09.08.2015 Views

Previdenza

Previdenza - Enpam

Previdenza - Enpam

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Fondato da Eolo Parodiwww.enpam.it ENPAM<strong>Previdenza</strong>Anno XV - n° 3-2010IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli Odontoiatri2PARODIIeri, oggie domaniENPAMPremiointernazionalePREVIDENZARiscossioneQuota A 2010RICERCAParliamodi Alzheimer3736ASSICURAZIONENuova scadenzadella Polizza 1Il Premio Nobel per la Medicina nel 1957 è andato a Daniel Bovet, biochimicosvizzero naturalizzato italiano. Il riconoscimento gli fu attribuito per le sue scopertein relazione, tra l’altro, ai “composti sintetici che inibiscono l'azione dialcune sostanze dell'organismo e soprattutto la loro azione sul sistema vascolareed i muscoli scheletrici”. Bovet divenne cittadino italiano nel 1947 e si trasferìa Roma dove fondò il laboratorio di chimica terapeutica dell'Istituto Superioredi Sanità. (Sterpellone L. Premi Nobel per la Medicina. 2 ed. Milano:Passoni editore, 2000: 233. Foto: © The Nobel Foundation)DCOER0953periodicoOmologatoPoste Italiane SpA - Spedizione in Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004, n. 46) art. 1, comma 1 - CNS/AC-Roma


un futurodi certezze.Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attivitàlavorativa avrai necessità del 75/80% dell’attuale reddito professionale.FondoSanità è la risposta alle tue esigenze di integrazioneprevidenziale.www. .itPer aderire:A) Scaricare dal sito internet www.fondosanita.it la SCHEDA DIADESIONE e il MODULO DI BONIFICO.B) Spedire la SCHEDA DI ADESIONE compilata unitamente allacopia del BONIFICO EFFETTUATO alla Segreteria di FondoSanità,P.zza della Repubblica, 68 - 00185 Roma.PER INFORMAZIONI:Tel. 06 48294333 Sig.ra DANIELA BRIENZATel. 06 48294337 Sig. ra PAOLA CINTIOFax 06/48294284 - E-mail: segreteria@fondosanita.itwww.fondosanita.itFondi chiusi o fondi aperti?FondoSanità (fondo “chiuso” riservato ai lavoratori del settore) si fapreferire ai numerosi fondi “aperti” disponibili sul mercato per evidentie concreti vantaggi:• possibilità di scelta e di eventuali cambiamenti dei gestori;• influenza sulle scelte attraverso le elezioni dei Rappresentanti dell’Assembleae del C.d.A.;• influenza sulle scelte strategiche ed organizzative del fondo;• commissioni di gestione (tra 0,10% e 0,15%) nettamente inferiori aifondi aperti (in generale tra 0,60% e 2%) e quindi solo 1,5% in 10 anni enon il 6-20%, con sensibili differenze nei rendimenti accumulati e quindinel capitale e nella rendita vitalizia;• nessuna spesa per pubblicità e nessuna commissione da corrispondere avenditori o agenti.Prestazioni pensionisticheIl diritto alla prestazione pensionistica complementare si acquisiscecon almeno cinque anni di partecipazione. L’associato potrà chiedereche gli venga liquidato subito, sotto forma di capitale, al massimo il50% dell’importo maturato, mentre il rimanente verrà impiegato comepremio unico per l’acquisto di una rendita vitalizia rivalutabile personaleoppure reversibile (moglie, ecc.). In misura non eccedente il 10% dellapropria contribuzione annua, è possibile acquisire polizze vita assicurativecomplementari per la copertura dei rischi di invalidità e premorienza.Il regime di capitalizzazione (il capitale versato più i rendimenti accumulatiserviranno a garantire le prestazioni pensionistiche future) e dicontribuzione definita (il livello contributivo è predefinito e la pensioneè in funzione del rendimento netto del fondo) scelti da FondoSanità, lorendono uno strumento previdenziale sicuro, trasparente, vantaggioso,necessario.CAPITALE TOTALERENDITA ANNUALE LORDAEuro 51.645,69 Euro 3.640Euro 154.937,07 Euro 10.920Euro 258.228,45 Euro 16.650,64Esempio di rapporto tra capitale accumulato (versamenti +rendimenti) e rendita vitalizia calcolato utilizzando un coeffi cientemedio di conversione per l’età di 65 anni. (Legge 335/95)Come pagare MENO TASSEI benefici fiscali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: iversamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importoannuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro.Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEF del“capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; la deducibilitàfiscale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di imposta IRPEF del 19%per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscritto prima del 1°gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitalizia del 15% èridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno dipartecipazione fino ad arrivare al 9%.ChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fini di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrireun valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentistiche, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiusodestinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , ifarmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia),nonché i soggetti fiscalmente a carico degli aderenti.


Numero 3/2010in questo numero2 Ieri, oggi e domani3 Premio internazionale per il nostro Ente4 Enpam, Fondazione da tutelare5 Federspev6 Interesse e convenienza7 Riscossione Quota A 20108-9 Formazione, collaborazione Enpam/Fimmg10-11 Periodi figurativi nel lavoro dipendente12-17 Parliamo di noi: le Consulte18-19 L’intervista/1: aterosclerosi periferica20-21 L’intervista/2: aviofobia22-23 Il punto sulla ricerca24-25 Medici illustri, Anton Cechov26-27 All’origine della violenza maschile28-29 Media e sanità30 Adriano Olivetti, imprenditore di idee31-34 Congressi, convegni, corsi35 Ultime sull’obesitàSOMMARIO<strong>Previdenza</strong>IL GIORNALE DELLAdei Medici e degli Odontoiatri36-37 A proposito di Alzheimer38 Tumore alla prostata39 Il progresso su “Nature”40-41 Missione italiana ad Haiti42-43 La Fisa contro l’artrite44-45 Psicologia, il lapsus46 Erbe47 Fiori48 Accadde a… Aprile49 In editoria50-51 Recensioni libri52-53 Viaggi, Gerusalemme54 Arte, Carlo Crivelli55 Maestri d’orchestra, Michele Mariotti56-57 Mendelssohn, classico dei romantici58 Musica, Gene Krupa59 Cinema, è di moda il peplum60-61 Lettere al Presidente62 Filatelia63 L’avvocato64 Ci ha lasciati Nunzio RomeoATTENZIONE – ATTENZIONE - ATTENZIONEPOLIZZA SANITARIACon l’approssimarsi del 31 maggio, la Fondazione Enpam ha ritenuto opportuno, d’accordo conla Compagnia assicurativa, allineare la scadenza della polizza sanitaria a quella dell’anno solareper modificare un termine che, a causa della coincidenza con il periodo estivo, è stato spesso causadi ritardo e, talvolta, anche di dimenticanza nel pagamento del premio da parte degli iscritti;le compagnie di assicurazione, peraltro, per esigenze tecniche ed attuariali preferiscono, di regola,assumere i propri rischi per periodi coincidenti con l’annualità solare.La Fondazione Enpam utilizzerà i prossimi mesi per migliorare i contenuti della polizza introducendonuove ed ulteriori soluzioni assicurative tali da stimolare l’interesse dei medici e rilanciarel’iniziativa.


LA FINESTRA DELPresidenteIeri, oggi e domanidi Eolo ParodiAlla fine di giugnoporteremo all’approvazionedelConsiglio nazionale ilbilancio consuntivo del2009 e subito dopo cisarà il rinnovo di tuttele cariche dell’Enpam.Come sempre dovrà essereun momento digrande riflessione, pro-prio per ricordare comeeravamo, come siamoa distanza di tempoe come dovremo esseredomani per farfronte ai tanti pericoliche si susseguono ognigiorno.Al di là dei temi difondo che ho già dibattuto(essere veramenteprivati, esseresempre pronti allaguerra contro chi avessevoglie strane su dinoi) abbiamo a disposizionedue numeri delgiornale nei quali riteniamo,tutti insieme,di dover relazionare aimedici sulla nostraazione, su ciò che abbiamocercato di farebene e su ciò che eventualmenteabbiamo fattomale, in modo a poteroffrire un quadrocompleto ad ognuno divoi. •2


PARLIAMO DI NOIAll’Enpam il World FinancePension Fund AwardsL’Ente è il vincitore dell’edizione 2010 del prestigiosoriconoscimento. La valutazione della giuria ha riguardatoin particolare la gestione del patrimonio ed il relativo processodi controllo e la gestione dei rischi finanziari.Apprezzamento anche per l’attività che l’Ente svolgenell’ambito del processo di comunicazione con i mediciPer l’Enteil riconoscimentodi un impegnoprofondoe costante in“ogniarea della propriaattività“sioni aziendali o dall’estensionedel business, in un’otticaper cui i Fondi più piccoli,di nicchia o che prestanoi propri servizi solo a livellonazionale, possonoprodurre un alto valore aggiuntoquanto le istituzionipiù grandi.Per partecipare alla competizionenon è prevista la candidaturadiretta da parte deiFondi: il premio prevede chesiano i votanti, ossia gli utentidel sito di World Finance,oltre ai maggiori rappresentantidel settore sollecitatidallo stesso WorldFinance, ad indicareil Fondo/l’ente preferito,per far sì chechi vota non sia costrettoa scegliere soloall’interno di unagriglia di candidaturepredeterminate.L’Ente stesso nonera a conoscenza diessere stato votato edi essere rientratonella lista dei finalisti,è stato il Comitatoorganizzatore diWorld Finance a fornirequesta comunicazionee, successivamente,a dare notiziache l’Ente è risultatovincitore per l’Italia nella categoriaPension Fund 2010.Il nome dell’Ente è presentetra quello dei vincitori sulsito Internet di World Financee nel numero di marzo-aprile2010 dell’omonimarivista.La valutazione della giuriaha riguardato diversi aspettidell’attività dell’Ente, relativiin particolare alla gestionedel patrimonio ed alrelativo processo di controlloe gestione dei rischi finanziari,attività che l’EnteIl World Finance è un magazinespecializzato nelsettore della finanza mondiale,che dal 2007 ha indettoil premio World FinanceAwards, volto ad individuarele organizzazioniche meglio rappresentano unriferimento, nell’ambito delproprio settore, per risultatiraggiunti e per efficienza,trasparenza ed innovazionenella gestione. Tra i settorirappresentati vi è quello deiFondi pensione, suddivisiper paese.Il premio è stato concepitocon l’obiettivo di stimolare ilconfronto tra realtà diverse,mediante la valutazione dialcuni parametri (innovazione,originalità, qualità delservizio offerto, sviluppo delmercato ed eccellenza nellacura dell’iscritto), ed indipendentementedalle dimensvolgecostantemente e cheprevede l’utilizzo di analisiapprofondite.Il Comitato organizzativodel World Finance, in comunicazionisvoltesi per levie brevi, ha inoltre fattopresente che la giuria haespresso un particolare esentito apprezzamento inmerito alle attività che l’Entesvolge sia nell’ambito delprocesso di comunicazionecon i medici, sia relativamentealla gestione delle risorseumane.Un grande valore è statopercepito per l’impegnoprofuso dall’Ente nello sviluppoed il perfezionamentodi un sistema informativovolto a garantire ai mediciuna comunicazionechiara, efficace e tempestivamediante iniziative articolate.È stata inoltre vivamenteapprezzata la cura chel’Ente dedica alla crescitaprofessionale ed al benesseredi ogni dipendente, favorendoe sostenendo lo sviluppodelle capacità relazionali,intellettive, organizzativee tecniche diogni persona.Il premio World Financecome migliorFondo pensione 2010per l’Italia rappresentaquindi per l’Ente ilriconoscimento di unimpegno profondo ecostante in ogni areadella propria attività, ecostituisce lo stimoloper continuare a dedicarela massima dedizioneall’arricchimentoed al perfezionamentodel valore preziosoche viene ognigiorno prodotto. •3


PREVIDENZA4di Mario Falconi (*)Diamo atto al Presidentedella Fnomceodi aver onorato l’impegnoche aveva assunto,dopo la richiesta che facemmoa Padova, di unConsiglio Nazionale in cuisi potesse, anche in talesede, parlare dell’Enpam,attraverso un’analisi serenadel presente, ma soprattuttodel futuro.Il dibattito che si è sviluppatoprevalentementenelle giornate di giovedì25 e venerdì 26 febbraio,riteniamo sia stato ampio,articolato e soprattuttopropositivo.Nel nostro intervento abbiamodichiarato apprezzamentoper l’articolatarelazione del PresidenteAmedeo Bianco sull’Enpam,sia nella parte diGran partedei presidentihanno valutatopositivamente“i risultati conseguitipresso l’Ente“Enpam,Fondazione da tutelareanalisi dei risultati raggiunti,sia in quella degliobiettivi strategici da perseguire,in un quadro diunità che va assolutamenteprivilegiato.Non può che farci piacereil fatto che la gran partedei Presidenti intervenutiabbia valutato positivamentei risultati conseguitidalla nostra Fondazione;risultati che devonospingere i futuri amministratoria continuarenella strada intrapresa,anche percorrendo spazidi miglioramento semprepossibili.Coloro che (pochi in realtà)hanno espressoqualche critica, lo hannofatto in un’ottica costruttiva,partendo in ogni casodalla considerazioneche l’Enpam è oggi unEnte più che “solido”; tuttidobbiamo contribuire adifenderlo dagli “opportunisti”di turno, in unquadro di vera solidarietàgenerazionale, ma senzamai nascondere leenormi difficoltà gestionalia cui sono sottoposteoggi la previdenza e l’assistenza.Il contesto caratterizzatoda un progressivo incrementodella vita media eda norme inique a cui èsottoposto il nostro Enteprivatizzato, non degne diun paese civile, richiedonoimpegno costante,competenze e soprattuttonotevoli capacità gestionalie di interlocuzionepolitica.Ringraziamo per l’apprezzamentoche AmedeoBianco ha avuto per ilPresidente, i Vice Presidentie per tutto il CdA econdividiamo la sua proposta“che al PresidenteEolo Parodi possa essereaffidato il delicato compitodi promuovere e coordinareil rinnovo delCdA dell’Ente, ascoltandole proposte di tutti i legittimiportatori di interessi,per definire programmie individuarecandidature”.La richiesta che vari Presidentihanno formulato,di un Consiglio Nazionalestraordinario dell’Enpam,prima di quello elettivo,nel quale, auspicabilmentein spirito il piùunitario possibile, si possa,in maniera trasparente,avere chiarezza su unprogramma e una squadra,è stata accolta all’unanimitàcome raccomandazioneche impegnaNecessitanoimpegno costantecompetenze e notevolicapacità gestionali“e di interlocuzionepolitica“il Presidente Parodi aconsultare anche gli organismistatutariamenteprevisti della Fondazione.Saranno, ovviamente, iPresidenti degli Ordini, oloro delegati, ad esprimereliberamente il propriovoto.Ci sia consentito di nonessere d’accordo con chi(voce piuttosto isolata nelcontesto del ConsiglioNazionale) aveva espressol’inutilità di ulterioriapprofondimenti primadelle prossime elezioni,quasi auspicando la presentazionedi liste contrapposte.In tema di politiche professionaliavere più di unalista, con più candidati, seper le elezioni ordinistichepotrebbe essere indubbiamenteun valoreaggiunto, per un Enteprevidenziale, che ha comemission quella di erogarele migliori pensionie assistenza possibili, lacontrapposizione, purineccepibile democraticamente,andrebbe evitata.Nella certezza che tutti saprannoprivilegiare l’onestàintellettuale e il sensodi responsabilità, auguriamoal Presidente Eolo Parodipieno successo nelportare a compimento ildelicato mandato che gli èstato affidato. •(*) Vice Presidentevicario Enpam


FEDERSPEVOggi e domaniin difesa delle pensioniRidurre il peso fiscalesulle pensioni divoratedalla (s)perequazioneautomatica e dal carovita èun atto di giustizia sociale,ormai diventato indilazionabilesoprattutto sotto il profilomorale ed umano. Il malessereè esploso anche tra ipensionati appartenenti al cetomedio, molti dei quali vivonoin condizioni di precarietàe incertezza. Così, il 23febbraio scorso, i pensionatidella dirigenza pubblica eprivata si sono incontrati aRoma in occasione del convegno“Per la difesa dellepensioni di oggi e di domani”,promosso dalla Federspev(Federazione nazionalesanitari pensionati e vedove)dalla Confedir-Mit(Confederazione dirigentipubblici e manager del terziario)e da Manageritalia(Federazione nazionale deidirigenti, quadri e professionaledel commercio, trasporti,turismo, servizi, terziarioavanzato). Obiettivosinergico: provocare un seriodibattito sui necessari attilegislativi e sulle iniziative(concrete) di carattereoperativo da promuovere persalvaguardare l’avvenire (eil presente) dei pensionati.Al convegno erano presenti,tra i numerosi intervenuti,per la Federspev il presidenteEumenio Miscetti e il vicepresidente Marco PerelliErcolini, nonché il segretarioMichele Poerio che ricoprela stessa carica anche nellaConfedir-Mit, il presidentedi Manageritalia ClaudioPasini, il vice presidente dellaCommissione Lavoro eprevidenza del Senato TizianoTreu, Giuliano Cazzola eAlessia Mosca, rispettivamentevice presidente e segretariodella Commissionelavoro pubblico e privato Camera,Bernardo Filipello, coordinatoregenerale consulenzaattuariale Inpdap, AlbertoBrambilla, presidentedel Nucleo di valutazionespesa previdenziale. Sul tappetoproblemi scottanti checerto esigono priorità nell’agendapolitica: le pensionid’annata (o dannate), lepensioni di reversibilità e ilblocco della perequazioneautomatica (2008) a tutte le“Ridurre il peso fiscalesulle pensioni èun atto di giustiziasociale diventatoindilazionabile“pensioni superiori a euro3.539,72 mensili lordi, previstodalla finanziaria del2007 del Governo Prodi. Inproposito, i pensionati chiedonola restituzione dellesomme non corrisposte (propostadi legge MazzuccaAC2657). Sulla base diquanto è ben noto, i relatorihanno posto l’accento sull’iniquitàdi questa norma: larendita previdenziale è una“retribuzione differita”, costruitacon i contributi versatidurante la vita lavorativa.E’ quanto ha ribadito conforza, sottolineando la differenzatra previdenza ed assistenza,Eumenio Miscetti,nel porgere il suo calorososaluto alla platea gremita soprattuttodai pensionati (medici,farmacisti e veterinari)iscritti alla Federspev: “Ilpensionato vero è colui cheper una intera vita ha lavoratocreando il benessere dellanostra società e versandorilevanti contributi per assicurarsinella vecchiaia unavita dignitosa. Ci offendonogravemente coloro che ci indicanocome mantenuti dalloStato o peggio dai giovani”.E’ forse ovvio ricordareche le pensioni d’annata, oggi,non più agganciate alladinamica salariale ma adeguatealla variazione dell’indiceIstat dei prezzi al consumo(D. Lgs. n. 503/1992Legge Amato) che non corrispondea quello reale e tantomeno alle esigenze deiquiescenti, soffrono di unasperequazione cronica e, inpiù, sono fortemente penalizzateanche dall’aumentodel costo della vita. Tale incrementonon viene applicatoper intero, ma ridotto sullequote più elevate di pensione.Nel 1995 poi la RiformaDini ha falcidiato, in baseagli scaglioni di reddito, lepensioni di reversibilità (aisuperstiti). Quali le soluzioni?Le ha illustrate nel suo lucidoe pragmatico interventoPerelli: detassazione parzialedell’assegno di pensione inscaletta crescente quantomaggiore è l’età e l’eventualedisabilità, detassazione degliaumenti derivanti dalla perequazioneautomatica, detrazionid’imposta ai titolaridi pensione, tassazione separatacon imposta sostitutivaad aliquota sociale, eliminazionedel discriminatorio cumulopensione/altri redditi delsuperstite.Info: FEDER.S.P.EV (FederazioneNazionale Sanitari Pensionatie Vedove)via Ezio, 24 -00192 Romatel. 06.3221087, 06.3208812,fax 06.3224383,tel. ufficio stampa:347.6843236e-mail federspev@tiscalinet.itwww.federspev.it.5


PREVIDENZA6di Alberto Oliveti (*)La gestione previdenzialedell’Enpam deveconciliare un insiemecomplesso di interessilegittimi che si intersecanotra loro comegli assi di un sistema tridimensionalecartesianoda cui dovrebbe risultarecostruita l’immagine dellaconvenienza a parteciparead un servizio solidale,equo ed affidabile intermini di tenuta nel tempoe di adeguatezza deitrattamenti.La gestionedell’interesseindividuale di ognisingolo contribuentedi ottenere la miglior“pensione possibiledai contributi versati“Interessee convenienzabuti versati. Tale gestionesi rappresenta efficacementenella corrispettivitàtra quanto versato e quantoricevuto, o si dovrà ricevere,come controprestazione.Tanto maggioresarà il riscontro di tale corrispettività,tanto maggioresarà la percezione diaver ricevuto un buon servizio.Su questo è impressionediffusa che ci sia dalavorare parecchio in terminidi divulgazione deiconcetti corretti di aspettativadi vita e di valorizzazionedei contributi, inquanto è di comune riscontrotra gli addetti ai lavoriun certo grado di insoddisfazionetra coloroche, per esempio, alle postazioniEnpam dei Convegniricevono le proiezionidelle pensioni sullabase dei rispettivi contributicontabilizzati.Il secondo asse è costituitodalla somma di tutti gliinteressi individuali che sifa dimensione collettiva esi sostanzia tecnicamentenei bilanci annuali di gestione,sia consuntivo chepreventivo. Non si puòprescindere a tal meritodalla costante valutazionedella consistenza del debitoprevidenziale che siaccumula all’atto dell’incassodei contributi e cheda privatizzati siamo chiamatiad onorare senza potercontare eventualmentesulla rete di protezionedella redistribuzione fiscale.Questo ci introduce al terzoasse, ed alla terza dimensionedell’interesse;quello generazionale dicoorti subentranti di contribuentichiamate a mantenerecon i propri contributi(ed in concorsocon i proventi del Patrimonio)la generazioneprecedente andata in pensione.Dal punto di vistatecnico, la sostenibilità el’equità tra generazioni sievidenziano con i bilancitecnici attuariali, che daFondazione privatizzatasiamo chiamati a produrreogni triennio e sonovincolati ai noti e recentementeallargati parametridi equilibrio prospettico.L’interesse dei futuricontribuenti va opportunamenteprevisto e nei limitidel possibile soddisfatto,nell’interesse comunea tutte le generazionidi avere dall’Enpama tempo debito quanto siè opportunamente accumulato,nella misura massimaconcessa dalle proiezionidi sostenibilità. Soloil corretto equilibrio trala rappresentazione diquesti tre assi di interessepuò garantire la tenutadel patto inter generazionaleche è il vero alberoIl primo asse di interessedi questo sistema riguardala gestione dell’interesseindividuale di ognisingolo contribuente diottenere la miglior pensionepossibile dai contriditrasmissione del sistema.La logica per cui chi lavoramantiene chi ha lavorato,nella garanzia dianalogo trattamento almomento della maturazionedei requisiti richiesti,è lo strumento di garanziaper tutti, pensionatie contribuenti attivie futuri, che il sacrificiocontributivo obbligato diventipoi elemento fondantedi una serenità postlavorativa.In conclusione, il vincoloall’obbligazione contributivaè un interesse comuneda difendere nella correttaconsiderazione dei vari interessiin gioco, in cui soloalcuni possono aver vocenelle istanze dei loro rappresentanti.Per rafforzarei termini di legge che tutelanotale obbligo, dovremmoinvestire in comunicazioneorientata alla promozionedella cultura previdenzialeper convincerele prossime platee di medicied odontoiatri sulla convenienzaa partecipare aquesta catena di solidarietàgenerazionale. Ne va dell’interessedi tutti!(*) Consigliere EnpamInvestiredecisamentein comunicazioneorientataalla promozione“della culturaprevidenziale“


di Vittorio Pulci (*)Tutti i medici e gliodontoiatri iscritti airispettivi Albi professionalibeneficiano della tutelaprevidenziale assicuratadal Fondo generale ENPAM.Il finanziamento delle prestazioniprevidenziali ed assistenzialierogate da tale Fondoè garantito dal versamentodi un contributo minimodovuto in misura fissa per fascedi età. Tale contributoconfluisce presso una appositagestione, denominata“Quota A” del Fondo di <strong>Previdenza</strong>Generale.Gli importi che saranno postiin riscossione nel corsodell’anno 2010 sono i seguenti:– € 186,40 annui (€ 15,53mensili) per tutti gli iscrittifino al compimento del 30°anno di età;– € 361,82 annui (€ 30,15mensili) per tutti gli iscrittidal compimento del 30° annodi età fino al compimentodel 35° anno di età;– € 678,99 annui (€ 56,58mensili) per tutti gli iscrittidal compimento del 35° annodi età fino al compimentodel 40° anno di età;– € 1.253,96 annui (€104,50 mensili) per tutti gliiscritti dal compimento del40° anno di età fino al compimentodel 65° anno di età.– € 678,99 annui (€ 56,58mensili) per gli iscritti ammessi,entro il 31 dicembre1989, al beneficio della contribuzioneridotta “QuotaA”, in quanto forniti di diversacopertura previdenzialeobbligatoria.Oltre agli importi sopra elencati,tutti gli iscritti sono tenutia corrispondere un contributoannuo di € 42,75 (€3,56 mensili) per la coperturadell’onere derivante dalleindennità di maternità,aborto, adozione e affidamentopreadottivo erogatedall’E.N.P.A.M..L’incarico di riscuotere sututto il territorio nazionale isuddetti contributi, a decorreredall’anno 2001, è statoaffidato ad Equitalia EsatriS.p.A. che a tal fine provvedea trasmettere al domiciliodegli iscritti i relativi bollettinidi pagamento RAV.Gli importi dovuti possonoessere versati in un’unica soluzioneentro il 30 aprile dell’annodi riferimento delcontributo ovvero in quattrorate con scadenza 30aprile, 30 giugno, 30 settembree 30 novembre. Il recuperodegli eventuali importinon corrisposti entro itermini è effettuato medianteiscrizione a ruolo e notificadella corrispondente cartelladi pagamento.Il mancato ricevimento dell’avvisonon esonera dal pagamentodel contributo. In talcaso, al fine di ottenere leistruzioni necessarie per provvedereal versamento, deveessere tempestivamente inoltrataad Equitalia Esatri S.p.A(al fax n. 02.6416.6617 o all’indirizzoe-mail taxtel@equitaliaetr.it)un’apposita richiesta,accompagnata da copiadi un documento d’identitàin corso di validità e dall’indicazionedei seguenti dati:PREVIDENZARiscossione contributo“Quota A” 2010codice fiscale, nome e cognome,indirizzo e recapitotelefonico.Si evidenzia, inoltre, che gliutenti registrati presso ilportale www.enpam.it, accedendoall’Area riservatadel sito della Fondazione,potranno reperire direttamenteun duplicato del bollettinoRAV. In questo casoil pagamento potrà essere effettuatopresso gli Istituti diCredito oppure con carta dicredito mediante il servizioTAXTEL:• via telefono al n.800.191.191120000,0100000,080000,060000,040000,020000,0-• via internet al sitowww.taxtel.it.Al fine di evitare i disagi connessial mancato ricevimentoo allo smarrimento deibollettini, si ricorda che ipredetti obblighi contributivipossono essere assoltichiedendo la domiciliazionedel relativo pagamentomediante addebito permanentein conto corrente bancario(procedura RID).Per poter usufruire della domiciliazionebancaria è sufficientecompilare il moduloallegato all’avviso di pagamentoe trasmetterlo adEquitalia ESATRI S.p.A. secondole modalità indicateda tale società. Il moduloRID, quindi, non deve esserepresentato alla propriabanca, ma deve essere inoltratodirettamente al pre-Andamento adesioni RID2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009STAMPA DUPLICATI RAVAnche quest’anno la Fondazione E.N.P.A.M. offre aipropri iscritti un utile servizio in caso di mancatoricevimento o smarrimento del bollettino RAV per ilpagamento del contributo dovuto alla “Quota A” delFondo di <strong>Previdenza</strong> Generale.In prossimità della scadenza del versamento della primarata (30 aprile 2010), infatti, gli utenti registratipresso il portale www.enpam.it potranno reperire direttamenteun duplicato del bollettino RAV, accedendoall’Area riservata del sito della Fondazione.In questo caso il pagamento potrà essere effettuato pressogli Istituti di Credito oppure con carta di credito medianteil servizio TAXTEL.7


detto Agente della riscossione.Per il servizio offerto, lacommissione richiesta daEquitalia ESATRI S.p.A. èdi € 2,07 per addebito.Le domande di attivazionedella domiciliazione bancariarelative al contributo“Quota A” posto in riscossionenel corrente anno devononecessariamente pervenireentro il 31 maggio.Tutte le richieste di adesionepresentate entro tale datadeterminano l’addebito inconto corrente dell’interoimporto dovuto, secondo lemodalità di pagamento prescelte(unica soluzione o pagamentorateale). In tale caso,pertanto, l’iscritto nondovrà in alcun caso procedereal versamento direttodei contributi dovuti, anchequalora abbia ricevuto i relativibollettini RAV.Si rammenta, infine, che icontributi previdenziali sonointegralmente deducibilidal reddito complessivo, aisensi dell’art. 10, comma 1,lett. e) del Testo Unico delleImposte sui Redditi(TUIR).Sul retro della sezione di versamentodei bollettini RAVè all’uopo indicata la descrizione“Trib. 539 <strong>Previdenza</strong>ENPAM 2010”. Il pagamentodel contributo medianteil servizio RID potràessere comprovato dagli addebitiriportati negli estrattidi conto corrente inviati dallabanca e da un riepilogoannuale dei pagamenti intervenutiche Equitalia ESA-TRI S.p.A. invierà a mezzoposta, in tempo utile per gliadempimenti fiscali.(*) Dirigente EnpamFORMAZIONEFormazione in medicina generale,collaborazione Enpam-FimmgD.ssa Celeste RussoIl Coordinamento nazionale della FimmgFormazione ha deliberato la propostadi fare richiesta all’Enpam di essere inseritiall’Articolo 4 del Fondo generaleUna delle priorità dilavoro della sezioneFimmg Formazioneè sempre stata quella didare al Corso di formazionespecifica in Medicinagenerale dignità anchedi tipo previdenziale, poichégli anni di corso eranostati oggetto di una carentecopertura previdenzialedovuta a fraintendimenticirca la dichiarazionedella borsa di studio inoggetto come Quota “B”obbligatoria del Fondo generaleEnpam.Studi mirati a chiarire laproblematica in questionehanno rivelato come dal2004 all’articolo 3 comma2 del regolamento Fondogenerale Enpam, la borsadi studio corrisposta duranteil Corso di formazionespecifica in Medicinagenerale rientra nellecategorie reddituali da dichiarare,come si può facilmentededurre dall’articoloin questione di seguitoriportato: “Per redditoprofessionale assoggettabilea contribuzionesi intende quello autonomoderivante dall’esercizio,anche in forma associata,della professionemedica e odontoiatrica,non soggetto ad altra coperturaprevidenziale obbligatoriaed al netto diuna quota delle spese sostenuteper produrlo. Concorrono,altresì, a formaretale reddito i compensi,anche se equiparati aifini fiscali ai redditi di lavorodipendente, che derivanodallo svolgimentodi attività attribuite all’iscrittoin ragione dellasua particolare competenzaprofessionale”.A fronte però di un’aliquotacontributiva del12,5% che diventa troppoonerosa per il delicatomomento di inserimentolavorativo della categoriaprofessionale di medico informazione specifica inMedicina generale e afronte dell’esiguità dellaborsa di studio corrisposta,è nata la necessità difare richiesta formale all’Enpamperché il redditodei medici in Formazionespecifica in Medicina generalevenga assoggettatoall’opzione del versamentodi aliquote nella misuraridotta del 2% comegià in vigore per i pensionatie per gli iscritti checontribuiscono ad altreforme di previdenza obbligatoria,ivi compresi iFondi speciali gestiti dall’Enpam,di cui all’Articolo4 comma 1 del Fondogenerale Enpam, con possibilitàdi riscatto di riallineamentoin un prossimofuturo.La richiesta di agevolazionicontributive di sostegnoper i giovani iscrittiè stata oggetto di un incontro,ideato per trovareuna strategia comune trale due parti, tenutosi tral’Esecutivo nazionaleFimmg Formazione formatodalla sottoscritta,Alessandro Dabbene e MicheleFerrara con in più lareferente regionale del LazioGemma Marotti e unadelegazione Enpam compostada Giampiero MalagninoVice-PresidenteEnpam, Ernesto Del SordoDirettore Dipartimentodella previdenza Enpam,Alberto Oliveti ConsigliereEnpam e VittorioPulci dirigente del Serviziocontributi Enpam.Il Coordinamento nazionaledella Sezione FimmgFormazione, tenutosi aRoma il 27 Gennaio 2010,ha visto come ospite ildott. Malagnino e ha deliberatoall’unanimità la8


FORMAZIONEproposta elaborata dall’EsecutivoNazionale difare richiesta all’Enpam diessere inseriti all’Articolo4 comma 1 del Fondo generaleEnpam.Il Consiglio di AmministrazioneEnpam tenutosiil 29 Gennaio 2010 ha recepitofavorevolmente talerichiesta, deliberato positivamenteper una modificaregolamentare dasottoporre a valutazionisuccessive del Comitatoconsultivo del Fondo dellalibera professione.Un ulteriore tavolo di lavorosi aprirà a breve perstabilire le modalità miglioriper la regolarizzazionedella posizione contributivarelativa agli anni2004-2009.Una coscienza previdenzialeinsomma ben radicataanche in noi giovanimedici all’esordio lavorativoche ha dato il via aduna valida ed efficace collaborazionecon l’Enpam.vo 8 luglio 2003, n. 277in attuazione della direttiva2001/19/CE. La Formazionespecifica in Medicinagenerale è affidataalle regioni e province autonome,ma coordinatadal ministero della Saluteper assicurare nella disciplinaomogeneità dei criterisul territorio nazionaledal decreto del ministe-La formazione specificain Medicina generaleIl corso di Formazionespecifica in Medicina generalenasce in attuazionedella direttiva 86/457/CEper ottemperare ai bisognidi formazione non adeguatamentesoddisfatti duranteil corso di laurea. Èdisciplinato dal decreto legislativo17 agosto 1999,n. 368 in attuazione delladirettiva n. 93/16/CEE, inmateria di libera circolazionedei medici e di reciprocoriconoscimento deiloro diplomi, certificati ealtri titoli, come modificatodal decreto legislatirodella Salute 7 marzo2006. Il corso ha duratatriennale alla fine del qualeviene rilasciato un diploma,necessario per iMedici abilitati dopo il31/12/1994 per iscriversialle graduatorie regionalidi settore (modalità d’accessoobbligata e unicaper la Medicina generale).Agli iscritti, regolarmenteIl corso di Formazione specifica nasceper ottemperare ai bisogninon bene soddisfatti duranteil corso di laureaentrati tramite concorsopubblico regionale che sitiene ormai annualmentein data unica e con quiz arisposta multipla ugualiper tutto il territorio nazionale,è corrisposta unaborsa di studio annuale dieuro 11.603,52, soggettaa trattenute Irpef e Irap.La sezione formazioneIl 23 maggio 2008 vennecostituito a Roma il compartoFormazione in senoal settore continuità assistenzialeFimmg: tale necessitànasce dall’esigenzasempre maggiore di tutelaree rappresentare imedici che hanno scelto diessere medici di Medicinagenerale.Il comparto divenne poiSezione speciale, sempreall’interno del settore e siorganizzò eleggendo i referentiregionali di tuttaItalia, che il 12 settembre2008 a loro volta scelserol’esecutivo nazionale tutt’orain carica.Da allora la sezione, unicarappresentanza dellacategoria di Medici in Formazione,si è occupata divari argomenti quali la tuteladella maternità, la sicurezzasul lavoro, l’Irap,il miglioramento dellaqualità del corso, la precedenzanegli incarichi disostituzione di CA, possibilitàdi “formazione-lavoro”durante l’emergenzada pandemia influenzaledovuta al virus H1-N1, il corso di emergenzaterritoriale-118, e, per ultimoin termini temporali,la copertura previdenzialeEnpam. •9


PREVIDENZA10Periodi figurativinel lavoro dipendentedi Marco Perelli Ercolini (*)- obbligatoriava, che non costa nulla all’assicurato,in quanto “regalata”dalla gestione previdenziale,si somma aglialtri contributi per raggiungereil diritto a pensionee per migliorare l’entitàdella rendita.La contribuzione figurativacopre in pratica un vuotoassicurativo e non puòessere accreditata se nellostesso periodo è già avvenutoun versamento contributivoo esisteva l’obbligodi effettuarlo.L’accredito contributivo èsubordinato a due condizioni:1) al verificarsi dell’eventotutelato2) alla esistenza di un requisitominimo di contribuzione.Di particolare rilevanza socialesono i periodi relativial congedo di maternitàe congedo parentale.Ai fini dell’accredito figurativosono validi i periodidi:• astensione obbligatoriadal lavoro per un periododi cinque mesi (due primala data presunta del partoe tre dopo il parto, unavolta conosciuti come“congedo di maternità”,oltre il giorno del parto).Ricordiamo che la gestantelavoratrice ha la facoltàdi astenersi dal lavoro dalmese precedente la datapresunta del parto e poiprotrarre l’astensione obbligatorianei quattro mesisuccessivi al parto.I giorni di astensione obbligatorianon goduti primadel parto (in caso diparto prematuro) sono aggiuntial periodo di asten-CONGEDO DI MATERNITÀ E CONGEDO PARENTALETipo di assenza Contributi Riscatti Versamentifigurativivolontari- facoltativafino a 6 mesi entro i tre anni di vitadel bambino- facoltativaa) oltre i 6 mesi anche se collocatientro il terzo anno di etàb) tra il terzo e l’ottavo anno divita del bambino- malattia del bambino di età compresatra i tre e gli otto anni- permessi orari per allattamentoSI - calcolati sulla retribuzioneeffettivaSI - calcolati sulla retribuzioneeffettivaSI - calcolati nell’INPS sul200% dell’assegno socialeSI - calcolati nell’INPSsul 200% dell’assegnosocialeNONOSINONOSI NO NOSISISII“periodi figurativi” nellavoro dipendente sonoalcuni particolari tipi diassenza dal lavoro che vengonoriconosciuti gratuitamenteper la pensione inquanto collegati ad eventiche hanno una rilevanzasociale (tbc, donazioni disangue e midollo osseo,cassa integrazione, maternità,distacchi sindacali oper cariche politiche, serviziomilitare, campagne diguerra o periodi di persecuzionepolitica o razziale).Queste cause, elencate dallegislatore, sospendonoforzatamente la attività lavorativa,ma continua asussistere il rapporto di lavoro,che riprende appenacessa l’evento.La contribuzione figuratisioneobbligatoria.Il padre può assentarsi dallavoro per il periodo diastensione obbligatoriasuccessivo al parto in casodi morte o di grave infermitàdella madre o in casodi abbandono o di affidamentoesclusivo.In caso di adozione nazionale,il congedo deve esserefruito durante i primicinque mesi successivi all’effettivoingresso del minorenella famiglia della lavoratrice;mentre in casodi adozione internazionale,il congedo può esserefruito anche prima dell‘ingressodel minore in Italia,durante il periodo di permanenzaall’estero richiestoper l’incontro con il minoree gli adempimenti relativialla procedura adottivae, ferma restando ladurata complessiva delcongedo, questo può esserefruito entro i cinque mesisuccessivi all’ingresso delminore in Italia.Nel caso di affidamento diminore, è previsto che ilcongedo possa essere fruitoentro cinque mesi dall’affidamento,ma per unperiodo massimo di tremesi.• Astensione facoltativa(ora denominato “congedoparentale”) per en-Il servizio militaree la maternitàsono considerativalidi anche ai finidegli aumenti“periodicidi anzianità“


PREVIDENZA“Per le madri medico libere professionisteo convenzionate col Ssn viene corrispostal’indennità di maternità con facoltàdi continuare la professioneCOME SI OTTIENE L’ACCREDITOTipo di assenza In costanza Al di fuori deldi rapporto di lavoro rapporto di lavoro- assenza obbligatoria SI SIcontributi figurativi ai contributi figurativicon almeno 5 annidi contribuzione- congedo parentale SI NOcontributi figurativi solo riscattocon almeno 5 annidi contribuzionetrambi i genitori entro iprimi otto anni di vita delbambino per un periodomassimo di dieci mesi (undiciin caso il padre usufruiscaper un periodo superioreai tre mesi).Il diritto spetta alla madrelavoratrice dipendente perun periodo, anche frazionato,non superiore a seimesi.Al padre lavoratore spettaper sei mesi e può essereelevato a sette, sempreche si astenga dal lavoroper un periodo, anchefrazionato, non inferiorea tre mesi.Il periodo complessivo trai due genitori non può superaregli undici mesi.I genitori adottivi o affidatarihanno gli stessi diritti,dei genitori naturali, perquanto riguarda l’astensionefacoltativa. In questocaso le assenze possono essereesercitate nei primi treanni dall’ingresso del minorein famiglia, quando almomento dell’adozione odell’affidamento l’età delbambino è compresa tra isei e i dodici anni.• Assenza dal lavoro permalattia del bambino sinoagli otto anni di vita delbambino. Se il bambino hameno di tre anni non ci sonolimiti di durata dell’assenza;se il bambino haun’età compresa tra i tre egli otto anni, l’assenza nonpuò superare i cinque giornil’anno per ciascun genitore.I genitori adottivi o affidatarihanno gli stessi diritti,dei genitori naturali, perquanto riguarda le assenzedal lavoro per malattiadel bambino.• Riposi orari per allattamentodue ore, per orariodi lavoro superiore a seiore, un’ora per orario inferiorea tale limite. In casodi parto plurimo le oresi raddoppiano e le ore aggiuntivepossono esserefruite anche dal padre.• Permessi mensili di tregiorni al mese per la madrelavoratrice o in alternativail padre lavoratore,anche adottivi, di minorecon handicap che abbia superatoi tre anni di età acondizione che non sia ricoverato.• Permessi mensili di tregiorni al mese per i genitorio per i familiari, anchenon conviventi, che assistonocon continuità ed invia esclusiva un portatoredi handicap, parente o affineentro il terzo grado.• Assenza per congedostraordinario con massimodi due anni per l’assistenzadi persone con gravehandicap.Ricordiamo che il serviziomilitare e la maternità sonoconsiderati validi ancheai fini degli aumenti periodicidi anzianità, ove previsti.L’accredito figurativo deiperiodi di astensione facoltativaoltre i sei mesi efra il terzo anno e l’ottavoanno di età del bambino,per i periodi di assenza permalattia del bambino di etàcompresa tra i tre e gli ottoanni, può essere integratomediante riscatto omediante versamenti volontari.Alle lavoratrici madri, sullesole pensioni liquidatecon il “sistema contributivo”,vengono riconosciutii seguenti periodi di accreditofigurativo:• per assenza dal lavoroper periodi di educazionee assistenza dei figli finoal sesto anno di età in ragionedi centosettantagiorni per ciascun figlio;• per assenza dal lavoroper assistenza ai figli dalsesto anno di età, al coniugee al genitore purchéconviventi, per la duratadi 25 giorni complessivil’anno per un massimo di24 mesi.Inoltre, indipendentementedal fatto che al momentodella maternità la donnalavori o meno, spetta un anticipodella possibilità di accederealla pensione nellamisura di 4 mesi per ciascunfiglio fino ad un massimodi 12 mesi.Da ultimo, per le lavoratricimadri medico libereprofessioniste o convenzionatecol Servizio sanitarionazionale non esistonoperiodi figurativi,ma solo per i 2 mesi e i 3mesi dopo il parto, vienecorrisposta l’indennità dimaternità (finanziata colcontributo di maternità acarico di tutti gli iscritti all’Enpamsino al compimentodel 65esimo annodi età), con la facoltà dipoter continuare contemporaneamentel’attivitàprofessionale. •(*) Consigliere Enpam11


CONSULTELe Consulte sono una realtà. Lavorano con serietà, mostrano notevole esperienza per il benedei colleghi e per il buon funzionamento dell’Enpam. Ospitiamo in queste pagine il parere deipresidenti delle quattro Consulte che mettono in evidenza quanto è stato fatto in questi cinqueanni. Alla vigilia del voto per il nuovo Consiglio di Amministrazione diamo la parola aFrancesco Carrano, Pasquale Pracella, Alfonso Celenza e Giorgio Spagnolo, rispettivamentepresidenti del Comitato consultivo del Fondo dei medici di medicina generale, del Comitato delFondo della libera professione – Quota B del Fondo generale, del Comitato consultivo delFondo specialisti ambulatoriali e del Comitato consultivo del Fondo specialisti esterni.di Francesco Carrano (*)Consulta del Fondo di previdenzadei medici di Medicina generaleIl punto sul Fondo dei mmg. Tra le proposte quella di ipotizzaredue soli Comitati consultivi: uno destinato a rappresentare i medicie gli odontoiatri liberi professionisti ed un altro riservatoa medici e odontoiatri convenzionati e/o accreditatiLo stato del Fondo - Dall’esame dei saldi contabili delFondo dei medici di medicina generale nell’ultimo triennio(con esclusione dell’annualità 2009, il cui bilancioconsuntivo sarà approvato alla fine di giugno 2010)emerge una gestione in ottima salute: nel 2006 si è infattiregistrato un avanzo economico (dato dalla differenzafra contributi incassati e prestazioni erogate) dioltre 290 milioni di euro; nel 2007 di quasi 340 milioni(con un incremento di oltre il 17% rispetto al precedenteesercizio); nel 2008 di circa 337 milioni (in lineaquindi con l’annualità precedente). La quota di partecipazionedel Fondo al patrimonio comune della Fondazionealla fine del 2008 era pari a circa il 35,79% deltotale, nettamente la più elevata fra tutte le gestioni dell’Enpam.Va detto però che nel prossimo futuro tutte le gestioniprevidenziali dovranno fare i conti con la cosiddettagobba pensionistica, rappresentata dal fatto che, a partiredal 2020, cominceranno ad essere collocati in pensionei cittadini italiani nati in coincidenza del boomdemografico degli anni Sessanta e Settanta. La legge finanziariadel 2007 ha imposto di ricondurre la stabilitàdelle gestioni entro un arco temporale più ampio, pari a30 anni in luogo dei previgenti 15 anni. Il Fondo dei medicidi medicina generale, nonostante gli importanti risultaticonseguiti e pur potendo assicurare la coperturadelle attuali prestazioni previdenziali sino al 2029, nonrispetta ad oggi i pesanti requisiti di legge. Si renderannoquindi a breve necessari dei sensibili interventicorrettivi, sui quali la prossima Consulta sarà chiamataa pronunciarsi. L’ipotesi più probabile è quella di ungraduale aumento dell’aliquota di prelievo contributivo(oggi pari al 16,50% annuo) sino ad un massimo del25%, accompagnato non da una riduzione, ma da unincremento, seppur non proporzionale, del coefficientedi rendimento (oggi pari all’1,55% annuo), per aumentarele riserve e scongiurare un ulteriore aumento deldebito previdenziale.Già oggi gli iscritti possono comunque contare, per migliorarela loro posizione previdenziale, sul nuovo istitutodel contributo modulare, attraverso il qualepossono versare un ulteriore contributo a loro caricocon aliquota compresa fra l’1 ed il 5% dei compensi econ un rendimento identico a quello dei contributi obbligatorima fondamentale resta nelle trattative per gliACN battersi per ottenere disponibilità economiche aggiuntiveper un graduale aumento dell’aliquota di prelievocontributivo .I Comitati Consultivi dei Fondi ne rappresentano direttamentela base, costituita da iscritti attivi e pensionati,potrebbero a buon diritto essere definiti come gli azio-Per il futuro diventa prioritaria la modificadello Statuto e del Regolamentoper ampliare le competenzedel Comitato consultivo12


CONSULTEnisti dell’Enpam, e quindi a tali Comitati – senza nullatogliere ai legittimi poteri attribuiti ai Presidenti degliOrdini provinciali – debbono nel prossimo futuro, essereriservate funzioni più ampie rispetto a quelle attualmenteesercitate. Nelle ultime due legislature dellaConsulta della Medicina Generale è emersa forte la propostadi modifica dello Statuto e del Regolamento (Consulta19/06/2008) per permettere di ampliare lecompetenze del Comitato Consultivo, consentendo diesprimere parere anche sul bilancio preventivo nonchédi formulare proposte di modifiche sui regolamenti diprevidenza e sullo Statuto dell’Ente. Tale proposta èstata deliberata dal Consiglio di amministrazione ma indata 3 marzo 2009 il ministero del Lavoro e delle PoliticheSociali ha comunicato di non poter accogliere lemodifiche richieste. Successivamente il Presidente Parodi,su invito del CdA ha ritenuto rivolgere ai ministerivigilanti l’invito al riesame del provvedimento, al fine divedere assicurato il necessario maggior coinvolgimentodelle Consulte nella vita dell’Ente ma ad oggi non sonopervenute risposte.Prospettive-Ipotesi-Proposte - Nello specifico, si puòimmaginare che nelle riunioni della Consulta, che dovrebberoorientativamente avere una cadenza bimestrale,oltre alle funzioni attuali a cui va aggiuntol’esame del bilancio di previsione della Fondazione, sirecepiscano le proposte e le istanze che i singoli componentiacquisiscono a livello regionale, valutandonel’utilità per una proposta di modifica regolamentare.Discusso ed approvato l’impianto delle riforme proposte,agli uffici del Dipartimento della <strong>Previdenza</strong> il compitopoi di trasformarle in testi regolamentari perpredisporre le opportune deliberazioni, da ratificare.Auspicabile ed opportuno, con un’apposita riforma statutaria,che si inserirebbe nel solco di interventi già disegnatinel recente passato, aumentare il peso dellarappresentanza delle Consulte (oggi limitata ad un soloesponente per Fondo) all’interno del Consiglio di Amministrazione,al fine di garantire una presenza della categoriain tutto l’iter di approvazione delle deliberazionidi iniziativa diretta.E’ anche possibile ipotizzare, per razionalizzare nel numerogli organi istituzionali della Fondazione, rafforzandonenel contempo le prerogative, pensare a due soliComitati Consultivi: uno destinato a rappresentare i medicie gli odontoiatri liberi professionisti, ed un altro riservatoa medici e odontoiatri convenzionati e/oaccreditati. E’ evidente che in questo caso il peso di ciascunadelle due Consulte in termini di delegati all’internodel Consiglio di Amministrazione dovrà essereproporzionale alla quota di patrimonio accumulata dallecategorie rappresentate da ciascuno dei collegi.Una sezione apposita del giornaledella previdenza dedicata alle Consultepotrebbe essere un buon messaggiodi rinnovata comunicazioneValorizzazione del Ruolo - Oggi è fondamentale ed importanteriaffermare e rivalutare il ruolo che ciascunmembro di Consulta riveste nella Regione dove è statoeletto: egli è il rappresentante dell’Enpam in quel territorio,e come tale, oltre a dover essere invitato ai convegnilocali di natura previdenziale ne dovrebbe esserepunto di riferimento cosi come dovrà essere maggiormenteinformato in futuro di tutte le iniziative che laFondazione assumerà per poterle adeguatamente veicolaresui singoli iscritti.Nuova Legislatura - Nella nuova legislatura, diventaprioritaria l’importanza della modifica dello Statuto edel Regolamento per permettere di ampliare le competenzedel Comitato Consultivo e proprio al fine di migliorareil rapporto comunicativo fra iscritti e i lororappresentanti regionali, dovranno essere previsti adeguatistrumenti per far conoscere il ruolo dei Consultori,i nominativi dei membri dei Comitati Consultivi,l’attività svolta nell’ambito della Consulta ed in periferia.Attraverso il Giornale della <strong>Previdenza</strong> e nei bollettiniprovinciali degli Ordini è fondamentale trovare lagiusta visibilità, pubblicando anche ampi stralci dei verbalidelle sedute, per documentarne l’attività ed incentivarei singoli associati alla proposta ed allapartecipazione.Insomma una sezione apposita del Giornale dedicataalle Consulte potrebbe già essere un buon messaggio dirinnovata comunicazione.Ringraziamenti - Nel corso dell’ultima riunione dellaConsulta unanime è stata la volontà di esprimere un ringraziamentosentito al Presidente Parodi, all’Esecutivo,al Consiglio di Amministrazione, al Collegio dei SindaciRevisori, al Direttore Generale ai Dirigenti ed al Personaletutto per la positiva gestione della Fondazione.Il lavoro svolto in questi anni dal Comitato Consultivo,che spero possa essere positivamente apprezzato, è statosempre improntato ad uno spirito unitario valorizzandole competenze e le proposte dei Componenti tutti dellaConsulta che ringrazio di cuore per il loro impegno, privilegiandonelle decisioni il fondamentale concetto disolidarietà ed equità per rinsaldare il patto tra generazioninel rispetto e a garanzia di tutti.(*) Presidente Comitato Consultivo del Fondodei medici di Medicina generale13


CONSULTEConsulta del Fondodella libera professionedi Pasquale Pracella (*)Alla fine del mandato quinquennaleche mi ha visto presiedere,con grande onore esoddisfazione, la Consulta del Fondo della Liberaprofessione dell’Enpam, proverò ad illustrare in questepoche righe l’opera svolta insieme ai colleghiconsultori che si sono distinti per professionalità,competenza ed impegno.Questa Consulta è composta dai rappresentanti regionalie delle province autonome di Trento e Bolzanoeletti da e tra i medici e gli odontoiatri cheversano al Fondo di <strong>Previdenza</strong> generale Quota Bperché producono reddito da libera professione ec-cedente il limite, attualmente di euro 5.410,22 primae di euro 9.991,70 dopo i quaranta anni di età, giàassoggettato alla contribuzione alla Quota A previstain quanto iscritti all’Ordine Professionale.All’inizio del mandato abbiamo contrastato conforza l’intenzione di alcuni ambienti dell’Enpam diintrodurre l’esculapio che doveva essere una imposizione,per i pazienti dei liberi professionisti, delTra le azioni promosse quella che ha vistoil recupero di contributi evasi attraversol’incrocio con l’anagrafe tributariaConsulta del Fondo di previdenzadegli specialisti ambulatorialidi Alfonso Celenza (*)Il Fondo <strong>Previdenza</strong> degli Specialistiambulatoriali insiemeagli altri due Fondi a convenzionee con il Fondo di previdenzadella libera professione – Quota B del Fondogenerale, costituisce il mondo delle Consulte, organiconsultivi ed elettivi in seno all’Enpam di durata quinquennale.I cinque anni si stanno concludendo ed alcuneconsiderazioni vanno espresse. Innanzitutto la stabilitàe la buona salute dell’Ente in generale e del nostroFondo in particolare è fuori discussione. Sia i bilanciconsultivi, sia i bilanci tecnici relativi al Fondo lo dimostrano.Il rapporto tra pensionatie attivi deve mantenersisu posizioni sostenibiliAnche se, ovviamente, qualsiasi Fondo di previdenza èsoggetto a variabili che possono incidere sulla stabilitàdello stesso. Variabili che spaziano dal numero degli attivi,al numero dei pensionati, per non parlare di eventualiregole governative che il Fondo stesso è tenuto arispettare. Il rapporto, dunque, tra pensionati e attivideve mantenersi su posizioni sostenibili. Attualmentel’indice di pensionamento (rapporto pensionati/attivi) èpari a 0,56. Rapporto molto importante che deve essereconsolidato e possibilmente migliorato. Non dimentichiamoche la nostra categoria dal 1993 al 2005 è statapraticamente bloccata con una condanna all’estinzione,che avrebbe portato alla morte per inedia del nostroFondo. Non credo che si fosse ben capito da parte ditutti noi quale sarebbe stato il nostro domani. Comunqueil problema è stato positivamente risolto, ma occhiben aperti per il futuro.La nostra forza lavoro non deve diminuire, ma anzi aumentare.Un’altra tegola è stata la modifica con la LeggeFinanziaria del 2007, che ha raddoppiato da quindici atrent’anni l’ampiezza del periodo di valutazione per la14


CONSULTE2% sulla parcella, ma che di fatto diventava, nellaquasi totalità dei casi, una ulteriore contribuzione,a carico dei soli liberi professionisti, del 5-6 % sulreddito netto destinata ad alimentare un Fondo di riservaper tutti i contribuenti del nostro Ente previdenziale.Importante, tra le azioni promosse da questa Consulta,è stata quella che ha visto il recupero di contributievasi attraverso l’incrocio con l’anagrafetributaria, portando alla regolarizzazione di molteposizioni contributive ovvero, più semplicemente,alla doverosa definizione di un corretto rapporto tral’Enpam ed un numero non trascurabile di contribuenti.Ma l’Enpam è anche assistenza e i contribuenti alFondo della Libera Professione godono di prestazioniaggiuntive rispetto a quelle previste per la generalitàdegli assistiti dell’Enpam e che sonocontenute e regolate da un regolamento opportuno epuntuale. La Consulta in questo quinquennio conqualificanti modifiche del regolamento ha volutorendere più accessibile la fruizione di queste importantiprestazioni per quei colleghi e loro familiari cheversano, per varie ragioni, in condizioni di necessità,fino all’ultima urgente modifica che prevede concretiaiuti in caso di calamità naturali, fortemente volutae condivisa, per portare, intanto, un ulteriore e parzialeristoro alla grave situazione dei colleghi dellaprovincia Aquilana gravemente colpiti dal sisma dell’aprile2009.In riferimento alle funzioni assegnate alla Consultadel Fondo B dall’art. 36 bis comma 8 ed in particolarequella di formulare proposte per l’attuazione e,soprattutto, le modifiche del Regolamento del Fondodi <strong>Previdenza</strong> generale, la Consulta di questo quinquennioè stata particolarmente attiva nell’ evidenziarealcune sostanziali incongruenze, del suddettotesto regolamentare, e nel proporre, di conseguenza,necessarie modifiche all’attenzione del Consiglio diamministrazione dell’Enpam e successivamente all’approvazionedei ministeri vigilanti.Tra queste proposte mi piace ricordare le seguenti:verifica della stabilità degli Enti pensionistici privati. E’ovvio che la conferma del trentennio, quale riferimentoprevisionale, comporta un marcato aggravio per il bilancioEnpam. Come si vede le preoccupazioni non mancano, mauna visione fondamentalmente ottimistica non ci deve abbandonare.Abbiamo la possibilità di manovra e comunquedobbiamo partire da un esame obiettivo che ci saràdato dagli studi attuariali, effettuati da professionistiesterni alla nostra Cassa di previdenza ed altamente qualificati.Dalla loro diagnosi dovremo, noi della Consulta, peruna precisa norma statutaria dell’Enpam stesso, nonchéper un articolo del regolamento del nostro Fondo, decidereeventuali cambiamenti dello stesso. Tutto rispettando dueregole auree: pacta servanda sunt ed il rispetto del patto tragenerazioni. Ovvero eventuali cambiamenti devono essereattuati nel rispetto del “pro quota” e senza eccessivi carichisugli attivi. Può sembrare una irraggiungibile quadraturadel cerchio, ma sono convinto che una eventualeterapia correttiva potrà essere trovata nel rispetto dell’equitàintragenerazionale. Le terapie sono fondamentalmentetre: 1) aumento dell’età pensionabile per altro giàconsona a standard nordeuropei e non certo mediterraneitipo previdenza statale; 2) diminuzione della quota di rendimentoprevidenziale, difficilmente riducibile; 3) un aumentodella quota previdenziale. Voglio ricordare che laConsulta, all’unanimità già un anno fa, si era espressa perun innalzamento graduale della stessa. Mi rendo conto diLa Finanziaria 2007 ha portatoa 30 anni il periodo di valutazioneper la verifica della stabilità degli Entipensionistici privatinon scrivere cose gradite e popolari, ma mi è d’uso esserefranco.In sintesi: un esame obiettivo, una diagnosi condivisa,una terapia condivisa. Credo che la nostra sia una categoriaabituata alla realtà dei fatti e di conseguenza cicomporteremo. Volendo concludere è doveroso per mee per gli altri membri della Consulta, dopo questa esperienzaquinquennale, rimarcare ancora una volta quelloche ha fatto Eolo Parodi insieme a pochi altri per l’Enpam,rilevandola come commissario negli anni ‘90, incondizioni gravissime e di bassa credibilità, per riportarlaattraverso la sua presidenza ad un Ente strutturalmentesano e rispettato nel mondo economico efinanziario. Visto che la ruffianeria è una dote che mimanca, mi piace affermare che non è stata certamente laBattaglia d’Inghilterra, ma parafrasando Churchill “Maicosì tanti devono essere grati a così pochi”.(*) Presidente del Comitato consultivodel Fondo degli specialisti ambulatoriali15


CONSULTEProposte che vanno dalla flessibilitàcontributiva alla riduzione del rendimentodei contributi versati ad un contenutoaumento dell’età pensionabile• modifica dei requisiti per l’accesso ai riscattipresso la Quota B, per permettere ai contribuenti delFondo che versano anche in altro Fondo speciale dell’Enpamdi poter accedere all’istituto del riscattopresso la Quota B; proposta accolta e deliberata dalConsiglio di amministrazione Enpam ma successivamenterespinta dal ministero del Lavoro;• abrogazione del comma 2 dell’art. 36 del Regolamentoin parola che prevedeva la possibilità che altriFondi Speciali dell’Enpam, non in grado di assicurarel’equilibrio di bilancio e la stabilità economicofinanziaria della gestione, potessero confluire nelFondo B; proposta accolta e deliberata dal Consigliodi Amministrazione dell’Enpam e successivamenteapprovata dal ministero del Lavoro;• ampliamento delle competenze della Consulta previstedall’art. 36 bis del Regolamento, ed in particolarela logica possibilità di esaminare anche esoprattutto i bilanci preventivi dell’Enpam, insiemea quelli consuntivi e tecnici, nonché di formulareproposte di modifiche dello Statuto dell’Ente inquanto rappresentanti di una vasta ed importanteplatea di contribuenti; proposta condivisa dalle altreConsulte, accolta dal Consiglio di AmministrazioneSpecialisti esterni,bilancio di un quinquennioL’obbligo di versare all’Enpam un contributo previdenziale a favoredei medici specialisti operanti nelle loro strutture e la conseguentediatriba normativa. Rappresentare ai vertici dell’Enpam i problemie le aspettative, suggerendo possibili soluzionidi Giorgio Spagnolo (*)Se si considera che è vero, come è incontestabilmentevero, che la buona salute di un Fondo previdenzialenasce dall’equilibrio fra le entrate, rappresentate daicontributi dei soggetti attivi, e le uscite, rappresentatedal pagamento delle pensioni, appare subito palese ilmotivo per il quale la gestione del Fondo di previdenzadegli Specialisti convenzionati esterni è stata in questianni di gran lunga la più complessa e difficile tra quelledei vari Fondi dell’Enpam, in quanto questo equilibrio,per i motivi che andremo ad esaminare nelle loro lineeLasciare per il prossimo quinquenniouna situazione migliore di quellache abbiamo ereditatoda chi ci ha precedutoessenziali, è venuto drammaticamente a mancare,col risultato che il nostro è l’unico Fondo il cui bilancioè entrato in passivo, essendo progressivamentee drammaticamente sceso al di sottodell’unità il rapporto fra i soggetti attivi e i pensionati.Le profonde trasformazioni che hanno interessatoin questi ultimi anni l’attività professionale dei medicispecialisti convenzionati esterni sia sul pianonormativo, per la sostanziale chiusura del ServizioSanitario Nazionale a nuove convenzioni esterne ingenerale ed a quelle “ad personam” in particolare,sia su quello operativo per la progressiva trasformazionedelle strutture da individuali a societarie impostadalla sempre crescente difficoltà di gestire alivello individuale le nuove tecnologie sempre piùcostose e sofisticate, hanno infatti inciso sul nostroFondo in misura drammatica, con il risultato che difronte al forte decremento delle entrate contributive16


CONSULTEdell’Enpam e, inspiegabilmente, respinta dal ministerodel Lavoro;• l’introduzione di un incentivo, raddoppio del rendimentodei contributi versati, già previsto dagli altriFondi speciali dell’Ente, per i colleghi che scelgonodi andare in pensione dopo i sessantacinque e fino aisettanta anni di età; proposta approvata da tempodalla Consulta e all’attenzione del Consiglio di Amministrazionenella prossima seduta.Lo spostamento dell’equilibrio delle gestioni deiFondi dai quindici ai trenta anni, voluto dal governoProdi e pienamente mantenuto dall’attuale governo,ha imposto una attenta e intensa discussione all’internodella Consulta per studiare minimi correttivialla gestione del Fondo B che sostanzialmente già rispettail requisito prescritto.Da quanto sopra la Consulta ha incaricato il Dipartimentodella previdenza di verificare la fattibilità ela sostenibilità di una serie di proposte che vannodalla flessibilità contributiva, alla riduzione del rendimentodei contributi versati, ad un contenuto aumentodell’età pensionabile, all’introduzione dellapensione di anzianità e ad altri provvedimenti tesida un lato a garantire l’equilibrio del Fondo e dall’altroa dare utili risposte alle esigenze previdenzialidei contribuenti.(*) Presidente del Comitato consultivodel Fondo della libera professioneQuota B del Fondo generaleRicercare soluzioni capaci di riportarenella normalità l’equilibriodel Fondorelative agli iscritti accreditati ad personam dovuta alladiminuzione di tale platea di iscritti in quanto i professionistiche accedono al trattamento pensionistico nonsono compensati da nuovi contribuenti, è corrisposto ilfisiologico aumento del numero dei soggetti pensionatie conseguentemente l’importo delle uscite per i trattamentipensionistici. Appare quindi evidente come la necessitàdi supportare la vivace attività del presidenteParodi e dei vertici dell’Enpam nella ricerca e nellamessa in atto di soluzioni capaci di riportare entro i limitidella normalità l’equilibrio del Fondo sia stata inquesti anni la maggiore preoccupazione della nostraConsulta.L’approvazione da parte del Parlamento della Leggen.243/2004 con il conseguente obbligo da parte dellesocietà accreditate di versare all’Enpam un contributoprevidenziale a favore dei medici specialisti operantinelle loro strutture sembrava aver risolto il problema,ma gli ottimismi suscitati dalla nuova norma legislativafurono presto assopiti da una sempre più forte resistenzada parte delle Società ad assolvere al loro obbligocontributivo, resistenza culminata con il ricorso da partedi alcune di esse alla Corte costituzionale con il risultatoche le nuove entrate contributive per questa voce sisono rivelate, nei primi tempi, poco rilevanti. Ma successivamentela presunta incostituzionalità dellaLegge è stata respinta dalla Suprema Corte con l’ordinanzan.252 del 25 giugno 2008, e da allora ilflusso contributivo è andato progressivamente aumentando,pur essendo ad oggi complessivamentelontano dalla totalità degli importi dovuti; per cui,nonostante la prospettiva di un totale e definitivo risanamentodel nostro Fondo stia assumendo contornisempre più concreti, è oggi più che mainecessario monitorare molto attentamente le ancoranumerose inadempienze contributive in questo settore.Se, come siamo certi che sia, il compito fondamentaledi un organo consultivo democraticamente elettodai colleghi è quello di rappresentare ai vertici dell’Enpami loro problemi e le loro aspettative, suggerendopossibili soluzioni e controllando che sianoaffrontati con la dovuta decisione, appare indiscutibileche la Consulta che ho avuto l’onore (e l’onere!)di guidare negli ultimi cinque anni ha adempiuto conserietà e compattezza al compito fondamentale perla vita del nostro Fondo, che è stato quello di seguirnee di monitorarne costantemente problemi esoluzioni; e siamo altrettanto certi di lasciare per ilprossimo quinquennio una situazione decisamentemigliore di quella che abbiamo ereditato da chi ci hapreceduto.(*) Presidente del Comitatoconsultivo del Fondospecialisti esterni17


18di Carlo CiocciQual è l’incidenza dellachirurgia vascolareoggi?La chirurgia vascolare èuna disciplina di crescenteattualità, perché l’aspettativadi vita è aumentata significativamentenel nostroPaese: sappiamo che per ladonna, ha superato gli 80anni e per l’uomo e di pocoinferiore. La conseguenzaè che le malattiedell’età adulta sono semprepiù rappresentate, e traqueste l’aterosclerosi è particolarmenteimportante siaper il coinvolgimento dellearterie coronarie sia dellearterie periferiche.Parliamo dell’aterosclerosidelle arterie periferiche.L’aterosclerosi periferica èuna malattia grave che colpisceprevalentemente il sessomaschile, gli ipertesi, icardiopatici, i pazienti affettida dislpidemie (colesterolototale, HDL, LDL e trigliceridi),i diabetici ed i fortiL’INTERVISTA/1Luca di Marzo, Professore Ordinario di Chirurgiapresso la Sapienza Università di Roma, Dipartimentodi Chirurgia Pietro Valdoni. Direttore della UOCdi Fisiopatologia Chirurgica ad Interesse Vascolare;Presidente di Corso di Laurea in Infermieristica e diMaster in Area Critica. Membro delle società scientificheleder nel settore: Society for Vascular Surgery,American Venous Forum, European Societyfor Vascular Surgery e Fellow American Collegeof Surgeons. Autore di oltre 300 pubblicazioniAterosclerosi periferica,è necessario il bisturi?fumatori. Le arterie periferichecolpite sono prevalentementel’aorta sottorenalee le arterie degli arti inferiori.L’aterosclerosi perifericarappresenta una importantecausa di morte odi invalidità del paziente. Leamputazioni degli arti inferiorisono, infatti, nel mondooccidentale determinatefrequentemente da aterosclerosiperiferica in faseavanzata.Inquadriamo questo tipodi patologie.Ve ne sono due: quelle ditipo acuto e quelle di tipocronico. Poi vi è tutto il capitolodelle lesioni arteriosedi origine traumatica:determinate più frequentementeda incidenti e, for-“Il by-passva fatto con uncorretto timingné troppo prestoné troppo tardi“tunatamente, più raramenteda lesioni d’arma dafuoco o da arma bianca.Passiamo alle malattie aterosclerotichecroniche.Queste devono essere inquadratemediante unadiagnosi precoce, fatta, inprimo luogo, se il medicovisita correttamente il malatoe lo interroga a dovere.L’uso, ormai routinario,dell’Ecocolor Doppler haconsentito una accuratadiagnosi delle patologia vascolariperiferiche con unacorretta evidenziazione deideficit vascolari in essere.All’Ecocolor Doppler siaggiungono, per una diagnosidi conferma e di migliorcaratterizzazione, lealtre metodiche radiologichenon invasive (es. angio-TCed angio-RM) cheaiutano ad inquadrare correttamentetale patologiacon un rischio per il pazienteormai quasi nullo.L’angiografia, più invasiva,andrà limitata a casi selezionatiin cui generalmentesi preveda un trattamentoendovascolare conangioplastica e stent.Ovviamente è necessario,in questi ammalati, correggeretutti i fattori di rischio:avere un buon controllocardiologico, pressorio,delle dislipidemie,del diabete e naturalmentesospendere il fumo.Per quanto riguarda i disturbiche le malattie ateroscleroticheprovocano?Tali ammalati possonopresentare i seguenti sintomi:claudicatio, dolore ariposo e necrosi. La claudicatiodi per sé non è unaindicazione chirurgica salvoi casi in cui questa siaparticolarmente serrata(inferiore a 50-100 metri)o sia particolarmente invalidanteper la vita delpaziente. Ad esempio neigiovani, una claudicatioserrata impedisce una normalevita relazionale. Ildolore a riposo e la necrosisono delle assolute indicazionial trattamento.Tutto ciò che può essereesperito per evitare l’amputazioneandrà tentatotrattandosi di un drammaumano per il paziente edun elevato costo socialeper la collettività.Come seguite i malati diaterosclerosi?I pazienti vanno innanzituttoseguiti da un puntodi vista medico, perchénon tutti i malati di questogenere vanno trattati inmodo chirurgico. Il più dellevolte è sufficiente untrattamento di tipo medicocon antiaggreganti ePentossifillina, mentre nei


L’INTERVISTA/1casi più avanzati dovrà intervenirela chirurgia. ControlliEcocolor Doppler andrannoripetuti ogni 6 mesiinvitando il paziente adeambulare per almeno 3km al giorno, arrestandosialla comparsa del doloreischemico, per poi ripartirequando sia cessato. L’indicazioneal trattamentochirurgico o endovascolareva posto al fallimentodella terapia medica. Il trattamentoendovascolare hasicuramente un ruolo nellelesioni di piccole dimensioniprevalentemente deltratto iliaco e femorale superficiale.Lesioni più estesesaranno sicuramente dipertinenza chirurgica ricostruttiva.Parliamo ora del by-pass.Il by-pass va fatto con uncorretto timing, né troppoAngioTCpresto, né troppo tardi. Nelprimo caso non va fattoperché non vi è una indicazione,nel secondo casoperché la prognosi di unaricostruzione tardiva portapiù frequentemente adun insuccesso. E’ evidenteche il capitolo delle ricostruzioniarteriose è ampio:se è affetta l’aorta addominaleo le arterie iliache possiamofare delle ricostruzioniaorto-iliaco-femoralicon materiale sintetico.Mentre nelle ricostruzioniinfrapoplitee l’utilizzazionedelle proprie vene, invertite,andrà tentata sempreperché indubbiamentecoronata da maggior successorispetto alle ricostruzioniin materiale sintetico.Alcuni Colleghi hanno tentatodi sostenere che il materialeprotesico abbia unapervietà confrontabile allavena, ma in realtà ormai èchiaro che non è così.Per quanto riguarda, inparticolare, le ostruzionidell’aorta addominale?In questo settore discreti risultatisono stati ottenutidallo stent della arteria iliacacomune. Lesioni piùestese andranno trattatecon ricostruzioni aorto-iliaco-femoraliclassiche.Nei pazienti ad alto rischio,in cui non ravvediamo l’opportunitàdi aprire l’addome,escludendo quindi l’interventoanatomico classico,vi è spazio per potereseguire ricostruzione extraanatomiche come adesempio il bypass femorofemoralecrossover o il bypassaxillo-femorale, attuando,in questo modo,una corretta rivascolarizzazionecon traumatismomolto inferiore per il paziente,ma per contro ottenendouna pervietà a lungotermine inferiore.E’ vero che spesso i vostripazienti sono “accaniti”fumatori?La maggior parte dei nostripazienti sono forti fumatoriche devono assolutamentesmettere di fumare. Ilproblema del fumo è moltograve: negli USA ed in alcunipaesi del nord Europaè stata fatta una campagnadi prevenzione dal tabaccomolto incisiva. In Italia, purtroppo,a livello giovanile inumeri dicono che il fumosta riprendendo e quindiprobabilmente ci dovremoaspettare un aumento dellemalattie aterosclerotiche neiprossimi anni.Ecocolor DopplerAngiografiaE per quanto riguarda l’attivitàfisica?Molto importante è fare unesercizio fisico quotidiano.L’ammalato con arteriopatia,nonostante la presenzadel dolore, dovrà impegnarsia percorrere alcunichilometri al giorno con ilprincipio del fermarsi allacomparsa del dolore ischemico,per poi riprendere ilcammino. Si parla a talproposito di “malattia dellevetrine”, il pazienti infattisi ferma periodicamente comedovesse osservare unavetrina per poi ripartire sinoalla vetrina successiva.L’esercizio fisico è dimostratostimolare la formazionedi circolo collaterale,che può portare ad unadiscreta compensazione,evitando la necessità di unintervento ricostruttivo. •19


L’INTERVISTA/2di Claudia FurlanettoQuanti di noi salendosu un aereo hannoavuto paura? Quantivivono il volo come unevento terrificante e traumatico?L’aviofobia colpiscemoltissime persone ma ancorapoche la consideranouna malattia vera e propria.Ne abbiamo parlato con ilprofessor Rosario Sorrentino,neurologo e fondatoredell’IRCAP (Istituto di ricercae cura degli attacchi dipanico) presso la Clinica PioXI di Roma.Professore che cos’è l’aviofobia?L’aviofobia è un disturbod’ansia e fa parte delle fobiesemplici. Rappresenta lapunta dell’iceberg di una situazioneben più complessain cui la persona ha paura ditrovarsi in un luogo, percepitocome ostile, dove nonRosario Sorrentino, neurologo, è fondatoree direttore dell’Istituto di ricerca e curadegli attacchi di panico (IRCAP), presso la Clinica Pio XIdi Roma. Membro dell’American Academyof Neurology, Post doctoral Research Fellowship allaColumbia University di New York. Ha svolto studi clinicidi neuropsicologia e farmacologia con particolareriferimento alla malattia di Alzheimer presso ilPresbyterian Hospital di New York. È autore dei volumi“Panico - Una bugia del cervello che può rovinarci la vita”e “Rabbia - Un’emozione che non sappiamo controllare”,entrambi editi da MondadoriPaura di avere pauraAviofobia e attacchi di panico, capire una patologia moltodiffusa e spesso poco curata. L’ansia anticipatoriae la necessità di una terapia farmacologica preventivache porti alla desensibilizzazione e alla riabilitazioneesiste una “exit strategy”,una via di fuga, nel caso incui insorga un attacco di panico.In realtà molti di quelliaffetti da aviofobia hannogià sofferto, o soffrono, dicrisi di panico e la loro paurasi collega alla consapevolezzadi trovarsi in un luogo“estremo” che non permettené l’allontanamento né ilcontrollo su ciò che accade.È una patologia collegata allaperdita di controllo, è lapaura di aver paura, la pauradella paura di trovarsi intrappola.La paura è collegata al soloperiodo del volo?No. Di solito si manifestaun’ansia anticipatoria cheaccompagna la persona anchesolo all’idea di doveraffrontare la causa del propriodisagio. Il risultato èche si evita l’aereo in manieraostinata optando permezzi alternativi e limitandosiad una zona circoscrittadi spostamento, oppureci si espone al volocon una fobia estrema cherende il viaggio un vero eproprio incubo con sintomiche vanno dalla paura dimorire e di impazzire, aipiù vari fenomeni di ansia.Parliamo di un grave disagio,anche fisico, caratterizzatoda dispnea, palpitazioni,dolore o fastidio alpetto, sensazione di asfissiao di soffocamento.In che percentuale si presentail disturbo?Innanzitutto bisogna specificareche esistono diversi livellidi intensità che vannodal disagio lieve fino a formepiù gravi che portano all’evitamentoed al rifiuto di vola-re. In generale il 35/40 percentodelle persone temel’utilizzo dell’aereo. Esisteuna netta prevalenza tra ledonne ma il dato potrebbeessere falsato perché quest’ultimeammettono più facilmentei propri timori: la dimensionedella donna che hapaura è socialmente accettata,l’uomo al contrario è condannatoa vincere o gestire leproprie emozioni e per questospesso le nasconde.Che cosa accade a livello cerebrale?Con lo studio eseguito dame e dal professor StefanoBastianello, (direttore delServizio di Neuroradiologiadell’Università di Pavia eIRCCS Fondazione C. Mondino,n.d.r) siamo riusciti acatturare un’immagine delpercorso neurale dell’attaccodi panico grazie alla risonanzamagnetica funzionale(foto a pagina 21).L’area di interesse è l’amigdala,la cui iperattività mettela persona in uno stato diperenne allarme e segnalauna situazione di pericolo inrealtà inesistente. L’attaccodi panico, l’aviofobia, si differenzianodalla paura perchéquest’ultima è una reazioneemotiva ad un pericoloreale e costituisce unastraordinaria risorsa per lasopravvivenza.Nel caso dell’aviofobia citroviamo davanti ad “unabugia del cervello” che inquel momento invia segnalicatastrofici come se fossi-Il timore di trovarsi in un luogo percepitocome ostile dove, nel caso in cui insorgaun attacco di panico, non esiste via di fuga20


L’INTERVISTA/2mo sul punto di morire, diimpazzire o di perdere ilcontrollo ed il contatto conla realtà.E la terapia?È essenzialmente di tipo farmacologico.La terapia preventivacon farmaci SSRI,gli inibitori selettivi della ricaptazionedella serotonina,inizia molto tempo primadel volo previsto, in modoche il paziente possa arrivarea non percepire più il segnaledi pericolo ma ad abituarsiprogressivamente all’ideache l’aereo è il mezzodi trasporto più sicuro.La terapia farmacologica ènecessaria per prevenire lafrequenza e l’intensità degliattacchi di panico sia primasia durante il volo, per desensibilizzarela persona allapaura di volare e per riabilitarlasfruttando la plasticitàdel nostro cervello, quellastraordinaria capacità dicambiare assetto e configurazionee quindi di ritornaread uno stato di normalità,cioè solo ad un segnale di pericoloreale. Due o tre giorniprima del viaggio si som-Area cerebrale coinvolta nell’attacco di panico.L’immagine è stata ottenuta grazie a risonanza magnetica funzionaleministra una terapia farmacologicacontro l’ansia che,in caso di bisogno, dovrà essereassunta anche duranteil volo. Inoltre insieme, mamai in sostituzione della terapiafarmacologica, è utileaffiancare la psicoterapia ditipo cognitivo comportamentaleche può essere di sostegnoalla desensibilizzazione.Grazie alla terapia medicail paziente viene spintoall’esterno, fuori dal recintoche si è creato, dove ritroveràuna autonomia di decidere,una volontà di muoversi,la fiducia in se stesso ed ilsenso di autostima.Quanto dura la terapia?La terapia prevede un ciclolimitato nel tempo fino aquando la persona non si èdesensibilizzata alla pauradi volare. Con la desensibilizzazionei pazienti riprendonoa viaggiare in aereonel giro di qualche settimanae ne riscoprono il piacereproprio perché realizzanoche l’aviofobia è una malattiacome un’altra e chepossono, tramite terapiafarmacologica, riprenderela situazione di controllo eriuscire a gestire autonomamentela loro paura senzaaltro tipo di aiuto.I farmaci sono l’unica stradaquindi?Sì. Spesso la terapia farmacologicaper questo tipo didisturbi viene demonizzata.È proprio questo atteggiamentoche spinge le personeal “fai da te”: non è rarainfatti l’assunzione di superalcoliciinsieme a benzodiazepineper sconfiggere ilpanico durante il volo aereo,con tutti i rischi chequesto comporta.E la psicanalisi?La psicanalisi non serve perchi soffre di attacchi di panicoe aviofobia. Anzi, sottraendoil paziente a terapiefarmacologiche necessariecontribuisce a cronicizzareil problema. Lo porta alla rinunciadefinitiva a prenderein mano la propria vita,la propria esistenza, la proprialibertà. •EPIDEMIOLOGIA DEGLI ATTACCHI DI PANICO IN ITALIAIl sondaggio “Gli italiani e gli attacchi di panico: incidenzae conoscenza del disturbo”, svolto dall’Istituto demoscopicoSWG su richiesta del professor Rosario Sorrentinoe pubblicato lo scorso ottobre, ha riportato unastima approssimativa dell’incidenza reale della patologianel nostro Paese pari a 8 milioni di persone colpite.Rispetto alla popolazione italiana complessiva il 14 percentorisulta affetto da disturbo di panico con o senzaagorafobia e il 7 percento soffre di attacchi di panico isolatio sporadici.Per quanto riguarda il contesto e le ragioni che ingeneranogli attacchi, con il 18 percento, al primo posto, troviamosituazioni in cui la componente valutativa è fortecome nel caso del lavoro e della scuola, a cui seguono lesituazioni di stress elevato con il 13 percento di media,con una accentuazione delle affezioni tra chi denunciadi soffrire di disturbi di panico e agorafobia. In particolarechi denuncia attacchi con agorafobia segnala i luoghichiusi all’origine del proprio malessere. Nel caso diattacchi sporadici l’insorgenza è più legata alle relazioniinterpersonali, mentre chi soffre del disturbo di panicoè più sensibile a condizioni di forte stress o ai luoghi affollati.Le strategie messe in atto per evitare che gli attacchisi ripetano sono principalmente di tre tipi: l’evitamentodelle situazioni in cui il disturbo si presenta, lagestione dei sintomi cognitivi mediante la razionalizzazionee le tecniche di rilassamento e di respirazione. Ifarmaci vengono utilizzati nel 6 percento dei casi.Il sondaggio è scaricabile in formato .pdf dal sito Internetwww.rosariosorrentino.it nella sezione “Le attività”.21


IL PUNTO SU…di Orfeo NotaristefanoRicerca, l’Italianon se la passa maleFranco Cuccurullo, medico, Rettore dell’Università“Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, è Presidentedel Comitato di indirizzo per la valutazione della ricerca,organismo del Governo presso il Ministero dell’Istruzione,Università e Ricerca. Ha sviluppato neglianni il primo esercizio di valutazione della ricerca:emerge un quadro in controtendenza rispetto ai luoghicomuni che vogliono l’Italia arretrataè nonomologarsi ai luoghiL’importantecomuni, al disfattismo,al declinismo. L’importanteè rimanere ancoratiai numeri, alla visioned’insieme dei dati: la ricercascientifica in Italianon è, come erroneamenteviene descritta, marginale.Al contrario, in Italiaviene prodotta ricerca diqualità, com’è dimostratodal confronto internazionalecon i Paesi più avanzati.Si scopre così che ilnostro Paese è al settimoposto nel mondo perquanto riguarda i parametridi qualità della ricercae all’ottavo postoper quanto attiene al volumedei finanziamenti.Un posizionamento chenon è niente male, vistoche la cronica carenza deifinanziamenti alla ricercaè confermata anche daquesto esercizio di valutazione2004-2008. Ma,proprio per questo, non sipuò che sottolineare la positivitàdei buoni risultatiqualitativi in rapporto alsottofinanziamento.A fornire questa letturadello stato della ricerca inItalia, è uno dei massimiesperti, il professor FrancoCuccurullo, alla guidadel Comitato di indirizzoper la valutazione della ricerca(CIVR), fino a pochimesi fa Presidente del Consigliosuperiore di sanità,Rettore dell’Università diChieti-Pescara. Un medico,che, pur ricoprendo incarichial massimo livellonazionale, non ha maismesso di fare il medico,andando tutt’ora a visitarei malati nella sua enclavechietina, tra Università eOspedale clinicizzato. Numerialla mano, secondo ilparametro della qualità,l’Italia con il suo 3,3%, sicolloca dunque al settimoposto della classifica mondiale.Sopra all’Italia, c’è ilCanada con il 4,3 per centoe poi, sempre a salire, sitrova il Giappone con ilsuo 5,2 per cento, la Franciacon il 5,5 per cento, laGermania con l’8,7%, ilRegno Unito con l’11%per trovare al primo postogli USA con il 51,6 percento. Traduzione di questidati: sono stati presi inconsiderazione gli articolicon numero di citazionisuperiore o uguale a quellodegli Stati Uniti cherappresentano, a livellomondiale, il riferimentoper la qualità della produzionescientifica. Questosignifica che il posizionamentodell’Italia al settimoposto per la qualità èbasato sull’analisi qualitativadella sua produzionescientifica, che, paragonataa quella degli altriPaesi, colloca il nostroPaese in una posizioneconsiderevole. Restandoancorati ai parametri dellaqualità, balza agli occhiil paragone tra quel 3,3per cento dell’Italia rispettoall’1,5 per centodella Cina e allo 0,8 percento dell’India, stessapercentuale della FederazioneRussa. Appare evidenteche, in tema di qualitàdella ricerca scientifica,i Paesi che si affaccianooggi al capitalismostanno molto indietro: inquei Paesi non si fa ricercama si fanno altre cosecome la produzione serialedi massa di prodottimutuati dai Paesi che invecela ricerca la fanno.Una realtà che è sotto gliocchi di tutti.Colpisce invece il posizionamentodell’Italia all’8° postoper quanto riguarda i finanziamenti.Una classificache vede sempre gli USA alprimo posto con 273.772euro, seguiti da Giappone(118.295), China (30.002),Canada (23.600), Germania(58.848), Francia (37.844),Regno Unito (34.037), Italia(15.599). Segue la Spagna(11.815) e il Nord-Ovest dell’Europa, i PaesiBassi con 8.910 euro. Questaè la fotografia dei finanziamentiper la ricerca neiPaesi più avanzati. Ma percapire occorre confrontarei dati GERD (GrossDomestic Expenditure onR&D) relativi ai finanziamentiin ricerca dai qualisi evince che se l’Italia è al2,56 per cento del finanziamentomondiale dellaricerca, balza al 3,3 percento nella World RankingQuality, la classificamondiale della qualità.Qui è il punto: un Paesecome il nostro, che è penalizzatodal punto di vistadei finanziamenti, riescecomunque a produrreprodotti di ricerca di qualitàin proporzione superioreai finanziamenti disponibili.Franco Cuccurullo deco-22


IL PUNTO SU…difica così questi dati dalui stesso elaborati con ilgruppo di lavoro ‘storico’del CIVR. Spiega Cuccurullo:“Non sempre a investimentomaggiore corrispondeuna qualità sostenibilemaggiore. Perportare un esempio,l’Olanda, che per qualitàsegue immediatamentel’Italia, è ampiamente superata,in termini di investimento,da Paesi che siposizionano dopo di lei,sempre per qualità, comeAustralia, Spagna, Cina eFederazione Russa. I datisono ricavati da GrossDomestic Expenditure onR&D (GERD). Ritengoquindi di poter affermare,senza ombra di dubbio,che il nostro Paese, in relazionealle risorse di cuidispone, mantiene una posizionerilevante e meritevolenel contesto internazionale”.E infatti, in particolare,per quanto attienealla ricerca in Medicina,l’Italia si colloca al 5°posto per numero di articolipubblicati su rivistescientifiche internazionalie al 6° posto per articolicon citazioni uguali osuperiori agli articoli madein USA. I medici italianipertanto dovrebberoessere soddisfatti nel sapereche la ricerca biomedicaitaliana nel suo complesso,in particolare nell’Immunologia,è tra le piùavanzate nel mondo. Eccoperché Cuccurullo rigetta“lo stereotipo negativo, dicui parlano i mass media,che vede l’Italia come Paesedi retroguardia”, illustrandoinvece “quella cheemerge dall’analisi di datioggettivi, trasparenti eriproducibili. Noi che abbiamoscelto la ricerca comemissione fondamentaledella nostra vita accademica,propendiamo ovviamenteper il secondoapproccio”. Sempre condati alla mano, Cuccurulloprecisa: “Va sottolineatoil fatto che, ai fini dellagestione, produzione esviluppo della ricerca, unfondamentale driver dispesa è rappresentato daicosti del personale, nonsolo in termini di giustagratificazione economicadei singoli ma, soprattutto,in termini di numerocomplessivo degli addetti,in particolare dei ricercatori”.Cuccurullo chiosa:“Uno dei principali elementidi successo della ricercaè rappresentato dallasua dimensione internazionale”.E’ operativa, infatti, unafittissima rete di collaborazioniinternazionali, comedimostrano i 100 lavoriscientifici più citati tra il2000 e il 2008. Collaborazioniche coinvolgono inparticolare Stati Uniti,Francia, Germania e RegnoUnito, leader della ricercabiomedica a livellomondiale. Altro elementovincente è l’interdisciplinarietà.L’immagine è quelladi un fiume principaleche si arricchisce semprepiù per gli affluenti: “La ricercadi maggior successoè quella con più ricercatori,più link che collegano ivari gruppi”.La ricerca italiana è così, haquesti collegamenti e perrappresentarla vale l’ideadella mappa neuronica.Stand bay sulla fotografiadell’esistente, che peròsullo sfondo mostra i suoisegni di criticità. Cuccurullo,in sede di inaugurazionedell’Anno Accademico2009-2010, li ha cosìesplicitati, fornendo comunqueun’uscita di sicurezza:“Un Paese pienamenteinserito nell’economiadella conoscenza, chevuole continuare a farneparte e che produce ricercadi qualità, non può accettaredi essere ingiustamenterelegato in posizionidi retroguardia nella ricerca,rinunciando a difenderee a valorizzare lasua Università. Si impongono,a questo proposito –afferma ancora Cuccurullo-alcune riflessioni fondamentali:1) non mortificarele aspirazioni dei tantigiovani capaci che, congrande impegno e notevolisacrifici, si preparano afare ricerca, conseguendoil dottorato nelle nostreUniversità; 2) non ferire lesacrosante aspettative diprogressione verticale di ricercatoried associati digrande valore che, ormaida troppo tempo, stannoattendendo la loro occasione;3) non ritenere cheuna rivoluzione copernicanadel “sistema Università”possa essere realizzatacon le magre risorse cheil nostro Paese finalizza allaricerca. •23


MEDICI ILLUSTRIAnton Cechov,il medico dello zio Vaniadi Luciano Sterpelloneprima della liberazionedei serviL’annodella gleba (11 gennaio1860) nasce a Taganròg,in Ucraina, un bambinodestinato a divenire unodei maggiori esponenti dellaletteratura europea.Anton Cechov si avvierà aglistudi classici per obbedirealle indicazioni del padre;ma al momento di iscriversiall’Università di Mosca,decide di seguire quella cheè la sua vera grande passione:la Medicina, intesa nelsenso di missione.Dopo la laurea, il neodottorefa pratica in ospedale eapre un piccolo studio ovecura gratuitamente i pazientipoveri; la sera la dedica ascrivere. Inizialmente firmagli articoli con lo pseudonimodi Antoscia Cechonté;poi, sempre più richiesto daglieditori, scriverà oltre seicentonovelle, racconti e satire,che gli danno una certafama e lo introducono negliambienti letterari di Moscae di Pietroburgo, ovestringe amicizia con i grandiletterati del tempo: Tolstoj,Korolenko e Gorkij. Achi lo sollecita ad abbandonarela professione e dedicarsianima e corpo al giornalismoe alla letteratura, risponde:“Io sono un medico,e pratico la medicina. Lamedicina è la mia moglie legittima,la letteratura la miaamante”.Anton CechovIo sono un medico,e pratico la medicina. La medicinaè la mia moglie legittima,la letteratura la mia amanteOra sente che è giunto il momentodi scrivere qualcosadi veramente serio e impegnativo.Compie allora unviaggio nelle steppe del Don,descrivendone le impressioninel libro “La steppa”. Unaltro viaggio, questa volta inSiberia, gli dà spunto per lastesura di un testo di fondamentaleimportanza scientificae sociale, che desteràprofonda impressione in tuttala Russia soprattutto perla cruda descrizione delleterrificanti condizioni fisichee morali dei condannati ai lavoriforzati.Ma durante questo viaggiosi aggravano i sintomi di unatubercolosi polmonare insortiquando aveva 19 anni;una malattia per la quale eglisa bene, come medico, chev’è ( al tempo) assai poco dafare. Cerca tuttavia di dissimularealmeno davanti aglialtri la triste realtà, sostenendoche l’episodio diemottisi che ha avuto non èdovuto alla tubercolosi masemplicemente “alla rotturadi un vaso anomalo” e chequindi non v’è di che preoccuparsi.E anche per questorinuncia a qualsiasi curanonostante i tremendi doloriche sembrano squarciargliil petto.Quando rientra a Mosca dopoun lungo viaggio che l’havisto a Venezia, Firenze, Roma,Napoli, Montecarlo, apparestanco e sfiduciato, siaperché non ha ancora raggiuntoquella che oggi chiamiamo“una posizione economica”,sia perché gli attacchidi tosse e gli svenimentisono divenuti semprepiù frequenti. È il male cheavanza inesorabile. Cechovacquista allora una proprietàa Melichòvo, a ottantachilometri da Mosca, nell’intentodi attuare la sola“cura” considerata al tempoefficace contro la tubercolosi:il riposo. Ma appena lagente del circondario vienea sapere che è un medicocomincia ad affollarsi allasua porta: in sei mesi il medicoche avrebbe dovuto “ri-24


Premio letterario Associazione “Il Muro Magico”L’Associazione culturale “Il Muro Magico”, con il patrociniodel Museo nazionale dei Trasporti di La Spezia,indice la seconda edizione del Premio letterarioavente per tema “Il treno”. Nel 2010 il concorso prevededue sezioni: letteraria (racconti brevi, “noir”, poesiee testi musicati) e video (riprese video realizzate dauna telecamera posta su un rotabile che circolerà liberamentesui binari del vostro plastico in qualsiasi scala,N, H0, e superiori).Le opere dovranno pervenire all’Associazione “Il MuroMagico” entro il 30 aprile 2010. Segreteria Premio:Via di Tempagnano 854 - 55100 Lucca; tel. 0583952236, cell. 347 7120653. Maggiori informazioni edil regolamento sul sito www.ilmuromagico.it o scrivendoall’indirizzo e-mail ilmuromagico@libero.itsione con tutte le sue passionie le sue debolezze. Eciascuno di essi reca con séuna pennellata di amarezza,di scetticismo, di frustrazione.Come Cebutykin, il medicode “Le tre sorelle”:In verità non ho mai fattoniente. Da quando ho lasciatol’Università non hopiù mosso un dito, neancheletto un libro. Ho letto sologiornali... Credono che io siaun dottore, ma io non so assolutamentenulla...Gli altri medici del teatro diCechov non sono da meno.Il medico di “Ivanov” è ungiovane laureato da circa unanno, medico di provinciaavvezzo a prendere semprele cose troppo alla leggera.Lo stesso vale per Dorn, ilmedico de “Il gabbiano”,che ha per clienti teatranti eletterati, per lo più tutti nevrastenici,ai quali prescrivequasi invariabilmente lavaleriana. Sostiene che dopoi sessant’anni non è il casodi fidarsi troppo dellamedicina.Tuttavia, nonostante tantafebbrile attività letteraria,Cechov non ha mai perdutod’occhio la medicina. Nel1893, proprio quando le suecondizioni fisiche comincianoa farsi preoccupanti(ma continua sempre a negareagli altri di essere affettodalla tubercolosi), lotroviamo tra i contadini adelargire cure e consigli du-MEDICI ILLUSTRIposarsi” curerà 578 malati.Così, invece di riposare, aggravail suo carico di lavoro.Sembra rivivere questo statonel monologo del dottorAstrov dello Zio Vania: Indieci anni sono diventato unaltro... Perché? Forse ho lavoratotroppo, dalla mattinaalla sera sempre in piedi,senza mai riposarmi. Anchequando dormo mi aspettoogni momento di esserechiamato da un ammalato...Non si vedono che malati omatti, e a furia di vivere inmezzo a loro si diventa anchenoi un po’ matti.Ma la sua passione per lascrittura non l’ha abbandonato.Ora scrive di teatro, enon manca occasione per inserirequalche medico tra isuoi personaggi, attingendoabbondantemente alla fontedelle proprie conoscenzeed esperienze di mediche:“Io non mi sono mai pentitodi avere intrapreso medicina...Ed è certo che l’occuparmidella disciplina medicaha avuto una seria influenzasulla mia attività letteraria”.In ciascuno dei suoipersonaggi “medici” eglisembra voler rappresentareun aspetto ogni volta diversodella vita e della profesranteuna terribile epidemiadi colera arrivata dall’India,che sul Don sta mietendoun migliaio di vittime algiorno. Una lettera del suoEpistolario denuncia le gravideficienze delle condizionisanitarie del tempo: “Ilcolera è alle porte, ma soltantoadesso lo zemstvo ordinaa Berlino siringhe e clisteri.Per venticinque villaggidispongo di un solo clistere,di mezza libbra di acido fenico,di nessun termometro.Noi medici ci sentiamo poverie isolati”.Fortunatamente il colera sfioraappena il villaggio di Melichòvo.Così, finita l’emergenza,Anton Cechov speradi avere finalmente più tempoper potersi dedicare allaletteratura. Ma la Tbc si aggravadi giorno in giorno, edè ora lui che ha bisogno dimedici. Comincia così a vagareda una stazione climaticaa un’altra, da Venezia aNizza a Yalta in cerca di solee di tranquillità. Poi la situazioneprecipita. È il 1904.Il grande medico-scrittoremuore a Badenweiler, inGermania, a soli 44 anni.Pochi giorni dopo il clamorososuccesso de “Il giardinodei ciliegi”. •XXXI Premio letterario nazionale per medici scrittori e psicologiLa Lega Italiana per la lotta contro i Tumori, sezione diParma, indice per il 2010 la XXXI edizione del Premio letterarionazionale di narrativa aperto a tutti i medici e psicologi.I racconti dovranno riguardare una situazione dicarattere neoplastico; non dovranno esprimere tanto passaggimedico-tecnici, quanto suscitare attraverso l’originalità,il contenuto dei pensieri, l’espressione letteraria, statid’animo per un coinvolgimento alla lotta contro i tumori.Gli elaborati, non superiori alle otto facciate, spazio due,dovranno risultare inediti e mai premiati in altri concorsi.Dovranno essere corredati dalle generalità dell’autore, indirizzo,numero di telefono e da una dichiarazione di liberatoriaper una eventuale pubblicazione del racconto inviatosia da parte della LILT che dell’autore. Gli scritti chenon rispondessero integralmente ai suddetti requisiti sarannocestinati. Le opere concorrenti, in numero di 6 copie,dovranno essere inviate alla Lega per la Lotta controi Tumori, sezione di Parma – via Gramsci, 14 – 43100 Parma– entro e non oltre il 31 maggio 2010 (della data dispedizione farà fede il timbro postale).Per informazioni contattare la segreteria dal lunedì al venerdìdalle ore 8,30 alle 12,30 e dalle ore 15,00 alle 18,00tel. 0521 988886 - 702243 - Fax 0521 988886 - e-mail:parma@lilt.it25


IN ATTENZIONEAll’origine della violenza maschileStudi internazionali hanno ricercato l’identificazione dei fattoridi rischio ponendo l’accento sulla matrice culturale. I dannidi un sistema educativo che si basa sulla logica del più forte, sul poteree sul controllo. L’anestesia della coscienza e il terrorismo patriarcaledi Lina Vita LosaccoPerché un bambino diotto/nove anni per evitaredi essere discriminatodeve dimostrare di avereuna identità virile, per dipiù molestando le compagne?Purtroppo a rafforzarequesto concetto ci pensanospesso genitori e insegnantidispensando suggerimentiinappropriati e confusi. Unbambino sensibile e rispettosodi IV elementare, avevachiesto aiuto alla maestra disperatoperché i compagni lochiamavano “checca”. Il consiglioricevuto è stato di“mettere le mani addosso allefemminucce” e nessunoavrebbe dubitato della suamascolinità. Sempre più numerosesi avvicendano inse-gnanti distratte, in preda alpanico di fronte ad una classeun po’ vivace o in crisispecialmente quando devonoaffrontare temi come ladifferenza di genere o le pariopportunità e il valore delrispetto del prossimo.Così che sin dalla pubertà alcuniragazzi sono oppressida una cultura che, per dimostrareun’identità da duri,chiede loro di “staccarsidalle gonne della mamma”e vieta nel modo più assoluto“comportamenti da femminuccia”.Non mancano iriti di iniziazione culturale,anche in ambiente familiare,con lo scopo di plasmare icomportamenti individualie facilitare il funzionamentodi un sistema sociale fondatosul potere e sul controllo.Controllo prima su se stessie le proprie emozioni, reprimendoil bisogno di amaree di essere amati, poi sull’altroda sé, in particolar modosul genere femminile.Cambiare il sistema di valoribasato sull’ideologia delpiù forte, che i maschi assimilanofin da ragazzi, è certamentela forma di prevenzionepiù efficace del comportamentoviolento, invecesi banalizza affermando chela progressiva autonomiadelle donne sia in parte responsabiledel comportamentoviolento maschile eper limitarlo basterebbe esseremogli e madri docili eubbidienti. Che si punti il ditocontro le vittime, e noncontro gli autori del reato, èperò cosa grave.Sulle cause della violenzanelle relazioni intime vi sonostudi e ricerche che risalgonoagli anni sessantaquando la psichiatria sostenevala teoria della coppiaviolenta riconoscendo pariresponsabilità all’autore e allavittima del reato. Negli ultimitrent’anni gli studi internazionalisi sono concentratisulla identificazione deifattori di rischio associati allaviolenza per individuarele migliori strategie di interventodi tipo clinico, proceduralee sociale e quindi ridurnela reiterazione. Comenel caso di tutti i fenomenisociali complessi, nel cercarele cause della violenza interpersonalesono state individuatecaratteristiche ecircostanze legate all’individuo,alla sua personalità, alcontesto sociale, alla storiapregressa per cui più che dicausalità si tratta di correlazionetra tali fattori e il verificarsie perpetrarsi della violenza.Il passo successivo èstato l’adozione di strumentidi valutazione e gestionedel rischio di recidiva o diescalation della violenza perindividuare gli interventi piùidonei atti a contrastarla eprevenirla.Svantaggio sociale, violenzasubita in forma diretta o assistitadurante l’infanzia, precedenticomportamenti violentiall’interno della relazione,concetto di proprietàrispetto alla partner, possessodi armi, disturbi di salutementale e di personalità,precedenti penali, abuso di26


IN ATTENZIONELe donne presentano un’alteratapercezione del loro vissuto, sottostimandola discriminazione subita,e sviluppano strategie di copingin linea con le aspettative socialilenza siano rivolte esclusivamentecontro la persona concui si ha un rapporto intimo.Le risposte vanno ricercateanche nel contesto sociale eculturale. I serial killer, adesempio, come evidenziatoda una ricerca statunitense,si sentono più “a proprioagio” in quegli stati in cui laviolenza è socialmente legittimatacon scarsa o nulla attenzioneai diritti delle vittime(DeFronzo J, ProchnowJ, 2004). La responsabilitàprincipale resta comunquedell’individuo con le propriecredenze e le proprie decisionirispetto alle azioni e perfortuna sono tanti gli uomininon violenti che rifiutanola “sottocultura” del controlloe del dominio.Un’ampia letteratura psicosocialedescrive come ledonne presentino un’alteratapercezione del loro vissutosottostimando la discriminazionesubita e per meglioaffrontare le situazionistressanti e dolorose, sviluppanostrategie di coping in lineacon le aspettative sociali:la negazione della violenza,ad esempio, è la classicamodalità difensiva che, perquanto ambigua, è sempremeno minacciosa per il sé (3) .Anche nella violenza domesticainfatti, come in tutti irapporti di oppressione, siverifica quella che NicoleClaude Mathieu definisce“anestesia della coscienza” (4) .Più autori hanno studiatoanche i comportamenti violentiagiti da donne. Da unaricerca statunitense svolta su6704 individui, maschi efemmine, arrestati per aggressioneverso la/il partner,è emerso che per quel che riguardavale donne il comportamentoviolento presentavacaratteristiche di nonpremeditazione ma di difesadi fronte alla violenza subita.Le donne inoltre non avevanoprecedenti (Henning K,Feder L, 2004). C’è dunqueuna differenza quantitativa equalitativa. Il genere maschilemette in atto una violenza sistematica,di tipo fisico maanche psicologico, con isolamento,intimidazione e controllo,caratterizzata da unaescalation e che Johnson definisceterrorismo patriarcale(Johnson MP, 1994).Alcune teorie attribuisconol’origine del comportamentoviolento maschile a motivinaturali, genetici, ormonali.Ma, come per le violenzesessuali, il rischio è chevengano ritenute una conseguenzadi impulsi incontrollabili;la spiegazione biologisticapotrebbe celare larealtà della violenza e la responsabilitàdell’autore del-sostanze, sono ritenuti tra imaggiori fattori di rischio (1) ;non va però mai tralasciatala matrice culturale. Infattiin ogni situazione di violenzao di uxoricidio si ritrovanole idee preconcette riguardoai ruoli all’internodella famiglia e l’assenza delrispetto della personalità altrui.Il rischio di recidiva dellaviolenza domestica puòraggiungere anche il 70 percento in due anni ed è perpetuatada individui che, piùche di problemi psichiatrici,soffrono di una “patologiasottoculturale”, con una visionedistorta delle relazionifra il genere maschile efemminile (2) .Anche la malattia mentale,per quanto in alcuni casi vengacontemplata tra i fattoricorrelati agli atti violenti, nonpuò da sola esserne l’unicaspiegazione: è indicativo chein genere queste forme di violastessa. Decenni di ricerchesperimentali in psicologiasociale hanno inoltre dimostratoche l’esposizionealla pornografia altera la percezionee i comportamentidei soggetti rendendoli, inalcuni casi, meno sensibilialla sofferenza altrui o piùpropensi a trovare accettabilipratiche violente e degradanti(Romito P, 2008).È il caso di partner, padri ofratelli, familiari o conoscentiche agiscono violenza sessualea danno anche di minorie perseverano ricorrendoalle minacce e al ricatto.La ricerca Istat 2007 rivelache i maggiori responsabilidella violenza sessuale sonoi partner, nel 70 per cento asubirla sono le donne, diqueste il 24 per cento è costrettoa rapporti indesideratie il 3,1 a rapporti con altrepersone. Lo stupro “moderno”,tra l’altro, per mantenerelo stato di controlloricorre al ricatto di divulgarefoto compromettenti.L’atto violento include sempree comunque la responsabilitàdi chi lo agisce e occorrefare molta attenzionealla frequente psicologizzazione,che contribuisce amantenere lo status quo e irapporti di potere dominanti:se i comportamenti violentivengono attribuiti a problemipsicologici o biologicisi rischia una de-criminalizzazionedel reo e una naturalizzazionedell’atto.È necessario esaminare larealtà correttamente perleggerla, capirla e agire sudi essa. •(1) Baldry AC. Dai maltrattamenti all’omicidio. La valutazione del rischio di recidiva e dell’uxoricidio. Milano: FrancoAngeli, 2006.(2) Merzagora Betsos I. Uomini violenti, i partner abusanti e il loro trattamento. Milano: Raffaello Cortina Editore, 2009.(3) Romito P. Un silenzio assordante. La violenza occultata su donne e minori. Milano: FrancoAngeli, 2008.(4) Mathieu NC. L’Anatomie politique : catégorisations et idéologies du sexe. Paris: Côté-femmes éditions, Recherches, 1991.27


COMUNICAZIONEMedia e sanità: linguaggi diversi?lose” o non coperte dal servizio pubblico, ma ampiamentetrattate da stampa, radio e tv. Da qualche tempo, ai mediacitati – temuti certo anche quando riportano notizie dicronaca sanitaria – si aggiunge un terzo spauracchio, ilWeb. Da certe statistiche si potrebbe intuire che a poco apoco le visite virtuali stiano sostituendo quelle vere. Giànel 2006 il Censis dettagliava in una ricerca che si rivolgonoa Internet per saperne di più su un sintomo (cioè infondo per non andare dal medico) 130 utenti dei circa milleinterpellati del campione. E il doppio utilizzano la Reteper ottenere informazioni aggiuntive o alternative rispettoal dottore. Nel quale scende intanto, anche se di poco, ladi Mauro MiserendinoUn rapporto complicato quello tra giornalisti e medici. I primi, sempre a caccia dinotizie d’impatto, quando lanciano i loro “missili” riescono puntuali a calamitarel’interesse del paziente e mettono in crisi i camici, tra richieste di terapie “miracofiducia: come prima fonte di informazione sulla salute, nel2006 lo utilizzava il 65 per cento contro il 71 per cento dellastessa indagine di tre anni prima. Dopo il Web, medicia rischio estinzione? In realtà da tempo il mondo medicoutilizza nuove strategie di comunicazione con la gente: leterapie sono sempre più negoziate, le informazioni non silimitano a un freddo consenso scritto da firmare ma tuttoil rapporto, anche con lo specialista più settoriale, si fa mediato,dialogato, curato.L’idea di un’evoluzione nel dialogo medici–utenza, innescatada una sovrabbondante comunicazione in tema di salute,è emersa di recente a Milano, a un incontro tenutodall’Unione medici cattolici. Adriana Bazzi, giornalista delCorriere della Sera e a lungo direttore della testata specializzataCorriere Medico, sottolinea innanzi tutto che i mediaquando parlano di salute “impattano”. “Tra ottobre2004 e marzo 2005 – dice Bazzi – il centro studi informazionesul farmaco della Facoltà di Farmacia ha censito 877numeri e 2332 articoli che hanno a che fare con la saluteo la sanità. Oltre un articolo al giorno è direttamente collegatoa patologie, terapie, stili di vita; i temi più richiamatisono tumori, virus e patologie cardiovascolari. L’impattoè statisticamente accertato: qualche anno fa in Olandadiminuì l’adesione delle donne in menopausa alla terapiaormonale sostitutiva dopo la pubblicazione sulla stampalaica di uno studio che evidenziava gli effetti collaterali dellaTos; in precedenza, uno studio che raggiungeva le stesseconclusioni ma non aveva avuto analoga risonanza mediatica,non aveva provocato cambiamenti significativi”.Che i media prediligano parlare del rischio di un comportamentosbagliato piuttosto che dei benefici di buoni stilidi vita, e scelgano target sensibili – le mamme, i pazienticon malattie rare – è attestato da altre indagini (ormai datata1995 la capostipite, del British Medical Journal). Piùil mezzo di comunicazione è di massa, e raggiunge moltiLa gente pare affidarsi sempre menoal binomio medico–struttura e sempre piùa un dialogo diretto con professionisti28


COMUNICAZIONEfruitori in un colpo solo, più è capace di modificare i comportamentiin tempi rapidi. La stessa indagine Censis 2006indica nella televisione la fonte di informazione principalesulla salute per la maggioranza degli italiani. Non stupisceche i medici di famiglia lamentino – dicono il lunedì, giornosuccessivo alla trasmissione di prima serata Elisir – diessere subissati da richieste, difficili da evadere, di nuoveterapie o indicazioni su strutture attrezzate.Pure la posizione dei camici è contraddittoria. Ad esempio,i ricercatori con i giornalisti ci vanno d’accordo:un’indagine tedesca pubblicata nel 2008 su Science ammetteche due terzi degli scienziati – anche medici – interpellatisono stati intervistati da mass media negli ultimitre anni e, di questi, due terzi si dichiarano soddisfattidall’articolo pubblicato. Da una parte il camice parlasempre di più, dall’altra dimentica che ciò che dice puòessere usato contro di lui.Con l’avvento del Web tale contraddizione si è aggravata.Da una parte, i siti che informano su temi di salute parlanodi malattie non solo attraverso la mediazione giornalistica,o dal lato dei malati, ma soprattutto dal lato dei medicie delle loro associazioni. Dall’altra, l’indagine Censisdimostra che soprattutto il Web “gratta” autorevolezza almedico. Tanto più che il 53 per cento degli intervistati èconvinto di doversi procurare attivamente informazioniper decidere della propria salute. La gente pare affidarsisempre meno al binomio medico–struttura (anche per diffidenzaverso l’organizzazione sanitaria pubblica?) e semprepiù a un dialogo diretto con professionisti che certonon lesinano pareri in nome di un rapporto fiduciario megliovissuto, ma anzi innescano fenomeni un po’ preoccupanticome i consulti online. “Fenomeni che rischiano disostituire il mezzo di comunicazione al medico, anche perchéchi naviga ottiene risposte senza doversi spostare, nésostenere una visita vera. Tuttavia – sostiene Bazzi – questasovrabbondanza di indicazioni può essere indirizzatain modo positivo, può ad esempio stimolare il recupero diun rapporto forte tra medico e paziente”. In che modo?“Internet non è fatto solo da siti informativi, ma ad esempioanche da forum dove i malati o i soggetti affetti da dipendenzecome l’alcolismo ritrovano altri come loro e conessi scambiano emozioni a volte trascurate dai medici”.Un punto fondamentale. Né media né medici superficialipossono spingere più di tanto un paziente a una terapiaadeguata. Ma, complice l’inserimento di corsi di formazionesulle humanities a partire dall’università, a un rapportofiduciario che privilegia l’imposizione di una cura,possono sostituire un rapporto negoziato. Lucia Zannini,docente di comunicazione alla facoltà di Scienza della Formazionedell’Università Milano Bicocca, punta su una “comunicazioneeducativa”: il paziente parla a un medico chelo ascolta, e che gli dà prova di ascoltarlo mettendogli deltempo a disposizione; il medico farà bene a mantenere quelladose di autorevolezza che gli permette di contribuire amodificare, ad esempio, errati stili di vita. Intanto, dovràcogliere la percezione di gravità del problema di salute dicui soffre il paziente, lavorare su preconcetti, risalire allecause di eventuali insuccessi che hanno pregiudicato il proseguimentodi terapie adeguate in passato. E, nel prospettareun cambiamento, potrà incidere sulle aspettative inmodo positivo, “adeguando il paziente a prefigurare ed affrontaremomenti di difficoltà in corso di terapia; concordandoinsieme obiettivi ragionevoli e ventilando traguardipossibili che il paziente non contemplava e che potrebberocompensarlo dello sforzo intrapreso”.La medicina ha iniziato a contrattare terapie. Dal timoredei media è nato un medico “umano”? Bisogna dire grazieai giornalisti? “Abbiamo ancora strada da fare – ammetteBazzi – . Media e sanità pubblica parlano linguaggi diversi.Noi raccontiamo episodi, storie di breve respiro temporale;ed interpretiamo le risposte della società a una patologia,a un bisogno. I messaggi istituzionali invece sono dieducazione sanitaria, volti a rendere comprensibili informazionicomplesse e a sostenere campagne di lunga durata.Oggi possiamo vedere i due linguaggi convivere nei giornali.Ma in futuro, dovremo sforzarci anche noi media divenire incontro all’esigenza di educare alla salute e prestarecrescente attenzione ai registri utilizzati”. •Oltre un articolo al giorno è direttamentecollegato a patologie, terapie, stili di vita;i temi più richiamati sono tumori,virus e patologie cardiovascolari29


PARLIAMO DI...di Fabrizio FedericiAdriano Olivetti,“imprenditore di idee”Cinquant'anni fa, la seradel 27 febbraio1960, in treno da Milanoa Losanna morivaAdriano Olivetti, “imprenditoredi idee” della nostrastoria, figlio di Camillo Olivetti,fondatore dell'omonimaazienda di Ivrea. Che appuntosotto la guida diAdriano, divenuto direttoredella società nel 1933, e presidentenel 1938, sarebbedivenuta la prima del mondonei prodotti per ufficio,poi leader in Italia nella “rivoluzioneinformatica”. Separliamo qui di Olivetti, ricordandoil cinquantennaledella sua morte, è perchévogliamo evidenziare l'attualitàdel suo progetto diriforma: che nell’Italia deglianni ‘30, poi degli anni ‘50,appena uscita dal fascismoe guerra mondiale, tentavadi conciliare sviluppo industrialee affermazione dei dirittiumani, rispetto dell’ambientee democraziapartecipativa, dentro e fuorila fabbrica.Olivetti nasce nel 1901 adIvrea, in Piemonte, da Camillo,ebreo, e da madre direligione valdese. Il padre,ex-operaio tessile poi divenutoimprenditore, di ideesocialiste riformiste, nel1926 è tra gli organizzatoridella fuga in Corsica di FilippoTurati, storico leaderdel socialismo italiano, nelmirino del neonato regimefascista. Al volante dellamacchina che trasportaFoto: Fondazione Adriano Olivetticlandestinamente Turati inLiguria, verso la barca chedovrà portarlo in mare, sitrova proprio Adriano Olivetti,che nel ’24 s’è laureatoin ingegneria chimica, enel ‘25 ha fatto un viaggiodi formazione professionalenegli USA. Sotto la suadirezione, negli anni ‘30l’azienda rinnova ambientie macchinari, crea ditte consociateall’estero,e, oltre allestoriche macchine da scrivere,inizia a produrre anchemacchine per calcolo eutènsili, telescriventi e calcolatorielettronici. Verso ilregime, Olivetti – personalmenteantifascista sin dal‘24 - assume un atteggiamentoprudente, certo nond’adesione, ma nemmenod’aperta contrarietà: mantenendoun rapporto dialetticosoprattutto col “fascistacritico”, in odore di fronda,Giuseppe Bottai, ministrodelle Corporazioni (1929 –‘32), poi dell’EducazioneNazionale (1936 – ‘43). Nel‘36-‘37, in pieno regime,Adriano promuove così, inequipe con architetti, artistie altri studiosi, il Piano Regolatoredella Val d’Aosta.E dal 1939, attorno alla fabbricadi Ivrea sorge un grandecomplesso di edifici ascopo industriale, amministrativoe ricreativo. Nel dopoguerra,il “Centro Olivetti”– con officine modello,mense, biblioteche, attrezzaturesportive e persino asilie colonie per i figli dei dipendenti– s’imporrà all’attenzioneanche internazionalecome esempio concretodi “civiltà industriale”:esempio che tante grandiaziende (dalla FIAT alla tedescaWurts) cercherannodi riprendere, anche nei rapportifra industria e promozionedelle arti figurative.Dopo l’8 settembre 1943,con l’occupazione della fabbricada parte dei nazisti,l’ebreo Olivetti deve rifugiarsiin Svizzera. Rientratoin Italia nel 1945, pubblica“L'ordine politico delle Comunità”,“libro-manifesto”d’una riforma federalista infranazionaledello Stato basatasulle Comunità, cioèunità territoriali culturalmenteomogenee ed economicamenteautonome: nelCanavese, intorno appuntoall'azienda di Ivrea, Adrianorealizza la prima di questeComunità, diffusesi poiin altre Regioni. Al Sud, inparticolare, ne scaturirannola fabbrica Olivetti di Pozzuoli,lo studio sul Piano Regolatoredi Matera, la propostadi creare una verapropria “Città-studi” a Metapontoe, infine, l’ISIDA,scuola siciliana di managementche sfornerà giovanisuperlaureati per le aziende.Nel 1948, Olivetti fonda aTorino proprio il “MovimentoComunità”, che tentad’ unire sotto un'unicabandiera l'ala socialista conquella liberale, riattualizzandola lezione del socialistaliberale Carlo Rosselli edel "liberalsocialista", studiosodella nonviolenza gandhiana,Aldo Capitini.Nel 1958, Olivetti, già sindacodi Ivrea dal 1956, vieneanche eletto deputato,come rappresentante di“Comunità”. Il mondo politicoreagisce con una certaindifferenza ai suoi progettidi riforma: alla pari,del resto, di quello economico.La sua idea di alleanzatra imprenditoria e finanzaper un’industria deicalcolatori elettronici veramenteeuropea cade nel dimenticatoioe lui muore inuno scompartimento ferroviariomentre viaggia versola Svizzera. •30


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSITEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche, devono essere rese notealla redazione del giornale dell’Enpam - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzoVia Torino, 38 - 00184 Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe.Si ribadisce che la pubblicazione degli avvisi è gratuita.Agopuntura e medicina non convenzionale nelle patologie cronicheTorino, 17 aprile, centro congressi Unione Industriale Torino, Via Fanti 17Presidente: M. Lombardo, P.E. QuiricoAlcuni argomenti: l’attività della Fisa in italia ed a livello internazionale, agopuntura e qualità della vita nellepatologie croniche, l’omeopatia nel trattamento delle sindromi vertiginose, agopuntura e tecniche complementarinell’emicrania cronica, la ginkgolide b nella prevenzione della cronicizzazione dell’emicraniaInformazioni: Segreteria Organizzativa Centro Studi Terapie Naturali e Fisiche,tel. 011 3042857; fax 011 3045623, sito web: www.agopuntura.to.it, e-mail: info.cstnf@fastwebnet.itEcm: riconosciuti 5 credti EcmNeurofibromatosiGenova, 17 e 18 aprile, sala congressi Santuario Madonna della Guardia, P.zza Santuario 4Presidenti: dott. Eugenio Bonioli, Corrado MelegariComitato Scientifico: d.ssa Giuliana Lama, dott. Martino Ruggeri, d.ssa Maria Luisa GarrèProgramma: sessione I: clinica della neurofibromatosi tipo 1; sessione II: genetica della nf1; tavola rotondasullo sportello delle malattie rare; sessione III: il glioma delle vie ottiche; sessione IV: complicanze ortopedichedella nf1; sessione V: neurofibromatosi tipo 2; sessione VI: diagnosi differenziale e terapia delle neurofibromatosiInformazioni: Segreteria Scientifica Guido Morcaldi, UO Malattie Muscolari e Neurodegenerative,Istituto G. Gaslini, Largo G. Gaslini 5, 16147 Genova, tel 010 5636635, fax 010 3538265,e-mail: gmorcaldi@fastwebnet.itSegreteria Organizzativa: A.N.F. Associazione Neuro Fibromatosi onlus, Via Milano 21/b, 43100 Parma,tel./fax 0521 771457, e-mail: anf@neurofibromatosi.orgM.a.f. Servi zi srl, Genova, Congress & Events Management, sito web: www.mafservizi.it,e-mail: genova @mafservizi.it31


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIGestione vie aeree in emergenzaVarese, 23 – 24 aprileDirettore scientifico: dott. L. IntrozziArgomenti: il corso teorico-pratico inerisce la gestione delle vie aeree, ed è rivolto a medici e infermieri che operanonel soccorso preospedaliero e che hanno già seguito una formazione di baseInformazioni: Segreteria Organizzativa Centro di cultura scientifica A. Volta, Como,tel. 031 579812, fax 031 573395, sito web: www.centrovolta.it, e-mail: nadia.tansini@centrovolta.itEcm: riconosciuti 12 crediti per medici, 9 crediti per infermieriEcografia generalistaMilano, 16-17-18 aprileCoordinatore scientifico: Dr. Fabio BonoArgomenti: il corso, rivolto ai medici di medicina generale, si articolerà in 3 giorni di teoria con sinossi di pratica,nei quali si affronterà lo studio ecografico normale e patologico di addome, tiroide, mammella e polmone,nonché il ruolo dello strumento ecografico nel monitoraggio del Pz. con cuore polmonare cronicInformazioni: Segreteria Organizzativa Fimmg-Metis Via Marconi 25, Roma, Doristella Ambroggio,tel. 06 54896627, e-mail: ecogen@fimmg.org – fabiobono@alice.itEcm: accreditamento in corsoUniversità degli studi di ParmaDentista e malattie del sonnoParma, 16-4, 3-5, 14-5, aule presso la Presidenza e Sezione di Odontostomatologia, Via Gramsci 14Obiettivi: il Corso fornisce un approfondimento sul processo diagnostico e terapeutico delle principali malattiedel sonno che coinvolgono direttamente il dentista, come bruxismo e apnee ostruttive nel sonnoInformazioni: Guido Maria Macaluso, tel. 0521 986722,e-mail: guidomaria.macaluso@unipr.it, edoardomanfredi@hotmail.comMalattie professionali, infortunistica sul lavoro,e adempimenti obbligatori di sicurezzaMuseo de Presente - Rende (Cs), 17 e 18 aprileResponsabile scientifico: dott. F. MartireObiettivi: per la categoria professionale dei medici “competenti” l’evento rientra negli obbiettivi formativi specificidefiniti dall’art. 3 del D.L.vo 81/2008Destinatari: medici chirurghiInformazioni: dott. Daniele Perrelli, J&B Srl, tel. 0984 837852, fax 0984 830987,sito web: www.jbprof.com, e-mail: info@jbprof.comEcm: sono stati attribuiti 13 crediti ecmSocietà italiana di urologia territorialeCongresso nazionaleLucca, 28-30 aprile, Palazzo DucaleArgomenti: il congresso vuole essere un’occasione unica di confronto tra prassi quotidiana di rapporto col pazientee col suo medico di base e le controparti ospedaliere e universitarie, per la prima volta con una impostazione praticaincentrata sul pazienteInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Paolo Giannotti, tel. 050-560004, e-mail: pgiannotti.urol@virgilio.it,dott. Giuseppe Di Giovacchino, tel. 329 6428529, e-mail: giuseppe.digiovacchino@gmail.com,dott. Vincenzo Marino tel. 335 6235062, e-mail: vincenzo_mar@tiscali.it, sito web: www.siut-urologia.itSegreteria Organizzativa: dott. Roberto D’agostino, tel. 347 8476434, e-mail: robed@hotmail.it,dott. Marcello Gentile tel. 393 1404955, e-mail: marcellogentile@libero.it,dott. Libertario Raffaelli, tel. 330 418852, e-mail: liraff@tin.itEcm: richiesti crediti ecm al ministero della Salute32


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIClinica, diagnostica per immagini e terapia delle epatopatieL’Havana (Cuba), 26 – 28 aprile, Hotel NacionalResponsabile Scientifico: prof. Carlo FiliceArgomenti: Il corso consta di una parte teorica che prevede delle lezioni frontali seguite da una discussioneinterattiva ed una parte pratica con l’effettuazione da parte dei discenti di esami di ecografia, di ecocolor doppler,di transient-elastosonografia ed elastosonografiaDestinatari: ecografisti, epatologi, gastroenterologi, infettivologi, internisti, mmgInformazioni: Artcom srl, Via B. Verro 12, 20141 Milano, tel. 02 89540427, e-mail: artcom@artcomsrl.it,sito web: www.artcomsrl.itEcm: in fase di accreditamentoApprofondimento professionale per il pediatraNatal (Brasile), 17 – 22 aprile, Centro CongressiArgomenti: giornata introduttiva su pediatria in Brasile, presentazione del corso e delle singole sessioni,obesità e sindrome metabolica, novità in tema di esami di laboratorio e loro interpretazione, come scegliere i kite le attrezzature per il self help, ortopedia pediatrica: i disturbi della deambulazione, le patologie degli arti inferiori,percorsi diagnostico assistenziali condivisiInformazioni: Segreteria Organizzativa iDea congress, Via della Farnesina 224, 00194 Roma,tel. 06 36381573, fax 06 36307682, e-mail: info@ideacpa.com, sito web: www.ideacpa.comFattori dietetici e celiachia nel terzo millennioBologna, 26 aprile, Palazzo della Cultura e dei Congressi, P.zza della Costituzione 4/aPresidenti: dott. R. De Giorgio, dott. U. VoltaAlcuni argomenti: nuovi aspetti nella patogenesi, soglia della tossicità del glutine, la dieta aglutinata:solo effetti positivi?, nuovi cereali nella dieta, oltre la dieta aglutinata: nuove strategie terapeuticheInformazioni: Segreteria Organizzativa Progetto Meeting, Via De’ Mattuiani 4, 40124 Bologna,tel. 051 585792, fax 051 3396122, e-mail: info@progettomeeting.itEcm: previsto accreditamento ecmApproccio multidisciplinare nelle patologie pleuricheRionero in Vulture, 15 e 16 aprile 2010, Irccs Ospedale Oncologico Regione BasilicataPresidente: prof. Cosimo LequaglieDestinatari: il Congresso è aperto a 150 medici specializzati in chirurgia toracica, oncologia medica, radioterapia,pneumologia, anatomia patologica, 60 infermieri professionali, 20 tecnici di radioterapia e radiologiaInformazioni: Segreteria Scientifico/Organizzativa dott. Gioacchino Marziano, d.ssa Gabriella Giudice,d.ssa Rita Daniela Marasco, d.ssa Margherita Garramone, fax 0972 726214, tel. 0972 726708 - 213 - 701,e-mail: direzione.scientifica@crob.it, sito web: www.chirurgiatoracica-crob.itEcm: sono state eseguite le procedure per l’accreditamento ecm presso il ministero della SaluteGiornate romane di medicina clinicaRoma, 15 e 16 aprile, Auditorium Via Rieti 13Organizzatore e Presidente: prof. Filippo Rossi FanelliObiettivi: l’ evento si propone di fornire un aggiornamento medico di elevato standard qualitativo nel campodelle malattie infettive, della neurologia e delle malattie cardiovascolari, attraverso lezioni frontali e una discussioneinterattiva tra esperti e partecipanti all’eventoDestinatari: medici di medicina interna, medicina generale, cardiologia, neurologia e infettivologiaInformazioni: Segreteria Organizzativa Omnia Meeting & Congressi srl, tel. 06 4822029, fax 06 4815339,e-mail: lpolini@omniameeting.com, sito web: www.omniameeting.comSegreteria Scientifica: prof. Maurizio Muscaritoli, dott. Alessio MolfinoEcm: sono state attivate le procedure per ottenere crediti ecm da parte del ministero della Salute33


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIMedicina della riproduzione: sterilità di coppia e fattore etàSiena, 22-24 maggioPresidenti: dott. V. De Leo, dott. F. PetragliaInformazioni: Segreteria Organizzativa MKT Consulting, Via Cassia 1110, 00189 Roma,tel. 06 39746189, fax 06 45438292, e-mail: congressi@mkt-consuling.itDolore cronico nella riabilitazione; quali indicatorie quale trattamento?Pianezza (To), 17 aprile, centro congressi papa Giovanni XXIII, Strada San Gillio 75Obiettivi: il convegno si propone di focalizzare i problemi del dolore cronico in riabilitazione, di far acquisire conoscenzeteoriche nella diagnosi, gestione e terapia delle sindromi algo disfunzionali di tipo muscolo scheletrico,di far acquisire conoscenze pratiche nella diagnosi differenziale delle patologie algiche e nella definizione di indicatoriselettivi e di un percorso terapeutico appropriatoInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Mario Luciano Avalle, Casa di Cura Villa Iris, tel. 011 9663700Segreteria Organizzativa: sig.ra Simona Operto, Casa di Cura Villa Iris, tel. 011 9663700, e-mail: villa-iris@tin.itEcm: convegno accreditato ecm per medici, psicologi, fisioterapistiSan Marino breast forumRepubblica di San Marino, 23-24 aprilePresidente: dott. Cesare MagalottiArgomenti: chirurgica senologica e plastica, oncologia, radiologia, medicina nucleare, fisiatria, riproduzione, psicologiae nutrizioneOrganizzatore: Associazione Sammarinesi Donne Operate al Seno, Sant’AgataDestinatari: medici, infermieri, psicologi, tecnici di radiologia, fisioterapistiInformazioni: Segreteria Scientifica Team Senologico I.S.S., tel. 331 6304153, 331 6304143, fax 0543 780353,e-mail: sanmarinobreastforum@gmail.comAccademia italiana di stomatologia implantoprotesica - Società italiana di radiologia medicaRadiologia odontostomatologicaBologna, 22 aprile, Royal Hotel Carlton, Via Montebello 8Coordinatori: Paolo Diotallevi, Enrico Moglioni, Gino GhigiDestinatari: medici odontoiatri e medici radiologiInformazioni: Segreteria AISI, Via Indipendenza 56, 40121 Bologna, tel. 051 4210755, e-mail: info@aisiitalia.comEcm: riconosciuti crediti ecmSocietà italiana di chirurgia nell’ospedalità privata20 anni di chirurgia laparoscopicaRoma,15-17 aprile, Hotel Villa Pamphili, Via della Nocetta 105Presidenti: prof. Giovanni Salvini, prof. Raffaele NudoArgomenti: tema conduttore è l’evoluzione e l’avanzamento della chirurgia mini invasiva e gli spazi sempre maggioriche in questi 20 anni di chirurgia laparoscopica ha conquistato in tutti gli ambiti di applicazione (chirurgia epatica,splenica, colica, pancreatica, esofagogastrica, uroginecologica), fino al ruolo sempre maggiore che riveste nell’ambitodei trapianti d’organoInformazioni: Segreteria Organizzativa LB Group Srl, C.ne Clodia 133, 00195 Roma, Agostina Torino,tel./fax 06 45422450, int. 208, e-mail: agostinatorino@lbgroup.itEcm: evento accreditato sia per medici che per infermieriSicurezza alimentare: controllo di filieraPalermo, 28 aprile, Via C. OnoratoResponsabile scientifico: dott. Carlo VolanteObiettivo: migliorare le conoscenze e le competenze professionali in ambito di sicurezza alimentare, e nelle attività diprevenzione, autocontrollo e controllo ufficiale degli alimentiDestinatari: medici chirurghi, veterinari, biologi, chimici, assistenti sanitariInformazioni e iscrizioni: Associazione Sintesi, Viale delle Scienze ed. 6, Palermotel. 091 421788, fax 091 6571655, sito web: www.associazionesintesi.it, e-mail: formazione@associazionesintesi.itEcm: richiesti crediti formativi34


MEDICINAObesità, la ricercaapre una nuova frontieraLo stile di vita moderno, l’alimentazione, la mancata attenzionealla cura del corpo e di conseguenza della salute, stannocreando nuove problematiche e nuove patologie.I consigli del medico ai pazienti a rischiodi Maurizio ZomparelliSi parla sempre più didanno d’organo e dimalattia sistemica cardiovascolaree renale, conuna seria compromissionecircolatoria a danno del cuore,del cervello ed ovviamentedei reni. Ma propriodalla ricerca si pone massimaattenzione a due sistemiparagonabili a veri e propriorgani, sistemi come l’endotelioed il grasso, il primorappresentato dalle celluleendoteliali, il secondo dagliadipociti: entrambi responsabilinel bene e nel maledella eziopatogenesi di patologiecome il diabete el’ipertensione arteriosa e diconseguenza della degenerazioneateromasica del sistemacardiovascolare e dell’insufficienzarenale.Sia le cellule endoteliali, siagli adipociti sono dei veri laboratorichimico recettorialiin grado di provocarecambiamenti significatividella fisiologia e dell’immu-“Favorire il consumodi verdure e fruttaed eliminare i cibigrassi ed i sistemidi cottura nocivi“nità nel corpo umano. Infattigli adipociti, soprattuttoquelli presenti nel grassoviscerale addominale, aumentanola produzione diinterleuchina-6, il cui aumentonel sangue è predittivodella insorgenza di malattiecoronariche, così comeil TNF alfa (Tumor NecrosisFactor) che si associaad un aumento della PCR,attualmente considerata responsabilee presente nellacardiopatia ischemica e nell’infarto;altri fattori coinvoltisono gli inibitori dell’attivatoredel plasminogenoPAI1 che riducono il processodi fibrinolisi o megliolo scioglimento dei coagulipresenti nel lume delle arterieed infine, sempre gli adipocitiinducono la sintesi diadiponectina capace di contrastarelo sviluppo dei processiinfiammatori dell’endoteliovasale. Questo meccanismoriduce la stabilità el’aderenza della placca ateromasicasulla parete del vasoprovocando l’embolizzazionedella stessa causandoictus cerebri ed embolie polmonarioltre di quelle distalidegli arti inferiori, conconseguenze drammaticheper i pazienti, oltre che imprevedibili.Tutti questi studi hanno difatto aperto una nuova frontierasulla comprensionedella malattia metabolica,sul diabete, sull’ipertensionee sulla insufficienza renalemettendoci d’accordosul fatto che bisogna intervenireprecocemente ed inmodo multi sistemico perscongiurare l’insorgenza dellepatologie citate.Il precondizionamento patologicosi esplica già nellacamera gestazionale; infattiil feto esposto a fattori condizionanticome l’insulinaed altre sostanze che influenzanoil metabolismo,porta in essere i geni dellemalattie che svilupperà infuturo, oltre a quelli possibili,già presenti come matricegenetica cromosomica.Ecco, quindi, risultarefondamentale l’approcciodel medico nell’educare lepuerpere ad una sana alimentazioneaccompagnataad una continua preparazioneatletica soprattutto ditipo aerobica.I consigli da parte del medicoai pazienti esposti aqueste problematiche varianodai consigli dietetici -favorendo il consumo diverdure e frutta ed eliminandoi cibi grassi ed i sistemidi cottura nocivi - aiconsigli sul fitness - favorendoun uso programmatocrescente dell’attivitàmotoria aerobica pressocentri idonei dedicati, giàpresenti sul territorio e sottocontrollo ospedaliero -.Altro consiglio riguarda lasomministrazione di farmaciper il controllo delmetabolismo glucidico equelli sull’ipertensione chedanno ottimi risultati sul rimodellamentocardio-vascolarecome gli ace-inibitoried i sartani di ultimagenerazione oltre all’uso distatine in caso di dislipidemieassociate. Infine unamenzione va fatta all’usodella chirurgia bariatrica incircostanze eccezionali laddovele terapie descrittehanno fallito dopo almenosei mesi e quando ci sia lanecessità di intervenire conrapidità per scongiurare i rischidi una patologia piùgrave. •35


RICERCA36di Flavio Massimo AmadioGiovanni Augusto Carlesimo, ProfessoreAssociato di Neurologia presso il Dipartimentodi neuroscienze dell'Università Tor Vergata edirigente medico presso il Reparto universitariodi neuroriabilitazione della Fondazione SantaLucia di Roma. Il prof. Carlesimo è autore dicirca 150 pubblicazioni e la sua attività diricerca è focalizzata sui disturbi della memoria,la compromissione neuropsicologica in sindromidemenziali, i disturbi dello sviluppo cognitivoe delle abilità mnesiche nel ritardo mentaleAlzheimer, passo avantidella Fondazione S. LuciaQuando si parla di memoria,l’ippocampotorna sempre al centrodell’attenzione e sottoesame. Cosa c’è di nuovonella ricerca che avete condotto?In effetti è noto da diversidecenni che gli individuisofferenti - per cause traumatiche,tossiche, infettive,etc. - di un danno anatomicoa carico dell’ippocampopresentano, invariabilmente,una riduzione dell’efficienzadella memoria, finoad una vera e propria amnesia.Il nostro studio oraha evidenziato che è propriol’ippocampo, insiemealle vicine strutture paraippocampali,il primo ad es-“sere aggredito dall’Alzheimer.Ciò spiega perché undeficit della memoria è ilpiù immediato campanellod’allarme dell’insorgenzadella malattia anche insoggetti relativamente anzianied apparentementenormali.Per arrivare ad evidenziarela correlazione, i ricercatorihanno preso in esame 76soggetti sani ed esenti dachiare patologie neurologiche,di età compresa tra i20 e gli 80 anni. Tutti sonostati sottoposti alla risonanzamagnetica con DTI,capace di evidenziare le alterazionidella microstrutturadelle cellule nervose. Ilcampione studiato è statocontemporaneamente valutatocon test di memoriaverbale e visiva a lungo termine.Dalla valutazionecongiunta, neuroradiologicae neuropsicologica, èemerso che nei soggetti aldi sopra dei 50 anni di etàle basse prestazioni ai testdi memoria erano effettivamentecorrelate a significativealterazioni microstrutturalia livello dell’ippocampo.La malattia di Alzheimersta diventando una vera epropria emergenza, anchesociale, a causa dell’aumentodell’età media dellapopolazione nei paesi sviluppati;queste nuove evidenzescientifiche possonoavere una ricaduta praticaper diagnosi precoci?“Dopo la pubblicazione del nostro studio su Neurologye la notizia che ne hanno dato i mezzi di informazione,abbiamo iniziato a ricevere numerose richieste di personeche ci chiedevano informazioni sulla possibilità di partecipareal nostro protocollo neuropsicologico/neuroradiologicoI risultati dello studio cheabbiamo condotto suggerisconoche anche nei soggettianziani con prestazionidella memoria ridotte allivello più basso della sogliadi normalità – ma non clinicamenterilevanti – andrebbeaccertata l’eventualecontemporaneità di alterazionimicrostrutturali acarico dell’ippocampo. Il riscontrodi questa associazionetra le due condizionipotrebbe essere predittivadi un’aumentata suscettibilitàa sviluppare la malattia.A tal fine, presso la FondazioneSanta Lucia proseguiremola valutazione periodica,per circa tre anni,dei soggetti che sono statiinclusi nello studio.In campo neurologico questaricerca italiana segnaquindi un punto a favorenel monitoraggio e nellavalutazione dell’insorgenzadell’Alzheimer. Ma talemetodica è già utilizzabilecon finalità cliniche?Immediatamente dopo lapubblicazione del nostrostudio su Neurology e lanotizia che ne hanno dato imezzi di informazione, abbiamoiniziato a riceverenumerose richieste di personeche ci chiedevano informazionisulla possibilitàdi partecipare al nostro protocolloneuropsicologico/neuroradiologicoal finedi escludere in loro la presenzadi segni premonitoridello sviluppo di malattiadi Alzheimer. Va però ricordatoche siamo ancorain fase di verifica sperimentale:occorre pertantoribadire che la sua reale ef-


RICERCAficacia nel predire la successivamanifestazione diuna demenza degenerativadovrà essere confermatanello studio longitudinaletuttora in corso presso ilnostro istituto.E se sarà confermata se nepotranno avvantaggiareanche le terapie?E’ opinione diffusa tra i ricercatoriche l’importanzadi uno strumento di diagnosiprecoce per la malattiadi Alzheimer, addiritturain una fase preclinicadella stessa, è da ricercarenel fatto che i possibili interventifarmacologici, siaquelli già disponibili siaquelli ancora in fase di sperimentazione,potranno esseretanto più efficaci quantopiù precocemente nelcorso dello sviluppo dellamalattia essi saranno iniziati.Quindi, se sarà confermatala validità di questa innovativametodologia di valutazione,potrebbero esseresviluppate anche nuovee più precoci terapie farmacologichein grado dimodificare in modo significativoil decorso della patologianeurodegenerativa.Quali segnali andrebberointerpretati come “campanellidi allarme” e consigliarequindi ad una personanon ancora anzianadi sottoporsi ad un primoaccertamento?La raccomandazione operativache deriva dai risultatidal nostro studio è, indefinitiva, che da una certaetà in poi - diciamo oltrei 55-60 anni - le difficoltàmnesiche che si registranonella vita quotidiana, senon particolarmente gravio frequenti, non debbonoessere né drammatizzatema nemmeno trascuratecome se fossero sempre ecomunque il normale pedaggioda pagare all’avanzaredell’età. Non ricordareogni tanto appuntamenti,informazioni o, a volte,il luogo dove sono stati ripostidegli oggetti sonolapsus della memoria assolutamentefisiologici; soltantoquando tali disturbiiniziano ad interferire inmaniera significativa conle nostre attività quotidianeè buona norma rivolgersiallo specialista, neurologoo geriatra, meglioancora se operativo all’internodi centri specializzatiper i disturbi della memoria,al fine di effettuarequegli esami clinici e strumentalinecessari perescludere processi patologiciin atto o, se nel caso,per indirizzare verso ulterioriapprofondimenti o interventiterapeutici. •Dopo i 50 anni di età sarebbe utile sottoporsi - anche in condizioni di normalità– ad una valutazione approfondita della propria memoria per evidenziareprecocemente l’eventuale predisposizione a sviluppare la malattia diAlzheimer. Predisposizione che ora può essere rilevata unendo la valutazionetramite test tradizionali ad una particolare tecnica di elaborazione delle immaginidella risonanza magnetica nucleare: la Diffusion Tensor Imaging(DTI), in grado di “vedere” le alterazioni anatomiche a carico delle aree delcervello responsabili del funzionamento della memoria, in particolare quellemicrostrutturali riferibili all’ippocampo che risultano sempre associate adeventuali deficit. Questa nuova metodica di indagine è indicata da un recentestudio italiano condotto da un gruppo di ricercatori dell’IRCCS FondazioneSanta Lucia e dell’Università di Roma Tor Vergata, pubblicato su Neurology,la rivista ufficiale dell’American Academy of Neurology.37


RICERCAdi Enzo GalloRiconoscere e curareil tumore alla prostataLa cura del cancro della prostata non è più una chimera.Riconoscere in anticipo le forme più aggressive porta ormaigli specialisti a salvare molte vite umanedel tumoredella prostata è inL’incidenzanetto aumento nelmondo occidentale: da 55a 300 nuovi casi l’annoogni 100mila uomini, circa14mila nuovi casi ognianno in Italia. Nonostantequesti numeri, la patologiapresenta tuttavia un bassotasso di mortalità. Ne parliamocon il professor RoccoDamiano, direttore dell’unitàoperativa di urologiapresso il Campus dell’UniversitàMagna Graeciadi Catanzaro, che spiegacome riconoscere precocementeil cancro dellaprostata e come curarlo.In base a quali segni unpaziente può pensare diavere un cancro alla prostata?Ai primi stadi di sviluppo,il cancro della prostatanon dà alcun sintomo. Eccoperché le linee guidaraccomandano di sottoporsia controlli annualidopo i 50 anni di età e cosìfacendo la diagnosi puòessere tempestiva.Il cancro della prostata èun male comunque curabilecon ampi margini disuccesso se diagnosticatoprecocemente.Quali sono gli esami consigliati?Il primo esame suggeritoè il dosaggio di una particolareproteina presentenel sangue, il PSA.Il PSA non è un marcatoretumorale, ma valori elevati,e di solito superiori a4 ng/ml, si associano conuna certa frequenza a cancrodella prostata.Va però chiarito che ancheil semplice aumentodi dimensioni della prostataoppure una infiammazionepuò causareun’elevazione di tali valori.La presenza di un valoreelevato del PSA oppurela presenza di un sospettoall’esame clinicodella prostata, richiedonol’effettuazione di ulterioriaccertamenti.Tra questi di notevole attualitàè l’esame dellaPCA3 sulle urine, nuovotest genetico per il cancrodella prostata.Questo esame rappresentauna novità nella diagnosidel cancro della prostata?Il PCA3 test, effettuato sucampioni di urine raccoltedopo aver effettuato unmassaggio della prostata,non sostituisce l’antigeneprostatico specifico (PSA)ma fornisce informazioniutili, in aggiunta a quellefornite dal PSA, per decideresull’opportunità omeno di procedere all’esecuzionedi una biopsiaprostatica.Una volta che il pazienteè certo di avere un cancroalla prostata, quale curaconsiglia?In generale ci sono tre possibilitàdi cura: la prima èchirurgica, la seconda è radioterapica,la terza è farmacologica.Dobbiamo però,tener conto che il trattamentocon la più altapossibilità di successo intermini di cura dal cancronon sempre rappresenta ilmiglior trattamento per ilpaziente nella sua individualità.La terapia va decisacaso per caso, discutendonecon esso, avvalendocidi strumenti appropriatidi valutazione deirischi e della efficacia deltrattamento.Il Campus dell’UniversitàMagna Graecia di Catanzarodi quali tecniche innovativesi avvale per la curae la degenza dei pazienti?Negli ultimi anni presso ilCampus, stiamo dando ungrande impulso all’impiegodi nuove tecnologie nel trattamentodelle malattie dell’apparatourinario. Tra essela chirurgia laparoscopicariveste sicuramente unruolo preminente, permettendol’esecuzione di procedureterapeutiche che duplicanol’efficacia di quelletradizionali ma con il notevolevantaggio di non doverricorrere alle incisioni chirurgichetradizionali. LaCattedra di Urologia dell’Universitàdi Catanzaro hasviluppato negli ultimi anniattività clinica e di ricercanel settore delle tecniche mininvasiveurologiche. È diventataun vero e propriocentro di riferimento per lacura dei tumori urologici. •38


LETTERATURA“Nature” indaga sul progressodel prossimo decennioLa prestigiosa rivista scientifica ha divulgato le anticipazioni sui risultatiche nell’immediato futuro ci si aspetta dalla ricerca. Tra gli obiettivilo sviluppo di farmaci capaci di agire su specifiche differenze genetichedi Livio FrittellaLa prestigiosa rivista haprovato ad immaginarequali saranno i temi piùcaldi del prossimo decennio,e per abbozzare questo ipotetico,ma verosimile, profilodel futuro ha chiesto il pareredi 18 esperti di altrettantediscipline, dall’astronomiae l’informatica allademografia e l’ecologia, passandoattraverso farmacologia,biologia, genetica emedicina.David Reiman, capo del dipartimentodi malattie infettivedel californiano VeteranAffairs Palo Alto HealthCare System individuanel corpo umano uno degliecosistemi più interessantida studiare nei dieci anni avenire. Reiman è convintoche non è lontano il giornoin cui si riuscirà a comprenderesotto tutti gli aspetti ilcontributo delle comunitàmicrobiche che occupanoun’ampia serie di habitat all’internodella fisiologia dell’homosapiens. Al momentoconosciamo solo in partel’influenza che questi minuscoliospiti hanno sul nostroorganismo, ma si arriverà acapire come il corpo umanoregola la composizione dellecomunità microbiche chelo abitano, che cosa influenzaqueste popolazioni, comeresistono alle perturbazionicausate da forze come gli antibioticie quali sono le ricadutedi queste loro proprietàsulla salute umana.Secondo Jeremy K. Nicholson,capo del Dipartimentodi Chirurgia e Oncologia all’ImperialCollege di Londra,gli studi dovranno concentrarsisulle interazioni esistentitra il metabolismoumano e quello della floramicrobica intestinale, perchégli squilibri che possonogenerarsi tra l’uno e l’altrosono all’origine di moltidisturbi, come le coliti ulcerose,il morbo di Crohn,l’obesità, il diabete e alcunemalattie autoimmuni. Intornoal 2020 si potranno utilizzaremodelli matematiciper interpretare i dati suiprocessi metabolici dei batteri,usando la risonanza magneticanucleare e la spettroscopiadi massa per arrivarea definire nuove stradedi intervento terapeutico capacidi debellare molti mali.David Goldstein della DukeUniversity ritiene che la geneticaricoprirà un ruolosempre più rilevante nellamedicina. Il numero di fattoridi rischio “ad alto impatto”identificati cresceràin maniera direttamente proporzionaleal numero dei genomisequenziati. Intorno al2020, dice Goldstein, il panoramapotrebbe esserequesto: analisi degli embrioniper individuare, findall’inizio, mutazioni che potrebberoessere all’origine difuture malattie; sviluppo difarmaci capaci di agire suspecifiche differenze genetiche;scoperta di nuovi fattoridi rischio nel dna destinatia diventare bersagli terapeuticiin patologie pocotrattate come la schizofrenia,l’epilessia e il cancro. Ècerto che “nel prossimo decennioil dna di milioni dipersone sarà sequenziato.Molti individui verranno aconoscenza dei rischi checorrono. Questo è il momentodi fare serie considerazionisu come affrontarele implicazioni pratiche edetiche di tale potere predittivo”.Thomas M. Baer dello StanfordPhotonics ResearchCenter e Nicholas P. Bigelowdel Dipartimento di Fisica eAstronomia dell’Universityof Rochester preannuncianomicroscopi che incorporanosorgenti laser per il sequenziamentodiretto dellemolecole biologiche.Una delle sfide della biologiadi sintesi sarà – a detta diGeorge Church, docente digenetica alla Harvard MedicalSchool – integrare l’ingegneriamolecolare con l’informaticain modo da crearesistemi complessi.In questo modo, gli scienziatiavranno a disposizione strumentiche, ad esempio, consentirannodi ottimizzare lecatalisi o indurranno popolazionidi organismi a cooperareper produrre una determinatasostanza chimica.Ne deriverà maggiore efficienzanella produzione enella diffusione di farmaci.Si potrebbe arrivare allacreazione di cellule staminalio batteri “programmabili”in grado di “sentire” un tumore,coordinare un adeguatoattacco e infine penetrarenelle cellule canceroseper rilasciare tossine.Aspettative troppo azzardate?Siccome, come dicel’informatico Alan Kay, “ilmiglior modo per predire ilfuturo è inventarlo”, possiamoessere fiduciosi chetante menti creative con illoro lavoro riusciranno atrasformare queste ipotesiin realtà. •39


IN MISSIONE40di Ezio PaseroHaiti, raso al suoloun paese in ginocchioPort au Prince (Haiti)– Quasi non credevanoai loro occhi, i nostrisoldati, davanti a tuttaquella distruzione, quandohanno raggiunto la capitaledel paese più povero dell’emisferosettentrionale. Esolo in quel momento, davantia quello spettacoloterribile, inimmaginabile,si sono resi conto di quantodura e impegnativa sarebbestata la loro guerracontro un terremoto devastanteche aveva raso alsuolo un paese che già erain ginocchio. Una guerraspeciale per uomini e armispeciali, naturalmente. Soldatiarmati più di buonavolontà e spirito umanitarioche di fucili. Elicotteridotati di mitragliatrici utilizzatiper trasportare malatie feriti. Una nave daguerra, il Cavour, prima eunica portaerei italiana, costruitaper uccidere e distruggeree utilizzata inveceper salvare vite, impegnataper la sua missionedi esordio in un’operazionedi pace. Così, una voltadi più, le Forze Armate italianehanno dimostrato laloro vocazione e la loropreparazione specifica nell’intervenireovunque nelmondo disastri e catastrofimettano in ginocchio interepopolazioni che hannobisogno di aiuto. Comequella di Haiti, appunto,isola caraibica un tempobellissima e ora disperata,sconvolta dallo spaventosoterremoto del 12 gennaioscorso.Per contribuire alla missioneinternazionale di soccorso“White Crane”, laportaerei Cavour, comandatadal capitano di vascelloGianluigi Reversi, èsalpata il 19 gennaio dalmolo Fincantieri di Muggiano(La Spezia), ha fattoscalo a Civitavecchia perimbarcare derrate alimentarie aiuti umanitari (inparticolare, 135 tonnellatedi materiale fornito dalWorld Food Program e 77tonnellate di aiuti dellaCroce Rossa Italiana), e haraggiunto le coste dell’isoladi Hispaniola (nella parteorientale la RepubblicaDominicana, nella parteoccidentale quella di Haiti)il 2 febbraio. A bordo,oltre a otto infermiere volontariedella Croce RossaItaliana, i 550 marinai dell’equipaggioe altri 350 militaridell’Esercito, dellaMarina, dell’Aeronautica edei Carabinieri. Tutti uominispecializzati in differentimansioni militari(Genio, Force Protection,trasmissioni, polizia militare)e personale sanitariodestinato a essere impiegatosull’isola nell’ospedaleRole 2 “Light Manoeuvre”imbarcato sulla nave.Ancora a bordo, infine, oltrea sei preziosissimi elicottericargo, due EH101e quattro SH3D, unaquantità impressionante dimezzi militari della TaskForce “Genio” della Brigataalpina Julia: 18 veicoliper il trasporto del personale,29 autocarri per iltrasporto dei materiali, unagru, otto pale caricatriciruotate, due escavatori eun apripista cingolati peril ripristino della viabilitàstradale, lo sgombero dellemacerie e la demolizionedelle strutture pericolanti,un’autobotte per iltrasporto di acqua potabile,un apparato per la potabilizzazionedell’acqua,uno shelter frigo per laconservazione dei generialimentari, due cucine dacampo e un apparato perla disinfestazione. Da aggiungerea tutto questo,poi, le 60 persone tra tecnicie personale sanitariodelle Forze Armate brasiliane,compresi medici edinfermieri civili, oltre a dueelicotteri della Marina brasilianae materiali vari imbarcatidurante la rapidasosta a Fortaleza del 28gennaio.Insomma, una quantità diuomini, mezzi e aiuti chedifficilmente sarebbe statopossibile trasportare conuna nave diversa e menoefficiente di questa nuovissimaportaerei, al di làdelle polemiche che hannofatto seguito alla decisionedi farla debuttare proprioin questa occasione. Pernon dire dell’ospedale organizzatoa bordo del Cavour:una zona ospedalieradi 400 metri quadrati,con due ambulatori, dueA bordo del Cavouruna zona ospedalieradi 400 metri quadraticon 37 sanitaritra medici e“paramedici“


IN MISSIONEsale operatorie, una sala dirianimazione e una per terapiaintensiva, una sala radiologica-TAC,una sala ditrattamento per ustionati,un laboratorio di analisi,uno odontoiatrico e una saladegenza per venti pazienti,con 37 sanitari tramedici e paramedici appartenentia tutte le Forze Armate,attrezzature medicaliall’avanguardia… E, unicadisponibile tra le diversenazioni intervenute in soccorsoad Haiti, una cameradi decompressione mobile,gestita e diretta dagli specialistidel Gruppo OperativoSubacquei (Comsubin),fondamentale per le patologiedovute a traumi daschiacciamento.Lunedì primo febbraio,mentre ancora il Cavour sitrovava in navigazione nelleacque al largo di Port auPrince, la capitale di Haiti,gli elicotteri della Marinaitaliana e i due di quellabrasiliana hanno effettuatoun ponte aereo persbarcare, con 25 voli, gliaiuti umanitari e sanitari.La maggior parte dei mezzipesanti della task forceGenio sono poi sbarcati ilmercoledì successivo aPorto Caucedo, il più importanteporto commercialedella Repubblica Dominicana,e dopo 24 ore diviaggio hanno raggiuntoPort au Prince, dove gli Alpinisi sono impegnati nellarimozione delle maceriee nella ricostruzione di alcuninfrastrutture dell’ospedalepediatrico SanDamian, della fondazioneNph (Nuestros PequenosHermanos) - FondazioneFrancesca Rava, diretto daPadre Rick Lafayette. Insoli due giorni di lavorosenza soste, le ruspe e imezzi pesanti dei militariitaliani hanno provvedutoa rimuovere le macerielungo tutto il perimetro dicinta dell’ospedale pediatrico,oltre a ripristinare lacorretta viabilità lungo lestrade limitrofe e a rinforzareil muro di cinta dellastruttura sanitaria. E findall’arrivo, a bordo dellaportaerei, è stata immediatamentemessa in funzionel’apparecchiatura per la potabilizzazionedell’acquamarina: così, ogni giornovengono dissalati e potabilizzati100 mila litri di acqua,che poi vengono distribuitialla popolazione.Sono stati consegnati anchedieci quintali di farinaal forno dell’ospedale pediatricoper la produzionedi pane fresco destinato aibambini.Infine, gli elicotteri dellaportaerei Cavour e il teamMedevac (Medical evacuation)italiano si sono dedicatialle evacuazioni medichenell’area di Port auPrince anche per conto dell’ONU.Il primo caso è stato quellodi una donna di 51 annicon una sospetta lesionemidollare, trasportata abordo del Cavour per accertamentispecialistici chehanno confermato la diagnosi.Dopo soli cinqueminuti dalla richiesta disoccorso, il team specialisticoMedevac, costituitoda personale medico e paramedicodell’AeronauticaMilitare, era pronto sulponte di volo per decollarea bordo dell’elicotteroEH101 della Marina militareappositamente configuratoper le evacuazionimediche. E con la stessarapidità, il 9 febbraio, èstata salvata la vita di unbambino di 8 anni. I bambinihanno ricevuto ovviamenteattenzioni specialida parte dei nostri militariimpegnati nella missione.E quelli in condizioni piùgravi, bisognosi di assistenzamedica specialisticache non era possibilegarantire loro ad Haiti, il12 febbraio sono stati trasportartiin Italia con i lorofamiliari, circa 150 personein tutto, con un velivolo767 del 14° Stormodi Pratica di Mare. Almenoloro, grazie all’interventodei nostri militari,dalla guerra terribile controil terremoto sono uscitivivi. •41


APPUNTAMENTIdi Ludovica MarianiMalattie reumatiche,ricerca e solidarietàUno spettacolo a Roma con la partecipazione di Carla Fracci perpromuovere azioni di solidarietà verso le persone che soffrono diartrite. Le malattie reumatiche per la maggior parte non si possonoprevenire. Però si possono diagnosticare precocementeLe patologie reumatichesono tra le malattiepiù diffuse. Ad oggiuna stima prudente (sonomalattie subdole spessodifficili da diagnosticare)parla di 300 milioni di malatinel mondo dei quali 1su 7 nel mondo occidentalee oltre 5 milioni solo inItalia. E con l’età il numerodei malati aumenta inmaniera esponenziale finoad arrivare a una personasu tre dopo i 65 anni.In un Paese come il nostroin progressivo e continuoinvecchiamento le malattiereumatiche (specie l’artrosi,la patologia più diffusagià intorno ai 40 anni)rappresentano un graveproblema sociale e economico.Oltre 20 miliardi all’anno,6 e mezzo dei quali si devonoalla sola artrosi, i costiche pesano sulle cassedel Servizio Sanitario Nazionaleda attribuire ingran parte alla ridotta produttivitàche le patologiereumatiche comportano.Di fronte a questi numeriimpressionanti ci si aspetterebbeun’attenzione fortenel settore del finanziamentoalla ricerca.Ma si sa, se il nostro ‘nonè un Paese per vecchi’ nonlo è neanche per i giovaniricercatori spesso costrettiad emigrare (la tristementenota ‘fuga di cervelli’)per poter lavorare.Di questo problema comedi cure e diagnosi precoceparliamo con Silvana Zenireumatologa dell’IstitutoOrtopedico Gaetano Pinidi Milano e segretaria dellaFIRA (www.firaonlus.it)Fondazione Italiana per laRicerca sull’Artrite, unaonlus che si pone comeobiettivo quello di sostenerela ricerca medicoscientifica nel campo dellacura e dello studio dellemalattie reumatiche.Fira, la Fondazione per la ricerca sull’artriteche ha l’obiettivo di sostenere la ricercamedico-scientifica nel campo della curae studio delle malattie reumaticheIl Premio Nobel RenatoDulbecco ha dichiarato:“Il grado di civiltà di unPaese si misura da quantoinveste in ricerca scientifica”.A che punto di “civiltà”è l’Italia?È un tipo di investimentonon molto seguito e sostenutocon difficoltà.E quali sono, secondo lei,i motivi?Probabilmente perché i privatinon hanno ancora capitoche possono e devonosostenere la ricerca comeinvece fanno le charities all’estero,è un modello cheancora non ha trovato proselitiin Italia. Non sapreidire il perché. Forse perchénon si è ancora compresoche legare il proprio nomeo quella della propria aziendaa una Fondazione o auna ricerca fa perpetuare ilproprio nome, è un po’ comeavere un figlio.In quale ambito opera laFIRA?Il nostro campo specificoè favorire la ricerca e lo studiodelle malattie reumaticheattraverso sovvenzioni,premi, borse di studio e laraccolta fondi da destinarea questi scopi.Che cosa dobbiamo aspettarcidalla ricerca in unprossimo futuro?FIFondazione Italianaper la Ricerca sull’ArtriteAIo credo che dovremoaspettarci soltanto di potermigliorare nella cura diqueste malattie. Innanzituttoarrivando ad una diagnosiestremamente precocedella malattie stesseperché questa è una cosafondamentale. Il leitmotiv,per cosi dire, delle malattiereumatiche è che per lamaggior parte non si possonopurtroppo prevenire;però si possono diagnosticareprecocemente. È inquesta direzione che bisognaintensificare gli sforziper poter intervenire conanticipo prima che gli organicolpiti vengano danneggiatiin maniera irreparabile.Ci sono malattie reumatichedi cui notate un’incidenzaparticolare?Non ho l’impressione chele malattie reumatiche sianoin aumento. Si potrebbeperò avere questa impressioneperché vengonodiagnosticate prima e conmaggiore precisione rispettoal passato. Eppurenon è abbastanza. Comeho detto c’è ancora moltoda fare in questo senso, edè solo la ricerca che puòdarci la possibilità di unavera efficace tempestivadiagnosi.Il nostro Paese ha avutosuccessi recenti nella ricercao riconoscimenti incampo internazionale?L’Italia ha ospitato a febbraioil Primo Congresso42


APPUNTAMENTICarla Fracci durante lo spettacolo "L'heure exquise"Mondiale per la Sclerodermiache è un’altra patologiaseguita dai reumatologi.Inoltre si sta preparandol’EULAR, il congressoeuropeo di reumatologia,che sarà a giugnoa Roma (alla Nuova Fieradi Roma dal 16 al 19 ndr)e avere il compito di organizzarequesto congressoè un grande onore cheè stato fatto all’Italia, leassicuro che non è facileottenerlo.Ho ricevuto una mail dovesi comunica che l’Italiaè quella che ha inviatoil maggior numero di abstractsa questo congresso.Questo sta a dimostrareil grosso fervoreche c’è, pur tra mille difficoltà,fra gli studiosi enella ricerca italiana, chepur se non sufficientementefinanziata va avanticomunque. E grazie ancheall’impegno di questepersone se oggi in Italia cisono centri universitari eospedalieri che si occupanodi reumatologia ad altissimolivello.Anche nella reumatologia,come in altri campi medici,ci sono malattie rare ecome tali trascurate dai finanziamentidelle case farmaceutichee dai ricercatori?Abbiamo una serie di patologierare come la polimiosite,la dermatomiosite, laconnettivite mista e la connettiviteindifferenziata. Manon vengono trascurate, almenonon dai ricercatori, esono stati pubblicati dei lavoriche inducono a sperarein cure efficaci.Da ottobre dello scorso annola Fira ha un testimoniald’eccezione: l’étoileCarla Fracci che ha dichiarato:“Desidero contribuirea promuovere e stimolarela ricerca sull’artriteperché danneggia learticolazioni, compromettendoanche gravemente lavita, l’autonomia e le capacitàlavorative di chi nesoffre”. Con un’intera seratadel balletto-spettacolo“L’heure exquise” (loscorso 28 febbraio al TeatroNazionale di Roma) -dedicata alla sensibilizzazioneper la raccolta fondiper la cura e la ricerca -Carla Fracci ha inauguratola sua collaborazionecon la onlus.Sono in programma iniziativesimili a quella cheha visto protagonista la signoraFracci?È stato molto faticoso trovareil primo testimonial,e certo non perché la signoraFracci abbia fatto lapreziosa. Ma in primo tempocercavamo un testimonialtra personaggi famosiche avessero una delle malattiedi cui ci occupiamo.Abbiamo riscontrato ungrosso timore, del pudorea manifestarsi tra i malatireumatici. Credo sia un discorsoanche di cultura,perché ad esempio l’attriceMonica Guerritore si èfatta fotografare a seno nudoper la campagna per laprevenzione del tumore allamammella.Il giorno in cui anche unmalato reumatico noto simanifesterà facendosi fotografareo accettando difare da testimonial sarà unbel giorno perché al momentoc’è ancora la vergognadi confessare questamalattia.Che cosa c’è di vergognoso?Sono malattie, quelle reumatiche,che finora nonhanno cure risolutive, fannochiudere molto in sestessi togliendo forse la vogliadi mostrarsi. In alcunicasi le cure cambiano sensibilmentela figura dellepersone e molti hanno vergognaa farsi vedere. Poi,penso soprattutto nell’ambitodello spettacolo, nonpiace dire che si ha unamalattia invalidante.Continuerà la collaborazionecon la signora Fracci?Certamente lo speriamo.Carla Fracci si è dimostratauna persona e un’artistamolto generosa cheha accettato di fare da testimonialalla Fira perchécrede veramente nei giovanie nella ricerca e credenel futuro che nasceproprio nel finanziare laricerca. •43


PSICOLOGIALapsus, se il motore va fuori giridi Antonio GulliQuante volte abbiamo detto una cosa per un’altra? Quante volte ci è capitato discrivere qualcosa che non era nelle nostre intenzioni scrivere? E quante volteci siamo accorti di leggere una cosa a “modo nostro” per poi scoprire che, rileggendo,quello che noi avevamo letto era solo il frutto di una nostra fantasia? Il fat-to che ciò accada ci deve far pensare che le nostre facoltà,a volte, non ci ubbidiscono? Oppure che non sappiamoparlare, scrivere o leggere? No. Molto semplicemente,quando ci accade questo, possiamo dire tranquillamentedi essere stati preda di un lapsus. Ma che cos’è un lapsus?Il termine lapsus significa letteralmente “scivolamento”.Siamo preda di un lapsus quando – di fatto – diventiamooggetti di un errore non voluto. O, per altro dire, l’inintezionalitàha preso il sopravvento. La natura del lapsus èla sua inconsapevolezza. La spiegazione più comune perquesto tipo di errori vuole che quando si verifica il soggettosi trova vittima in una specie di “coscienza latitante”.Alcune aree della riflessione psicologica ci indicanoche il lapsus è l’espressione di un rimosso; di un qualcosache, nei momenti meno aspettati, emerge a dispetto delleintenzioni della persona. In sostanza, secondo l’approcciopsicologico, l’inconscio, non sufficientemente governato,scavalca il nostro Io volitivo. Si possono immaginare altritipi di spiegazione? Esistono diversi tipi di lapsus. Famosie meno famosi. Insidiosi o meno. Quello più comune èil lapsus linguae. Questo errore ha come oggetto il parlare.Quando diciamo una cosa al posto di un’altra. In sostanza,quando pensiamo di dire una cosa ma ciò che vienedetto è cosa diversa. Questo tipo di lapsus è quello piùnoto perché si invera in pubblico. Quando questo tipo dierrore si verifica è sempre interessante vedere le facce deinostri interlocutori: o li scopri pensierosi nel cercare di capirese quanto da te detto ha significati reconditi, mettendoin atto una vera e propria indagine cognitiva sostenutadalla condizione di sospetto; oppure, li scopri disponibilie accondiscendenti perché, attraverso il contesto deldiscorso, colgono il significato di ciò che stai dicendo indipendentementeda ciò che hai realmente detto. I lapsusmeno noti sono quelli che si svolgono nel privato. Uno diquesti è il lapsus calami. Questo errore ha come oggettolo scrivere. Questo si verifica – alla stessa stregua del parlare– quando scriviamo una cosa diversa da quella pensatao che era nelle nostre intenzioni. Un’altra forma dilapsus è quello che si può definire lapsus facère. Questoha come oggetto l’agire. In sostanza questo si verificaquando facciamo una cosa al posto di un’altra. Cioè compiamoazioni che non erano quelle che si intendevanoCon il libro “Psicopatologia della vita quotidiana” scritto nel 1901,Sigmund Freud spiegò come i contenuti inconsci possano influenzareil divenire quotidiano. È il medico austriaco che per la prima voltastudia il lapsus ed il suo significato. Nella foto Freud e la figlia Anna,perseguitati dai nazisti, durante il viaggio verso l’esilio inglese44


PSICOLOGIAIl lapsus technè o ermeneutico ricorrequando interpretiamo le cose occultandogrande parte dell’evidenza attraversocui quelle cose si manifestanoUna dissonanza dovuta ad un conflittotra ciò che si pensa e ciò che si sente;a una discrasia tra ciò che si supponeconoscere e ciò che realmente si sae tra ciò che si vive e ciò che si vuole essererealizzare. Molto vicino a quest’ultimo è il lapsus legère.Questo ha come teatro dell’errore il leggere. Quante volteleggiamo così come immaginiamo di vedere. In sostanzasi “legge” come si pensa che quanto si sta leggendosia scritto.Si è detto che il lapsus è un errore. Quelli finora indicatisono recuperabili perché è possibile correggerli in quantoesistono dei codici attraverso cui si può operare il confronto.Nel primo caso ci si può largamente rifare all’intendimentodella frase; nel secondo sulla rilettura del testo;nel terzo caso andando a rileggersi quanto era scritto.Nel caso delle azioni involontarie, il raggiungimentodello scopo emette la sentenza circa la coerenza rispettoa ciò che abbiamo fatto. Mentre, come è facile intuire, ilquarto tipo di lapsus si presenta più insidioso dei primiindicati in quanto raramente si mette in discussione ciòche si dichiara di “aver letto”. In genere si è pronti a “giurare”che quanto asserito era scritto. Tranne poi tornare arileggere il testo.Ma se quest’ultimo presenta un grado di insidia altissimo,ci sono tipi di lapsus che raramente possono trovare unacorrezione, ammenoché non si fa ricorso a un certo livellodi riflessività accompagnata dal dubbio. Questi lapsushanno come oggetto il vedere e l’interpretare. Il primo lopossiamo definire lapsus vidère e ha come oggetto il vedere.In sostanza questo si invera quando vediamo cosìcome pensiamo che ciò che si sta vedendo sia ciò che ilnostro occhio percepisce. La verifica dell’errore, in questocaso, può passare attraverso l’uso di una telecamera odi una macchina fotografica. Ma quello che per antonomasiaè il più diabolico è il lapsus technè o ermeneutico.Questo ha come oggetto l’interpretare. Questo tipo di errorericorre quando interpretiamo le cose occultando grandeparte dell’evidenza attraverso cui quelle cose si manifestano.I pregiudizi, le convinzioni e/o le credenze sonola base di questo tipo di errore. Tranne poi ricrederci e coglieredentro di noi l’evidenza di esserci sbagliati nel valutaree giudicare.Come detto, alla base dei lapsus c’è la non consapevolezzadel soggetto. L’inconsapevolezza può essere prodotta daagenti naturali o artificiali. Ma che cos’è la consapevolezza?Generalmente, con il termine consapevolezza si intendeil possesso di un certo grado di conoscenza intorno aciò che si sta facendo. Conoscenza che si traduce, poi nell’avercoscienza di quanto si svolge. Questa spiegazione èsufficiente? Probabilmente solo in parte. Se fosse vera intutto dovremmo immaginare che chi possiede un elevatogrado di conoscenza non dovrebbe essere preda di lapsus.Ma come la realtà ci dimostra questo non accade.Ma, accettata l’idea che possa essere l’inconscio che prendeil sopravvento – Freud potette ampliare la sua teoriadella repressione e degli atti sintomatici proprio in base aquesto tipo di errori – o che il lapsus può anche ascriversialla mancanza di una adeguata consapevolezza, è possibileipotizzare altre strade che non partano dalle scarichedi energia psichica involontaria o ignoranza?Dopo quanto detto, possiamo affermare che questo tipodi errore è anche il prodotto di una dissonanza. Una dissonanzache può essere dovuta ad un conflitto tra ciò chesi pensa e ciò che si sente; a una discrasia tra ciò che sisuppone conoscere e ciò che realmente si sa e, non in ultimo,tra ciò che si vive e ciò che si vuole essere. In sostanzail lapsus può essere inteso come il prodotto di unmotore che, nelle sue parti, lavora in maniera indipendentedalle altre parti che lo compongono. Ad esempio, l’identitàposseduta si pone in contrasto con la nostra biografia.E la biografia, sappiamo, è la storia di tutte le identitàche abbiamo posseduto fino a quel momento. Oppure,che l’esperienza che stiamo facendo si pone per traversorispetto a tutto ciò che fino a quel momento abbiamo esperitoe quindi c’è una perdita del senso di ciò che ci sta accadendo.In sostanza il lapsus può essere letto comel’espressione di un fenomeno di estraniazione del nostroIo da noi stessi, ovvero di trovarci in una situazione discarsa integrazione tra le parti che strutturano il nostro essereche porta a distorcere la realtà. In altri termini, puòaccadere che il parlare, lo scrivere, il leggere, il vedere, l’interpretare,l’agire si presenta estraneo o in conflitto conciò che noi siamo e la nostra storia; ovvero che tutte questemanifestazioni non trovano in noi un senso condivisoo, per altro, che ci capita di farle in un momento sbagliato.Prendiamolo come un segnale o come una spia per ripartirepiù consapevoli e più vigili. Quindi, quando incorriamoin un lapsus chiediamoci se non è il caso di fermarciper accomodare quelle piccole cose che ci fanno viveredentro l’identità e la cultura di qualcun altro in mododi poterci riprendere noi stessi. •45


ERBEdi Carolina BoscoMastromarinoORTHOSIPHONSTAMINEUS -FAMIGLIALAMIACEAE (LABIATE)è un arbustoalto circa unL’Orthosiphonmetro, con fusto quadrangolarealla base legnosoe superiormente erbaceo. Lefoglie, inserite a coppie sui ramihanno un picciolo corto,sono di forma ovale conl’apice acuminato; il margineè inciso da numerosi dentini,la superficie superiore equella inferiore sono ricopertedi peli e le nervature,prominenti sono spesso dicolore rosso violaceo. I fioririuniti in infiorescenze all’apicedei rami hanno quattroo sei fiori; il calice tubularepresenta cinque lobi dicui i due inferiori sono piùlunghi degli altri tre. La corollainizialmente bianca diventapoi azzurro violaceo.Gli stami hanno filamentimolto lunghi e sporgono dallacorolla, lo stilo è esile emolto lungo, da questa caratteristicaderiva il nomemalese della pianta KoemisKoetjing, cioè “baffi di gatto”.Il frutto è costituito daquattro acheni oblunghi erugosi racchiusi nel fondodel calice.Questa pianta vegeta spontaneain India, nell’arcipelagomalese, nelle Filippine eIl tè di GiavaL’Orthosiphon stamineus cresce spontaneamente in India, Malesia,Filippine ed Australia. Utilizzata come diuretico e depurativo,la pianta compare nella Farmacopea olandese già dal 1926. I primistudi furono intrapresi in Francia da Perinelle e Guyon nel 1887in Australia, ma spesso ècoltivata per i suoi fiori ornamentali.La droga è costituita dallefoglie essiccate dette tè diGiava, infatti gli indigenisottopongono le foglie dell’Orthosiphona manipolazioniparagonabili a quellein uso per il tè allo scopo diconservarne l’aroma e leproprietà terapeutiche. Vieneutilizzata nella medicinapopolare come diuretico edepurativo. Gli europei chesi stabilirono nelle Indieolandesi li imitarono; ciòspiega la ragione per cui lapianta compare nella Farmacopeaolandese fin dal1926. In Francia i primistudi sulla pianta furono in-© Scott Zonatrapresi da Perinelle e daGuyon nel 1887.I risultati furono pienamenteconfermati da Mercier,Decaux e Leclerc, che l’introdusseronella Farmacopeafrancese nel 1936.Principi attivi: minerali tracui molto potassio, fitosteroli,il glucoside ortsifonina,sapofonina, eteroside saponificoche per idrolisi producesapogenina, arabinosio,glucosio e fruttosio, tannini,acido rosmarinico, inositolo,olio essenziale contenentelimonene e carotene.Proprietà terapeutiche: l’usosalutare dell’Orthosiphon èmolto diffuso fra le popolazionidelle Indie orientali chelo impiegano in bevande,aromatiche ipotensive e diuretiche;le sue proprietà sonostate scientificamente provate,però solo da pochi decenni,tuttavia la droga è perfettamenteinnocua e ben tollerata.Stimola le funzioni renalideterminando l’eliminazionenon solo di una maggiorequantità di acqua maanche di cloruri, urea e altrescorie metaboliche. Esplicatra l’altro una lieve azione stimolantedella secrezione biliaree favorisce inoltre la riduzionedel tasso di colesterolonel sangue e dell’azotemia.Con l’approvazione delmedico, l’Orthosiphon puòessere impiegato in tisane percurare disturbi dell’apparatogenito-urinario, di quellocircolatorio, del fegato, e delricambio.Per un effetto diuretico piùevidente conviene ingerireinfusi molto diluiti.Preparazioni: infuso 2-3g difoglie in 150cc di acqua (2-3 tazze al dì). •46Orthosiphon stamineus


FIORISarda TellusIl territorio sardo è vario e ricco di contrasti: mare, laghi, montagnee lagune offrono la possibilità di vivere e osservare una florastraordinaria. Aprile, maggio e giugno i mesi migliori per le fiorituredi Diana GeraldiniQualcuno ha detto: “Senon esistesse bisognerebbefarla emergeredal mare”. Parlava della Sardegna,un’isola affascinantee un po’ misteriosa, dovela natura si esalta in impressionanticontrapposizioni:da una parte il maredi un colore verde-azzurrotrasparente, dall’altra costedi nero granito modellatedalle onde che per millennile hanno plasmate. Ma lazona mediterranea non hadifficoltà a farsi da parte elasciare il campo a scenarimontani caratterizzati davalli in alta quota, da laghiverdi come occhi di gatto,da cime che hanno poco dainvidiare alle più aristocraticheDolomiti.In una terra di così ampicontrasti anche la flora non© http://cuadernodecampopayoyo.blogspot.com/poteva che essere straordinaria.Assolata e arida lungole coste, ombrosa e umidasui rilievi, la Sardegnapuò considerarsi un vero eproprio santuario delle piante,offrendo specie che solol’isola vanta di avere.Per chi ama la natura, ritrovarsiin Sardegna vuol direnon solo tuffarsi nel suo mare,ma anche scoprire unospicchio di quel mondo straordinarioche l’umanità, oalmeno una parte di essa, stacercando di distruggere. Eccoperché, andando negli angolipiù reconditi dell’isola,si possono ammirare piantee fiori di una bellezza senzaconfronti. Per assaggiare leemozioni più intense bisognacominciare ad andarcigià ad aprile, anche se tramaggio e giugno le fioriturespontanee raggiungono iltop. In verità le prime avvi-saglie si possono avvertire amarzo quando ampi trattidelle spiagge orientali si ammantanodei fiori rosa confettodella “Silene” e tra l’erba,nelle radure della macchiamediterranea, si schiudonole selvagge orchidee.Da quel momento la naturaconcede un crescendo di colorisempre più intenso conle fioriture e gli arbusti sempreverdi come il “Cisto” dalledelicate corolle a cinquepetali bianche o rosa, di cuiquattro specie spontanee sonoil vanto della Sardegna;come l’“erica erborea”, daifiorellini bianchi che emananoun delicato profumo; comela “lavanda steca”, menonota e meno profumata dellalavanda comune, ma altrettantoornamentale e moltopiù diffusa in natura; comela gialla ginestra e il mirtocon il quale si produce ilre dei liquori sardi. È questoil momento in cui la naturaci insegna a fondere i coloricon pennellate scenografichecomposte da tanto bianco econ il giallo, il rosa, il viola,l’arancione. Cosa c’è di meglioper imparare come esaltarele tinte più svariate perriproporle nei nostri giardinigrandi o piccoli che siano?Se ci spostiamo all’estremosud, nell’isola di San Pietro,troviamo tra le scoscese rupidi Cala Fico l’“anagallisdi Monelli” che, nonostanteil nome un poco altisonante,è una piantina a portamentoprostrato, parente stretta dicerte erbe invadenti che infestanoi giardini. Questaspecie dovrebbe essere conosciutae coltivata sia per ilcolore di uno smagliantearancione, sia perché è unodei gioielli esclusivi della Sardegna.Ma le sorprese nonfiniscono qui. A maggiospuntano nei campi giganteschifinocchi selvatici, ottimiper aromatizzare sughie dolci, e i grandi arbusti delmalvone sardo che si affaccianosui dirupi che fronteggianoil mare. Per nonparlare poi del “Pancrazio”che in piena estate, quandole altre piante danno segni dicedimento per il calore, offrecorolle candide ad imbutodal soave profumo.Tornando sulle coste, non dimentichiamogli “Iris sisyrinchium”che si aprono tramarzo e maggio con una fiorituracolor blu violetto macchiatodi bianco. C’è da aggiungereche poche altrepiante sono in grado di viveredirettamente sulla spiaggiaper anni e anni comequesta specie di Iris. •47


ACCADDE A...San FranciscoNel maggio dello scorso anno è venuto a mancare Pietro Luppino,medico insignito della Medaglia d’argento al Valor militare della Secondaguerra mondiale. Laureatosi in Medicina nel luglio del ’36,l’anno successivo divenuto sottotenente medico venne inviato primain Libia e poi in Etiopia. Nel ’41 fu fatto prigioniero dagli inglesi enel 1943 venne rimpatriato. Di seguito la motivazione per l’assegnazionedella Medaglia d’argento al valor militare: “Ufficiale medicodi un Gruppo bande, in ripetuti scontri con i nemici, dimostròdi possedere encomiabile coraggio e grande spirito di sacrificio. Piùvolte sotto violento tiro avversario, incurante del pericolo, prestò lasua opera ai feriti, riuscendo con il suo pronto intervento a salvarealcuni da sicura morte per dissanguamento. Mirabile esempio di altosenso della sua missione e di spirito di sacrificio”.4818 APRILE 1906San Francisco viene sconvoltada un devastante terremoto.Oltre ad ingentidanni materiali, si conteranno700 morti e migliaiadi feriti.6 APRILE 1909È la conquista del PoloNord. L’impresa si deve all’esploratoreamericanoRobert E. Peary.Robert E.Peary5 APRILE 1923Viene stampato “Il Popolo”sottola direzione diGiuseppe Donati. Si trattadel quotidiano del Partitopopolare.PIETRO LUPPINOAprilee le sue storie...È un’illusione credere che la sventurafaccia l’uomo migliore. Sarebbe comecredere che la ruggine affili il coltelloo il fango renda limpida l’acqua.Friedrich von Bodenstedt,Il canzoniere di Mirza SchaffyEleonoraDuse21APRILE 1924Muore a Pittsburg, negliStati Uniti durante unatournèe, l’attrice italianaEleonora Duse. Nata a Vigevanonel 1859, la grandeattrice teatrale italianainiziò a recitare quandoera ancora bambina provenendoda una famigliadi attori. Unica pausa nellasua carriera artisticaquando si legò a GabrieleD’Annunzio.4 APRILE 1941Italia e Germania invadonola Grecia.30 APRILE 1945Adolf Hitler si suicida nelbunker della cancelleriadel Reich, a Berlino.Adolf Hitler11 APRILE 1951Il generale Douglas MacArthur,comandante delletruppe Onu in Corea, vienedestituito dal presidenteamericano Harry Truman.4 APRILE 1968“Ho fatto un sogno (…) chei miei quattro bambini vivrannoun giorno in un Paesein cui non verranno giudicatidal colore della loropelle, ma solo per le loroqualità”. Queste le parole diMartin Luther King, (il leaderdel movimento per i diritticivili della popolazionenera venneucciso nell’apriledel ‘68), nel corso dellamarcia organizzata a Washingtonnel 1963.14 APRILE 1970L’IBM mette in commercioi floppy disc utili per la memorizzazionedei dati informatici.26 APRILE 1979Francesco Moser si aggiudicala Parigi-Roubaix per ilsecondo anno consecutivo.Una scena del film “2001 Odissea nello spazio”6 APRILE 1968A New York viene presentato per la prima volta il filmdi Stanley Kubrick “2001 Odissea nello spazio”. È unsuccesso straordinario.


IN EDITORIAVene perforanti dell’arto inferioreLe vene perforanti degli arti inferiorifanno parte di una mirabile reteemodinamica che, soprattutto incondizioni patologiche, necessita diindagini cliniche e strumentali moltoaccurate, al fine di evitare diagnosiincomplete o errate e gli inevitabiliinsuccessi terapeutici, soprattuttoper quanto attiene il trattamentochirurgico. Questa interessante monografiadi Vincenzo Puleo e PierluigiCastagno indaga su tutti gli aspetti di questapatologia vascolare con una notevole ricchezza di richiamifisiopatologici e un’ampia e particolareggiataiconografia a colori.Vincenzo Puleo - Pierluigi Castagno“Vene perforanti dell’arto inferiore”Edizioni Minerva Medica, Torino – pp. 52Vecchie e nuove epidemieLa mostra “Vecchie e nuove epidemie”,che ha iniziato il suopercorso dalla Mole Vanvitelliana,ex Lazzaretto di Ancona,nell’autunno dell’anno scorso esarà ospitata fino al 14 aprilepresso il Policlinico AgostinoGemelli di Roma, intende dimostrareche la Travel Medicine habasi antiche, e che sia le epidemie di oggi sia quelle delpassato sono state profondamente legate ai viaggi viamare e via terra, agli spostamenti di uomini, di animalie di merci. Il catalogo ripercorre i 65 pannelli e i 200oggetti che costituisco il percorso della mostra didattica.Walter Pasini (a cura di)“Vecchie e nuove epidemie”pp. 178 - tel. 0541 24301 (Lun.-Ven. ore 09.00-13.00)info@vecchienuoveepidemie.orgLe ragioni di SciasciaNel 1903 il Nobel per la Medicina fuassegnato al medico danese Niels RybergFinsen per aver scoperto l’efficaciaterapeutica delle “radiazioniluminose concentrate” (in pratica iraggi ultravioletti) in alcune malattiecutanee. Sulla base di centinaia didocumenti ufficiali, l’Autore ci dimostracome quel Premio sia statousurpato ad un medico siciliano diCanicattì - Antonino Sciascia - cheanni prima aveva già scoperto l’azione benefica di queiraggi, mettendo addirittura a punto alcuni dispositiviper il loro impiego clinico. Tra i documenti, la relazionecon i risultati delle sue ricerche che Sciascia tentò di farpubblicare negli Atti del Congresso di Roma del 1894 eche fu respinta e rispedita al mittente carica di mortificantie pretestuose correzioni. (L. S.)Pietro Macaluso“Le ragioni di Sciascia”Ed. Malgradotutto (www.leragionidisciascia.it)pp. 200, euro 20,00L’urlo della vittoriaLa battaglia di Salamina“L’urlo della vittoria” è il cantodel peana che gli equipaggi greciintonarono quel giorno di fine disettembre del 480 a.C. quandocostrinsero alla fuga le residue triremidella flotta persiana dopoaverne distrutto circa la metà.Pur disponendo di un numero dinavi da guerra doppio rispetto aquello dei Greci, i Persiani nonriuscirono infatti a manovrarenello stretto Canale di Salamina e,rimanendo intrappolati, su di essi si scatenò la furiadei Greci. L’urlo si propagò per tutti i cieli dell’Elladee annunciava un lieto messaggio: l’incubo persiano è finito,la Grecia è libera!Giovanni Narracci“L’urlo della vittoria - La battaglia di Salamina”SBC edizioni, Ravenna – pp.110, euro 13,00Lavoratrice madre medicoÈ uscita la quartaedizione del cd-rom“Lavoratrice madremedico”, curata dalpresidente Eolo Parodie dal professorMarco Perelli Ercolini,contenentegli aggiornamentiinterpretativi inmateria.I medici potranno richiederne gratuitamente unacopia alla direzione generale dell’Enpam al numerodi telefono 06 48294 226 e all’indirizzo e-mailc.sebastiani@enpam.it.49


RECENSIONILibri ricevutidi G. F. BarbalaceVieni, non aver pauraScritto nell’italiano ormai influenzato dalromanesco, ma arricchito da intere frasi eda molte espressioni lombarde, il che dàuna maggiore efficacia all’ambientazione,il romanzo di Franco Fanzaga racconta,con stile molto personale e in un modo chesi rivelerà sorprendente, la breve vita diLorenzo, medico della pianura milanese.I suoi ricordi infantili, la vita familiare, gliamori della giovinezza, le esperienze professionali,vengono usati come traccia performulare pensieri, punti di vista molto originalie una visione del mondo ricca di ironia e disincanto,ma fondamentalmente positiva, che mira, con laiche e meditateargomentazioni, ad indurre il lettore all’accettazionedi se stesso per quello che è e al superamento della pauradella morte.Franco Fanzaga“Vieni, non aver paura”Il Filo, Roma - pp. 233, euro 16,00Epidemiologia per la clinicae la sanità pubblicaA cura di Alfonso Mele, Enea Spada eMaria Elena Tosti, questo trattato raccogliedelle monografie di specialisti chehanno operato presso l’Istituto Superioredi Sanità. Obiettivo del lavoro èquello di diffondere i concetti fondamentalidel sapere epidemiologico e fornireuna ricca serie di esempi ricavatida una pratica caratterizzata da precisorigore scientifico.Il libro, strutturato in tre parti, tratta della validità e riproducibilitàdei test; degli studi epidemiologici per l’osservazionee la sperimentazione; dell’applicazione di questa disciplinain diversi campi come le indagini sulla popolazione,le malattie infettive e la farmacoepidemiologia.Un’appendice di nozioni statistiche, utili per una correttaformulazione e valutazione delle stime, completa l’opera.A. Mele, E. Spada, M.E. Tosti“Epidemiologia per la clinica e la sanità pubblica”Il Pensiero Scientifico Editore, Roma - pp. 281, euro 40,00Immunologia, evoluzione, pensieroQuesta ricerca, pensata originariamente come indaginescientifica sulla storia dell’evoluzionedel sistema immunitario, grazie alleconoscenze, alla sensibilità e allo spiritodi osservazione di Piero Borzini,che non ha mancato di rilevare il quadrodi parallelismi dell’evoluzioneumana confluenti con il tema principale,è stata estesa ad altri campi dellascienza. Ne è nato così un saggio,quasi un’autobiografia culturale, cheripercorre il cammino dell’uomo nelsuo evolversi biologico e intellettuale,nel quale il consolidarsi del sistema immunitario diventala premessa dell’evoluzione dell’uomo e del successivoiniziarsi e progredire del pensiero filosofico e scientifico comeforme tra loro complementari dell’umano sapere.Piero Borzani“Immunologia, evoluzione, pensiero”Aracne Editrice, Roma - pp. 449, euro 26,00L’arco e la frecciaCon un’analisi delle componenti storiche,antropologiche, psicologiche e sociologichecondotta citando dati scientificie statistici e numerosi riferimentied esempi mitologici, giornalistici e cinematografici,Michele Novellino delineai diversi elementi e le motivazioniche oggi intervengono nel modificare lapersonalità dell’uomo moderno e la suaarcaica relazione con il figlio maschio.Viene così condotto il tracciato delleorigini, della crisi e dell’evoluzione di questo rapporto, incui la figura del padre autoritario, padrone, autorevole, assente,o del “mammo” e le molte altre forme di questa relazionevengono esaminate in tutti i loro aspetti per affermareche oggi la paternità, in via di trasformazione, restala realtà più complessa dell’identità maschile, ma può esserevissuta da ciascuno, al di fuori di ogni stereotipo, aderendoalla sua vera personalità.Michele Novellino“L’arco e la freccia”FrancoAngeli, Milano - pp. 136, euro 18,0050


Pazienti celebriDino Felisati e Giorgio Speratihanno curato la raccolta ditesti presentati al 95° CongressoS.I.O. e Ch.C.F. sullepatologie otorinolaringoiatrichedi un gran numero di uominifamosi che da Ötzi, lamummia del Similaun, a FranzKafka, include monarchi, scrittori,uomini politici e di chiesa,musicisti e pittori.Di ciascuno viene tracciata una breve biografia, ma arricchitadi molti fatti curiosi o poco noti. Le informazionisulla patologia e le sofferenze che ognuno di loro ha dovutosopportare sono state ricavate da dettagliati refertie riscontri medici o dalla loro corrispondenza o daquanto i biografi ci hanno tramandato.Al di là dell’interesse medico, queste notizie avvicinanoalla normalità la figura di ciascun personaggio e gli restituisconouna dimensione di maggiore umanità.D. Felisati, G. Sperati“Pazienti celebri”Società Italiana Laringologica e Ch.C.F. Torino - pp. 271Medicina e psicologiatra potere e impotenzaLa raccolta di monografie diGuido Sala, docente di psicologiaclinica, appassionato dellaprofessione medica e dellasua storia, rappresenta unasumma della visione che egliebbe sulla problematicità deirapporti fra la psicologia clinicae la medicina.Questi scritti, in cui è condensatal’essenza del suo pensieroscientifico, culturale ed etico-sociale, offrono agli studenti,ai medici e agli psichiatri, attenti alle difficoltà chela medicina e la psicologia trovano sulla strada della necessariaintegrazione delle rispettive procedure, una chiavedi lettura ricca di proposte volte al superamento deiconsueti vincoli disciplinari e fortemente critica nei confrontidei moderni orientamenti terapeutici ancora alienida un giusto apprezzamento dell’elemento esperienzialenel rapporto con il paziente.Guido Sala“Medicina e psicologia tra potere e impotenza”FrancoAngeli, Milano - pp. 170, euro 19,00In breveRECENSIONIB. PaoliQUANDO ALL’UNIVERSITÀ SI ANDAVAIN GIACCA E CRAVATTAIl libro ricorda a chi ha frequentato la Facoltà di Medicina all’Universitàdi Roma prima del ’68 il tempo delle matricole edei “papiri”, l’ultimo Pontefice Massimo Pippo I, le materiepiù impegnative, la pratica delle autopsie, l’autorevolezza deiprofessori e l’autorità dei bidelli, le strategie per superare gliesami…Poi tutto è cambiato! Bei ricordi per chi vi è stato etanta curiosità per chi è arrivato dopo.Edizioni Kappa, Roma - pp. 47, euro 8,00Cesare MilanoIL SILENZIO DELLA MEMORIARaccolta di liriche che ricercano nella memoria, silente maviva, la luminosità dei ricordi, l’affetto per i genitori, il sensodella religione, le atmosfere della mestizia, della solitudinee sembrano affidare al verseggiare il compito di trovareuna misura che dia ordine all’animo del poeta e al mondoche lo circonda.Il Filo, Roma - pp. 93, euro 12,00Mario BenattiI SANTI PATRONI DEL CONSULTORIO FAMIGLIARETrenta brevi biografie di santi che hanno meritato di essereconsiderati protettori di chi si rivolge al Consultorio Familiaree ai suoi operatori. Il libro fa conoscere, tra gli altri, i patronidei giovani, dei fidanzati, del matrimonio, della maternità, dellafamiglia. Ai lettori il compito di invocarne la protezione.La Cittadella, Mantova - pp. 101, euro 10,00Walter SchillaciATIR/RITAIn questi racconti si parla del moderno individualismo, dellaliberazione della donna, dell’amore libero e omosessuale,delle differenze culturali e sociali fra i popoli. I comportamentie i pensieri dei vari personaggi sono trattati con la consapevolezzache essi maturano nella complessa e ampia realtàdegli avvicendamenti sociali.Silvio Di Pasquale Editore, Caltagirone (CT)pp. 125, euro 12,00Francesco Di FrancoSTORIE DI UOMINI E DI MARESilloge di poesie ispirate dai colori della natura che sembranoessere fermati nei versi con intenti fotografici. Le composizioni,rese con un linguaggio semplice ed immediato,parlano delle aspirazioni, dei rimpianti, delle regressioni diun cuore mosso da un gran desiderio di amore e da anelitidi immensità.Edizioni Tracce, Pescara - pp. 87, euro 10,0051


VIAGGIGerusalemme,storia, arte e religioneMuro del Piantooltre tremila anni fa, anchese la sua struttura attuale èprevalentemente di epoca bizantina,mentre le mura chela circondano sono del XVIsecolo. All’interno della cintamuraria la Città Vecchiaè suddivisa in quattro quartieri:cristiano, ebraico, musulmanoe armeno. A est ea sud della Città Vecchia siinnalzano il monte degli Ulivie il monte Sion, entrambilegati tradizionalmente agliultimi giorni di Gesù Cristo.A nord e a ovest sorge la Gerusalemmemoderna, con alcunisignificativi esempi diarchitettura dell’Ottocento.La città più santa, amata e contesa del mondo.Quando le pietre hanno un valore spirituale e le voci umane“suonano” accompagnate dalle campaneTesto e fotodi Mauro SubriziLa strada nuova, moderna,larga, sale tra iboschi, sempre più inalto, mentre ai lati vedi antichicamion militari e fuoristradaarrugginiti, lasciati lìa ricordare una delle guerrequi combattute per conquistarela città.Ed eccola, la città più santa,amata e contesa del mondo:improvvisamente te la vediapparire davanti, accucciatasul crinale, tra la macchiameridionale ed il deserto, rivoltain alto, segnata dallemura antiche e, al centro,dalla cupola d’oro.Da queste parti le pietre hannouna importanza fuori dall’ordinario:per nulla al mondogli ebrei rinuncerebberoai blocchi del Muro del Pianto,i musulmani al macignomaomettano sotto la Cupoladella Roccia, i cristiani allalastra del Santo Sepolcro.Da 140 anni il sottosuolodella capitale è oggetto diuna caccia al tesoro. Cercanogli ebrei per dimostrareche la Bibbia aveva ragione,cercano gli arabi per svelareche aveva torto. Per i primi,tremila anni fa, era già unaprosperosa capitale, per i secondiera un qualunque villaggioarabo.Non è facile, passeggiandoper le strade della Città Vecchia,cogliere il sovrapporsidelle epoche: biblica, persiana,ellenistica, erodiana,romana, bizantina, araba,crociata, mamelucca e ottomana.Ma vengono i brividia salire i gradoni originalilungo cui i pellegriniebrei ascendevano al Tempio,o a toccare con manogli enormi blocchi del murovoluto da Erode.Gerusalemme non è solopietre: è anche una città disuoni; quando cala il sole siscatenano e la Città Vecchiaè l’epicentro della battaglia.Dai minareti comincia ascendere il richiamo delmuezzin che invita alla preghieradell’Islam. Quasi immediatamentesi levano fortii versi degli uomini in neroal Muro del Pianto, dovein centinaia cantano e ballanoin circolo. Su questi suoniscende il rintocco dellecampane cristiane, che sifanno sentire in particolareda venerdì a domenica.Le origini della Città Vecchiadi Gerusalemme risalgono aIL QUARTIEREEBRAICOAll’epoca di Erode questazona a ridosso delle muradel Tempio era occupata dall’éliteclericale. Nel periodotardo romano agli ebrei fuproibito di vivere a Gerusalemme.Il quartiere divenneprevalentemente ebraico duranteil dominio ottomano.Nel XVI secolo, i pellegrinaggial Muro del Pianto,l’unica parte rimasta delTempio, erano divenuti unatradizione molto sentita.Dopo la distruzione avvenutanel corso della guerradel 1948 e i successivi annidi occupazione giordana, ilquartiere fu ripreso dalletruppe israeliane nel 1967 efurono avviati i lavori di ricostruzione.Oggi questa zona raccogliele testimonianze degli ultimi2000 anni di storia del popoloebraico.Inoltrandosi nel quartiere,troviamo l’antico Cardo Maximus,caratterizzato da unaricca varietà di negozi. In52


VIAGGIpassato fu la via principale diGerusalemme: costruita originariamentedai romani,venne poi ampliata nel IV secoloquando i pellegrini cristianiiniziarono ad affluirein città. In epoca bizantina ilCardo giunse a collegare idue luoghi di culto più importantidell’epoca, la chiesadel Santo Sepolcro a norde l’ormai scomparsa Nea Basilicaa sud.Una parete nuda e massicciadi blocchi di pietra costituisceil Muro del Pianto,o Muro occidentale. È il luogopiù sacro per gli ebrei ela piazza di fronte è un luogopermanente di preghiera.Faceva parte delle mura dicontenimento della spianatadel Tempio e fu costruitoda Erode il Grande. Duranteil periodo ottomano, ilmuro divenne il luogo dovegli ebrei andavano per piangerela distruzione del SecondoTempio. Per questaragione prese il nome di Murodel Pianto.IL QUARTIEREMUSULMANOIl quartiere musulmano è ilpiù grande e densamente popolatodella Città Vecchia.Si sviluppò durante il regnodi Erode il Grande e assunsela forma attuale in epocabizantina. Nel XII secolo fupreso dai crociati, che lo arricchironodi chiese e altreistituzioni cristiane, come laVia Dolorosa. Nel XV e XVIsecolo i mamelucchi effettuaronoradicali opere di ricostruzione.Oggi ospita lecase più fatiscenti della città,eppure è una delle partipiù affascinanti di Gerusalemme.L’identificazione della ViaDolorosa con l’antica “ViaCrucis”, percorsa da Gesùdall’aula del tribunale al Golgota,non trova riscontri certiin documenti storici. Nonostanteciò, continua ad attirarepellegrini quotidianamente.Le strade che costituisconoil percorso sonopraticamente uguali alle altredel quartiere, piene dibancarelle e negozietti, ma laVia è contrassegnata dallequattordici “stazioni dellaCroce”. Alcune stazioni sonoricordate solo da targheposte sui muri, difficili da vedere.Altre si trovano all’internodi edifici. Le ultime cinquestazioni sono nella chiesadel Santo Sepolcro.Haram esh-Sharif (recintodel nobile santuario), o Montedel Tempio, è una spianatanella parte sud est dellaCittà Vecchia. Secondo latradizione è il luogo dove “ilSignore Dio plasmò l’uomocon polvere dal suolo” (Genesi2,7) e dove Abramo siapprestò a immolare Isacco.Qui sorgeva l’altare di Davidesu cui Salomone costruìil tempio, sostituito poi dalCupola della Rocciacomplesso di Erode distruttodai romani. Il luogo divenneun santuario islamiconel 691 d.C. con la costruzionedella Cupola della Roccia,terzo santuario islamicodel mondo arabo.I QUARTIERICRISTIANO E ARMENOSotto il dominio bizantino lacomunità cristiana ebbe unenorme sviluppo. Gli insediamentisi concentrarononella parte nord ovest dellacittà, intorno alla grande basilicadel Santo Sepolcro.Circondato da Davide Streete dal Khan El-Zeit, ilquartiere moderno è ancoragremito di chiese e patriarcati.A sud si trova la zonatradizionalmente abitata dagliarmeni, la cui storia spessosi intreccia a quella di Gerusalemme.È una delle zonepiù tranquille della CittàVecchia.La Chiesa del Santo Sepolcroè edificata intorno al luogodove si crede che Gesùsia stato crocifisso, seppellitoe dove poi è resuscitato.La prima basilica fu costruitadall’imperatore ro-mano Costantino tra il 326e il 335 su suggerimento dellamadre, Sant’Elena. Fu ricostruitain scala ridotta dall’imperatorebizantino CostantinoMonomaco attornoal 1040 a seguito della suadistruzione da parte del sultanoHakim nel 1009, ma funuovamente ampliata daicrociati tra il 1114 e 1170.A causa di un incendio nel1808 e un terremoto nel1927 ha subito svariati restauri.La Cittadella è un imponentebastione all’internodelle mura della città cheospita il Tower of DavideMuseum of the History of Jerusalemdove sono raccoltigli oltre tremila anni di storiadi Gerusalemme. L’attualestruttura della Cittadellarisale al XIV secolo ecomprende aggiunte fatte nel1532 da Solimano il Magnifico.Tuttavia ulteriori scavihanno rivelato resti risalential II secolo a.C., prova che viera una fortezza sin dall’epocaerodiana. Ciò avallala tesi che questo sia il luogopiù probabile dove avvenneil processo a Gesù. •53


Polittico del Duomo di Camerino1488 circa, particolare:“Madonna della Candeletta”.Tempera e olio su tavola, Milano,Pinacoteca di Brera54ARTECarlo Crivelli alla Pinacoteca di BreraOspite del museo milanese la produzione artistica del pittore veneziano. Le opere qui raccoltesono “frutto” delle campagne napoleoniche nelle Marche, zona in cui l’artista si trasferì nel 1458di Serena BianchiniNel Bicentenario dellaPinacoteca di Brera,un approfondimentosu Carlo Crivelli, pittoreoriginalissimo e impossibileda catalogare comegotico o rinascimentale,è un’occasione per avvicinarsialla realtà del museomilanese, ai meccanismidella prima organizzazionee alle scelte politiche che inepoca Napoleonica avevanol’unico obiettivo di darea Brera il primato di museopiù prestigioso del Regnod’Italia. La magnificenzadelle opere custodite nellaPinacoteca ci allontana inoltredai problemi inerenti allospostamento di sede dell’Accademiaomonima edalle polemiche che ne derivanoin questi giorni.L’allestimento è stato curatoda Emanuela Daffra che ciha guidato nei percorsi dellamostra, facendoci fare qualchepasso indietro nei secoli,negli anni del Mantegna e delBellini, nelle signorie marchigianedove Carlo Crivellidal 1458 soggiornò dopo essersiallontanato da Venezia,centro culturale importante,scelta che ne decretò però lasfortuna critica. Quasi tuttele opere di Crivelli che sonoin museo, tranne l’“Incoronazionedella Vergine”, sonoarrivate nel periodo napoleonicoa causa delle spoliazionie delle requisizioni negliedifici sacri soppressi; nel1811 commissari napoleonicirastrellando palmo apalmo le Marche portaronoin pinacoteca ben tredicigrandi tele di Crivelli e buonaparte di queste opere sonopresto state vendute acollezionisti stranieri per farecrescere il museo tramitegli scambi.La Pinacoteca, infatti, nascedalle requisizioni fattesul territorio conquistato daNapoleone che mirava a farneun museo capace di testimoniarela complessitàdelle scuole pittoriche nonsolo italiane ma anche europee,per cui si scambiavanole tavole cosiddette“doppie”, opere di autoriche erano già testimoniati,per ottenere dipinti non ancoratestimoniati. Nel casodi Crivelli sono stati cedutiparti di polittici arrivati interiper ottenere opere discuola fiamminga; inoltre leopere che appartenevano alpatrimonio di alcuni ordinivenivano acquisite e portatenei centri cittadini perl’istruzione, un’idea davveroilluminista.Crivelli dipinge creando immaginidi un’eleganza straordinariamenteraffinata, figureabbigliate e vive partendodalla ripresa dal verodi oggetti che riproduce conattenzione. Nell’Annunciazionedi Ascoli, ispirato adAndrea Mantegna nello studiodella prospettiva e deiparticolari e ora vanto dellaNational Gallery di Londra,si trovano dettagli come iltappeto che scende da unterrazzo, copiato esattamentedal tappeto di tipo“Holbein” e poi chiamato“Crivelli” (ne restano pochissimiesemplari).In una frase di FrancescoNegri Arnoldi, si definiscetutto l’animo eclettico dell’artista:“In Carlo Crivelli,convive un problema irrisoltotra la scelta del nuovoe la rinuncia all’antico e cerca,similmente al Mantegna,di risolverlo nella qualità dellostile anziché nella formadel linguaggio”.Crivelli ha una posizione davveropersonalissima; mentreabbiamo fiumi di innovazionicon il Rinascimento a Firenze,poi declinato a Padovadal Mantegna, come l’usodella prospettiva, il realismo,la naturalezza dei sentimentiche Crivelli conosce e usa,nelle tele si leggono però ancheelementi di una tradizionepiù antica come la sovrabbondanzadi decoro el’uso di materiali preziosi.Il Polittico di San Domenico,opera intimistica dovevengono usati elementi in rilievo,è da immaginare nellechiese alla luce delle fiaccole,dove si faceva fatica acapire se fosse un particolaredipinto o un oggetto vero;siamo quindi davanti aun gioco continuo tra realtàe finzione. •PINACOTECA DI BRERA VIA BRERA, 28 - 20121 MILANOtel. 02 722 631 - fax 02 720 011 40 - e-mail: brera.artimi@arti.beniculturali.it - www.brera.beniculturali.it


MAESTRIBacchette “magiche”Michele Mariotti, trent’anni, già insignito con il premio Toscanini,è direttore del Teatro Comunale di Bologna. A venticinque anniil suo primo podio nella direzione del Barbiere di Sivigliadi Paola StefanucciQuando sale sul podio,è subito feelingtra spartito, orchestrae platea. Michele Mariottiè, dal 2008, il giovane(30 anni) direttore principaledel Teatro Comunaledi Bologna: una nomina cheha (stra)meritato dopo averdiretto una memorabile edizionedel Simon Boccanegradi Giuseppe Verdi proprionel teatro felsineo. La(folgorante) parabola artisticadella bacchetta urbinate,che tra l’altro ha giàricevuto il Premio Toscanini,polverizza l’opinione, alquantodiffusa, secondo cuiil numero dei grandi direttorid’orchestra, alle sogliedel terzo millennio, si sia rarefattoin modo irreversibile.Al versante opposto,buona parte dei coetanei delgiovane Mariotti non amanoascoltare i capolavori(immortali) prediletti dallegenerazioni che ci hannopreceduto. Perché? “I giovani– afferma Mariotti –ignorano la musica classica,sia per un’abitudine ad averascoltato un diverso generemusicale durante la lorocrescita, sia per una sorta dipaura o rifiuto verso unqualcosa ritenuto vecchio esuperato, senza sapere cheinvece la musica classica el’opera sono molto più vicinea loro di quanto possanopensare, in quanto trat-tano l’uomo, i suoi problemie sentimenti, i suoi affettie destini. Posto il fatto chenon è il genere che fa la classificadella musica, e chequindi esiste musica bella emusica brutta, il classico nonè ciò che è vecchio e passato,ma ciò che è inclassificabile,e quindi ciò che rimanesempre attuale, e probabilmentepiù nuovo di tantialtri generi musicali”.I giovani direttori d’indiscutibiletalento e di chiarafama quale lei è possono calamitarenuove generazionidi musicofili verso la musicaclassica?Sta ai giovani aver voglia dicambiare e di ascoltare, e staa noi impegnarci in questoandando a suonare nellescuole, invitandoli a teatro,Michele Mariottidiscutendo con loro dopouna prova generale, ad esempio,come più di una volta miè capitato di fare. Chi fa musicaha il dovere di educare,far capire al pubblico che lamusica non è morta, ma allostesso tempo non bisognaarrivare al punto che la musicadiventi una questione elitariaper pochi istruiti: nonbisogna per forza essere musicistiper godere della musicacome non bisogna esserepittori per godere di un belquadro. Sarebbe la morte civilese i musei e i teatri fosseroaccessibili solo a pittorie musicisti.Ci può tracciare un profiloanagrafico del pubblico chefrequenta i suoi concerti?Spero sempre che il pubblicoringiovanisca.Certamente le capita diascoltare musica distante daquella che dirige. Simpatie(o antipatie) in proposito.Non è il genere che classificala musica, ribadisco. Mipiacciono i cantautori: DeAndré, De Gregori, Guccini,che ho scoperto grazie aimiei compagni di classe.Non esistono barriere fra generimusicali. La musica deiQueen è godibile quantouna sinfonia di Mozart.È a tutti noto che lei è figliodi Gianfranco Mariotti, lostorico sovrintendente delRossini Opera Festival diPesaro. È difficile portareun nome così impegnativo?Non è difficile per il semplicefatto che mio padre èsempre stato fuori dal miolavoro. Ovviamente essendomio padre mi aiuta culturalmente.Ma lei quando ha scoperto(e appreso) il magico lessicodel pentagramma?Tardi, avevo 18 anni…mada sempre ero attratto dallafigura del direttore d’orchestra.La sua prima volta sul podioin Italia?A 25 anni, a Salerno, ho direttoil Barbiere di Siviglia.E all’estero?A 27, al Festival di Santander.Impegni prossimi?A Bologna con Carmen e LaTraviata ed alcuni concertisinfonici. Sto registrando,inoltre, un cd per la Deccacol tenore Juan Diego Florez.A giugno sarò invece sulpodio a Madrid e nel 2011di nuovo nel capoluogo emilianoper l’inaugurazionedella stagione con il Tann -hauser di Wagner. •55


COMPOSITORIFelix Mendelssohn-Bartholdy,il più classico dei romanticiRipercorrendo le gesta dei suoi predecessori Haydn ed Händel,il “Mozart del XIX secolo” conquistò con la sua arte l’Inghilterra.Dallo stile privo dei tormenti e delle angosce tipichedell’animo ottocentesco, concretizza il pensiero hegelianodi una musica capace di arrivare ad un mondo di sentimenti idealiFelix Mendelssohndi Riccardo Cencigata alle comuni originiebraiche (la cui negazioneegli sentì, durante l’interocorso della propria vita, comeun vero e proprio crimine),una mancanza in gradodi precludere l’accesso allealte vette della tragedia.“Nella grande arte c’è sempreun animale selvaggio:addomesticato. In Mendelssohn, ad esempio, no. […]In questo senso si può diredi Mendels sohn che è un artistariproduttivo”, scrive ancorail filosofo, indicandocon questa espressione l’ideadi un uomo capace di riprodurreuno stile antico esprimendosiin un linguaggiomoderno. Prescindendo dallaconnotazione negativapresente nelle parole di Wittgenstein,eludendo dunquele complesse problematichericonducibili al suo pensierofilosofico, c’è in queste osservazionil’essenza dellapoetica mendelssohniana, lachiave per accedere alla suamusica. Effettivamente Mendelssohnè il più classico deicompositori romantici, sempremisurato nell’espressio-èprobabilmenteil me-“Mendelssohnno tragico di tutti i compositori”,scrive Ludwig Wittgensteinnei suoi pensieri, individuandouna delle caratteristichepeculiari di un autoreal quale si sentiva particolarmenteaffine; è evidenteinfatti che il filosofoproiettava sul musicista alcuneproblematiche relativeal proprio io, quali il timoredi una qualche carenza lene,lontano da qualsiasi formadi esibizionismo, immunedai tormenti e dalle angoscedell’universo ottocentesco.Nella sua produzionesi concretizza la sostanza delpensiero hegeliano, e non èun caso che egli frequentò ilcorso di estetica tenuto dalgrande filosofo, quell’idea diuna musica depurata dagliaffetti, lontana dalla naturaleespansione delle passioni,capace di accedere ad unmondo di sentimenti ideali.Per questo la sua ispirazionenaviga spedita nei regnifavolistici e magici, come attestanola freschezza e laspontaneità dell’ouverturedel Sogno di una notte dimezza estate, parente strettadel contemporaneo Oberondi Weber, una fra le sueopere più riuscite anche sescritta a soli diciassette anni.Del resto l’educazione ricevutadal giovane Mendelssohn è completamente intrisadi valori umanistici (isuoi autori prediletti sonoShakespeare, Goethe, maanche Jean Paul e Lessing),quegli stessi valori che egli56Blick auf Florenz - Acquarello di Felix Mendelssohn, 1830


COMPOSITORIaveva ereditato dal nonnoMoses, autorevole matematicoe filosofo. In quest’otticala musica per Mendelssohnrappresenta qualcosadi estremamente serio, piùun valore etico, un esempiodi virtù che non un sempliceesercizio artistico. Allasua educazione contribuiscein maniera decisiva CarlFriedrich Zelter, direttoredella Singakademie di Berlinoed intimo amico dellostesso Goethe. Dai suoi insegnamentiMendelssohn acquisisceprincipi che lo accompagnerannoper tutta lavita, specialmente quel cultoper la musica corale anticache culmina nella produzionedi Händel ed in particolaredi Bach. L’esecuzionedella Passione secondo Matteo,avvenuta il 10 marzo del1829 e fortemente voluta daMendelssohn, è un eventofondamentale nella storiadella musica. L’immagine diun Bach difficile da digerireper il gusto moderno, fondamentalmentepedante efuori moda, era un luogo comunegeneralmente accettato;la sua musica era considerataeccessivamente complicata,molte sue opere giudicateineseguibili. Merito diMendelssohn, ma anche diSchumann, aver intrapresocon grande determinazioneil cammino della rinascitabachiana. Nel medesimo annoil compositore di Amburgocompie il suo primoviaggio in Inghilterra, unpasso decisivo coronato daun successo simile a quelloche in precedenza Händel edHaydn avevano raccolto nelleterre d’oltremanica. Daqueste esperienze deriva ilrinnovato interesse per il genereoratoriale, al qualeMendelssohn donerà nuovosplendore con la partituradel Paulus e, soprattutto,dell’Elias. Detto ciò si comprendela particolarità dellasua posizione nell’ambito delRomanticismo. Anche nelleopere che maggiormentesembrano risentire di un impulsodescrittivo di matriceromantica, come nella sinfoniaScozzese, egli non simostra eccessivamente interessatoalla pittura musicale,marcando ad esempio lasua distanza da Berlioz. Allostesso modo, Mendelssohnè assolutamente refrattarioall’idea di una comunionefra le arti, portataavanti con ferrea volontà daWagner. Controverso il rapportofra i due compositori.Se da un lato Wagner non risparmiai propri elogi neiconfronti dell’ouverture LeEbridi, giustamente giudicatauna delle composizionimigliori dell’epoca, dall’altro,svalutando il ruolo dell’ebreoassimilato alla culturatedesca, e giudicandolo incapacedi raggiungere alti risultatiartistici, esprime ungiudizio di condanna cheapre la strada all’antisemitismomusicale. I tratti romanticidi Mendelssohn sonoforse più esteriori che sostanziali,e si evidenziano adesempio nell’inesausta propensioneal viaggio e nellaspiccata sensibilità nei confrontidel paesaggio naturale(come dimostrano i suoiraffinatissimi disegni). La definizionedi manierista, soventeusata dai critici, gli vastretta: il rigore formale raramentediviene accademismo,mentre l’anelito romanticoviene trasfigurato inun clima di sovrana purezza.La musica di Mendelssohnsembra additare un mondoideale, un sogno utopico diassoluta originalità.Lutti e dolori segnano l’ultimoperiodo della sua vita.Alla morte della madre se-gue quella della cara sorellaFanny, alla quale dedicheràil Quartetto in fa minore op.80, un vero e proprio Requiemper la defunta, un lavorostraordinario nel qualele preoccupazioni costruttivelasciano spazio ad una inconsolabilemestizia. Mendelssohnmuore prematuramente,nel 1847, per un colpoapoplettico, lasciando incompiutiun oratorio ed unprogetto operistico, e consegnandoalla posterità uninterrogativo irrisolto sullafutura evoluzione della suaarte. Forse solo Schumann,commentando il Trio op.49,ha colto nel modo migliorel’intima natura della sua personalità:“Mendelssohn è ilMozart del diciannovesimosecolo, il più illuminante ditutti i musicisti, capace di vederepiù chiaramente di qualunquealtro attraverso lecontraddizioni della nostraepoca e l’unico in grado disanarle”. •IL PIANOFORTE ROMANTICO A VENEZIAMira ad indagare gli aspetti meno noti del pianismo romanticofrancese il Festival che si svolgerà a Venezia dal15 aprile al 19 maggio, parte di una più ampia ed ambiziosaprogrammazione che prevede repliche ed eventi in variesedi a livello internazionale. L’iniziativa è firmata dal PalazzettoBru Zane, istituzione culturale che coltiva l’obiettivo direstituire al repertorio musicale francese del XIX secoloquella dignità che gli compete, valorizzando opere ed autoripoco noti al grande pubblico e trascurati dalla critica.Der klyne Groenmarkt - Acquarello di Felix Mendelssohn, 183657


MUSICAKrupa, dal tamburo alle percussionidi Piero BottaliEsistono due strumenti musicali - pur lontani - che soffrono dello stesso equivoco:la chitarra e la batteria. Di entrambi infatti si può affermare di saperli suonare anchese non è vero. Perché sia l’uno che l’altra si prestano ad essere utilizzati in ma-niera riduttiva rispetto alle loro possibilità. Ci spieghiamomeglio. Si può mollare sulle corde di una chitarra unspazzolata di plettro e dire di saperla suonare ignorandototalmente la tecnica delicata e difficilissima dell’arpeggioo del pizzicato che porta ad esprimere pienamentele sue capacità solistiche e armoniche. Così come si puòpestare bestialmente sulla pelle di ex somaro (oggi diplastica) di una batteria e affermare senza arrossire diessere un batterista. Ecco, se si ascolta il grande GeneKrupa si chiariscono immediatamente le idee su cosa siauna batteria e chi veramente sia un batterista. La rivoluzionedi Krupa fu di averla trasformata da attrezzopercussivo per ritmare il tempo in uno strumento conuna sua identità precisa, una sua dignità di autonomiain una band ma anche in un’orchestra.Eugene Bertram Krupa (Chicago, 1909 - Yonkers, 1973),figlio di immigrati polacchi, straripante personalità comemusicista, negli anni ’20 è già un esponente di granderilievo nell’ambito del jazz di Chicago. Ma la città glista stretta e nel periodo della Grande Depressione si trasferiscea New York. Nel 1934, nonostante il suo caratteredi leader, entra come batterista nell’orchestra di BennyGoodman. Pari alla stima, grande deve essere statala sorpresa di Goodman nel vedere il suo batterista, abitualmentecollocato in fondo e dietro a tutti gli orchestrali,piazzarsi in prima fila, proprio accanto a lui, a per-È stato il primo a crearebrani solistici percussivo-ritmici come parteintegrante di una melodiacuotere piatti, rullante e charleston con ritmo insuperabilementre le sue magiche bacchette ballavano, volavanoe roteavano. Lo possiamo vedere ancor oggi in un celebrefilmato del 1937 nel quale Gene Krupa esegue ilsuo incredibile brano solistico di batteria Sing, sing, singcon un Goodman educatamente esterrefatto di avere afianco quel diavolo scatenato che sembrava possederequattro braccia. Non poteva durare, nel 1938 Krupa sene va e fonda un suo gruppo col quale nel 1941 raggiungeràil successo grazie alla cantante Anita O’Day eal trombettista Roy Eldridge. Nascono molti successi -citiamo solo Rockin’ chair - ma nel 1943 viene arrestatoper droga, la sua immagine ha un crollo ed è costrettoa sciogliere la band. Ritorna allora da Goodman poiricostituisce un’altra band (con sezione d’archi!) nellaquale collabora anche Gerry Mulligan come compositore.Siamo negli Anni ’50: Gene Krupa, sempre irrequieto,scioglie ancora una volta la sua orchestra e prende a suonarein vari e mobili trii e quartetti, diretti da lui. Nel1959 Sal Mineo interpreta la sua parte nel film della ColumbiaThe Gene Krupa story. Il suo apporto nell’affermazionedella batteria nella musica moderna è stato edè ancora immenso. Come accennavamo a proposito diSing, sing, sing, fu il primo a creare brani solistici percussivo-ritmicicome parte integrante di una melodia.Con Krupa la batteria diventava strumento riuscendo afarle emettere i rumori più vari - dal battere secco ai crepitacoli,dai forti fruscìi all’acqua scrosciante, dall’ansimareroco di un mostro sotterraneo alla frenesia ‘elettrica’sul charleston - mettendo in ombra altri solisti ein secondo piano perfino i bandleader. Grazie a lui labatteria fu ri-conosciuta nel mondo della musica modernae, fatto importante, ricevette la considerazione chegli spettava anche a livello accademico. Infine, come ognimoderno batterista sa bene, il Metodo Krupa è un ancoroggi un insuperato manuale per entrare nel “mondodei suoni percossi”. •58Gene Krupa


IL PROIETTOREIl ritorno del “peplum”di Maricla TagliaferriSarà il fluttuare delle tuniche femminili. Sarà il guizzare dei polpacci ipertrofici che spuntanodalle corazze. Sarà la nostalgia per un passato mai avuto. Di fatto l’immaginariocinematografico americano torna sempre alla Storia per eccellenza, quella gre-co-romana. E il “peplum”, o, come lo chiamano loro, lo“sword and sandals”, torna di moda, come negli anni ’60,quando “Ben Hur”, coi suoi 11 Oscar, stabilì un recordfinora solo eguagliato (da “Titanic” nel ’97 e da “Il signoredegli Anelli” nel 2003) e mai superato.Proseguendo sulla strada riaperta da “Il gladiatore”, lanostra antichità promette di occupare gli schermi per tuttol’anno, riletta, reinventata, a volte presa pretesto, mairispettata, sempre condita di effetti speciali.È appena uscito “Percy Jackson – Il ladro di fulmini”, trattodal primo romanzo della saga per ragazzi “Percy Jacksonand the Olimpians” firmata da Rick Riordan e ineditain Italia. Vi si racconta di un ragazzino del XXI secoloche vive, sì, a Manhattan, ma è figlio nientemenoche di Poseidone, dio del mare, contro il quale si scagliaZeus in persona.Sta per arrivare “Scontro fra Titani”, diretto da Louis Leterrier,regista più avvezzo alla caciara di “L’incredibileHulk” e “Transformer” che alla riflessione storica. ProtagonistaSam Worthington, consacrato divo in “Avatar”,qui nei panni di Perseo, mandato a combattere Ade e proteggerela terra. È il remake dell’omonimo film del 1981,non precisamente un capolavoro, nonostante attori comeLaurence Olivier e Maggie Smith.Si parla da tempo della riduzione cinematografica del videogioco“God of war” e pare che questo sarà l’anno decisivoper gli appassionati delle avventure del rozzissimoKratos, generale spartano che chiama in aiuto il dio dellaguerra Ares, deciso a saldare vecchie ruggini con Zeusin persona. Dietro la macchina da presa, Brett Ratner(“X-men 3”). Davanti, Vin Diesel, lo scapestrato di “Fastand furious”. E pare che il Frank Miller di “300”, violentacelebrazione dello scontro delle Termopili, ne stiapreparando il prequel. Dovrebbe intitolarsi “Xerses” eraccontare i dieci anni che precedettero la battaglia.Gli antichi romani si scontreranno in un autentico duello:due film prenderanno spunto dallo stesso episodiostorico, la sparizione della Nona Legione in territorioscozzese. Secondo gli storici fu annientata in battaglia,per poi essere ricostituita e infine scomparire misteriosamente,intorno all’anno 100 d.C.. Leggenda vuole chefossero stati maledetti dai druidi e trasformati in fantasmi.Tanto che, nel 1974, ci fu chi li vide sfilare armatidi tutto punto nella Scozia Centrale. “Centurion”, direttoda Neil Marshall (“Discesa nelle tenebre”), e “The Eagleof Ninth”, per la regia di Kevin McDonald (“State ofplay”) ne racconteranno la vicenda, il primo in chiave“action”, il secondo calcando l’aspetto horror.Nel frattempo, sul piccolo schermo Usa,prossimamente anche sui nostri, raccoglieaudience la serie “Spartacus- blood andsand”, prodotta da Sam Raimi e molto lontanadallo “Spartacus” che Stanley Kubrickdiresse nel ’60, con Kirk Douglas. Come giànella serie “Rome”, sesso e violenza la fannoda padroni.Da questa tendenza si differenzia alla grande“Agorà”, passato a Cannes 2009, dellospagnolo Alejandro Amenàbar, premioOscar per “Mare dentro”. Ambientato adAlessandria d’Egitto nel IV secolo, durantela dominazione romana, racconta della filosofae matematica Ipazia (Rachel Weisz),martire pagana dell’evangelizzazione, simbolodella lotta tra fede e religione. Uscitogià in mezzo mondo, dovrebbe arrivare prestoanche da noi. Si attendono polemiche. •Una scena di “Agorà” di Alejandro Amenàbar59


LETTERE AL PRESIDENTEQUANTO COSTALA RICONGIUNZIONE?Egregio Presidente,in relazione alla mia posizione contributivale invio l’estratto conto relativo ai contributida me versati in Inps e l’accreditodegli anni del servizio militare e le formulo le seguenti domande:1) E’ possibile effettuare la ricongiunzione/trasferimento deicontributi Inps e l’accredito del servizio militare presso la CassaEnpam? a) quanto costa questa operazione di ricongiunzione?b) in conseguenza a quanto ammonterebbe la pensione?c) in quale data potrei andare in pensione? d) quanto costal’accredito degli anni del servizio militare? e) se dovessimorire le mie 2 bimbe di 5 e 3 anni e mia moglie di 34 annipercepirebbero una pensione/indennità da parte di Enpam,con quale tempistica e ammontare?2) Dopo la ricongiunzione Inps/Enpam, se riscatto anni dilaurea/specializzazione a quale età posso andare in pensione,quale sarebbe il costo, a quanto ammonterebbe la pensione,per 1 anno, 2 anni, 3 anni , 4 anni, 5 anni di riscatto?3) Il riscatto degli anni di laurea prima della ricongiunzioneInps-Enpam hanno un costo uguale, maggiore o minore ?4) I contributi Inps più l’accredito del servizio militare sonosufficienti per garantire una pensione in totalizzazione dell’Inps?a) Se non lo sono cosa devo fare per renderli utili aifini pensionistici?Ringrazio vivamente e porgo cordiali saluti.(lettera firmata)Caro Collega,preliminarmente ti comunico di non aver ricevuto, in allegatoalla tua nota, l’estratto conto relativo ai contributi giacentipresso l’Inps. Ti preciso che in assenza di tali dati non miè possibile consigliarti in merito alla convenienza di una eventualericongiunzione presso il Fondo Specialisti Ambulatoriali,ai sensi della Legge n. 45/1990, dei periodi assicurativiin questione.Ti informo, tuttavia, che la presentazione di una domanda diricongiunzione non determina alcun vincolo. Dopo aver acquisitola tua istanza, infatti, gli Uffici provvederanno a richiedereall’Inps i dati contributivi necessari alla effettuazionedei calcoli e a sottoporti una lettera di proposta, in cui oltreall’eventuale onere da porre a tuo carico, ti verranno illustratinel dettaglio i benefici pensionistici connessi con l’operazione.A decorrere dalla data di ricevimento della predettanota, avrai 60 giorni di tempo per far pervenire la tua adesione,consentendo a questa Fondazione di formulare richiestaper il trasferimento dei contributi, comprensivi deiversamenti relativi al periodo di servizio svolto per assolvereagli obblighi di leva, maggiorati dell’interesse compostoal tasso annuo del 4,50%. Di converso, ove giudicassi nonconvenienti le condizioni proposte hai facoltà di non dare alcunseguito al procedimento.Per quanto concerne, invece, la possibilità di avvalerti dell’istitutodella totalizzazione, ti rappresento che il D. Lgs.42/2006 prevede che agli iscritti a due o più forme pensionisticheobbligatorie, sia data la possibilità, a titolo gratuito eai fini dell’ottenimento di un unico trattamento pensionistico,di cumulare periodi contributivi non coincidenti di duratanon inferiore a 3 anni. La totalizzazione può essere esercitataa condizione che l’iscritto abbia compiuto il 65° annodi età e abbia maturato una anzianità contributiva complessivapari ad almeno 20 anni. Prescindendo dall’età anagrafica,l’accesso a tale istituto è consentito in presenza di unaanzianità contributiva pari ad almeno 40 anni. Per quanto riguardala convenienza tra l’operazione in parola e la ricongiunzione,non posso che rimettere il giudizio alle tue valutazionisulla base di quanto esplicitato nella presente.Ciò premesso, ti comunico che sulla posizione previdenzialeaccesa a tuo nome presso il Fondo Specialisti Ambulatorialirisultano accreditati contributi, a decorrere dal mese didicembre 1995, per un importo pari ad euro 52.743,34. Riguardoai requisiti prescritti per il conseguimento del trattamentodi quiescenza, ti rappresento che la vigente normativane prevede il riconoscimento all’iscritto che cessi dalrapporto con gli istituti del S.S.N. dopo il compimento del65° anno di età. La rendita pensionistica è erogata, altresì,al Sanitario che cessi lo svolgimento dell’attività convenzionataal raggiungimento del 58° anno di età, sempre che egliabbia maturato presso il Fondo una anzianità contributiva effettivao riscattata, ovvero ricongiunta, non inferiore a 35 anni;è necessario, inoltre, aver conseguito da almeno 30 anniil diploma di laurea in medicina e chirurgia. Il trattamentoprevidenziale di anzianità può essere riconosciuto anche alraggiungimento dei 40 anni di contribuzione effettiva, riscattatae/o ricongiunta; in tal caso si prescinde dal requisitoanagrafico. Relativamente alla quantificazione della futurarendita pensionistica, ti comunico che in mancanza di idoneacertificazione attestante l’orario settimanale di serviziosvolto in qualità di specialista ambulatoriale, gli Uffici non sonoin condizione di determinarne l’ammontare. Ti faccio presente,che tale certificazione è indispensabile anche per laquantificazione dell’onere necessario alla effettuazione delriscatto degli anni del corso di laurea. Nel merito, ti informoche anche la presentazione di una domanda di riscatto noncomporta alcun vincolo. Dopo l’effettuazione dei conteggi,gli Uffici provvederanno ad inviarti una lettera di proposta incui, oltre all’onere da sostenere e le forme di rateizzazionepossibili, ti verranno dettagliatamente illustrati i benefici pensionisticiderivanti dalla definizione dell’operazione. Nel casodovessi ritenere troppo oneroso il piano di ammortamentoproposto, ti sarà sufficiente farne scadere i termini per considerareannullata la tua istanza.Ti informo, altresì, che risulta attiva la posizione previdenzialeaccesa a tuo nome presso le due quote del Fondo di Previ-60


LETTERE AL PRESIDENTEdenza Generale. Ti precisoche la prestazione pensionisticaerogata da tale gestioneviene riconosciuta esclusivamentedopo il compimentodel 65° anno di età aisanitari che, al raggiungimentodel suddetto requisitoanagrafico, risultino iscrittial Fondo con una anzianitàcontributiva pari ad almeno 5anni.Posso anticiparti che perquanto riguarda la “Quota A”della gestione, dove vengonoaccreditati i contributi minimialla cui corresponsionesei vincolato in conseguenzadell’iscrizione all’albo professionaledi categoria, il trattamentopensionistico è quantificabilein circa euro 350,00lordi mensili.Relativamente alla “QuotaB”, invece, dove vengonoaccreditati i contributi, eccedentiquelli minimi, derivantidall’esercizio della libera professione,ti informo che proiettandoil contributo riferitoal reddito prodotto nell’anno2007 fino al raggiungimentodel prescritto requisito anagrafico,la rendita pensionisticaè quantificabile in circaeuro 1.300,00 lordi mensili.Ti preciso che ai superstitidell’iscritto deceduto in costanzadi contribuzione, spettauna aliquota della pensioneche sarebbe spettata alsanitario, ove fosse diventatopermanentemente invalidoal momento del decesso.La prestazione viene calcolataaumentando l’anzianitàcontributiva del numero dianni mancanti al raggiungimentodel sessantacinquesimo,per un massimo di dieci.Ti informo che l’aliquotaspettante al coniuge superstite,qualora concorra con ifigli aventi diritto a pensione,è pari al 60%; la percentualedel trattamento di quiescenzain capo alla prole, in casodi presenza di due o più figli,è pari al 40%.Devo precisarti, infine, che afronte di eventuali modifichedella normativa previdenzialedi riferimento le ipotesi soprarappresentate potrebberosubire variazioni. Pertanto,la presente informativa nondeve comunque ritenersi impegnativaper la Fondazione.Nel rimanere a disposizioneper ogni ulteriore chiarimento,colgo l’occasione per salutarticordialmente.E. P.A QUANTOAMMONTEREBBELA MIA PENSIONE?Caro Presidente,mi sono laureato nel 1984, hosvolto quasi sempre liberaprofessione eccetto qualcheguardia medica e una sostituzioneall’Inail di 4-5 mesi nel1985. Dal 1986 mi sono dedicatoesclusivamente all’Odontoiatria.Essendo statoun lavoratore studente primadel conseguimento della laureain Medicina ho maturatoun periodo contributivo di circaanni 16 e mesi 7 in quantodipendente Fiat e di altreaziende. Volevo cortesementesapere a quanto ammonterebbela mia pensione al compimentodei 65 anni e se possibileunificare le due tipologiecontributive Inps ed Enpam.Grato per la tua cortesiae disponibilità ti porgo ipiù calorosi saluti e complimenti!(lettera firmata)Caro Collega,sulla posizione in esserepresso il Fondo della LiberaProfessione - Quota B delFondo di <strong>Previdenza</strong> Generalerisultano accreditati contributiprevidenziali, da te versatiper redditi prodotti tra il1990 ed il 2007, per un totaledi euro 18.210,52.In costanza di contribuzione,a partire dal compimento del65° anno di età ti verrà erogatauna pensione di vecchiaia,unitamente a quella acarico della Quota A del medesimoFondo, cui versi icontributi obbligatori, su baseannua, dovuti ex lege datutti i medici e gli odontoiatriiscritti all’Albo professionale.Nel dettaglio, la stima effettuataha determinato, per laQuota A, un trattamentomensile lordo di circa euro260,00.Per quanto riguarda la QuotaB, invece, ti informo che icalcoli sono stati effettuatiipotizzando costante l’ultimoversamento memorizzato,con la vigente aliquota di contribuzione(12,50%), fino all’etàdel collocamento a riposo.Ne è scaturito un rateodi circa euro 380,00 lordimensili.Ti ricordo, inoltre, che risultanoaccreditati a tuo nomecontributi sui Fondi Specialidell’Enpam. Sul Fondo deiMedici di Medicina Generalesono presenti euro 121,51,mentre il Fondo degli SpecialistiAmbulatoriali conta euro1.160,21.Tali versamenti, effettuaticomplessivamente tra il 1985ed il 1988, maggiorati temporalmentedella contribuzionematurata presso il FondoGenerale - Quota B, ticonsentiranno di soddisfareil requisito minimo per ottenereun ulteriore modico trattamentoa 65 anni.Ti faccio presente che, per effettodi eventuali modifichedella normativa di riferimento,le ipotesi rappresentatepotrebbero subire variazioni.E’ pertanto opportuno che,prima della cessazione dell’attività,tu proceda ad unaverifica definitiva della tua posizionepresso gli uffici dellaFondazione. Ne consegueche la presente informativanon deve ritenersi impegnativaper l’Enpam.Peraltro, in merito ai versamentieffettuati prima dell’attivitàmedica ti suggerisco,preliminarmente, di assumereinformazioni all’Inps circala destinazione di talespezzone contributivo alcompimento dell’età pensionabile.Puoi chiedere,esattamente, se dal punto divista prettamente temporaletale periodo sarà sufficientea garantirti l’erogazionedi una prestazione di quiescenza.In caso di esito negativo diquesto accertamento, potrestipresentare domanda aquesta Fondazione per ricongiungerei contributi dispecie presso la Quota A delFondo di <strong>Previdenza</strong> Generale.A seguire verrebbe approntatauna proposta, nonvincolante, inerente onerieventuali da sostenere per iltrasferimento del montantee connessi benefici previdenziali.Altrimenti, in alternativa allaricongiunzione, ti rappresentosommariamente la totalizzazionedei periodi contributivi,istituto fruibile al verificarsidelle seguenti condizioni:cessare l’attività lavorativa;non essere titolare di un trattamentopensionistico;aver compiuto 65 anni di etàe 20 di anzianità contributivacumulativa;aver maturato, in alternativa,40 anni di anzianità contributivaa prescindere dall’etàanagrafica;essere riconosciuto invalidoin modo assoluto e permanente;decesso dell’assicurato conprestazione pensionistica riconosciutaagli aventi causa.In presenza di uno dei succitatirequisiti è possibile totalizzare,a titolo gratuito, piùspezzoni contributivi, presentiin differenti gestioni previdenzialie con almeno tre anninon coincidenti, pressol’Inps, Ente incaricato ex legedell’erogazione del rateopensionistico.Ti saluto cordialmente.E. P61


FILATELIAPrende piede collezionare“emissioni congiunte”di Gian Piero Ventura (*)Qualche volta ne abbiamogià parlato,semplicemente raccontandodi alcuni singolifrancobolli, in questo numeroinvece ci soffermiamomaggiormente sulle cosiddette“emissioni congiunte”,date le diverse domande chesono state poste.In generale si intende diquelle che hanno il loroFirst Day Cover, nello stessogiorno e con lo stessosoggetto, proposto da dueo più Paesi in accordo.Teoricamente l’effettivitàdi questo tipo di emissionedovrebbe verificarsi neldecreto di emissione, documentonon facilmentereperibile, ma che su Internetsi può provare a cercare.Molte volte però diquesta congiunzione nonc’è traccia.È anche naturale che alcunicommercianti vedano inmodo più allargato la questione,proponendo a voltecome congiunte ancheemissioni che hanno in comunesolo la grafica o ilsoggetto in questione. Laverità è che la storia non èdavvero molto lineare edanche le AmministrazioniPostali inciampano di tantoin tanto, contribuendoalla non chiarezza della comunicazione.Comunque questo tipo dicollezione sta prendendo piede,vediamo allora le usciteavvenute negli ultimi anninegli Stati a noi più vicini.Un paio di mesi fa abbiamoraccontato dell’emissionecongiunta a tre Italia-Vaticano-SanMarino, in onoredella lingua italiana, che riportavai primi versi dell’Infernodi Dante suddivisiper ogni Stato.È di questo periodo invecel’emissione di San Marinoinsieme al Giappone, conun foglietto composto daquattro francobolli del valoredi euro 1,50 che si incrocianocosì: in alto a sinistrail francobollo rappresentala Prima Torre el’opera di Vittorio Pochini“La Repubblica”, a destraè rappresentato il Castellogiapponese di Himeji; neifrancobolli in basso, a sinistrail dipinto di Emilio Retrosi“L’apparizione di SanMarino al suo popolo”, adestra il dipinto Tokaido-Gojyusantugi “NihonbashiEmissione bulgara congiuntacon l'Italiain the Morning”. A completareil foglietto, oltre lebandiere dei due Stati, inbasso troviamo i dipinti“Donna giapponese” diUtamaro Kitagawa e “SantaMaria Maddalena” diFrancesco Menzocchi. Lapiccola Repubblica nel2007 aveva anche propostodei francobolli, nel nomedella libertà, con la Cecoslovacchia.L’emissione infattiaccomuna la più anticaRepubblica del mondoed una fra le più recentid’Europa, con impliciti richiamianche alle tradizionidel Cristianesimo.Poste Italiane dal canto suoVersione SMOMVersione Vaticanoha celebrato l’hanno scorsoil 130° anniversario deirapporti diplomatici tra Italiae Bulgaria. Nel mini fogliettostampato con un solofrancobollo sono rappresentati,in alto a destrail Monumento Nazionale aVittorio Emanuele II di Roma,detto il Vittoriano e, inbasso a sinistra, l’ex PalazzoReale di Sofia; sull’interofoglietto è riportato atappeto un particolare deltesto relativo al documentostorico del Trattato.Lo SMOM il 13 novembre2008 ha emesso insieme alVaticano per festeggiare,tramite una emissione congiuntastraordinaria, laConvenzione Postale tra ilSovrano Militare Ordine diMalta e lo Stato della Cittàdel Vaticano.Proprio quest’ultima amministrazioneè stata quellapiù prolifica sul tema: nel2006 con Singapore perl’anniversario delle relazionidiplomatiche, nel 2007con la Repubblica di Maltaper il Natale, nel 2008 sempreper Natale ma con laGermania (ovviamente!) enel 2009 con Gibilterra.Quest’ultimo francobollorappresenta i 700 anni didevozione a quella statuache nel 1979 Giovanni PaoloII nominò ufficialmentecome Nostra Signora d’Europae Patrona di Gibilterra,la cui festa si celebra il5 maggio, data nella qualericorre anche il Giorno dell’Europa.Buona collezione, con l’auguriodi riuscire a trovaresempre… il corrispondenteestero! •(*) gp.ventura@enpam.it62


L’AVVOCATOA curadell’avv. Pasquale Dui (*)“È il consensoinformatodel paziente a fondarela liceità penaledell’attività medica“Brevi cennisul consenso informatoSecondo una consolidata interpretazione giurisprudenziale e dottrinaleil consenso informato non è considerato un atto puramente formale eburocratico, ma il requisito fondamentale dal quale discende la liceitàdell’attività medica autorizzata dal legislatore italianobile ex art. 59 c.p.). Invece,nessun margine operativo èriconosciuto al consensopresunto, ricorrente quandoil soggetto agente sa chel’avente diritto non ha prestatoil consenso, mal’avrebbe dato se fosse statoa conoscenza della situazioneo se fosse stato in gradodi esprimerlo.Per questa ragione, la liceitàdell’atto medico dipendenon dall’esito bensì dallaprevia acquisizione del consensoinformato del paziente,come già acquisitodalla giurisprudenza costituzionale,civile e penale,che da tempo ritiene la libertàdi autodeterminazioneterapeutica un dirittofondamentale.La Suprema Corte con lanota sentenza “Massimo”ha dichiarato che, ove nonfosse diversamente stabilitodalla legge o ricorresseroaltre cause di giustificazionecodificate, è il consensoinformato del pazientea fondare la liceitàpenale dell’attività medica,come si desume dagli artt.13 e 32, comma 2, dellaCostituzione; ed è su taleimpostazione che gran partedelle successive pronuncesi sono attestate.La questione della rilevanzadel consenso del pazienteè stata affrontata anchedalle Sezioni Unite, chehanno offerto delle indicazionidi principio. La SupremaCorte sposa la teoriasorta nell’ambito del dirittocivile e non del tutto sconosciutaa quello penaledell’auto legittimazione dell’attivitàmedica, secondocui questa troverebbe il propriofondamento non inspecifiche scriminanti,quanto nella sua stessa finalitàdi tutela del fondamentalebene-salute, garantitodall’art. 32 della Cost.Pertanto, non si tratterebbedi un’attività meramentenon antigiuridica, ma diun’attività in radice legittimaperché finalizzata allasalvaguardia di un bene costituzionale.Di conseguenzal’atto medico è legittimatoe non solo giustificatoalla luce del suo scopobenefico sia potenziale cheeffettivo. Però, tale interpretazionepuò comportaredelle rilevanti conseguenzecome l’estromissione dellavolontà del paziente dalrapporto di cura, rendendoil medico l’unico arbitro eprovocando un conflittocon il principio costituzionaledi autodeterminazioneterapeutica. Non è un casoDall’acquisizione delconsenso informatodel paziente, salvo icasi espressamente previstidalla legge, dipende la legittimitàdell’atto medico ochirurgico, così come si èormai affermato da temposia in dottrina che in giurisprudenza.Il consenso, che deve esseresempre espresso da soggetticapaci di agire, va ritenutoun mero atto giuridiconon negoziale.Il consenso, oltre che prestatoda persona capace, deveessere anche effettivo,cioè informato, perché resoda un soggetto edotto sul tipoe sulle conseguenze dell’intervento,scritto o orale,tacito (derivante da comportamentoconcludentenon equivoco) o putativo(quando si agisce pensando,in base ad errore scusaallorache la Corte precisache il presupposto indefettibileche giustifica il trattamentosanitario va rinvenutonella scelta libera econsapevole della personache a quel trattamento sisottopone, salvo i casi di necessitàe incapacità a manifestareil proprio volere.In conclusione va detto chele due visioni suespostesembrano, in effetti, tra diloro contraddittorie, ma altempo stesso consentono algiudice di temperare gliestremismi degli oppostiorientamenti sulla naturadell’attività medica e di giustificaresoluzioni applicativeflessibili nei casi in cuiil principio di beneficialitàentra in contrasto con quellodi autodeterminazione terapeutica.(*) Avvocato del Forodi Milano, professoreall’Universitàdi Milano – Bicocca63


È MORTO NUNZIO ROMEONunzio Romeo ci halasciati. Improvvisamentesenza avvertirci.Prima di accasciarsiall’aeroporto di Roma hasorriso, come era solitofare, quando si trovava traamici. Poi più nulla. E noi,lì, a non crederci, a dire cheera impossibile, che Nunzioprobabilmente scherzava.Eolo Parodi l’ha quasi consideratoun affronto. Comeera possibile che il dottorNunzio Romeo si togliesseimprovvisamente il camice senza avvertire, senza un abbraccioal suo amico presidente? Accompagnato dal direttoregenerale Alberto Volponi, Parodi, visibilmentecommosso, ha portato il deferente ossequio del Consigliodi amministrazione dell’Enpam alla salma nella camera ardenteallestita dall’ospedale di Ostia prima del trasferimentoa Messina. Le parole del presidente hanno volutosottolineare che l’improvvisa scomparsa di Nunzio inducea una riflessione per la storia umana di questo medico sicilianoche ha dedicato la vita alla professione, rivestendo,inoltre, ruoli di alto prestigio come la presidenza dell’Ordinedi Messina, l’assidua presenza nella Fnomceo e nelConsiglio di Amministrazione dell’Enpam. Una lunga avventuradi partecipazione, la sua, anche nel campo sindacaleai vertici della Fimmg, sia a Messina sia a livellonazionale.Vogliamo ricordare di questo medico morto a 73 anni, lavoce pacata, le gentili parole di incoraggiamento verso coloroche chiedevano i suoi consigli. Parlava spesso, sorridendofelice, della moglie e dei figli, ambedue medici, ilvero ancoraggio della sua vita terrena.I suoi funerali sono stati una manifestazione di tristezzama anche di dolore. Nel Duomo di Messina, gremito dicittadini di ogni stato sociale, Nunzio è stato ricordatodai colleghi sbarcati nell’isola provenienti da varie partid’Italia.Mario Falconi, il primo ad intervenire all’aeroporto nell’estremotentativo di salvare l’amico che stava morendo,durante la cerimonia funebre nel Duomo, accompagnatoda Giampiero Malagnino, ha pronunciato con le lacrimeagli occhi queste parole: “Quando un giorno anch’io saròin quella bara per andare da qualche parte, chiederò alPadre Eterno di farmi trovare, tra le persone più care, inprima fila, per poterlo riabbracciare, il mio amico Nunzio”.Alla famiglia Romeo, così duramente colpita, le sincerecondoglianze del Giornale della <strong>Previdenza</strong> che lo ha avutospesso tra i più validi collaboratori.G.Cris.Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999IL GIORNALE DELLA PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO DELLA FONDAZIONE ENPAMEditore: Fondazione ENPAMDIREZIONE E REDAZIONEVia Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTOCarlo CiocciFax 06 48294793email: c.ciocci@enpam.itCULTURAClaudia Furlanettoemail: c.furlanetto@enpam.itCONGRESSI, CONVEGNI E CORSIARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAndrea Meconcelli: Tel. 06 48294513Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: studio.sermonti@gmail.comSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itFoto: Archivio ENPAM - THINKSTOCKMENSILE - ANNO XV - N. 3DEL 22/03/2010Di questo numero sonostate tirate 431.370 copieL’autore è a disposizione degli aventi diritto con i qualinon è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissionio inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numeroStampa: COPTIP Industrie Grafiche41100 Modena (MO) - v. Gran Bretagna, 50tel: 059 312500 - fax: 059 312252email: centralino@coptip.it


Servizio Accoglienza Telefonica06.4829.4829 - 06.4829.4444 (fax) - e-mail: sat@enpam.itServizio di consulenza telefonica. Rispondiamo a quesiti su <strong>Previdenza</strong>,Polizza sanitaria, Servizi integrativi, Patrimonio...Quota A - pagamento contributi 2010In questo mese di aprile Equitalia Esatri S.p.A. di Milanoavvia l’attività di notifica degli avvisi di pagamento. I contributipossono essere versati in 4 rate con scadenza 30aprile, 30 giugno, 30 settembre, 30 novembre o in unicasoluzione entro il termine previsto per la prima rata diaprile.In caso di smarrimento o mancato ricevimento delbollettino deve essere tempestivamente inoltrata adEquitalia Esatri S.p.A., tramite i canali telematici indicatisul sito www.taxtel.it, un’apposita istanza completa dinome, cognome, codice fiscale, indirizzo, recapito telefonicoe copia di un documento di identità valido.Anche quest’anno gli utenti registrati presso il portalewww.enpam.it potranno reperire direttamente un duplicatodei bollettini RAV. In questo caso il pagamento potràessere effettuato esclusivamente presso gli Istitutidi Credito.• Iscritti nati nel 1945 - Anche gli iscritti nati nel 1945che compiono 65 anni nel corso dell’anno 2010 possonoeffettuare il pagamento in unica soluzione o in 4 rate. Ilpagamento è dovuto fino al mese di compimentodel 65° anno ed è calcolato sui mesi effettivi.• Domiciliazione bancaria – RIDPer aderire al servizio è sufficiente:– compilare il modulo RID allegato ai bollettini RAV e trasmetterload Equitalia Esatri S.p.A. entro e non oltre il31 maggio tramite fax al numero 02.6414.1061;– compilare il modulo elettronico disponibile sul sitowww.taxtel.it (alla voce ADESIONI RID);– comunicare i dati richiesti nel modulo RID ad EquitaliaEsatri al numero 800.178.090 o da telefono cellulareal numero 02.6416.1703.Attenzione:– il modulo RID non dovrà essere presentato alla propriabanca bensì trasmesso direttamente ad Equitalia EsatriS.p.A.;– l’iscritto che aderirà al servizio di domiciliazione bancarianon dovrà pagare alcuna rata compresa quella conscadenza 30 aprile. I contributi saranno automaticamenteaddebitati in conto corrente alla scadenza dellerate previste o in unica soluzione. Per il servizio offerto,la commissione richiesta è di euro 2,07 per ogni addebito;– a coloro che hanno aderito al servizio di domiciliazionebancaria nel 2009, Equitalia Esatri S.p.A. invierà, intempo utile per gli adempimenti fiscali, un riepilogo deiversamenti effettuati.Da quest’anno sarà attivato, in via sperimentale, un nuovoservizio per gli utenti registrati presso il portaleNOTIZIE FLASHwww.enpam.it. Tali iscritti, accedendo all’Area riservata,potranno reperire direttamente un duplicato della certificazionedei pagamenti effettuati mediante RID.Duplicato CUD• Per ricevere il duplicato del CUD all’indirizzo diresidenza risultante negli archivi è sufficiente unasemplice richiesta telefonica al numero 06.4829.4829.• Per ricevere il duplicato CUD ad un indirizzo diversoda quello di residenza o tramite fax allegareall’istanza copia di un documento di identità validodel pensionato. L’istanza deve essere inoltrata al ServizioPrestazioni del Fondo Generale anche tramite fax alnumero 06.48.294.923 completa di dati anagrafici, indirizzoe recapiti telefonici.Attenzione! Qualora la richiesta non fosse presentatadai pensionati ma da loro incaricati, è necessario allegarealla richiesta la delega sottoscritta e copie dei documentidi identità, indicando il numero di fax o l’indirizzodi posta elettronica per la ricezione.Stampa automatica del duplicato CUD e modulodetrazioni d’imposta 2010 – La stampa automaticadel CUD è consentita a tutti i pensionati Enpam registratiall’Area riservata del sito www.enpam.it, utilizzando nomeutente e password.Inoltre, tutti i pensionati in possesso della carta Enpam edel codice PIN possono stampare il CUD direttamentepresso l’Ordine dei medici e degli Odontoiatri al quale sonoiscritti, utilizzando lo sportello self-service collegatocon gli archivi della Fondazione Enpam.Unitamente al modello CUD è stato trasmesso, soltantoper i pensionati che già lo scorso anno fruivano di detrazioniper familiari a carico, il modulo per rinnovare larichiesta di applicazione delle predette detrazionianche per il corrente anno 2010. Tale modulo deveessere sottoscritto, compilato in carattere stampatello erestituito entro il termine del 31 maggio 2010 utilizzandol’apposita busta indirizzata a Fondazione E.N.P.A.M.,Casella postale n. 2475, Ag. RM 158, via Marsala n. 39,00185 Roma.In assenza di riscontro, l’Ente si vedrà costretto arevocare d’ufficio le detrazioni per carichi di famigliasenza ulteriore preavviso.Ufficio accoglienza e relazioni con il pubblicoVia Torino 100 - RomaOrari di ricevimento:dal lunedì al giovedì ore 9.00-13.00 / 14,30-17.00venerdì ore 9.00 / 13.00

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!