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IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

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APPROFONDIMENTIUniversità e alle Scuole dispecializzazione. Un ruolopiù incisivo <strong>degli</strong> Ordininell’ambito delle Istituzionieuropee lo ha rivendicatoanche Nicolino D’Autilia,coordinatore ufficioEstero della Federazione evice-presidente Ceom.siamo giunti ad una fase incui dobbiamo cambiare ilcontenitore (legge 368/99)per salvare il contenuto. Occorrepensare a un diversoasset normativo per garantiremezzi e strumenti ai professionisti.L’obiettivo è quellodi garantire un profilo distandard comuni che abbianocaratteristiche comuni.Insieme, dobbiamo rifletteresu limiti e carenze dellasituazione attuale, nella consapevolezzache i limiti ci sono,ma la formazione specialisticain Italia è di buonaqualità. Nei percorsi che ciattendono, dobbiamo recuperare,tutti, a livello europeo,il senso del lavorare insieme”.Dal 2013, 480 milioni di cittadiniliberi di curarsi nei27 Paesi UEE a Udine si è verificato proprioun esempio di questo“lavorare insieme”, con lapresenza e gli interventi <strong>dei</strong>rappresentanti delle maggiorisigle <strong>dei</strong> professionistieuropei: Ceom (Conseil Européendes Ordres desMédecins), Pwg (PermanentWorking Group of EuropeanJunior Doctors), Uemo(Union Européenne delMeédecins Omnipracticien)e Uems (Union Européennedes Médecins Spécialistes).Tutti insieme per quella cheLuigi Conte, Presidente dell’Ordinedi Udine e promotoredell’evento, ha definito“una sfida colossale e globalel’apertura delle frontieredella salute” a 480 milionidi europei che dal 2013saranno liberi di curarsi nei27 Paesi dell’Unione. Conte,che è rappresentanteFnomceo nella commissioneEcm del ministero dellaSalute, ha parlato di “culturadella qualità, da porre allabase di ogni aspetto delpercorso formativo di ciascunmedico”.Ma la fotografia della situazioneattuale l’ha fornitail vice-presidente FnomceoMaurizio Benato che haparlato di luci e ombre neiprocessi formativi, ribadendoil ruolo <strong>degli</strong> Ordini,anche in rapporto alleVerso un Sistema sanitariocomune europeoL’evento di Udine, pur seincentrato sull’accreditamentoeuropeo <strong>degli</strong> specialisti,aveva come sfondogli scenari che si vanno delineandoin Europa in questidecenni. Si tratta di processilunghi, complessi, dovepesi e contrappesi <strong>dei</strong>singoli Paesi a volte spingonoin avanti l’idea dell’EuropaUnita, altre voltela frenano. Con uno sguardoall’indietro, ai primi passidelle strategie comuni perla formazione, dal BolognaProcess del 1999, poi ratificatoa Lisbona nel 2002,ma oggi con l’auspicabileprospettiva, tutta da costruire,di un Sistema Sanitariocomune Europeo. Valela pena consultare, sulportale www.fnomceo.it, ildocumento conclusivo scaturitoa Udine. Per i medicisi pensa a una Tessera, oCarta, professionale europeavolontaria, “ma bisognastudiare bene quali informazionideve contenere– precisa Mario Pirillo, europarlamentaredella commissioneAmbiente e Sanitàdel Parlamento Europeo– Continuerò a seguirel’evoluzione di queste tematicheperché giungano abuon fine, in collaborazionecon la Fnomceo”. •9 - 201113

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