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IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

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PREVIDENZAdi Alberto Oliveti (*)Ho da poco compiuto58 anni e mi è statoaugurato di vivere alungo. Di questo sono bencontento. Come amministratoredell’<strong>Enpam</strong>, però,non posso fare a meno ditradurre gli auguri in date,proiezioni e assegni pensionistici.Faccio il medico difamiglia a Senigallia dal1980, quando non ero ancoraspecializzato. Alla finedi quest’anno potrei andaregià in pensione d’anzianitàprendendo 3.174 eurolordi al mese. Se anche all’<strong>Enpam</strong>fosse vigente il sistemacontributivo percepireiinvece 2.088 euro:questa è attualmente la differenzatra il nostro sistemae quello pubblico. Mi sonofatto fare questi calcoli proprionel momento in cuistiamo per varare le riformeprevidenziali che sononecessarie per adeguarci aidettami di una manovra delGoverno che, come hoscritto tante volte, ha alzatotroppo repentinamentel’asticella e ha portato i nostriobblighi di equilibrioprospettico da 15 a 30 anni.La buona notizia è chele tabelle preparate dagli attuaridopo mesi di lavorodimostrano che l’obiettivoè alla nostra portata. La notiziameno buona è che, cometutte le riforme, i cambiamentici costerannoqualche sacrificio. Che sitratti di un provvedimentonon rinviabile, lo dimostraun conteggio rudimentale:dividendo il totale <strong>dei</strong> contributiche ho versato finoraper l’importo della pensioneche ho maturato,emerge che l’<strong>Enpam</strong> miavrà restituito tutto con gliinteressi nel giro di pochissimianni. È evidente che sitratta di una generosità eccessiva,o meglio non sostenibile.Anche perché lasperanza di vita <strong>degli</strong> italiani(e <strong>dei</strong> medici in particolare)si sta allungandosempre di più. Nel 1991 unmaschio sessantacinquenneaveva davanti a sé circa 15anni di vita, nel 2007 l’aspettativaera salita a quasi 18100,00%80,00%60,00%40,00%20,00%0,00%Facciamocii conti in tascaanni (addirittura a oltre 19anni se consideriamo solola categoria <strong>dei</strong> medici e <strong>degli</strong>odontoiatri). E, secondoun recente studio del Censis,la speranza di vita continueràad aumentare di duemesi ogni anno che passa.Aumentare, seppur gradualmente,l’età della quiescenzaè quindi una conseguenzainevitabile. Mentrequesto accade, i dati <strong>Enpam</strong>segnalano una crescentetendenza <strong>dei</strong> medici a lasciarela professione primadel tempo. Agli inizi del decennioscorso più del 97%<strong>dei</strong> medici di medicina generalerestava al lavoro oltrei 65 anni e quasi il 78%aspettava addirittura i 70anni. L’anno scorso, invece,meno del 73% ha attesol’età della pensione ordinariadi vecchiaia e ad aspettarele 70 candeline in ambulatorioè rimasto meno diun medico su due. È un andamentodel tutto comprensibile:la mole di lavoro,lo stress e la burocraziaIn pensione dai 65 anni in poi2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010Da dieci anni a questa parte sono sempre di più i medici di medicinagenerale e i pediatri di libera che scelgono di andare in pensioneprima <strong>dei</strong> 65 anni.sono aumentati e l’alienazionespinge molti a volercessare l’attività appenapossibile. Per questo la riformacontinuerà a lasciareal medico la libertà discegliere l’età del pensionamento.Ma quest’opzionedovrà essere valutatacon attenzione: proprio perchéla demografia ci diceche la vita si sta allungando,il sistema <strong>Enpam</strong> dovràrendere conveniente restareal lavoro e a chi va viaanticipatamente dovrà assegnareuna pensione chetenga conto del fatto che glisarà pagata per un numeromaggiore di anni. Personalmentesarò toccato inpieno dalla riforma: nel2018 avrò 65 anni e cessandol’attività a quell’etànon me ne andrei più conl’assegno pieno perché sareiin anticipo di tre annisul nuovo “punto zero” (68anni). I tecnici hanno calcolatoche non percepireipiù 4.800 euro come previstodall’attuale regolamentoma 4.200 euro.Cioè sempre 1.100 euro inpiù di chi va in pensionecon il sistema contributivopubblico. Il sistema che iministeri ci imporrebberose ora non facessimo le riforme.•(*) vice presidentevicario <strong>Enpam</strong>PS: gli importi che ho citatonon includono i riscatti cheho fatto. Considerando anchequelli, la pensione sarebbesempre più alta sia prima dellariforma sia dopo. E il confrontocon il sistema contributivopubblico andrebbe ancorapiù a vantaggio dell’<strong>Enpam</strong>.9 - 20113

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