09.08.2015 Views

IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’INTERVISTA/1di Carlo CiocciIl cancro della prostataviene oggi riconosciutocome uno <strong>dei</strong> principaliproblemi medici cui è sottopostala popolazione maschile.In Europa rappresentala neoplasia di granlunga più frequente, conun’incidenza annuale di214 casi ogni 1000 uominiper una stima di circa2,6 milioni di nuovi casiogni anno, e la secondacausa di morte per neoplasia.Da circa 20 annicon l’introduzione nellapratica clinica del PSA(antigene prostatico specifico)si è registrato infattiun notevole aumento nelladiagnosi della neoplasia,al quale però ha corrispostosolo un leggero incrementodella mortalità, ponendoil problema del tumoreprostatico clinicamentenon significativo edel rischio del sovra-trattamento.Il professor Carlo De Dominicis si è laureatopresso la Facoltà di <strong>Medici</strong>na e Chirurgiadell’Università “La Sapienza” di Romaed ha conseguito la Specializzazionein Urologia con il Prof. Ulrico Bracci.È divenuto Professore Associato primae Professore Ordinario poi presso l’Università“La Sapienza” di Roma ed è attualmenteresponsabile dell’Unità Operativa Complessadi Urologia e Tecniche Mininvasive.È direttore della Scuola di Specializzazionein Urologia dell’Università “La Sapienza”Tumore della prostata,PSA e nuovi marcatoriProfessor De Dominicis,quali sono le indagini cheavete a disposizione perfare diagnosi precoce ditumore della prostata?Ad oggi gli strumenti diagnosticiprincipali usati includonol’esplorazione digito-rettaledella prostata(DRE), l’ecografia transrettalee il PSA. La DREdeve costituire sempre ilprimo approccio diagnosticoe ha lo scopo di apprezzarela forma, la consistenza,la dolorabilità eapprossimativamente il volumedella ghiandola, nonchéla presenza di nodulisospetti. L’ecografia transrettaleassolve principalmenteil compito di evidenziarearee ecograficamentedubbie e migliorarel’accuratezza della biopsiaNonostante le nuove tecnichespetta all’urologo decidereil migliore iter per ogni singolo pazienteprostatica, che rappresentala sola indagine che permettedi fare diagnosi certadi neoplasia. Il PSA costituiscead oggi ancora ilmarcatore sierico più utilizzato.E’ una glicoproteinaprodotta quasi esclusivamentedalle cellule epitelialidella prostata e, datofondamentale, costituisceun marcatore d’organoe non di cancro; pertantoun’elevazione <strong>dei</strong> suoi valoripuò presentarsi anchein presenza di altre patologieprostatiche (IperplasiaProstatica Benigna, prostatiti).Nei primi anni dell’usoclinico del PSA le principalilinee guida internazionaliavevano adottato un valoresoglia di 4 ng/ml, poiabbassato da alcuni Autoria 2,5 ng/ml. In realtà già daqualche anno è stato ampiamentedimostrato chenon è possibile stabilire unvalore soglia minimo chepossa escludere con certezzala presenza di un carcinomaprostatico. Un notostudio statunitense (IMThompson et al., N Engl JMed 2004) condotto su circa3000 uomini ha evidenziatoun rischio di neoplasiadi circa il 25% per valoridi PSA tra 2 e 4 ng/mle di circa l’8% per valori inferioria 1 ng/ml. Quindiabbassando il valore di riferimentodel PSA si assistead un aumento della diagnosidi nuovi casi di neoplasiaprostatica, ma con unaumento anche d’incidenzadi tumori non significativi,la cui storia naturale non incidesulla sopravvivenza.Pertanto il PSA mostra unabassa specificità diagnosticae risulta scarsamente affidabileper selezionare i tumoriclinicamente significativi.Per questo motivo nelcorso <strong>degli</strong> anni si è tentatodi migliorare la specificitàdel PSA con alcune sue varianticome ad esempio ilrapporto tra PSA libero etotale, che trova il suo razionalenel fatto che le celluleprostatiche neoplasticheproducono meno PSAnella forma libera rispettoalle cellule benigne; pertantoquanto più è basso questorapporto tanto più aumentail rischio di neoplasia.Per esempio quando ilvalore scende al di sotto di0,10, il rischio di cancroprostatico è stimato del56%. Negli ultimi mesi, trale varie isoforme del PSA,ha suscitato un certo inte-169 - 2011

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!