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IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

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<strong>IL</strong> PUNTO SU...migliorare la qualità di cura,di erogazione e di fruizionedello stesso Serviziosanitario nazionale e regionale.A che punto è la telemedicinain Italia rispetto aglialtri Paesi?Sicuramente allineata aquella <strong>dei</strong> paesi europei riguardogli standard tecnologici,ma ancora indietroriguardo una legislazioneche ne garantisca l’effettivamessa a sistema. LaFrancia, ad esempio, ha regolamentatola telemedicinadal primo gennaio2010, per non parlare <strong>dei</strong>paesi del nord Europa, comeNorvegia, Finlandia,Svezia e Danimarca, dovela telemedicina è molto diffusa.Comunque, dopo ilnostro congresso dell’annoscorso a Firenze, devo riconoscereche il ministerodella Salute, tramite la dottoressaRossana Ugenti, direttoregenerale del Sistemainformativo e la professoressaMaria Carla Gilardi,consulente del ministroFazio per la telemedicina,si sta muovendo moltobene, coinvolgendo ilConsiglio superiore di sanitàper la stesura di appositelinee guida dedicate allatelemedicina.La telemedicina si può applicarea tutti i campi dellamedicina o vi sono limitazioni?Dal punto di vista tecnologico,praticamente, non visono limiti all’utilizzo dellatelemedicina in qualsiasicampo medico e chirurgico.Chiaramente vi sono diversiambiti di applicazione: siva da quelle verticali, ultraspecialistiche,basti pensareagli astronauti, alle spedizionipolari, alle piattaformeoceaniche, a quelle orizzontali,destinate a larghefasce della popolazione, comeanziani, pazienti cronicio disabili. Ed è proprio suqueste ultime che noi puntiamoper la definitiva affermazione,anche nel nostroPaese, della medicinatelematica. Basti pensare all’emergenzacronicità ed allapossibilità di seguire,presso il proprio domicilio,attraverso il telemonitoraggiomedicale, pazienti conmalattie cronico-degenerativecome, ad esempio, diabete,scompenso cardiaco,aritmie, ipertensione, insufficienzarespiratoria o ulcere<strong>degli</strong> arti inferiori. Con lastessa accuratezza con laquale un paziente viene seguitoin ospedale, lo si puòoggi seguire al proprio domicilio,con maggior soddisfazionedell’assistito ed indubbirisparmi di spesa. Abreve con la ASL 8 di Arezzoed il suo direttore generaleEnrico Desideri ed il direttoredi staff PiercarloGhiselli, che hanno fortementevoluto e creduto nellatelemedicina, partiremo,coinvolgendo i medici dimedicina generale, con unprogetto di medicina telematicache va proprio inquesta direzione: telesorveglianza,telemonitoraggio eteleassistenza domiciliare<strong>dei</strong> pazienti con patologiecroniche. Gradatamente ilprogetto sarà esteso all’interaregione Toscana e, successivamente,a Piemonte,Sicilia e Lombardia.Si parla di database comunie di cartelle clinicheelettroniche: cosa occorrefare per far sì che dati cosìsensibili siano protetti?Garantire la sicurezza e laprivacy <strong>dei</strong> dati trattati èuna delle criticità insite nellatelemedicina. Lavoriamoa stretto contatto con l’AutoritàGarante per la protezione<strong>dei</strong> dati personali,proprio perché anche conla telemedicina, occorrepreservare quel rapporto fiduciarioche ci lega, indissolubilmente,ai nostri pazienti,rapporto imprescindibilmentebasato sulla riservatezza<strong>dei</strong> dati trattatie sulla confidenzialità delleinformazioni fornitecidai nostri pazienti. Fortunatamente,l’Italia, in questocampo, ha una legislazionemolto avanzata ed èsufficiente applicare, rigidamente,le norme previstedal Codice privacy oltre atutte le misure di sicurezzache le moderne tecnologieinfo-telematiche cimettono a disposizione,per garantire sicurezza eprivacy <strong>dei</strong> dati trattati. Infattila nostra Società, oltreai medici, agli informaticied agli ingegneri, hauna qualificata partecipazionedi giuristi particolarmenteesperti, comequelli provenienti dal CIR-SFID (Centro interdipartimentaledi ricerca in storiadel diritto, filosofia e sociologiadel diritto e informaticagiuridica) dell’Universitàdi Bologna, sulle tematicheprivacy. •9 - 201125

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