel 06 66502921, fax 06 66502953, e-mail: d.pecci@eidomedica.it, sitoweb: www.eidomedica.itEcm: crediti formativi richiesti per medico chirurgoChirurgia della tiroide: nervo laringeo ricorrenteVarese, 26 giugno, Grand Hotel PalaceDestinatari: il seminario avrà un taglio multidisciplinare e sarà indirizzato, oltre a chirurghi generali e specialisti,anche a endocrinochirurghi, otorinolaringoiatri e medici di medicina di baseAl congresso interverranno i maggiori esperti mondiali di chirurgia della tiroideArgomenti: il seminario è incentrato sul nervo laringeo ricorrente e, in particolare, sulle tecniche chirurgiche diidentificazione, preservazione, monitoraggio intraoperatorio ed eventuale ricostruzione del nervoInformazioni e iscrizioni: Artcom S.r.l., tel. 02 89540427, fax 02 89518954, e-mail: artcom@artcomsrl.it,sito web: www.artcomsrl.itUniversità degli Studi di BresciaPerfezionamento in “comunicazione sanitaria”Brescia, giugno - settembreAlcuni argomenti: Principi di comunicazione sanitaria, Principi di comunicazione pubblica, Internet e comunicazionesanitaria, Social marketing: la comunicazione organizzazione – utenteInformazioni: Segreteria organizzativa: d.ssa Cinzia Gasparotti, d.ssa Maura Bressanelli, tel. 030 3838601,fax. 030 3701404, e-mail: gasparot@med.unibs.it34


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIEquilibri in medicina interna - patologia dell’area criticaBenevento, 11-13 giugno, Ospedale FatebenefratelliIl prestigio dei relatori che ci hanno accordato la loro adesione e l’attualità dei temi in discussione rendono il Seminario digrande interesse non solo per la classe medica della nostra Regione ma anche per tutti i colleghi in ambito nazionale. E’previsto un uditorio misto di colleghi di diverse specialità (Medicina Interna, Cardiologia, Pneumologia, Malattie metaboliche,Anestesia-Rianimazione, Medici di Medicina generale)Informazioni: Segreteria OrganizzativaDott. Luca Milano, dott. Francesco Sgambato, via Appia Antica 356, 81028 S. Maria a Vico (Ce), tel. 328 4491155,0824 771344, fax 0824 47935, 0823 808566, e-mail: sgambatof@gmail.comMedici in AfricaGenova, 17 - 20 giugno, aula Giuseppe Mazzini, Via Balbi 5I corsi intendono fornire in tempi brevi, informazioni sulla situazione sanitaria in Africa, cenni di autoprotezione dalle piùfrequenti malattie endemiche e di diagnosi e terapia di malattie tropicali di frequente riscontro. Inoltre fornisconol’esperienza di colleghi che sono già stati in tali zone e mettono in contatto i futuri cooperanti con alcune delleorganizzazioni che lavorano in loco o che possiedono ospedali. Attraverso il sito www.mediciinafrica.it sarà possibileiscriversi al corsoInformazioni: Segreteria OrganizzativaTel 010 3537621, 340 7550809, e-mail: mediciinafrica@unige.it, sito web: www.mediciinafrica.itEcografia muscolo-scheletricaJesi (An), 29-30 giugno, centro congressi Hotel Federico IIDirettore: prof. Walter GrassiObiettivo: il Corso avrà lo scopo di far acquisire ai partecipanti le conoscenze teorico-pratiche necessarie per l’esecuzionedi un esame ecografico, indicato nelle malattie di interesse reumatologico. Particolare attenzione verrà dedicata alla presentazionee discussione di quadri ecografici rappresentativi della casistica reumatologica al fine di standardizzare le modalitàdi refertazioneInformazioni: Segreteria OrganizzativaClelia Manciocchi, Elsevier Srl, Via Paleocapa 7, 20121 Milano, tel. 02 88184204, fax 02 91390683,e-mail: ecografia@elsevier.comColoproctology and Pelvic DiseasesRoma, 21-23 giugno, Ergife Palace HotelChairman: dott.Antonio LongoIl Congresso si propone di presentare le ultime novità a livello mondiale in ambito colon proctologico, sia da un punto divista diagnostico che chirurgico e vuole incentivare un proficuo dibattito volto anche ad identificare nuovi campi di ricercascientificaSessioni scientifiche: podium presentations, round tables, lectures and videos, discussions, workshops e live surgeryInformazioni: Segreteria Organizzativa LB Group, Circ.ne Clodia 133, 00195 Romatel. e fax 06 45422450 int 211, e-mail: worldcongress.siucp@lbgroup.it, sito web: www.siucpworldcongress.comUniversità degli Studi di PadovaReducing the burden of noncommunicable diseases:addressing the causes of the causesVenezia, 7-12 giugno, Palazzo Cavalli-Franchetti e Ospedale S.S. Giovanni e PaoloCoordinatore Scientifico: dott. Flavio LirussiObiettivi: il corso residenziale internazionale, con l’inglese come lingua ufficiale, si propone di fornire le più moderneconoscenze “evidence-based” sulle politiche multisettoriali atte ad affrontare l’attuale sfida delle malattie croniche, tenendoconto del contesto socio-economicoInformazioni: Segreteria Scientifica dott.ssa Benedetta Bixio 049 8213948, e-mail: b.bixio@unipd.itSegreteria Organizzativa: Luciana Bilotti, e-mail: segreteria@sabiwork.it, sito web: www.medicina.unipd.it/online/Home/International/News/articolo921.htmlEcm: richiesti accreditamenti europei presso eaccme35


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIProcreazione medicalmente assistita e diagnosi prenataleBologna, 22-23 maggio, Royal Hotel Carlton, Via MontebelloPresidenti: prof. Marco Filicori, prof. Gianluigi PiluSpecialità: ginecologia e ostetriciaInformazioni: Segreteria OrganizzativaGynepro S.r.l. Via Lame 44, 40122 Bologna, tel. 051 223260, fax 051 222101, e-mail: educational@gynepro.it,sito web: www.gynepro.itEcm: evento accreditato ecmMedicina omeopatica e medicina convenzionale: paradigmi a confrontoOrvieto, 30-31 maggio, Palazzo dei CongressiObiettivo: individuare le possibili convergenze tra paradigmi abitualmente considerati molto distanti che invece,nelle loro migliori espressioni, possono contribuire allo sviluppo di una medicina centrata sulla personaInformazioni: Segreteria Organizzativa Segreteria Nazionale FIAMO, Via C. Beccaria 22, 05100 Terni,tel./fax 0744 429900, e-mail: omeopatia@fiamo.it, sito web: www.fiamo.itEcm: richiesti crediti ecmLa spalla, incontro tra chirurgia e riabilitazioneCatanzaro, 29-30 maggioCoordinatore: dott. Roberto ColaoLa spalla è tra le grandi articolazioni quella che negli ultimi anni ha visto più ampiamente svilupparsi le conoscenzee le metodiche terapeutiche, sia nel campo della chirurgia che in quello dell’intervento riabilitativo. Il corsosi svolge sotto il patrocinio della Simfer (Società di Medicina Fisica e Riabilitativa) e della Sicseg (Società Italianadi Chirurgia della Spalla e del Gomito). Finalità del corso è approfondire la riflessione e promuovere la discussionesui percorsi clinico-terapeutici offerti dallo scenario medico-scientifico attualeInformazioni e iscrizioni: Passpartout Catanzaro, tel 0961 725210, e-mail: rosa.felicetti@tin.itPediatria e NeonatologiaGolfo di Orosei, 3-5 giugnoCoordinatore: prof. Giovanni SerraArgomenti: il Corso ha lo scopo di fornire al pediatra di libera scelta le basi metodologiche e le nozioni per affrontare leproblematiche diagnostico-terapeutiche delle principali patologie del neonato post-dimissione, del lattante e del divezzoInformazioni ed iscrizioni: TopCongress, Via R. De Martino 10, 84122Salerno, tel. 089 255179, fax 089 5647017, e-mail: congressi@topcongress.it - sito web: www.topcongress.itEcm: richiesti crediti formativi ministerialiMedicina legale - processo all’emergenzaAscoli Piceno, 12 giugno, Sala della Ragione – Palazzo dei CapitaniPresidente: dott. Massimo LoriaDirettore: U.O. Medicina d’Urgenza-Pronto SoccorsoStruttura: il corso si articola in tre sessioniInformazioni: Segreteria Scientificadott. Gianfilippo Renzi, U.O. Medicina d’Urgenza-Pronto Soccorso, Ufficio Formazione, Zt 13, Ascoli Piceno, Zt13, tel. 0736 358371Segreteria Organizzativa: sig. ra Manuela Gagliardi, Ufficio Formazione, Zt 13, tel. 0736 345515Ecm: evento in fase di accreditamento ecmMediterranean workshop on current trendsand advances in oncopathologyGallipoli (Le), 12-13 giugno, centro congressi Grand Hotel Costa BradaInformazioni: Segreteria Scientifica dott. S.A. Senatore, dott. A. D’Amuri, dott. G. Pasanisi, dott.ssa F. Floccari,dott.ssa P. Rizzo; telfax. 0833 270417, senatore@auslle2.itSegreteria Organizzativa: Elle Center, tel. 080 5041635, fax 080 5041645, elle@ellecenter.itProgramma: www.ellecenter.it, www.siapec.it, www.aiom.it, www.citologia.org, www.gisci.itEcm: richiesti crediti formativi per medici, biologi e tecnici di laboratorio biomedico36


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSICosa c’è di nuovo in chirurgiaRoma, 22 maggio, Palazzo RoccagiovineDirettore: A. ArullaniAlcuni argomenti: sistematizzazione diagnostica e terapeutica del k prostatico, emorragie vescicali,chirurgia della sessualità femminile, naso elettronico, update in chirurgia ortopedicaInformazioni: Fondazione Roma Chirurgia, Via Germanico 197, 00192 Roma, tel./fax 06 3216083tel./fax 06 30888226; e-mail: informazioni@fondromachirurgia.itFondazione Europea Dragan, Foro Traiano 1/A (Piazza Venezia), 00187 Roma, tel. 06 6797785, fax 06 6784961Web 2.0 e internet in medicinaMilano, Istituto Mario Negri8 giugno - Ricerca bibliografica su PubMed e su altri database biomedici9 giugno - Internet e l’aggiornamento professionale in ambito medico10 giugno - Il web 2.0 al servizio della formazione e dell’aggiornamento del medicoI corsi saranno realizzati attraverso una didattica interattiva che prevede il coinvolgimento diretto dei partecipantie l’impiego di una aula multimediale dotata di numerose postazioni Internet.I primi due corsi (8 giugno e 9 giugno) hanno ricevuto 8 crediti. Il terzo corso (10 giugno) ha ricevuto 5 creditiInformazioni: Istituto Mario Negri, Via La Masa 19, 20156 Milano, tel. 02 390141;fax 02 3546277; 02 39001918; sito web: www.marionegri.it; e-mail: mnegri@marionegri.itSistema nervoso e cuteCravino (Pavia), 12 giugno, centro congressi Fondazione Salvatore Maugeri, Via maugeri 6Obiettivo: la cute è un tessuto riccamente innervato da fibre sia sensitive che autonomiche, le cui terminazionipossono svolgere diverse funzioni. Grazie a particolari tecniche immunoistochimiche, è stato possibile indagareil sistema nervoso periferico attraverso lo studio dell’innervazione cutaneaInformazioni: Segreteria Scientifica Michelangelo Buonocore, Maria Nolano, Vincenzo ProviteraSegreteria Organizzativa: Aquarius di Roberta Rampulla, Via Folla di Sotto 52, 27100 Pavia, cell. 329 2838479,fax 02 44906478, e-mail: aquarius@aquarius-eventi.it, sito web: www.aquarius-eventi.itEcm: è in atto la pratica di accreditamento finalizzata all’attribuzione di crediti formativi Regionali, per le seguentifigure professionali: medici- biologi - tecnici di neurofisiopatologiaNeoplasie localmente avanzate dell’addomeRoma, 8-9 giugnoDirettore: prof. G.B. DogliettoObiettivi: fare il punto sugli aspetti più dibattuti nel trattamento dei tumori dell’addomelocalmente avanzati, promuovere un confronto informale sulla base delle relazioni, dei video, delle dirette dallasala operatoria e delle personali esperienze, fornire un supporto informatico-bibliografico che sintetizzi lo statodell’arteInformazioni: Segreteria Scientifica Divisione di Chirurgia Digestiva, tel. 06 30155133, 06 30154436,fax 06 30156579, e-mail: gbdoglietto@rm.unicatt.it, s.alfieri@rm.unicatt.itSegreteria Organizzativa: sig. Michele Parisi, Ufficio Formazione Permanente, Largo F. Vito 1, 00168 Roma,tel. 06 30154297, fax 06 3051732, e-mail: parisi@rm.unicatt.itEcografia GeneralistaPescia, 19-20-21 giugnoCoordinatore scientifico: dott. Fabio BonoRivolto a: medici di medicina generaleIl corso si articolerà in: 3 giorni di teoria con sinossi di pratica, nei quali si affronterà lo studio ecografico normalee patologico di addome, tiroide, mammella e polmone nonche’ il ruolo dello strumento ecografico nel monitoraggiodel Pz. con cuore polmonare cronico; 2 sessioni parallele: muscolo-scheletrica, dedicata allo studio ecografico dellepatologie muscolo-tendinee; ecocolrdoppler: dedicata allo studio delle patologie vascolari dei t.s.a., dei grossi vasiaddominali, delle arterie e delle vene degli arti inferioriInformazioni: Segreteria Organizzativa Fimmg-Metis via Marconi 25, Roma, Doristella Ambroggio,tel. 06 54896625, e-mail: ecogen@fimmg.org, fabiobono@alice.it37


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIDolore orofacciale, malattie temporomandibolari:problemi clinici fra odontoiatria e medicinaSabbioneta (Mn), 6 giugno, Teatro All’AnticaObiettivi: riunire gli operatori della salute, sia medici che odontoiatri, per discutere lo stato attualedelle conoscenze sui disturbi che causano dolore nel distretto orofacciale, con particolare riguardo alle malattietemporomandibolariIscrizioni: tramite modulo allegato da inviare via e-mail a giovannimauro@mac.com o via fax a 0376 326632Informazioni e responsabile: dott. Giovanni Mauro, e-mail: giovannimauro@mac.com o tel. 0376 221810Ecm: in fase di accreditamentoSocietà italiana di chirurgia maxillo-faccialeTorino, 10 - 13 giugno, centro congressi LingottoPresidente: prof. Sid BerroneArgomenti: chirurgia implantare e chirurgia preprotesica, asimmetrie facciali, asimmetrie nell’adulto, asimmetrienell’adulto e problemi funzionali, carcinoma della guancia e delle labbra, lesioni vascolari del volto, le fratture delcomplesso naso-orbito-etmoidale, infermieristicaInformazioni: Segreteria ScientificaE. Cassarino, A. Griffa, F. Roccia, P. ToscoSegreteria Organizzativa: Centro Congressi Internazionale, C.so Bramante 58/9, 10126 Torino, tel. 011 2446911,fax 011 2446900, sito web: www.congressiefiere.com, e-mail: segreteria@sicmftorino2009.itStudiare il sistema nervoso osservando la cutePavia (Cravino), 12 giugno, centro congressi Fondazione Salvatore Maugeri, Via Maugeri 6Argomenti: la cute è un tessuto riccamente innervato da fibre sia sensitive (afferenti) che autonomiche (efferenti),le cui terminazioni possono svolgere diverse funzioni. Grazie a particolari tecniche immunoistochimiche, negli ultimi20 anni è stato possibile indagare il sistema nervoso periferico attraverso lo studio dell’innervazione cutaneaInformazioni: Segreteria Scientifica Michelangelo Buonocore, Maria Nolano, Vincenzo ProviteraSegreteria Organizzativa: Aquarius di Roberta Rampulla, Via Folla di Sotto 52, 27100 Pavia cell. 329 2838479,fax 02 44906478, email: aquarius@aquarius-eventi.it, sito web: www.aquarius-eventi.itEcm: è in atto la pratica di accreditamento finalizzata all’attribuzione di Crediti Formativi Regionali, per le seguentifigure professionali: medici, biologi, tecnici di neurofisiopatologiaMedico cura te stessoMilano, 25-27 giugno, aula magna Università Statale, Via Festa del PerdonoObiettivo: il Convegno è diretto ad affermare ed oggettivare che il centro di gravità del complesso mondo dellasanità non può essere che la persona, con il suo bisogno di salute e di un lavoro gratificante rimettendo al centro ilrapporto di cura, e le implicazioni culturali che ne derivanoInformazioni: Segreteria Scientificadott. Giulio Pompilio, Associazione Medicina e Persona, Via Melchiorre Gioia 171, 20125 Milano, tel. 0267382754, fax 02 67100597, e-mail: segreteria@medicinaepersona.org, sito web: www.medicinaepersona.orgSegreteria Organizzativa: Limes Srl, Via Melchiorre Gioia 171, 20125 Milano, tel. 02 6697911, fax 02 67100597,e-mail: segreteria@limesmed.comNew perspectives in rett syndromeMilano, 5-7 giugno, aula magna Università StataleArgomenti: update su ricerche genetiche, genotipi clinici, epilessia, disturbi comportamentali,nutrizionali, ortopedici nella sindrome di rett, prospettive di sviluppo assistenziale costruzione di database europeoInformazioni: Segreteria organizzativaAim Group, Aim Congress, Via G. Ripamonti 129, 20141 Milano, tel. 02 56601.1, fax 02 56609045, e-mail:airett.2009@aimgroup.itEcm: riconosciuti crediti per medici e biologi38


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIEcografia vascolare in emergenzaFirenze, 9 - 12 giugno, aula magna Facolta’ di Medicina e ChirurgiaDirettore: Sergio CastellaniAlcuni argomenti: patologia cerebrovascolare: diagnostica con ultrasuoni, clinica e percorsi diagnostici nell’ictus,aorta e vasi splancnici, ruolo degli ultrasuoni nella patologia addominale acuta, ischemia degli arti inferioriInformazioni: Laboratorio di angiologia, clinica medica generale e cardiologia, tel. 055 7947413Iscrizioni: entro e non oltre il 5 giugno, Settore post-laurea, Plesso Didattico V.le Morgagni n.40,fax 055 4598928, tel. 055 4598776, tel. 055 4598779, tel. 055 4598772, programma completo su:www.med.unifi.itEcm: richiesti crediti formativi ecm al ministero della SaluteMedicina termaleRoccaforte Mondovì (Cn), Lurisia Terme 13 giugno, Istituto IdrotermaleObiettivi: l’evento formativo fornisce aggiornamenti su patologie croniche di varie pertinenze specialisticheindicate per la crenoterapia e sui trattamenti riabilitativi con l’obiettivo di una ottimizzazione dell’impiego delleterapie termali nell’ambito delle prestazioni del sistema sanitario nazionaleRivolto a: medici e pediatri di base, specialistiInformazioni: Segreteria Scientifica prof. G. NappiSegreteria Organizzativa: dott. M. Gestro, Terme di Lurisia, tel. 0174 683421, e-mail: terme@lurisia.it ;m.gestro@lurisia.itEcm: in fase di accreditamentoMedicina occidentale e medicina cineseMilano, 10 giugno, A. o. l. Sacco (padiglione Lita), università degli studi di Milano, Via G.B. Grassi 74Argomenti: analogie e differenze tra la Farmacopea Europea e la Farmacopea Cinese, aspetti regolamentatori,interazione erbe cinesi-farmaci tradizionali, efficacia e sicurezza per i pazientiInformazioni: Segreteria Organizzativa Organizzazione Centro Studi, Milano, Via Breda 120, 20126 Milano,tel. 02 69311272, mail: info@centro-studi.it; sito web: www.centro-studi.itEcm: riconosciuti per mediciAssociazione Serena Talarico per i giovani nel mondoUno degli obiettivi principali di questa Onlus è quello di promuovere la conoscenza, la diagnosi precoce e laricerca sull’osteosarcoma e sui tumori ossei in genere. A tale proposito vengono promosse conferenze, corsidi Educazione Continua in Medicina (ECM), il primo dei quali si tiene a Latina il 16 maggio, e già da due annivengono assegnate borse di studio per la ricerca, per il tramite del Dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università“La Sapienza” di Roma. Conferenze e corsi sono tenuti da relatori e docenti di primo piano, quali iprofessori Della Rocca, Santori e Mastrantuono; i dottori Di Palma, Mariani e Perrotti e altri che hanno aderitoalle iniziative dell’Associazione prestando la loro opera gratuitamente e con genuino entusiasmo.Altro obiettivo, non secondario, è quello di costruire un piccolo ospedale, con annessa scuola infermieri, a Mbarara(Uganda): sono state già realizzate le fondamenta e dato inizio ai lavori di innalzamento. Per raccogliere fondivengono promossi anche spettacoli teatrali e sportivi e si è aderito al 5 per mille.Informazioni: Associazione Serena Talarico per i giovani nel mondoVia Mario Cingolani 6 – 00155 RomaTel/fax 06-4078112cell. 339/154785139


INIZIATIVEdi Ezio PaseroPer la cronaca, havinto l’equipaggionumero 220, compostodagli studenti diMontauban (nella regionefrancese del Midi-Pirenei)Mathieu Rivals e LoicDupont. Ad avere vintodavvero, però, è stata lasolidarietà. Il che, per essereuna gara automobilistica,è già una bella notizia.Anche se il “Raid 4LTrophy” è molto di più emolto diverso da una comunegara di automobili.E’, piuttosto, un modo appassionantee divertenteGara di macchinee di solidarietàMille Renault R4 da Parigi a Marrakesch per aiutare i bambini poveridel Marocco. Seimila chilometri di deserto per portare due cartellepiene di materiale didattico e due zaini di attrezzature sportiveperiore di Commercio diRennes e che quest’annoha preso il via dalla capitalefrancese il 17 febbraioscorso e si è conclusadopo seimila chilometri dideserto il primo marzo: aprocacciarsi doni e materiale,condizione indispensabileper iscriversi al Rally,dovevano essere i concorrentistessi, ciascunodei quali ha dovuto farsicarico in questo modo delproblema di trovarsi i proprisponsor.Ve la ricordate la RenaultR4, che fu tra l’altro laprima automobile a trazioneanteriore della storia?Nata nel 1961 (e prodottafino al ’93) sulla basedell’enorme successo diun’altra vettura bruttissimae di fascia bassa nataaddirittura negli anni ’40,la Citroen 2Cv, fu dapprimaaccolta con grandestupore e diffidenza, soprattuttoper via delle suelinee tozze e dell’allestimentolimitato al minimoessenziale. Ben presto, però,ebbe a sua volta grandesuccesso, al punto chenel corso del suo cicloproduttivo ne furono prodottipiù di otto milioni diesemplari. E insieme alla2Cv, appunto, questo veicolometà auto e metà furgoncino,inizialmente conmotore di soli 700 centimetricubi e cambio a tremarce, ha segnato un’interaepoca del secondodopoguerra, quella dellabeat generation e dellacontestazione giovanile.Brutte e essenziali, addiritturaspartane, ma instancabilisu tutti i terredirendere ancora più bellala solidarietà, appunto,e di insegnarla ai giovani:oltre mille equipaggi didue studenti ciascuno, discuole superiori e universitàeuropee, da Parigi finoa Marrakesch, attraversoil deserto marocchino,con mille Renault R4variamente allestite e colorate,ma tutte con unacaratteristica comune: duecartelle piene di materialedidattico e due zainicolmi di attrezzature sportivea bordo, per contribuirealla scolarizzazionedei bambini più poveri deivillaggi incontrati lungo ilpercorso. E materiale u -ma nitario e altri aiuti, anche,dalle pompe per ipozzi d’acqua alle sedie arotelle, dalle attrezzaturemediche ai pannelli solari,per 58 tonnellate complessivedi doni. Il tuttosotto l’egida dell'associazione“Enfants du Desert”,presieduta da LaetitiaChevalie, che da Parigicoordina appunto gliaiuti per i bambini poveridel Marocco. Ma conuna caratteristica insolita,peculiare di questa“Parigi-Dakar della solidarietà”nata nel 1997 periniziativa della Scuola Su-40


INIZIATIVEni, hanno trasportato sognie illusioni per il mondointero. E ancora adesso,negli anni delle supercaripertecnologiche, gli“scorpioni del deserto”,come i beduini del Maroccohanno ribattezzato lecoloratissime R4 di questasingolare competizione,hanno dimostrato disaper continuare a fare illoro lavoro sulla sabbia etra le dune, anche se privedi quattro ruote motrici,Abs o aria condizionata.Ancor più delle vetture,poi, hanno dimostrato disapersela cavare i 2.044studenti provenienti daquindici diversi Paesi.Procurandosi l’auto, innanzitutto, spesso prestatadai genitori che la conservavanomagari in fondoa un garage o a un granaio,come si conservanoi ricordi importanti infondo al cuore. E poi risistemandola,aggiustandola,riverniciandola, colorandola.E riempiendoladi tutto il necessario, viverie doni, tenda e sacchia pelo… E imparando, anche,a guidare un’auto ormaitanto diversa da quelleattuali in condizioniparticolari, da affrontarecon grande concentrazione.Questa competizione,infatti, non richiedevatanto doti di pilota, perchéanzi il concetto di velocitàera rigorosamentebandito, quanto spirito diavventura e capacità diadattamento. La gara eracomposta tutta di provedi regolarità a cronometrotra le montagne, le dune,i corsi d'acqua e lasabbia del Marocco. Pervincere, i partecipantihanno dovuto raggiunge-re il traguardo non nel piùbreve tempo possibile,cioè non correndo più deglialtri, ma scegliendo iltragitto più breve, il migliore.E per farlo, perorientarsi, gli equipaggihanno avuto a disposizionesolo strumenti tradizionali:una bussola, un roadbook e una cartinageografica. Niente satellitariné gps, insomma, anchese i concorrenti potevanocontare in caso dinecessità su una squadradi assistenza di supportodi oltre 200 persone. Supportotecnico, beninteso,ed eventuale assistenzamedica, della quale nonc’è stato fortunatamentebisogno. Per il resto, raggiuntoogni traguardo ditappa i concorrenti hannodovuto montarsi le lorotende, trovarsi l’acqua,cercare quando possibileuna improbabiledoccia.Problemasentito soprattuttodalle ragazze,quest’ultimo:perché 450erano i concorrentidi sesso femminile,e 136 gliequipaggi compostisolo da ragazze.Ad ogni arrivo di tappa,gli studenti e i loro accompagnatorihanno invasopacificamente i villaggidel deserto per distribuirei loro doni, tra iquali una cinquantina dicomputer. E per prestarela loro opera, anche: comedurante la settimananel corso della quale sonostate montate le installazionifotovoltaiche perportare elettricità “pulita”a dieci famiglie povere diun villaggio della regionedi Merzouga, che ne eranoprive. L'impegno “ecologico”,accanto a quelloumanitario, è stato un’altradelle caratteristichedella manifestazione: allaquale non solo alcuni concorrentihanno partecipatocon speciali R4 dotatedi motori moderni e conemissioni nocive moltocontenute, ma nel corsodella quale è stato anchepromosso un “4L EcoChallenge”, ossia una concorsodestinato a progettidi natura ecologica dadestinarsi al territorioafricano. A questo concorsohanno partecipatouna trentina di equipaggi,che hanno montato e messoin funzione 18 installazionisolari e una pompafotovoltaica per l’acqua.Piccole cose, presesingolarmente. Ma comedice un motto che è quasila bandiera del “4L Trophy”,sono le piccole gocced’acqua che fanno igrandi fiumi. •41


VITA DEGLI ORDINICataniaSpeciale “Giornata del Medico”L’appuntamento era di quelli danon mancare. Giovani e meno giovaniper un incontro entrato ormainella tradizione, ma mai sovrapponibilea quelli precedenti. Il benvenutolo ha dato il Presidente,Ercole Cirino, che ha voluto condividere con tutti icolleghi presenti la gioia per avere brillantementesuperato un delicato intervento chirurgico per il qualenon ha mancato di ringraziare il neurochirurgo FaustoVentura e tutta la sua equipe del Cannizzaro. Un ringraziamentoparticolare lo ha anche voluto rivolgere aldirettore generale dell’azienda ospedaliera, GiuseppeGiunta, che ha successivamente preso la parola. Sonoanche intervenuti il Rettore, Antonio Recca, ed ilPreside della Facoltà di Medicina e chirurgia,Francesco Basile. La relazione del Presidente è stataletta all’Assemblea dal vicepresidente, GiansalvoSciacchitano, anch’egli riconfermato per il triennio2009-2011. Quindi le relazioni del Tesoriere, GaetanoGiardina, e del presidente e del tesoriere della CassaAssistenza. Quindi il momento del conferimento delPremio Ippocrate 2008 al Professor SalvatoreCastorina.E’ stata quindi la volta della consegna delle onorificenzeai Colleghi per il 50° anno di Laurea e della letturadel Giuramento di Ippocrate con la consegna ai Medicineo iscritti del Codice Deontologico.VicenzaSolidarietàLa segreteria dell’Ordine segnala lasituazione della figlia di un medicovicentino che, dopo aver persoentrambi i genitori per malattia, asua volta si è ammalata nel corsodegli studi in Medicina. Oltre cheper all’assistenza prestata ai genitori,anche la malattia ha ritardato il suo corso di studiche comunque la studentessa conta di completare intre anni. Dovendo però provvedere al proprio sostentamentoin assenza dell’aiuto dei genitori, oltre ai problemilegati alla malattia, anche quelli economici risultanorilevanti; per questo fa affidamento sulla generositàdei colleghi del padre, rivolgendosi all’Ordine tramiteil bollettino. Chi volesse dare un meritorio contributopuò versarlo presso il c/c iban IT82U0518811802000000001563 appositamente aperto pressola Banca Popolare di Verona, sede di Vicenza, PiazzaMatteotti, intestato all’Ordine Provinciale dei MediciChirurghi e degli Odontoiatri di Vicenza.FirenzeValutazione dirigenti di strutturacomplessaLa funzione della verifica, avutoriguardo in particolare al dirigentecon incarico di direzione distruttura complessa, è quella diassicurare alla struttura sanitariae quindi ai fruitori della stessa,oltre la specifica competenza professionaleanche il corretto espletamento del servizio ela realizzazione dell’appropriatezza degli interventicon finalità preventive, diagnostiche, terapeutiche eriabilitative nonché l’efficace ed efficiente gestionedelle risorse attribuite. Questo il principio affermatodalla Cassazione Civile, sezione lavoro, con la sentenzan. 28714 del 3/12/2008. La verifica, quindi, rappresentalo strumento per assicurare il miglior funzionamentodella struttura sanitaria e soprattutto è funzionalealla salvaguardia della salute pubblica perchéattraverso siffatto strumento si tende ad assicurare alcittadino una “buona sanità”. L’esito positivo delleverifiche costituisce condizione per il conferimento ola conferma degli incarichi di maggior rilievo, professionalio gestionali. Sarebbe, perciò, contrario allaratio legis ipotizzare, proprio per la finalità assegnatadal legislatore alla verifica, che eventuali vizi proceduralio formali della stessa comportino l’effetto dellaconferma dell’incarico e cioè proprio di quell’effettoche il legislatore ha escluso. Eventuali vizi della procedurapotranno semmai rilevare a fini risarcitori, manon potranno mai determinare l’automatica confermanell’incarico.BolognaCommissione Provincialedel Farmaco (CPF)Siamo lieti di comunicare che dagennaio 2009 è consultabile ilsito WEB della Commissione provincialedel Farmaco (CPF) all’indirizzohttp://www.cpfbologna.it.42


VITA DEGLI ORDINILa CPF che coinvolge le quattro Aziende Sanitarie presentisul territorio della Provincia di Bologna (AUSL diBologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria diBologna, Istituto Ortopedico Rizzoli, AUSL di Imola),è parte integrante di una strategia mirata a perseguireazioni di sviluppo della politica farmaceutica orientateall’utilizzo di farmaci di provata efficacia e alla promozionee miglioramento dell’appropriatezza della prescrizioneintra ed extra ospedaliera.Per dare la massima trasparenza ai percorsi e alle decisionidella CPF si è ritenuto di rendere disponibili nonsolo ai professionisti della sanità ma a tutti i cittadini:– la composizione della commissione;– l’elenco dei farmaci in uso presso le strutture delleAziende Sanitarie della Provincia di Bologna(Prontuario Terapeutico Provinciale) in regime didegenza, dimissione, prescrizione specialistica ambulatorialee nel trattamento di persone soggette a controlliricorrenti e a presa in carico assistenziale (Legge405/2001);– il metodo di lavoro e il regolamento operativo;– i percorsi di valutazione di alcune alternative terapeutiche.Inoltre, per facilitare il recupero delle informazioni sullasicurezza dei farmaci e sulla segnalazione delle reazioniavverse è stata prevista una sezione dedicata alla farmacovigilanza.Nella speranza che il sito WEB possa ulteriormentecontribuire al rapporto di collaborazione trai professionisti sanitari e la CPF in un’ottica di trasparenzaverso i cittadini, si coglie l’occasione per porgeredistinti saluti.Massimo AnnichiaricoGenovaAccordo Ministero della Salute-ANDI-OCI per l’OdontoiatriasocialeÈ operativo l’Accordo Ministerodella Salute-ANDI-OCI relativoall’Odontoiatria sociale rivolto aipazienti indigenti, a cura deiDentisti volontari, dell’ANDI e dell’OCI.L’adesione all’iniziativa è assolutamente libera,volontaria e in qualunque momento revocabile.Con questo accordo è prevista la possibilità di offrirealcune prestazioni volte alla prevenzione ed allaprotesizzazione a favore di fasce di popolazione indifficoltà economica.Le prestazioni a tariffa agevolata previste dall’accordosono le seguenti:– visita odontoiatrica con ablazione tartaro ed insegnamentoall’igiene orale (anche donne in gravidanzaindipendentemente dal reddito);– sigillatura dei solchi di molari e/o premolari;– estrazione di elementi dentari parodontalmente compromessi;– protesi parziale in resina con ganci a filo;– protesi totale in resina.I beneficiari dovranno dimostrare di essere nella fasciadi reddito stabilita dall’accordo stesso compilandol’apposita modulistica predispostaBellunoInps, Comitato provincialedi Belluno, visite medichefiscali e certificati perindennità di malattiaIl direttore dell’Inps diBelluno e il presidente delComitato provinciale organismoche per fine istituzionaleha il compito di esaminareanche i ricorsi aventi per oggetto le prestazioni dimalattia per i quali le certificazioni mediche risultanoatti istruttori determinanti, chiedono di diffondere aimedici di famiglia la lettera che si riporta di seguito:Oggetto: certificati per indennità di malattia.Ritengo opportuno al fine di un miglioramento delservizio reso ai nostri assicurati e vostri assistiti, porrealla Sua attenzione due questioni che spesso si sonoriscontrate nello svolgimento del servizio: 1) in caso diprolungamento di prognosi, dopo visita di controllodomiciliare effettuata dall’Istituto al lavoratore inmalattia conclusasi con giudizio medico-legale di idoneitàal lavoro specifico, con diagnosi senza evidenzadi intervenuto complicanze o di nuova patologia,viene a crearsi contenzioso tra l’Inps e l’assicurato conaggravi economici per quest’ultimo: nella fattispeciedescritta l’Istituto ritiene valida, in assenza di documentataevoluzione sfavorevole della patologia nonprevedibile in sede di visita domiciliare di controllo, laprecedente idoneità contestando l’ulteriore assenzadal lavoro; 2) E’ utile, in caso di patologia di originetraumatica conoscerne la causa: ad esempio alla diagnosi“frattura della quinta costa sinistra” si potrebbeaggiungere “da caduta accidentale” oppure “da incidentestradale” secondo l’evenienza: se si configuranoresponsabilità di terzi si avrà così modo di attivare ilprocedimento di surroga, senza dover interpellare gliassicurati per qualsiasi evento traumatico.43


SOCIETÀLa crisi? È il momentoper rinnovare e consolidaredi Antonio GulliOrmai sono mesi che tutti i telegiornali, quotidiani e rotocalchi – con diversiaccenti – si rivolgono ai propri lettori affrontando il tema della crisi. Delresto, come può essere altrimenti? Milioni di persone in tutto il mondo hannovisto eroso il proprio stato di benessere; coloro che si trovano ad occupare le fasce44più deboli e meno protette della società hanno visto venirmeno i pochi appigli per poter vivere una vita appenadignitosa. Sappiamo tutti che, nell’attuale caso, la naturadi questa debacle è squisitamente finanziaria. In generale,si può affermare che il cancro dell’irresponsabilità– alimentato dallo smisurato egoismo prodotto dallepulsioni bulimiche della voracità e dell’ingordigia – nonpuò che produrre distruzione. Distruzione di ricchezze,di sicurezze e di futuro che – come la storia insegna – sipresenta sempre, nei suoi effetti, in maniera disumanaper la parte maggiore degli individui e in maniera iniquaper tutti. Non c’è dubbio che quando un sistema – di qualsiasinatura esso sia – entra in crisi, la sensazione che sidiffonde è quella di trovarsi gettati all’interno di uno scenarioin cui alcuni sentimenti prevalgono e altri sfumano.Quelli a prevalere non possono essere altri che quelliche si raggruppano intorno all’area del vincolo e dell’impossibilità.Non si può più fare ciò che finora si è fatto;non si può più utilizzare ciò di cui prima si poteva disporre;non si ha più quello che prima si poteva percepirecome a portata di mano. Ciò alimenta uno dei sentimentipeggiori: il senso di vulnerabilità. E, con questo, lapercezione di sfiducia verso le possibilità, da un lato, edella sottrazione di qualsiasi prefigurazione di futuro, dall’altro.Insieme alla sfiducia e alla caduta di una qualsiasipossibilità di proiettarsi nel futuro, la possibilità di operaredelle scelte si fa più rarefatta. Il buon senso ci diceche si può operare una scelta quando si godono almenodue o più opportunità. Nei momenti di crisi sono proprioqueste a scemare, a percepirsi più lasche o, almeno, a percepirsicon meno disponibilità. Si può affermare, quindi,che le crisi sottraggono – o comunque ridimensionano inmaniera potente – sia l’esperienza dell’esercizio della proprialibertà che quella del libero arbitrio.Quando si avverte l’impraticabilità delle opportunità, ovverodei modi attraverso cui fare fronte alla realtà, la sensazionedi insicurezza può diventare angoscia, fino a produrrecomportamenti dettati dal panico. E i sentimenti,quando sono lesi, hanno la capacità di incidere fortementesul comportamento razionale; sulla strutturazione diuna strategia equilibrata e sulla messa appunto di azioni““Distruzione di ricchezze, di sicurezzee di futuro che si presenta sempre in manieradisumana per la parte maggioredegli individui e in maniera iniqua per tutti


SOCIETÀponderate. Nella migliore delle ipotesi, una condizionementale in cui il senso di costrizione prevale può portare,semplicemente, a moderare i propri consumi; cancellareabitudini o, per chi è più fortunato, eliminare il superfluo.Nella peggiore delle ipotesi, può rimettere in discussionele già ristrette basi della quotidianità e quindigettare nello sconforto i più deboli e, in loro, far crescereil sentimento di impotenza. Seppur quanto detto è giàcapace, di per sé, di mostrare tutta la drammaticità e richiamarequalsiasi attenzione, il punto centrale di questotipo di fenomeno non è solo questo, quanto quelloche parte dalla considerazione che, se le crisi sui generispossono presentarsi nel tempo in maniera imprevedibile,i danni che queste producono possono essere immaginati.Per cogliere meglio il senso del tema indicato, sideve ricordare che tutte le crisi – e la storia sta lì a dimostrarequesto – sono cicliche. Ovvero che il loro presentarsisul palcoscenico degli avvenimenti è imprevedibilenei tempi e nei luoghi, ma che gli effetti – anche se mostranocaratteristiche proprie e non riducibili – possonoconsiderarsi – anche se non del tutto – valutabili in anticipo.In sostanza prevedibili. Se ciò è vero – ovvero chegli effetti delle crisi possono essere previsti –, allora si devepensare che i danni che una crisi può produrre si leganoalla vulnerabilità stessa delle vittime che produce.È bene ricordare che i disastri – sia quelli naturali chequelli prodotti dall’uomo – hanno una cosa in comune:la loro possibilità di modificare irreversibilmente l’ambientein cui si verificano. Quindi le caratteristiche delcontesto sono fortemente connesse ai danni che una crisipuò produrre. Se si pensa al terremoto, è facile intuireche, se le infrastrutture sono solide, i danni possonorisultare limitati; se si pensa all’attuale crisi finanziaria –con le tragiche conseguenze sull’economia reale –, si puòLe crisi sottraggono – o comunqueridimensionano in maniera potente –sia l’esperienza dell’esercizio della proprialibertà che quella del libero arbitrioimmaginare che le perturbazioni sociali possono esserelimitate se si rivolge lo sguardo, da un lato, ai fattori connessiagli elementi messi in stato di crisi e, dall’altro, allevulnerabilità del sistema all’interno del cui la crisi siverifica. Ovvero, nel caso attuale, ai fattori di interruzionedei meccanismi di ri–organizzazione in termini ridistributividelle risorse. La semplice ricetta può essere dare dipiù a chi ha di meno, attraverso la produzione di risorseaggiuntive da destinare allo scopo. E come produrre dellerisorse aggiuntive per abbassare il costo ineguale dellacrisi? Per meglio comprendere quanto indicato sarà opportunocogliere il significato del termine crisi. Una crisiproduce inevitabilmente dei danni. I danni, inevitabilmente,mettono in atto uno stato di emergenza. E che cosa èuno stato di emergenza? È una situazione in cui la routinesalta a favore di una chiamata, che si rivolge a tutti, acompiti straordinari. E l’azione straordinaria non può esserealtra che il sovvertimento del meccanismo nella distribuzionedel profitto a favore di chi è più colpito dallostato di crisi. In questo caso lo Stato non deve farsi produttoredi ricchezza – come così immaginato nelle ideologieche ci siamo lasciati alle spalle –, quanto garante delmeccanismo di ridistribuzione delle risorse. Ridistribuzioneche non può non vedere un accordo tra i principaliattori della produzione di ricchezza: ovvero imprenditorie, a vario titolo, lavoratori. In sostanza mettere in attouna strategia bottom–up piuttosto che top–down. Alvertice del sistema dovrebbe essere affidato il ruolo di garantireuna certa quota di “percezione di prevedibilità” acoloro che operano. Ovvero garantire un contesto altamenteprevedibile, dove si può indicare cosa sta per accadereo si sa cosa rispondere a ciò che potrà accadere.Non è una questione solo di fiducia, ma di sicurezza. Lafiducia gioca sul futuro; la sicurezza sul presente. L’unarimanda all’altra come condizione necessaria al fine dicomprendere ciò che è avvenuto (passato). Questi si possonoindicare come gli “interstizi” spazio–temporali dovecercare le risorse più importanti per ripristinare la cosiddettanormalità.Questo può significare togliere alla crisi la potenza di avvalersidella vulnerabilità del sistema su cui la crisi stessasi può avvitare. Togliere, cioè, quell’amplificatore, inmodo che l’evento non riesca a produrre più danno diquanto non sia capace. E se questo è vero, dall’altro, favorireanche strategie di adattamento più flessibili ai ciclidi straordinarietà. Naturalmente, conoscere, prevedere,approntare strategie non riduce la probabilità delverificarsi di una calamità, ma riduce fortemente il dannoche la stessa è capace di produrre. Che, a ben vedere,è proprio quello che può portare al collasso, ovveroal di sotto di una soglia oltre la quale nessuna riabilitazioneavrebbe possibilità di riuscita. •45


46COMUNICAZIONEGli anni “Luce” della nostra storiasterminato archivio storico, quello dell’IstitutoLuce, in continuo arricchimento.Le 400 mila foto, le oltre 4 mila oredi filmati sono richieste da storici e televisionidi tutto il mondo per la realizzazionedi documentari “e non solo – ci diceLuciano Sovena presidente e AmministratoreDelegato dell’Istituto Luce –ma anche per lungometraggi. Ne è unesempio il prossimo film di Marco BellocchioVincere dove vedremo molto materialedel Luce”.Nel vostro archivio ci sono solo i filmatidel Luce?Il cinegiornale Luce fino alla fine dellaguerra non solo rappresenta l’unico documentovideo del regime ma fotografacon precisione anche la vita quotidiana e questo haun’enorme importanza se si considera che non c’era latelevisione ma solo la radio. Il materiale audio visivo diinformazione, soprattutto per quello che riguardava ilregime, veniva fatto in questi cinegiornali. Per quantoriguarda il nostro archivio abbiamo acquisito la SettimanaIncom con materiale fino al 1978 e altri cinegiornalicome Ciac o il Filmgiornale Sedi. Con il tempo il nostroarchivio si è andato certamente arricchendo. Tra gli ultimiacquisti c’è l’archivio storico in digitale dell’Albaniacon documenti rarissimi, l’archivio del grande documentarista-registaFolco Quilici, il materiale del registaSilvano Agosti, gli atti dei congressi del partito socialistaItaliano, di Craxi per intenderci. Oggi siamo in grado,e i documentari che facciamo lo testimoniano, di ricostruirela storia di un intero paese, anzi siamo sostanzialmentela memoria storica dell’Italia. Logicamente ilcommento dei cinegiornali Luce è apologetico sia di Mussoliniche del partito fascista, per questo raramente cisono cinegiornali che vengono dati nella loro interezza.Quando si fa un documentario estrapoliamo le immaginiche interessano e viene fatto poi un grande lavoro dimontaggio. Il commento cambia a secondo dello storicoal quale è affidato.di Ludovica MarianiQuando ancora non c’era la tv a raccontare l’Italia agli italiani, il Giornale Lucefaceva la sua comparsa (nel 1927) prima di ogni proiezione nelle salecinematografiche del nostro Paese. Da strumento di propaganda per il Regime aprezioso e insostituibile documento, il Giornale Luce è oggi parte fondante di unoLuciano Sovena, figlio del chirurgoAldo Sovena, ex primariodell’ospedale San Filippo Neri diRoma, è presidente ed amministratoredelegato dell’Istituto LuceEsistono in Europa e nel mondo archivistorici di analoga importanza?Siamo il più grande archivio storico d’Europae forse del Mondo. Eccetto pochissimidocumenti che furono presi dagliamericani, solo noi abbiamo le immaginidel periodo fascista ed è importante capireche per periodo fascista non si intendesolo quello che è il Regime e la sua celebrazionema anche la vita di tutti i giorni.E la cosa più curiosa e interessante è forseproprio quella di andare a vedere unadeterminata città o un paese come era allora.Mancano purtroppo i documenti chetestimoniano il dopoguerra, gli Alleatiquando sbarcarono fecero le loro ripresequindi di materiale ce n’è molto ma inAmerica.C’è un vecchio filmato al quale è particolarmente legato?Tutti quelli che riguardano Roma e in particolare Villa Torlonia.Abito lì davanti e provo sempre una forte emozionee un grande interesse nel vedere la vita che si svolgeva dentroe intorno alla residenza del Duce e della sua famiglia. Ifilmati del Luce sono visibili gratuitamente collegandosi allarete (www.luce.it) e questo per dare a tutti la possibilitàdi vedere immagini di un passato che è la nostra storia.Avete molte richieste di documenti filmati dall’estero?Quasi più che dall’Italia. A Cannes si è da poco conclusoil Mipcom – Mercato internazionale dei programmi audiovisivi– e i risultati sono stati eccellenti, i nostri documentarisono stati venduti in tutti il mondo, Cina, Giappone.C’è un grande interesse per un certo periodo della storiaitaliana, probabilmente perché dopo 60 anni dalla fine dellaguerra si può guardare al passato con lo sguardo criticoe distaccato di uno storico.A tanto interesse non corrisponde, almeno in Italia, un’adeguataproposta televisiva. Perché?Sulla pay tv c’è History Channel mentre sulla free c’è menospazio anche se ci sono programmi come La Storia SiamoNoi ad esempio o Anni Luce programma de La7. Lagente ha voglia di cultura e soprattutto nei giovani, forse


COMUNICAZIONEper reazione al clima di Grandi Fratelli, c’è curiosità per unastoria ancora tanto vicina ma che non hanno vissuto.Le preziose immagini del Luce oltre che a corredo di programmitv che utilizzo possono avere?Si possono realizzare documentari con solo materiale d’archivio.Abbiamo cose rare e anche divertenti come la presenzadei divi americani a Roma nel periodo della Hollywoodsul Tevere o le immagini inedite di Frank Sinatra checanta in italiano.Tra poco l’Istituto Luce verrà incorporato a CinecittàHolding.C’erano tante società satellite con relativi consigli di amministrazione.Incorporandole si è fatto un discorso di tipoeconomico. La nuova società si chiamerà Cinecittà Lucee io sarò l’amministratore delegato e quindi oltre ad averele nostre solite funzioni che sono archivio, produzionee distribuzione faremo anche la promozione del cinemaitaliano all’estero e un discorso di centro studi per quelloche riguarda il monitoraggio dei film in Italia.Continuerà la collaborazione con la Scuola Nazionale diCinema?La Scuola Nazionale di Cinema per noi è fondamentale.C’era da prima un’ottima collaborazione ma adesso diventaancora più importante. Già si è fatto molto, grazie ancheall’intervento di Rai Cinema, per dare la possibilità aidiplomati della Scuola di realizzare dei lungometraggi invecedel solito saggio di fine anno. Alcuni di questi film sonopersino usciti nelle sale e altri usciranno tra poco.Qualche titolo?A maggio esce l’opera prima di Claudio Giovannei, Unacasa sulle nuvole, road movie con Adriano Giannini e EmanueleBosi, il protagonista di Questo piccolo grande amore.È la storia di due fratelli che partono verso Marrakeshalla ricerca del padre. Sempre in uscita a breve L’artistaVittorio Gassmanuna coproduzione italo-argentina presentata all’ultimo Festivaldi Roma con un bel successo di critica. C’è poi il documentarioSound of Marocco diretto da Giuliana Gamba,un viaggio dentro la musica del Marocco che rappresentaun patchwork sonoro di razze, culture e ispirazioni.Noi abbiamo anche una scuola di cinema in Marocco finanziatadalla Regione Lazio dove studiano ragazzi cheprovengono dalle zone più disagiate del paese. Alcuni diquesti ragazzi hanno collaborato alla realizzazione sia diSound of Marocco che di un altro film in listino, l’horrorSmile di Francesco Gasperoni. Interessante anche il documentariodi Valerio Jalongo Di me cosa ne sai che raccontalo stato di salute del cinema italiano.E come sta il cinema in Italia?Sono preoccupato e temo soprattutto per i cosiddetti filmd’autore. C’è un livellamento al basso su un certo prodottotelevisivo fatto di Grandi Fratelli e Fattorie e ho l’impressioneche il cinema in un certo senso si stia adeguando. •47


PERSONAGGIPaolo Matthiae,alla scoperta del passatoIl mondo dell’archeologia raccontato da uno dei suoi più famosiesponenti. Il rinvenimento della città di Ebla in Siria nel 1964e poi, dieci anni più tardi, degli Archivi Reali che risalgonoal 2350 a.C.. La situazione complessa dei beni culturali italianied i paesi che nascondono tesori ancora tutti da scoprireIl professor Paolo Matthiae e Asma al-Assad, moglie del presidente Siriano Bashar al-Assaddi Paola StefanucciCon oltre 45 anni diininterrotta attività sulcampo ed accademica,Paolo Matthiae ha certamenteconquistato una posizionedi spicco nel Gothadegli archeologi contemporanei.E nella storia dell’Archeologia:al pari di suoi leggendaricolleghi quali HeinrichSchliemann, HowardCarter, Arthur Evans chehanno rispettivamente restituitoalla luce e alla nostraammirazione la mitica (edomerica) città di Troia, latomba del “faraone fanciul-lo” Tutankhamon in Egittoe il favoloso Palazzo diCnosso a Creta. Ricerchemeticolose pilotate con fervore,oseremmo dire, religiosohanno condotto l’orientalista(e scrittore) italiano a ritrovarein Siria l’Impero diEbla nella seconda metà delsecolo appena trascorso. Sepoltida circa 450 secoli sonoemersi dalla sabbia tesoriinaspettati, di valore inestimabile.Un’idea? Solo nell’ArchivioReale sono staterinvenute ben 17mila tavoletted’argilla con iscrizionicuneiformi in eblaita. Unaminiera pressoché inesauribiledi informazioni sul mattinodell’umanità. Tanto èvero che il professor Matthiae,reduce dalla 45° campagnadi scavo sostenuta,come sempre, dall’Universitàcapitolina “Sapienza”(dove egli insegna naturalmenteArcheologia e storiadell’Arte del vicino oriente)nel 2008, è già proiettatocon la mente e col cuorenella prossima missione.Paolo Matthiae, che è natoa Roma sessantanove annifa, è altresì membro dell’Accademianazionale deiLincei, della FondazioneBalzan, dell’Académie desinscriptions et belles-lettrese del Archäologische Institute, infine, (come nonavrebbe potuto essere?)Cavaliere della Gran Croceal merito della RepubblicaItaliana.Professor Matthiae come equando è nata in lei la passioneper l’archeologia?Molto presto, da giovanissimo.Come molti giovani, allorae adesso, ero appassionatodi Egittologia e avevocominciato a studiare i geroglificidurante il ginnasioe quando arrivai all’Universitàavevo già buone conoscenze.Non ho mai perdutola passione per l’Egitto,ma durante gli studi universitaricapii che alcune regionidell’Asia Occidentale, comela Siria, erano il futurodell’archeologia orientale,poiché erano terre molto incognitee molto, che era impensabileormai in Egitto,poteva esser fatto là. La miapassione per l’Egitto si è realizzata,per così dire in unmodo un po’ particolare,sposando un’egittologa, GabriellaScandone.Chi sono stati i suoi maestri?Mi sono laureato con SabatinoMoscati con una tesi dilaurea sulla cultura artisticadella Siria nel II millennioa.C., ma il vero Maestro cuidevo largamente la mia formazioneè stato senz’altroRanuccio Bianchi Bandinelli,anche se altri hanno avutoin vario modo un’influenzanon secondaria, comeSergio Donadoni e SalvatorePuglisi.Nell’immaginario comunel’archeologia è un mestiereche promette avventura.48


PERSONAGGIEbla, restauri del Palazzo reale GEbla, il Tempio HHbasciatore d’Italia, MaurizioBucci, mi disse commosso“Caro professore, mi congratulodavvero, lei è statoprotagonista di una scopertaeccezionale: ne ho avutoconferma piena perchél’Ambasciatore di Francia aDamasco è venuto a farmivisita e mi ha detto: ‘Felicitazionivivissime, l’Italia hafatto una scoperta che resterànella storia’”, poi il nostroambasciatore aggiunse: “Saprofessore, quando un Ambasciatoredi Francia si esprimecosì con un Ambasciatored’Italia per una materiadi cultura, la scoperta deveessere davvero sensazionale!”.L’archeologia è cambiatafortemente: dalla concezionestorica si è passati allamoderna concezione globaleo integrata dell’archeologia,ma l’archeologia restasempre – e sempre di più diventa– una grande avventurasecondo un itinerariointellettuale su una sorta dicrinale tra alterità e identitàe qui sta il fascino più attraentedell’archeologia.Quale è lo stato di salutedelle testimonianze monumentalia cielo aperto nelnostro Paese?È una condizione complessae a rischio costante, sucui si deve vigilare con im-Ma quali sono oggi le qualitàrichieste ai professionistidello scavo?È vero l’archeologia è un’avventura,ma non nel sensocorrente di un mestiere avventurosonella pratica: èun’affascinante avventuraintellettuale. Riportare leesperienze degli uomini delPassato nel Presente e proiettarleverso il Futuro èun’avventura intellettualeche appassiona. L’archeologiatrae molto del suo fascinodal fatto che è uno deipochissimi mestieri contemporaneiin cui il lavoro intellettualee il lavoro manualesono, per il più giovaneassistente di scavo o il piùesperto direttore di missione,strettamente e indissolubilmentelegati e intrecciatiin ogni momento dellanostra attività. L’archeologiaè un rimedio potentecontro l’alienazione delmondo moderno.Il suo nome è legato allaclamorosa scoperta in Siriadel sito di Ebla più di 40anni fa. Ci può raccontarequalche episodio particolarelegato a quella missione?E da allora come è cambiatala professione dell’archeologo?La ricerca di Ebla è la ricercadi una vita, iniziata moltianni fa e sono orgogliosodi aver completato nel 2008la 45a campagna di scavo...senza tradire neppure perun anno questo straordinariosito archeologico, che èla mia vita. Una così straordinariaavventura di ricercaè costellata di episodi eccezionali:quando scoprimmonel 1975 gli Archivi Realidel 2350 a.C. l’allora Ampegnoe tenacia. Ma l’Italiaha il grande vantaggiodi avere una classe di responsabilidei Beni Culturalidel più alto livello nellenostre Soprintendenze:è questo un tesoro che deveessere potenziato e nonumiliato, come non di radoaccade che facciano inostri governanti. Il patrimonioculturale dell’Italianon solo, come tutti sanno,è uno dei più cospicui almondo, ma soprattutto èstraordinariamente diffusosul territorio e questo implicaresponsabilità delicatee particolari, ed esige benaltra e più forte attenzionedi quella usualmente rivoltaal nostro patrimonio dainostri governi.Quali sorprese ci può ancorariservare l’archeologia?L’archeologia, così intensamentesviluppata in alcuneparti del mondo, come nelbacino del Mediterraneo ein certe regioni dell’Americacentrale, lo è stata pocoin amplissime regioni delpianeta, che hanno tutt’oggiuna densità di esplorazioneirrilevante rispetto all’estensionee alla ricchezzadel territorio. Il caso più platealeè senz’altro la Cina: ilfuturo dell’archeologia delpaese sarà costellato da scopertestraordinarie nei prossimidecenni.Quando l’archeologia finiràdi stupirci?Mai l’archeologia finirà distupirci, perché il Passato èuno scrigno di inarrivabilericchezza per arricchire divalori perduti il nostro Presentesempre più arido e ilnostro Futuro sempre piùincerto. •49


RECENSIONILibri ricevutidi G. F. BarbalaceI popoli della lingua d’òcIl libro di Pier Domenico Brizio descrivegli aspetti culturali, storici, geografici,economici, sociali, folkloristici e addiritturagastronomici dell’Occitania, laregione che, accomunata da un linguaggioassolutamente originale, la linguad’òc, è sede della minoranza linguisticaterritorialmente più ampia d’Europa.L’indagine si sviluppa ripartendo l’antica occitania nelledieci diversificazioni territoriali occitanofone riconoscibilie accentuatesi in seguito alle cause che hanno bloccatoil processo di unificazione, a livello politico, di un popolo,la cui cultura è stata alla base della letteratura europea.Queste zone sono: la Linguadoca, la Guascogna, l’Aquitania-Guienna,il Limosino, l’Alvernia, il Delfinato, la Provenza,le Valli Alpine Italiane, l’enclave spagnole della Valled’Aran e quella di Guardia Piemontese in Calabria.L’opera fa propri, infine, i tentativi che, nella nostra epoca,hanno riproposto l’ideale occitanico.Pier Domenico Brizio“I popoli della lingua d’òc”Edizioni del Delfino Moro, Albenga (SV) - pp. 571, € 35,00Come guarire dalla bulimiaQuesto manuale di Peter J. Cooper è rivoltoalle persone che soffrono di bulimianervosa, a chi sta loro vicino e a chi siprende cura di questo disturbo. Presentaun metodo semplice e praticabile ancheda chi voglia risolvere il problema da solo,almeno inizialmente. L’autore consiglia,però, per mettere in pratica più efficacemente le tecnicheproposte, di discuterle in gruppo e possibilmentecon la guida di un terapeuta. Infatti il metodo può essereassunto anche come fase preliminare di interventi successivipiù mirati o come completamento di altre terapie. Ispirandosial modello cognitivo-comportamentale, l’autoresuggerisce una serie di pratiche progressive dirette a ottenerequei cambiamenti graduali che in letteratura sonogiudicati apportatori di successo.Peter J. Cooper“Come guarire dalla bulimia”Armando Editore, Roma - pp. 159, euro 15,00VegPyramidLa dieta vegetariana degli italianiCon una introduzione di Umberto Veronesi, il manuale diLuciana Baroni vuole diffondere leconoscenze medico-scientifiche a sostegnodella validità nutrizionale dellascelta vegetariana e delle diete a basevegetale. Vengono qui presentati iprincipi base di questa alimentazionee la classificazione degli alimenti vegetali:cereali, legumi e frutta secca,verdure, frutta e grassi. La prima partedel libro fa conoscere le caratteristichenutrizionali degli alimenti e glieffetti che l’alimentazione vegetariana ha nelle malattie piùcomuni. Nella seconda parte sono descritti i diversi cibi egruppi alimentari, nonché le regole per giungere ad unadieta correttamente bilanciata. Otto programmi settimanalipresentano altrettanti menù esemplificativi per dieteda 1600 a 300 calorie giornaliere.Luciana Baroni“VegPyramid - La dieta vegetariana degli italiani”Edizioni Sonda, Casale Monferrato (AL) - pp. 191, euro 18,00Il sigillo del PalladioIl romanzo di Corrado Buscemi è unastoria di ambientazione europea e dall’andamentotipico del romanzo poliziesco,ma le tracce da seguire non sonosolamente quelle per scoprire un favolosotesoro e arrivare alla soluzione dialcuni omicidi avvenuti a Vicenza, Bruxellese Napoli. L’indagine poliziescadeve infatti far luce su alcuni fatti delpassato. Così in una sorta di viaggio aritroso nel tempo, si scava nella vita del Palladio, del qualenel 2008 si è celebrato il quinto centenario della nascita.Si inserisce poi nel racconto la storia dei beghinaggifiamminghi e le misteriose vicende dei Cavalieri Templari.L’indagine porterà infine alla scoperta di testi celatinei sotterranei del Tempio di Gerusalemme che, sedivulgati, metterebbero in crisi la Chiesa cattolica e lafigura di Gesù.Corrado Buscemi“Il sigillo del Palladio”Cierre Grafica, Verona - pp. 189, euro 12,5050


Si rideva cosìGiovanni Ruffini raccoglie inquesto libro un’ampia scelta dibarzellette, vignette, storielle epoesiole che costituiscono ilmeglio della comicità apparsanelle numerose riviste satiricheche si sono avvicendate in Italiadal periodo precedente allaGrande Guerra fino al secondodopoguerra. Sono passatein rassegna – e ne viene fattauna presentazione storica e critica– le testate considerate emblematichedella comicità nostrana quali Il Travaso, IlMerlo Giallo, Il Becco Giallo, L’Uomo Qualunque, LaDonna Qualunque, Marc’Aurelio e diverse altre, chepuntavano i loro dardi sulle questioni e sui personagginazionali, fino ad arrivare a quel Calandrino che allargòi confini della satira alla comicità mondiale. Da questarassegna si evince come oggetto della satira sianosempre stati i politici, i loro programmi, la vita di coppiae la sessualità.Giovanni Ruffini“Si rideva così”Editografica, Rastignano (BO) - pp. 185, euro 12,00I colori della medicinaVentiquattro capolavori dellapittura occidentale, chevanno dagli affreschi dellatomba del tuffatore di Paestum,al dipinto giovanile diPicasso intitolato “Scienza ecarità” sono presentati daGiuseppe Lauriello per metternein risalto non solo ilvalore artistico, ma anche icontenuti sanitari che possonointeressare il medico,in quanto clinico, e offrire al cultore dell’arte alcuniaspetti interpretativi generalmente trascurati dai critici.I commenti di questi ventiquattro dipinti inquadrano,con approfondita competenza artistica, le opere presentatenella loro epoca e tracciano una breve, originale storiadella medicina che, per la competenza critica e l’eleganteveste tipografica dell’opera ben figurerà nella bibliotecadel medico colto e del bibliofilo raffinato.Giuseppe Lauriello“I colori della medicina”Edizioni Noitrè, Battipaglia (SA) - pp. 117, euro 15,00In breveRECENSIONINadia VerdileUN ANNO DI LETTERE CONIUGALICentotrentasette lettere inedite scritte da Ferdinando IV diBorbone alla consorte Maria Carolina d’Austria apportanonuova luce sul rapporto della coppia regale e sulla figura diFerdinando, cui fu dato l’indelebile appellativo di “Re lazzarone”.Esse rivelano concordanza di affetto coniugale, intesapolitica e il carattere disinibito del sovrano.Spring Edizioni, Caserta - pp. 175, euro 15,00Giovanna PastoreGLI EVENTI INATTESILa favolistica si adatta alla trasmissione dei sogni e questafavola, in cui agiscono tanti animali di racconti famosi e ilPiccolo Principe che, assieme agli uccelli migratori, arrivanonel delta del Po, vuole trasmettere il sogno che gli uominidi domani sapranno costruire un mondo di tolleranza econvivenza armoniosa.L’Autore Libri, Firenze - pp. 67, euro 6,80Lia IacoponelliLE FIABE PER...CRESCERE BENE CON SE STESSI E GLI ALTRIUn manualetto scritto principalmente per chi ha a che farecon i bambini. Le favole del volumetto sono delle lineeguida per indirizzare i piccini a sviluppare una comunicazioneche non sia né aggressiva, né passiva, ad esprimerele proprie emozioni e a favorire in loro l’affermarsi di unapersonalità assertiva.Franco Angeli, Milano - pp. 100, euro 14,00Franco CasadeiSE NON SI MUORESilloge di poesie i cui lirici accenti, espressi con un verseggiarebreve ed essenziale, esprimono le emozioni provatedal poeta nelle situazioni più varie: da quelle suscitategli daicolori di una pittura famosa a quelle più profonde delle problematicheesistenziali in uno sfondo di soffusa religiosità edi vicinanza con la natura.Ibiskos Editrice, Empoli (FI) - pp. 62, euro 8,00Michele SardoneFAVOLA DI UNA LEONESSA CHE NON SAPEVA RUGGIREÈ il resoconto del campionato della squadra di calcio LeonessaAltamura che, nel 2007-2008 nell’Eccellenza-Puglia,perse tutte le partite, incassando ben 299 reti e facendonesolamente otto. Il libro riporta foto, aneddoti, pettegolezzi,cronache giornalistiche, apparizioni televisive che dimostranocome, a volte, anche una situazione negativa possa portarealla notorietà e al successo.info@agpecoraro.com - pp. 120, euro 5,0051


IN EDITORIATrattamento delle emergenzee primo soccorsoNon è certamente possibile “scegliersi”le singole emergenze da trattare,o avere la specifica competenzaper gestirle tutte in modo ottimale.Per di più, molte modalità diintervento subiscono aggiornamentinon sempre recepibili in modotempestivo. Quanto mai opportuna arriva perciò lapubblicazione di questo vademecum, che dà a ognioperatore sanitario la possibilità di mettere in atto lemisure più adeguate ed efficaci relative al singolo casotrattando di tutte le possibili emergenze, privilegiandoquelle più comuni come le ustioni, i traumatismi,le intossicazioni, gli avvelenamenti, le urgenze cardiovascolari.Scritto in termini comprensibili anche ai “nonaddetti ai lavori” che potrebbero trovarsi alle prese conun’emergenza, il libro ribadisce però sia la necessità dinon prendere mai iniziative che potrebbero compromettereil successo del successivo trattamento, sia dirichiedere sempre l’immediato intervento del medico.Philip Jevon“Trattamento delle emergenze e primo soccorso”Antonio Delfino Editore, Roma - pp. 375, euro 22,00Savona. La cittànella storia del calcioPer celebrare i primi cento annidel Savona Fbc, LucianoAngelini e Franco Astegno ripercorronola sua storia contestualizzandolanelle vicendepolitiche, sociali, economichee culturali del nostro Paese.Parte del volume è riservataalle “83 partite da ricordare”,scelte tra le quasi tremila disputatedal Savona dal giornodella fondazione. Una piccolaantologia per celebrare promozioni e retrocessioni,episodi singolari e drammatici, protagonisti e comprimariattraverso i personaggi, le immagini, i retroscena,gli aneddoti, le curiosità e le testimonianze: il raccontodi come il calcio e lo sport in generale si siano avvicendatiin parallelo o in controtendenza rispetto allastoria italiana del Novecento.Luciano Angelini, Franco Astegno“Savona. La città nella storia del calcio”Delfino&Enrile Editori, Savona, Milano – pp. 180Medicine naturalie chemioterapiaLa sopravvivenza per le malattieneoplastiche è oggi del 50%e il successo dipende dalle terapieefficaci ma allo steso tempogravate da pesanti effetti collaterali.A causa della tossicitàdella chemioterapia è indispensabileattuare un regime alimentaree terapie naturali che potenzinole capacità depurativedell’organismo, sostengano la respirazione cellulare eristabiliscano un corretto equilibrio immunitario, metabolicoe ormonale. È quello che insegnano gli autoridi questo libro che analizzano indicazioni ed effetticollaterali dei principali farmaci; consigliano i regimialimentari e i rimedi naturali più efficaci per migliorarela qualità di vita dei pazienti; indicano l’aiuto psicologicoche può derivare dal counseling.Giuseppe Fariselli, Paola Brunelli“Medicine naturali e chemioterapia”Red edizioni, Milano – pp. 128, euro 14,50Solo la donnanasce due volte…Con attenta analisi e chiarasintesi, Fabio Liguori - ginecologodi grande esperienzae professore di Metodologiaclinica alla II Scuola di specializzazionein Clinica Ostetricae Ginecologia all’università“La Sapienza” - rivisita iprototipi della psiche femminiledall’infanzia ed adolescenzaalla pienezza dellafemminilità, dall’istinto materno all’amore materno,dalla gravidanza alla relazione madre figlio. Delineacosì il cammino del vissuto femminile, dal menarca alprorompere della femminilità e al parto, dall’aborto all’infertilitàe alla sempre maggiore intellettualizzazioneverso interessi sociali e professionali, per chiuderecon la suggestiva “sfida” della donna “over 50”.Fabio Liguori“Solo la donna nasce due volte…”Pagine editore, Roma – pp. 160, euro 13,0052


IN EDITORIACodifica clinicain RiabilitazioneIl testo presenta il duplicepregio di offrire, da un lato,uno strumento operativo pragmaticoed estremamente fruibileper tutti gli operatori chequotidianamente devono confrontarsi,ciascuno per le propriecompetenze, con la compilazionedella Scheda di DimissioneOspedaliera (SDO)in Riabilitazione e, dall’altro, un lavoro originale, benorganizzato e con un taglio editoriale piacevole, capacedi fornire una risposta a numerosi quesiti e di stimolarela riflessione su diverse questioni aperte in temadi organizzazione e gestione dei sistemi di classificazionedell’attività ospedaliera e del flusso informativoin Riabilitazione intensiva.Enrico Rosati, Francesco Papalia, Stefano Monami“Codifica clinica in Riabilitazione”Società Editrice Universo, Roma – pp. 110La peste. Passatoe presenteOgni malattia epidemico-contagiosadel passato ha avutonella peste la misura della propriaviolenza: vaiolo, colera,tubercolosi, “spagnola”. Pestedel duemila è stata dettal’Aids.È la pietra di paragone delleodierne malattie infettive attestatenell’Africa nera o nell’EstremoOriente e che di tanto in tanto si profilanoinquietando. Il libro segue la storia delle tre grandipandemie che hanno flagellato l’umanità, dalla pesteromano-gotica a quella medievale-moderna chefa da cornice al Decameron e ai Promessi Sposi finoa quella attuale, esordita a fine Ottocento e non ancoraestinta. Accanto alla malattia vengono illustrateanche le diverse provvidenze sanitarie messe incampo nei secoli, documentate grazie al FondoD’Agostino.Giorgio Cosmacini, Andrea W. D’Agostino“La peste. Passato e presente”Editrice San Raffaele, Milano – pp.204, euro 15,00Storia della medicinainterna nell’Universitàdi Roma “La Sapienza”In questo testo Giuseppe Guariniripercorre la storia dellamedicina interna nell’universitàdella capitale dal 1303, annodella sua fondazione, al1953, 650° anniversario dellanascita e inizio di profonde trasformazionidelle metodologiedidattico-pedagogiche dell’insegnamentodelle scienze mediche. Seguendo un criteriostorico-politico il testo è stato suddiviso in due parti:il periodo pontificio, dal 1303 al 1870 e il periodoitaliano, dall’annessione di Roma nel 1870 al 1953.L’indagine, oltre a riportare l’elenco dei docenti con relativabiografia, si è estesa all’organizzazione didatticadella medicina interna. Una storia affascinante, ritmatada periodi di splendente primato e di amara decadenza.Giuseppe Guarini“Storia della medicina internanell’Università di Roma ‘La Sapienza’”Pioda Editore, Roma – pp. 202Io, Ippocrate di KosNon esistono documenti checonsentano di ricostruire la vitadi Ippocrate, ma del suotempo e del suo mondo sappiamoquasi tutto. Ed ecco che inqueste pagine il “padre dellamedicina” si fa voce narrantedella propria vicenda umanasconvolta dagli orrori della TerzaGuerra del Peloponneso:“Ippocrate - come scrive nellapresentazione Giorgio Cosmacini- viene a dirci cose che di lui non sapevamo, o perchétravisate o perché nascoste per secoli. Ci dice dellasua fuga da Kos e del suo arrivo per mare ad Atene.Ci racconta dell’inquisizione subita, dell’esilio al confinoe dell’iniquo processo intentato a lui per empietà.Ci parla anche dei suoi vecchi amici e della buona morte,sua e di tutti. Questo Ippocrate è un medico e unuomo che lascia una lezione magistrale a noi posteri”.Massimo Fioranelli - Pietro Zullino“Io, Ippocrate di Kos”Editore Laterza, Roma – pp. 156, euro 19,0053


di Riccardo CenciDotato di una personalitàmoderna e cosmopolita,insofferentea qualsiasi forma diimposizione in un’epocanella quale il mecenatismoera l’unica possibilità di sopravvivenzaper un compositore,Georg FriedrichHändel rappresenta un casounico nella storia dellamusica; egli, con grandeacume, riuscì sovente aguadagnarsi la protezioneMUSICAHändel, il compositorepiù acclamato d’InghilterraAppena giunto a Londra, Händel fu incaricato di musicare una nuova opera in italiano per il Queen’sTheatre. Il 24 febbraio 1711 andò in scena Rinaldo che sbaragliò, nell’arco di sette stagioni, tutte le altreopere in cartellone. Nell’immagine il dipinto di Giambattista Tiepolo, Rinaldo e Armida in giardino, 1752Nato in Germania, Georg Friedrich Händel riuscì a conquistareil popolo d’oltremanica tanto da essere considerato il compositore“inglese” per eccellenza. A duecentocinquanta anni dalla morteriscopriamo l’uomo e la sua sterminata produzione musicaledei potenti, dal MarcheseRuspoli a Lord Burlington,fino ai membri della casareale inglese, senza perquesto abdicare alla propriaindipendenza. La notorietàdell’immagine pubblica- indicativo è il fattoche, ancora in vita, gli venissededicata una statuanei Vauxhall Gardens aLondra - contrasta con lasua estrema riservatezza inambito privato, riguardo alquale ci si affida alle testimonianzedei contemporanei.In questo modo lo descrivead esempio CharlesBurney, grande storiografodella musica e fonte inesauribiledi informazioni: “Normalmentel’aspetto di Händelera alquanto greve e acido,ma quando rideva veramenteera Sua Serenità ilsole che squarcia una nubenera”. Il suo carattere energicoe tenace, la sua operositàinstancabile, la vitalitàinconfondibile della suamusica si ritrovano in questaed in altre descrizioni,dalle quali emerge tutto ilfascino di una potentissimapersonalità.“Händel portava un’enormeparrucca bianca che, quandotutto andava bene […],aveva un certo movimento,una specie di oscillazioneche segnalava il suo compiacimentoe la sua soddisfazione.Se non si muovevaniente, gli osservatori attentierano sicuri che fosse dicattivo umore”, scrive ancoraBurney consegnandociun’immagine spiritosa esignificativa al tempo stesso.Le celebrazioni del duecentocinquantenariodallamorte sono un’occasioneper indagare alcuni aspettidell’uomo e della sua opera,oscurati da decenni diequivoci e fraintendimenti,e per ampliare l’orizzonte diuna produzione sterminatache, nonostante l’ondata diriscoperta del barocco iniziatanegli anni sessanta, siscontra con la tendenza deiteatri e delle istituzioni concertistichea valorizzare unnumero esiguo di lavori, ilMessiah in particolare, trascurandotutto il resto.Nato ad Halle in un ambienteprovinciale e per nullaaperto al mondo esterno, caratterizzatoda una mentalitàborghese e conservatrice,il tedesco Händel si radicatalmente a fondo nella suaRiuscì a guadagnarsila protezionedei potentisenza abdicarealla propriaindipendenza54


MUSICAI suoi lavorisuperanole convenzionidel baroccoadottando un puntodi vista modernopina ottiene un successo memorabile.Le motivazioniche inducono Händel a lasciarel’Italia per trovare lasua patria in Inghilterra sonoprobabilmente sia personaliche artistiche: personaliperché il suo temperamentoriservato era perfettamentea proprio agio nelle terred’oltremanica, artistiche poichél’Inghilterra rappresentavaun terreno in parte ancoravergine, nel quale maggiorierano le possibilità diaffermazione. La storia deiprimi anni trascorsi a Londraè la storia stessa dell’operabarocca, con le sue scenografieopulente ed i suoispettacolari macchinismi,con la sua vocalità astrattae virtuosistica. Ai successi sialternano i tracolli finanziari,causati dall’inesaustacompetizione generata sull’ingaggiodei più noti cantantidell’epoca dei qualiCarlo Broschi, in arte Farinelli,è certo il più famoso.La peculiarità di Händel,quella caratteristica che lorende così attuale, consisteproprio nell’aver costantementetenuto d’occhio lastruttura drammaturgica, aldi là di qualsiasi eccessivaconcessione al virtuosismodei cantanti. La sua musicasgorga con una freschezzasenza pari, i suoi personaggisgretolano l’immobilitàclassica per esprimere tuttala propria umanità. Händelriesce nella temeraria impresadi interrompere il letargicosopore nel quale era avvoltala musica inglese, dapprimaesportando l’operaitaliana nelle terre d’oltremanica,e successivamentedando vita ad una produzioneprofondamente radicatanel suo ambiente diadozione, capace di proseguireil discorso interrottocon la tradizione autoctona.Da questo punto di vistaegli raccoglie l’eredità diPurcell, trasformandola allaluce del proprio inesauribiletalento. Händel sarebbeGeorg Friedrich Händelnuova patria da divenire ilcompositore inglese per eccellenza,caso unico di unimmigrato assurto agli onoripiù alti nel proprio paesed’adozione. La ricostruzionedel suo apprendistatotransita inevitabilmente perl’Italia, allora meta obbligataper chiunque volesse intraprendereuna carriera artistica.Assume tratti leggendaril’incontro, avvenuto duranteil soggiorno presso ilCardinale Ottoboni, fra lostesso Händel e DomenicoScarlatti, all’epoca due fra imaggiori virtuosi della tastiera.Secondo la testimonianzadi Mainwaring, primobiografo del compositore,la disfida si concluse conesiti incerti nell’ambito clavicembalistico,mentre laprevalenza del “sassone” all’organoera fuori discussione.Il cosmopolitismo diHändel si manifesta prepotentenell’esperienza italiana;egli rinuncia a qualsiasiatteggiamento passivo e contemplativoper immergersifino in fondo in questo mondonuovo, assorbendone glistimoli e le suggestioni, assimilandonelo stile e la profondaemotività. La vocazioneteatrale händeliana trovail suo coronamento nel soggiornoa Venezia, città ricchissimain campo musicale,dove la sua opera Agriprimastoun musicista stranieroin terra straniera, senon fosse stato in grado diassimilarne gli usi ed i costumi,le peculiarità di una psicologiadiversa da quella tedesca.Se il tentativo di fondareun’opera nazionale eradestinato a scontrarsi con leresistenze di un ambiente legatoindissolubilmente allatradizione del teatro di prosa,ostile al dramma interamentecantato, il merito diHändel consiste nell’averplasmato dal nulla l’oratorioinglese, trovando uncompromesso capace di preservareil proprio talentodrammatico (coltivando nelcontempo i generi dell’operapastorale e dell’anthemcelebrativo), una sfida di certonon agevole, considerandoche l’affermazione dell’oratoriopassa per il superamentodelle resistenze oppostedal conservatorismoreligioso, insofferente all’ideadella dissacrazione deipersonaggi biblici, ostacolocomunque superato brillantemente.Grazie al propriogenio egli crea una seriestraordinaria di lavori, caratterizzatida un’intensitàemotiva profondissima, capacidi superare le convenzionidel barocco adottandoun punto di vista veramentemoderno. QuandoHändel muore, il 14 aprile1759, è ormai il compositore“inglese” più acclamatodi tutti i tempi; la sepolturanell’abbazia di Westminsterrisponde non solo alla volontàespressa in vita dalcompositore, ma testimoniala sua totale simbiosi con ilpubblico e con la societàbritannica. •55


ANTICHI OSPEDALIStoria dell’arte… in corsiaLe origini dell’Arcispedale di Santa Maria Nuova risalgonoal 1288. Costruito grazie a Folco di Ricovero Portinari, il padredella Beatrice di Dante, divenne una delle strutture più ricchee importanti di Firenze sia economicamente sia artisticamente.Le sue mura racchiudono, infatti, tesori di inestimabile valoreOspedale di Santa Maria NuovaLunetta di Giovanni della Robbiadi Marco Vestrite di famiglia, le cui spoglieriposano proprio nell’exchiostro delle Ossa dell’Ospedale.Monna Tessa fuanche la fondatrice dellaCongregazione di Pie Donne,le Oblate di Santa MariaNuova, ovvero le prime“infermiere dell’Arcispedale”che si occupavano solodelle ricoverate; l’incarico diprovvedere agli uomini ricadeva,invece, sui conversi.Col passare del tempol’Ospedale diventò una dellestrutture più ricche e importantidi Firenze, sia dalpunto di vista economico(grazie alle innumerevoli ecopiose donazioni private)che da quello artistico (graziealle numerose operecreate al suo interno daimigliori artisti fiorentini deltempo).La struttura originaria destinavaalla cura degli infermidue grandi aree: una riservataagli uomini, l’altraalle donne. Era previstaun’accoglienza di circa200/250 persone.Un ruolo veramente rilevantel’Ospedale lo ebbe durantela peste del 1348 dove,pare, rivestisse anche compitidi Banca di Cambio eUfficio postale. Fra i “clienti”,si dice, vi fosse ancheMichelangelo.Il massimo dello splendoreeconomico l’Ospedale diSanta Maria Nuova lo raggiunsenel XV secolo. Nel1419 fu visitato, infatti, daPapa Martino V. L’artista-La seconda puntata dellanostra indagine sugliospedali più antichid’Italia, questa volta, fa tappain un’altra meravigliosacittà: dopo Roma, Firenze.L’Arcispedale di Santa MariaNuova è, infatti, l’Ospedalepiù antico e ancora inattività del Capoluogo toscano.Le sue origini risalgono,addirittura, al 1288,per opera di Folco di RicoveroPortinari, padre dellafamosa Beatrice, donnaamata, “adorata” e “cantata”dal sommo poeta Dante.Chi suggerì a Folco di cimentarsiin questa particolareimpresa fu, invece,Monna Tessa, la governanartigianoBicci di Lorenzo,un anno dopo, in previsionedi un ampliamento dell’edificio,vi costruì il Chiostrodelle Medicherie in cui,sono conservate stupendeterracotte di Michelozzo eGiovanni della Robbia.Le corsie furono, in un primomomento, decorate edaffrescate da Niccolò di PietroGerini. Nel Cinquecento,invece, vi “misero mano”artisti quali il Gianbologna,Alessandro Allori,Bernardo Buontalenti. Quest’ultimosi preoccupò, inoltre,di progettare il porticatoancora attualmente visibileall’ingresso principale;porticato, di fatto, realizzatoda Giulio Parigi e completatosolo nel 1960.Santa Maria Nuova rappresenta,quindi, una pietra miliarenella storia culturale edartistica della città di Firenze.Oltre al suo enorme valoredi istituzione assistenzialedestinata da secoli allacura degli infermi, l’Ospedalefiorentino rappresenta,da sempre, un punto fermonella storia dell’arte italiana.Le sue mura racchiudono,infatti, tesori artistici diinestimabile valore.Recenti interventi di ristrutturazionee di modernizzazione,sia architettonica chelogistica, hanno reso l’Ospedalefiorentino ancora piùfunzionale e capace di risponderealle più disparateesigenze degli utenti. Da unpunto di vista professionalel’Ospedale, al giornod’oggi, può quindi vantarereparti di degenza all’avanguardiae può contare sulsupporto di una classe medicacompetente e altamentespecializzata. •56


MOSTREed esposizioni in Italiaa cura di Anna Leyda CavalliFUTURISMO 1909-2009.VELOCITÀ + ARTE + AZIONEMILANO – fino al 7 giugno 2009Tra le numerose esposizioni dedicate alFuturismo, questa è l’unica che intendedocumentare l’intero campo d’azione delmovimento dalla pittura, all’architettura,alla pubblicità, alla moda.Palazzo Realetelefono: 02 875672www.comune.milano.it/palazzorealeCANOVA. L’IDEALECLASSICO TRA SCULTURAE PITTURAFORLÌfino al 21 giugno 2009La rassegna ripercorre l’intera carrieradel grande scultore neoclassico ponendoa confronto le sue opere con quelledi artisti a lui contemporanei oltre checon i modelli antichi a cui si è ispirato.Complesso monumentaledi San Domenicotelefono: 0543 712659DÉCO. ARTEIN ITALIA 1919-1939ROVIGOfino al 28 giugno 2009La mostra intende renderemaggiormente noto al pubblicoil periodo artistico italianocompreso tra la fine dell’Ottocentoed i primi decenni delNovecento.Pinacoteca dell’Accademiadei Concordi - Palazzo Roverellatelefono: 0425 460093www.palazzoroverella.comL’ETÀ D’ORODEL GIOCATTOLODOZZA (BO)fino al 7 giugno 2009Ampia esposizione dedicataai giocattoli di legno, di lattameccanici, ai soldatini, allebambole e alle case delle bambole,ai burattini prodotti in Europa e inAmerica tra il 1850 ed il 1950.Rocca Sforzescatelefono: 0542 678240www.fondazionedozza.itI MARMI VIVI.GIAN LORENZO BERNINIE LA NASCITADEL RITRATTO BAROCCOFIRENZE – fino al 12 luglio 2009Dopo la mostra organizzata dal Paul GettyMuseum di Los Angeles e dalla NationalGallery di Ottawa, questa esposizionepresenta la fase più significativaed innovativa della produzione ritrattisticadell’artista.Museo Nazionale del Bargellotelefono: 055 2388606Beato Angelico, “Annunciazione”, Museo della Basilicadi Santa Maria delle Grazie a San Giovanni ValdarnoL’ARTE DELLA PUBBLICITÀ.IL MANIFESTO ITALIANOE LE AVANGUARDIE 1920-1940ROMA – fino al 24 maggio 2009Oltre un centinaio di manifesti pubblicitarirealizzati tra il 1920 e il 1940e le immagini di alcuni tra i maggioriillustratori italiani come LeonettoCappiello, Marcello Dudovich e GinoBoccasile.Casino dei PrincipiVilla Torloniatelefono: 06 06 08www.museivillatorlonia.itDISEGNI NEOCLASSICIE ROMANTICIDALLA COLLEZIONEDI RICCARDO LAMPUGNANIMILANO – fino al 18 ottobre 2009Una selezione di quaranta disegni eseguititra la fine del Settecento e i primidecenni dell’Ottocento, tra cui quelli firmatida Andrea Appiani, Luigi Sabatellie Francesco Hayez.Museo Poldi Pezzolitelefono: 02 794889 - 02 796334www.museopoldipezzoli.itBEATO ANGELICO.L’ALBA DEL RINASCIMENTOROMA – fino al 5 luglio 2009È la più grande mostra mai dedicata inItalia al Beato Angelico e documenta tuttele fasi della produzione dell’artista.Musei Capitolinitelefono: 06 39967800www.museicapitolini.orgFUTURISMO100:ILLUMINAZIONI.AVANGUARDIEA CONFRONTO.ITALIA, GERMANIA,RUSSIAROVERETO (TN)fino al 7 giugno 2009In occasione del centenario,questa mostra analizza il complessosviluppo di questa avanguardiaitaliana nel contestostorico del primo Novecento.MARTtelefono: 046 4438887800 397760www.mart.trento.it57


LETTERE AL PRESIDENTE58UNA SERIE DI QUESITIPREVIDENZIALICaro Presidente,mi sono laureata ed iscritta all’Ordinenel 1982. Sono dipendente Asl dal1988. A marzo del 2009 ho raggiuntocon il riscatto degli anni di laurea e di specializzazionei trenta anni di contribuzione come dipendente. Vorreiconoscere: la data in cui potrò andare in pensione; seè possibile la ricongiunzione di tutti i contributi o all’Enpamo all’Inpdap e se è conveniente la totalizzazione; aquanto ammonterebbe la pensione con la totalizzazioneall’Enpam se andassi in pensione con i requisiti minimi ea quanto ammonterebbe se decidessi volontariamente dilasciare il servizio come dipendente nel 2009 con trentaanni di servizio; se smettessi di lavorare nel 2009, avreidiritto al trattamento di fine servizio o liquidazione, ed aquanto ammonterebbe; a quanto ammonterebbe il trattamentodi fine servizio o liquidazione se andassi in pensionecon i requisiti minimi; se è possibile capitalizzareil quindici per cento della pensione maturata e a quantoammonterebbe.Nel ringraziare sentitamente porgo cordiali saluti.(Lettera firmata)Caro Collega,i Regolamenti di <strong>Previdenza</strong>dell’Ente prevedono, trai vari requisiti, che il riscattopossa essere effettuatodall’iscritto che alla data dipresentazione della domandaabbia maturato un’anzianitàcontributiva pari alreuna pensione annua lordapari a circa euro3.800,00. Ti informo, inoltre,che il Regolamento di<strong>Previdenza</strong> relativo a taleFondo non prevede la conversionein capitale di unaquota della pensione maturata;tale facoltà è infattiprevista esclusivamentepresso i Fondi Speciali.Ti ricordo, inoltre, che pressoil Fondo dei Medici diMedicina Generale risultanoversati contributi previdenzialiin tuo favore, perun importo complessivopari ad euro 501,15. Talicontributi potranno essereoggetto di ricongiunzionepresso l’Inpdap, a seguitodi apposita domanda dapresentare presso tale Istituto.Qualora, invece, non reputassiconveniente il trasferimento,al compimentodel 65° anno di età avrai dirittoalla restituzione deicontributi versati, nonavendo maturato quindicianni di anzianità contributiva,necessari per il dirittoa pensione in caso di cessazioneprima dell’età pensionabile.Con riferimento, invece, allatotalizzazione, ti facciopresente che nel tuo casonon sussistono i requisitinecessari per attivarla.Presso il Fondo dei Medi-Cara Collega,preliminarmente devo precisarti che i quesiti pensionisticirappresentati nella tua nota, concernenti la tua attivitàdi medico dipendente, dovranno essere posti pressola sede Inpdap di competenza, dove confluiscono irelativi contributi previdenziali.Per quanto riguarda, invece, la tua posizione presso l’Enpam,ti informo che il Fondo di <strong>Previdenza</strong> Generale“Quota A”, al quale risulti iscritta, eroga esclusivamentepensioni di vecchiaia; pertanto, per poter percepireun trattamento pensionistico dovrai attendere il compimentodel 65° anno di età.In particolare, la contribuzione minima obbligatoria date versata presso tale gestione ti darà diritto a percepicidi Medicina Generale, infatti,hai maturato pocomeno di due anni di anzianitàcontributiva, mentre lanormativa vigente in materiarichiede che i periodicontributivi da cumularesiano di durata non inferiorea tre anni.Con viva cordialità.Eolo ParodiPOSSO INOLTRARELA RICHIESTADI RISCATTODI LAUREA?Illustre Presidente,laureato nel ’97, vorrei saperese posseggo i requisitinecessari per poter inoltrarela domanda di riscattodegli anni di laurea.Nel ringraziare ti saluto affettuosamente.(Lettera firmata)


LETTERE AL PRESIDENTEmeno a 10 anni.Considerato che tu risultiiscritto presso il Fondo deiMedici di Medicina Generaledal giugno 2001, talerequisito contributivo verràda te raggiunto nel giugnodel 2011.A tale data, pertanto, potraipresentare apposita domandaall’Enpam in seguitoalla quale gli uffici provvederannoad inviarti unaproposta con l’indicazionedell’onere a tuo carico edel conseguente incrementodi pensione cui beneficerai.La richiesta nonè in alcun modo vincolantequindi, qualora non la reputassiconveniente, nonsarai tenuto ad aderirvi.Ti ricordo, inoltre, che icontributi per il riscatto sonointeramente deducibilidall’imponibile Irpef, ai sensidel Decreto Legislativo18 febbraio 2000 n. 47.Ti saluto cordialmente.QUANDO POTRO’ANDAREIN PENSIONE?E. P.Carissimo Presidente,le specifico la mia carriera:laurea nel 1980; specializzazionenel 1984; dal febbraiodel 1981 al maggio1983 e dall’aprile 1999 algennaio 2000 ho prestatoservizio come assistentemedico presso una Casa diCura privata (contributi incorso di ricongiunzione daInps a Inpdap); dal maggiodel 1983 al giugno 1985 hoprestato servizio come Assistentein reparto di Medicinain una Asl; dall’ottobre1985 al novembre 1998ho prestato attività comespecialista ambulatoriale(Sumai); dal 15 febbraiodel 2000 sono dipendentecome dirigente medico di Ilivello; nel 2006 ho chiestoall’Inpdap la ricongiunzionedei contributi versati all’Enpam(sono in attesa diuna risposta).Le mie domande sono:potrò andare in pensione a60 anni di età?Se non dovessi accettare laricongiunzione dei contributiEnpam con Inpdap,quando potrò percepire icontributi versati?Se decidessi di cessare ilrapporto di lavoro conl’Azienda ospedaliera primadei 60 anni, che cosa mispetta?Ringrazio per la risposta.(Lettera firmata)Cara collega,all’Enpam risulta attiva latua posizione previdenzialepresso la Quota A delFondo di <strong>Previdenza</strong> Generale,dove confluiscono icontributi minimi, alla cuicorresponsione sei vincolatain conseguenza dell’iscrizioneall’albo professionaledi categoria. Il trattamentopensionistico erogato,viene riconosciutoesclusivamente dopo ilcompimento del 65° annodi età, ai sanitari che possanocontare su una anzianitàcontributiva pari ad almenocinque anni e risultinoiscritti al Fondo.Ciò premesso, i contributiaccreditati a tuo nomepresso il Fondo specialistiambulatoriali, pari ad euro92.442,34, riferiti ad attivitàprofessionale non continuativasvolta in convenzionedal mese di novembre1985 al mese di dicembre2000, qualora nonricongiunti ti verrebbero restituitial compimento del65° anno di età.Il regolamento del Fondostabilisce, infatti, che agliiscritti che al compimentodel 65° anno di età non abbianomaturato una anzianitàcontributiva pari ad almeno15 anni, spetta la restituzionedei contributiversati, al netto di una quotapari al 12% relativa allacopertura dei rischi di invaliditàe premorienza e maggioratidegli interessi compostial tasso annuo del4,50%.Per quanto riguarda, infine,i risvolti pensionistici riconducibiliall’eventuale cessazionedell’attività ospedalieraprima del compimentodel 60° anno di età,le informazioni potrannoessere acquisite presso lacompetente sede dell’Inpdap,dove confluiscono icontributi previdenziali relativiallo svolgimento dellasuddetta attività.Un cordiale saluto.DALL’89 HO INIZIATOLA CONTRIBUZIONEE. P.Caro Presidente,mi sono laureato nel 1989,nello stesso anno mi sonoabilitato ed iscritto all’Ordineprofessionale della miaprovincia. Quindi dal 1989ho iniziato la contribuzioneEnpam, sia sul Fondo generaleA, sia sul Fondo medicidi medicina generale.A questo ultimo Fondo hocontribuito fino al 1996,anno in cui sono stato assuntodall’Inail come medicofunzionario. Essendo dipendentedell’Inail sonosoggetto ad altra forma previdenzialeobbligatoria.Vorrei sapere che fine farannoi miei contributi sulFondo medici di medicinagenerale. E’ possibile averliindietro? Se si, come devomuovermi per ottenerela restituzione?Certo di una risposta ti salutocordialmente.(Lettera firmata)Caro collega,in esito alle richieste informazioni,ti rappresento chela contribuzione accreditataa tuo nome presso ilFondo dei medici di Medicinagenerale, pari ad euro4.927,26 è versata tra il1989 ed il 1996, sarà oggettodi restituzione da partedell’Enpam al compimentodel 65° anno di età,in quanto non sufficiente agarantirti l’erogazione di untrattamento previdenziale.In alternativa, volendoti avvaleredi detta contribuzioneai fini dell’erogazione diun trattamento pensionistico,il montante potrebbeessere oggetto di ricongiunzionepresso l’istitutoprevidenziale cui sei attualmenteiscritto.Ti saluto cordialmente.E. P.POTETE RISPONDERMIANCHE ATTRAVERSOIL GIORNALECaro Presidente,approfitto della cortesia edella chiarezza con le qualirispondi ai più diversiquesiti di natura previdenzialeper porre anch’io del-59


LETTERE AL PRESIDENTEsarti che, a fronte di eventualimodifiche della normativaprevidenziale di riferimento,le ipotesi soprarappresentate potrebberosubire variazioni.Con riferimento alla pensionedi reversibilità, ti facciopresente che ai superstitidell’iscritto decedutodopo il conseguimentodella trattamento previdenziale,spetta un’aliquotadella pensione in godimentoall’atto del decesso.In presenza del soloconiuge superstite, tale aliquotaè pari al 70%; mentre,quando il coniuge concorrecon i figli aventi diritto,la percentuale è ridottaal 60%. L’aliquota spettanteai figli, invece, è parial 20% in caso di un solofiglio ed al 40% in casodi due o più figli.Le stesse percentualispettano ai superstiti in casodi decesso dell’iscrittoancora in attività. In tal caso,agli aventi diritto vieneerogata una quota dellapensione che sarebbespettata all’iscritto stessoove fosse diventato totalmentee permanentementeinvalido al momento deldecesso.Per quanto riguarda infineil tuo ultimo quesito, ti rappresentola possibilità dipresentare domanda di ricongiunzioneall’Enpamdei contributi previdenzialiversati presso l’Inpdapper l’attività di dipendenteda Te svolta. A seguito dellaricezione della suddettarichiesta, gli uffici provvederannoad inviarti unaproposta con l’indicazionedell’onere a tuo carico edell’incremento di pensionecui avresti diritto. Ladomanda non è vincolante,quindi qualora non reputassiconveniente l’openeintegrativa del Fondo sanitào di altri istituti.Ringraziandoti anticipatamenteper i chiarimenti chevorrai darmi, ti saluto cordialmentee ti faccio gli augurie i complimenti per ilGiornale che dirigi e cheleggo sempre con piacere egrande attenzione.(Lettera firmata)Caro Collega,i Regolamenti dei Fondi di<strong>Previdenza</strong> dell’Enpamprevedono il diritto allapensione di invalidità perl’iscritto che, in costanzadi contribuzione, a causadi infortunio o malattia primadel compimento del65° anno di età, divengainabile in modo assoluto epermanente all’eserciziodell’attività professionale.Per godere di tale pensione,è necessario presentareapposita domanda all’Ente,per il tramite dell’Ordinedei Medici di appartenenza,corredata delladocumentazione indicatain calce al modulo stesso.Il suddetto Ordineprovvederà a sottoportiagli opportuni accertamentiper il riconoscimento deldiritto alla pensione di invalidità,eseguiti da una appositaCommissione costituitapresso ciascun Ordine.La prestazione ti verrà,quindi, erogata dopoche l’Ordine avrà comunicatoall’Enpam il proprioparere positivo.Ipotizzando l’erogazionedel trattamento pensionisticodi invalidità a partiredal prossimo mese di aprile,l’importo cui avresti dirittosulla base della contribuzionead oggi accreditatapresso il Fondo deiMedici di Medicina Generale,sarebbe pari a circaeuro 12.200,00 annui lordi.Tuttavia, consideratoche a norma dei Regolamentidi <strong>Previdenza</strong> dell’Enteai titolari di tali trattamentiviene garantito unimporto pensionisticocomplessivo annuo minimo,pari per l’anno 2008ad euro 13.339,51, la pensionein parola verrebbeintegrata fino a tale limite.Continuando, invece, acontribuire fino al compimentodel 65° anno di età,potrai godere della pensioneordinaria di vecchiaia,per un importo annuo lordopari a circa euro21.600,00 lordi. In tal casopotresti anche optareper il trattamento misto,convertendo in indennitàdi capitale una quota pari,nel massimo, al 15% dellapensione maturata, comeprevisto dalla normativavigente. La pensionequindi sarebbe pari a circaeuro 18.400,00 annui lordie l’indennità a circa euro39.300,00 lordi.Come da te richiesto ti indicoanche gli importi cuiavresti diritto, in costanzadi contribuzione, al compimentodel 67° e del 70°anno di età. Nella primaipotesi, la pensione sarebbepari a circa euro24.300,00 annui lordi;mentre con il trattamentomi sto la stessa ammonterebbea circa euro20.600,00 a fronte diun’indennità di circa euro41.200,00. Al 70° anno dietà, invece, il trattamentopensionistico sarebbe dicirca euro 28.300,00 annuilordi e, optando per l’indennitàin capitale, quest’ultimasarebbe di circaeuro 42.800,00 e la renditapensionistica di circa euro24.000,00.Devo, comunque, preci-le domande alle quali potraidare risposta privatamenteoppure attraverso ilGiornale della <strong>Previdenza</strong>,se riterrai le domande di interessegenerale.Iscritto all’Ordine nel 1988,ho acceso presso l’Enpamle seguenti posizioni contributive:Fondo generaleQuota A; Fondo Medici diMedicina Generale (essendotitolare di incarico atempo indeterminato perl’Emergenza Sanitaria Territoriale);Fondo generaleLibera professione QuotaB.I quesiti che pongo sono iseguenti:a quanto ammonterebbe attualmenteil trattamentopensionistico in caso di invaliditàtotale e permanente?A quanto ammonterebbe lapensione di reversibilità incaso di premorienza (ho trefigli minori e la moglie, nonpercettrice di alcun reddito,a carico)?A che età potrò andare inpensione?A quanto ammonterebbe lamia pensione, in costanzadi versamenti, all’età di 65anni? E all’età di 67? E a70?Ho versato 40 mesi (nonconsecutivi) di contributiInpdap per precedenti rapportidi dipendenza: è possibilericongiungerli? Quandofarlo? Come farlo? E’ atitolo oneroso?Tali quesiti non ti appaianoprematuri visti gli anniche ancora mi dividono dallapensione, ma le risposteche mi darai potrannoorientarmi ora circa la possibilitàdi integrare il monteversato con le varie opportunitàche ci vengonoconcesse attraverso gli istitutidel riscatto, riallineamentocontributivo, pensio-60


LETTERE AL PRESIDENTErazione non sari tenuto adaderirvi.Con viva cordialità.E. P.IL RISCATTO È DETRAIBILEDALL’IRPEF?Egregio Presidente,mi sono laureato nel 1979ho lavorato per qualche annocon contratti vari, dal1982 mi sono dedicatoesclusivamente all’Odontoiatria- libera professione.Verso regolarmente i contributiEnpam, Quota A eB. Mi piacerebbe sapere, sepossibile, continuando conquesti versamenti fino al2016 anno di compimentodei 65 anni di età quantopotrà essere l’importo dellamia pensione.Vorrei anche sapere se nelmio caso è possibile fare ilriscatto degli anni di laurea,quanto dovrei pagare e diquanto mi aumenterebbel’importo della pensione.Inoltre vorrei sapere anchese il riscatto è detraibile dall’Irpefe in che forma e cosadovrei fare per richiederlo.La ringrazio(Lettera firmata)Caro Collega,al compimento del 65° annodi età ti verrà corrispostoil trattamento pensionisticoa carico del Fondodi <strong>Previdenza</strong> Generale –“Quota A” e “Quota B”(Fondo della Libera professione),al quale risulti attualmenteiscritto.In particolare, la contribuzioneminima obbligatoriada te versata alla “QuotaA”, ti darà diritto a perce-pire una pensione annualorda pari a circa euro3.300,00.A carico del Fondo dellaLibera Professione, invece,ti verrà corrisposta unaprestazione di circa euro19.000,00 annui lordi. Taleultimo importo è statodeterminato ipotizzandocostante, fino al 65° annodi età, la contribuzione relativaall’attività libero professionale.Se, invece, volessieffettuare il riscattodegli anni di laurea, la pensioneammonterebbe circaeuro 23.400,00 annuilordi.Qualora fossi interessatoad attivare tale istituto, potraipresentare appositadomanda all’Enpam a seguitodella quale gli ufficiprovvederanno ad inviartiuna proposta con l’indicazionedell’onere a tuo caricoe del conseguente incrementodi pensione cuibeneficerai. La richiestanon è in alcun modo vincolantequindi, qualoranon la reputassi conveniente,non sarai tenutoad aderirvi.A titolo informativo ti facciopresente che il riscattodi 6 anni di laurea comporrebbeun onere a tuocarico pari a circa euro51.500,00, il cui versamentopuò essere effettuatoin un’unica soluzioneo in rate semestrali conla maggiorazione degli interessilegali.Ti ricordo, inoltre, che icontributi per il riscatto sonointeramente deducibilidall’imponibile Irpef, ai sensidel Decreto Legislativo18 febbraio 2000 n. 47.Devo, infine, precisarti che,a fronte di eventuali modifichedella normativa previdenzialedi riferimento, leipotesi sopra rappresentatepotrebbero subire variazioni.Ti saluto cordialmente.E. P.VORREI PROCEDEREAL RISCATTODEGLI ANNI DI LAUREAIllustre Presidente,mi sono laureato nel 1981e svolgo dall’ ’82 l’attivitàdi medico della Continuitàassistenziale e dal 1985quella di Medicina generaleconvenzionata con ilSSN, attività che continuoa svolgere. Vorrei procedereal riscatto degli anni dilaurea per avere la possibilitàdi anticipare l’età delpensionamento, pertantovorrei conoscere l’eventualeimporto da versare e conquali modalità.Vorrei sapere, inoltre, aquale età raggiungerò i requisitiminimi per la pensionenell’ipotesi o meno diun eventuale riscatto deglianni di laurea e l’importodella pensione a quella datanell’una e nell’altra ipotesi.Grazie e cordiali saluti.(Lettera firmata)Caro collega,sulla posizione previdenzialepresso il Fondo deiMedici di Medicina Generalerisultano, allo stato, accreditativersamenti contributivipari ad euro122.392,82, dal gennaio1984 al marzo 2008.In relazione al pensionamentoanticipato, ti facciopresente che, per soddisfareil requisito dei 35 anni diversamenti contributivi alFondo, dovresti riscattarei 6 anni del corso di laurea;in tal modo, matureresti laprescritta anzianità contributivaa gennaio del 2013.Tuttavia, in ottemperanzaalle disposizioni recate dallaLegge 449/97, che prevedonoun differimento delgodimento della pensionerispetto alla data di raggiungimentodei requisiti(le c.d. “finestre di uscita”),il trattamento ti verrebbeeffettivamente erogatodal 1° ottobre dellostesso anno, data nellaquale, peraltro, avrai anchematurato il requisito dei 30anni di anzianità di laureae quello relativo all’età anagrafica.Una stima effettuataha determinato l’onereda sostenere per il riscattoin circa euro 42.000,00.Effettuando il versamentoin questione, all’atto delcollocamento a riposo -nel2013- avrai diritto a circaeuro 1.900,00 lordi di pensionemensile.Peraltro, come previstodalla normativa vigente,potresti decidere di convertirein indennità di capitaleil 15% della pensionematurata. In tal caso, ti verrebberoaccreditati in unicasoluzione circa euro48.000,00 lordi e la prestazionemensile residua ammonterebbea circa euro1.600,00 lordi.Ti faccio presente, infine,che per effetto di eventualimodifiche della normativadi riferimento, le ipotesirappresentate potrebberosubire variazioni. E’ pertantoopportuno che, primadella cessazione dell’attività,tu proceda ad una verificadefinitiva della tua posizionepresso gli uffici dellaFondazione.Ti saluto cordialmente.E. P61


FILATELIAVoglia di leggere…sui francobolliLa Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore;il Pontificio istituto biblico – istituzione universitariadella Santa Sede – e l’International Federation of LibraryAssociations and Istitutions. Questi gli eventi e le istituzionicelebrate dall’emissione di maggio della Città del Vaticanodi Gian Piero VenturaFrancobolli e libri, duesinonimi di culturache si uniranno il 20maggio in una emissionedi tre valori da parte dellaCittà del Vaticano.Il primo (€ 0,60) celebrala Giornata mondiale dellibro e del diritto d’autore:un’occasione per rendereomaggio a questo formidabilestrumento d’educazionee confronto, ma ancheper riflettere su autori, editoriaed evidenziarne prospettivee problemi. La datasimbolo è il 23 aprile(quel lontano giorno del1616 morivano infatti Cervantes,Shakespeare e Garcilasode la Vega) ed è statascelta dalla Conferenzagenerale dell’Unesco percelebrare il libro e i suoiautori e per incoraggiaretutti, in particolare i piùgiovani, a scoprire il piaceredella lettura ed a rispettareil contributo insostituibiledei creatori allo svilupposociale e culturale,cosicché dal 1996 la giornataviene celebrata ognianno in tutto il mondo.Il secondo francobollo (€0,85) omaggia invece ilcentenario dell’Pontificioistituto biblico (Pib) che èun’istituzione universitariadella Santa Sede. Fu fondatodal Papa Pio X con lalettera apostolica Vineaelecta il 7 maggio 1909perché fosse “un centro dialti studi della sacra Scritturanella città di Romaper promuovere il più efficacementepossibile la dottrinabiblica e tutti gli studiconnessi secondo lo spiritodella chiesa cattolica”.Fin dalla fondazione essofu affidato alla Compagniadi Gesù. La sede principaledel Pontificio istituto biblicoè nella capitale, ma haanche una sede filiale a Gerusalemme,eretta nel 1927.Infine il terzo valore (€1,40) riguarda l’Ifla (InternationalFederation of LibraryAssociations and Istitutions)che celebrerà a Milano,dal 23 al 27 agosto2009, il suo 75° Congressoed inerente Assembleagenerale. Fondata nel 1927ad Edimburgo in Scozia,conta ad oggi 1700 Membriin 150 Paesi in tutto ilmondo ma la sua sede è all’Aianei Paesi Bassi.Dopo aver parlato diun’emissione filatelica Vaticanache non riguardaprettamente temi religiosi,concludiamo con due usciteancora più terrene e cheriguardano forze di aiuto esupporto della popolazione.San Marino celebra infattila 38 a Conferenza regionaleeuropea dell’IcpoInterpol, che vedrà la partecipazionedei rappresentantidelle Forze di Poliziaeuropee e delle Organizzazioniinternazionali qualile Nazioni Unite, l’UnioneEuropea e la Banca centraleeuropea e si terrà proprionella piccola Repubblicadal 27 al 29 maggio.Le finalità dell’Interpol sonodi prevenire e combattereogni crimine assicurando“la più ampia e reciprocaassistenza fra tuttele Autorità di Polizia deipaesi membri nel rispettodelle legislazioni nazionalie nello spirito delle Dichiarazioneuniversale deidiritti dell’uomo”. Eccociinfine Poste Italiane che haemesso un francobollo dedicatoal 350° anniversariodella costituzione delCorpo dei Granatieri diSardegna, una vera istituzione.•62


L’AVVOCATOa curadell’avv. Pasquale Dui (*)La responsabilità dellestrutture sanitarie perl’operato dei medici èstata oggetto di ampia elaborazionegiurisprudenziale.Se sembrano chiari i confinidi tale responsabilità pergli enti pubblici, lo stessonon può dirsi per le struttureprivate nel cui ambito, disolito, il paziente intrattienedue rapporti contrattuali,uno con il medico e l’altrocon la struttura. Vi sono,poi, casi più sfumati dove ilpaziente si rapporta solo conil medico di fiducia, che individuae contatta la struttura.In questi casi le eventualiresponsabilità del medicodevono estendersi anchealla struttura privata?La risposta è no, considerandoche l’errore del medicoprescelto non dovrebbecoinvolgere la clinica privata,qualora questa abbia correttamenteeffettuato le prestazionidi sua competenza.Le stesse considerazioni dovrebberovalere anche nelcaso di scelta della strutturaprivata da parte del medicodi fiducia e della suaattivazione per programmareil ricovero ed eseguirel’intervento.La responsabilitàdelle strutture sanitariePer i danni causati dal medico è stata configurata unaresponsabilità solidale ricondotta alla fattispecie di cui all’art.1228 del codice civile, secondo il quale “salva diversa volontàdelle parti, il debitore che si vale dell’opera di terzi rispondeanche dei fatti dolosi o colposi di costoro”A dire il vero la giurisprudenzaindividua un quadrodiverso. La sentenza n.9556/02 della Cassazioneafferma che il rapporto tracasa di cura e paziente consistenella messa a disposizionedi personale medicoausiliario e paramedico enella messa a disposizionedei medicinali e delle attrezzaturenecessarie.Secondo la Suprema Corte,nei rischi di impresa dellaclinica rientrerebbe an-che quello della distribuzionedelle competenze dei varioperatori, inclusi i mediciche non fanno parte dell’organizzazioneaziendalee pertanto anche quello dieventuali danni conseguenzadel loro operato.In seguito, la Cassazione haaffermato che nel ricoverodel paziente in una struttura,pubblica o privata, siconfigura un rapporto contrattualetra le parti, indipendentementedall’esisten-za di specifiche pattuizioniscritte a riguardo.Ciò premesso, dunque, peri danni causati dal medicoè stata configurata una responsabilitàsolidale dellastruttura sanitaria e più precisamentequesta responsabilitàè stata ricondotta allafattispecie di cui all’art.1228 del Codice civile, secondoil quale “salva diversavolontà delle parti, il debitoreche si vale dell’operadi terzi risponde anchedei fatti dolosi o colposi dicostoro”, sul punto si vedaCass. n. 13953/07.I suddetti principi sono statifatti propri dalle SezioniUnite che hanno ritenutoirrilevante il fatto che il pazientesi sia rivolto ad unastruttura del servizio sanitarionazionale, convenzionata,privata o ad un medicodi fiducia che abbiaeseguito l’intervento pressoquest’ultima, in entrambii casi è stata configuratala responsabilità contrattualedella struttura interessata(Cass., SS.UU. n.577/08). •(*) Avvocatodel Foro di Milano,professore all’Universitàdi Milano – Bicocca63


XIV premioAndiGenova 2008Il Presidente Andi Genova, Gabriele Perosino, ilSegretario sindacale Andi Genova, Paolo Mantovanied il Segretario Andi Genova, MassimoGaggero, visto il parere della Commissione giudicatricedelegata dal Consiglio direttivo Andi Genova,ha comunicato il vincitore del “XIV premioAndiGenova 2008 – Premio Tullio Zunino per Meritiassociativi”, che quest’anno è il dottor MatteoRosso.Questa la motivazione: “Si conferisce il PremioTullio Zunino per “Meriti associativi” al dr. MatteoRosso, socio ed amico dell’Andi Genova e AndiLuguria, per il suo grande e continuo impegnopolitico a livello regionale nella promozione e difesadella libera professione, che lo ha reso un puntodi riferimento certo ed affidabile per l’Associazionee l’intera categoria. Andi Genova lo ringraziacon stima e riconoscenza”.Il premio è stato consegnato lo scorso 3 aprile nelcorso di una cerimonia che si è svolta a Genovapresso il Castello Bruzzo.Tulio Zunino che fu tra i più apprezzati consiglieriEnpam viene ancora una volta ricordato dai colleghi.ORGANI COLLEGIALICONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEProf. Eolo PARODI (Presidente)Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Alberto OLIVETI · Dr. Giuseppe GRECO · Dr. NunzioROMEO · Dr. Arcangelo LACAGNINA · Prof. Marco PERELLI ERCOLINIDr. Gerardo D’URZO · Dr. Eliano MARIOTTI Dr. Gian Mario SANTAMARIADr. Bruno DI LASCIO · Dr. Francesco LOSURDO · Prof. Aurelio GRASSODr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Benito MELEDANDRI · Dr. Paolo ORIANADr. Antonio SILI SCAVALLI · Dr. Mario CARLETTI · Dr. Giovanni DESIMONE · Prof. Maurizio DALLOCCHIO · Geom. Carlo SFRISI · Dr. LuigiPEPE · Dr. Alfonso CELENZA · Prof. Salvatore SCIACCHITANO · Dr. GiuseppeGUARNIERI.COMITATO ESECUTIVOProf. Eolo PARODI (Presidente)Dr. Mario FALCONI (Vice Presidente Vicario)Dr. Giovanni Pietro MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dr. Giuseppe DEL BARONE · Dr. Arcangelo · LACAGNINADr. Benito MELEDANDRI · Dr. Alberto OLIVETI Dr. Paolo ORIANA.COLLEGIO SINDACALEDr. Ugo Venanzio GASPARI (Presidente)Dr.ssa Antonella DI MODUGNO (Presidente Supplente)SINDACI: Dr. Vittorio CERRACCHIO · Dr. Fran cesco VINCI · Dr. FrancescoNOCE · Dr.ssa Caterina PIZZUTELLI · Dr.ssa An na Maria PAGLIONEDr. Bruno DI IORIO · Dr. Giancarlo MARINANGELI · Dr. Marco GIONCADA.Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999IL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAMEditore: Fondazione ENPAMDIREZIONE E REDAZIONEVia Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTOCarlo CiocciFax 06 48294793email: c.ciocci@enpam.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: studio.sermonti@gmail.comCULTURAClaudia Furlanettoemail: c.furlanetto@enpam.itSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itSEGRETERIA CONGRESSI, CONVEGNI E CORSIAndrea Meconcelli: Tel. 06 48294513Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAngela Maragnoemail: archivio.giornale@enpam.itFoto: Archivio ENPAM - ablestock.comMENSILE - ANNO XI - N. 4DEL 20/04/2009Di questo numero sonostate tirate 431.370 copieL’autore è a disposizione degli aventi diritto con i qualinon è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissionio inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numeroStampa: COPTIP Industrie Grafiche41100 Modena (MO) - v. Gran Bretagna, 50tel: 059 312500 - fax: 059 312252email: centralino@coptip.it


Servizio Accoglienza Telefonica06.4829.4829 - 06.4829.4444 (fax) - e-mail: sat@enpam.itServizio di consulenza telefonica. Rispondiamo a quesiti su <strong>Previdenza</strong>,Polizza sanitaria, Servizi integrativi, Patrimonio...NOTIZIE FLASHTERREMOTO ABRUZZO – Sospensione dei termini di versamentoPer i soggetti che alla data del 5 aprile 2009 esercitavano la propria attività nei comuni e nei territori colpiti dal sisma,è stata disposta la sospensione del versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali fino al 30 novembre2009.Quota A, pagamento contributi 2009Nel mese di aprile Equitalia Esatri S.p.A. di Milano, ha avviato l’attività di notifica degli avvisi di pagamento. I contributipossono essere versati in 4 rate con scadenza 30 aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre o in unica soluzioneentro il termine previsto per la prima rata di aprile.Nel caso di mancato ricevimento del bollettino deve essere inoltrata ad Equitalia Esatri S.p.A., un’apposita istanza tramitefax al n. 02 6416 6619 nella quale devono essere indicati il nome, il cognome, il codice fiscale, l’indirizzo dell’interessato,il recapito telefonico, e la fotocopia di un documento di identitàUtenti registrati nell’area riservata: da quest’anno, gli utenti registrati nell’area riservata www.enpam.it, potranno reperiredirettamente un duplicato del bollettino RAV. In questo caso il pagamento potrà essere effettuato esclusivamentepresso gli Istituti di Credito.Domiciliazione bancaria - RID con addebito permanente in conto corrente.Per aderire al servizio è sufficiente:• compilare il modulo RID riportato sul retro dell’allegata lettera della Fondazione ENPAM ed inviarlo entro e non oltreil 31 maggio 2009 ad Equitalia Esatri S.p.A. servizio Taxtel via fax al n. 02 6414 1061 attivo 24 ore su 24;• oppure compilare il modulo elettronico disponibile sul sito www.taxtel.it (alla voce adesione RID);• oppure comunicare i dati richiesti nel modulo RID ad Equitalia Esatri – Ufficio RID al n. 800.178.090• o da telefono cellulare al n. 02 6416 1703, dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.45.Attenzione!:• il modulo RID non dovrà essere presentato alla propria banca bensì trasmesso direttamente ad Equitalia Esatri S.p.A.;• l’iscritto che aderirà al servizio di domiciliazione bancaria non dovrà pagare alcuna rata compresa quella con scadenzail 30.4.2009. I contributi saranno automaticamente addebitati in conto corrente alla scadenza delle rate previsteo in unica soluzione. Per il servizio offerto, la commissione richiesta è di euro 2,07 per ogni addebito;• le eventuali variazioni successive alla trasmissione riguardante il codice IBAN dovranno essere segnalate a EquitaliaEsatri S.p.A.- Ufficio RID a mezzo fax al n. 02 6416 6619 oppure alla seguente casella rid@equitaliaesatri.it.Duplicato CUDPer ricevere il Duplicato del modello CUD all’indirizzo di residenza risultante negli archivi è sufficiente una semplicerichiesta telefonica al n. 06 4829 4829.Per ricevere il Duplicato Cud ad un indirizzo diverso da quello della residenza o tramite fax, allegare all’istanza copiadi un documento di identità valido del pensionato. L’istanza deve essere inoltrata al Servizio Prestazioni Fondo Generaleanche tramite fax al n. 06 48.294.923 completa di dati anagrafici, indirizzo e recapiti telefonici.Attenzione! Qualora la richiesta non fosse presentata dai pensionati ma da loro incaricati, è necessario allegare alla richiestala delega sottoscritta e copie dei documenti di identità, indicando numero di fax o indirizzo di posta elettronicaper la ricezione.Stampa automatica duplicato modello CUD 2009 e modulo detrazioni 2009La stampa automatica del modello Cud è consentita a tutti i pensionati E.N.P.A.M. registrati all’area riservata, utilizzandonome utente e password. I pensionati, in possesso della carta E.N.P.A.M. e del codice PIN, possono stampare ilmodello CUD direttamente presso l’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri al quale sono iscritti, utilizzando lo sportelloself-service collegato con gli archivi della Fondazione E.N.P.A.M.Unitamente al modello CUD è stato trasmesso il modulo fiscale concernente il diritto alle detrazioni d’imposta 2009.Tale modulo deve essere sottoscritto e compilato in carattere stampatello e restituito entro il termine del 31 maggio 2009utilizzando l’apposita busta indirizzata a Fondazione E.N.P.A.M., Casella postale n. 2475, Ag. RM 158, via Marsala n.39 00185 Roma.In assenza di riscontro, l’Ente si vedrà costretto a revocare d’ufficio le detrazioni per carichi di famiglia senza ulteriorepreavviso.

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