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IL GIORNALE DELLA dei Medici e degli Odontoiatri ... - Enpam

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ENPAMFondato da Eolo Parodiwww.enpam.itPrevidenzaAnno XVI - n° 9-2011<strong>IL</strong> <strong>GIORNALE</strong> <strong>DELLA</strong><strong>dei</strong> <strong>Medici</strong> e <strong>degli</strong> <strong>Odontoiatri</strong>Zach Veilleux/Rockefeller UniversityLa famiglia del professor Ralph Steinman (nella immagine sullo schermo), premio Nobel per la medicina 2011, si intrattiene con i giornalistidurante la conferenza stampa che si è tenuta alla Rockefeller University di New York il 3 ottobre scorso. L’annuncio del KarolinskaInstitutet è stato dato tre giorni dopo la morte dello scienziato, avvenuta a causa di un tumore che lo aveva colpito al pancreas2PARODIUniticontro le grandidifficoltà3OLIVETIFacciamocii contiin tasca4PREVIDENZAComecambianole pensioniDCOER0953periodicoOmologatoPoste Italiane SpASpedizione in Abb. Post.D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004n. 46) art. 1, comma 1CNS/AC-Roma


un futurodi certezze.Per mantenere il tuo standard di vita dopo aver cessato l’attivitàlavorativa avrai necessità del 75/80% dell’attuale reddito professionale.FondoSanità è la risposta alle tue esigenze di integrazioneprevidenziale.www. .itPer aderire:A) Scaricare dal sito internet www.fondosanita.it la SCHEDA DIADESIONE e il MODULO DI BONIFICO.B) Spedire la SCHEDA DI ADESIONE compilata unitamente allacopia del BONIFICO EFFETTUATO alla Segreteria di FondoSanità,P.zza della Repubblica, 68 - 00185 Roma.PER INFORMAZIONI:Tel. 06 48294333 Sig.ra DANIELA BRIENZATel. 06 48294337 Sig. ra PAOLA CINTIOFax 06/48294284 - E-mail: segreteria@fondosanita.itwww.fondosanita.itFondi chiusi o fondi aperti?FondoSanità (fondo “chiuso” riservato ai lavoratori del settore) si fapreferire ai numerosi fondi “aperti” disponibili sul mercato per evidentie concreti vantaggi:• possibilità di scelta e di eventuali cambiamenti <strong>dei</strong> gestori;• influenza sulle scelte attraverso le elezioni <strong>dei</strong> Rappresentanti dell’Assembleae del C.d.A.;• influenza sulle scelte strategiche ed organizzative del fondo;• commissioni di gestione (tra 0,10% e 0,15%) nettamente inferiori aifondi aperti (in generale tra 0,60% e 2%) e quindi solo 1,5% in 10 anni enon il 6-20%, con sensibili differenze nei rendimenti accumulati e quindinel capitale e nella rendita vitalizia;• nessuna spesa per pubblicità e nessuna commissione da corrispondere avenditori o agenti.Prestazioni pensionisticheIl diritto alla prestazione pensionistica complementare si acquisiscecon almeno cinque anni di partecipazione. L’associato potrà chiedereche gli venga liquidato subito, sotto forma di capitale, al massimo il50% dell’importo maturato, mentre il rimanente verrà impiegato comepremio unico per l’acquisto di una rendita vitalizia rivalutabile personaleoppure reversibile (moglie, ecc.). In misura non eccedente il 10% dellapropria contribuzione annua, è possibile acquisire polizze vita assicurativecomplementari per la copertura <strong>dei</strong> rischi di invalidità e premorienza.Il regime di capitalizzazione (il capitale versato più i rendimenti accumulatiserviranno a garantire le prestazioni pensionistiche future) e dicontribuzione definita (il livello contributivo è predefinito e la pensioneè in funzione del rendimento netto del fondo) scelti da FondoSanità, lorendono uno strumento previdenziale sicuro, trasparente, vantaggioso,necessario.CAPITALE TOTALERENDITA ANNUALE LORDAEuro 51.645,69 Euro 3.640Euro 154.937,07 Euro 10.920Euro 258.228,45 Euro 16.650,64Esempio di rapporto tra capitale accumulato (versamenti +rendimenti) e rendita vitalizia calcolato utilizzando un coeffi cientemedio di conversione per l’età di 65 anni. (Legge 335/95)Come pagare MENO TASSEI benefici fiscali per chi aderisce a FondoSanità sono consistenti: iversamenti infatti sono oneri deducibili in capo all’iscritto per un importoannuale complessivamente non superiore a 5.164,57 euro.Per i familiari a carico i versamenti sono deducibili dal reddito IRPEF del“capofamiglia”, sempre nel limite complessivo di 5.164,57 euro; la deducibilitàfiscale, peraltro, è indipendente dalla detrazione di imposta IRPEF del 19%per le Polizze Vita eventualmente stipulate dall’iscritto prima del 1°gennaio 2001. Inoltre la tassazione della rendita vitalizia del 15% èridotta dello 0,30 per ogni anno eccedente il 15° anno dipartecipazione fino ad arrivare al 9%.ChiSiamo: FondoSanità, approvato dalla COVIP il 26 luglio 2007, è una associazione senza fini di lucro il cui unico obiettivo è quello di offrireun valido strumento di previdenza complementare agli esercenti le professioni sanitarie. Nasce dalla trasformazione del preesistente FondoDentistiche, costituito nel 1996, ha già assicurato la previdenza integrativa agli odontoiatri italiani dall’aprile 1999, risultando il primo fondo pensione chiusodestinato ai lavoratori autonomi. Possono già aderire a Fondosanità tutti i medici e gli odontoiatri iscritti all’ENPAM, gli infermieri iscritti all’ENPAPI , ifarmacisti iscritti all’ENPAF e gli iscritti alla Federazione Nazionale <strong>dei</strong> Collegi IPASVI (infermieri professionali, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia),nonché i soggetti fiscalmente a carico <strong>degli</strong> aderenti.


Numero 9/2011in questo numero2 L’editoriale del Presidente3 Oliveti, facciamoci i conti in tasca4-5 Cambiano le pensioni6 Ricongiunzione, negato recupero contributi7 Limitata adesione ai Fondi per i pensionati8 Progetto giovani9-11 Al via l’Estratto Conto Integrato12-13 Il medico targato Europa14 Fnomceo: corso sull’Audit clinico15 Federspev16-17 L’intervista/1: tumore della prostata18-19 L’intervista/2: Amiloidosi20-21 L’intervista/3: il pediatra22-23 Il podologo nel SSN24-25 Un computer… tra medico e paziente26 Lotta alla malaria: il contributo italiano27 Malattie rare: le mutazioni del PCDH1928-29 Attualità: veloce come la luce?30 Accadde a… Novembre31-35 Congressi, convegni, corsiSOMMARIOPrevidenza<strong>IL</strong> <strong>GIORNALE</strong> <strong>DELLA</strong><strong>dei</strong> <strong>Medici</strong> e <strong>degli</strong> <strong>Odontoiatri</strong>36 News37 Fibrillazione atriale38 Vita <strong>degli</strong> Ordini39 Nobel per la <strong>Medici</strong>na40-41 Nave ospedale per bambini africani42-45 Recensioni libri46 Medico e tennista47 Notizie48-49 <strong>Medici</strong> illustri: il 184850 Musica classica, un quintetto d’eccezione51 Mostre ed esposizioni in Italia52-53 Viaggi, l’Andalusia54-55 Lippi sta al pathos come Botticelli alla grazia56 Cinema, a tu per tu con Paola Bonelli57 Il clarinetto, strumento più allegro dell’orchestra58-59 Lettere al Presidente60-61 Un medico racconta la sua malattia62 Filatelia63 L’avvocato64 L’annuale congresso de La SerpeADEPPLe Casse <strong>dei</strong> professionisti si preparano ad adottare un codice di autoregolamentazione sulla gestione del rischio negli investimentimobiliari e immobiliari. L'anticipazione arriva dal Sole-24 Ore e chiama in causa l'Adepp, l'associazione cherappresenta gli Enti previdenziali privatizzati (tra i quali l’<strong>Enpam</strong>): i suoi tecnici, in sostanza, sarebbero al lavoro per preparareun pacchetto di linee guida alle quali le Casse dovranno poi ispirarsi nelle loro operazioni finanziarie, mobiliari eimmobiliari. Secondo il quotidiano economico, l'iniziativa mirerebbe a prevenire ingerenze soffocanti da parte della Covip,l'organismo al quale la Manovra di luglio aveva affidato il monitoraggio della gestione patrimoniale <strong>degli</strong> enti. Perchéquel provvedimento entri in vigore devono ancora essere emanati i decreti attuativi, ed è proprio in previsione di talepasso che l’Adepp ha deciso di muoversi. L’obiettivo del codice di regolamentazione, in particolare, non sarà quello difornire parametri minimi o massimi per gli investimenti, ma indirizzi per la trasparenza delle procedure: “tracciabilità”<strong>dei</strong> processi di investimento, indicatori di sostenibilità e garanzia, valutazione preventiva e successiva del rischio; definizionedi limiti di garanzia <strong>degli</strong> investimenti nelle singole asset class; predisposizione di report omogenei con criteri comunidi quantificazione <strong>dei</strong> valori e <strong>dei</strong> rendimenti immobiliari e mobiliari. “Le linee guida contenute nel nostro codice”ha spiegato il presidente dell'Adepp, Andrea Camporese “sono la nostra proposta per aprire un tavolo concreto di confrontocon i dicasteri vigilanti per varare i decreti attuativi”. E a tale tavolo, le Casse punteranno a una revisione <strong>dei</strong> livellidi vigilanza (oggi otto senza ancora contare la Covip) per ridurre al massimo sovrapposizioni e duplicazioni.9 - 20111


LA FINESTRA DELPresidenteSciurbì e sciusciànon è possibilenello stesso tempodi Eolo ParodiCi guardiamo intorno etornano in mente battuteantiche, direi quasistoriche. Bere e soffiare(sciurbì e sciuscià) contemporaneamentenon sipuò. È un modo di dire genoveseche, oggi come oggi,sembra adattarsi alla realtàche stiamo quotidianamentevivendo, troppospesso “assaliti” da chi nonci vuole bene, ma anche -devo sottolinearlo - angustiatida problemi interni allacategoria. Si alternano,come sempre, dibattiti e vali<strong>dei</strong>niziative per risolvereproblemi che sembranonuovi ma, ad una analisi attenta,risultano sempre glistessi. La differenza a voltesi riduce all’uso delle parole.Occorre UNITÀ perpoter continuare ad affrontareuna realtà che è dura epiena di continue insidie edi tanti gufi. I problemi,specialmente in questi periodi,sono ingigantiti dallasituazione economica cheinveste ormai tutto il pianeta.Non si comprende sesiamo di fronte ad una rivoluzioneche supera gli anniterribili che abbiamopassato tra guerre mondialied esplosioni atomiche.Questi sono e saranno certamentemomenti che nessuno,giovane o vecchio,riuscirà a dimenticare; nesono testimoni i disordiniscoppiati prima in Grecia,e poi a Roma. La ricerca disoluzioni per queste drammaticherealtà sembra difficilee piena di trabocchettianche perché parliamo disoldi. I “nostri soldi”, quelliche abbiamo accumulato,qui in <strong>Enpam</strong>, con il sacrificiodi tutti gli iscritti,dal più giovane agli anziani;denaro che fa gola amolti. Non abbiamo timoriper il lavoro svolto sinoad oggi (partiamo da unpassato ormai lontano) permerito soprattutto <strong>dei</strong> colleghiche si sono alternatinella guida dell’Ente. Laloro attiva e preziosa presenza,grazie all’esperienzaaccumulata e documentatada un impegno costante,consente il rafforzamentoa vari livelli dell’<strong>Enpam</strong>.Non si dimentichiche tutti gli Organi dicontrollo testimoniano autorevolmenteche il nostrocomportamento è lineareanche se, nell’ambito del-le scelte di investimenti, sipuò non essere sempre fortunati.È questa la realtà che dobbiamoaffrontare con lamassima attenzione unitamentead una strategia delcambiamento richiestacianche da migliaia e migliaiadi colleghi. Non dobbiamosmettere di rimboccarcile maniche e il cervello.Tutti insieme. •29 - 2011


PREVIDENZAdi Alberto Oliveti (*)Ho da poco compiuto58 anni e mi è statoaugurato di vivere alungo. Di questo sono bencontento. Come amministratoredell’<strong>Enpam</strong>, però,non posso fare a meno ditradurre gli auguri in date,proiezioni e assegni pensionistici.Faccio il medico difamiglia a Senigallia dal1980, quando non ero ancoraspecializzato. Alla finedi quest’anno potrei andaregià in pensione d’anzianitàprendendo 3.174 eurolordi al mese. Se anche all’<strong>Enpam</strong>fosse vigente il sistemacontributivo percepireiinvece 2.088 euro:questa è attualmente la differenzatra il nostro sistemae quello pubblico. Mi sonofatto fare questi calcoli proprionel momento in cuistiamo per varare le riformeprevidenziali che sononecessarie per adeguarci aidettami di una manovra delGoverno che, come hoscritto tante volte, ha alzatotroppo repentinamentel’asticella e ha portato i nostriobblighi di equilibrioprospettico da 15 a 30 anni.La buona notizia è chele tabelle preparate dagli attuaridopo mesi di lavorodimostrano che l’obiettivoè alla nostra portata. La notiziameno buona è che, cometutte le riforme, i cambiamentici costerannoqualche sacrificio. Che sitratti di un provvedimentonon rinviabile, lo dimostraun conteggio rudimentale:dividendo il totale <strong>dei</strong> contributiche ho versato finoraper l’importo della pensioneche ho maturato,emerge che l’<strong>Enpam</strong> miavrà restituito tutto con gliinteressi nel giro di pochissimianni. È evidente che sitratta di una generosità eccessiva,o meglio non sostenibile.Anche perché lasperanza di vita <strong>degli</strong> italiani(e <strong>dei</strong> medici in particolare)si sta allungandosempre di più. Nel 1991 unmaschio sessantacinquenneaveva davanti a sé circa 15anni di vita, nel 2007 l’aspettativaera salita a quasi 18100,00%80,00%60,00%40,00%20,00%0,00%Facciamocii conti in tascaanni (addirittura a oltre 19anni se consideriamo solola categoria <strong>dei</strong> medici e <strong>degli</strong>odontoiatri). E, secondoun recente studio del Censis,la speranza di vita continueràad aumentare di duemesi ogni anno che passa.Aumentare, seppur gradualmente,l’età della quiescenzaè quindi una conseguenzainevitabile. Mentrequesto accade, i dati <strong>Enpam</strong>segnalano una crescentetendenza <strong>dei</strong> medici a lasciarela professione primadel tempo. Agli inizi del decennioscorso più del 97%<strong>dei</strong> medici di medicina generalerestava al lavoro oltrei 65 anni e quasi il 78%aspettava addirittura i 70anni. L’anno scorso, invece,meno del 73% ha attesol’età della pensione ordinariadi vecchiaia e ad aspettarele 70 candeline in ambulatorioè rimasto meno diun medico su due. È un andamentodel tutto comprensibile:la mole di lavoro,lo stress e la burocraziaIn pensione dai 65 anni in poi2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010Da dieci anni a questa parte sono sempre di più i medici di medicinagenerale e i pediatri di libera che scelgono di andare in pensioneprima <strong>dei</strong> 65 anni.sono aumentati e l’alienazionespinge molti a volercessare l’attività appenapossibile. Per questo la riformacontinuerà a lasciareal medico la libertà discegliere l’età del pensionamento.Ma quest’opzionedovrà essere valutatacon attenzione: proprio perchéla demografia ci diceche la vita si sta allungando,il sistema <strong>Enpam</strong> dovràrendere conveniente restareal lavoro e a chi va viaanticipatamente dovrà assegnareuna pensione chetenga conto del fatto che glisarà pagata per un numeromaggiore di anni. Personalmentesarò toccato inpieno dalla riforma: nel2018 avrò 65 anni e cessandol’attività a quell’etànon me ne andrei più conl’assegno pieno perché sareiin anticipo di tre annisul nuovo “punto zero” (68anni). I tecnici hanno calcolatoche non percepireipiù 4.800 euro come previstodall’attuale regolamentoma 4.200 euro.Cioè sempre 1.100 euro inpiù di chi va in pensionecon il sistema contributivopubblico. Il sistema che iministeri ci imporrebberose ora non facessimo le riforme.•(*) vice presidentevicario <strong>Enpam</strong>PS: gli importi che ho citatonon includono i riscatti cheho fatto. Considerando anchequelli, la pensione sarebbesempre più alta sia prima dellariforma sia dopo. E il confrontocon il sistema contributivopubblico andrebbe ancorapiù a vantaggio dell’<strong>Enpam</strong>.9 - 20113


PREVIDENZAun minimo di 35 anni dicontributi versati e 30 annidi laurea. In generale, comunque,restare al lavoropiù a lungo continuerà aconvenire perché l’assegnofinale verrà calcolato su unamassa di redditi più elevata:il salvadanaio da cui sipreleverà la propria pensione,cioè, sarà in ogni casopiù pesante, grazie allaprogressiva maggior rivalutazione<strong>dei</strong> contributi giàversati.Un altro aspetto su cui lariforma inciderà è l’aliquotadi rendimento che,per i contributi versati apartire dal 2013, sarà di1,4 invece che 1,5. Noncambierà il valore assegnatoai contributi già pagati(si chiama principiodel pro rata): in pratica lapensione costruita finoranon verrà in alcun modointaccata. Questo vale ancheper i riscatti: chi li hafatti, ha acquistato un beneficioche non verrà ridotto.La riforma si poneanche l’obiettivo di tutelarele giovani generazioni,per cui sono allo studio<strong>dei</strong> correttivi che favoriscanoi contribuentiche ad oggi hanno menodi 50 anni di età.Infine, la Fondazione avvieràun progressivo aumento<strong>dei</strong> contributi. Apartire dal 2015 l’aliquotacomincerà a salire dall’attuale16,5% a circa il 26%nel 2026. Nessun cambiamentoè previsto fino al2014 perché le recenti manovrefinanziarie hannobloccato le convenzioni finoa quell’anno. Qualsiasiaumento contributivo primadi quella data significherebberidurre la bustapaga <strong>dei</strong> medici, cosa chel’<strong>Enpam</strong> non vuole fare. Aregime, l’aliquota del fondo<strong>Enpam</strong> di medicina generaleresterà comunque sensibilmenteinferiore a quellaapplicata da altri enti previdenziali.I medici ospedalieri,per esempio, versanogià ora il 32,65%.Nei prossimi numeri delGiornale della Previdenzaverranno illustrate anche leriforme previste per gli altrifondi <strong>Enpam</strong> (fondo generaledella libera professione,specialisti ambulatorialie specialisti esterni) esaranno pubblicati i dettagliancora in corso di definizione.Nelle maglie della manovrasi cercherà di introdurre ancheun elemento migliorativoa garanzia delle pensionipiù basse. La speranzaè di aumentare al 100%la percentuale di rivalutazione(adeguamento al costodella vita) <strong>degli</strong> assegnifino a tre volte il minimoInps. Lo scopo è tutelarequella parte di entrate cheserve a sopperire a bisogniprimari (“la pensione delpane”).Questa riforma è un risvoltodella Finanziaria del2007, che ha imposto allecasse previdenziali privatedi aumentare l’orizzontetemporale di stabilità <strong>dei</strong>propri bilanci. In questi mesi,per effetto dell’obbligodi legge, tutti gli enti stannovarando le loro manovre.Le misure che l’<strong>Enpam</strong>si appresta ad approvarepermettono di raggiungerela sostenibilità a 30 annicon una copertura patrimonialea 50 anni. In precedenzaera richiesto unequilibrio a 15 anni.La parola ora passa alleConsulte dell’<strong>Enpam</strong> e ai106 presidenti di Ordine,che dovranno discutere eapprovare il testo definitivodella riforma prima che ilprovvedimento passi ai ministerivigilanti per l’ultimaratifica. •Il punto zero2011 65 anni2012 65 anni2013 65 anni e 6 mesi2014 66 anni2015 66 e 6 mesi2016 67 anni2017 67 anni e 6 mesi2018 68 anniL’età per prendere la pensione piena salirà gradualmentea partire dal 2013al 66° congresso della Federazione <strong>dei</strong> medici di medicina genarale9 - 20115


PREVIDENZARicongiunzione, negatoil recupero <strong>dei</strong> contributidi Claudio TestuzzaIcontributi, relativi alla ricongiunzione<strong>dei</strong> periodiassicurativi prodotti in diversesedi e versati alle Casse<strong>dei</strong> liberi professionisti,non possono essere restituitiall’interessato qualora nonabbia maturato il diritto altrattamento pensionistico.Lo ha affermato, in passato,la Corte costituzionale conla sentenza n. 439/05. Laquestione, che era stata postain giudizio di legittimitàcostituzionale, risiedeva nellanorma per la ricongiunzione<strong>dei</strong> periodi assicurativiai fini previdenziali per iliberi professionisti, previstadall’articolo 8 della legge n.45 del 5 marzo 1990.In particolare, nel corso diun procedimento civile cheriguardava un libero professionistae la Cassa di previdenzaed assistenza a favore<strong>dei</strong> dottori commercialisti,il tribunale aveva adombratol’incostituzionalità,con riferimento all’articolo3 della Costituzione, dell’indicazionelegislativa con cuisi dispone che nei confronti<strong>dei</strong> soggetti che si siano avvalsidella facoltà della ricongiunzionenon si applical’articolo 21 della legge n. 21del 29 gennaio 1986, checonsente a coloro che cessanodall’iscrizione alla Cassasenza aver maturato il dirittoalla pensione, ed eventualmenteai propri eredi chenon abbiano diritto alla pensioneindiretta, di richiederela restituzione delle sommeversate a titolo di contribuzionealla Cassa di appartenenza.Inoltre venivasottolineato, dallo stesso tribunale,che la norma censurataappariva irragionevoleanche perché, mentre la ricongiunzionenon comportaalcun onere per la Cassa,costituisce un arricchimentoprivo di causa il trattenimento<strong>dei</strong> contributi versatidal professionista senza alcunaprestazione costui o isuoi eredi abbiano conseguito.I rappresentanti della Cassaavevano rilevato, invece, chel’articolo 3 della Costituzioneera stato richiamato solamentesotto il profilo dellaviolazione del principio diuguaglianza e senza alcun riferimentoa quello di ragionevolezzae che la stessaCorte, con una precedentesentenza, aveva sottolineatoche l’invocato principio nonpotesse essere utilizzato perestendere situazioni di privilegio.Peraltro non sussistevaneppure l’ipotesi di unarricchimento della Cassamedesima, in quanto data lanatura solidaristica <strong>dei</strong> sistemiprevidenziali non èconfigurabile un generale dirittoper gli assicurati, i qualinon abbiano comunquegoduto le prestazioni attese,di ottenere la restituzione diquanto versato agli enti previdenzialidi appartenenza,essendo il versamento <strong>dei</strong>contributi finalizzato al conseguimentodi un interessecollettivo.La Corte costituzionale havalutato, preliminarmente,che sebbene la ricongiunzionedelle posizioni previdenzialipresso gestioni diversesia un istituto a caratteregenerale, la restituzione<strong>dei</strong> contributi è di carattereeccezionale ed è prevista solamentea favore di determinatecategorie professionalie non regolata da normeuniformi. La domandadi ricongiunzione è, poi, irrevocabilecon la formale accettazioneoppure tramite ilversamento, anche parziale,dell’importo dovuto.La riconducibilità della domandaad una libera sceltadell’assicurato, unitamenteal carattere eccezionale dellarestituzione <strong>dei</strong> contributi,fa sì che, qualora la facoltàdi ricongiunzione vengaesercitata, non possa essereaffermata l’irragionevolezzadella scelta legislativa dellaregola generale, ossia quelladell’inesistenza di un dirittoalla restituzione. Vizi diirragionevolezza non vengonoriscontrati dalla Corteneppure riguardo l’indebitopagamento dell’assicuratoovvero dell’arricchimentosenza causa che la Cassaconseguirebbe essendo, appunto,i versamenti giustificatidalle situazioni e legislazioniesistenti e dalla circostanzache trattasi, comunque,di un sistema solidaristico.Per queste determinazioni furespinta, in quanto non fondata,la questione di legittimitàcostituzionale dell’articolo8 della legge 45/90 equindi confermata la non restituzione<strong>dei</strong> contributi versatiai fini della ricongiunzionenel caso in cui il lavoratorenon raggiunga il dirittoal trattamento pensionistico.•69 - 2011


PREVIDENZALimitata l’adesioneai Fondi per i pensionatiIpensionati di vecchiaia ocoloro che abbiano raggiuntoil limite di età perottenere il trattamento pensionisticonon possono aderirea forme di previdenzacomplementare. Possonoinvece iscriversi i pensionatidi anzianità a condizioneche l’iscrizione avvengaalmeno un anno primadel compimento dell’etàprevista per il pensionamentodi vecchiaia.Lo ha precisato la Covip, laCommissione di vigilanzasui Fondi di previdenzacomplementare, con unadeliberazione concernentegli orientamenti in materiadi adesione alle forme pensionistichecomplementarida parte <strong>dei</strong> pensionati.Con riferimento al decretolegislativo n. 252 del 5 dicembre2005, era stata rappresentataalla Commissionel’esigenza di precisazioniin merito alla possibilitàper i pensionati di aderirealle forme pensionistichecomplementari. Al riguardo,sotto il profilo normativo,sono da rilevare le disposizionicontenute negliartt. 8, comma 11, e 11comma 2 del decreto legislativostesso.In particolare secondo l’art.8, comma 11, “La contribuzionealle forme pensionistichecomplementari puòproseguire volontariamenteoltre il raggiungimentodell’età pensionabile previstadal regime obbligatoriodi appartenenza, a condizioneche l’aderente, alla datadel pensionamento, possafar valere almeno un annodi contribuzione a favoredelle forme di previdenzacomplementare. È fattasalva la facoltà del soggettoche decida di proseguire volontariamentela contribuzione,di determinare autonomamenteil momento difruizione delle prestazionipensionistiche”. Secondol’art. 11, comma 2 “Il dirittoalla prestazione pensionisticasi acquisisce al momentodella maturazione<strong>dei</strong> requisiti di accesso alleprestazioni stabiliti nel regimeobbligatorio di appartenenza,con almeno cinqueanni di partecipazione alleforme pensionistiche complementari”.L’ordinamento dunque nondisciplina specificamente lapossibilità di adesione <strong>dei</strong>pensionati ma si limita aprevedere la facoltà di continuarea contribuire ancheoltre il raggiungimento dell’etàpensionabile purché alladata del pensionamentol’iscritto possa vantare almenoun anno di contribuzionealle forme di previdenzacomplementari. Ilpunto nodale della questione,ha fatto rilevare la Covip,risiede nell’interpretazionedella espressione “raggiungimentodell’età pensionabile”e “data del pensionamento”contenute nell’art.8, comma 11 del decretolegislativo 252/2005.È da ritenersi che per raggiungimentodell’età pensionabile,possa intendersi,È da ritenersi che per “raggiungimentodell’età pensionabile” possa intendersiil compimento dell’età previstanel regime obbligatoriodi appartenenza per il conseguimentodella pensione di vecchiaiain assenza di ulteriori specificazioni,il compimento dell’etàprevista nel regime obbligatoriodi appartenenzaper il conseguimento dellapensione di vecchiaia. Si reputa,altresì, che a tale concetto,per logica connessione,possa ricondursi ancheil successivo riferimento “alladata del pensionamento”.Tenuto conto di quanto rilevato,in base al combinatodelle norme sopra richiamate,per i titolari di pensionedi vecchiaia o, comunque,per coloro che abbianoraggiunto il limite dietà previsto per il conseguimentodi tale trattamentopensionistico, l’adesione alleforme di previdenza complementarerisulta pertantopreclusa. Per tali pensionati,la disciplina del settoreammette solo la possibilitàdi continuare la contribuzionesu posizioni aperte inforza di adesioni avvenutealmeno un anno prima delladata del pensionamento.Diversa è invece la situazione<strong>dei</strong> titolari di pensionedi anzianità che non abbianoraggiunto l’età pensionabileprevista nel regimeobbligatorio di appartenenzaper il conseguimentodel trattamento pensionisticodi vecchiaia. Per talisoggetti, l’adesione alle formedi previdenza complementareappare ammissibilein presenza della medesimacondizione previstaper continuare a contribuirealle forme di previdenzacomplementare indicatadall’art. 8, comma 11, ossiadella circostanza chel’iscrizione avvenga almenoun anno prima del compimentodell’età pensionabilestabilita per il regime diprevidenza obbligatoria diappartenenza. Ricorrendoquesta condizione, il soggettoche prosegue volontariamentela contribuzione,oltre il compimento dell’etàpensionabile, potrà determinareautonomamenteil momento della fruizionedella prestazione, una voltaconseguito il requisitominimo di almeno cinqueanni di partecipazione alleforme pensionistiche complementari.•C. T.9 - 20117


PROGETTO GIOVANIInformarsi per conoscerepossibilità e opportunitàdi Gian PieroVentura Mazzuca (*)Nel momento in cuiscriviamo quest’articoloil numero precedenteè appena arrivato nellacase di tutti i giovani medicie odontoiatri. Ecco perché,nel frattempo, sonocontinuate a giungerci molterichieste di informazionidi carattere tecnico. Non volendoreplicare quanto giàpubblicato un mese fa, ricordiamosolo che per questotipo di informazioni, comedescritto dettagliatamentenella penultima paginadi questo giornale, esisteil personale dell’UfficioAccoglienza e Relazioni conil Pubblico e quello del ServizioAccoglienza Telefonica(Sat). A quest’ultimo l'organismosvizzero SQS harecentemente rilasciato lacertificazione di qualità UNIEN ISO 9001:2008 per lasua attività.In effetti la maggior partedelle domande sono sempredello stesso tipo, ovvero informazionisul riscatto dilaurea etc. allora, magari giànel prossimo numero, intervisteremoun collega specializzatoin materia previdenzialecol quale risponderemoalle domande più richieste.Nel frattempo ricordiamoallora alcuni dati fondamentali,che però spessodiamo per scontati mentrein realtà, specialmente perle nuove generazioni… equindi nuovi iscritti allaFondazione, non è propriocosì.Ad esempio, la parola fondazioneche anticipa la sigla<strong>Enpam</strong>, spiega come il nostrosia diventato nel 1995La Fondazione <strong>Enpam</strong> rischiadi rimanere un soggetto sconosciutosino al momento del pensionamentoun organismo privato ma diinteresse pubblico.Si sa che chiunque vogliaesercitare la professione deveiscriversi all’Albo professionaletenuto dall’OrdineProvinciale, e con taleiscrizione nasce automaticamenteanche l’obbligo legaledell’iscrizione e dellacontribuzione alla Fondazione<strong>Enpam</strong>, che è l’Entegestore della previdenza obbligatoriaa favore di tutti imedici e gli odontoiatriiscritti all’Albo.Ma mentre l’Ordine diventauna realtà vicina agliiscritti perché presente intutte le provincie e quindi èun soggetto che accompagnail medico in molte fasidella sua vita lavorativa invece,per i più, la Fondazione<strong>Enpam</strong> rischia di rimanereun soggetto sconosciutosino al momento del pensionamento.Errore grave.Però proprio tali considerazionihanno fatto nascere“Progetto Giovani”, ossia lavolontà da parte dell’<strong>Enpam</strong>di portare avanti una seriedi iniziative volte ad avvicinarei giovani colleghi allaFondazione e viceversa.L’importante dunque è informarsiper conoscerne benepossibilità e opportunità,anche perché è proprioadesso che diventa ancorapiù fondamentale difendereil proprio futuro.•(*) progettogiovani@enpam.it89 - 2011


PREVIDENZAEstratto conto integrato:la fase sperimentaledi Vittorio Pulci (*)La trasparenza è unobiettivo prioritariodella Fondazione <strong>Enpam</strong>.Pertanto, al fine diconsentire a tutti gli iscrittiun accesso diretto, tempestivoe completo ai dati essenzialirelativi alla propriaposizione previdenziale,l’Ente ha cercato, nel corso<strong>degli</strong> anni, di arricchiresempre più i servizi on-lineofferti dal portale Internetwww.enpam.it.In particolare, per quantoattiene gli aspetti contributivi,il medico o l’odontoiatrapuò oggi usufruire delleseguenti funzionalità:• consultazione on-line dellapropria posizione contributiva(obbligatoria e volontaria)relativa a ciascunFondo di previdenza: “QuotaA” e “Quota B” del FondoGenerale, Fondo <strong>Medici</strong>naGenerale, Fondo SpecialistiAmbulatoriali, FondoSpecialisti Esterni/Accreditati;• stampa <strong>dei</strong> duplicati <strong>dei</strong>bollettini RAV per il pagamentodel contributo “QuotaA” (attivo dal 2010, circa250.000 documenti/anno);• certificazione <strong>dei</strong> contributi“Quota A” corrispostitramite RID (domiciliazionebancaria, attivo dal2010, oltre 105.000 d/a);• presentazione per via telematicadella dichiarazione<strong>dei</strong> redditi professionaliimponibili presso la “QuotaB” (servizio utilizzato dacirca 50.000 iscritti nel corsodell’anno 2011);• stampa <strong>dei</strong> duplicati <strong>dei</strong>bollettini MAV per il pagamentodel contributo “QuotaB” (circa 120.000 d/a);• certificazione ai fini fiscali<strong>dei</strong> contributi ordinariversati nel corso dell’annoin favore della “Quota B”del Fondo di PrevidenzaGenerale (attivo dal 2011,circa 120.000 d/a);• stampa <strong>dei</strong> duplicati <strong>dei</strong>bollettini MAV per il pagamentodel regime sanzionatorio“Quota B” e certificazione<strong>dei</strong> relativi importiversati nell’anno precedente(circa 15.000 d/a);• stampa <strong>dei</strong> duplicati <strong>dei</strong>bollettini MAV per il pagamento<strong>dei</strong> contributi di riscattoe certificazioni <strong>degli</strong>importi corrisposti a tale titolo(circa 13.000).Al fine di offrire all’iscrittouna visione unitaria e completadella propria posizione,è stato adesso predispostoun unico documentoriepilogativo dell’interavita contributiva, nel qualesono evidenziati gli importicorrisposti in favore ditutti i Fondi <strong>Enpam</strong>, sia a titolodi contribuzione obbligatoriache volontaria (riscattidi laurea, di allineamento,contributi modularietc.).Grazie alla consultazione ditale Estratto Conto Unico –disponibile per tutti gliiscritti sul portale della Fondazioneentro la fine dell’anno– sarà possibile, inogni momento, monitorare,con un solo click, la propriaposizione previdenziale pressol’<strong>Enpam</strong> in maniera semplice,sintetica e diretta.Gli iscritti che hanno contribuitoanche presso altregestioni (Inps o Inpdap, etc.),infine, grazie alla fattiva collaborazionecon gli altri Entiprevidenziali italiani potrannoaccedere on-line adun ulteriore documento:l’Estratto Conto Integratonel quale saranno esposti, inordine cronologico, i versamentie i periodi contributivimaturati presso tutti i Fondidi previdenza obbligatoriaai quali il contribuente èstato assicurato. Il modellodi Estratto Conto Integratoè stato predisposto tenendoconto <strong>dei</strong> diversi tipi diestratto già in uso presso gliEnti e le Casse previdenzialied è composto di due sezioni:• un primo quadro (QuadroA), riporta gli elementi utilialla valutazione dell’anzianitàcontributiva complessivamentematurata presso idiversi Fondi d’iscrizione,nonché i periodi di contribuzionefigurativa riconosciuta;• un secondo quadro (QuadroB), illustra gli elementiprettamente contabili, qualila contribuzione dovuta egli importi effettivamenteversati.Anche tale documento saràconsultabile direttamenteon-line, mediante accesso alportale www.enpam.it, previaautenticazione pressol’Area riservata. Gli interessati,una volta entrati nelsistema, potranno visionareuna guida dettagliata allalettura dell’Estratto (vedilegenda a pag. 10 e facsimilea pag. 11).Nelle prossime settimane saràavviata una prima fasesperimentale: l’accesso a taleservizio sarà disponibilesolo per un campione limitatodi soggetti, individuatitra i titolari di posizioni contributivepresso più Enti diprevidenza. Ai prescelti saràtrasmessa una specificanota informativa volta ad illustrarele finalità dell’operazioneed a spiegare le modalitàdi accesso e consultazionedel documento.Ciascun Ente previdenzialecontinuerà, ovviamente,ad essere responsabile solo<strong>dei</strong> propri dati contributivi.Pertanto, le eventuali richiestedi chiarimento inmerito alle informazioniesposte nell’ECI, sarannoinoltrate per via telematicaall’Ente previdenziale titolaredella relativa posizionecontributiva.Con l’offerta di questi innovativiservizi, la Fondazione<strong>Enpam</strong> vuole proseguire nell’operadi capillare diffusionedella conoscenza previdenzialefra i propri iscritti econfermarsi come un puntodi riferimento nel panoramaprevidenziale italiano. (continuaa pagg. 10-11)(*) Dirigente Servizio contributied attività ispettiva9 - 20119


PREVIDENZA(segue da pag. 9)LEGENDA PER LA CORRETTA LETTURA DELL’E.C.I.L’Estratto Conto Integrato è suddiviso in tre quadri dilettura: il quadro A è riassuntivo riguardo i periodi contributiviutili al diritto e alla misura con l’esposizione<strong>dei</strong> dati relativi alle retribuzioni o ai redditi dichiaratida attività professionale. Il quadro B è analitico rispettoai versamenti effettuati, in particolare dai liberi professionisti.Il quadro C è riservato ai contribuenti ENA-SARCO.1 Regole generali per l’esposizione <strong>dei</strong> periodi contributivi.Le informazioni relative ai periodi assicurativi (numerocontributi, unità di misura, retribuzioni o redditi, versamenti)sono esposte in ordine cronologico. Ove per unostesso periodo fossero presenti contributi di diversi Entidi previdenza o Casse professionali, l’ECI ne riportal’elencazione senza eseguire sommatorie.Per ogni Ente/Cassa i periodi da ricongiunzione e da riscattonon attribuiti ad uno specifico periodo temporalesono riportati in testa all’elenco <strong>dei</strong> periodi contributivi.In caso di ricongiunzione, il periodo contributivo oggettodi ricongiunzione può figurare sia tra quelli relativi all’Enteche trasferisce i contributi, sia tra quelli relativi all’Entericevente, con una evidente duplicazione e sovrapposizionedi periodi contributivi. Questa evenienzaviene segnalata da un’avvertenza di carattere generaleche giustifica la compresenza di detti periodi nell’ECI edinforma l’utente sulla conseguenza che essi, in quantoduplicati, verranno conteggiati una volta sola ai fini delraggiungimento <strong>dei</strong> requisiti di legge.2 Gestione e/o Fondo” <strong>dei</strong> Quadri A e B.In questo campo viene specificato il Fondo previdenziale,cui si riferiscono i periodi assicurativi, per i soliEnti o Casse che ne hanno più di uno.3 Tipologia Rapporto / Contribuzione <strong>dei</strong> QuadriA e B.In questo campo è presente l’indicazione del rapporto dilavoro o del tipo/forma di contribuzione, ottenuta sullabase delle informazioni indicate da ciascun Ente o Cassa,secondo regole di esposizione fornite dagli Enti sullabase di schemi validi all’interno di ciascuno di essi.4 Campi “Unità di Misura” (al diritto e al calcolo)del Quadro A.In corrispondenza ai possibili valori “A”, “T”, “M”, “S”,“G”, viene riportata, in calce all’ECI, una legenda con lecorrispondenti decodifiche: “anno”, “trimestre”, “mese”,“settimana”, “giorno”.5 Campo “Note” del Quadro A.In questo campo vengono esposti codici corrispondentiad eventuali annotazioni ed avvertenze indicatedagli Enti e relative al periodo contributivo.6 Campo “Retribuzione o Reddito”del Quadro A.Nel campo, in alternativa tra loro, vengono riportati:• l’importo in euro della retribuzione imponibile <strong>dei</strong> lavoratoridipendenti;• l’importo del Reddito IRPEF <strong>dei</strong> liberi professionisti;• la dizione “dichiarazione all’Ente non presentata”;• la dizione “dichiarazione all’Ente non dovuta”.7 Campo “Volume Affari IVA” del Quadro A.Nel campo, in alternativa tra loro, vengono riportati:• l’importo del Volume d’affari IVA <strong>dei</strong> liberi professionisti(se dichiarato all’Ente);• la dizione “dichiarazione all’Ente non presentata”;• la dizione “dichiarazione all’Ente non dovuta”.8 Riepilogo <strong>dei</strong> periodi contributivi nel quadro A.Nel riepilogo <strong>dei</strong> periodi contributivi, in fondoal quadro A, vengono esposti, per ogni Ente o Cassa, idati riassuntivi espressi in anni, mesi e giorni, calcolatiseguendo le regole di conversione previste dalle normein materia di totalizzazione <strong>dei</strong> contributi.9 Riepilogo <strong>dei</strong> montanti contributivinel quadro A.Nel riepilogo <strong>dei</strong> montanti contributivi vengono riportati,se disponibili, gli importi <strong>dei</strong> montanti contributivie la corrispondente data di rivalutazione (generalmenteil 31 dicembre dell’anno precedente, sullabase <strong>dei</strong> dati acquisiti), per ciascun ente o fondo interessato.10 Campi “Contributi Soggettivi”, Contributi Integrativio Aggiuntivi”, “Altri Tipi di Contributi”,del Quadro B.Vengono qui riportati, per i liberi professionisti, gli importidella “Contribuzione Dovuta” e della “ContribuzioneVersata”, classificati negli appositi quadri secondoi valori del Tipo di Contributo e della relativa classificazione.Per “Altri Tipi di Contributi” si intendono quelli NONutili a fini pensionistici.109 - 2011


PREVIDENZADALALGUIDA ALLA LETTURA DELL'ESTRATTO CONTO INTEGRATO (E.C.I.)QUADRO "A" - Generalità <strong>degli</strong> Enti e Casse Professionali (eccetto ENASARCO) - Anzianità contributiva - Montanti contributiviENTE E/OCASSAPROFESS.GESTIONEe/o FONDOTIPOLOGIARAPPORTO /CONTRIBUZIONEPERIODI CONTRIBUTIVI UT<strong>IL</strong>I A PENSIONEUNITA' DIMISURAALDIRITTOUNITA' DIMISURAALCALCOLOCODICEMATRICOLADENOMINAZIONE- “Gli eventuali periodi oggetto di ricongiunzione contributiva possono risultare presenti più volte, in quanto riferiti a tutti gli Enti interessati al procedimento.”NOTERETRIBUZIONEO REDDITOVOLUMEAFFARI IVA1 2 3 45 67AZIENDA - AMMINISTRAZIONE/ENTE -LAVORATORE8RIEP<strong>IL</strong>OGO DEI PERIODI CONTRIBUTIVIEnte / Cassa FondoAnni Mesi GiorniEnte 1Fondo A……….……………Ente nFondo ZI contributi maturati presso Enti e gestioni diversi, purchè noncoincidenti, possono essere sommati ai fini pensionistici, allecondizioni previste dalle norme in materia di totalizzazione e diricongiunzione <strong>dei</strong> periodi assicurativi.9RIEP<strong>IL</strong>OGO DEI MONTANTI CONTRIBUTIVIEnte Fondo Importo rivalutato alEnte 1 Fondo A ………….. …………..……. …………… ……………. ……………Ente n Fondo Z …………… ……………QUADRO "B" - Generalità <strong>degli</strong> Enti e Casse Professionali (eccetto ENASARCO) - Riepilogo <strong>dei</strong> contributi versatiDAL AL ENTEGESTIONEe/o FONDOTIPOLOGIARAPPORTO /CONTRIBUZIONEAZIENDA -LAVORATORECONTRIBUTISOGGETTIVICONTRIBUTI INTEGRATIVI OAGGIUNTIVIALTRI TIPI DICONTRIBUTICODICE DENOM. DOVUTO VERSATO DOVUTO VERSATO DOVUTO VERSATO2 3 1010 10QUADRO "C" - Sola contribuzione ENASARCODALALCONTRIBUTI UT<strong>IL</strong>I APENSIONEUNITA' DIAL DIRITTOMISURAIMPORTOCONTRIBUTIPENSIONAB<strong>IL</strong>IDITTAMANDANTE49 - 201111


APPROFONDIMENTIFa passi in avantiil “medico targato Europa”Due italiani al vertice dell'Unione Europea <strong>dei</strong> <strong>Medici</strong> Specialisti.Il lungo lavoro del presidente Amedeo Bianco e di altri esponentidella Fnomceo è stato premiato. Ma le sfide sono grandiper armonizzare la formazione nel Vecchio Continentee per giungere a un servizio sanitario comune europeo.Già nel 2013 libera circolazione per i professionisti della salutee per 480 milioni di cittadini che potranno curarsi nei 27 Paesi UEdi Orfeo NotaristefanoDue medici italiani,Salvatore Ramuscelloe Giorgio Berchicchi,sono stati eletti dall’Assembleaplenaria che siè tenuta a Napoli il 6 e 7 ottobreal vertice dell’UnioneEuropea <strong>dei</strong> <strong>Medici</strong> Specialisti(UEMS). Ramuscelloha assunto la carica diVice-presidente e Berchicchiquella di tesoriere. Il nuovoPresidente dell’Unione è RomualdKrajewski, già deputatoal Parlamento della Polonia.Krajewski sarà affiancatoda quattro Vice-presidenti:oltre a Ramuscello, sonoHans-Peter Ulrich, JanSkhra e Hans Hjielmqvist.Segretario generale sarà EdwinBorman, mentre ZlatkoFras, Presidente uscente, èstato eletto membro di collegamentocon le istituzionieuropee, visto che l’Uems,che ha sede a Bruxelles, svolgegran parte delle sue attivitàin stretta relazione conParlamento europeo e Commissione.Grande soddisfazione, ovviamente,per la doppia equalificata rappresentanzaitaliana, unica delegazionepresente nel board con duenomi. La prossima rilevanteattività Uems è previstanella capitale belga il 18 novembre,quando sarà presentatal’ultima bozza delDocumento per l’accreditamentoeuropeo delle attivitàformative del medico.Il rafforzamento della rappresentanzaitaliana in senoall’Uems è il fatto nuovo epositivo. Amedeo Bianco,presidente della Fnomceo,parla chiaro: “In tanti annil’attenzione della Federazioneverso la dimensioneeuropea della professionemedica è stata costante.Nulla succede a caso.Abbiamo seminato prima,in maniera continuativae sobria, e i risultati sonoarrivati”.Tra le sfide <strong>dei</strong> prossimianni, Nicolino D’Autilia,responsabile ufficio esteridella Federazione e presidenteOmceo di Modena,ne indica una: “L’omogeneità<strong>dei</strong> percorsi formativie la libera circolazione<strong>dei</strong> professionisti costituiscono,in questo senso,punti di riferimento peruna discussione sempreI limiti ci sonoma la formazionespecialistica in Italiaè di buona qualitàaperta tra i partner europei”.Dal canto suo, GabrielePeperoni, segretariodella Federazione e presidenteOmceo di Napoli,sottolinea: “La nostra speranzaè che da Napoli partauna nuova Uems, capacedi rilanciare ancora piùavanti la figura del professionistaeuropeo che, inuna fase come questa, stavivendo una situazionemolto delicata, come abbiamovisto nel recenteworkshop di Udine”.La professione medica escedai recinti della dimensionenazionaleSi tratta, in effetti, di percorsiche gli esponenti dellaFnomceo stanno battendoda anni, nella consapevolezzache l’Europa Unita nonvuol dire soltanto monetaunica, non vuol dire solo Europadelle banche, maun’Europa più forte nelle sueIstituzioni politiche. Ed èsulla scia delle migliori intelligenze<strong>degli</strong> europeisticonvinti che si colloca la sfidadella professione medicache esce dai recinti della dimensionenazionale per proiettarsinella dimensione sovranazionaleed europea. Distrada se n’è fatta, ma altrane resta da fare. Non a casoD’Autilia e Peperoni fannoriferimento al convegno diUdine sulla formazione medicaeuropea. Perché proprioa Udine, il 9 e 10 settembre,la Fnomceo ha riunito le rappresentanzemediche dell’Europaper delineare strumentie mezzi per armonizzarei percorsi formativi a livelloeuropeo. L’espressione“armonizzare” fu coniataproprio da Bianco a Udine,a conclusione <strong>dei</strong> lavori.“Armonizzare più che uniformare”,questa la sintesi,che il Presidente motivò inquesto modo: “L’Europa hadefinito il riconoscimento<strong>dei</strong> titoli professionali, oradobbiamo riflettere sui contenutie questa è una riflessionecomplessa”.“Recuperare il senso del lavorareinsieme”Bianco si è poi chiesto: “E’più importante il contenitoreo il contenuto? Credo che129 - 2011


APPROFONDIMENTIUniversità e alle Scuole dispecializzazione. Un ruolopiù incisivo <strong>degli</strong> Ordininell’ambito delle Istituzionieuropee lo ha rivendicatoanche Nicolino D’Autilia,coordinatore ufficioEstero della Federazione evice-presidente Ceom.siamo giunti ad una fase incui dobbiamo cambiare ilcontenitore (legge 368/99)per salvare il contenuto. Occorrepensare a un diversoasset normativo per garantiremezzi e strumenti ai professionisti.L’obiettivo è quellodi garantire un profilo distandard comuni che abbianocaratteristiche comuni.Insieme, dobbiamo rifletteresu limiti e carenze dellasituazione attuale, nella consapevolezzache i limiti ci sono,ma la formazione specialisticain Italia è di buonaqualità. Nei percorsi che ciattendono, dobbiamo recuperare,tutti, a livello europeo,il senso del lavorare insieme”.Dal 2013, 480 milioni di cittadiniliberi di curarsi nei27 Paesi UEE a Udine si è verificato proprioun esempio di questo“lavorare insieme”, con lapresenza e gli interventi <strong>dei</strong>rappresentanti delle maggiorisigle <strong>dei</strong> professionistieuropei: Ceom (Conseil Européendes Ordres desMédecins), Pwg (PermanentWorking Group of EuropeanJunior Doctors), Uemo(Union Européenne delMeédecins Omnipracticien)e Uems (Union Européennedes Médecins Spécialistes).Tutti insieme per quella cheLuigi Conte, Presidente dell’Ordinedi Udine e promotoredell’evento, ha definito“una sfida colossale e globalel’apertura delle frontieredella salute” a 480 milionidi europei che dal 2013saranno liberi di curarsi nei27 Paesi dell’Unione. Conte,che è rappresentanteFnomceo nella commissioneEcm del ministero dellaSalute, ha parlato di “culturadella qualità, da porre allabase di ogni aspetto delpercorso formativo di ciascunmedico”.Ma la fotografia della situazioneattuale l’ha fornitail vice-presidente FnomceoMaurizio Benato che haparlato di luci e ombre neiprocessi formativi, ribadendoil ruolo <strong>degli</strong> Ordini,anche in rapporto alleVerso un Sistema sanitariocomune europeoL’evento di Udine, pur seincentrato sull’accreditamentoeuropeo <strong>degli</strong> specialisti,aveva come sfondogli scenari che si vanno delineandoin Europa in questidecenni. Si tratta di processilunghi, complessi, dovepesi e contrappesi <strong>dei</strong>singoli Paesi a volte spingonoin avanti l’idea dell’EuropaUnita, altre voltela frenano. Con uno sguardoall’indietro, ai primi passidelle strategie comuni perla formazione, dal BolognaProcess del 1999, poi ratificatoa Lisbona nel 2002,ma oggi con l’auspicabileprospettiva, tutta da costruire,di un Sistema Sanitariocomune Europeo. Valela pena consultare, sulportale www.fnomceo.it, ildocumento conclusivo scaturitoa Udine. Per i medicisi pensa a una Tessera, oCarta, professionale europeavolontaria, “ma bisognastudiare bene quali informazionideve contenere– precisa Mario Pirillo, europarlamentaredella commissioneAmbiente e Sanitàdel Parlamento Europeo– Continuerò a seguirel’evoluzione di queste tematicheperché giungano abuon fine, in collaborazionecon la Fnomceo”. •9 - 201113


FNOMCEOAudit, strumento per migliorarele performance professionalidi Sesto FranciaCome già riportato suqueste colonne ha presol’avvio, nella primametà di settembre, il corsofad – bleded sull’Audit clinico,secondo step del piùampio percorso ECM sul“Governo clinico” (il primoha riguardato la Root CauseAnalysis) promosso dallaFnomceo in collaborazionecon il ministero della Salutee la Federazione Ipasvi.Un tema, anche questo, cheha suscitato grande interessetra i professionisti dellasalute se consideriamo giàl’alto numero di accessi alcorso, sia on-line che in “modalitàfax” (autoformazionesul volume e invio del test divalutazione). Mentre scriviamoinfatti oltre 5.300 camicibianchi hanno terminatoil percorso ed acquisitoi 12 crediti ECM.Secondo il National Institutefor Clinical Excellence(NICE) l’Audit clinico “è unprocesso finalizzato a migliorarele cure offerte al paziente,attraverso il confrontosistematico delle prestazionierogate con criteriespliciti, l’implementazionedi cambiamenti a livello individualee di team, e il successivomonitoraggio <strong>dei</strong> fattoricorrettivi introdotti”.A sua volta il ministero dellaSalute ha definito l’Auditcome “metodologia di analisistrutturata e sistematicaper migliorare la qualità <strong>dei</strong>servizi sanitari, applicata daiprofessionisti attraverso ilconfronto sistematico concriteri espliciti dell’assistenzaprestata, per identificarescostamenti rispetto a standardconosciuti o di bestpractice, attuare le opportunitàdi cambiamento individuatoed il monitoraggio dell’impattodelle misure correttiveintrodotte”.“La principale caratteristicadell’audit è quella di fondarsisul confronto e la misurazionedelle pratiche professionalicon standard di riferimento– sostiene LuigiConte, responsabile delle attivitàECM della Federazione<strong>degli</strong> Ordini - concettosempre più accolto nelmondo sanitario. Infatti glioperatori della salute frequentementerichiedono diavere riferimenti precisi perfornire cure appropriate edi pazienti, più e meglio informati,richiedono unaqualità dell’assistenza adeguatarispetto alle conoscenzescientifiche”.COME ACCEDERE ALL’AUDIT ON-LINERicordiamo che i Corsi FNOMCeO sono attivi sullapiattaforma FadInMed. Chi ha già frequentato il corsosulla RCA può utilizzare lo stesso PIN per registrarsi all’Audit.Per coloro i quali vi accedono per la prima volta è obbligatoriopassare dal sito della Federazione (www.fnomceo.it),dove si verrà riconosciuti e dal quale si arriveràdirettamente alla scheda di registrazione.Compilata la scheda, si riceveranno alla propria e-maille password per entrare nel programma. Da questo momentoin poi si potrà accedere direttamente alla piattaforma(www.fadinmed.it) senza più passare dal sito dellaFederazione.Inserita la password basterà cliccare su “vai ai corsi”o direttamente su Audit Clinico (o nel caso su RCA-Root Cause Analysis) per svolgere le attività formative.Terminato il corso si avrà la conferma del superamentodirettamente dalla piattaforma e si potrà scaricare estampare il proprio attestato con i relativi crediti.In quali contesti - dottorConte - può o deve essereapplicata questa metodologiadi analisi?L’audit clinico è applicabilead aree dell’assistenza per lequali sia ipotizzabile sviluppareinterventi di miglioramento;ciò significa che nonè ragionevole impegnarsi inun processo di audit allorchéil divario tra la prassi esistentee quella ottimale siaminimo, quando pur avendolivelli di assistenza subottimalile possibilità di introdurrecambiamenti sianolimitate o quando non sianoconosciuti i livelli ottimali diassistenza. In ogni caso, primadi intraprendere un auditè necessario esaminareattentamente la situazione eassicurarsi che l’audit clinicosia il metodo più appropriatoper trovare le soluzionial problema individuato.Esistono altre metodologiedi verifica?Certamente. A seconda delcontesto, possono essereutilizzati anche altri metodiquali ad esempio l’analisidi morbosità e mortalità(MM&M) o il benchmarking.Come nasce l’esigenza di ricorrereall’audit e chi ne deveessere il promotore?La richiesta di effettuare unaudit può avere origine dalladirezione aziendale, daiprofessionisti che operanonel dipartimento e/o nell’unitàoperativa ma anchesu richiesta <strong>dei</strong> pazienti e <strong>dei</strong>cittadini.È comunque necessario chevenga precisato il contestoda dove parte la richiesta, lemotivazioni, gli obiettivi edi beneficiari.Perché se la proposta provienedalla direzione aziendale,vanno consultati i professionisticoinvolti al fine diacquisire il loro parere circal’esistenza della criticità e lasua priorità. Se il tema dell’auditè proposto dai professionistiè necessario iltempestivo interessamentodella direzione aziendale per149 - 2011


FEDERSPEVvalutare il possibile impattosu altri servizi.I cittadini/pazienti possonoavanzare le loro proposte diaudit direttamente ai professionistio alla direzioneaziendale.Abbiamo detto che l’auditè un processo di miglioramentoma, in breve, qualibenefici comporta?In modo schematico possiamodire che migliora lapratica e quindi producebenefici nella cura e nellafornitura di servizi, sviluppal’apertura al cambiamento,fornisce garanziesulla qualità dell’assistenzamediante l’applicazione dellemigliori pratiche evidence-based.Possiamo aggiungere chel’audit migliora l’ascolto<strong>dei</strong> pazienti, aiuta a comprenderee dare risposta alleloro aspettative, permettedi sviluppare linee guidao protocolli locali e riduceal minimo gli errori e i danniai pazienti riducendo nelcontempo il contenziosoper veri o presunti casi dimalpractice.È pertanto auspicabile chele Regioni e le P.A. inseriscano,tra gli indirizzi dafornire ai Direttori Generalidelle strutture sanitarie eai rappresentanti istituzionalidelle professioni sanitarie,l’utilizzo sistematicoe continuativo dell’audit clinico,al fine di sviluppare lacapacità di valutare, di innovaree rispondere, rispettoad una realtà in continuocambiamento, alle aspettative<strong>dei</strong> pazienti e <strong>dei</strong> professionisti”.•Appartenenza, forza motivantenelle conquiste socialidi Eumenio Miscetti (*)In questa manovra finan -ziaria c’erano molte aspettativeper sanare i bilancidello Stato con riforme strutturali,ma ancora una voltail Governo non ha trovato laforza di esercitare una validaazione per gli obiettivi assunti,e ovviamente la confusioneregna nell'affrontarela grave crisi economica.Stando così le cose, il problemadel debito e del deficitdello Stato immancabilmenterimane irrisolto e necessariamentesono gli italianiad essere chiamati, comesempre, ad intervenirecon un aumento della pressionefiscale, impatto devastantesoprattutto sul cetomedio, al quale ancora sichiede ciò che esso non è piùin grado di dare.Tutti sono d'accordo chequesta classe non va impoverita,ma ancora una voltaquesta enorme fetta di società,che è il motore dellosviluppo, viene sottoposta adenormi sacrifici.In un momento così difficilenon possiamo rimanere indifferenti,c'è bisogno dellosforzo di tutti nel manifestareenergicamente la propriadelusione per i mancati, necessarie risolutivi tagli strutturali,che affidati, così comesono stati, con molta superficialitàad un intervento dimodifica costituzionale, vuoldire rimandare i provvedimentialle calende greche equindi non utili per l'attualeesigenza economica.Incredibilmente si è tornatiall'insana abitudine italianadi ricaricare il risanamentosulle spalle delle famiglie delceto medio e quindi sui pensionati,che ormai hanno raggiuntola soglia dell'umanasopportazione.Quando la politica non fa ciòche dovrebbe, come dare soprattuttoun segnale di buonesempio, anziché farsi losconto sui tagli <strong>dei</strong> costi dellapolitica, mantenendo intangibilivitalizi, ammorbidendoo quasi annullandomodifiche strutturali, l'indignazionemonta nel Paese eil ceto medio deve farsi venirela voglia di uno scattoverso l'alto, cercando in sestesso la forza e la spinta atrovare le motivazioni per difendere,per reagire, per protestarecontro frustrazioni esacrifici.Per fare questo il ceto medioe nel caso specifico la classesanitaria non deve essere divisa,ma deve organizzarsicon rinnovata determinazionee fiducia e sentirsi motivataal fine di costruire unsolido consenso indispensabileper le conquiste sociali.Ecco la necessità di appartenenzaad una Federazionesindacale di sanitari quale laFederspev, che da sempre haun impegno aperto nei confronti<strong>dei</strong> colleghi pensionatie pensionandi contro le iniquemisure della politica.È doveroso rimarcare,chequesta Federazione, forte ecoesa come non mai, inserita,come più volte ho detto,in un contesto di un grandesindacato di ceto medio, qualela Confedir-Mit, è ora diventataco-protagonista nellescelte economiche e sociali<strong>dei</strong> pensionati nel dialogo colGoverno.Ma per rendere la sua azionedi rappresentanza ancorapiù forte ed incisiva, la Federspevha bisogno della partecipazionedi tutti i colleghiin quiescenza, tenendo benpresente che nessun processodi accrescimento nelleconquiste sociali può realizzarsisenza il pieno coinvolgimentodi tutte le componentisociali del variegatomondo sanitario.Questa classe deve esseresempre presente nella societàcivile sui temi che la riguardanoed assumere unaresponsabile mentalità culturalepolitica e sindacale comeragione di difesa del propriostato sociale e sentirsimotivata ad associarsi per costituireuna grande forza,sempre più imponente, combattivae convincente nel rivendicarei propri diritti. •(*) presidente FederspevInfo FEDER.S.P.EV.(Federazione nazionalesanitari pensionati e vedove)tel. 06.3221087,06.3208812,fax 06.3224383,e-mail federspev@tiscalinet.itwww.federspev.it9 - 201115


L’INTERVISTA/1di Carlo CiocciIl cancro della prostataviene oggi riconosciutocome uno <strong>dei</strong> principaliproblemi medici cui è sottopostala popolazione maschile.In Europa rappresentala neoplasia di granlunga più frequente, conun’incidenza annuale di214 casi ogni 1000 uominiper una stima di circa2,6 milioni di nuovi casiogni anno, e la secondacausa di morte per neoplasia.Da circa 20 annicon l’introduzione nellapratica clinica del PSA(antigene prostatico specifico)si è registrato infattiun notevole aumento nelladiagnosi della neoplasia,al quale però ha corrispostosolo un leggero incrementodella mortalità, ponendoil problema del tumoreprostatico clinicamentenon significativo edel rischio del sovra-trattamento.Il professor Carlo De Dominicis si è laureatopresso la Facoltà di <strong>Medici</strong>na e Chirurgiadell’Università “La Sapienza” di Romaed ha conseguito la Specializzazionein Urologia con il Prof. Ulrico Bracci.È divenuto Professore Associato primae Professore Ordinario poi presso l’Università“La Sapienza” di Roma ed è attualmenteresponsabile dell’Unità Operativa Complessadi Urologia e Tecniche Mininvasive.È direttore della Scuola di Specializzazionein Urologia dell’Università “La Sapienza”Tumore della prostata,PSA e nuovi marcatoriProfessor De Dominicis,quali sono le indagini cheavete a disposizione perfare diagnosi precoce ditumore della prostata?Ad oggi gli strumenti diagnosticiprincipali usati includonol’esplorazione digito-rettaledella prostata(DRE), l’ecografia transrettalee il PSA. La DREdeve costituire sempre ilprimo approccio diagnosticoe ha lo scopo di apprezzarela forma, la consistenza,la dolorabilità eapprossimativamente il volumedella ghiandola, nonchéla presenza di nodulisospetti. L’ecografia transrettaleassolve principalmenteil compito di evidenziarearee ecograficamentedubbie e migliorarel’accuratezza della biopsiaNonostante le nuove tecnichespetta all’urologo decidereil migliore iter per ogni singolo pazienteprostatica, che rappresentala sola indagine che permettedi fare diagnosi certadi neoplasia. Il PSA costituiscead oggi ancora ilmarcatore sierico più utilizzato.E’ una glicoproteinaprodotta quasi esclusivamentedalle cellule epitelialidella prostata e, datofondamentale, costituisceun marcatore d’organoe non di cancro; pertantoun’elevazione <strong>dei</strong> suoi valoripuò presentarsi anchein presenza di altre patologieprostatiche (IperplasiaProstatica Benigna, prostatiti).Nei primi anni dell’usoclinico del PSA le principalilinee guida internazionaliavevano adottato un valoresoglia di 4 ng/ml, poiabbassato da alcuni Autoria 2,5 ng/ml. In realtà già daqualche anno è stato ampiamentedimostrato chenon è possibile stabilire unvalore soglia minimo chepossa escludere con certezzala presenza di un carcinomaprostatico. Un notostudio statunitense (IMThompson et al., N Engl JMed 2004) condotto su circa3000 uomini ha evidenziatoun rischio di neoplasiadi circa il 25% per valoridi PSA tra 2 e 4 ng/mle di circa l’8% per valori inferioria 1 ng/ml. Quindiabbassando il valore di riferimentodel PSA si assistead un aumento della diagnosidi nuovi casi di neoplasiaprostatica, ma con unaumento anche d’incidenzadi tumori non significativi,la cui storia naturale non incidesulla sopravvivenza.Pertanto il PSA mostra unabassa specificità diagnosticae risulta scarsamente affidabileper selezionare i tumoriclinicamente significativi.Per questo motivo nelcorso <strong>degli</strong> anni si è tentatodi migliorare la specificitàdel PSA con alcune sue varianticome ad esempio ilrapporto tra PSA libero etotale, che trova il suo razionalenel fatto che le celluleprostatiche neoplasticheproducono meno PSAnella forma libera rispettoalle cellule benigne; pertantoquanto più è basso questorapporto tanto più aumentail rischio di neoplasia.Per esempio quando ilvalore scende al di sotto di0,10, il rischio di cancroprostatico è stimato del56%. Negli ultimi mesi, trale varie isoforme del PSA,ha suscitato un certo inte-169 - 2011


L’INTERVISTA/1È fondamentale conoscerenon solo le nuove tecnichediagnostiche a disposizionema soprattutto le caratteristicheed i limiti di ognuna di esseresse il 2proPSA. Esso è unprecursore del PSA liberoed è tipicamente associatoal tessuto canceroso prostatico.L’utilizzo di questomarcatore permette di miglioraresignificativamentela specificità diagnosticadel rapporto PSA libero/PSAtotale nei pazienticon valori di PSA tra 2,5 e10 ng/ml. Un recente studio(J Brian et al., J Urol,2010) ha confrontato laspecificità clinica del PHI(Prostate Health Index:p2PSA/PSA libero * radicequadrata PSA totale) e delrapporto PSA libero/PSAtotale. Al 95% di sensibilitàclinica, la specificità clinicadel PHI per valori diPSA compresi tra 2,5 e 10ng/ml è stata del 18,2%mentre quella del PSA libero/PSAtotale del 6,6%,con un miglioramento dellaspecificità diagnostica dicirca tre volte.Negli ultimi anni è stato introdottonella pratica clinicail dosaggio del PCA3: inche cosa consiste e a checosa serve?Il PCA3 è un gene sovraespressonel 95% <strong>dei</strong> casi dicarcinoma prostatico. IlPCA3 viene dosato su uncampione di urine ottenutodopo massaggio prostatico.Più alto è il livello diPCA3 presente nelle urine,più alta è la probabilità di“una biopsia prostatica positiva,poiché questa proteinasi concentra in quantitàmolto più elevata neltessuto canceroso. L’utilitàclinica del PCA3 consistenel selezionare quei pazienticon PSA alterato chepresentino una maggioreprobabilità di neoplasia,permettendo quindi di ridurreil numero di biopsieinutili. Inoltre è stato dimostratoche il PCA3 è correlabilecon l’aggressivitàdella neoplasia e potrebbequindi essere usato comemarcatore predittivo di malattialocalmente avanzata.In realtà però, al di là dell’entusiasmoiniziale, sebbeneil PCA3 possa esserecertamente di ausilio nellapratica clinica, non rappresentaancora una soluzionedefinitiva al problemadella diagnosi precocedel tumore prostatico.Anche il PCA3, pertanto,pur aiutando l’urologo aprecisare il reale stato dellaprostata non risolve deltutto il problema diagnostico.Ci sono altre indaginiche possono essereutili?La ricerca e il progresso tecnologicosicuramente nonsi fermano. Negli ultimi annianche nel campo delladiagnostica per immagini siè cercato di migliorarnel’accuratezza ed in questosenso l’indagine da considerarsipiù affidabile è laRMN della prostata constudio spettroscopico e dinamico.Le immagini allaRMN della prostata sonomolto definite, ma da solenon distinguono con sufficientevalidità una neoplasiada una infiammazione,fibrosi o iperplasia dellaprostata. Il vantaggio diquesta metodica è di associarealla valutazione perimmagini uno studio metabolicodella prostata (spettroscopia)ed uno della suavascolarizzazione (studiodinamico). Lo studio spettroscopicovaluta la concentrazionenella prostatadi tre sostanze: il citrato cheè presente nella prostatanormale; la creatina chepuò aumentare nella flogosie in tutti i processi proliferativi;la colina, più specificain caso di trasformazioneneoplastica. Il risultatoè un grafico che diventacaratteristico nel distinguereun sospetto di neoplasiada uno di flogosi oipertrofia.Professore, alla luce delleproblematiche e delle nuovetecniche esposte, nellasua pratica clinica come sicomporta?Nonostante le attuali metodichea nostra disposizione,spetta sempre all’urologo,con la sua esperienzaclinica, decidere divolta in volta il miglioreiter per ogni singolo pazientein relazione alle specificheproblematiche delcaso. È quindi fondamentale,da parte dell’urologo,conoscere non solo le nuovetecniche diagnostiche adisposizione, ma soprattuttole caratteristiche ed ilimiti di ognuna di esse,per poter prendere di voltain volta la decisione piùappropriata per arrivare allabiopsia prostatica conl’indicazione più mirata.Altro compito fondamentaledello specialista è inoltrequello di rassicurare ilpaziente lungo il suo iterdiagnostico, che spesso sisviluppa nell’arco di mesi,se non di anni, specificandoche comunque, nellamaggioranza <strong>dei</strong> casi, sitratterebbe di ricerca dineoplasia in una fase clinicamolto precoce e quindidi malattia ancora limitata.Infatti il paziente tendemolte volte a vivere conpreoccupazione anche piccolevariazioni del valoredel PSA e spesso commettel’errore di ripeterlo arbitrariamenteed ossessivamenteo di ricorrere di suainiziativa ad altre indagini.D’altro canto, altri pazientisi affidano esclusivamenteall’esecuzione periodicadel dosaggio del PSA, chesappiamo essere da solo insufficienteper una tranquillitàclinica nei confrontidel carcinoma prostatico.In questo senso diviene essenzialel’instaurarsi di unrapporto di fiducia tra pazientee medico, per evitareda una parte che il pazientetenda a diventare medicodi se stesso e che il medico,dall’altra, non cogliendole ansie e preoccupazionidel paziente, nonrenda lo stesso parte attivanel processo decisionale. •9 - 201117


L’INTERVISTA/2di Claudia FurlanettoGiampaolo Merlini è direttore dell’Area di ricerca di Tecnologiebiomediche e Biotecnologie presso i Laboratori sperimentalidi ricerca e del Laboratorio di Analisi chimico clinichedella Fondazione IRCCS, Policlinico S. Matteo di Pavia. È direttoredel Centro per lo Studio e la Cura delle Amiloidosi sistemiche“Carlo Bernasconi” presso il Policlinico San Matteo e ha istituitoe coordina il Gruppo italiano per le Amiloidosi. Professoredi Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica all’Universitàdi Pavia, nel 2008 ha ricevuto il Premio internazionale “JanWaldenström” per le sue ricerche sulla attività biologica delleimmunoglobuline e sulla definizione della prognosi e miglioramentodella terapia della macroglobulinemia di WaldenströmAmiloidosi, riconoscerlasignifica curarla“Le amiloidosi sonomalattie caratterizzatedalladeposizione progressiva diproteine, con anomalie conformazionali(misfolded proteins),in forma fibrillare invari tessuti, con conseguenteinsufficienza funzionale<strong>degli</strong> organi bersaglio. Le fibrillehanno una strutturaben definita (a foglietti beta)e presentano una patognomonicabirifrangenza verdemela in luce polarizzata dopocolorazione con rossoCongo”, spiega il professorGiampaolo Merlini, direttoredel Centro per lo Studio ela Cura delle Amiloidosi sistemichedella FondazioneIRCCS - Policlinico San Matteodi Pavia. “Ad oggi sonostati classificati più di 28 tipidi amiloidosi sulla basedelle diverse proteine che formanole fibrille di amiloide.I depositi possono essere localizzatial cervello (Alzheimer),o formarsi in numerosiorgani: cuore, rene, fegato,milza, tratto gastroenterico,sistema nervoso periferico eautonomo, come nel casodelle amiloidosi sistemiche,causando un progressivo egrave danno funzionale.Dei cinque tipi di amiloidosisistemica più comuni quellaAL è la più frequente, conuna incidenza di circa diecipazienti per milione per anno.Le fibrille in questo casosono formate da una catenaleggera immunoglobulinicamonoclonale”.Quali sono le difficoltà nelladiagnosi?La sintomatologia è spessosimile a quella di altre patologie.Secondo i dati a nostradisposizione il ritardodiagnostico medio è di circaun anno e mezzo ed essendoquesta una malattiaprogressiva è chiaro comeil tempo, in questo caso, sia“vita”. L’età mediana alladiagnosi è di circa 60 anni.Quanti centri specializzatici sono in Italia?Essendo una malattia rara,già nel 1986, quando a Paviaabbiamo iniziato ad occuparcene,abbiamo istituitouna rete nazionale di centri- 68 in tutta Italia - chesono vitali sia per il riconoscimentodella patologia siaper il follow up a cui i pazientidevono essere sottoposti.L’elenco <strong>dei</strong> centri èdisponibile sul sito webwww.amiloidosi.it.Quale è la sintomatologia?Esistono <strong>dei</strong> segnali di allarme(cosiddetti red flags): lacomparsa improvvisa di edemideclivi, che spesso spingeil medico a pensare a disfunzionevascolare, nellamaggior parte <strong>dei</strong> casi è causatada importante proteinuria.Il 10 per cento dellesindromi nefrosiche sonocausate da amiloidosi e i renisono coinvolti in circa il70 per cento <strong>dei</strong> pazienti chepresentano la malattia. Sepoi la proteinuria si associaalla presenza di una componentemonoclonale, il sospettodiagnostico diventamolto forte.Aumenti di biomarcatori cardiaci,in particolare il peptidenatriuretico di tipo B (NTproBNPe BNP), sono segnaliprecoci di un possibilecoinvolgimento del cuore.Negli stati più avanzati, invece,il cardiologo riscontrauna cardiomiopatia restrittiva,che è tipica della malattia.Spesso sono presenti unosparkling del setto e bassivoltaggi all’elettrocardiogramma.Comunque solol’impiego <strong>dei</strong> biomarcatoridà la possibilità di una diagnosiprecoce di queste severemalattie. Quindi, nei pazienticon gammopatia monoclonaledi incerto significato(MGUS), condizioneche può associarsi ad amiloidosi,la raccomandazioneè di eseguire periodicamentela valutazione <strong>dei</strong> biomarcatoricardiaci. Considerandoche oltre l’80 per cento<strong>dei</strong> nostri pazienti muore perscompenso cardiaco o morteimprovvisa, è comprensibilecome la misura periodica<strong>dei</strong> biomarcatori cardiaci189 - 2011Porpora periorbitale, è un segno caratteristicopresente in circa l’11 per cento <strong>dei</strong> pazienti con amiloidosi AL


L’INTERVISTA/2consenta di identificare precocementeil danno cardiacocausato da amiloidosi e diintervenire in tempo.Tra gli altri sintomi, la disautonomia:il paziente, intornoai 50 anni ed in assenzadi diabete, presentaimpotenza da cause non notee severa ipotensione ortostatica(spesso associata asincopi), etc. Questi segnidel coinvolgimento del sistemanervoso autonomodevono far pensare ad unapossibile amiloidosi. Stessacosa vale per le neuropatieperiferiche sensitivo-motorieprogressive.Quali sono i segni fisici evidenti?Ci sono aspetti fisici caratteristiciche si presentano soloin una piccola percentuale(10-15 per cento) di pazienti:porpora periorbitaleche appare e scompare inpochi giorni, soprattutto dopomanovre di Valsalva.Questo, in particolare, nonè un segno molto precocema è patognomonico. Ed ancora:la macroglossia che èpresente solo nel 10 per cento<strong>degli</strong> ammalati e dovrebbesuscitare prontamente ildubbio di amiloidosi AL.Epatomegalia e splenomegaliasono pure presenti inalcuni pazienti.Quali sono gli strumentidiagnostici?La diagnosi di amiloidosi sibasa sul riscontro biopticodi depositi che, dopo colorazionecon rosso Congo, osservatial microscopio otticoa luce polarizzata, assumonoun caratteristico colorverde brillante.Poiché oltre l’85 per cento<strong>dei</strong> pazienti presenta depo-siti di amiloide nel grasso periombelicale,si effettua unagoaspirato e si procede all’analisi.Se il risultato è negativo,si consiglia la biopsiadelle ghiandole salivari minori.Questo identifica un ulteriore5 per cento <strong>dei</strong> pazienti.Se anche in questo caso il risultatoè negativo si può procederead una biopsia dell’organocoinvolto, che presentaperò qualche rischioemorragico perché a questamalattia si associa, a volte,anche un deficit di un fattoredella coagulazione, il fattoreX in particolare.Una volta documentato ildeposito nei tessuti, è necessarioidentificare la proteinache lo ha formato: unerrore di tipizzazione potrebbeavere delle conseguenzecatastrofiche dal puntodi vista terapeutico. Le tecnichedi immunoistochimicasono in genere poco affidabili.Abbiamo pubblicato dapoco sulla rivista Blood unostudio sull’impiego di metodologiedi proteomica per latipizzazione inequivocabile<strong>dei</strong> depositi di amiloide.Per procedere con la terapiabisogna prendere in considerazioneil rischio connessoal danno d’organo?La valutazione del rischio, inparticolare quello connessoalla disfunzione cardiaca, ènecessaria per scegliere lastrategia terapeutica. Prendiamoad esempio l’amiloidosiAL: il sistema di stadiazione,messo a punto dai colleghidella Mayo Clinic, si basasu due marcatori biochimicidi disfunzione cardiaca,l’NT-proBNP e le troponine.Depositi di amiloide ottenuti dalla aspirazione del grassoperiombelicale, colorati con rosso Congo con la tipica birifrangenzaverde brillante in luce polarizzataLa concentrazione <strong>dei</strong> marcatoridetermina la prognosi:se entrambi sono normalila prognosi è eccellente, sesono entrambi elevati è piùsevera ed il paziente richiederegimi terapeutici attenuatiper ridurne la tossicità.Ogni due cicli di terapia ènecessaria una valutazionedella risposta basata sia sullaconcentrazione delle cateneleggere libere (nel casodella amiloidosi AL) siasui biomarcatori cardiaci,per modificare in tempi breviun eventuale trattamentoinefficace.Con questa strategia terapeuticasi riescono ad ottenererisultati molto buoni:circa il 70 per cento <strong>dei</strong> pazientirisponde alla terapia ecirca il 40 per cento di lorosopravvive almeno 10 anni.A che punto siamo con la ricerca?Grazie alla ricerca e ai nuovifarmaci, riusciamo oggi acolpire il processo amilodogeniconelle sue tappe, quindidalla sintesi del precursoreall’interazione con i tessuti,alla rimozione <strong>dei</strong> depositi,al danno cellulare. Inquest’ultimo caso, capiremeglio come le proteine determinanola tossicità cellularediventa un obiettivo primarioper aggiungere un tasselloimportante alla terapia.Il lavoro di coordinamentotra i centri è stato fondamentaleper i progressi cheavete compiuto?È stato vitale. È importanteil riconoscimento del formidabilelavoro <strong>dei</strong> 68 centriche compongono la rete nazionalee <strong>dei</strong> ricercatori delCentro per lo Studio e laCura delle Amiloidosi sistemichedella FondazioneIRCCS Policlinico San Matteo.La stretta e consolidataosmosi con i ricercatori deldipartimento di Biochimicadella nostra Università, direttida Vittorio Bellotti, haconsentito di trasferire rapidamentein Clinica gli importantiprogressi nella ricercadi base. La battaglia aquesta malattia è un’impresacorale, con tanti protagonisti,ed è solo grazie all’impegnoe all’entusiasmodi tutti che si sono finalmenteaperte concrete prospettivedi miglioramentoper i pazienti. •9 - 201119


L’INTERVISTA/3di Andrea SermontiIl nucleo familiare, siamotutti d’accordo, non è più“quello di una volta”: ilnumero di separazioni e didivorzi <strong>degli</strong> ultimi anni è taleda certificare un cambiamentoa dir poco ‘radicale’.E alla luce di questo mutamento,la figura del pediatradiventa un riferimento ancorpiù fondamentale e indispensabileper i genitori. Eanche l’ambulatorio pediatricodiventa sempre più unluogo in cui si apprende unmodello di vita adeguato: “Ilpediatra interviene per migliorarelo sviluppo del bambinoe delle famiglie – confermaGiuseppe Mele, presidentedella Federazioneitaliana medici pediatri – eIntervista con Giuseppe Mele,presidente della Federazione italiana<strong>dei</strong> medici pediatri (Fimp).Nato a Melendugno (Lecce) si è laureato in<strong>Medici</strong>na e chirurgia nel luglio del 1977,specializzandosi in Clinica pediatrica treanni dopo con il massimo <strong>dei</strong> voti e la lode.Docente di Terapia pediatrica ambulatorialepresso l’Università di Foggia, è stato elettoSegretario nazionale della FIMP nel 2001e dal 2006 è Presidente nazionale<strong>dei</strong> pediatri italianiIl pediatra del Terzo millennio“Assistente di volo nella crescita”L’obiettivo è quello di accompagnare le famiglie nel percorsodi crescita <strong>dei</strong> propri figli, e insegnare loro un corretto stile di vita,fin dai primi anni. Perché la famiglia sta perdendosempre più le prerogative di stabilità, sostituite oggida cambiamenti repentini all’interno del focolare domesticonon cura solo la malattia, maanche i rapporti fra genitorie figli. Con l’aspettativa divita destinata ad aumentare(in Italia il 18% sono anzianisolo il 15% adolescenti),la prevenzione è fondamentale,sin dai primi mesi di vita:si deve andare oltre ilconcetto di malattia”.In che modo si sta modificandola figura del modernopediatra?Il pediatra di famiglia, oggi,è un vero e proprio tutoredel benessere psicofisico delbambino e dell’adolescente.E perché ciò non resti solouno slogan il pediatra haorientato sempre più la suaformazione professionale, divenendodi fatto veicolatoredi corretta informazione sanitaria,soprattutto nell’ambitodella prevenzione. Conoscenzadelle patologieemergenti, delle trasformazionidemografiche e familiarie <strong>dei</strong> nuovi bisogni sociosanitari rendono questoprofessionista della salute ilvero perno centrale del Ssn.E cosa vi serve per farequesto?Innanzi tutto ambulatori dotatidi attrezzature diagnostichedi alto livello, per darerisposte sempre più precise.E se, oggi, per poter investiresul “self help”, i pediatrisi stanno sempre piùorganizzando in associazioni,il Servizio Sanitario Nazionaledeve fare la sua parteinvestendo in attrezzaturee fattori di produzione perla salute pubblica, nella consapevolezzache non si trattadi aumenti di costo ma diveri investimenti sul futurodell’Italia.Eppure esistono tante leggiche puntano a questo obiettivo...Credo che non sia sufficiente‘scrivere’ le leggi. Perchéil Servizio Sanitario Nazionalenon continui a essere ilbuco nero che tutti conosciamo,in termini di costi,si deve operare per una sanitàdi prossimità ai bisognidi salute della popolazione.Una sanità territoriale cheeviti gli accessi impropri aipronto soccorso ospedalieri.A ciò, mi sento di segnalarela implementazione didue ulteriori attività preventivee informative all’un tempo:quella sulla corretta alimentazionee quella sul correttoutilizzo <strong>dei</strong> farmaci.Molte mamme si chiedono:quali medicine è meglio dareai nostri bambini, ancheai più piccoli?La cosa più importante èquella di evitare ad ogni costoil cosiddetto “fai da te” ei famosi “passa parola” tramamme. I dati che abbiamoraccolto ci dicono che le malattieinfiammatorie, che sonole più frequenti, nel 60,70 per cento <strong>dei</strong> casi sono diorigine virale e solo 3 su 10sono di origine batterica. Diconseguenza è da evitareogni abuso di antibiotici. Maancor più importante risultal’approccio culturale al “sistemafarmaci”: e il pediatradeve contribuire all’utilizzosempre più significativo delfarmaco generico, che oltre-209 - 2011


L’INTERVISTA/3I rischi sulla tavola del bambinoItalia è fortunatamente uno <strong>dei</strong> paesi che ha la normativapiù stringente e puntuale dell’alimentazioneL’per l’infanzia. La legge tollera la presenza di ridottequantità di micotossine, metalli pesanti e pesticidi, madistingue tra adulti e “children” (lattanti e bambini finoa 3 anni di età) imponendo per questi ultimi limitimolto più ristrettivi e vicini allo “zero analitico”. Comenel caso del deossinivalenolo di cui è ammessa una dosefino a 750 parti per miliardo (microgrammi/chilo)per l’adulto, mentre per i bambini il tetto scende a 200ppb. Con un ulteriore distinguo: solo i prodotti specificamentededicati a questa fascia (baby food), e soggettia notifica ministeriale, devono rispettare i limiti per ichildren. La crisi economica che tutti i Paesi stanno vivendoda più di due anni sta condizionando fortementetanto l’abitudine al consumo e di acquisto delle famigliequanto le strategie e le proposte delle aziende,che in alcuni casi pur di raggiungere gli obiettivi di business,hanno messo sullo scaffale dedicato normalmenteai prodotti per l’infanzia prodotti generici “vestiti” e personalizzaticome se fossero baby food.tutto è una risorsa nel sensoche riduce la spesa sui farmaciincidendo sulla sostenibilitàeconomica del ServizioSanitario Nazionale.Il Decalogo del Web secondo il pediatraMolte mamme si chiedono:non è meglio che i bimbi sifacciano gli anticorpi anzichéinsistere con i vaccini?Sono convinto che le vaccinazionisiano fondamentali:tanto che penso che il bambinovada vaccinato controtutte le malattie prevenibili.Anche contro l’influenza!Anche le patologie sono evolutee, oggi, non è più tempoper i cosiddetti ‘rimedidella nonna’: per la profilassidelle malattie respiratorie,per esempio, possiamo usarefarmaci o sostanze comela lattoferrina e la vitaminaD, che saranno lanciati neiprossimi mesi e che possonoessere somministrati findai primi periodi di vita.Avete recentemente istituitoil primo “OsservatorioNutrizionale d’Italia”. Dicosa si occupa?L’osservatorio studia le carenzee gli eccessi nutrizionalifin dai primi mesi di vita.All’inizio di ottobre abbiamopresentato a Torino –al nostro congresso nazionale,una manifestazione dedicataall’attività motoria,perché la sedentarietà ha unruolo deleterio quanto determinanteper l’obesità: eccoperché stiamo studiandodiete ad hoc per i bimbi a rischio.Del resto, l’obesità infantilesta aumentando, specienelle regioni del Sud: giàdai primi mesi di vita bisognaincidere sull’alimentazione,fornendo informazionicorrette alle famiglie. Perquesto lo scorso anno abbiamoistituito una Scuoladi formazione, sotto l’egidadel ministero della Salute.Finora abbiamo formatoduemila pediatri, e ci proponiamodi formarne altrettantinei prossimi anni.Una delle accuse che vengonomosse ai genitori dioggi è quella di essere pocopresenti.La teoria per cui non è importanteil tempo ma la qualitànon mi convince: il“quanto” è fondamentale.La comunicazione può esserefacilitata dalla presenza,e il contrasto deve avvenireperché attraverso i contrastisi cresce. Bisogna amarenel rispetto l’uno <strong>degli</strong> altri,ma la dissimmetria generazionaleè fondamentale.È vero, comunque, che inItalia purtroppo le strutturedi supporto genitoriale sonoancora troppo assenti. È uno<strong>dei</strong> motivi per cui è semprepiù difficile decidere di diveniregenitori. A ciò si aggiungache nel nucleo familiaresi trova sempre menotempo per il dialogo genitori/figlie che, questo, ingeneracomunque altre problematiche.Il “dio” bambinonon deve esistere. •1. No alla nuova divinità: Internet non è il nuovoMessia2. No alle esagerate paure: Internet non è un mostro3. No all’eccesso di uso. A qualsiasi età, troppe oredavanti ad uno schermo sono deleterie4. No al surfing infinito. Provoca profonde disattenzionie modifiche neuronali e già gli esperti Usasi chiedono: il web ci rende stupidi?5. No all’uso di Facebook come diario. Usarlo conparsimonia nei testi e nelle immagini: troppi datie troppe confessioni personali fanno male oggi efaranno ancor peggio domani6. Sì al computer in una area comune della casa: sulweb i ragazzi non hanno diritto alla privacy e i genitorinon devono avere paura di controllarli7. Sì all’uso accompagnato del web. Internet èla più colossale enciclopedia a disposizione,aiutate i figli a scoprirne i pregi e ad eliminarnei difetti8. Sì alla condivisione delle regole sull’uso: i ragazzidevono sapere che i genitori hanno dirittoe dovere di sorvegliarli9. Sì all’insegnamento della educazione sul web:ciò che non si può fare all’esterno è sconsigliatoanche su Internet10. Sì al dialogo genitori-figli sull’uso <strong>dei</strong> mediadigitali: occorre diventare assistenti affinchéInternet-telefonini-sms-mms diventino un autenticocontributo a volare9 - 201121


IN ATTENZIONERuolo del podologonel Sistema sanitario nazionaledi Rocco Menechella (*)In ascesa tra le professionisanitarie, con unaforte cultura della prevenzionee del servizio allacollettività , il podologosi avvia ad essere un professionistaindispensabilein qualunque sistema sanitariomoderno. Oltre chein Italia, negli U.S.A. e inCanada, nel Regno Unito,in Francia e Spagna, neiPaesi più evoluti dell’Europaed in quelli extraeuropeisi assiste, infatti, adun progressivo sviluppodella professione ed al rilievoche essa assume nellestrategie di prevenzione,cura e riabilitazione. Finoa qualche anno fa, in Italiail ruolo della podologia eraconsiderato del tutto marginale:la cultura prevalente,infatti, tendeva a confondereil podologo con ilpedicure e con l’estetista,nonostante la legge l’avesseesplicitamente inseritatra le professioni sanitarie.Fortunatamente nell’ultimodecennio si assiste aduna decisa inversione ditendenza, sia presso le istituzionipreposte alla Sanitàpubblica, sia presso lapopolazione, sempre piùsensibile al rilievo che ipiedi possono assumere,soprattutto in tema di prevenzione.Il salto di qualitàdella podologia deve essereattribuito alla formazioneche garantisce lamassima professionalità aipodologi. Infatti da oltreun decennio è stata introdottauna laurea specificache prevede un ciclo di studidi tre anni, con oltretrenta discipline medicopodologicheed un tirociniopratico presso istitutiqualificati, convenzionaticon le Università.Grande rilievo assumono,poi, i Master Universitaripost-laurea (piede diabetico,postura, gestione dellelesioni cutanee ecc.).Vengono anche organizzatinumerosi work- shop eannualmente un congressonazionale, attualmentearrivato alla XXVI edizione,che affronta i temi piùinnovativi delle patologiepodaliche.Tuttavia occorre ancora lavorareper far meglio comprenderele opportunitàche offre la Podologia affinchéessa possa allinearsiai livelli raggiunti in altriPaesi, nei quali rivesteun ruolo di fondamentaleimportanza nei rispettivisistemi sanitari. Per questol’Associazione Italiana Podologi(A.I.P.), l’unica associazioneformalmente riconosciutadalle istituzioniitaliane ed estere, è semprepiù fortemente impegnatanella valorizzazionedella professione, nella formazione<strong>dei</strong> giovani, nellalotta contro l’abusivismo,nella comunicazione che sirivolge alle istituzioni e allagente attraverso la valorizzazionedella medicinasul territorio.Il podologo tratta tutti gliaspetti preventivi, diagnosticie terapeutici delle patologieche riguardano ilpiede, dalle più semplici,come l’ipercheratosi, allepiù complesse, come lacomplicanza del piede diabetico,le affezioni derivantidalla postura, il piededell’anziano e del bambino,il piede reumatico,ecc.. ecc.. Esegue fra l’altroesami diagnostici (comead esempio l’esame baropodometrico)e confezionaprotesi personalizzatesu misura.Ma per meglio comprenderequale rilievo assumail ruolo del podologo esaminiamonello specifico alcunedelle più impegnativepatologie, come la complicanzadel piede diabetico,il piede dell’anziano equello <strong>dei</strong> bambini.E’ ampiamente noto che il25% <strong>dei</strong> malati diabeticisoffre della complicanzadel piede diabetico e che il15% di essi è affetto da ul-229 - 2011


IN ATTENZIONEcere. Purtroppo l’ammontaredelle amputazioni raggiungecifre drammatiche,non degne di un paese civile.Nel 2009 (ultimi datidisponibili del ministerodella Salute) esse ammontavanoa ben 7.276, con138.221 giornate di degenza,per una degenza mediadi 19 giorni per paziente.L’assistenza podologica, soprattuttoin termini di prevenzione,realizza l’obiettivodi una notevole riduzionedelle amputazioni (secondouno studio USA, circail 60% in meno), senzacontare, poi, l’abbattimento<strong>dei</strong> costi di ospedalizzazioneche ne derivano.L’A.I.P. ha messo a punto,in merito, un progettooperativo che prevede, oltreall’inserimento del podologonei team diabetologicie all’apertura di ambulatoripodologici nelleASL (attualmente pochissimi),una stretta collaborazionecon il medico dimedicina generale, che risultafondamentale peruna corretta assistenza almalato diabetico.Altra area in cui la podologiaè fortemente coinvolta,è quella relativa allepatologie podaliche <strong>degli</strong>anziani, i quali nel 70%<strong>dei</strong> casi soffrono di tali affezioni.Le più gravi impedisconola deambulazionee sono spesso causa di cadute,di sovente con laconseguente frattura del femore.Quanto al piede delbambino, i podologi sonofortemente impegnati nellaverifica della mobilità<strong>degli</strong> arti inferiori, della postura,della dinamica delÈ noto che il 25 per cento<strong>dei</strong> malati diabeticisoffre della complicanzadel piede diabeticoe che il 15 per cento di essiè affetto da ulcerepasso, della tipologia delpiede. Il piede piatto e ledeformità digitali sono lepatologie più frequenti chevengono rilevate.Il salto di qualità registratodalla professione, l’evoluzionedi essa, la formazionesempre più avanzatae di alto livello, l’ormaistabilmente acquisita capacitàdi offrire una diversapiù completa assistenzasanitaria, la forte crescitadella domanda da parte <strong>dei</strong>pazienti, impongono unarevisione del profilo professionaleche consenta dicontrastare le diverse egravi conseguenze che derivanodalle patologie podaliche.Anche perché sipotrebbe contare su unprofessionista che direttamentefornisca all’utenzauna prestazione sanitariacompiuta, in quanto avrebbela possibilità di accertarele patologie con l’ausiliodi apparecchiaturediagnostiche per immaginie contestualmente di intervenire,completando lacura con la fornitura di dispositivimedici su misura.L’evoluzione del profiloprofessionale tracciato daldecreto n° 666 favorirebbe,quindi, una miglioreprofessionalità e competitivitàdella podologia italiana,attualmente operantenon alla pari con gli altripaesi più evoluti dell’UnioneEuropea, dandola possibilità ai nostri professionistidi essere competitivinel contesto lavorativointernazionale. Daultimo, un’annotazione. AA.I.P. - Associazione Italiana Podologilivello internazionale la FIP(Federazione InternazionalePodologi) ha testimoniatoin una dichiarazioneformale la grande crescitadella podologia italiana,ponendola ai primi posti diun’ipotetica graduatoriamondiale. Ne è testimonianza,a tal proposito, lascelta proprio di Romaquale sede del prossimoCongresso Mondiale che siterrà dal 17 al 19 Ottobredel 2013, di cui l’A.I.P. èstata incaricata dell’organizzazioneunitamente allastessa Federazione Internazionale.Un appuntamentosicuramente digrande rilievo per l’interouniverso della medicina generale,delle professioni sanitariee della podologia inparticolare la cui macchinaorganizzativa si è giàmessa in moto per farsitrovare pronta ad un eventoche vedrà giungere aRoma Capitale oltre 1500delegati provenienti daogni parte del mondo. •(*) CoordinatoreEditoriale A.I.P.AIP da oltre 35 anni rappresenta i podologi italiani e favorisce lo sviluppo dellaprofessione. L’associazione rappresenta la podologia in Italia e all’estero.L’Fra l’altro si è data un codice deontologico che regola e disciplina sotto l’aspettoetico e morale i comportamenti che il podologo deve assumere verso i pazienti, icolleghi e i terzi.Il prof. Mauro Montesi è il presidente dell’Associazione italiana podologi fin dallasua nascita ed anche per questo è considerato il “padre” della podologia italiana.I principali temi sui quali si è sviluppata l’azione dell’AIP sono la formazione, laricerca, la comunicazione, i rapporti istituzionali.A.I.P. - Via Francesco Tovaglieri, n°17tel. e fax. 062282023 – e-mail: aip@tin.itSito web: www.associazionepodologi.it9 - 201123


<strong>IL</strong> PUNTO SU...Un computer...tra medico e pazienteL’impiego della telemedicina potebbe garantire continuità assistenziale,capillarità <strong>degli</strong> interventi e risparmio economico, ma i processi,per essere implementati, hanno bisogno di una riorganizzazionedel Servizio sanitario nazionale. L’importanzadi una formazione specifica in e-Healthdi Daniele CellucciAlla vigilia del congressonazionale dellaSIT, Società italianatelemedicina e sanitàelettronica, che quest’annosi svolgerà dal 22 al 25 novembread Arezzo, nell’ambitodell’annuale Forumrisk management in sanità,abbiamo intervistato ildottor Giancarmine Russo,noto esperto di telemedicinanonché segretario generaledella società.Dottor Russo, ma nellospecifico che cosa è la telemedicina?Il termine “telemedicina” sipresta a svariate definizioni,che spesso focalizzanol’attenzione solo su alcuniaspetti della materia. La telemedicinaconsiste, sostanzialmente,nella trasmissionee condivisione diinformazioni di caratteresanitario e scientifico tramedico e cittadino o tra glistessi operatori sanitari, attraversosistemi di comunicazionedi tipo telematico/informatico.In pratica, quali conseguenzeha la telemedicinaper il lavoro del medico?Si può davvero fare a menodi visitare il paziente dipersona?La telemedicina permettel’erogazione di servizi diassistenza sanitaria tramiteil ricorso alle tecnologiedi telecomunicazione computerassistite, in situazioniin cui il professionistadella salute ed il paziente(o due o più professionisti)non si trovino nella stessalocalità o vi si trovino inmomenti diversi.Essa comporta la trasmissione,in modalità sicura eprotetta, di informazioni edati di carattere medicograzie a testi, suoni, immaginio altre informazioninecessarie per la prevenzione,la diagnosi, iltrattamento ed il successivomonitoraggio <strong>dei</strong> pazienti.Sicuramente, almenola prima visita deve essereeseguita di persona,anche per spiegare al pazientela nuova metodologia,poi i successivi controllied il monitoraggiopossono tranquillamenteavvenire a distanza.Per erogare un servizio ditelemedicina, sono necessariedelle competenze specifiche?Assolutamente sì ed il ruolo<strong>degli</strong> infermieri e di unqualificato centro servizi èindispensabile per assicurareuna corretta telemedicina.Chiaramente occorreanche una certa dimestichezzacon l’utilizzo dellemoderne tecnologie infotelematiche.Siamo talmenteconvinti della indispensabilitàdi una formazionespecifica in e-healthda aver programmato nelnostro prossimo congressonazionale una sessione appositamentededicata a taletematica.In pratica, per le strutturesanitarie quali sono le conseguenze,sia dal punto divista economico che organizzativo,nell’utilizzo dellatelemedicina?L’applicazione di sistemi informaticie di telecomunicazionealle scienze medicheha reso concrete prospettiveinimmaginabili sinoa poco tempo fa, come,ad esempio, quella di garantirela “sicurezza sanitaria”del paziente attraversola teleassistenza domiciliareed il telemonitoraggiomedicale delle patologiecroniche, definite ormaicome “la nuova emergenzasanitaria”. La telemedicinanon è solo unproblema tecnico o di tecnologieda calare direttamentenei Servizi sanitarinazionali e regionali, e neancheun problema puramentesanitario o medico.È necessario, infatti, prevedereuna fase di riorganizzazionee razionalizzazionedell’intero Servizio sanitario:è qui che si realizzano imaggiori risparmi economicied è così che si sfruttanopienamente le opportunitàofferte da tali tecnologie.Occorre, quindi, ridisegnaree in un certo senso“ripensare” lo stesso Serviziosanitario nazionale e regionalein modo orientatoal “problem solving”.Le attuali moderne vedutedell’HTA (Health TechnologyAssessment), infatti,prendono in considerazionenon solo gli aspetti economici,ma anche quelli riguardantii benefici, l’efficienza,l’efficacia, l’utilità,l’usabilità, l’equità, l’universalità,ovvero un insiemedi raffronti tendenti a249 - 2011


<strong>IL</strong> PUNTO SU...migliorare la qualità di cura,di erogazione e di fruizionedello stesso Serviziosanitario nazionale e regionale.A che punto è la telemedicinain Italia rispetto aglialtri Paesi?Sicuramente allineata aquella <strong>dei</strong> paesi europei riguardogli standard tecnologici,ma ancora indietroriguardo una legislazioneche ne garantisca l’effettivamessa a sistema. LaFrancia, ad esempio, ha regolamentatola telemedicinadal primo gennaio2010, per non parlare <strong>dei</strong>paesi del nord Europa, comeNorvegia, Finlandia,Svezia e Danimarca, dovela telemedicina è molto diffusa.Comunque, dopo ilnostro congresso dell’annoscorso a Firenze, devo riconoscereche il ministerodella Salute, tramite la dottoressaRossana Ugenti, direttoregenerale del Sistemainformativo e la professoressaMaria Carla Gilardi,consulente del ministroFazio per la telemedicina,si sta muovendo moltobene, coinvolgendo ilConsiglio superiore di sanitàper la stesura di appositelinee guida dedicate allatelemedicina.La telemedicina si può applicarea tutti i campi dellamedicina o vi sono limitazioni?Dal punto di vista tecnologico,praticamente, non visono limiti all’utilizzo dellatelemedicina in qualsiasicampo medico e chirurgico.Chiaramente vi sono diversiambiti di applicazione: siva da quelle verticali, ultraspecialistiche,basti pensareagli astronauti, alle spedizionipolari, alle piattaformeoceaniche, a quelle orizzontali,destinate a larghefasce della popolazione, comeanziani, pazienti cronicio disabili. Ed è proprio suqueste ultime che noi puntiamoper la definitiva affermazione,anche nel nostroPaese, della medicinatelematica. Basti pensare all’emergenzacronicità ed allapossibilità di seguire,presso il proprio domicilio,attraverso il telemonitoraggiomedicale, pazienti conmalattie cronico-degenerativecome, ad esempio, diabete,scompenso cardiaco,aritmie, ipertensione, insufficienzarespiratoria o ulcere<strong>degli</strong> arti inferiori. Con lastessa accuratezza con laquale un paziente viene seguitoin ospedale, lo si puòoggi seguire al proprio domicilio,con maggior soddisfazionedell’assistito ed indubbirisparmi di spesa. Abreve con la ASL 8 di Arezzoed il suo direttore generaleEnrico Desideri ed il direttoredi staff PiercarloGhiselli, che hanno fortementevoluto e creduto nellatelemedicina, partiremo,coinvolgendo i medici dimedicina generale, con unprogetto di medicina telematicache va proprio inquesta direzione: telesorveglianza,telemonitoraggio eteleassistenza domiciliare<strong>dei</strong> pazienti con patologiecroniche. Gradatamente ilprogetto sarà esteso all’interaregione Toscana e, successivamente,a Piemonte,Sicilia e Lombardia.Si parla di database comunie di cartelle clinicheelettroniche: cosa occorrefare per far sì che dati cosìsensibili siano protetti?Garantire la sicurezza e laprivacy <strong>dei</strong> dati trattati èuna delle criticità insite nellatelemedicina. Lavoriamoa stretto contatto con l’AutoritàGarante per la protezione<strong>dei</strong> dati personali,proprio perché anche conla telemedicina, occorrepreservare quel rapporto fiduciarioche ci lega, indissolubilmente,ai nostri pazienti,rapporto imprescindibilmentebasato sulla riservatezza<strong>dei</strong> dati trattatie sulla confidenzialità delleinformazioni fornitecidai nostri pazienti. Fortunatamente,l’Italia, in questocampo, ha una legislazionemolto avanzata ed èsufficiente applicare, rigidamente,le norme previstedal Codice privacy oltre atutte le misure di sicurezzache le moderne tecnologieinfo-telematiche cimettono a disposizione,per garantire sicurezza eprivacy <strong>dei</strong> dati trattati. Infattila nostra Società, oltreai medici, agli informaticied agli ingegneri, hauna qualificata partecipazionedi giuristi particolarmenteesperti, comequelli provenienti dal CIR-SFID (Centro interdipartimentaledi ricerca in storiadel diritto, filosofia e sociologiadel diritto e informaticagiuridica) dell’Universitàdi Bologna, sulle tematicheprivacy. •9 - 201125


EMERGENZEdi Walter PasiniLotta alla malaria,il contributo italianoNella seconda metàdell’800 la malariarappresentava il piùimportante problema sanitarioche affliggeva la penisolaitaliana colpendo per dipiù poveri che vivevano nellecampagne, ma anche personaggifamosi come CamilloBenso Conte di Cavoure Anita Garibaldi.Contrariamente alla maggiorparte <strong>dei</strong> paesi europei,la malaria non era unapatologia delle colonie, mail maggiore problema di sanitàpubblica nazionale.Le aree dove il morbo sembravapiù diffuso si estendevanodal Veneto all’EmiliaRomagna lungo la costaadriatica e poi dall’A -bruzzo fino al sud dellaPuglia lungo tutta la costaionica e tirrenica fattaeccezione per il golfodi Napoli. Particolarmentecolpite erano alcunearee come l’Agro Romano,l’Agro Pontino, l’interaSardegna e la Sicilia.Nel 1882, su una popolazionedi 25 milioni di abitanti,oltre 11 milioni eranoa rischio di contrarrela malattia. Di questi ognianno almeno un milionesi ammalava e 15-20milamorivano. Il tasso di mortalitàcambiava di anno inanno a seconda delle condizioniclimatiche (temperaturaed umidità), delleprecipitazioni e delle alluvioni.Si registrarono picchiepidemici importanti: nel1879, 1887, 1895 e 1900.Fino alla scoperta dell’agenteeziologico identificatodal medico militareAlfonse Laveran di stanzain Algeria nel 1878, la malattiaera attribuita a miasmi,emanazioni ammorbantisprigionate dalle acquestagnanti <strong>dei</strong> terrenipaludosi: “mal’aria”.Oltre a dare il nome alla malattia,l’Italia ebbe il privilegiodi annoverare dagli ultimidecenni dell’800 percirca un secolo grandi maestri,illustri scienziati nelcampo della malariologia.Tra questi Camillo Golgi,Angelo Celli, Giovan BattistaGrassi, Ettore Marchiafava,Amico Bignami, GiuseppeBastianelli. La cosiddettascuola romana fu ilpunto di riferimento per oltreun secolo per gli studiosidella materia.La malariologia italiana deveparte della sua reputazioneanche all’ospedale S.Spirito adibito alla cura <strong>dei</strong>pazienti affetti da malariadi sesso maschile provenientidalle aree limitrofe allacapitale.Nel 1898 venne fondata laSocietà per gli Studi sullaMalaria che aveva una rivista,“Gli Atti” su cui venivanopubblicati i lavoriscientifici.Nel dicembre 1898 GiovanBattista Grassi insieme a Bignamie Bastianelli fecero lascoperta più importante: lamodalità di trasmissione dellamalaria attribuendola allazanzara anofele.Dopo la scoperta dell’agenteeziologico della malaria edelle modalità di trasmissione,la lotta alla malariapotè contare su uno strumentoformidabile: il chinino.Ad Angelo Celli va attribuitoil merito di aver promossouna legge che istituivain Torino la sede di un laboratoriodi produzione nazionaledel chinino e cheprevedeva la distribuzionedel chinino negli spacci disale e tabacchi.Tappe decisive nella eradicazionedella malaria in Italiafurono nei decenni successivila bonifica dell’AgroPontino e di altre aree paludoseitaliane e successivamentela lotta al vettore attraversola disinfestazionecon il DDT negli anni immediatamentesuccessivi laII guerra mondiale.La malaria rappresentaancora oggi nel mondouno <strong>dei</strong> maggiori problemidi sanità pubblica causandooltre 200 milioni dinuovi casi l’anno con 1milione di morti. L’ultimocontributo italiano nelcontrasto alla malattia èstato la produzione di unanuova molecola da partedi una casa farmaceutica:l’associazione diidroartemisinina-piperachina(eurartesim)per la cura dellamalattia. Il farmaco èstato approvato recentementedall’organo europeodi controllo (EMA)per la commercializzazionein Europa. •269 - 2011


Le mutazioni del PCDH19di Nicola Specchio (*)Raffaella Cusmai (**)Alessandra Terracciano (***)PCDH19 è un gene, localizzatosul cromosomaX, che codificaper la proteina “protocaderina19”, la quale fa partedi una famiglia di proteineche favoriscono laconnessione delle celluledel sistema nervoso centrale.Mutazioni del gene PCDH19sono state descritte in alcunefamiglie australianeper la prima volta nel 2008da un gruppo di ricercatorianglo-australiani.In seguito, sono stati condottistudi anche in altriPaesi, compresa l’Italia etale mutazione è stata identificatain pazienti di diversenazionalità. Moltedelle mutazioni ad oggi accertatesono “de novo”, ovveronon ereditate dai genitori,bensì insorte per laprima volta nelle pazienti.Mutazioni di PCDH19 determinanouna patologiarara che interessa solo pazientidi sesso femminile eche determina l’insorgenzadi crisi epilettiche nelprimo anno di vita. Nellamaggior parte <strong>dei</strong> casi sipresentano in grappolo(numerose crisi in pocheore) e sono di lunga durata:da qualche giorno a unasettimana. Talora possonoessere favorite dalla febbre.Le crisi sono focali o generalizzatee difficilmentetrattabili all’esordio.Questa forma di epilessiapuò essere farmaco-resistentee, talora, si associaa deficit cognitivo, nonchéa disturbi del comportamentocon possibili trattiautistici.Lo spettro fenotipico è variabile:sono riportate pa-MALATTIE RARELa patologia interessa solo pazienti di sesso femminilee determina l’insorgenza di crisi epilettiche nel primo anno di vitazienti con remissione dell’epilessiae normale sviluppocognitivo. Le indaginidi neuroimaging comela risonanza magnetica nonmostrano alterazioni cerebrali.Al momento non vi è unacorrelazione tra genotipo efenotipo e non è noto all’esordioquali pazienti andrannoincontro ad una for-ma di epilessia severa associataa ritardo mentale equali pazienti avranno undecorso meno grave.Il meccanismo tramite il qualele mutazioni del PCDH19determinano questa condizioneclinica a tutt’oggi è sconosciuto.La diagnosi molecolare èimportante per intraprendereil trattamento più adeguatopossibile nella faseacuta, per la prognosi e peril counselling genetico. Nel2011 in Italia è stata costituital’associazione “Insiemeper la ricerca PCDH19”,una ONLUS fondata dallefamiglie di bambine affetteche ha come obiettivo primarioquello di promuoveree finanziare la ricercascientifica sul PCDH19. •(*) nicola.specchio@opbg.netNeurologia, OspedalePediatrico Bambino Gesù(**) raffaella.cusmai@opbg.netNeurologia, OspedalePediatrico Bambino Gesù(***) aaterracciano@yahoo.it<strong>Medici</strong>na Molecolare, OspedalePediatrico Bambino GesùInsieme per la Ricerca PCDH19 Onlus nasce per sapere di più di questa raramalattia genetica; sensibilizzare l’opinione pubblica diffondendo informazionisulla patologia; supportare la ricerca, trasformando in realtà la speranza di trovareuna cura che combatta questa malattia; migliorare la qualità di vita dellebambine affette da mutazione PCDH19; divulgare i pochi dati noti anche initaliano (rari articoli ed estratti scientifici sono pubblicati, ma solo in inglese);facilitare la comunicazione tra le famiglie coinvolte e sollecitarelo scambio di informazioni utili anche tra professionistie genitori delle piccole pazienti.Contatti: Onlus Insieme per la Ricerca PCDH19Via Pier Luigi Sagramoso, 7 – 00135 ROMAwww.pcdh19reserch.orginsiemepcdh19@yahoo.it9 - 201127


ATTUALITÀVeloce come la luce?Come sei lento!di Antonio GulliCome possono cambiarela vita di ognunodi noi le scopertescientifiche che, in molti casi,sono solo il prodotto casualedel lavoro di anni eanni di una comunità scientifica?Ricordare quanto lascienza unita alla tecnologiaabbia cambiato radicalmentela nostra vita è banale.Basta aggiungere chela storia del genere umanoè assimilabile al progressodella scienza. Anche se –come scriveva Arthur Fine– “reale nella scienza è ciòche è legato all’esperimentoin modo analogo a comegli oggetti di tutti igiorni sono legati all’evidenza<strong>dei</strong> sensi”. L’ultimascoperta scientifica avvenutapresso i laboratori delGran Sasso dell’INFN, peresempio, modificherà il nostromodo di comunicare,curarci, viaggiare? E finoa quando? O, ancora, modificheràveramente il nostromodo percepire ilmondo così come avvennecon Copernico? Questoscienziato scrisse un trattatomatematico-geometricomolto complicato perdimostrare che se si assumevache non la terra, mail sole sta al centro del nostrouniverso, e che tutti ipianeti, compresa la terra,ruotano intorno al sole seguendoorbite circolari perfette,si era in grado di prevederela maggior parte <strong>dei</strong>fenomeni astronomici alloranoti, con un’esattezzasuperiore a quella del famosoAlmagesto di Tolomeo;e, inoltre, che i suoirisultati potevano essereutilizzati per costruire uncalendario migliore e piùcomodo. Ciò rappresentòun elemento di estrema importanzaper l’organizzazionedella vita quotidiana,per la navigazione, l’agricolturae, non in ultimo,per la stessa religione. Vennedi nuovo definito il rapportofra la terra e gli altricorpi dell’universo. Gli uominiseppero finalmenteperché un proiettile sparatonello spazio tornerà alpunto in cui è partito. Eperché ciò accada il proiettilenon deve essere sparatoproprio verticalmente.Ma le cose più importantiche si possono sottolinearecirca la scoperta che, perantonomasia, è indicata comecapace di incarnare unavera e propria rivoluzionenella scienza sono, da unlato, che il copernicanesimodiventò credibile soloquando riuscì a diffondersicome struttura concettuale;dall’altro, che Tolomeofu letteralmente battutodal telescopio. Solo allorapotè scomparire l’ultimasignificativa opposizionealla concezione di unaterra planetaria. Solo alloraquesta “verità” diventòun nuovo modo di guardarealla natura, all’uomo e aDio. Siamo in presenza –come alcuni affermano – diun fatto così importante?La scoperta riportata datutti i media mondiali –che se confermata rappresenterebbeun’ennesima rivoluzionenella scienza, oalmeno nella fisica teorica,in quanto rivisita sostanzialmenteil concetto dicausa ed effetto – potràcambiare, per esempio,l’idea che l’uomo è geneticamenteprogrammato amutare di continuo? Questascoperta – sempre seconfermata – può ribaltaretale conoscenza? Intanto,qualcosa di molto dimeno ha prodotto. Ha arricchitoil dizionario <strong>dei</strong>più con il termine neutrino,e probabilmente nonpermetterà più di esclamare:“veloce come la luce”.Perché ciò significheràandare “lenti” di almenosessanta nanosecondi.Infatti, se la scoperta verràconfermata, chi andrà“solo” alla velocità della luce– ovvero a 300.000Km/s – potrà vedersi superatoda uno che va velocecome un neutrino. Mache cosa sono questi neutrini?I neutrini sono particelleparticolarmente leggereche interagisconomolto poco con la materiae per questo, quindi, estremamentedifficili da rilevarein laboratorio. Quandofurono introdotti nellateoria, intorno agli anniCinquanta, si pensava addiritturache fossero particellesenza massa, cioèproprio come le particelleche compongono la luce: ifotoni. Molti esperimentiin tutto il mondo sono statifatti negli anni ed è ormaiconfermato che i neutrini,seppur piccolissima,una massa ce l’hanno.Quindi non assomiglianopiù ai fotoni. Ma cosa c’entranoi fotoni? Einstein inuna parte della teoria dellarelatività ristretta diceche niente, che nessuna informazione,può viaggiarepiù veloce della luce. Cioèche i fotoni sono i messaggeripiù veloci che possanoesistere e ciò dunqueproduce un limite insuperabileper tutte le altre particelle.Sebbene l’idea dell’invariabilitàdella veloci-289 - 2011


ATTUALITÀtà della luce sia un concettocomplicato e controintuitivo,lontano cioè dalsenso comune, Einstein nonfece altro che prendere attodi alcuni dati sperimentaligià allora ben noti: laluce viaggia – come detto –a circa 300.000 Km/s enulla (attenzione: neanchei leggerissimi neutrini!) puòsuperare questa velocità. Sidice anche che questo siaalla base del cosiddetto“principio di causalità”, ovverosemplicemente che lacausa deve sempre e perforza precedere l’effetto, eche un vaso non può rompersi(effetto) prima di esserecaduto per terra (causa).Sarà solo utile aggiungerealla conoscenza <strong>dei</strong> piùche un fotone è un “quantodi energia” – per questoquanto inerte senza massa– che si associa ad una ondaelettromagnetica. Quindiin che cosa consiste questascoperta? La risposta cela offre il fisico italiano AntonioEreditato, portavocedell’esperimento OPERA:la luce (se viaggiasse nelvuoto) impiegherebbe circa2,4 millesimi di secondoa percorrere la distanza(circa 730 Km) che separail Cern dal Gran Sasso. Ineutrini inviati da Ginevrainvece ci mettono un po’meno. La differenza è diappena 60 nanosecondi:potrebbe sembrare poco,ma in realtà è una differenzanotevole (la differenzache c’è fra centimetri e metri)rispetto alla precisioneche si può ottenere oggi anchenella vita di tutti noi adesempio con strumenti qualii GPS. Ma la scienza èun’impresa umana e cometale sottostà sia ai suoi criteriinterni di validazione,sia all’interpretazione chegli scienziati ne danno. Cosìsi può leggere sia chequanto è avvenuto – comeafferma la Hack: è “unascoperta clamorosa e totalmenteinattesa che aprirebbeprospettive teorichecompletamente nuove. Laceleberrima equazione percui E=mc2 prevede che seun corpo viaggiasse ad unavelocità superiore a quelladella luce dovrebbe avereuna massa infinitamentegrande. Per questo la velocitàdella luce è stata finoraconsiderata un punto diriferimento insuperabile”;oppure, come ha scrittoOdifreddi, che “la relativitàdi Einstein non prevedeaffatto che la velocità dellaluce non possa essere superata!Lo si dice continuamente,ma questo nonsignifica che sia vero. Ciòche la relatività prevede, èsoltanto che ci debba essereuna velocità limite chenon può essere superata”.Una cosa rimane certa. Equesta cosa è che i risultatidi frontiera della ricercain fisica teorica, come lageometria astratta e quadridimensionaledi Einstein,la relatività, la fisica quantistica,la matematica <strong>dei</strong>buchi neri, la teoria dellestringhe e il modello dellapluralità <strong>degli</strong> universi hannosconvolto il nostro sensoclassico della realtà, inquanto dimensioni teorichedifficilmente rappresentabilie comprensibili dallanostra architettura biologico-neuronale.Ma – comeavverte Susskind – i fisici“non parlano quasi mai direaltà”, una parola dellaquale occorre sbarazzarsidefinitivamente per superarei limiti della nostra capacitàdi comprensione dell’universo,tenendo conto<strong>dei</strong> paradigmi e <strong>dei</strong> modelliscientifici che cambianoimprovvisamente soppiantandodel tutto le vecchieidee. Un atteggiamentoprudente è comunque d’obbligo.Poi potremo dar corsoliberamente al nostrosentimento di meravigliaverso il grandioso misterodella vita, del mondo e dell’universoe alle altissimedomande che questo ci pone.Per tornare alla domandache ci siamo posti all’inizio,cioè in cosa a noi,comuni mortali, questa scopertapotrà essere utile, sipuò rispondere attraversoil contributo del grande fisicoitaliano Amaldi, quandoafferma: “Per il progettoOPERA sui neutrini, sonostati impiegati strumentidi rilevazione dello spazioe del tempo avanzatissimi,che potranno essereapplicati in modo straordinarioin futuro, come è statofatto proprio per gli acceleratorinella radioterapia,che oggi curano il cancro.È la tecnologia ricavatadalla ricerca a cambiaresubito la quotidianità, nonle scoperte che ci mettonotempo”.L’impressione più generaleche si può ricavare dallascoperta che forse è possibileimmaginare che unacosa possa avvenire primache ci sia una causa che lapossa produrre è – riprendendol’affermazione chefu di Ludwing Wittgenstein– che oggi sempre meno “larisoluzione dell’enigma dellavita nello spazio e neltempo è fuori dello spazioe del tempo”. •9 - 201129


ACCADDE A...28 NOVEMBRE 1994In Norvegia poco più dellametà <strong>dei</strong> votanti vota control’ingresso del Paese nell’Unioneeuropea.29 NOVEMBRE 1989Michail Gorbacev, accompagnatodal ministro <strong>degli</strong>esteri Eduard Sevardnadze,arriva in Italia in visita distato. Il 1° dicembre sarà ricevutoanche in Vaticanodal Papa.Michail Gorbacev ed Eduard Sevardnadze22 NOVEMBRE 1988Lo Stealth, il cacciabombardiere“invisibile”, non èpiù tale: è stato presentatoper la prima volta al pubblico.Novembree le sue storie...20 NOVEMBRE 1975In Spagna muore FranciscoFranco. Due giorni dopoJuan Carlos è proclamato re.Juan CarlosNon v’è colpa più grandedello scontento.Lao Tzu, Tao Te Ching25 NOVEMBRE 195916 miliardi di lire è la cifrarecord con la quale vienevenduto all’asta il dipintodi Paul Cèzanne “Contadinocon camicia azzurra”.30 NOVEMBRE 1956Il ventunenne americanoFloyd Patterson diventacampione del mondo <strong>dei</strong>pesi massimi sconfiggendoil connazionale ArchieMoore. Patterson è il piùgiovane nella storia del pugilatoa conquistare l’ambitotitolo.FloydPatterson10 NOVEMBRE 1951In Uganda, a Entebbe, vieneaperto l’aeroporto piùgrande di tutta l’Africa.7 NOVEMBRE 1942Fausto Coppi, correndo alvelodromo Vigorelli di Milano,migliora di 29 metri ilrecord mondiale dell’oracorrendo a 45,798 Km/h.Fausto Coppi12 NOVEMBRE 1936Negli Stati Uniti viene inauguratoil ponte San Francisco– Oakland, lungo più disette chilometri.19 NOVEMBRE 1929“Il principe consorte”, pellicolacinematografica diErnst Lubitsch, dà il via algenere del film musicale.18 NOVEMBRE 1926La Gran Bretagna si trasformada impero a Commonwealth.4 NOVEMBRE 1979A Teheran attaccata l’ambasciata<strong>degli</strong> Stati Uniti daparte di un gruppo di fondamentalisti:il personaleviene preso in ostaggio.4 NOVEMBRE 1957È una cagnolina di nomeLaika il primo essere viventea fare il giro della Terra inuna navicella spaziale.22 NOVEMBRE 1986Il pugile americanoMike Tysonsi aggiudicail titolo mondiale<strong>dei</strong> pesi massimi.Mike Tyson309 - 2011


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSITEMPI E MODI PER LA PUBBLICAZIONELe notizie inerenti congressi, convegni, corsi e manifestazioni scientifiche devono essere rese note alla redazionedel giornale dell’<strong>Enpam</strong> - oltre tre mesi prima dell’evento - tramite posta all’indirizzo Via Torino, 3800184 Roma; via e-mail all’indirizzo congressi@enpam.it; via fax ai numeri 06/48294260 - 06/48294793.Per esigenze tipografiche e di spazio si invita a trasmettere testi sintetizzati in circa dieci righe.Si ribadisce che la pubblicazione <strong>degli</strong> avvisi è gratuita.Microchirurgia in chirurgia tiroideaRoma, 11 – 12 novembre, UOC Microchirurgia Generale Fabia Mater, Università Roma Sapienza, Club delle U.E.C.Presidenti: Rinaldo Lampugnani, Francesco Paolo CampanaDirettori: Giorgio De Toma, Andrea Ortensi, Lodovico RosatoCoordinatore: Valerio D’OraziArgomenti: la microchirurgia con sistemi di ingrandimento e sofisticato strumentario dedicato permette oggiuna radicalità ulteriore rispetto al passato ed un rispetto accurato delle strutture più delicate quali vasi e nerviInformazioni: Segreteria Organizzativa Andrea Mondini, tel. 06 215921, 06 215924800, 06 215925113,06 215925118, 347 7293148, fax 06 215925120, e-mail: uomicrochirurgia@yahoo.it, andreamondini@libero.it,sito web: www.microchirugia.netOdontologia forenseFirenze, 24-26 novembre, Auditorium Cto- Aou CareggiPresidente: prof. Gian Aristide NorelliCoordinamento Scientifico: prof.ssa Vilma Pinchi, prof. Marco ScarpelliAlcuni argomenti: il Congresso vedrà la partecipazione delle Società Scientifiche di riferimento sia per la parteidentificativa sia per quella attinente la responsabilità professionale, e si strutturerà come una Consensus Conference.La prima parte sarà incentrata sulla identificazione dell’età nel vivente a fini legali e giudiziari, mentre la secondatratterà il tema del trattamento odontoiatrico nel soggetto in terapia con bifosfonatiInformazioni: sito web: www.proofweb.eu; www.andi.it; Andi Servizi tel. 02 30461050; e-mail: eventi@andiservizi.itSegreteria Scientifica per invio abstracts: prof.ssa Vilma Pinchi, e-mail: pinchi@unifi.it; prof. Marco Scarpelli,e-mail: mscarpelli-wolit@tiscali.it9 - 201131


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSI<strong>Medici</strong>na manualeRoma, anno 2012Direttore: prof. Valter SantilliL’Università La Sapienza di Roma ha istituito il Master di secondo livello in medicina manuale, metodicheposturali e tecniche infiltrative in riabilitazione. Il Master si propone di approfondire ed aggiornare l’insegnamentoteorico e pratico della medicina manuale (manipolazioni vertebrali) e delle tecniche di supporto.Al termine del corso è prevista una approfondita conoscenza e competenza su: semeiotica specialisticanel percorso diagnostico delle algie vertebrali, trattamento manuale (manipolazioni vertebrali) e riabilitativodelle algie vertebrali, e una conoscenza di base di tecniche di terapia infiltrativa quali infiltrazioni intrarticolari,mesoterapia, ossigeno-ozono-terapia e metodiche posturaliInformazioni: prof. Valter Santilli, tel. 06 49914661, e-mail: valter.santilli@uniroma1.it,sito web: www.uniroma1.it/didattica/offerta-formativa/masterCentro studi terapie naturali e fisicheAgopunturaTorino, 16 dicembreStruttura: sono previsti sei seminari annuali, per un totale di 480 ore di formazione residenziale, più 50 oredi pratica clinica ambulatoriale in regime di tutoraggio presso gli ambulatori pubblici convenzionati. Al termineviene assegnato l’Attestato Italiano di Agopuntura F.I.S.A.Alcuni argomenti: fondamenti di medicina cinese, punti e meridiani di agopuntura, eziopatogenesi, semeioticae diagnostica agopunturali, metodiche di infissione e di manipolazione dell’agoInformazioni ed iscrizione: segreteria CSTNF, tel. 011 3042857, e-mail: info.cstnf@fastwebnet.it,sito web: www.agopuntura.to.itEcm: il corso assegna crediti ecmTumori del voltoMilano, 11-12 novembre, Aula Magna Istituto Ortopedico GaleazziPresidente: dott. Franz W. Baruffaldi PreisDirettore: dott. Maurizio CavalliniInformazioni e iscrizioni: Segreteria Organizzativa Keyword Europa, Via Lodovico Mancini 3, 20129 Milano,tel. 02 54122513, fax 02 54124871, e-mail: keyword1@mdsnet.it, sito web: www.keyword-europa.itPrevenzione, integrazione e multidisciplinarietà nelle malattie tumoraliRoma, 11-12 novembre, Ospedale San Pietro FatebenefratelliComitato Scientifico: dott. Pietro Alimonti, dott. Francesco Bottaccioli, dott. Osvaldo Sponzilli, dott. Gianfranco di PaoloInformazioni: Segreteria Organizzativa dott. Osvaldo Sponzilli, Ambulatorio di <strong>Medici</strong>na Anti-Aging, Omeopatiae Agopuntura, Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, sito web: http://www.sponzilli.it,e-mail: dr.osvaldosponzilli@libero.itSegreteria ecm: dott. Francesco Drago, tel. 06 33554121; per gli ecm è necessaria la pre-iscrizione telefonica,sito web: http://www.omeopatiainospedale.org/index.htmlEcm: evento ecm interprofessionale ad ingresso libero gratuito<strong>Medici</strong>na osteopaticaZanica (BG), 25-26-27 novembre, Via Roma 38Direttore scientifico: dott. Stefano Polistina, dott. Luca GastoldiDestinatari: medici e fisioterapistiArgomenti: Corso quinquennale di medicina osteopatica. L’osteopatia è una metodologia di approccio e terapiamanuale particolarmente benefica in medicina funzionale che si basa su conoscenze anatomiche e neurofisiologicheprecise ed attualiInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Stefano Polistina, cell 335 5367603, e-mail: polist@libero.itSegreteria Organizzativa: Bagatto srl Bergamo, sito web: www.aifromm.it, cell 334 2870843,e-mail: info@aifromm.it329 - 2011


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIAssociazione lombarda medici agopuntoriAgopunturaMilano, 19 novembreDirettore: dott. Carlo MoiraghiSvolgimento: Corso annuale riservato a laureati in medicina e chirurgia certificati del corso di formazione in agopunturadi scuole fisa o di altri corsi equipollenti. Sono ammessi gli allievi del 4° anno <strong>dei</strong> corsi di formazione di scuole fisa. 20 postidisponibili. Composto di sette seminari teorici pratici giornalieri a cadenza mensile, il corso è dedicato alla clinica,ma si rivolge anche ai fondamenti mtc. Al termine del Corso previa frequenza e esame finale di verifica viene rilasciatoattestato Alma di partecipazioneInformazioni e Iscrizioni: Alma, Via Sambuco 12, 20122 Milano, tel. 02 8361618,fax 02 8392468, cell 328 9116809, sito web: www.agopuntura-alma.it, e-mail: cmoira@tin.itCocktail ortodontico: ortodonzia 3D e diagnosiCatania, 18 novembre, Aga HotelRelatori: dott. Orazio M. Bennici, dott. A. AscanioArgomenti: Verrà esposto un innovativo approccio alla diagnosi ortodontica (Dolphin) sfruttando le potenzialitàdelle apparecchiature cone-beam, per visualizzare immagini 3D del cranio da esaminare senza margini di errore e distorsionidi immagineInformazioni: dott. Bennici, e-mail: odontomax@tiscali.it, tel. 329 2025591, Rb Service, sig. Filippo Barone,e-mail: info@rbservice.eu, 095 7837211, dott. M. Rugeri, e-mail: mrdental@alice.it, Infolab di Sartori/Contitel. 045 8352448, e-mail: davide@dolphinimaging.it, sito web: www.dolphinimaging.itPercorso riabilitativo per la persona amputata di arto inferioreMilano, 24 e 25 novembrePresidente: prof. Luigi TesioDirettore: dott. Marco TraballesiObiettivi del corso: aggiornare i partecipanti sulle moderne e più recenti metodiche riabilitative e le nuove protesiper la persona amputata d’arto inferioreDestinatari: medici ortopedici, chirurghi vascolari, fisiatri, fisioterapisti, tecnici ortopediciInformazioni: Segreteria Organizzativa sig.ra Elena Castellari, cell. 327 8649907, e-mail: ecastellari@ecastellari.itSegreteria Scientifica sig.ra Daria Piazzi, cell. 347 6603135, e-mail: dariapiazzi@dpiazzi.comEcm: attivate le procedure per ottenere i crediti ecmUniversità di Camerino<strong>Medici</strong>na estetica e terapia esteticaCamerino, a.a. 2011-2012Direzione didattica: prof. Francesco Amenta, prof. Vincenzo VarlaroObiettivo: fare formazione medica mediante lezioni e-learning e stage pratici che si terranno a Roma. Alla fine del biennioverrà rilasciato un diploma di Master universitario di II livelloAlcuni argomenti: visita di medicina estetica, tossina botulinica, filler, peeling chimici, biostimolazione cutanea,emulsiolipolisi, carbossiterapia, idrolipoclasia ultrasonica, mesoterapia, obesità, laserterapia, fitoterapia, cosmetologiaInformazioni: sito web: web.unicam.it/laureati/formazione/master/medicina_estetica/index.asp,e-mail: francesco.amenta@unicam.it, vincenzo.varlaro@unicam.it, tel. 0737 403326, 0737 403311Ecm: gli iscritti al master sono esentati dal dover maturare crediti formativi<strong>Medici</strong>na esteticaTorino, 19-20 novembrePresidente: prof. Giuseppe SitoCoordinatori scientifici: dott. Riccardo Forte, d.ssa Patrizia PiersiniAlcuni argomenti: cura della pelle: cosmetici, cosmeceutici ed integratori, tossina botulinica: novità al vaglio, medicinae chirurgia rigenerativa: prp, tessuto adiposo e cellule staminali, gli iniettabili in medicina estetica: filler e biostimolatori,chirurgia estetica mini-invasiva, cellulite: carbossiterapia, criolipolisi, onde d’urto, biotecnologie: pdt, radiofrequenzafrazionata, laser frazionatiInformazioni: Segreteria Organizzativa G.P. Pubbliche Relazioni s.r.l., Via S. Pasquale a Chiaia 55, 80121 Napoli,tel. 081 411450, 081 401201, fax 081 404036, e-mail: info@gpcongress.com, sito web: www.gpcongress.com9 - 201133


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIEconomia e management in ospedale e nei servizi sanitari territorialiRoma, a.a. 2011-2012Direttore: prof. Antonio BocciaObiettivi: i Corsi intendono approfondire gli strumenti metodologici di natura epidemiologica ed economicafondamentali ai fini dell’esercizio della professionalità manageriale in ospedale, nell’ambito dell’assistenza sanitariadistrettuale e dell’assistenza sanitaria collettiva in ambienti di vita e di lavoroScadenza domande: la scadenza per la presentazione delle domande è il 30 novembreInformazioni: Segreteria Didattica d.ssa Maria Rosaria Vacchio, dott. Massimiliano Chiarini e d.ssa Stefania Catanzaro,Centro Didattico Polifunzionale, Università Sapienza Roma, Viale Regina Elena 324, 00161 Roma, tel. 06 49970251,fax 06 4958348, e-mail: rosaria.vacchio@uniroma1.it, sito web: www.uniroma1.it/studenti/corsi/altaformazioneAssociazione scientifica didattica e aggiornamento in cardiologiaEcodoppler vascolare arterioso per cardiologi, internisti e diabetologiRoma, 3 dicembreDirezione didattica: dott. Luciano Arcari, dott. Roberto GagliardiArgomenti: Corso a numero chiuso, limitato a 18 iscritti, dedicato a specialisti in cardiologia, medicina interna, diabetologiae geriatria. Il corso ha un orientamento prevalentemente pratico: ad una breve introduzione teorica su come eseguire e qualiparametri fondamentali ricercare nell’effettuare gli ecodoppler <strong>dei</strong> vasi caroti<strong>dei</strong>, aorta addominale e distretto <strong>degli</strong> artiinferiori, seguirà una ampia sessione pratica dedicata principalmente allo studio <strong>dei</strong> vasi caroti<strong>dei</strong>, con la proiezioni di esamieseguiti in diretta e con l’esecuzione di ecodoppler vascolari arteriosi da parte <strong>dei</strong> discenti divisi in gruppiInformazioni: Associazione Asdac, e-mail: asdac@fastwebnet.it, cell 336 786955 - Università <strong>degli</strong> studi di NapoliFederico II<strong>Medici</strong>na tradizionale cinese in ginecologia e ostetriciaNapoli, a.a. 2011-2012, Facoltà di medicina e chirurgiaCoordinatore: prof. Achille TolinoObiettivi del Master: acquisire una conoscenza delle teorie fisiopatologiche di base della medicina tradizionalecinese, sviluppare la competenza diagnostica per porre una diagnosi secondo il linguaggio energetico e psicosomaticoclassico della mtc, acquisire le conoscenze necessarie per individuare, scegliere gli agopunti e i rimedi erboristici piùadattiDestinatari: laureati in medicina e chirurgiaInformazioni e iscrizioni: sito web www.unina.it, email: tolino@unina.it, antonietta.dettore@libero.it,tel. 081 7462982, 333 2168672Oncologia interventisticaPavia, 24-25 novembre, Nuovo Collegio Santa CaterinaInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Guido Poggi, dott. Pietro Quaretti, dott. Marcello MaestriSegreteria Organizzativa: Assos, Via B. Eustachi 12, 20129 Milano, tel. 02 29426932, fax 02 294269222,sito web: www.assos-cons.comTerapia implantareMazara del Vallo, 25 -26 novembre, Via Palmiro Togliatti 38Relatore: dott. Oreste TrosinoArgomenti: la terapia implantologica in odontoiatria dalla progettazione protesica alla inserzione <strong>degli</strong> impianti,casi clinici dal vivo e casi simulati praticati dai corsistiInformazioni: dott. Asaro Nicolò, tel. 331 6706719, 0923 946254Congresso nazionale della società italiana di terapia intensivaFirenze, 17-18-19 novembre, Palazzo <strong>degli</strong> AffariPresidente S.i.t.i.: prof. Gabriele SgangaPresidente del Congresso: prof. A. Raffaele De GaudioObiettivi: il congresso, multidisciplinare e multiprofessionale, affronterà lo stato dell’arte della terapia intensiva conriunioni monotematiche, letture, lunch session e comunicazioni orali; saranno organizzate sessioni dedicate ai giovanicon spazi under 35Informazioni: Segreteria Organizzativa F.I.M.O. srl, Via Kyoto 51, 50126 Firenze, tel. 055 6800389,e-mail: info@fimo.biz, sito web: www.fimo.biz349 - 2011


CONGRESSI, CONVEGNI, CORSIRegione Campania - Università <strong>degli</strong> studi di Salerno – Fondazione Deamedica OnlusPiede diabeticoCastellammare di Stabia (NA), 2-3 dicembre, Hotel <strong>dei</strong> CongressiScadenza iscrizioni: 20 novembreObiettivi: garantire un livello elevato di assistenza medica e chirurgica, ridurre il nume ro di amputazioni per complicanze,e promuovere la creazione di un centro di riferimento per la prevenzione e cura del piede diabeticoAlcuni argomenti: piede diabetico neuropatico secondo evidenza, piede di Charcot <strong>degli</strong> anni 2000, piede diabeticoinfetto, ischemico e rivascolarizzazione, nuove tecnologie per di curaInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Vincenzo Prisco, d.ssa Rosaria GrecoSegreteria Organizzativa: Meridiana Events & Education s.r.l., Via G. Volpe 126, 56121 Pisa, Italy,tel. 050 9711721, fax 050 974148, e-mail: Zaira.Lombardo@meridianaevents.itMartina.Giovannetti@meridianaevents.it, sito web: www.meridianaevents.itIstituto Paracelso, Centro italiano per le medicine non convenzionali<strong>Medici</strong>na omeopaticaRoma, 3 dicembre, Istituto ParacelsoStruttura: corso triennale teorico-pratico con tirocinio assistito presso il centro clinico paracelso per un totaledi 600 ore/lezione. Frequenza: mensile per le lezioni teoriche nei week-end. Requisiti per l’ammissione: laureain medicina e chirurgia. Docenti: della Scuola di Studi Superiori dell’Istituto Paracelso. Attestato di formazione:rilasciato a fine corso dalla Scuola di studi Superiori dell’Istituto Paracelso, permette l’iscrizione nei Registridi Omeopatia <strong>degli</strong> Ordini <strong>dei</strong> <strong>Medici</strong>Informazioni: Segreteria tel. 06 5816592, e-mail: istpar@tin.it, sito web: www.istitutoparacelso.itEcm: accreditamento ecmChirurgia protesica del ginocchioTorino, 28 - 29 novembre, Azienda ospedaliera M. AdelaidePresidente: prof. Maurizio CrovaAlcuni argomenti: anatomia del ginocchio con proiezione di video realizzati su cadavere, valutazione clinicae strumentale del ginocchio in funzione della protesizzazione e riprotesizzazione, complicanzeInformazioni: Segreteria Scientifica dott. Fabrizio Galetto, dott. Alessandro Bistolfi, dott. Enzo Cenna,dott. Matteo Paonessa, d.ssa Federica Rosso, II Clinica Ortopedica, AO CTO M. Adelaide, Torino tel. 011 505730Segreteria Organizzativa: Il Melograno Servizi, tel. 011 505730, fax 011 590940,e-mail: segreteria@ilmelogranoservizi.com, Via Pigafetta 36, 10129 Torino, sito web: www.ilmelogranoservizi.comCentro universitario di ricerca sugli aspetti comunicativo-relazionali in medicinaComunicazione per la saluteMilano, 24-25 novembrePresidente: prof. Egidio A. MojaArgomenti: la comunicazione e la relazione in medicina. Si rivolge in particolare ai medici, ma anche a psicologi,infermieri e altre figure professionali sanitarieInformazioni: Segreteria Scientifica d.sse Alessandra Di Carlo e Elisa Andrighi, Centro CURA, A. O. San Paolo,Polo Universitario, Via di Rudinì 8, Milano, tel. 02 50323129, e-mail: segrscientifica.congressocura@unimi.itMalessere da stress lavoro correlatoVerona, sabato 19 novembre, sala convegni Banco Popolare di Verona e Novara, Via delle Nazioni 4Direttore: dott. Massimiliano RossiDestinatari: medici, psicologi, psicoterapeuti, consulenti della sicurezza aziendale, avvocati, consulenti del lavoroArgomenti: approccio multidisciplinare sui disturbi da stress lavoro correlati, inquadramento clinico, preventivo,normativo, approccio aziendale e personaleInformazioni: Segreteria Organizzativa sig.ra Alessandra Motta, e-mail: info@amcommunication.ittel. 349 3707024, fax 045 557574, sito web: www.convegno-stress.itEcm: richiesti crediti ecm9 - 201135


NEWSa cura di Maurizio ZomparelliSulla rivista Science Express alcuni scienziati hannoevidenziato una proteina ribosomiale la Rpsa 1capace di bloccare il Dna del Mycobacterio dellatubercolosi. Il farmaco capace di attivare questa proteina è laPyrazinamide, già in uso terapeutico dagli anni 50, ma di cuinon si conosceva il meccanismo di azione benefico.In occasione dell’ultima World Conference on lungcancer svoltasi ad Amsterdam, alcuni ricercatorihanno scoperto che il genoma delle cellule del cancrodel polmone risulta fortemente alterato nei pazienti nonfumatori. Il fumo sembrerebbe essere un fattore scatenante ilcancro, ma non altera la genetica cellulare in modo significativorispetto ai non fumatori. Questo fatto dimostrerebbe cheil cancro nei due soggetti dovrebbe essere trattato in modo diversodal punto di vista della terapia.Nell’ultima estate sono state più di mille le chiamatedi emergenza sanitaria effettuate al numero verdedel ministero della Salute per l’ondata di calore.La maggioranza era da parte di donne.Uno studio promosso dal CNR e pubblicato sull’EuropeanHeart Journal ha monitorato un gruppodi cardiologi interventisti esposti costantementeai raggi X, in genere con dosi di due o tre volte superiori aicolleghi radiologi, ebbene da questo studio si sarebbe evidenziatauna maggiore risposta di protezione <strong>dei</strong> loro organismialla stessa esposizione di raggi. Infatti, nel loro sangue, sisarebbero rilevati maggiori quantità di glutatione e di perossidodi ossigeno, ambedue potenti antiossidanti. Inoltre si sarebberoevidenziati maggiori valori dell’enzima caspasi-3 coinvoltonel processo cellulare della apoptosi.L’estatto della Jatropha curcas, conosciuta comenoce della isole Barbados, alle dosi di 200-400mg. è un potente analgesico paragonabile al comuneacido acetilsalicilico (aspirina).Una speranza terapeutica per l’Alzheimer viene dall’usoe la somministrazione dell’armina, un alcaloidevegetale in grado di disattivare la proteinaDYRK1A responsabile della fosforilazione della proteina TAU,direttamente coinvolta nello smantellamento delle connessionitra i neuroni e della formazione <strong>dei</strong> nodi neurofibrillari.Un nuovo dispositivo tecnologico, il microtomografoa coerenza ottica utilizzato dai ricercatori delWellman Center of Photomedicine del MassachussetGeneral Hospital di Boston e pubblicato sulla rivista Naturemedicine, ha dimostrato che questo apparecchio è in grado dievidenziare una coronaropatia, con una sensibilità di 10 voltesuperiore rispetto alla tomografia a coerenza ottica standard.Lo studio è stato coordinato da Gary Tearney.Allarme in USA per le donne in gravidanza, infattiin un recente studio statistico, ci sarebbe un47% in più di casi di ictus cerebri, durante la gestazione,tra i fattori di rischio evidenziati ci sarebbe, oltreall’obesità, l’ipertensione ed il diabete mellito, tutti in aumentodi casi.Svolta epocale sullo studio dell’Alzheimer con l’utilizzodi biomarcatori e neuroradiologici in gradodi evidenziare precocemente il Morbo, prima dellasua conclamata evoluzione in demenza. I marcatori si sonorivelati efficaci nello scoprire in vivo l’accumulo eccessivodella proteina amiloide nel cervello. La stessa proteinasembrerebbe essere la responsabile della stessa patologiadegenerativa cerebrale.Novità e sperimentazione clinica nella ASL RM/Adel Lazio, i medici di base potranno collaborarecon il P.S. del DEA del Policlinico Umberto I° diRoma, questa collaborazione sperimentale verrà estesa ancheal DEA dell’Ospedale S. Giovanni.Da uno studio statistico è emerso che circa il 10%della popolazione mondiale è obesa. L’allarme siaper i costi sanitari che previdenziali in questo periododi crisi impone una assoluta osservanza e prevenzioneclinica da parte <strong>dei</strong> medici verso i loro assistiti.Svolta nella medicina trasfusionale: medici francesidel Saint Antoine di Parigi hanno prodottoglobuli rossi da cellule staminali, questo consentirebbein un prossimo futuro l’autotrapianto cellulare cherisolverebbe i rischi di rigetto e delle infezioni trasmesse.Inoltre le cellule prodotte hanno le stesse caratteristiche diquelle del donatore e la loro durata sarebbe la medesima diquelle autologhe.369 - 2011


APPUNTAMENTIFibrillazione atriale,anche per gli “eccessi”di Matteo Di Paolo AntonioIbattiti possono diventaretanto irregolari e velocida fermare il cuore:600 al minuto, lo stessosprint delle ali di una farfalla.Della fibrillazioneatriale, l'aritmia più frequente,si è molto parlatoa Parigi durante l'ultimocongresso della Società Europeadi Cardiologia.La malattia comporta affanno,stanchezza, sensazionedi cardiopalmo e soprattuttoaumenta il rischiodi ictus, favorendo laformazione di trombi a livellocardiaco.Secondo le stime la fibrillazioneatriale riguarda circail 2 per cento della popolazionee cioè dai 600agli 800mila italiani. Ed èin aumento, non solo fra lepersone più anziane. Anchei giovani possono avereil “cuore matto” e, secondoRaffaele De Caterina,docente di malattie cardiovascolariall'Universitàdi Chieti, questo è anchelegato allo “sballo del sabatosera”, tra eccessi di alcoole di droghe come lacocaina. Così, la malattiaemerge prima del tempo inchi ha una predisposizione.Anche troppo fumo, ciboo caffè non provocanoda soli la fibrillazione, mane anticipano la comparsain soggetti predisposti.Quanto all’aumento fra glianziani, si ritiene che siadovuto al fatto che oggi invecchianoanche soggettimolto fragili, grazie alle curesempre più avanzate.Per far fronte a questo problemasi ricorre a farmacianticoagulanti, ma secondole stime più recenti dell'Associazionenazionalemedici cardiologi ospedalieriun paziente su duenon viene curato a dovere.Spesso sono proprio i malatia rifiutare i farmaci.Uno studio presentato aParigi e condotto in 12Paesi europei su oltre 1400pazienti rileva che uno sutre sarebbe disposto aqualsiasi cosa pur di nondover prendere medicineogni giorno per il resto dellavita. Gli anticoagulantiorali utilizzati finora nonsono farmaci «semplici» esono allo studio prodottipiù mirati, che inibisconoun solo fattore della coagulazionee non più di unocome accade con i medicinaliclassici. Per i pazienticonta molto la semplicitàdi uso, oltre alla riduzionedel rischio.Oggi si punta molto suifarmaci orali di ultima generazione,invece di quelliparenterali, che offrono serivantaggi per la facilità diimpiego, dall'assenza dimonitoraggio continuo allaflessibilità <strong>dei</strong> dosaggiche consente una migliorequalità della vita del paziente.A questa categoria appartieneanche un nuovo prodottoche ha importantipotenzialità: Edoxaban. AlCongresso di Parigi sonostati presentati gli ultimistudi sul farmaco approvatoad aprile e lanciatoper la prima volta lo scorsoluglio in Giappone perla profilassi delle tromboembolievenose nei pazientisottoposti a chirurgiaortopedica.Lo scopritore della molecola,Satoshi Kunitada, haspiegato che inibisce in modospecifico, reversibile ediretto il Fattore Xa, un fattoredella coagulazione presentenel sangue. Negli ultimi25 anni il ricercatoreha coordinato lo studio delnuovo farmaco per il trattamento<strong>dei</strong> pazienti con fibrillazioneatriale con unasola somministrazione giornaliera,in modo da ottimizzarel'equilibrio fra prevenzione<strong>degli</strong> eventi tromboticied effetti collaterali,come il sanguinamento.Edoxaban è l'unica molecoladella nuova classe <strong>degli</strong>inibitori del Fattore Xache viene studiata per la fibrillazioneatriale in duedifferenti dosaggi. •9 - 201137


VITA DEGLI ORDIN<strong>IL</strong>uccaPrescrizione decennaleper indennità ferie non goduteIl termine di prescrizione per chiedereil pagamento dell’indennitàsostitutiva delle ferie non godute,a cui si aggiunge anche l’indennitàsostitutiva <strong>dei</strong> riposi settimanalinon goduti, è quello ordinario decennale,perché il diritto rivendicato, essendo direttamentecollegato a un inadempimento contrattuale deldatore di lavoro, ha natura squisitamente risarcitoria.Corte di Cassazionesentenza n. 10341 dell’11 maggio 2011NB - il DLgs 66/2003 stabilirebbe che il diritto del lavoratoredi richiedere la monetizzazione delle ferie maturatee non godute non sorge in costanza di rapporto,ma può essere rivendicato unicamente in seguito allacessazione del rapporto di lavoro.Diritto alle ferie: impossibilità di decidere unilateralmentela fruizione del riposoAl medico compete di “scegliere” quando usufruire delleferie, senza prescindere, però, dal previo consensodella Asl, giacché la normativa fa riferimento solo alla“scelta” non alla “decisione”. Pertanto, sebbene l’illegittimitàdel rifiuto datoriale possa causare il risarcimento<strong>dei</strong> danni, non autorizza, tuttavia, alla decisioneunilaterale di fruizionedel riposo.Corte di Cassazionesentenza n. 12805 del 10 giugno 2011VeronaComunicare il quesito od il sospettodiagnostico è indice di correttezzadeontologica e di buonapratica clinicaAlcuni direttori sanitari e responsabilidi distretto ci hanno in varieoccasioni comunicato che è ancoraabbastanza diffusa la pessimaabitudine di richiedere visitespecialistiche ed accertamenti diagnostici senza comunicareil quesito, o meglio il sospetto diagnostico. Tale comportamentopuò essere ammissibile in alcune situazioniparticolari ma nella generalità <strong>dei</strong> casi è contrario alla buonapratica clinica ed al codice deontologico (artt. 13 - 60)e può in alcune situazioni critiche configurare un reato aisensi dell’art. 328 del codice penale.È altrettanto indice di correttezza deontologica e soprattuttodi buona pratica clinica per tutti riportare sulle richiestedi accertamenti:• data di emissione del documento in cui viene indicata larichiesta• timbro personale del medico proponente• firma del medico proponente• infine ma non per ultimo: indicazione del motivo e/o delsospetto clinico alla base della richiesta di accertamenti.MessinaProgetti euromediterraneiIl direttore generale <strong>dei</strong> rapporti internazionalidel Ministero della SaluteGiuseppe Ruocco ha presentatoi progetti euromediterranei e ilruolo che la Regione siciliana avrànel loro sviluppo: programmi perl’attivazione di un registro <strong>dei</strong> tumori,lo sviluppo <strong>degli</strong> screening per le grandi patologietumorali e la diagnosi precoce delle stesse, le patologiecardiovascolari e tutte le patologie da carenza, derivantida incongrua alimentazione ivi comprese le patologie celiache.La Sicilia diventa per la prima volta il reale e naturaletramite delle politiche nazionali e dell’OrganizzazioneMondiale della Sanità verso i Paesi che si affaccianosul bacino del Mediterraneo. Il convegno, dal titolo“Progetti euromediterranei e ruolo della Sicilia”, inseritonell’ambito della giornata conclusiva del Forum del Mediterraneodi Palermo, ha visto il rilevante contributo dell’OMSattraverso la partecipazione di Andreas Ullrich(Ginevra) e di Santino Severoni (Copenaghen). Il dibattitoè stato arricchito dai contributi di Marialuisa Lavitrano,consulente per gli Affari internazionali del Ministeroe di Pasqualino Rossi, dirigente del Ministero per irapporti con l’UE. Hanno partecipato al dibattito ancheautorevoli esponenti <strong>dei</strong> Ministeri della Salute di Algeria,Tunisia, Egitto e Francia che hanno sottolineato l’importanteruolo della Sicilia nell’ambito della sanità del Mediterraneo.Molto apprezzata anche la relazione di MohammedBekkat Bercani, presidente dell’Ordine <strong>dei</strong> mediciAlgerino, che nella sessione dedicata alle malattie<strong>dei</strong> migranti nel bacino del Mediterraneo ha presentatouna relazione sulla tubercolosi nell’area del Maghrebin rappresentanza del Conem, l’organizzazione che raggruppagli Ordini <strong>dei</strong> medici <strong>dei</strong> Paesi del Mediterraneo.Era presente anche Salvatore Amato, presidentedell’Ordine <strong>dei</strong> <strong>Medici</strong> della Sicilia.389 - 2011


MEDICINAQuest’anno sono tre i premiatiMuore di cancroe vince il Nobel© Photoshot/Ag. SintesiTre grandi studiosi del sistema immunitariosono stati premiati: Bruce A. Beutler, americano,Jules A. Hoffman, lussemburghesenaturalizzato francese e il canadese RalphM. Steinman. L’annuncio dell’Accademia èarrivato il 3 ottobre. Beutler e Hoffman indosserannol’abito da cerimonia il 10 dicembre,Steinman sarà invece assente. Èmorto il 30 settembre a 68 anni, dopo unalunga e terribile battaglia durata oltre quattroanni contro un tumore al pancreas. Contrariamenteai regolamenti del premio, riceveràlo stesso la parte che gli spetta delprestigioso riconoscimentoRalph Steinman soffriva e studiava. Studiava e soffrivanel tentativo di aver ragione di un male chedi solito, dopo la diagnosi, non lascia spazio a prolungateaspettative di vita. Il fatto che, invece, lo scienziatoabbia resistito contro ogni ragionevole previsioneper tanto tempo, è dovuto proprio all’applicazioneterapeutica basata sulla scoperta che gli è valsa il Nobel.A suffragare questa verità una nota della RockfellerUniversity. Il biologo infatti si era sottoposto auna cura sperimentale con le cellule dentritiche (unasorta di “guardie del corpo”) mediatrici della rispostaimmunitaria. “I suoi studi – ha sottolineato il Presidentedell’Università – hanno gettato le basi per numerosescoperte nel campo fondamentale dell’immunologiae hanno aperto la strada ad approcci innovativinelle terapie contro il cancro, le malattie infettivee i disordini del sistema immunitario”.Le scoperte <strong>dei</strong> tre scienziati neo-Nobel sono state tutt’altroche un puro esercizio accademico. Forse, maicome quest’anno, il riconoscimento premia l’impattoche gli studi biologici e genetici stanno generando inmaniera sempre più tangibile sulla salute dell’uomo.Aver compreso i meccanismi alla base di questo complicatoprocesso ha aperto la strada allo sviluppo dinuovi farmaci alcuni <strong>dei</strong> quali già utilizzati correntemente,capaci di modulare la risposta immunitaria nellacura di molte patologie, tumori compresi.Steinman passa alla storia. La sua vita che si è conclusatragicamente deve servire da esempio, ancorauna volta, per tutti coloro che considerano giustamentela medicina un’“arte” spesso supportata da eccezionalimenti scientifiche.Il 10 dicembre alla consegna <strong>dei</strong> premi la sua sedia rimarràvuota, ma tutti gli occhi del mondo saranno fissisu quella poltrona che doveva ospitare uno studiososfortunato che probabilmente, da tanto tempo, speravadi ricevere una telefonata che pur non salvandoglila vita avrebbe offerto un ulteriore nuovo riconoscimentoai suoi studi: è morto da Nobel senza saperlo.La figlia Alexis ha parlato per tutti: “Mio padre hadedicato la vita al lavoro e alla famiglia e sarebbe statodavvero onorato di ricevere un premio così prestigioso.Siamo tutti commossi e orgogliosi di aver vissutocon un uomo come lui che ha saputo soffrire percosì tanto tempo sicuro di portare un contributo positivoalla medicina e ai malati”. •G. Cris9 - 201139


PARLIAMO CON…Il progetto: nave ospedaleper i bambini dell’Africadi Paola StefanucciMeno di due dollarial giorno per (sopra)vivere.Tre miliardidi persone <strong>dei</strong> sette checompongono l’umanità rimangonoescluse dal soddisfacimentodelle esigenzeprimarie. Fame, povertà edegrado unitamente allamancanza di strutture favorisconoil dilagare delle epidemiee l’incremento dellamortalità, soprattutto infantile.Per conoscere esconfiggere, o più realisticamentemitigare, il fenomenoè indispensabile unastrategia imperniata sui monitoraggisanitari e su ungrande ventaglio di interventitempestivi quanto concreti.Su questa direttriceIl professor Gentilini (al centro) stringe la mano ad un suo collegaprofonde il suo impegno, sindal suo decollo dieci anni fa,l’Associazione Med e Medonlus (<strong>Medici</strong>na e Mediterraneo)al cui timone è il professorLuigi Gentilini, chirurgooncologo, che ha ideatouno strumento inedito egrandioso: una nave ospedalein grado di raggiungerei pazienti nei villaggi sparsisulle coste <strong>dei</strong> grandi laghidella Tanzania. Il dinamicoe pragmatico managerdell’assistenza senza frontiere,che ha già al suo attivodieci missioni medicochirurgichecompiute nelcuore dell’Africa dove ognigiorno si muore per malattiecurabili, nutre molta fiducianel primo ospedalegalleggiante, al quale saràopportuno affiancarne altri.L’ambiziosa iniziativa implicauno sforzo economicovalutabile in milioni di euro,ma si tratta di un investimentoaltamente remunerativosotto il profilo umanitario,in termini di vite salvateo salvabili. D’altra parte,l’ideatore del FloatingMobile Hospital (FMH) conil suo contagioso fervore(non a caso nella sua Africaha meritato l’appellativo primadi “Ginni”, ovvero vivace,da adolescente quandofrequentava le scuole italianein Somalia dove suo padrefaceva il medico, e poida adulto di “Hur”, ovverolibero) ha saputo provocareun’impressionante mobilitazioneper il reperimento<strong>dei</strong> fondi necessari per larealizzazione e il varo dellanave ospedale. Tutti ricordiamola “Dichiarazione delMillennio”, un patto sottoscrittonel 2000 dall’Onuper sconfiggere la povertàentro il 2015: un obiettivoche, a distanza di poco piùdi tre anni, appare lontanoo, addirittura, utopistico. Inquesto scenario è confortanteche il programma dellemaggiori istituzioni sia integratoda strategie qualiquelle indicate da LuigiGentilini: certo soltanto, nesiamo consapevoli, una piccolagoccia, eppure preziosa,nel mare dell’emergenzasanitaria quotidiana nelContinente nero.Professor Gentilini, quandoha maturato la decisionedi dedicare la sua vita aipopoli africani?Da sempre. Io sono per metàitaliano e per metà africano.Sono cresciuto in Somalia,dove mio padre facevail medico. Per raggiungerei malati andava a piediper 10, 15 chilometri all’andatae altrettanti al ritorno.Quando era fortunatolo accompagnavano conil cammello o con l’asino.Una vita insieme ideale, coraggiosae pratica. Un grandeesempio per me. Così prima<strong>dei</strong> vent’anni sono tornatoin Italia. Per studiaremedicina. Mi sono iscrittoalla Sapienza, mi sono sposatocon mia moglie Giovanna,studente-lavoratoresono diventato padre trevolte prima ancora di laurearmi,mi sono specializzatoin Ostetricia e ginecologia,Chirurgia generale ed Oncologia.Oggi ho quattro figli,sei nipoti e un sogno: unospedale sistemato su una409 - 2011


PARLIAMO CON…sterminato lago Vittoria,uno specchio d’acqua chemisura ben 69mila chilometriquadrati, una superficiepari alla somma dellearee di Piemonte, Lombardiae Veneto messe insieme,tanto per avere un’idea. Ilprogetto si estenderà poi ailaghi Tanganica e Nyasa, trai più grandi bacini lacustrial mondo.Quali sono le patologie piùtemibili che affliggono iTanzani?Dissenteria, malaria e tubercolosiseminano morte alpari, e forse oggi più, dell’AIDS.Elevatissima è lamortalità neonatale e infantile,drammatica è la percentualedelle donne chemuoiono durante il travaglio.Si opera in condizioniestreme, con un paio di forbici,un bisturi, una pinza eun portaàghi. Bisogna abinavein grado di spostarsi daun villaggio all’altro sulla costa<strong>dei</strong> grandi laghi e fiumiafricani. Un ospedale cosìconcepito da solo potrebbesvolgere la funzione di quattroo più ospedali e dispensari.E costituire la soluzionedi tanti problemi, non solosanitari. L’auspicio miglioreè far crescere le popolazioniafricane nei loroterritori garantendo istruzione,occupazione ed assistenza.Attorno alle struttureospedaliere è possibile farsorgere scuole, piccole industrie,coltivare i campi,sviluppare il commercio.Quali caratteristiche tecnicheavrà la sua nave ospedale?Il Floating Mobile Hospitalsi avvarrà di tecnologie capacidi operare in autonomiae in spazi ristretti. Il progetto,firmato dall’ingegnerAlessandro Cantini, prevedela realizzazione di un catamaranolungo 25 metri elargo 12. Il natante avrà duepiani. Al primo, saranno collocatil’accettazione medicae chirurgica, la sala operatoriae quella gessi, la salaparto e quella per l’assistenzaneonatale, il serviziodi diagnostica per immaginie il laboratorio d’analisi.Il secondo livello, invece,ospiterà gli alloggi per il personale(medici, infermieri,tecnici e marinai), un’aulaper le riunioni e la formazionein loco e a distanza,con teleconsulti, telemedicina,videoconferenze con istitutiuniversitari e di ricerca,nonché strutture ospedaliere.La copertura (300 metriquadrati) sarà destinata alletecnologie fotovoltaiche edeoliche: potremo produrreenergia in proprio e rispettarel’ambiente. L’equipaggiosarà composto da trentapersone. A bordo ci sarannomedici italiani che si alternerannoogni mese, in futuroquesti potranno essere sostituitidai colleghi africani,opportunamente addestrati.Naturalmente è importantela cooperazione con le strutturee le autorità sanitarie locali.In pratica l’ospedale vaverso i malati, il che non èpoco in luoghi in cui i mezzidi trasporto sono quasiinesistenti. Inoltre, durantela stagione delle piogge milionidi persone restano isolatee non sono raggiungibiliviaggiando via terra.Area operativa?I grandi laghi della Rift Valley.Inizialmente la nave faràscalo nei villaggi disseminatisulle sponde dellotuarsi a fare a meno anchedi un banale apparecchio radiologico.In tali situazioni,la conoscenza e la praticadella Semeiotica classica èfondamentale.Quanti bambini spera disalvare?Tutti.Tra un giro in corsia e unodi conferenze, una sedutain sala operatoria e una lezioneagli studenti all’Universitàdi Tor Vergata, unaricerca e un viaggio in Africa,lei trova anche il tempoper affidare alla pagina ilracconto del suo percorsoesistenziale. Dopo “Col bisturifra i denti” e “ForzaDieci” è la volta di “Hur”,prefato dal ministro dellasalute Ferruccio Fazio epubblicato da Editoriale IlPonte, circa quattrocentopagine fitte fitte di ricordi,esperienze e suggestioniafricane, ma non solo…Ma ho scritto “Hur” soprattuttocon lo scopo di focalizzarel’attenzione sulla genesi,le motivazioni e le implicazionidella nascita delfuturo ospedale italiano sulLago Vittoria: presidio sanitarioe strumento di integrazioneinteretnica.Come chiamerà il suo“ospedale sull’acqua”?Lo chiamerò appunto “Kushirikishana”che in swahilisignifica “cooperazione trai popoli”.Professor Gentilini lei, hasettantaquattro anni. Allasua età molti tra i suoi colleghihanno già appeso ilcamice al chiodo. Fino aquando lei pensa di poteresercitare ancora la medicina?Fino all’ultimo respiro. •9 - 201141


RECENSION<strong>IL</strong>ibri ricevutidi G. F. BarbalaceNo t’’istroppies in domo tuaIl libro non è, come potrebbe sembrare aprima vista, la ristampa di un libro di medicinadel XVIII secolo: il titolo è in sardo,una lingua che, come scrisse l’Alighieriimita la “grammatica”, cioè il latino. Ma,a parte il titolo, il testo è scritto in italiano.Il volumetto, è pubblicato dalla ASLdi Nuoro per arginare il drammatico fenomeno<strong>degli</strong> incidenti domestici, i quali,per mortalità e invalidità, superano gli incidenti stradalie quelli del lavoro. Le informazioni fornite, concisee di immediata comprensione, affrontano tutta l’ampiacasistica <strong>degli</strong> incidenti che, con incredibile frequenza,avvengono nelle case, e nelle loro vicinanze, ad adulti,anziani e bambini e suggerisce come farvi fronte e comeprevenirli in pieno accordo con le direttive dettate dal Pianosanitario nazionale e regionale della prevenzione.Autori vari“No t’istroppies in domo tua”ASL Nuoro, I Percorsi della Salute - pp. 64La vita e la morteRoberta, studentessa universitaria, che fail portiere di notte per mantenersi agli studi,viene coinvolta, direttamente o indirettamente,nelle vicende non sempre positivedi personaggi anonimi o socialmenteimportanti, ma senza venir mai meno aipropri principi di onestà e correttezza.Ben scritta da Giorgio Guccione, la storia,che, con l’avanzare della lettura, si fasempre più interessante, gareggia con la vasta gamma dicasi offerti quotidianamente dalla cronaca: il professoreche circuisce le studentesse; le problematiche giovanilie la ricerca di un lavoro; i viaggi all’estero; la movida notturnae lo spaccio della droga; l’omosessualità e il mondodella moda e della pubblicità; casi di suicidio e tentatosuicidio; il volontariato; la chirurgia estetica; i concorsitruccati nella sanità e la deontologia medica; il sessoon line; le sette religiose e tanto altro. Da queste esperienzela studentessa ne uscirà più matura e sicura di sé.Giorgio Guccione“La vita e la morte”L’Autore Libri, Firenze - pp. 253, € 18,00L’intreccioMarcello Orazio Florita analizza in questolavoro, sotto un’angolatura il più possibileconcreta, l’Io-soggetto inteso comesistema complesso e non lineare e sviluppal’applicazione <strong>dei</strong> sistemi dinamicicomplessi all’uomo con un intreccioprofondo tra scienza e clinica, filosofia epsicologia, corpo e mente, fisica e psicoterapia,psicoanalisi e neuroscienze. Egliconcepisce, infatti, la psicoterapia come una scienza ravvivatada riflessioni interdisciplinari. Con lo scorrere dellepagine, l’intreccio tra la teoria e la clinica diventa piùfitto e, attraverso i casi clinici presentati, che ne rafforzanoil paradigma teorico, anche più coinvolgente. Unalettura certamente interessante per gli estimatori dellacomplessologia e per quanti si pongono domande sullapropria vita interiore e sull’uomo in generale.Marcello Orazio Florita“L’intreccio”Franco Angeli, Milano - pp. 159, € 19,00La libertà delle foglie morteCon l’introduzione delle leggi razzialila vita di molti cittadini tedeschi è messaa rischio da assurde restrizioni e addiritturada deportazione.In questa situazione drammatica i personaggiberlinesi del romanzo di ElideCeragioli intrecciano la loro esistenzain un’avvincente storia d’azione.Tra una tenera storia d’amore adolescenzialee quella perversa di un nobileimpotente e omosessuale che costringe la moglie adunirsi ad un bell’italiano, tra la decifrazione di messaggicriptici inviati ai compagni di scuola da una fanciullaebrea fuggita in America, tra la bravura artistica diuno studente che riuscirà a falsificare alcuni fogli di uncodice del Mantegna per raggiungere lo scopo di salvaremolte vite, e le vicende di altre figure che intervengonoad animare questa storia, emerge l’immagine dellacrudezza della dittatura nazista.Elide Ceragioli“La libertà delle foglie morte”Davide Zedda Editore, Cagliari - pp. 304, € 18,00429 - 2011


Il gene oscuroIl libro di Luigi Mario Chiechi èun trattato scientifico e contemporaneamenteun romanzo,nel quale si racconta la storia diMonica, giovane bellissima colpitadalla sindrome di Morris,che la medicina considera unapatologia, in quanto le donneche ne sono colpite non sono solamentesterili, ma geneticamentesono XY, cioè maschi.L’autore alleggerisce le pagine di carattere scientifico raccontandoi sogni, le speranze, le delusioni, le sofferenzee il ritrovato equilibrio di questa ragazza con stile elegantee arricchito spesso da gustosa ironia, da ragionamenti dilivello filosofico, da informazioni etnografiche, da passaggidi poetica efficacia e da molte considerazioni sulleverità mediche e sull’attuale momento di transizione e dicrisi della medicina.Luigi Mario Chiechi“Il gene oscuro”Ediself, Bari - pp. 207, € 14,00Appunti di andrologiachirurgica e urologiaGli appunti preparati da CarloPavone e Rosanna Iacona offronoun’ampia panoramica dellepatologie studiate dall’urologia edall’andrologia, scienze che hannoraggiunto un notevole sviluppoe sono tuttora in piena evoluzione.L’incidenza delle patologie urologicheè infatti in continuo aumentoanche in relazione al progressivoinvecchiamento della popolazione. La conoscenzadi queste problematiche, pertanto, non può essere trascuratadal medico che vuole esercitare onestamente lapropria professione.Le caratteristiche, le cause, i sintomi e le terapie di questavasta gamma di patologie e anomalie sono presentatecon essenzialità e chiarezza dal manuale, che risulterà digrande utilità per il medico generico e, grazie ad un capitolosul Problem based learning, permetterà a chi studiamedicina di avere una guida semplice e chiara per la preparazionedell’esame di urologia e la comparazione e l’integrazione<strong>dei</strong> testi d’esame.Carlo Pavone, Rosanna Iacona“Appunti di andrologia chirurgica e urologia”Aracne Editrice, Roma - pp. 475, € 40,00In breveRECENSIONIGiovanni SciàraLA GROTTA DEL FICO NEROIn un ospedale cittadino un medico rivede un suo vecchiopaesano ammalato. L’incontro diventa l’occasione per uncambiamento esistenziale ed un ritorno alle origini contadinein una storia che parla di amore per le tradizioni popolari,di nostalgia del tempo passato e medita sui nuovi costumie modelli di vita.L’Autore Libri Firenze - pp. 116, € 10,00Salvatore RisugliaLET’S GOIl titolo in inglese con la didascalia latina “sibi et paucis” fannosubito intuire il carattere colto ed intimistico delle lirichein esso contenute. Il poeta, infatti, con uno stile elegante cercadi fermare nei versi le esperienze e i momenti significatividella sua vita, le figure e i personaggi a lui cari e, ammaliatodal fascino della vita, di sdrammatizzare il misterodella morte.Tipografia UTVI, Vicenza - pp. 61, € 10,00Alda CicognaniLE POESIE DELL’AMORE E DINTORN<strong>IL</strong>e liriche riunite nelle quattro sezioni di questa silloge cantanol’amore sognato, perduto, rimpianto che tutto coinvolge.I sentimenti suscitati da questo sentire sono ricercati erivissuti con delicata sensibilità nella ricca gamma di tematicheintimistiche, naturalistiche e sociali che danno a questapoesia un’impronta molto originale.Piero Manni, San Cesario di Lecce - pp. 87, € 10,00Silvana FacchianoLE MEMORIE DEL NULLAPreceduto da una premessa, che è quasi un racconto fra ilgenere noir e quello psicologico, la pubblicazione del diarioin prosa e in versi di Melania, sparita nel nulla, dà voce adun’anima oppressa dalla malinconia e dal dolore per non esseremai stata ascoltata e che l’autrice riconosce come un“Io” a lei speculare.Edizioni SIMPLE, Macerata - pp. 143, € 16,00Arturo BusilloALBAPiccola raccolta di ventuno poesie di delicata fattura, accompagnateda altrettante illustrazioni disegnate e coloratedall’autore. I motivi che ispirano queste liriche sono i diversimomenti della giornata, le armonie della natura, i sentimentiispirati dalla fede e la ricerca della consapevolezzae della serenità.Pubblicato in proprio - Campagna (SA), tel 0828 461319 - 201143


IN EDITORIALa MetapsicopatologiaGli Autori conducono una analisi, esperita suicasi clinici, che evidenzia e chiarisce che la cognitiopsicopatologica non regge all’indagine clinica.In tal senso, la Metapsicologia non è piùstudiata e ipotizzata come un tentativo di stabilireuna spiegazione di eventi cosiddetti psichici,ma viene esaminata come condizione biologica-strutturalenella sua omogeneità geneticastrutturale, da cui origina la propria Fisiopatologia.Enrico Venga, Daniela Venga“La Metapsicopatologia”Editrice Uni Service, Trento – pp. 432, euro 26,00Comunicazione profonda in sanità.Senso, verità, desiderioL’Autore definisce il concetto di comunicazioneprofonda in sanità e mette l’accento sulla necessitàdi instaurare con l’interlocutore una relazioneinterpersonale e di praticarla nella piùampia verità e mancanza di strumentalità. Delineapoi l’applicazione di tale approccio ai diversiambiti della sanità e presenta un piano operativodenominato CSQ (Comunicazione per la Salute eper la Qualità), quasi una guida all’organizzazione unitariadi tutti i momenti di comunicazione in una ASL. Il testoanalizza anche le tecniche comunicative mediatiche piùusate in sanità e riafferma la crucialità del rapporto facciaa faccia, senza mediazioni tecnologiche. Riportando le sueesperienze personali nelle “Postfazioni in prima persona”,l’Autore tenta di costruire una “comunicazione profonda”col lettore, facendo di questo libro una sperimentazionedell’approccio che esso stesso presenta.Francesco Calamo Specchia“Comunicazione profonda in sanità. Senso, verità, desiderio”Maggioli editore, Santarcangelo di Romagna (RN)pp. 323, euro 29,00Circoncisione. Dalla selce al bisturiUna piccola operazione. Un segno. Un simbolo.Un pezzo di carne. Un’identità. La circoncisioneè tutto questo, da circa 10 mila anni.Per gli aborigeni australiani, per i Totonacsin Messico, per i Manuema in Centro Africa,per i musulmani, per gli ebrei di tutto il mondo.E, strano a dirsi, per gli americani. Un’operazioneche è diventata abitudine radicata dallatradizione, consolidata dalla fede e dallascienza - che per una volta si sostengono a vicenda,trovando di volta in volta le ragioni per consolidarneprocedure e obiettivi. Ma se pensate che un piccolo tagliosia in fondo una cosa da niente e che non vi riguardi, visbagliate. Ogni cosa che l’uomo fa all’uomo, ma che spessopiù crudelmente fa alla donna, come nel caso dell’infibulazione,ci riguarda tutti. Questo libro mette il dito nella piaga.Leggerlo non vi lascerà indifferenti.Carlo Calcagno“Circoncisione. Dalla selce al bisturi”Araba Fenice Edizioni, Boves (CN) – pp. 416, euro 19,00Omeopatia e pediatriaOsservando l’iter percorso dalla pediatriaitaliana si nota il grande interesse che suscitanole terapie naturali e il loro utilizzo,sempre più diffuso, per la salute del bambino,fin dai suoi primi giorni di vita. Questotesto spazia dalla gravidanza al parto,dall’allattamento alle costituzioni pediatriche,esponendo in forma chiara le terapieper le principali affezioni dell’infanzia.L’opera, molto ampliata rispetto alla prima e alla secondaedizione, elabora le conoscenze maturate dall’autore in venticinqueanni di pratica omeopatica clinica, prendendo inesame i metodi terapeutici e la verifica rigorosa dell’efficaciadel farmaco omeopatico.Rivolto in primo luogo ai pediatri italiani, sia chi utilizzagià i rimedi omeopatici sia chi vuole cominciare, il testo interessain senso generale tutti gli omeopati.Gaetano-Maria Miccichè“Omeopatia e pediatria”Tecniche nuove, Milano – pp. 258, euro 24,90Gabriella Maria Scamardella ha scritto una poesia dedicandolaal padre medico, Giovanni Scamardella, morto a Napoli la scorsaestate. Sono versi accorati, di una figlia che ha subito un grandedolore che noi comprendiamo avendo oltretutto suo padre dedicatola vita alla medicina e alla famiglia.A MIO PADRECosa mi diraise ho chiesto al maredi rinforzare il mio amore?Cosa mi diraise il vento maestraleallontanava le parole?Cosa mi diraise tra le ondeho cullato il pianto segreto?Cosa mi diraise al ritornoil buionasconderà il giorno?Cosa mi diraise il tempo perduto non l’abbiamo vissuto?Ritornerò senza far rumore.449 - 2011


IN EDITORIAIl fuoco di AllahGli Stati Uniti ed i loro alleati hanno condottoun’azione di guerra contro l’Afghanistane l’Iraq alla ricerca di armi didistruzione di massa mai individuate erecuperate. Il docente universitario ManfrediDell’Orso, al fianco dell’IspettricePaola Ferrari, si troverà ad indagare sullascomparsa di uno storico e sull’omicidiodella sua compagna che, apparentemente,nulla hanno a che fare con laguerra segreta al terrorismo islamico. Il ritrovamento di uncodice segreto, nascosto in una musica registrata e rinvenutanei covi di Al Qaeda, condurrà i due investigatori ascoprire i piani della Jihad, che paiono confermare le profeziedell’Apocalisse.Massimo Carpegna“Il fuoco di Allah”Spring edizioni, Caserta – pp. 266, euro 16,00“Liebesleid”. Cuore Innamorato“Senza musica, la vita sarebbe un errore”scrisse il filosofo Friedrich Nietzsche.La musica è immortale, è una sola,ti riempie di emozioni; è fatta di ognipiccolo rumore. La musica delle comunitàebraiche che popolavano l’Europaorientale è sopravvissuta al pogrome all’olocausto fino ad arrivare ainostri giorni. Ignoranza, violenza e antichipregiudizi non hanno fermato “lanave”, la speranza, il viaggio <strong>dei</strong> concertistie compositori ebrei. Nessunoha potuto troncare la loro voglia di suonare, i loro sogni edesideri. Il faro della loro musica è stata la speranza quandola speranza non ha più avuto senso d’esistere.Ileana Tudor“Liebesleid. Cuore Innamorato”La compagnia della Stampa, Roccafranca (BS)pp. 208, euro 14,00Quelli che dissero noL’8 settembre 1943, quando il marescialloPietro Badoglio, capo del governo,annunciò la firma dell’armistizio congli Alleati, circa seicentomila soldati italianisi trovavano rinchiusi nei campi diprigionia che inglesi e americani avevanoallestito in varie nazioni del mondo.“Ma tu con chi stai, con il duce o con ilre?” fu il dilemma di fronte al quale sitrovarono i nostri soldati. Di questamassa enorme di giovani - l’età media era di 23-24 anni -una cospicua minoranza scelse di non “tradire”, ma gli storici,sia per la scarsità delle fonti ufficiali sia per la “delicatezza”politica dell’argomento, non se ne sono occupati chein maniera superficiale. “Quelli che dissero no” restituiscevoce e memoria ad alcuni di quei protagonisti e riporta allaluce una tessera significativa di quel mosaico di esperienzee avventure personali che ha caratterizzato l’“altra Resistenza”.Arrigo Petacco“Quelli che dissero no”Mondadori, Milano – pp. 180, euro 19,00Undici personaggi e un solo autoreFrancesco Bruno parte da un’idea piuttostogeniale, quella di tentare una libera trasposizionepoetico-analitica del celebre testopirandelliano: provare ad utilizzare leforti nozioni esistenziali su cui si mossePirandello, per contraccambiarli con labonomia <strong>degli</strong> affetti familiari con cui sifanno i conti ogni giorno e a tondo <strong>dei</strong>quali la vita non pare offrire altra arcanarealtà. Sarà così che i personaggi possonoanche diventare undici, se undici sonoquelli da cui si vede circondato.Francesco Bruno“Undici personaggi e un solo autore”Quaderni del giornale di poesia siciliana, Palermo – pp. 60Semeiotica auxologica per il monitoraggiodella crescita e <strong>dei</strong> suoi disturbiCome si cresce? Con quali strumenti, aggiornatie metodologicamente corretti,può oggi il medico accertare se un bambino,un adolescente, cresce bene o presentasegni sospetti di alterazione o di malattia?Il libro – primo manuale italianodi Semeiotica auxologica – consente aimedici di valutare, senza ricorrere ad indaginosericerche cliniche, se un bambinoo un adolescente ha una crescita e unamaturazione nella norma. “La scienza dell’accrescimentoumano – come spiega il professor GianniBona nella prefazione – rappresenta un’opportunità idealeper avanzare un sospetto precoce di malattia […] o di undifetto dell’accrescimento in caso di malattie rare, nel 50per cento delle quali fa parte del quadro clinico”.Ivan Nicoletti“Semeiotica auxologica per il monitoraggiodella crescita e <strong>dei</strong> suoi disturbi”Nicomp Laboratorio Editoriale, Firenze – pp. 240, euro 28,009 - 201145


MEDICI E SPORTMedico con la febbreper il tennisLoredana Taraborelli, medico di famiglia, ha vinto lo scorso agostoi campionati mondiali di tennis over 55 senior.La dottoressa racconta i suoi successi sportivivolte dalla stanchezza. Comunqueho portato a casa lamedaglia d’oro del singolo,ma solo quella di bronzo neldoppio misto. Non sono riuscitaa ripetere la vittoria dell’annoscorso con grande delusionedi mio marito che effettivamenteavrebbe volutoun altro successo.di Andrea MeconcelliCome è nata la passioneper il tennis?L’ho sempre avuta,fin da bambina. Da ragazzina,a 10-13 anni, assistevoalle prime partite alla televisionee mi sono appassionata,ma in realtà non homai giocato. Avevo 12 annie frequentavo le scuolemedie, quando mi sonocomprata la racchetta datennis. Era una “Maxima”mi ricordo, di legno, ma nonl’ho mai usata. Non c’eranocampi da tennis né strutturedove andare a giocare, néi miei genitori potevano accompagnarmi.Una passioneche vivevo da sola guardandoalla televisione questosport per me meraviglioso.Fino a quando ho conosciutomio marito, anchelui medico e tennista, che hacontribuito a far crescere inme la febbre per il tennis.Cominciai a giocare con luila domenica e nei giorni difesta, senza però regolarità.Sono molti i medici che sidedicano al tennis?Ho incontrato molti medicitennisti e sono iscritta aduna associazione che si chiamaAmti (Associazione medicitennisti italiani). Ho conosciutoquest’associazioneLoredana Taraborelli5 o 6 anni fa per caso a MilanoMarittima, ma si trattadi un’associazione che esisteda parecchi anni. I mediciiscritti sono tanti. Noi, daquando sono iscritta, partecipiamosia al campionatoitaliano sia al campionatomondiale. Il campionato italianosi svolge ogni anno inun posto diverso. L’annoscorso a Reggio Calabria,quest’anno a Milano Marittima,abbiamo giocato a Palermoe anche in parecchiealtre città. Poi, sempre unavolta l’anno, organizziamo i““Per gareggiaremi sottopongouna volta l’annoalle visite previstecampionati mondiali nei varipaesi del mondo. Quest’annoabbiamo giocato aKarlovy Vary, nella RepubblicaCeca. C’erano comepartecipanti 300-350 mediciprovenienti da tutto ilmondo. Nel 2010 abbiamodisputato i mondiali in Slovacchia.Mio marito ed ioabbiamo vinto la medagliad’oro nel doppio misto.Quest’anno, invece, abbiamoperso la medaglia d’oronel doppio misto, ma perchéio mi sono dedicata al singolo,l’anno scorso non viavevo partecipato, quindi hodovuto giocare e allenarmiper un lungo periodo. Hofatto in una giornata tre partite.Il giorno del doppio misto,che era la mia gara, avevole gambe che non andavanopiù perché erano stra-Il tennis è uno sport per tuttele età?I nostri campionati sono, ovviamente,per categorie; abbiamol’“open”, quindi neolaureati,sino all’età di 40 anni,e poi gli over 45, gli over50, 55, 60, fino agli over 80.Ci sono medici che giocanoin maniera incredibile e sonoultraottantenni. È chiaroche un ottantenne non sipuò scontrare con un quarantenne:correrebbe <strong>dei</strong> rischisoprattutto fisici. Io,avendo compiuto 58 anni adagosto, ho vinto il mio titologiocando negli over 55.C’è per tutti insomma lapossibilità di giocare a tennis;per questo sport non c’ènessuna controindicazione.Ovviamente bisogna averel’idoneità sportiva; ci sonovarie certificazioni che vannopresentate. Anch’io perpartecipare a queste gare misottopongo una volta l’annoalle visite sportive: elettrocardiogramma,prove di funzionerespiratoria, più variesami e accertamenti.La dottoressa Taraborelli èfelice. Per incrociare le racchettecon lei bisogna esserebravi, allenati ed entusiasti.In definitiva si tratta digiocare con una palla che devesuperare una rete… Mache fatica diventare campionidel mondo! •469 - 2011


NOTIZIEÈ morto il padredel pacemakerWilson Greatbatch, l'uomo che ha inventato il pacemakercardiaco impiantabile, è morto a Buffalo,nello stato di New York, a 92 anni.Il primo pacemaker fu impiantato sugli uomini nel 1960 eil primo intervento eseguito con successo fu fatto nell'ospedale<strong>dei</strong> veterani di Buffalo su un paziente di 77 anni. L'uomovisse 18 mesi con il dispositivo. Ora ne vengono impiantatiogni anno a centinaia di migliaia di persone. Nel2010 Greatbatch ha celebrato il cinquantesimo anniversariodella sua invenzione, ma già nel 1983 il suo apparecchioè stato definito come uno <strong>dei</strong> 10 grandi contributi dell'ingegneriaalla società moderna dalla Società nazionale <strong>degli</strong>ingegneri professionali. Ma quella delle invenzioni era unavera e propria passione per Greatbatch, che nel 1998 fu ammessonella Hall of Fame <strong>degli</strong> inventori nazionali ad Akron,in Ohio. Dopo aver studiato ingegneria elettrica alla CornellUniversity e quella di Buffalo, Greatbatch ha insegnato ingegneriatra il 1952 e 1957. Ha anche prestato servizio nellaMarina. E' stato sposato per oltre 60 anni con sua moglieEleanor, da cui ha avuto 5 figli.PNEI 4U, corso per medicie odontoiatriInizia a Roma dal 12 e 13 novembre 2011, per 4 weekend(12-13 e 26-27 Novembre 2011, 10-11 Dicembre2011 e 21-22 Gennaio 2012), il secondo corso base di“PsicoNeuroEndocrinoImmunologia ‘dal paradigma allaclinica’. Modulazione in chiave epigenetica del networkPnei” presso l’Hotel Radisson Blu. Il corso è tenutodalla dottoressa Maria Corgna, endocrinologa da15 anni, docente di PsicoNeuroEndocrinoImmunologiae creatrice del metodo Pnei 4U, insieme ad altri relatoricome il dottor Ivo Bianchi, Specialista in <strong>Medici</strong>nainterna già presidente AIOT (Associazione Medica Italianadi Omeopatia-Omotossicologia) e docente pressol’Università di Milano; il prof. Giuseppe Genovesi, dell’UniversitàLa Sapienza di Roma Dipartimento di FisiopatologiaUmana; la professoressa Annalisa Romani,dell’Università di Firenze Dipartimento di ScienzeFarmaceutiche; Gavino Scanu, specialista in ScienzeMotorie.La PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (Pnei), nata neglianni trenta dai lavori sullo stress di Hans Selye, èuna disciplina che si occupa delle connessioni esistentitra i sistemi endocrino/nervoso/immunitario e che vedela malattia come “blocco” della comunicazione traessi e la psiche. La Pnei tratta soprattutto le patologieconnesse allo stress e allo stress ossidativo: ansia, insonnia,crisi di panico, stati depressivi, disturbi della tiroidee del ciclo mestruale, impotenza, infertilità, obesità,sovrappeso, cellulite, allergie, malattie autoimmuni,invecchiamento, dipendenza da cibo, alcool e fumo.Per informazioniSegreteria Organizzativa e Ufficio StampaDott.ssa Laura CapursoVidcom SrlViale Cortina D’Ampezzo, 198 - 00135 RomaTel. 06.45443809 - Cell. 366.9721337capurso.vidcomsrl@gmail.comMaster managemented economia sanitariaLa Sapienza di Roma ha istituito il Masterdi Secondo Livello in Management ed EconomiaSanitaria per Manager dell’Assistenza Primaria,L’Universitàvolto a soddisfare le esigenze di formazione <strong>dei</strong> medici ele necessità di aggiornamento di manager e professionisti.Il Master è curato e diretto dal prof. Valter Santilli, ProfessoreOrdinario in <strong>Medici</strong>na Fisica e Riabilitativa e si caratterizzaper il prestigio <strong>dei</strong> docenti e per la qualità e attualità<strong>dei</strong> contenuti.Il Master fornirà gli strumenti per una gestione efficacedell’attività sanitaria, sviluppando abilità tecniche per governarei processi organizzativi e strategici e rafforzandole capacità previsionali ed economico-gestionali. Offriràun vantaggio competitivo per l’inserimento professionale,o il consolidamento della propria posizione, all’internodi aziende sanitarie pubbliche e private.Informazioni: prof. Valter Santilli, tel. 06 49914661,e-mail: valter.santilli@uniroma1.it,sito web: www.uniroma1.it/didattica/offerta-formativa/master9 - 201147


MEDICI <strong>IL</strong>LUSTR<strong>IL</strong>’anno fatidico: “Il ’48” (…e oltre)Tanti i medici che parteciparono attivamente “alla primavera<strong>dei</strong> popoli”, non solo assistendo i tanti feriti durante gli scontri,ma anche combattendo in prima linea per la libertàdi Luciano SterpelloneIn occasione del 150enariodell’Unità d’Italia, Previdenzaricorda alcune eroichevicende che videro i medicicome protagonistira definitiva tra occupati eoccupanti, per esplodere il18 marzo nella prima delle“Cinque Giornate”.Tra i numerosi medici che vipartecipano (del tutto dimenticatinelle attuali celebrazioni!)figura AgostinoBertani, Capo chirurgo del -l’Ospedale militare Sant’Ambrogio,che organizzagli scontri e l’assistenza sanitaria.Agli scontri (che costarono379 feriti e 165morti tra combattenti e civili)partecipa anche il me-Molti furono costretti a fuggireper evitare lunghi anni di carcereSi può dire – con unimprobabile gioco diparole – che “il Quarantotto”comincia con “ilQuarantasei”, quando cioècon l’“Editto del Perdono”del nuovo Papa Pio IX vieneconcessa l’amnistia aicondannati politici e si annuncianoriforme decisive.Il che suscita un brivido dilibertà in tutta l’Italia.Tra i primi a concedere laCostituzione è Ferdinando IIre delle Due Sicilie, suscitandole ire del Governo austriaco.È la scintilla per l’insurrezionedi quelle che passerannoalla storia come “Lecinque Giornate di Milano”.Il popolo di Milano inaugurail nuovo anno 1848 con lo“sciopero del fumo”: nessunmilanese deve acquistare sigari,sui quali gravano le tassedel popolo che vanno adarricchire l’erario austriaco(gli austriaci mandano in girosoldati e agenti provocatoricon due sigari in bocca).Dopo i primi subbugli e iprimi morti, cominciano isoprusi e gli arresti da parte<strong>dei</strong> soldati “austriaci” (main prevalenza croati e boemi),il che sancisce la rottudicoPietro Maestri, che siprodiga nella cura <strong>dei</strong> feriti,e che dovrà poi fuggire dapprimaa Roma indi in Svizzerae a Parigi; nel ’59 torneràin Italia per combatterenei Cacciatori delle Alpie partecipare con Garibaldialla spedizione <strong>dei</strong> Mille.Mentre si svolgono i combattimenti,e mentre i soldatisi abbandonano alle violenzepiù efferate, i feritivengono ricoverati in infermerieimprovvisate nellechiese, nelle scuole, in caseprivate; le cure sono prodigatealla meglio, in praticasenza alcuna norma di asepsio di anestesia, con medicamentiapprossimativi comela pestata di lardo commistaa zucchero...Numerosi anche i farmacisti(ad esempio Ballio “abilepreparatore di cotone fulminantee di eccellente polvere”,e Belloni che nonmancò di occuparsi <strong>dei</strong> feriti,aiutato dalla moglie austriaca(!) che preparavabende con le lenzuola di casa),nonché gli studenti in<strong>Medici</strong>na, tra i quali EnricoBesana, detto l’“eterno studente”perché non riescemai a laurearsi (i compagnidi corso lo chiamavano “PapàBesana”: riparato in Svizzera,appena apprende dell’insurrezionedi Milanorientra nella città recandocon sé la carabina con laquale ha vinto una gara ditiro; l’anno dopo combatterànelle file dell’esercito sardo.Indi nel 1854, dopo unlungo viaggio attraversol’America, l’India, la Cina e489 - 2011Il monumento a Vincenzo Lanza che si trova nei giardinidella Villa Comunale di Foggia


il Giappone, rientra a Varese,da dove si precipita immediatamentea Milano infestatadal colera, operandoall’Ospedale Maggiore piùcome infermiere che comemedico.Durante le Cinque Giornategli sono stati a fianco molti<strong>dei</strong> suoi ex compagni universitari,tra i quali RoccoGritti, destinato a diventareun insigne chirurgo, notoper aver inventato un nuovometodo di osteoplastica(ancora noto oggi come“amputazione del Gritti”).Due eminenti medici, GiovanniRiberti e Andrea Verga– tra i primi ad occuparsiin Italia della vaccinazioneantivaiolosa, da poco codificatada Edward Jenner –si prodigarono per nasconderein ospedale armi e fuggiaschi:furono scoperti econdannati alla forca, ma poigraziati da un’amnistia.L’insurrezione di Brescia del’49, emula di quella di Milano,non fu meno sanguinosa.Le sue eroiche “DieciGiornate” costarono anch’essenumerose vittime siaper i combattimenti che perla feroce repressione che seguìla fine <strong>degli</strong> scontri.Ma un “Quarantotto” ci fuanche a Napoli. Alla fine diquell’anno, nonostante le riformevarate da Pio IX e daCarlo Alberto, la Costituzionenon era stata ancora concessa.Pertanto, dopo i primientusiasmi, i fermenti e ilmalcontento divennero semprepiù estesi e radicati tra lapopolazione. Finché FerdinandoII re di Napoli, preoccupatodelle dimostrazionisempre più frequenti, il 20gennaio del ’49 pubblicò –Le barricate di via Toledo, Napoli (1848)Giovanni Riberti e Andrea Vergasi prodigarono per nasconderein ospedale armi e fuggiaschiprimo <strong>dei</strong> Principi italianidell’epoca – il decreto checoncedeva la Costituzione.Tuttavia, dopo le votazioniper il Parlamento, i deputaticominciarono a litigare traloro; soprattutto i moderatitemevano che il Re tornassesui suoi passi di fronte allepressanti modifiche richiestedai democratici: laCamera era presieduta dalfoggiano professor VincenzoLanza, definito dal Settembrini(anch’egli medico)“il principe <strong>dei</strong> medici napoletani”.Dopo le nuoveelezioni e la chiusura delParlamento, Lanza fu costrettoa fuggire per evitareil carcere; sarebbe tornatoall’insegnamento solo sei annidopo.Insieme a lui altri illustri medicifurono costretti a fuggireper evitare lunghi annidi carcere per le loro idee indipendentistee per l’incessantee aperta opera di propagandache facevano anchein virtù del grande prestigioprofessionale di cuigodevano. Coloro che nontrovarono scampo nella fugapagarono i propri idealicon lunghi anni di detenzionein tetre carceri comequelle di Nisida, Procida,Ischia, Santo Stefano eMontefusco. Molti medicisoffrirono entro le tristi muradi questi inumani luoghidi pena: si ricorda tra i tantiil brindisino Cesare Braico,che per aver preso parteai moti insurrezionali napoletanifu arrestato e condannatoa venticinque annidi galera: prima di essereportato a Ischia fu fatto passareper le strade di Napoli– insieme agli altri condannati– ammanettato, vestitocon un paio di larghe brachee in testa un berretto dipeli d’asino, come monitoper i cittadini.La galera non indebolì la suafede per la causa della libertà:uscito dal duro carcere,MEDICI <strong>IL</strong>LUSTRIcombatterà nel ’59 a Solferino,partecipando l’anno seguenteall’impresa <strong>dei</strong> Mille.Il medico calabrese InnocenzoVeneziano, arrestato aReggio insieme ad altri “politici”e a quindici “malfattori”,era stato portato a Napolia piedi, con le manetteai polsi e le braccia legate dauna fune, in un viaggio duratoventisette giorni. Gli fucomminata la pena di morte,poi tramutata in ergastoloa Santo Stefano. A propositodi questo carcere, valericordare una vicenda avvenutaalcuni anni dopo.Forse per liberarsi <strong>dei</strong> tantiprigionieri che affollavano lecarceri, nel 1859 viene propostoai detenuti di mutarela prigionia con l’esilio inAmerica. Tra i molti che accolgonodi buon cuore laproposta vi sono ovviamenenumerosi medici; ma sullanave americana Stewart chedeve portali negli Stati Unitis’è imbarcato sotto le spogliedi cameriere un figlio diLuigi Settembrini, in realtàun ufficiale di Marina: il quale,non appena la nave haguadagnato il largo, si toglieimprovvisamente la giaccabianca di cameriere e imponeal Capitano di cambiarerotta e puntare verso l’Irlanda.Il folto gruppo di esulipotrà così prendere piedesulle coste irlandesi e da lìraggiungere Londra; molti diessi rientreranno avventurosamentea Torino per riprenderela loro attività dipatrioti o partecipare allaspedizione <strong>dei</strong> Mille. •Estratto da “Camicibianchi in camicia rossa”.Ed. Red@zione,Genova; 20119 - 201149


CLASSICAQuintetto d’eccezioneper due “immortali”ARoma, nella sede di rappresentanza della Regione Liguria, è stato presentatoil cd “Quintetti per pianoforte e fiati Mozart K452 Beethoven op.16”, pubblicatoda Wide Classique. Un progetto discografico nato dall’incontro tracinque musicisti, noti e apprezzati dai musicofili italiani,e non solo: Piero Barbareschi, pianoforte, Luca Stocco,oboe, Michele Naglieri, clarinetto, Giovanni D’Aprile,corno, Massimo Data, fagotto.Il libretto che accompagna il disco contiene esaurientinote di Piero Barbareschi sulle opere eseguite: il QuintettoK452, composto nel 1784, nel quale il pianoforte,strumento amato dal geniale Amadeus, si unisce agli altrettantoamati fiati. È la prima, unica, composizione mozartianacon un simile organico. Per molto tempo nessunaltro autore dopo Mozart, a parte Beethoven, affronteràla sfida di comporre qualcosa che potesse se non entrarein competizione con tale quintetto, difficilmente superabileper bellezza e perfezione, per lo meno riprendere inconsiderazione l'accostamento <strong>dei</strong> fiati con il pianoforte.Il Quintetto op. 16 è un’opera giovanile del sublimeLudwig, scritto nel 1796 ed eseguito per la prima voltaa Vienna l’anno successivo con lo stesso Beethovenal pianoforte. Il modello è senza dubbio il K452 di Mozart,del quale ricalca anche la suddivisione in quattromovimenti.L’interpretazione <strong>dei</strong> due Quintetti induce ad ascoltaree riascoltare anche coloro che abitualmente non frequentanola musica classica. •Il quintettoPiero Barbareschi, spezzino, si è diplomato presso il Conservatorio“ Cherubini” di Firenze. Svolge attività come solista ed invarie formazioni da camera: in quest’ultima veste si è esibito consolisti prestigiosi fra i quali i violinisti Felix Ayo, Cristiano Rossi,Franco Mezzena, Thomas Christian, Thomas Schrott, i flautistiMario Ancillotti e Mario Carbotta, il mezzo soprano SusanneKelling, nelle più importanti città italiane ed all’estero. Ilsuo repertorio spazia dal ‘600 agli autori del ‘900 e contemporanei,comprendendo anche prime esecuzioni assolute.Massimo Data, dal 1985 al 1995 è stato 1° fagotto stabile dell’Orchestra<strong>dei</strong> Pomeriggi Musicali di Milano ed ha suonato inoltre,sempre in questo ruolo, con numerose Orchestre Italiane edEstere Dal 1987 è il primo fagotto dell’Orchestra Internazionaled’Italia. Attualmente è docente presso il Conservatorio “A.Vivaldi”di Alessandria. Nel 2005 è stato insignito del Premio Anassilaosper la Musica di Reggio Calabria.Giovanni D’Aprile, diplomato al Conservatorio di Musica diMonopoli (Bari), si è perfezionato in Corno con maestri di famainternazionali quali Accardi, Allegrini, Giuliani, Pandolfi(Boston), Weelkfeld (New York). Già primo Corno dell’Orchestradel Teatro Petruzzelli di Bari, dal 1986 effettua numerosetournée in tutto il mondo, sia in formazione da camera cheorchestrale. E’ docente di Corno presso il Conservatorio di Musica“Lorenzo Perosi” di Campobasso.Michele Naglieri ha studiato clarinetto al conservatorio di Milanoe di Lugano. Vincitore di numerosi concorsi nazionali edinternazionali, sia da solista che da camerista. Suona nelle piùimportanti orchestre cameristiche d’Italia quali Orchestra da cameradi Mantova, I solisti di Pavia (di Enrico Dindo). Attualmenteè primo clarinetto dell’ OIDI, Milano classica, LOFI,UNIMI e con tali orchestre ha suonato anche in veste di solistain Asia e in America. Svolge un’intensa attività cameristica.Luca Stocco ha collaborato come primo oboe con prestigioseorchestre tra le quali: Fondazione Orchestra sinfonica di SanRemo, Orchestra da Camera “Milano Classica”, Orchestra sinfonica“Guido Cantelli”, Orchestra giovanile della Svizzera francesedi Martigny, Orchestra da Camera “Camerata Ducale” Vercelli,Orchestra dell’Università <strong>degli</strong> studi di Milano, Orchestrada Camera “A. Zanella”, Orchestra Internazionale d’Italia Fermo(AP). Nel 2008 ha vinto il concorso per primo oboe all’OrchestraNazionale Estone con sede a Tallin. Attualmentesuona come primo oboe presso l’Orchestra Internazionale d’Italiaa Fermo.509 - 2011


GLI ANNI FOLLI. LA PARIGIDI MODIGLIANI, PICASSOE DALÌ (1918-1933)FERRARA – fino all’8 gennaio 2012Esposti grandi pittori all’apice della lorocarriera come Monet, Matisse, Mondrian,Picasso, Braque, Modigliani, Chagall,Duchamp, De Chirico, Mirò, Magrittee Dalì, protagonisti di un periododi eccezionale vitalità artistica nella Parigi<strong>degli</strong> anni Venti.Palazzo <strong>dei</strong> Diamantitelefono: 0532 2244949DEGAS, LAUTREC, ZANDÒ.LES FOLIES DE MONTMARTREPAVIA – fino al 18 dicembre 2011L’esposizione raccoglie ottanta opere accomunatedal tema del mito di Montmartre,centro pulsante della vita artistica,e non solo, della capitale francese trala fine Ottocento e l’inizio del Novecento.Scuderie del Castello Visconteotelefono: 038 2538932MOSTREed esposizioni in ItaliaGIAMBATTISTA TIEPOLO.<strong>IL</strong> GIOVANE TIEPOLO.LA SCOPERTA <strong>DELLA</strong> LUCEUDINE – fino al 4 dicembre 2011L’esposizione sarà volta a ricostruire attraversole opere maggiormente significativeil periodo giovanile dell’attività diTiepolo presso la bottega del pittore accademicoGregorio Lazzarini.Civici Musei e Gallerie di Storiae Arte - Castello di Udinetelefono: 0432 271591PERMANENTLY BECOMING.JULIAN SCHNABEL AND THEARCHITECTURE OF SEEINGVENEZIA – fino al 27 novembre 2011Importante rassegna dedicata a JulianSchnabel, celebre artista newyorkese dalpoliedrico spirito creativo con 40 opereche ne ripercorrono la carriera artisticadagli anni Settanta ad oggi.Museo Corrertelefono: 041 42730892<strong>IL</strong> FIN LA MERAVIGLIA.SPLENDORI <strong>DELLA</strong> PITTURANELL’ETÀ BAROCCAPESCARA – fino al 30 novembre 2011Importante mostra di pittura dell’età barocca.Sono esposti trentasei dipinti dialto pregio artistico tra i quali un’operadi Guido Reni e dipinti di Cecco del Caravaggio,Salvator Rosa, Mattia Preti, F.Solimena e altri artisti dell’epoca.Museo Villa Uraniatelefono: 085 4223426a cura di Anna Leyda CavalliARTEMISIA GENT<strong>IL</strong>ESCHI.STORIA DI UNA PASSIONEM<strong>IL</strong>ANO – fino al 29 gennaio 2012La mostra, composta da oltre 40 opere edocumenti inediti, attribuisce la giusta importanzaa questa grande pittrice, ammiratafin dal Seicento e ricercata dai potentidi tutta Europa.Palazzo Reale - www.mostrartemisia.ittelefono: 02 54911HENRI DE TOULOUSE-LAUTREC E LA PARIGI <strong>DELLA</strong>BELLA ÉPOQUETRAVERSETOLO (PR)fino all’11 dicembre 2011La mostra propone la parte della produzionedell’aristocratico Toulouse-Lautrecispirata al japonisme, ovvero all’artegiapponese.Fondazione Magnani Roccatelefono: 0521 848327GEORGIA O’KEEFFEROMA – fino al 22 gennaio 2012Per la prima volta in Italia una grande retrospettivastorica permette di conoscereuna delle più note rappresentanti dell’arteamericana del XX secolo.Fondazione Roma MuseoPalazzo Cipolla - telefono: 06 39967888Due opere di Maurizio Diretti: da sinistra “La vita e l’energia”, acrilici su tela, cm 60x60; “Geometrie”, acrilici su tela, cm 60x609 - 201151


VIAGGIAndalusia, tra futuro e tradizioneSiviglia, Plaza de Toros de la Maestranzatesto e fotodi Mauro Subriziba e design. È un angolo diSpagna proiettato sul futuro,ma è anche il luogo dovesi raggruppano tutti gli stereotipispagnoli: vi abbondanotoreri, ballerini di flamenco,impervie catenemontuose e candidi villaggi.CORDOVAIl cuore di Cordova è il vecchioquartiere ebraico vicinoalla Mezquita, la Juderia.Girando per la zona il turistaha la sensazione che benpoco sia cambiato da quandola città era una delle piùimportanti del mondo occidentale.Viuzze acciottolatedove le automobili non possonopenetrare, cancelli diferro battuto, nicchie nascoste,minuscole botteghe. Tuttoappare assai simile a comeera mille anni fa. La maggiorparte delle attrattive è inquesta zona.Mezquita. Con le sue splendidedecorazioni, la Mezquitaci riporta ai fasti e algusto di un’epoca in cui musulmani,ebrei e cristiani visserofianco a fianco e arricchironola loro città, così comei territori circostanti, conla profonda interazione diculture diverse. La grandemoschea, vecchia di dodicisecoli, esprime appieno il potereche ebbe l’Islam nellaPenisola Iberica. Abd al-RahmanI costruì la moschea originaletra il 785 e il 787.L’edificio si è trasformato neisecoli, mescolando varie formearchitettoniche. Nel X secolo,al-Hakam II fece alcuneaggiunte più belle, compresoil favoloso mihrab (nicchiadi preghiera) e la maq-Questa terra a duepassi dall’Africa, convillaggi bianchi estrepitose città moresche, finoagli anni Cinquanta erauna società quasi feudale, dispostain rigidi strati. Il viaggiatoreinglese Richard Fordla definiva “una terra messain bottiglia per gli antiquari”.Oggi ha paesaggi scanditi dagirotondi di pale eoliche.Grandi strade a quattro corsiesi estendono a perditad’occhio dove non moltotempo fa si vedevano solopiste sterrate. A Cordova eSiviglia sono sorti boutiquehotel dove gli interior designerhanno inventato lo stileneo-riad, fusione tra retaggidella dominazione arasura(loggia riservata al califfo).Nel ’500, nel cuoredella moschea riconsacrata,fu costruita una cattedrale,la cui costruzione richiesequasi due secoli e mezzo.Juderia. La Juderia di Cordovaè un affascinante dedalodi vicoli e piazzette sucui si affacciano case imbiancatea calce con pianteche traboccano dai davanzalie cancelli in ferro battuto chelasciano intravedere patiofioriti. Il quartiere della Juderiaè una delle principaliattrattive turistiche della cittàe, nonostante sia invaso danegozi di souvenir dozzinali,vi si possono comunquetrovare tranquille vie residenzialiin cui cogliere unosquarcio di vita quotidiana.La parte dell’antico quartiereebraico sopravvissuto sinoad oggi, molto ridotto rispettoalle dimensioni originarie,si estende a ovest enord ovest della Mezquita.Puente Romano. Il ponte adarchi ha fondamenta romane,ma fu ricostruito dai mori.Lì vicino, a sud della Mezquita,sorge la Puerta delPuente, progettata da HernànRuiz nel 1571.SIVIGLIACapitale dell’Andalusia, Sivigliaè una città rilassantecon un ricco retaggio culturale.Molti <strong>dei</strong> luoghi davisitare sono nel centro onelle immediate vicinanze.La maggior parte <strong>dei</strong> turistisi dirige direttamente versola cattedrale e La Giralda, iReales Alcàzares, e il Museode Bellas Artes. Tra i529 - 2011


VIAGGISiviglia, la tomba di Cristoforo ColomboLa Juderiadi Cordova è unaffascinante dedalodi vicoli e piazzettesica e danza. L’Hospital dela Caridad è testimone delcontinuo idillio della cittàcon il barocco. La sua chiesaè piena di dipinti di Murillo.Più a nord, nel Museode Bellas Artes, è narratacon orgoglio la storia dellaScuola di Siviglia.Santa Cruz. Il Barrio deSanta Cruz, il vecchio quartiereebraico di Siviglia, è dasempre l’angolo più pittorescodella città. Qui sono raggruppatemolte delle attivitàpiù note: la cattedrale goticacon il punto di riferimentodella Giralda, glisplendidi Reales Alcàzarescon i palazzi reali e i rigogliosigiardini di Pietro I eCarlo V, e l’Archivio de Indias,i cui documenti raccontanodell’esplorazione edella conquista del NuovoMondo da parte della Spagna.Gli interni riccamentedecorati dell’Ayuntamientoe della Casa de Pilatos, gemmadell’architettura andalusa,testimoniano la grandericchezza e i molti artistiche affluirono nella città nelXVI secolo.Parque Maria Luisa. La zonaa sud del centro cittadinoè dominata dal vasto ParqueMaria Luisa, la principalearea verde di Siviglia. Lamaggior parte formava inorigine il giardino baroccodel Palacio de San Telmo, risalenteal 1682. Appena anord del parco si trova il Pradode San Sebastian, doveun tempo c’era il quemadero,il palco sul quale moltevittime dell’Inquisizione furonoarse vive. Molti <strong>degli</strong>edifici storici del parco furonorealizzati per l’Esposizioneiberico - americana del1929. Furono costruiti padiglioniche oggi ospitanomusei, ambasciate, istituticulturali e comandi militari.Le eredità di maggior spiccodi quell’espressione di orgoglioandaluso sono il grandiosoHotel Alfonso XIII emonumenti più popolari, cisono anche lo splendido palazzorinascimentale dellaCasa de Pilatos e l’arena, laPlaza de Toros de la Maestranza.Ma ci sono moltealtre chiese e monumenti dascoprire nelle quattro areecentrali della città.El Arenal. Delimitato dalRio Guadalquivir e sorvegliatodalla possente Torredell’Oro, El Arenal era untempo un quartiere di polverieree di cantieri navali.Oggi è dominato da un’arenadi un bianco abbagliante,la Plaza de Toros de la Maestranza,dove da oltre duesecoli i sivigliani organizzanocorride. Dalla Torre dell’Oropartono gite in barcae visite turistiche. Vicino c’èil Teatro della Maestranza,dove si può assistere a spettacolid’opera, musica claslaPlaza de Espagna a formadi mezzaluna.La Macarena. La zona settentrionaledi Siviglia presentaun suo caratteristicomiscuglio di chiese barocchee mudejar in rovina, bar diquartiere vecchio stile cheservono tapas, e viuzze pienedi panni stesi. La Macarenaè un rione tradizionalee vi è ancora forte l’autoritàdella chiesa e della famiglia.Visitate la Basilica de la Macarena,dedicata all’adorazionedella veneratissima Virgende la Esperanza Macarena.Accanto alla chiesa cisono una porta di ingressorestaurata e ruderi delle muradi difesa che cingevano lacittà in epoca moresca. Più anord di trova l’ex Hospital delas Cinco Llagas, ora restauratoquale sede del Parlamentodell’Andalusia. •Cordoba, La Mezquita9 - 201153


ARTEFilippino Lippi e Sandro Botticelli,il pathos e la graziadi Riccardo CenciÈormai da svariati anniche la critica d’arte haintrapreso un percorsovolto a confrontare l’operadi Filippino Lippi conquella del suo celebrato maestroSandro Botticelli, e noncerto per sminuire il geniodi quest’ultimo, quanto perinnalzare l’apprezzamentodel primo ai medesimi livelli.Era accaduto con l’esposizionetenutasi a Firenze nel2004, nelle sale di PalazzoStrozzi, succede nuovamentealle Scuderie del Quirinale(dal 5 ottobre 2011 al 15gennaio 2012 – catalogo 24ORE cultura) nella mostracurata da Alessandro Cecchidal titolo: “Filippino Lippi eSandro Botticelli nella Firenzedel ’400”.Ha origini a dir poco singolarila vicenda artistica edumana del Lippi, nato probabilmentenel 1457 dall’imbarazzanterelazione traun frate, quel Filippo Lippiche fu pittore eminente emaestro dello stesso Botticelli,e Lucrezia Buti, unamonaca del convento pratesedi Santa Margherita. Unatrasgressione che Filippinoseppe cancellare, a detta delVasari, mediante una vita eduna carriera esemplari, oltremododistante dagli eccessidel suo irrequieto genitore.Il motto “Sustine etabstine”, leggibile nella “Visionedi San Bernardo” etratto dal filosofo Epitteto,non è solo un monito allasopportazione ed all’astinenzain linea con i dettamireligiosi del tempo, ma trovaun interessante riscontronell’operosa vicenda biogra-© Archivi Alinari, FirenzeFilippino Lippi, “Apparizione della Vergine a san Bernardo”(Pala della Badia), 1486, Firenze, chiesa della Badiafica dell’artista. Il suo precocetalento si manifesta sindalle prime esperienze al seguitodel padre, impegnatoall’epoca nella decorazionedel duomo di Spoleto, si perfezionanell’apprendistatosvolto con fra Diamante egiunge a maturazione pressola bottega del Botticelli. Èindubbio che certi tratti diraffinatezza gli derivino dall’influssodel maestro, comeè ad esempio evidente nell’eleganteincedere <strong>dei</strong> “Trearcangeli e Tobiolo” dellaGalleria Sabauda, o ancoranella splendida “Adorazionedel Bambino” <strong>degli</strong> Uffizi.Eppure il Lippi elabora immediatamenteun linguaggiostrettamente personale, unostile che sembra increspare idolcissimi zefiri botticellianicon brividi protomanieristi.Il suo talento gli permette diinserirsi velocemente negliambienti dell’umanesimofiorentino, divenendo l’interpretedell’ambiente coltoe ricercato legato alla cortedi Lorenzo de’ <strong>Medici</strong>.Le esigenze imposte dall’altolivello della committenzalo conducono verso i lidi dellapittura fiamminga, del restonoti anche al Botticelli,segnati dalla predilezione peril particolare e per la minuziadel dettaglio. Ma è il soggiornoromano, durante ilquale affresca la cappella Carafain Santa Maria sopraMinerva, a rappresentareuno spartiacque nella suaevoluzione pittorica. Il gusto© Archivi Alinari, Firenze549 - 2011Sandro Botticelli, “Adorazione <strong>dei</strong> Magi”1475-1476 ca., Firenze, Galleria <strong>degli</strong> Uffizi


ARTEper la citazione colta si affiancaad un pathos totalmentenuovo, un’idea delmovimento decisamente anticlassica,quasi teatrale, unasensibilità tanto peculiare dasembrare “bizzarra” agli occhidel Vasari. Siamo distantidalla ricerca del belloideale, di un’ineffabile trascendenzafrutto della culturaneoplatonica portataavanti dal Botticelli. La mostraoffre inoltre l’occasionedi confrontare gli esiti raggiuntida entrambi nella ritrattistica,mediante l’accostamentodi opere non moltonote al grande pubblico,come ad esempio il “Ritrat-to di musico” di Filippino,proveniente dalla NationalGallery of Ireland di Dublino,o il “Ritratto di giovanecon cappello nero” di PalazzoPitti, piccolo capolavorodel Botticelli. Nutrita anchela schiera <strong>dei</strong> disegni e <strong>degli</strong>studi, di grande interesse peresplorare l’universo figurativo<strong>dei</strong> due pittori penetrandonel loro personalissimolaboratorio. L’avventodell’implacabile moralismodel Savonarola pesa sull’artedi entrambi. Quando l’occasionelo richiede, Filippinoadotta uno stile maggiormenteaustero, segnatoda un fervore penitenzialeevidente ad esempio nelle figuresofferenti e derelittedella Maria Maddalena e delSan Giovanni Battista provenientidalla Galleria dell’Accademiadi Firenze, salvopoi proseguire nella propriaricerca dimostrando disapersi adattare alle diverseesigenze della committenza.Le infuocate prediche delSavonarola marchiano inmaniera indelebile l’arte delBotticelli, la quale assumevalori drammatici dapprimasconosciuti. L’ansia religiosadiviene tormento, mentreil ritorno ad una visione delmondo volutamente arcaicalo precipita in una disperatasolitudine dalla quale nonriuscirà più ad emergere sinoalla morte, avvenuta nel1510. Al contrario del suoillustre collega, quasi inattivonell’ultima fase della propriaesistenza, Filippino collezionaun gran numero diimportanti commissioni.Quando muore improvvisamente,nel 1504, forse a causadell’angina, “si serraronotutte le botteghe nella via de’Servi, come nell’essequie de’principi uomini si suol farealcuna volta”, scrive il Vasari,a testimoniare quanto lasua arte ed il suo caratterefossero apprezzati dai suoiconcittadini. •Tortona, riscoprire la natura mortaChe l’Ottocento nonsia esclusivamente illuogo della pitturastorica o risorgimentale, <strong>degli</strong>slanci e <strong>dei</strong> gesti eroici recentementerispolverati inoccasione delle celebrazioniper i centocinquant’annidell’unità d’Italia, lo testimoniaun’interessante esposizioneospitata negli spazidella Fondazione Cassa diRisparmio di Tortona dal titolo:“Le meraviglie della naturamorta. 1830-1910” (finoal 19 febbraio 2012 – catalogoSkira), un viaggio attraversole declinazioni diun genere in quegli anni soloapparentemente sopito,in realtà sempre ben presentenella cultura figurativadel nostro paese.Il percorso espositivo si aprecon il rassicurante naturalismodi Francesco Hayez eDomenico Induno, ancorasegnato da nostalgie “Biedermeier”.Messa in secondopiano nei primi anni delsecolo, la natura morta rinasceprepotentemente adopera di artisti quali LuigiScrosati, grande innovatoredel tema. Le richiestedella committenza altoborghese, unite aquelle della nascenteimprenditoria, generanouna produzioneche coinvolge unostuolo di pittori ansiosidi acquistare visibilitàsul mercato, fra iquali spiccano CesareTallone e Filippo Carcano,esponenti della“nuova scuola lombarda”ma turata nell’ambitoculturale dell’Accademiadi Brera,dell’Ateneo di Bresciae dell’Accademia Carraradi Bergamo. Diquest’ultimo, particolarmenteapprezzato per l’originalitàdelle soluzioni iconografiche,colpisce adesempio il modo del tuttopeculiare di presentare ilpaesaggio milanese, segna-to in lontananza dal grigiore<strong>dei</strong> palazzi e delle ciminiere,filtrato attraverso ivasi e le piante poggiate sulparapetto di una terrazza inprimo piano. Nelle mani diautori quali Giovanni Segantini,Giu seppePelizza da Volpedo(il quale era stato allievodello stessoTallone) e GaetanoPreviati, alfieri dellarivoluzione divisionista,la naturamorta cessa di essereil luogo dell’ordineper assorbire tuttele inquietudinidell’epoca, superandodefinitivamenteil decorativismo dimatrice naturalistica,traghettando ilgenere verso gli incertiorizzonti novecenteschi.•Francesco Hayez, “Fiori”, 1834Olio su tela, 51 x 39,2 cm, collezione privata9 - 201155


<strong>IL</strong> PROIETTOREAttenzione ai particolari!Èla vestale dell’illusione. L’angelo custode che veglia sulla nostra immaginazione perfarci dimenticare che un film è girato pezzetto per pezzetto, ciak per ciak, quasi maiin sequenza cronologica, con attori che discutono animatamente sullo scher-mo e che magari nella realtà non si sono mai trovatifaccia a faccia, persone che, per dire, escono da una casadi Trastevere e si trovano davanti la Tour Eiffel. È la segretariadi edizione che tiene insieme i frammenti, che badaai dettagli che compongono il quadro e vanno ripetutiidentici spesso a distanza di settimane. Un mestiere pignoloe attento, che gli americani chiamano “continuity”e da noi è riservato solo alle donne.Ne parliamo con Paola Bonelli, attualmente impegnata nelnuovo film di Silvio Soldini, “Il comandante e la cicogna”,ultimo di una carriera cominciata alla scuola di cinema delLazio dopo aver disertato un prestigioso lavoro con unamultinazionale americana. Ha assistito gli esordi di SergioRubini, Antonello Grimaldi, Daniele Luchetti, GiuseppePiccioni. È stata con Salvatores e Moretti.Come ha cominciato?Quasi per caso e con la tremarella. Mi chiamò LambertoBava che girava una serie Horror per la tv. Dopo la gavetta,il mio primo giorno da sola sul set avevo 42 inquadratureda controllare. Per la prima volta mi resi conto dicos’è veramente il mio lavoro. All’inizio ti sembra di doverguardare tutto quello che succede sul set, poi capisciche devi acquistare il senso dell’inquadratura, tenere amente tutto quello che è lì dentro: costumi, battute, luci,direzione <strong>degli</strong> sguardi, posizione <strong>degli</strong> oggetti.I suoi strumenti?Una macchina fotografica e, soprattutto, il copione, lettoe riletto all’infinito, dove scrivo tutto, compresi i commentidel regista. È il metodo imparato da una donna eccezionale,Patrizia Zulini, che mi ha insegnato tutto, mi ha datofiducia da subito e mi ha spinto ad osare.di Maricla TagliaferriSe un personaggio parla ad un altroalla sua destra, nell’inquadratura successivanon può guardare a sinistraLa cosa più difficile?Rispettare la grammatica. Per esempio, se un personaggioparla ad un altro alla sua destra, nell’inquadratura successivanon può guardare a sinistra. Oppure se esce da sinistra,deve rientrare a destra. Quando ci sono più personaggi lecose si complicano: una tavolata che chiacchiera, non sembrama ti può mandare ai pazzi. Senza contare le pause.Le pause?Sì, quando c’è un’interruzione e un attore si toglie i guantio un anello. Sono le piccole cose che sfuggono facilmentema che sullo schermo si vedono tantissimo.Il suo punto di riferimento?Il microfonista. Si muove a seconda delle battute ed è luiche sa esattamente cosa fa un attore mentre dice la suafrase. E l’operatore di macchina per gli “stacchi” del ciak.La dote indispensabile?Il colpo d’occhio. Col tempo si affina fino a diventare automatico.Il suo svarione più grosso?Agli inizi, con Lamberto Bava. Un personaggio è a lettoquando dal soffitto comincia a gocciolare sangue. Si alzae va in soffitta. Peccato che a letto avesse una t-shirt e lassùè a torso nudo. Credevo che Lamberto mi avrebbe cacciatoper sempre.C’è spazio per la creatività?Certo che sì, puoi dare i tuoi suggerimenti. Io seguoil film dall’inizio, mi studio il copione moltoprima delle riprese e poi partecipo anche alleprove e ai dialoghi fra regista e attori.Perché in Italia è un mestiere per sole donne?Non so. Io un “segretario di edizione” l’ho conosciuto:Pasquale Pozzessere. Ma è passato subitoalla regia! Credo comunque che noi partiamoavvantaggiate. Abbiamo amore per il particolare,disponibilità all’aiuto, non ci spaventa laparola abnegazione. E poi si sa: gli uomini guardanoe il più delle volte non vedono. •569 - 2011


Qualcuno xieland, senza naturalmente dimenticare le bandee le fanfare nelle quali sostiene splendidamente il confrontocon i più sonori ottoni. Proprio per il suo timbrosquillante ma morbido, la sua vivacità intrinseca, la suavivacità e la sua propensione ai “capricci cromatici”, il clarinettoè spesso il filo conduttore melodico in ogni esecuzionenella quale è presente. Di aspetto elegante, in legnodi ebano nero, rallegrato dai rinvii lucidi e dalle valvole inmetallo polito che corrono lungo il tubo cilindrico, il suobel padiglione conico-svasato e cerchiato di metallo, il clarinetto- che molti probabilmente prendono per strumentomoderno o modernissimo - è in realtà molto antico, anzipreistorico. Infatti il suo dispositivo sonoro, cioè il meccanismoche produce il suono che verrà poi modulato inuna melodia con l’apertura e la chiusura <strong>dei</strong> fori, è costituitoda una semplice linguetta di canna la cui invenzionesi perde nella notte della preistoria. Le prime notizie archeologicheportano la sua comparsa al memet egiziano,risalente al 2700 a.C. Questa linguetta,o ancia semplice, vienedetta battente poiché è fatta appuntobattere, cioè vibrare, dalflusso del fiato del suonatoremettendo in movimento l’aria equindi producendo il suono.Strumenti ad ancia semplice,quindi clarinetti a tutti gli effetti,li troviamo in molte culture dipopoli a livello cosiddetto etnologicopoiché la loro costruzioneè assai semplice: si taglia unacanna, Arundo donax, quelle checrescono spontaneamente neiluoghi umidi, con una lama se nesolleva una linguetta sottile adun’estremità in maniera che possavibrare, ed è fatta. Poi sullostesso fusto di canna si praticanoquattro fori a distanze regolari(che in seguito aumenterannodi numero) e lo strumento èpronto per suonare. Certo, nonavremo un’intonazione perfettaMUSICAIl più allegro dell’orchestradi Piero Bottalispiritosamente lo ha definito uno “strumento a fiato a mezza strada frail flauto e la giacca da generale sovietico”. È il clarinetto, il più allegro fra gli strumentidell’orchestra moderna, e fra i più amati nei complessi di jazz, meglio se di-Il clarinetto si sviluppa dallo chalumeauintorno al ’700 per opera del costruttoredi strumenti Johann Christian Dennercome quella del clarinetto moderno, e il timbro ci sembreràassai primitivo e remoto ma questo rustico strumentosarà in grado di produrre melodie anche di una relativacomplessità e comunque sufficientemente raffinata per lacultura nella quale tale clarinetto viene suonato. In Europail clarinetto si sviluppa dallo chalumeau intorno al ’700per opera del costruttore tedesco di strumenti Johann ChristianDenner. In pochi anni il clarinetto assunse la sua personalità:il bocchino che stringe l’ancia divenne separabile,il padiglione si allargò e vennero aggiunte altre chiavi,che gli permisero di ottenere le note acute. Nel 1840 il raffinatosistema di chiavi ideato da Theobald Bohem, e giàapplicato al flauto d’orchestra, fuadottato anche dal clarinetto conferendogliquella fluida emissionedi suono che lo ha fatto tanto apprezzaredai musicisti di tutto ilmondo. Inoltre, tale sistema dichiavi gli ha permesso di raggiungereun’estensione musicalestraordinaria, di oltre tre ottave.Introdotto nelle orchestre in epocaromantica, troviamo il nostrosimpatico aerofono eteroglottide(questo il suo nome in organologia)venir sempre più apprezzatofino ai nostri giorni prestandosialla creazione di tutti quegli arabeschie volute coloristiche che ilnostro gusto musicale occidentaleama tanto. Il clarinetto in tonalitàSib è quello più usato, poichérende il meglio di sé, ma esigeuna partitura solo per lui, diversada quella <strong>degli</strong> altri strumentid’orchestra, generalmenteintonati in Do. •9 - 201157


LETTERE AL PRESIDENTEUN QUESITODIVERSE DOMANDECaro Presidente,sono un medico laureato nel 1979 eiscritto all’Ordine della mia provinciadallo stesso anno. Nel 2014 avrò giàcompiuto 60 anni e avrò raggiunto 35anni di iscrizione.Ho fatto la Guardia medica nei primi quattro anni di professione,ho insegnato nelle scuole superiori per due anni (ecredo purtroppo che questi contributi andranno persi), e facendoil libero professionista ho sempre pagato quanto richiestoper la Quota A e, da quando è stata istituita, sempreil massimo per la Quota B.Le domande che pongo sono: posso andare in pensione prima<strong>dei</strong> 65 anni di età (per esempio a 60 anni visto che alloraavrò 35 anni di contribuzione)? Per farlo devo riscattarela laurea? Quanto sarà l’ammontare della mia pensione? Diciottomesi di militare fatto mentre già lavoravo possono essereriscattati? I contributi versati dalla scuola pubblica possonoessere ricongiunti? Se andassi in pensione prima <strong>dei</strong> 65anni potrei continuare a lavorare?Ti invio distinti saluti.(lettera firmata)Caro Collega,devo precisarti, in via preliminare, che il Fondo di PrevidenzaGenerale al quale sei iscritto eroga esclusivamente pensionidi vecchiaia; pertanto, per poter fruire della rendita dovraiattendere il compimento del 65° anno di età.Ti preciso, altresì, che i requisiti prescritti per l’accesso al trattamentopensionistico erogato a carico del Fondo in parolaconsistono nell’aver maturato una anzianità contributiva pariad almeno cinque anni al raggiungimento del suddetto requisitoanagrafico. Pertanto, un eventuale riscatto <strong>degli</strong> annidel corso di laurea ti consentirebbe unicamente di accrescerela misura del futuro trattamento di quiescenza, senzaalcuna possibilità di anticipare il conseguimento dello stesso.Ti informo, inoltre, che il periodo di servizio svolto per assolvereagli obblighi di leva può costituire oggetto di riscatto,purché non coperto da contribuzione effettiva o riscattata,fatta eccezione per la “Quota A” del Fondo di PrevidenzaGenerale, dove vengono accreditati i contributi minimi,alla cui corresponsione sei vincolato in conseguenza dell’iscrizioneall’albo professionale di categoria.Per quanto riguarda le richieste ipotesi pensionistiche, ti comunicoche relativamente alla “Quota B” della gestione, dovevengono accreditati i contributi relativi all’esercizio dellalibera professione, proiettando il contributo riferito al redditoprodotto nell’anno 2010 fino al compimento del 65° annodi età, l’ammontare del trattamento pensionistico è quantificabilein circa € 1.400,00 lordi mensili. Per quanto attienealla “Quota A”, invece, supponendo una contribuzionecostante fino al raggiungimento del suddetto requisito anagrafico,la rendita pensionistica è quantificabile in circa euro300,00 lordi mensili.Ti comunico, inoltre, che presso il Fondo <strong>Medici</strong> di <strong>Medici</strong>naGenerale risultano accreditati a tuo nome contributi perun importo pari ad euro 850,32, riferiti ad attività professionalesvolta in convenzione dal mese di dicembre 1980 al mesedi febbraio 1983. Ti informo, al riguardo, che tali contributidaranno luogo, al compimento del 65° anno di età, allaerogazione di un ulteriore esiguo trattamento pensionistico.Per quanto riguarda i periodi di servizio svolti in qualità di insegnantepresso istituti scolastici pubblici, ti informo che glistessi possono costituire oggetto di ricongiunzione ai sensidella legge n. 45 del 5/3/1990. Per attivare la procedura, tibasterà inviare a questa Fondazione il modulo di domanda,reperibile presso l’Ordine <strong>dei</strong> medici della tua provincia o tramiteil sito internet www.enpam.it, nella sezione modulistica,debitamente compilato e completo di tutta la documentazioneindicata nella parte retrostante. A seguito della tuaistanza, gli Uffici provvederanno a richiedere alla gestioneprevidenziale interessata i tabulati necessari alla effettuazione<strong>dei</strong> conteggi e a sottoporti una lettera di proposta, incui oltre all’eventuale onere da sostenere, ti saranno dettagliatamenteillustrati i benefici pensionistici connessi con ladefinizione della ricongiunzione. Qualora dovessi giudicarenon convenienti le condizioni rappresentate, hai facoltà dinon dare alcun seguito al procedimento. Di converso, in casodi accettazione, i contributi relativi ai periodi di sevizio svoltiin qualità di insegnante verranno accreditati sulla “QuotaA” del Fondo di Previdenza Generale, aumentando la misuradel futuro trattamento pensionistico.Ti preciso, infine, che sono allo studio misure di stabilizzazione<strong>dei</strong> Fondi di previdenza, nell’ottica di assicurare l’equilibriodelle gestioni, come previsto dalla Finanziaria 2007. Lanormativa regolamentare potrà, quindi, essere oggetto dimodificazioni e, conseguentemente, la misura delle prestazionipensionistiche potrebbe subire variazioni. La presenteinformativa non deve pertanto ritenersi comunqueimpegnativa per la Fondazione.L’occasione è gradita per salutarti cordialmente.Eolo Parodi589 - 2011


VITA DA MEDICOIl sottoscritto, medicopensionato, è affetto dacinque anni da una patologiadefinita “ben rara”ed ancora non diagnosticata,catalogata.Mi rivolgo ai colleghi sperandosiano venuti a conoscenzadi altri pazienti conuna sintomatologia similare,sia per avere un aiutosia per affiancarli con lamia esperienza.Il caso ebbe inizio con lasensazione di caldo alla testa,occhi, orecchie, mani,assieme ad una profondaastenia, adinamia, senso didisorientamento spessocon vertigini, visione daicontorni torbidi, perditadell’olfatto e gusto, marcatosenso di freddo anchein piena estate di giorno,iperfagia alternata a volteQuando un dottorechiede aiutoUn medico di Bergamo ha scritto al nostro giornale una lettera che ci ha lasciatoperplessi, quasi sbalorditi. Si è rivolto a noi alla ricerca di un aiuto: èaffetto da anni da una sindrome complessa “scoppiata” all’improvviso nel2000 durante una sua vacanza nei Caraibi. La sintomatologia ebbe iniziocon un’improvvisa perdita di coscienza, non conoscenza, con una Sensazionedi caldo e vuoto nel capo, vertigini, sordità, perdita dell’olfatto, profondaastenia, mancata sudorazione, accompagnata da “strano freddo”, turbe <strong>degli</strong>sfinteri, pressione stabile accompagnata da senso di sonno alternato amancata veglia, frequente febbre, 38/39. La frequenza delle “crisi” è di circauna settimana con perdita “di completa conoscenza NON coscienza”; ladurata attualmente è di poche ore. Questo appello, quasi un grido di aiuto,ci ha convinto, dopo aver ascoltato telefonicamente il medico e il presidentedell’Ordine di Bergamo, a rendere pubblica una situazione drammatica chegli specialisti possono comprendere suggerendo al “paziente” non una terapia,ma un aiuto diagnostico. Un uomo che conosce, perché è medico, i sintomidella malattia che lo ha colpito tende la mano a chi vorrà stringerglielaper aiutarlo a capire.G. Crisda anoressia, turbe dellasudorazione e <strong>degli</strong> sfinteri,sensazione di modicanausea che accompagna ilcaldo alla testa, perdita diabilità e capacità manuali,minima ipertensione alternataad ipotensione, improvvisoipogonadismo,turbe dello stato d’animo,variazione della funzionesonno-sveglia. Il tutto accompagnatoda febbreoscillante da 37,2 a 37, equesto quadro ha la duratadi 24-36 ore ed una ripetizioneciclica inizialmentedi 20/25 giorni.Con il passare <strong>dei</strong> mesi ildistacco fra un episodio el’altro è diminuito sino allaodierna settimana in unostato di non benessere!Dopo i primissimi episodifu possibile constatare l’instaurarsidi una profondaamnesia del recente (ultimi12 anni circa) non maggiormenteretrograda, superatacon domande e conversazioni,ma semprereinstauratasi al successivoepisodio, allertato dastanchezza e fame d’aria amodico sforzo.La fame d’aria può esseregiustificata da un’emboliapolmonare da trombosiprofonda della poplitea destraanche se la si avvertesolo in pre crisi. Sono ancheportatore di aneurismaaortico (attualmente ca.48*29 mm.). Embolia eaneurisma diagnosticatidurante gli accertamentiper il “quadro”. Sono statodue volte in ospedale,Neurologia, poi nel Policlinicodi Zingonia (BG),Castellana, (VA), San MartinoUniversità (GE). Hoconsultato specialisti e primaridel Neurologico Bestae San Raffaele (MI).Sono stato seriamente e affettuosamenteseguito daicolleghi che purtroppohanno ogni volta conclusocon la complessità del casoed una varietà di ipotesidiagnostiche: t.g.a., epilessia,borelliosi, porfiriasi,endorfine, vasculopatie,malaria e malattie tropicali,dato che avevo soggiornatonei tropici. Accertamentiospedalieri (durantegli episodi) ed ambulatoriali.Sotto cura con cardioaspirina,anticolesterolici,anti reflusso gastroduodenali.Dal dicembre 2005 èstato aggiunto Delta cortenee controllo <strong>dei</strong> dolci, inquanto è risultata una ipoglicemiareattiva; infatti laglicemia, appena nella norma,scende con il consumomarcato di zuccheri.Essendo medico ho potutoe dovuto seguire l’evolveredella mia sindromeformulando dubbi, sensazioni,pareri!!! Alla fine misono orientato verso ildiencefalo e con mia soddisfazionesono riuscito atrovare due pubblicazioniin alcune riviste nordamericane,datanti purtroppo1945-1964: tutto giustificatodalla mia età, 82 anni.I titoli erano “A sindromeof periodic hypotalamicdischarge” in Textbookof endocrinology-Williams e “Hypothalamicattacks with thalamic lesion”in The Dictionary ofMedical Syndrome”.Tutti i miei sintomi coinci-609 - 2011


VITA DA MEDICOdevano!!! Purtroppo ognicollega specialista consultatoè stato scettico, contrario!!Infatti: “Rare manifestazioninon endocrinenella malattia Hypotalamica”e “Sindrome ipotalamicaperiodica” erano e sonosconosciuti o quasi!!Giustificazioni: “tutti gliaccertamenti effettuati (es.emato chimici, eco-cardiogrammi,rachicentesi cones. liquor, visite neurologiche,e.e.g.-tac addome e torace,angiotac, r.m.n. addome,encefalo con e senzamezzi di contrasto,p.e.t. total body ecc.) hannoconsentito una valutazionesia anatomica chefunzionale completa di tuttii distretti, potenzialmentecorrelati alla miasintomatologia.L’ipotesi ipotalamica nonendocrina descritta nellaletteratura <strong>degli</strong> anni ’50,nel tempo è stata sostituitada nuove descrizioni enon trova, ad oggi, riscontrooltre ai pochissimi casidescritti.Non è ancora possibileidentificare una sindromeconosciuta che possa dareuna spiegazione esaustiva,tenendoli tutti in considerazione.Un solo collega, responsabiledi divisione endocrinologia,dopo avermi ascoltato,mi disse che gli ricordavola sindrome di Wolff,suggerendomi di consultareWilliams. Ebbi così lapossibilità di veder confermatele mie supposizioni.A questo punto fui costrettonon solo a stimolarela mia memoria ma soprattuttoa ricercare ed approfondirel’anatomia e laneurologia. Ho avuto cosìvarie conferme: le funzionicognitive e comportamentalisono coordinate dareti neuronali che si intersecanofra loro e che comprendonocomponenti interconnesse,corticali e subcorticali.Così un danno aciascuna componente anatomicadi una “rete” puòportare a deficit dello stessodominio ma con quadriclinici differenti. Le connessionicentrali del sistemanervoso autonomo hannoorigine in tre aree principali:– corteccia centrale: le lesioniproducono alterazionidella sudorazione, dellatemperatura, vescicali, intestinali;– strie del lobo limbico: lastimolazione produce rispostedi collera, paura,frequenza cardiaca, tonovasomotorio;– ipotalamo: le influenzeormonali sul sistema nervosoautonomo sono mediateattraverso gli ormonidella ipofisi, anteriore eposteriore.I circuiti di queste connessionicentrali non sono conosciutiin dettaglio.L’ipotalamo è il centro diregolazione della vita viscerale,endocrina (attraversol’ipofisi) ed emotivaistintiva.In esso vi hannoEssendo medico ho potutoe dovuto seguire l’evolveredella mia sindromeformulando dubbisensazioni e parerisede i centri che controllanoil sonno e la veglia, lafame e la sete, il bilancioidrosalino, le funzioni sessualied il sistema nervosoautonomo.Nella regione ipotalamica siriscontrano aggruppamenticellulari che sono i centridell’innervazione neurovegetativae neuroendocrinadi tutto l’organismo, anchese attualmente non si puòstabilire in modo preciso esicuro la funzione <strong>dei</strong> singolicentri, i quali non agisconoisolatamente ma legatida fitti sistemi di fibbreassociative.I disturbi della memoriahanno la sede del dannonella “rete” neuronale delsistema limbico ma quasicertamente in essa non vi èil sito di deposito della memoriaper cui le tracce mnesichevengono immagazzinateall’interno della corteccia.L’ipotalamo, teniamolo presente,regola l’attività attraversodue distinte vie: unache lo collega con l’ipofisianteriore con la quale nonesistono connessioni nervosema esiste un sistemavenoso portale che raccoglieil sangue provenientedall’ipotalamo, servendo cosìda canale per la trasmissionediretta <strong>dei</strong> neurormoniipotalamici.La connessione invece conla posteriore (neuro-ipofisi)è costituita dal tratto nervososovraottico-ipofisario.Nell’ipotalamo vi sono icentri che armonizzano leattività subordinate al sistemaautonomo, come laregolazione <strong>degli</strong> apparaticircolatorio, respiratorio, digerente,della temperaturacorporea, del metabolismo<strong>dei</strong> grassi, <strong>dei</strong> carboidrati ecentri che regolano la secrezione<strong>degli</strong> ormoni dell’ipofisianteriore (somato,gonado, tireo, cortico, prolattina).La sintomatologia <strong>dei</strong> disturbiipotalamici è proteiformedato il giustapporsidi tanti centri in zone cosìlimitate. Saranno meglio conosciutiquando sarà possibiledosare con certezza ivari fattori liberatori (releasingfactors).L’ipotalamo regola moltefunzioni attraverso gli ormoniregolatori, ma è importantesoprattutto tenerpresente che controlla anchemolte funzioni non ormonalicoincidenti con lasindrome del sottoscritto:funzione conservatrice dellamemoria a breve termine,assunzione di cibo, ritmosonno-veglia, regolazionesessuale, regolazionefunzione tubo digerente, regolazionesistema nervosoautonomo, comportamentoalimentare, regolazionedella sete, regolazione delfreddo, regolazione dellasudorazione, regolazionetemperatura corporea, regolazionedell’apparato respiratorio.•Contatti:eldamarinoni@yahoo.it9 - 201161


F<strong>IL</strong>ATELIACataloghi, un punto di riferimentoPresentate le pubblicazioni di Bolaffi, Sassone e Unificato tra certezze e qualche novitàdi Gian PieroVentura Mazzuca (*)Questa nuova stagionefilatelica è iniziatacon la presentazione<strong>dei</strong> celebri cataloghi,ovvero quegli strumenti editorialidove poter trovarel’elenco completo <strong>dei</strong> francobolliesistenti, divisi perStati, periodi, anni ed altro.L’evento è stato organizzatodalla Borsa Filatelica Nazionalein collaborazionecon l’Unione Stampa FilatelicaItaliana (Usfi) e vihanno partecipato le treprincipali case editoriali, latorinese Bolaffi, la “romana”Sassone e la milaneseUnificato, secondo un rigorosoe consolidato ordine alfabeticodi presentazione.Si è iniziato con l’illustrazionedel “Bolaffi Flash”, daquest’anno diviso in tre volumi,il primo dedicato agliantichi Stati italiani e al Regno,il secondo alla Repubblica,il terzo a San Marinoe Vaticano.Sassone ha confermato duevolumi, uno per le collezionichiuse, ovvero tutta l’areaitaliana fino al 1945 ed unsecondo per quelle in sviluppoe cioè Repubblica, Vaticano,Smom e San Marino.Si possono acquistare ancheil sintetico “Blu” oppure quellospecializzato sui francobolliottocenteschi.Infine è stata la volta di Unificato,da cui probabilmentesono arrivate le novità maggiori.Il catalogo edito daicommercianti ha ripropostoinfatti le versioni Super e Junior,alle quali però si sonoaffiancate due nuove riviste“Storie di posta” e “L’arte delfrancobollo”. Quest’ultima,confermando la periodicitàmensile e la qualità <strong>degli</strong> articoli,è probabilmente destinataa prendere il posto nelcuore <strong>degli</strong> appassionati dell’ormaidesaparecida “Cronacafilatelica”. Preannunciatoanche l’imminente arrivodi una catalogazione online, disponibile proprio sulsito www.unificato.it.In sintesi tutti gli operatorihanno confermato l’andamentodel mercato, rispondendoalle critiche suvalutazioni un po’ troppoottimiste, con l’impegno dicercare sempre un costan-te rapporto con la realtà. Infondo anche in un articolosul quotidiano “Finanza emercati” di agosto è statoconfermato come i francobolli,in periodi di crisi, restinosempre un bene rifugio,con molta attenzioneperò.Gli editori, con tre filosofiediverse, ci propongono <strong>dei</strong>punti di riferimento sul mercato,a noi appassionati invecel’impegno di non farciabbindolare da illusori guadagni,magari proprio tramiteacquisti on line! •(*) gp.ventura@enpam.it629 - 2011


a curadell’avv. Pasquale Dui (*)Con la sentenza n. 15993dello scorso 21 luglio laSuprema Corte di Cassazioneha escluso, alla luce<strong>degli</strong> accertamenti <strong>dei</strong> consulenti,che il medico avesseusato la diligenza e la perizianecessarie nel progettaree nell’eseguire gli impiantidentari, tenuto contoche non si trattava, nella fattispecie,di risolvere problemitecnici di speciale difficoltà(in ragione dell’asseritasituazione degradata dell’apparatodentario del pazientee della novità delle terapieapplicate) e che, in ognicaso, avuto riguardo alla specificapreparazione richiestaallo specialista, gli errori diprogettazione riscontrati nonpotevano che concretare ipotesidi colpa grave.In particolare, la Corte diAppello, valutata la condottaprofessionale del medico,alla luce <strong>degli</strong> accertamenti<strong>dei</strong> consulenti, aveva esclusoche lo stesso avesse usatola diligenza e la perizia necessarienel progettare e nell’eseguiregli impianti dentari,dato che da un lato non vierano problemi tecnici diparticolare difficoltà e dall’altrogli errori di progetta-L’AVVOCATOResponsabilitàdel medico dentistaL’inadempimento rilevante nell’ambitodell’azione di responsabilità perrisarcimento del danno nelle obbligazionicosì dette di comportamentonon è qualunque inadempimentoma solo quello astrattamente efficientealla produzione del dannozione riscontrati non potevanoche essere ricondotti acolpa grave, anche in relazionealla specifica preparazionedi uno specialista.Tale inadempimento, cheaveva determinato il totaleinsuccesso della terapia praticata,legittimava il pazientea rifiutare la corresponsionedel compenso, conconseguente diritto del pazienteal risarcimento <strong>dei</strong>danni. La stessa Corte d’Appelloaveva aggiunto chel’obbligazione del dentistaandava qualificata come obbligazionedi risultato; chenella fattispecie il risultato,consistente nell’impiantoprotesico, non era stato raggiunto;che dall’inadempimentodell’obbligazione, indipendentementedalla suanatura se di mezzi o risultato,andavano in ogni casotratte le conseguenze innanzienunciate.A giudizio del supremo collegiol’apparato motivazionale,qui sinteticamente riportato,applica correttamentei principi elaboratidalla giurisprudenza di legittimitàin punto di colpaprofessionale.Hanno ivi affermato le sezioniunite che, rimasta inadempiutauna obbligazione,il creditore il quale agisca perla risoluzione contrattuale,per il risarcimento del danno,ovvero per l’adempimentodeve soltanto provarela fonte (negoziale o legale)del suo diritto e il relativotermine di scadenza, limitandosialla mera allegazionedella circostanza dell’inadempimentodella controparte,mentre il debitoreconvenuto è gravato dell’oneredella prova del fattoestintivo dell’altrui pretesa,costituito dall’avvenutoadempimento, ulteriormenteprecisandosi, in taleprospettiva, che eguale criteriodi riparto deve ritenersiapplicabile anche nel casoin cui sia dedotto non l’inadempimentodell’obbligazione,ma il suo inesattoadempimento, posto che alloraal creditore istante saràsufficiente la mera allegazionedell’inesattezza dell’adempimentomentre graverà,ancora una volta, suldebitore l’onere di dimostrareil contrario.In altri, successivi arresti lesezioni unite hanno poi ulteriormenteapprofondito laproblematica della prova delnesso di causalità. A tal fine,ripercorsa l’evoluzione dellateoria delle obbligazioni,con la progressiva erosionedella legittimazione teoricae dell’utilità pratica della distinzionetra obbligazioni dimezzi e obbligazioni di risultato,hanno affermato chel’inadempimento rilevantenell’ambito dell’azione di responsabilitàper risarcimentodel danno nelle obbligazionicosì dette di comportamento– coincidenti conquelle tradizionalmente definitedi mezzi, in cui è lacondotta del debitore ad esserededotta in obbligazione,essendo la diligenza tendenzialmenteconsiderataquale criterio determinativodel contenuto del vincolo eil risultato caratterizzato daaleatorietà, siccome dipendenteanche da altri. fattoriesterni – non è qualunqueinadempimento, ma soloquello astrattamente efficientealla produzione deldanno. Con l’ulteriore e decisivaconseguenza che, unavolta dimostrato il contratto(o contatto sociale) e l’insorgenzao l’aggravamentodella patologia, con l’allegazionedi inadempienze specifiche,idonee a provocarli,grava sulla controparte dimostrareo che l’inadempimentonon vi è stato, ovveroche, pur essendovi stato,non ha determinato il dannolamentato. •(*) Avvocatodel Foro di Milano,professore all’Università diMilano – Bicocca9 - 201163


Organi CollegialiCONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEProf. Eolo G. PARODI (Presidente)Dott. Alberto OLIVETI (Vice Presidente Vicario)Dott. Giovanni P. MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dott. Eliano MARIOTTI • Dott. Alessandro INNOCENTIDott. Arcangelo LACAGNINA • Dott. Antonio D’AVANZO • Dott. LuigiGALVANO • Dott. Giacomo M<strong>IL</strong><strong>IL</strong>LO • Dott. Francesco LOSURDODott. Salvatore Giuseppe ALTOMARE • Dott.ssa Anna Maria CALCAGNIDott. Malek MEDIATI • Dott. Stefano FALCINELLI • Dott. Roberto LALADott. Angelo CASTALDO • Dott. Giuseppe RENZO • Dott.ssa FrancescaBAS<strong>IL</strong>ICO • Dott. Giovanni DE SIMONE • Dott. Giuseppe FIGLINIDott. Francesco BUONINCONTI • Prof. Salvatore SCIACCHITANODott. Emmanuele MASSAGLI • Dott. Pasquale PRACELLACOMITATO ESECUTIVOProf. Eolo G. PARODI (Presidente)Dott. Alberto OLIVETI (Vice Presidente Vicario)Dott. Giovanni P. MALAGNINO (Vice Presidente)CONSIGLIERI: Dott. Eliano MARIOTTI • Dott. Alessandro INNOCENTIDott. Arcangelo LACAGNINA • Dott. Giacomo M<strong>IL</strong><strong>IL</strong>LODott. Roberto LALACOLLEGIO SINDACALEDott. Ugo Venanzio GASPARI (Presidente)Dott.ssa Adriana BONANNI (Presidente supplente)Sindaci: Dott.ssa Laura BELMONTE • Dott. Francesco NOCE • Dott. LuigiPEPE • Dott. Mario ALFANI • Dott.ssa Anna Maria PAGLIONEDott. Marco GIONCADA • Dott. Giovanni SCARRONE • Dott. GiuseppeVARRINAL’annuale congressode La Serpe“La serpe” è la rivistadell’Associazione <strong>dei</strong>medici scrittori italiani(Amsi) diretta daMario Rosario Avellino.Sull’ultimo numeroviene riportato unampio commento sull’annualecongressodell’Amsi svoltosi loscorso mese di giugnoa Giulianova. Quest’annoal congresso èstata abbinata la premiazionedel VII PremioAnfiosso. Il podio è così risultato: per la narrativaprimo classificato Giampiero Sbaraglia conil racconto “La voce perduta”; per la poesia si è impostoFernando Petrone con la lirica “Orme sullasabbia”. Al termine della premiazione il critico letterarioRosario Manfredi ha presentato la raccoltadi racconti “Nel giardino <strong>dei</strong> semplici” di CesarePersiani.Registrazione Tribunale di Roma n. 348/99 del 23 luglio1999<strong>IL</strong> <strong>GIORNALE</strong> <strong>DELLA</strong> PREVIDENZADEI MEDICI E DEGLI ODONTOIATRIPERIODICO INFORMATIVO <strong>DELLA</strong> FONDAZIONE ENPAMEditore: Fondazione ENPAMDIREZIONE E REDAZIONEVia Torino, 38 - 00184 Romagiornale@enpam.itDirettore: EOLO PARODIDirettore responsabile: GIULIANO CRISALLIPROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO REDAZIONALECarlo Ciocciemail: c.ciocci@enpam.itCULTURAClaudia Furlanettoemail: c.furlanetto@enpam.itCONGRESSI, CONVEGNI E CORSIARCHIVIO E DOCUMENTAZIONEAndrea Meconcelli: Tel. 06 48294513Fax 06 48294260/793email: congressi@enpam.itSCIENZA E SOCIETÀAndrea Sermontiemail: andrea.sermonti@gmail.comSEGRETERIA DI REDAZIONEPaola Boldreghini: Tel. 06 48294258 - Fax 06 48294260email: giornale@enpam.itFoto: Archivio ENPAM - THINKSTOCKMENS<strong>IL</strong>E - ANNO XVI - N. 9DEL 21/10/2011Di questo numero sonostate tirate 451.941 copieL’autore è a disposizione <strong>degli</strong> aventi diritto con i qualinon è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissionio inesattezze delle fonti delle immagini riprodotte nel presente numeroStampa: COPTIP Industrie Grafiche41100 Modena (MO) - v. Gran Bretagna, 50tel: 059 312500 - fax: 059 312252email: centralino@coptip.it


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Coloroche, invece, hanno presentato tale dichiarazione successivamenteal 31 luglio dovranno attendere il bollettino MAV.Pagamento del contributo: il pagamento deve essere effettuatonon oltre il termine indicato sul bollettino MAV precompilatoe deve essere effettuato in unica soluzione, non sono ammesserateazioni. Il bollettino MAV è pagabile presso qualsiasiIstituto di Credito o Ufficio Postale.Mancato ricevimento del bollettino MAV: il mancato ricevimentodel bollettino MAV non esonera dal pagamento delcontributo. In tal caso è necessario contattare la Banca Popolaredi Sondrio al numero verde 800.24.84.64, la quale provvederàall’invio di un duplicato del MAV, ovvero fornirà leistruzioni necessarie per effettuare il pagamento di quanto dovutoentro i termini regolamentari.Utenti registrati: gli utenti registrati presso il portale www.enpam.itpossono stampare dall’Area riservata il duplicato <strong>dei</strong>bollettini già emessi a loro carico. In questo caso il pagamentopotrà essere effettuato esclusivamente presso gli Istituti diCredito oppure utilizzando le procedure on-line.Sanzioni per il ritardato pagamento - Il vigente regime sanzionatorio,in caso di pagamento <strong>dei</strong> contributi oltre il termineregolamentare, prevede:– una sanzione in misura fissa pari all’1% del contributo, qualorail versamento sia effettuato entro 90 giorni dalla scadenza(entro il 29 gennaio 2012);– qualora il versamento sia effettuato oltre tale termine, unasanzione, in ragione d’anno, pari al Tasso Ufficiale di Riferimento(T.U.R.) maggiorato di 5,5 punti, fino ad un importomassimo pari al 70% del contributo.Area riservataPer accedere all’area riservata ed usufruire <strong>dei</strong> servizi on-lineè necessario essere registrati al sito www.enpam.it. 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