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Contiene I.P.<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureatidella Provinciadi MilanoAnno XLIGennaio / Febbraion°01 2009Una casa chiamata MilanoIn cantiere › La responsabilità del direttore <strong>dei</strong> lavoriExpo › Sapremo cogliere l’occasione?Cassa › I delegati per il quadriennio 2009-2013Monza › Un geometra nella Camera Arbitrale


Sommario07EditorialeLe cose fatte. E le cose da faredi Enzo BalbiInserto “Pagine Gialle”<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureatidella Provincia di Milano56MemorieLa scomparsa di Giancarlo Lattuadadi Giovanna Pogliani0810121416Lettere al <strong>Collegio</strong>La voce di Confediliziadi Corrado Sforza FoglianiIn Italia e nel mondoEconomiaE la “bolla” rischia di scoppiaredi Luca Ravasie Cristiano CremoliInfrastruttureEXPO 2015: sapremo coglierel’occasione?di Cristiano CremoliIIIVerbale della riunione di consigliodel 22 gennaio 2009XVerbale della riunione di consigliodel 24 febbraio 2009Inserto “Pagine Gialle”<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureatidi Monza e BrianzaXVIIVerbale della riunione di consigliodel 28 gennaio 2009XXVerbale della riunione di consiglio26 febbraio 2009586266ProfessioneI riti alternativi al processosono triplicati in tre annidi Paolo MaddaloniIdeeNonostante sia tempo di crisic’è chi costruisce la Milanodel futurodi Paolo MaddaloniPer SportCampionati italiani di sciper geometri: Milano avanzae conquista il 5° postodi Pierpaolo Bonfanti1922ProfessioneIl linguaggio della progettazionecome centralità di espressionedi Massimiliano MariIl <strong>Collegio</strong> incontra le AziendeLa nuova era dell’archiviazionedocumentale: l’archivio digitalePresentazione di Andrea GaffarelloArticolo di Antonio Guffanti3442CopertinaCaro casa: Milanododicesima in EuropaMa con la crisiaspettative al ribassodi Paolo MaddaloniCamera ArbitraleRegolare il mercato nel postmodernodi Renato Mattioni262728Vita associativaElezioni Delegati Cassa2009/2013I risultati confermanola condivisione nelle sceltedella Consulta regionaledi Pierpaolo BonfantiI votati di Milano4549<strong>Collegio</strong> e RegioneOsservatorio permanentedella pianificazione territorialedi Francesca PatriarcaGiurisprudenzaDirettore lavori: quale ruoloe quali responsabilitàdi Michele Specchio3032I votati di MonzaRiepilogo complessivoregionale54Giustizia alternativaIstituita a Monza la Camera Arbitraledi Cesare GalbiatiIn copertina:Veduta di Corso Sempione a Milano


Noi <strong>Geometri</strong>Rivista di Tecnica e di Vita ProfessionaleAnno XLIGennaio / Febbraio 2009Periodico a cura del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureati della Provinciadi Milano, distribuito gratuitamenteai nostri iscritti e ai nostri praticanti,a tutti i Comuni della provincia,ai consiglieri <strong>dei</strong> Collegi della Lombardia,e tutti i Collegi d’Italia e ad autorità,ai componenti del Consiglio Nazionale,ai consiglieri di amministrazione e a tuttii delegati alla Cassa di Previdenzae Assistenza.Periodicità bimestraleSpedizione in abbonamento postaleD.L. 353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)art. 1, comma 1, DCB MilanoFiliale di MilanoAssociatoUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANAAutorizzazione del Tribunale di MilanoN. 332 del 17/10/1969Direzione e Redazione20123 Milano - Piazza Sant’Ambrogio, 21Tel. 02.8056301 (r.a.) - Fax 02.72000356milano@cng.itwww.collegio.geometri.mi.itIndirizzare la corrispondenza a:Casella Postale 1314 - 20101 MilanoDirettore responsabileEnzo BalbiComitato di redazione MilanoAntonio Albé, Pierpaolo Bonfanti,Andrea Gaffarello, Paolo Maddaloni,Luciano Zanini e i Coordinatoridi tutte le Commissioni del <strong>Collegio</strong>Comitato di redazione MonzaUmberto Agradi, Ferruccio Baio,Rodolfo Catellani, Giovanni Colnaghi,Paolo Paltanin, Giovanna Pogliani,Samantha Ranieri, Michele Specchioe i Coordinatori di tutte le Commissionidel <strong>Collegio</strong>Segretario di redazioneCristiano CremoliCoordinatore di redazioneAmbrogio BiffiOrari del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureatidella Provincia di Milanolunedì: 9.00 - 12.30martedì: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00mercoledì: 9.00 - 12.30giovedì: 9.00 - 12.30 / 14.00 - 18.00venerdì: 9.00 - 12.30sabato: 9.00 - 12.30Per comunicazioni durante gli oraridi chiusura è attivo 24 ore su 24il seguente numero di fax02.72000356AttenzioneGli articoli e le lettere firmati nonimpegnano la direzione.Gli articoli, i disegni e le fotografie,anche se non pubblicati,non si restituiscono.La loro riproduzione è vietatase non autorizzata dalla Direzione.La Direzione si riserva ogni facoltàsui testi ricevuti.Concessionaria esclusiva di pubblicitàPubblicità37122 Verona - Piazza Cittadella, 9Tel. 045.596036 (r.a.) - Fax 045.8001490oepipubblicita@virgilio.itGrafica: Double B - www.doubleb.itRoc N° 4874Finito di stampare nel mesedi maggio 2009da Galli Thierry Stampa Srl - Milano


FRANZONI prefabbricati e manufatti in cementoVia <strong>dei</strong> Mille, 14 - 25086 Rezzato (Brescia) - Tel. 030 2591621 (3 linee r.a.) - Fax 030 2791871 www.sfrfranzoni.it - info@sfrfranzoni.it


Editorialedi Enzo Balbi » presidente del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati della Provincia di MilanoUn primo bilancio, a un anno dal rinnovo del ConsiglioLe cose fatte. E le cose da fareCari Colleghi,il tempo passa in fretta e, senza accorgerci, siamo quasialla fine del mandato consiliare. Infatti fra un anno saremoimpegnati a rinnovare il Consiglio. Mi sembra giusto incominciarea valutare il nostro lavoro partendo da ciò che è stato fatto,e ciò che resta da fare, del programma che avevamo presentatoagli iscritti. La “Formazione Continua” è stata avviata, anche seabbiamo ancora bisogno di qualche tempo per aggiustarne ilfunzionamento, soprattutto per il grosso lavoro che comportal’assegnazione <strong>dei</strong> Crediti formativi. Mi auguro che tutti si sianoaccorti di quale sforzo il <strong>Collegio</strong> sta facendo nell’organizzazionedi Corsi, sia abilitativi che di approfondimento ed aggiornamento,di Convegni, Seminari e per l’allestimento della nuova Salainformatica. Il servizio di supporto legale gratuito agli iscritti èstato istituito da oltre un anno ed ogni giovedì i quattro Avvocatiche hanno aderito all’iniziativa ricevono i colleghi presso laSede del <strong>Collegio</strong> secondo un calendario che tiene conto dellespecificità <strong>dei</strong> problemi. Sono stati ampliati gli orari di sportellocon l’apertura del <strong>Collegio</strong> anche il sabato mattina.Per quanto riguarda lo sviluppo di iniziative per creare opportunitàdi lavoro, sono state stipulate convenzioni con i Comunie stiamo concludendo l’implementazione del progetto per lastandardizzazione delle stime e perizie con FIMAA che sicuramenteci consentirà l’apertura di canali privilegiati con bancheed Assicurazioni. Il “dialogo” con la Scuola è sempre alla nostraattenzione, e oltre alla collaborazione per l’organizzazione<strong>dei</strong> Corsi in preparazione agli Esami di Stato, agli incontri con leultime classi degli Istituti, abbiamo migliorato e consolidato irapporti con le Università, sia in preparazione della riforma <strong>dei</strong>percorsi scolatici, sia per trovare una nuova via universitaria peri “giovani laureati”. Meriterebbe molto spazio la “tutela dellaprofessione”. Per sintetizzare al massimo, cito solo la collabora-zione con la Regione negli ambiti della certificazioneenergetica. Siamo stati i promotoridel gruppo di lavoro composto da tutte leprofessioni e costruttori; abbiamo ottenutola possibilità del riconoscimento dell’attivitàprofessionale e l’accreditamento per la tenuta<strong>dei</strong> Corsi abilitativi. Abbiamo promosso unprogetto di unificazione delle informazioni catastali con l’Agenziadel Territorio di Milano, e condivisa dalla Direzione generaledi Roma, che la Regione sta implementando con propria Legge.Sono stati intensificati i contatti con Organizzazioni pubbliche eprivate e la presenza e partecipazione a Comitati, Commissioni,ecc. dove conta “esserci” per far valere il peso e la posizionedella Categoria. Insomma, abbiamo improntato un nuovo mododi difesa della professione partendo dalla convinzione che“è meglio prevenire” contrasti e contenziosi con il chiarimento,il confronto, la presenza.Ci siamo impegnati, ma si può fare di più. Per migliorare lacomunicazione stiamo approntando la revisione del sito internete del funzionamento del nuovo centralino telefonico.Per quanto concerne il miglioramento dell’assistenza per le problematicheCassa, con i neoletti Delegati Cassa appronteremoun nuovo Servizio che vedrà impegnati in prima persona glistessi Delegati.Lo spazio è poco ed ho dovuto citare i temi del programma inpoche righe tralasciando molti altri argomenti altrettanto importantied iniziati nel precedente biennio che hanno visto unmiglioramento funzionale e qualitativo. Del resto non intendoessere frainteso; questa breve analisi servirà a me stesso come“appunto” per gli impegni che ho scelto liberamente di assumermie servirà al Consiglio per ricordarsi le “promesse” fatteper il completamento dell’opera. •Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>07


Lettere al <strong>Collegio</strong>UN GRAZIE DAI GEOMETRI “DIPENDENTI PUBBLICI”Indirizzate la vostra corrispondenza a:<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureatidella Provincia di MilanoCasella Postale 1314 - 20101 Milanoe-mail: milano@cng.itL’ALLENAMENTO IN COLLEGIO E L’ESAME DI STATOEgregio presidente, ce l’ho fatta: ho superato l’Esame di Stato.È stato un cammino lungo. Prima l’esame di Maturità, poi il praticantatoe finalmente la prova più attesa, quella che mi avrebbeaperto le porte della professione. Voglio ringraziare siail <strong>Collegio</strong> di Milano che ha predisposto degli efficaci corsi dipreparazione all’esame sia tutti i docenti che ci hanno seguitopasso passo trasmettendoci la loro professionalità ed il loroentusiasmo di essere <strong>Geometri</strong>. Ottima l’iniziativa delle simulazionidelle prove scritte tenute presso l’Istituto Cardano, sededell’Esame di Stato. Quell’“allenamento” ci ha fatto sentire anostro agio anche il giorno delle prove vere. Importanti le dispenseper seguire ed assimilare le varie lezioni, meglio se consegnatein anticipo rispetto alla lezione e non simultaneamentecome è accaduto. Ma forse diversamente non era possibile.Lodevole iniziativa sono le borse di studio consistenti in corsia scelta organizzati presso il <strong>Collegio</strong> per premiare i primi treneo <strong>Geometri</strong>.Ancora grazie e un… in bocca al lupo ai prossimi candidati.geom. Gabriele ColomboComplimenti Collega,il merito è di tutto il Consiglio che si adopera per migliorarel’approccio all’esame di Stato e sceglie i docenti più idonei alloscopo di preparare i nostri candidati.Enzo BalbiCaro presidente,ho letto ed apprezzato l’articolo del geom. Paolo Maddalonisulla Rivista n. 6 NOI GEOMETRI sui “geometri dipendenti pubblici”.Maddaloni (ma di questo non avevo alcun dubbio, dopoaverlo conosciuto alla nostra assemblea del 2008) ha centratobene la problematica e colto le sfumature di una concorrenzache non esiste. Colgo invece l’occasione per esprimere grande eviva soddisfazione per l’ampio spazio concesso alla materia inquestione all’interno di una rivista di un grande <strong>Collegio</strong> italianocome quello di Milano.I geometri pubblici rappresentano una categoria in cerca di riconoscimentosia dal punto di vista dell’inquadramento contrattualee retributivo che del ruolo professionale effettivamentesvolto all’interno della Pubblica Amministrazione.Una mancanza di riconoscimento che va imputata anche a certi“colleghi professionisti” che in qualche <strong>Collegio</strong> ci ghettizzanoin albi “speciali”. Ecco perché devo dare atto, ancora una voltae con grande apprezzamento, al <strong>Collegio</strong> di Milano per essersiaccorto della presenza e delle potenzialità di un “serbatoio”di 300/400 mila colleghi che per colpa di una legge, anzi diun regio decreto del 1929 si vede vietare l’iscrizione alla pari diingegneri ed architetti.Eppure, quante trasformazioni ci sono state dal 1929 ad ogginella società civile e professionale. Nel ringraziarla ancora unavolta, gentile presidente, auspico un incontro con il vostro <strong>Collegio</strong>per essere pionieri in un percorso comune che non vedapiù geometri di serie A e geometri di serie B.Il presidente A.N.GE.P.geom. Giuseppe Borgese(Edilizia Privata del Comune di Palermo)Egregio geometra,la ringrazio per i sentiti apprezzamenti al nostro <strong>Collegio</strong> ed allanostra rivista. Abbiamo sempre cercato di affrontare tutti i problemiche interessano la nostra professionalità. Il nostro Consiglioè sempre pronto ad ascoltare, discutere e confrontarsicon ogni questione che ci coinvolge. Ovviamente ogni iniziativadeve essere poi assunta dal C.N.G.Enzo BalbiPROGETTAZIONE ENERGETICAMENTE SOSTENIBILEIL COLLEGIO E LA FORMAZIONE CONTINUAIn merito alla progettazione energeticamente sostenibile degliedifici il <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> di Milano ha finalmente intrapresola strada maestra della formazione continua <strong>dei</strong> professionistidi ogni ordine e grado di preparazione.Infatti al corso - che si è tenuto al <strong>Collegio</strong> - hanno partecipatoprofessionisti diplomati e laureati animati da uno spiritoinnovativo nella progettazione eco-sostenibile degli edifici.Nel ringraziare il geom. Augusto Camera che ha fornito “la materiaprima” per la buona riuscita del corso e cioè un proget-08 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Lettere al <strong>Collegio</strong>to “vero” da realizzarsi in Milano alla via Lampugnano, vorreisottolineare che tutti abbiamo avuto la possibilità di metterealla prova le nostre capacità intellettuali nell’esprimere attraversoil disegno architettonico, la scelta impiantistica e l’applicazionedelle nuove tecnologie la concreta possibilità di progettareedifici eco-compatibili con le normative e con le aspettativedelle nuove generazioni divenute molto sensibili su questo tema.È da rilevare l’impegno del presidente del <strong>Collegio</strong> Enzo Balbie di Augusto Camera che fin dal primo momento hanno credutoin questa iniziativa volta alla formazione <strong>dei</strong> tecnici e chequindi hanno permesso, nonostante una bassa partecipazioneall’iniziativa, il proseguimento del corso fino alla sua conclusionecon la premiazione <strong>dei</strong> migliori progetti presentati dai corsisti.Vorrei sottolineare che dal punto di vista del contenimentodel consumo energetico dell’applicazione delle nuove tecnologieimpiantistiche e dello sfruttamento delle energie rinnovabili,da parte mia tutti i progetti realizzati sono stati premiatiperché i progettisti non solo hanno saputo cogliere l’importanzadi progettare edifici a basso consumo - cosa scontata per tutti- ma hanno progettato l’edificio di via Lampugnano inserendole energie rinnovabili nell’architettura generale riuscendo cosìa definire un progetto elegante, realistico e soprattutto realizzabile.Non si è trattato quindi di un puro esercizio di stile, diapplicazione delle normative, di concetti accademici o di modama di una concreta visione sul come progettare gli edifici del futuro.Per quanto mi riguarda, in alcuni progetti l’uso delle energierinnovabili è stato “spinto” a livelli interessanti anche se èstata volutamente tralasciata la diagnosi tecnico-economicache allo stato attuale riveste un’importanza fondamentale perogni progetto. Questo perché avrebbe - se fosse stata tenuta indebita considerazione - influenzato le scelte progettuali orientandomagari il tecnico verso soluzioni tecnicamente collaudatema ormai volte al tramonto.Ringrazio quindi tutti i partecipanti, il presidente Enzo Balbi,il consigliere Augusto Camera, la segreteria del <strong>Collegio</strong>, i docentiarch. Massimiliano Mari, arch. Fabio Amico, arch. EleonoraPozzi, geom, Massimo Murgioni, geom. Giorgio Cattivelli,ed il dott. Marco Raimondi tutti di ottima preparazione tecnicaed anche sotto il profilo umanistico nei rapporti con i corsisti sisono dimostrati “colleghi” e non docenti.geom. Franco MazzeiCORSO DI PROGETTAZIONE ENERGICAMENTE EFFICIENTEIl primo corso avanzato di progettazione energetica efficienteè stato concepito e programmato quale corso di progettazioneche non prevedeva abilitazioni a certificatore energetico.L’intento era piuttosto quello di insegnare a progettare con unaparticolare attenzione case finalizzate al risparmio energetico.Ho inteso realizzare un corso che partendo dalle normative urbanistiche(il progetto prevedeva l’edificazione su un’area esistentein Milano e normata in zona B/2) arrivasse dopo una seriedi docenze specializzate a produrre una casa modernamenteprogettata rispettosa dell’ambiente e pertanto energeticamentesostenibile.Abbiamo pensato in futuro di abbinare questo corso a quello cheabilita alla certificazione energetica riconfigurando i due corsimediante integrazione delle lezioni per medesimi argomenti.Il nuovo corso come congegnato pur avendo un’importante valenzaprogettuale consentirebbe di ottenere un’abilitazione a“Certificatore Energetico”.È intenzione di sviluppare ulteriori corsi di progettazione performare maggiormente gli iscritti anche alle problematiche disensibilità paesistica ambientale.LA PROSSIMA VOLTA CI SARÒ (SPERO)Il coordinatore del Corsogeom. Augusto CameraSebbene “i numeri” non siano stati sufficienti per raggiungerel’obiettivo prefissatomi, mi sento di rivolgere un pensiero atutti coloro che, partecipando attivamente alla vita del <strong>Collegio</strong>,hanno voluto, con il loro voto, sostenere la mia candidatura aConsigliere.Il primo, particolarmente sentito, “grazie” lo rivolgo naturalmenteal presidente geom. Enzo Balbi, il quale è stato promotoredell’iniziativa che mi ha visto protagonista, dimostrando intal modo un personale apprezzamento del lavoro sino ad oggida me svolto, in collaborazione con il geom. Faustino Poli, inoccasione dell’organizzazione <strong>dei</strong> corsi di Prevenzione Incendi.Un “grazie” altrettanto caloroso lo rivolgo ai componenti delConsiglio che hanno sostenuto la mia candidatura e che miavrebbero voluto al loro fianco. Ed in ultimo, ma solo per unaquestione cronologica, voglio esprimere un sentimento di estremagratitudine a tutti coloro che al <strong>Collegio</strong> svolgono la propriaattività lavorativa e con i quali ho avuto la fortuna di collaborareed apprezzarne doti e capacità professionali.Con la certezza che alla prossima occasione potrò “contare”su di un più vasto consenso, colgo l’occasione per rivolgere uncordiale saluto a tutti i colleghi iscritti.geom. Marzia Ceriottii corsisti e docenti: foto di gruppoTi ringrazio, Marzia, per aver dato la Tua cortese disponibilità.Enzo BalbiGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>09


La voce di Confediliziadi Corrado Sforza Fogliani » presidente ConfediliziaContributo di bonifica:il Tribunale dice quando è dovutoImportante e puntuale sentenza del Tribunaledi Piacenza (sent. n. 587/’08 -G.U. Gatti) a proposito <strong>dei</strong> contributi dibonifica. Il potere impositivo <strong>dei</strong> Consorzidi bonifica - ha precisato il Tribunale - sifonda su due concorrenti presupposti e,precisamente, sull’inserimento dell’immobilenel perimetro di contribuenza esulla configurabilità di un beneficio derivantedall’opera di bonifica, come previstodall’art. 860 cod. civ. e dall’art. 10R.D. 215/1933 (quest’ultima norma, com’ènoto, prevede anche la trascrizione delperimetro in parola). Il beneficio - ha dettoancora il Tribunale - che legittima l’imposizionedi un contributo consortile deveessere, per l’immobile considerato,diretto e specifico, conseguito o conseguibilea causa della bonifica e che, perciò,si traduca in un vantaggio di tipofondiario e quindi in un “incremento divalore” dell’immobile soggetto a contributo.Sempre a proposito del beneficio,il Tribunale ha statuitoche esso può essere anchefuturo e potenziale,ma solo nel senso chetale vantaggio, per unfondo, possa concretamentedesumersi con riguardo ad operedi bonifica concretamente progettate ein corso di esecuzione. Il Tribunale haconcluso sottolineando che il beneficiopuò essere anche generale, intendendosiperò che possa riguardare un insiemedi immobili che traggano tutti un vantaggiospecifico e diretto, ma, in ogni caso,non generico, come può essere il beneficioche attiene al territorio nel suo complesso.Si considera vantaggio genericoquello derivante dalla generale sistemazioneidraulica del territorio laddove nonvi sia un diretto collegamento tra unaspecifica opera di bonifica ed una correlativautilitas per il fondo gravato del tributoconsortile. •Indagine conoscitiva sulla finanza localeLa Confedilizia l’ha proposta nel luglio dell’anno scorso.Il Parlamento l’ha varata alla fine di gennaio, dopo soli6 mesi. Dobbiamo esserne grati (per la sensibilità portataal tema) alla presidenza, ed ai rappresentanti <strong>dei</strong> gruppiparlamentari, della Commissione Bilancio, Tsoro e Programmazionedella Camera <strong>dei</strong> deputati. Parliamo dell’Indagineconoscitiva sulla finanza locale. La stessa - come risultadal suo “programma”, ufficialmente adottato dalla precitataCommissione - dovrà fra l’altro soffermarsi (ed in questoesattamente consisteva la proposta della Confedilizia) adanalizzare “l’effettiva gestione economico-finanziaria degliEnti locali, anche al fine di valutare l’adeguatezza <strong>dei</strong> controlliprevisti dal nostro ordinamento”.A tale proposito - dice testualmente il documento parlamentare- “appare significativa la circostanza che nel nostroPaese il sistema <strong>dei</strong> controlli è incentrato su forme diverifica di carattere essenzialmente interno, affidate adun organo di revisione i cui componenti sono nominatidagli stessi enti locali mentre i controlli affidati alle sezioniregionali della Corte <strong>dei</strong> conti, che pure sono statipotenziati e aggiornati, in molti casi si limitano ad aspettidi carattere formale e sono, comunque, prevalentementeindirizzati agli stessi enti interessati dai controlli”.Con riferimento a tale ultimo aspetto - continua ancora ilprogramma dell’Indagine - oltre ad un esame dell’effettivofunzionamento <strong>dei</strong> controlli previsti dalla legislazione vigente,appare opportuno svolgere un’analisi di tipo comparato<strong>dei</strong> sistemi di controllo sull’autonomia contabile e finanziariadegli Enti locali previsti nei principali ordinamenti continentali,che in molti casi consentono agli organismi di controllointerventi particolarmente incisivi ed efficaci. “Tale analisi -conclude in punto il documento parlamentare, ed è proprioquanto voleva la Confedilizia - potrebbe, infatti, consentiredi individuare misure utili ad una migliore gestione delle risorseda parte degli Enti locali, le quali potrebbero tradursiin concrete proposte di riforma della normativa vigente”. •10 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Patto per il lavoro: collaborazionefra il Rotary e il Comune di San DonatoIl giorno 29 gennaio 2009 presso il Crowne Plaza Hotel è statopresentato il progetto: “PATTO PER IL LAVORO”.Per il Comune erano presenti oltre al Sindaco il presidente delConsiglio Comunale, il responsabile dell’Ufficio Politiche Giovanilie il dirigente Area Servizi alla Collettività. Per il RotaryClub San Donato Milanese erano presenti oltre al presidentemolti soci tra cui lo scrivente. La sala è stata affollata di operatorieconomici sia dell’area di San Donato Milanese sia diaree limitrofe che hanno apprezzato notevolmente l’iniziativaintervenendo con interesse. “Patto per il lavoro” è essenzialmenteun portale per l’incontro di domande e offerte lavorativema anche di formazione. Ritengo che a tale portale possanoaccedere anche giovani colleghi in cerca di collaborazionee/o formazione. È quindi utile informare i colleghi che se interessatipossono connettersi al sito www.sdmpattolavoro.net.Paolo MaddaloniPiano Casa: meno burocraziaper far ripartire l’ediliziaAlberto Belli, consigliere del <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> geometri di Milano eprovincia, in un’intervista rilasciata lo scorso 3 aprile al quotidianoIl Giorno fotografa la “frenata” nelle manifestazioni diinteresse per il Piano Casa. Ma, nonostante il gelo sia calatoall’improvviso su commesse che sembravano quasi a portatadi mano, Belli e la categoria da lui rappresenta rimangonofiduciosi riguardo i benefici effetti che il Piano casa produrràsullo sviluppo edilizio, storicamente uno <strong>dei</strong> più efficaci volani,cioè, dell’economia nazionale. Una lettura - quella di Belli -che evidenzia le attese ma anche le disillusioni della gentesul Piano Casa.CAODURO ® s.p.aCAVAZZALE - VICENZAinfo@caoduro.it - www.caoduro.it


EconomiaLa lezione <strong>dei</strong> padri: il mattone non delude maiE la “bolla” rischia di scoppiareMisteri semantici: quando il mercato immobiliare è euforico si parla di bolla;mentre quando è in fermento quello finanziario si parla di crescita. Il maldestrotentativo di imputare al mondo immobiliare la crisi» diLuca RavasiCentro Studi FIMAAeCristiano CremoliSegretario del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureatidella Provincia di MilanoNella situazione difficile dell’attualecrisi vale forse la pena ricordare ilrecente passato onde meglio stimarestrategie e valutazioni per il prossimofuturo. Il mercato immobiliare, dopoun decennio decisamente difficile durantegli anni ’90, ha avuto nei primi anni delnuovo millennio un notevole sviluppo, divolumi, lavoro e quindi anche di valori.Le ragioni sono molteplici e note e nonvale qui la pena ricordarle. Fatto sta chenei primi anni di questo secolo moltihanno acquistato casa, non solo per unadomanda di necessità inespressa nel decennioprecedente ma anche per investirei propri risparmi nell’investimento principedi chi pensa al lungo periodo ed a mettereal sicuro i propri soldi.Durante questi anni la maggior parte <strong>dei</strong>giornali, con particolare riferimento aquelli finanziari, avvertivano (allarmavano)i lettori che la bolla immobiliare sarebbepresto esplosa e di stare molto attentiad investire nel mattone. Un maliziosopotrebbe pensare ad influenze che cercavanodi tirare l’acqua al proprio mulino,invogliando i risparmiatori ad investire instrumenti finanziari. Effettivamente, giànel 2006, la crescita del settore immobiliaremanifestò un certo rallentamento,peraltro fisiologico dopo una consistentecrescita. Il precedente governo ha forseattuato politiche economiche e finanziarieche certo non hanno favorito il settore,accelerando la flessione congiunturale.14 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


EconomiaInfine siamo giunti all’attuale grave crisi,in cui tutti i settori si trovano in difficoltà.La bolla alla fine è effettivamente esplosa.Nonostante però tutti i maldestri tentatividi addebitare la colpa dell’attualesituazione al mondo immobiliare (vedasimercato immobiliare americano e relativimutui “subprime”) non pare che “l’esplosione”sia stata quella della bolla immobiliarema di altra bolla, visto che è ormaida tutti riconosciuto che l’attuale crisi èdovuta pressoché esclusivamente ad attivitàfinanziarie forse troppo disinvolte.Da operatori del settore quali siamo e veramentesenza alcuna polemica, ci chiediamo:perché quando il mercato immobiliareè euforico trattasi di bolla, mentrequando ad essere euforico è quello finanziariosi tratta di crescita? Vorremmoricordare che l’indotto industriale e artigianaleche si genera da un momento ditrend positivo immobiliare è importanteed è quindi importante anche il numero diposti di lavoro che ne consegue. Poi dovremmosoffermarci a discutere sul comecostruire, come intervenire sul territoriomantenendo una logica della “sostenibilità”,come costruire negli operatori unasensibilità su questi argomenti, ma questoè un discorso vasto che dovremmorimandare ad una successiva trattazione.Sta di fatto che da una fredda analisidella storia recente chi avesse acquistatoun bilocale per investimento e per uneventuale uso futuro della famiglia oggipotrebbe ben dispiacersi di una certa discesa<strong>dei</strong> valori, in un città come Milanofors’anche del 15/20% (ad essere onesti).Potrebbe però anche consolarsi di averecomunque mattoni, che nel lungo periodopiù che probabilmente lo premierannoe che comunque se avesse investito instrumenti finanziari oggi sarebbe, tuttoconsiderato, molto meno sereno.Non è necessario essere un esperto delsettore per notare che i titoli delle societàimmobiliari hanno perso anche più <strong>dei</strong>titoli finanziari, sicuramente vero. Osservandoperò che il tracollo è in gran partedovuto ad un ricorso finanziario di questesocietà (leva) assolutamente elevatissimo,probabilmente eccessivo. Diversamentenon si spiegherebbe perché unasocietà immobiliare “perde” quattro voltequello che perde il mercato immobiliare.Si potrebbe notare che persino nelle difficoltàattuali il mattone è tuttora l’unicoche consente, certo oggi non di guadagnare,ma la possibilità di mettere al sicuroi risparmi per i propri figli. A voltenon occorre inventare nulla di nuovo mabasterebbe un poco di progettualità delfuturo facendo tesoro di quanto, con tantasemplicità ci hanno insegnato i nostripadri e i padri <strong>dei</strong> nostri padri; il mattoneha sempre superato qualsiasi crisi. •La forzadella qualitàFERRO E ACCIAIO per c.a.- Ferro per c.a. in barre, in rotoli e lavorato- Acciaio Inox per c.a. in barre, in rotoli e lavoratoGabbie in ferro per c.a.- Gabbie in ferro per c.a. per pali Ø fino a 1500 mmlunghezza fino a 16 metri pezzo unico- Gabbie in ferro per c.a. per diaframmi e paratie in genere- Pregabbie per edilizia civile e industriale- Gabbie in ferro per c.a. per la prefabbricazioneReti elettrosaldate- Reti elettrosaldate standard- Reti elettrosaldate speciali- Reti elettrosaldate sagomate- Reti elettrosaldate in acciaio InoxTralicci e distanziali in ferroStudio ZONCA - Ph. Mario PaganiEdilfer di Zanardi s.r.l. - Via Rigla, 50 - 24010 PONTERANICA (BG)Telefono 035.571207 - Mobile 348 8277125 - Fax 035.571207e-mail: edilfe42@edilferweb.191.it


InfrastruttureI cattivi risultati di Italia ’90 sono rimasti visibili a lungoEXPO 2015: sapremocogliere l’occasione?L’indifferenza alle esigenze del territorio deverimanere storia del passato. Ben venga un Pianoterritoriale d’Area finalizzato al miglioramentodella fruibilità e vivibilità degli spazi. Indispensabilerafforzare gli uffici tecnici amministrativi» di Cristiano CremoliSegretario del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureatidella Provincia di MilanoEXPO 2015 una grande opportunitàper Milano e la Lombardia, una grandevetrina commerciale e culturalesul mondo per il rilancio del nostro territorio,un traguardo sofferto, frutto diuna stretta collaborazione di tutti i livelliistituzionali e finalizzato a un grandeprogetto di utilità comune. Un evento importantegiustamente percepito dalla cittadinanzacome grande opportunità disviluppo sia infrastrutturale, sia economicoper l’indotto che andrà a generare.Mi sovvengono due questioni: la prima -quali sono i requisiti necessari affinchél’evento diventa davvero occasione di sviluppo;la seconda - come Milano riuscirà acostruirsi in questi prossimi anni quell’appealche la distinguerà dalle altre capitalieuropee e mondiali. Molte potrebbero esserele risposte. Ritengo primario che leistituzioni creino i presupposti affinchénon si riproponga quanto accaduto per imondiali di Italia ’90. I risultati di quellacattiva gestione sono rimasti evidenti sulterritorio per anni. Confido quindi in unatteggiamento rigoroso e responsabilein tal senso. Mi auguro che il restylingprevisto nell’area metropolitana non silimiti ad un’attenzione progettuale perun’armoniosa visibilità a volo d’uccello,ma venga integrata con una progettazioneragionata e mirata ad una vivibilitàmigliore. Dovrà essere percepita unasensazione di maggior comfort ambientale,sia dal visitatore che dal cittadino.Mi riferisco quindi ad un’idea di sviluppourbano sostenibile, a misura d’uomo, conattenzione alla valorizzazione <strong>dei</strong> luoghidella tradizione cittadina e a quelli caratterizzantiil territorio lombardo. Ben vengaquindi un Piano Territoriale d’Area finalizzatoal miglioramento della fruibilitàe vivibilità degli spazi e che sia elementostrategico per la costituzione di zone dipreservazione e salvaguardia ambientale,affinché non si ripropongano interventifini a loro stessi che non partecipano aquesto scopo. La logica del Business Immobiliaresenza l’attenzione al territorio èstata e deve rimanere storia del passato.È stata storia di un passato anche moltorecente e purtroppo si ripropone inmodo ciclico in momenti di particolareeffervescenza di mercato. Un mercatoche quando diventa effervescente ten-16 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Infrastrutturede a dimenticare moltospesso gli errori del passato,mancando di unaprogettualità di crescitasociale e crescita culturale,oltre a non lasciaretestimonianze positive della nostra epocaalle future generazioni. Si parla tantodi etica della finanza in questi periodi digrande crisi finanziaria ma diventa indispensabilecostruire un’etica del rispettodel territorio, nel costruire, nel progettarepartendo dalle Università per arrivareagli ordini professionali, agli operatori e atutte le associazioni di categoria interessate.Infine permettetemi questa esternazioneche ho molto a cuore: occorre che ilGoverno della città intervenga definitivamentecon politiche di efficienza degliuffici tecnici amministrativi, oggi dotatidi scarse risorse umane ed economichegià insufficienti per la gestione del lavoroordinario, figuriamoci per il lavoro straordinarioche questo evento andrà a creare.È impensabile immaginare di affrontarequesti prossimi 7 anni con l’incertezzanei tempi d’istruttoria delle pratiche edilizie,nella definizione delle convenzionie <strong>dei</strong> Piani Integrati, ecc.I professionisti sono costretti a “navigarea vista” in un mare di incertezze normativee di circolari varie, devono esseremessi in condizione di almeno tempicerti dell’iter progettuale da trasferirealla committenza. Gli investitori, in particolarequelli stranieri, non concepisconola nostra complicazione burocratica quindisono molto sensibili a questo tema.I tempi della burocrazia incidono sensibilmentesui piani finanziari e sull’economiadelle operazioni. Risolvere questoproblema aumenta la credibilità l’affidabilitàdell’investimento in questo territorio.Concluderei con l’augurio che Expo 2015divenga occasione per recuperare quellalungimiranza di altri tempi che ha resoMilano una realtà cosmopolita facendoquindi volgere questo evento in un momentodi arricchimento culturale e arricchimentodel territorio. Avremo così coltonel segno una grande occasione di cambiamento.•Occorre che il Governodella città intervengadefinitivamenteportando efficienzanegli uffici tecnici,oggi dotati di scarserisorse umaneed economiche.Impensabileimmaginare sette annidi incertezza nei tempidi istruttoria dellepratiche edilizie


ProfessioneEfficienza energetica: presentati i lavori del primo corsoIl linguaggio della progettazionecome centralità di espressioneIn chiave architettonica il miglior risultato è stato raggiunto dal geometra Cavallerie dall’architetto Lampugnani. Di grande interesse anche i progetti <strong>dei</strong> geometri Prandie Redaelli, Conte, Paltanin e Danieli. Segnalate le prove,nell’ambito espressivo,<strong>dei</strong> geometri Moles, Cazzetta e Signoroni» di Massimiliano MariDirettore del corsodicembre 2008 presso la salaconsiliare del <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> geometriL’undicidella Provincia di Milano sono statipresentati i lavori relativi al laboratoriodel Primo corso avanzato di progettazioneenergeticamente efficiente inauguratoil 30.09.2008. Quando il collegio ha pensatodi incidere un tracciato che aprisse lavia della progettazione del futuro ha pensatodi dare voce al linguaggio e al nuovoapproccio della progettazione comecentralità di espressione applicativa delnuovo modo di intendere il costruire.Il corso è stato strutturato in un arco temporaledi due mesi e mezzo diviso in duefasi significative. La prima, Didattico/Cognitiva,e la seconda, Didattico/Operativa.La prima fase costituita da sette lezioniin cui si argomentano i fondamentalidella progettazione sostenibile; la secondafase costituita da sei lezioni/laboratorioin cui ci si è confrontati con la docenzasull’applicazione evolutiva di una simulazioneprogettuale in campo residenzialedall’analisi del lotto alla progettazioneesecutiva e impiantistica con larelativa certificazione energetica.L’aspetto legato alla didattica si è basatosull’educazione alla progettazione sostenibilecome modello di approccio sistematicoapplicato all’architettura, all’involucro,all’impiantistica termica acusticae alle fonti rinnovabili nel rispetto dellanormativa vigente; il contenuto numero<strong>dei</strong> corsisti mediamente di giovane età haconsentito un confronto costruttivo siain fase cognitiva che in fase applicativa.La docenza di varia estrazione professionalesi è alternata ad interventi di addettiai lavori in campo costruttivo/applicativo.Ma vediamo cosa hanno elaborato i corsistitramite una breve carrellata <strong>dei</strong> miglioriprogetti espressione di apprendimentoe applicazione. Tra i sette progetti tutti dibuon livello presentati e discussi frontalmentecon tutta la docenza e i corsisti, nesono stati individuati quattro con particolarisviluppi in particolar modo nell’ambitoarchitettonico. In chiave architettonicail miglior progetto del geom. Cavalleri earch. Lampugnani che hanno posto unainteressante attenzione sulla forma al finedi ridurre le superfici perimetrali ottimizzandoil rapporto S/V, sul contenimento<strong>dei</strong> costi strutturali attraverso un interessanteconnubio tra cemento armato e acciaio,sulla minimizzazione dell’influenza<strong>dei</strong> coni d’ombra degli edifici circostanti esull’impatto acustico della viabilità automobilistica.Il tutto con un armonico e innovativorisultato d’impatto architettonico.Di altrettanto interesse sono i progetti<strong>dei</strong> geom. Prandi e Redaelli, <strong>dei</strong> geom.Conte e Paltanin e del geom. Danieli i cuiprogetti si sono distinti per la particolaritàespressiva articolando con un buonlivello architettonico le dinamiche volumetriche.Nell’ambito espressivo si sonoapprezzati i progetti <strong>dei</strong> geom. Moles eCazzetta e del geom. Signoroni. Dal puntodi vista impiantistico delle soluzionitermo-acustiche e delle fonti rinnovabilitutti i progetti hanno dimostrato un altolivello propositivo e risolutivo. Seguiràuna sintetica rassegna di immagini relativeai primi quattro progetti presentati •La valutazione finaleGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>19


ProfessioneIn questa pagina:due tavole del progetto vincitore(geom. Cavalleri e arch. Lampugnani).Nell’altra pagina, dall’alto in basso:il lavoro <strong>dei</strong> geometri Conte e Paltanin,la proposta <strong>dei</strong> geometri Prandi e Redaellie il progetto del geom. Danieli


Professione


Il <strong>Collegio</strong> incontra le AziendeLa Ricoh, in Italia dagli inizi degli anni OttantaLa nuova era dell’archiviazionedocumentale: l’archivio digitaleDal mercato delle tecnologie destinate all’Office Automation un’innovativasoluzione per ottimizzare i processi di archiviazione documentale.Addio alla vecchia e cara fotocopia? No, semplicemente archivieremoi documenti mentre li riproduciamo con la fotocopiatrice.» di Andrea GaffarelloLa rubrica “Il <strong>Collegio</strong> incontra leAziende” ospita in questo numerola Ricoh, leader in Italia nel mercatodell’Office Automation e dell’ICT epunto di riferimento per tutto il settore.La Ricoh opera in Italia con il proprio marchiodagli inizi degli anni ’80: nel 1990dall’accordo tra l’importatore italiano eRicoh Company di Tokyo nasce Ricoh ItaliaS.p.A. che dalla fusione con NRG ItaliaS.r.L. nel 2008 diventa l’attuale RicohItalia S.r.L. La sinergia creata fra le duestrutture ha dato vita ad una realtà aziendalecon un fatturato complessivo superioreai 315 milioni di euro (al 31 Marzo2007) ed una quota di mercato del 29%per quanto concerne le apparecchiaturemultifunzione (fonte: InfoSource, marzo2008) attestando il proprio ruolo di leadershipnella fornitura di prodotti e servizitecnologici, metodologici e progettualirivolti all’ambiente Office e di gestionedocumentale. L’approccio strategico diRicoh Italia è multi marchio e multicanale,orientato all’offerta di prodotti e servizicon i marchi Ricoh, Nashuatec, Gestetnere Rex-Rotary: la struttura commerciale,che attualmente si avvale di oltre 1.100collaboratori, è composta da cinque filiali(Milano, Torino, Verona,Firenze e Roma),che coprono così le piùsignificative aree economichedel Paese. Importanteanche la strutturaindiretta, composta da oltre 1.000 concessionari,rivenditori, distributori e da80 partner qualificati per la prestazionedi servizi a più elevato valore aggiunto.Ricoh Italia si conferma quale leader dimercato nella fornitura di periferiche(stampanti, multifunzione, dispositiviper l’alto volume ed il grande formato,fax), di software per la gestione documentalee servizi di gestione integrata tracui l’approccio consulenziale rivolto allarazionalizzazione delle apparecchiature,e quindi alla riduzione <strong>dei</strong> costi di riproduzione,denominato Total DocumentValue ® , ed infine il modello di offerta Payper Page, che consente al cliente di delegareogni onere gestionale a Ricoh incambio di un importo fisso sulla singolapagina effettivamente stampata.La New Office Automation S.r.L. è unaSocietà Partecipata da Ricoh Italia edopera direttamente a Milano e provinciadal 1983, con una particolare specializzazionenella commercializzazione, installazioneed assistenza tecnica di attrezzatureper ufficio. Il servizio offerto dallaNew Office Automation è caratterizzatoda un’ampia conoscenza ed esperienzadelle soluzioni hardware e software perstampa, invio e archiviazione documenti.New Office Automation offre soluzioni innovativeanche per la gestione documentale,soluzioni hw/sw per l’archiviazionedocumentale che consentono di informatizzaree gestire i documenti in modofacile, produttivo e conveniente, il tuttoa vantaggio dell'efficienza aziendale.Per esigenze specifiche, quali ad esempiol’archiviazione sostitutiva, l’acquisizionedi codici a barre, l’automazione per l’invio<strong>dei</strong> fax, ecc., New Office Automationoffre soluzioni “ad hoc” appositamentecalibrate per soddisfare qualsiasi esigenza.Le attività di assistenza tecnica e dipost-vendita sono strutturate per offrireun servizio rapido, efficiente ed adeguatoalle esigenze della clientela.Direttamente e mediante strutture omologatesparse sul territorio, New OfficeAutomation offre un servizio di assistenzacapillare, con l’impiego di ricambi eprodotti originali, al fine di garantire ilbuon funzionamento delle apparecchiatureassistite.In questo articolo, il dott. Antonio Guffanti,direttore commerciale di New OfficeAutomation, illustra i vantaggi di unsistema di archiviazione digitale rispettoa quello esclusivamente cartaceo. •22 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Il <strong>Collegio</strong> incontra le Aziende» di Antonio GuffantiDirettore commercialedi New Office AutomationIn molte aziende i tradizionali archivicartacei si stanno trasformando in archivielettronici. Ne derivano maggioreefficienza e affidabilità <strong>dei</strong> processi,risparmi di tempo, riduzione <strong>dei</strong> costi emaggiore sicurezza <strong>dei</strong> documenti.La carta è dunque destinata a sparireper sempre? No, semplicemente cambiail modo di utilizzarla: il documento vienedistribuito e archiviato in formato digitalee stampato solo quando è necessario.L’acquisizione del documento cartaceo ela sua indicizzazione, propedeutica allasuccessiva ricerca, sono il punto di partenzaper la creazione dell’archivio digitale.Di solito avviene che l’utente effettuala scansione tramite scanner e poi tornaal proprio pc per indicizzare il documento,avvalendosi della piattaforma di gestionedocumentale. Questo implica che l’aziendaè costretta ad acquistare tante licenzesoftware quanti sono gli utenti che hannonecessità di effettuare queste attività.Per fortuna quella appena descritta non èl’unica possibilità. I dispositivi multifunzionepossono infatti diventare il puntodi partenza per l’archiviazione elettronica,consentendo di effettuare non solo lascansione, ma anche l’indicizzazione deldocumento e di instradarlo verso la piattaformadi Document & Content Management.In questo modo non è più necessarioinstallare alcun tipo di applicativo sulpc dell’utente, che esegue tutte le attivitàdirettamente dal pannello di controllodella macchina opportunamente personalizzato.I vantaggi sono notevoli e vannoda una maggiore velocità nei tempi diesecuzione del processo a una maggioreefficienza dello stesso.Il fatto che scansione e indicizzazione diventinodisponibili per tutti non implicauna minore sicurezza <strong>dei</strong> documenti, dalmomento che è possibile controllare l’accessoai dispositivi multifunzione e alleloro funzionalità mediante procedure diautenticazione. Inoltre, tutto è trasparenteper l’utente, al quale non sono richiesteparticolari conoscenze tecniche e che nondeve imparare a fare uso di nuovi sistemio nuove interfacce, essendo già abituatoa utilizzare i dispositivi multifunzione.Il nuovo modo di gestire le attività discansione, di indicizzazione e di archiviazioneappena descritto è possibile graziea un software installabile direttamen-La carta non sparirà. Cambierà solo il mododi utilizzarla. I dispositivi multifunzionepossono diventare punto di partenzaper l’archiviazione elettronica, consentendodi effettuare non solo la scansione ma anchel’indicizzazione del documento. I tempidi esecuzione del processo sono più velociFig. 1Fig. 2Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>23


Il <strong>Collegio</strong> incontra le AziendeFig. 3Fig. 4Avvalendosi di un wizard di configurazioneinstallato sul proprio pc, l’amministratoredi sistema personalizza il pannello creandoicone e menu guida per automatizzare i processie snellire le attività, consentendo all’utentedi attribuire indici ai documenti e di instradarlirapidamente ai repository di destinazionete su una fotocopiatrice multifunzione -DigiDocFlow - che funge da middlewaretra il dispositivo multifunzione e le applicazionidocumentali in utilizzo. Avvalendosidi un wizard di configurazioneinstallato sul proprio pc, l’amministratoredi sistema personalizza il pannello deldispositivo creando icone e menu guidaper automatizzare i processi e snellire leattività, consentendo all’utente di attribuireindici ai documenti e di instradarliai repository di destinazione.La soluzione consente di definire centralmentele impostazioni di più multifunzioni,ognuno <strong>dei</strong> quali può essere caratterizzatoda workflow differenti a secondadelle esigenze <strong>dei</strong> vari dipartimenti aziendali.Questa flessibilità risulta vantaggiosaquando le periferiche sono posizionatesu più piani o distribuite in sedi diverse.Entriamo nel dettaglio del processo prendendocome esempio l’archiviazione diuna fattura:1. l’utente effettua la scansione del documentoe preme il tasto ‘fatture’ che è statoimpostato sul pannello del dispositivomultifunzione;2. appare un menu che guida l’utentenell’impostazione degli indici del documento,con immissione <strong>dei</strong> dati manualeoppure con selezione da campi preimpostatitramite menu pop-up che acquisisconoi dati dal database anagraficaaziendale. Questo può avvenire secondodue modalità:• definizione del nome del file, che puòessere anche molto esteso (esempio:fornitore-numero-data.<strong>pdf</strong>);• esportazione automatica degli indici infile XML, CSV o TXT;3. l’utente, sempre dal pannello del multifunzione,sceglie la destinazione. I filevengono distribuiti in base a regole predefinite;possono per esempio essereinviati a un folder, a un database, a unindirizzo di posta elettronica.Con un solo invio, il documento può esseretrasmesso a più destinazioni: graziealla cattura <strong>dei</strong> dati, ogni file acquisito èimmediatamente riconoscibile e rintracciabilenel file system.In conclusione l’archiviazione digitale:• converte i documenti in file PDF con testoricercabile (grazie a riconoscimentoOCR) e supporta il PDF/A come formatodi output;• riconosce i codici a barre inclusi neidocumenti acquisiti, indipendentementedalla posizione in cui si trovano: il valoredel codice a barre può essere utilizzato24 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Il <strong>Collegio</strong> incontra le Aziendeper definire il nome del file creato oppureper l’estrazione <strong>dei</strong> dati sul file XML;• permette di “timbrare” elettronicamenteogni file acquisito dalla scansione:il timbro può essere un testo fisso (esempio:“approvato”) oppure un testo variabilesulla base <strong>dei</strong> metadati acquisiti(esempio: data, numero di protocollo, numerodi pagine, nome dell’utente che haeseguito la scansione…). Inoltre pagineacquisite in tempi diversi, possono comporreun solo file Pdf, con timbri differentiper pagina (esempio: tipologia del documento,data di acquisizione);• si integra con tutti i sistemi di gestionedocumentale;• consente la creazione di file di back up.Nelle immagini:Fig. 1) Schema del Network.Fig. 2) Scanner automatico, fronte/retro,per archiviazione documentale.Fig. 3) Pannello di controllo del dispositivo.Fig. 4) Schema di distribuzione <strong>dei</strong> documentidigitalizzati.• I vantaggi dell’archivio digitale •l’indicizzazione e l’archiviazione del documento sonoeffettuate direttamente dal pannello di controllo dellamacchina opportunamente personalizzato;possibilità di creare archivi digitali dinamici e sicuri e dieliminare gli archivi fisici;migliora il worflow di scansione;maggiore efficienza (semplifica le operazioni manuali egli errori che possono derivare);riduzione <strong>dei</strong> tempi di indicizzazione e di archiviazione;gestione centralizzata <strong>dei</strong> documenti;compatibilità e integrazione con tutte le piattaformedocumentali, incluse quelle proposte dal Gruppo Ricoh;facilità di personalizzazione;riconoscimento <strong>dei</strong> codice a barre;possibilità di “timbrare” i documenti;è semplice e intuitivo, sia per gli amministratori chedevono personalizzare il pannello che per gli utenti <strong>dei</strong>dispositivi multifunzione.•••••••••••OTTIMIZZA E SEMPLIFICA LA GESTIONE DOCUMENTALE DEL TUO UFFICIO.Scopri le soluzioni di New Office Automation e Ricoh Italia per digitalizzare, ottimizzaree integrare il tuo workflow aziendale. Ti aspettiamo il 17 giugno presso Assolombardaper il seminario Lean Office: liberi di crescere. L’ufficio del futuro nasce da qui.La partecipazione è gratuita.Per prenotarsi: confermare la presenza al numero 0266169324 oppure a vendite@noa.it


Vita associativaElezioni Delegati Cassa2009/2013I risultati confermano la condivisione nelle scelte della Consulta regionale• di Pierpaolo Bonfanti<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati della Provincia di Milano• Nominativi <strong>dei</strong> geometri che hanno ottenuto voti<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati di Monza e Brianza• Nominativi <strong>dei</strong> geometri che hanno ottenuto votiElezioni <strong>dei</strong> Delegati alla Cassa Italiana di Previdenza• Riepilogo complessivo regionale26 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Vita associativaIl voto uniforme ha consentito il raggiungimento degli obiettiviI risultati confermano la condivisionenelle scelte della Consulta regionale» di Pierpaolo BonfantiIl 27 e 28 febbraio in Lombardia (cosìcome nel resto d’Italia) si sono svoltele elezioni <strong>dei</strong> nuovi delegati Cassaper il quadriennio 2009/2013, che, comesapete, si svolgono su scala regionale.Ebbene, il risultato finale ha registrato ilpieno recepimento degli accordi assuntidai presidenti nella sede istituzionaleregionale (Consulta), essendo stati elettitutti i 22 nominativi proposti dai rispettiviCollegi nell’apposita riunione tenutasi inpreparazione delle elezioni.Se per alcuni Collegi ci dobbiamo complimentareper l’uniformità del voto espressodai votanti (Lecco, Lodi, Mantova) peraltri, e tra questi spesso i più numerosi,tale proporzione è più difficile da realizzare.Per quanto riguarda il nostro <strong>Collegio</strong>poi, i seggi erano doppi, essendo statoaperto anche il seggio per l’elezione del15° consigliere: in tal modo l’attenzionenon poteva essere esclusivamente concentratasulle elezioni <strong>dei</strong> Delegati cassa,come più agevolmente avvenuto negli altriCollegi. Ad ogni buon conto i risultaticomplessivi mostrano, oltre ai brillantirisultati di Bergamo, anche gli ottimi risultaticonseguiti da Monza e Milano che,oltre ai delegati spettanti ai due Collegiin base al numero degli iscritti (4 per Milanoe 1 per Monza), hanno registrato ancheil maggior numero di voti tra i priminon eletti, rispettivamente Cesare Galbiatidi Monza con 229 voti e Paolo Maddalonidi Milano con 193 voti.Per una esauriente informazione sui risultatidelle votazioni, pubblichiamo letabelle con i risultati di Milano e Monza(tab. 1 e 2) e il riepilogo complessivoregionale, ottenuto sommando i voti diogni singolo <strong>Collegio</strong> provinciale (tab. 3).Il lusinghiero risultato complessivo, confermainoltre la grande collaborazionetra il <strong>Collegio</strong> di Milanoe quello di Monza e dellaBrianza. I due Collegi,forti di una radice storicacomune, sono caratterizzatida un consolidatorapporto con i rispettivi iscritti. Costoro,tra l’altro, stanno dando dimostrazione digrande entusiasmo e di maggior attenzionerispetto al passato per tutti gli eventidi interesse di categoria, compreso le nonsempre facili problematiche della Cassa.Per quanto riguarda Milano, in particolare,è a tutti evidente e dobbiamo compiacercicome stia recuperando in questianni maggiore credibilità. Lo si deveprimariamente al nuovo presidente che,coadiuvato da un consiglio ultimamenteparticolarmente collaborativo, ha impressouna positiva svolta alla conduzionedel <strong>Collegio</strong>.Senza tanti fronzoli e strombazzamenti,l’attività del <strong>Collegio</strong> si sviluppa ormailungo tutta la settimana. Il calendario <strong>dei</strong>corsi di formazione è “full” da gennaio adicembre: risparmio energetico, sviluppobioenergie, acustica, sicurezza cantieri,prevenzione incendi, successioni, disciplinafiscale <strong>dei</strong> trasferimenti immobiliari,catasto, urbanistica, corsi base e avanzatidi software (compreso l’ultimo di Photoshop)e i prossimi già in elaborazionesu stime, consulenze del giudice, arbitrati,amministratori di condominio, sono larisposta più efficace a quelle esigenze diformazione e di aggiornamento che tantiiscritti, al di là di normative più o menoobbligatorie, quotidianamente manifestanoper poter soddisfare le esigenzesempre maggiori della clientela e per farfronte a una legislazione in costante trasformazione.Tutto bene dunque! Sembraproprio di sì, ma guai a compiacersi, occorreperseverare su questa strada, senzamai guardarsi indietro.Il prossimo appuntamento sarà il consigliodi amministrazione della Cassa:auspichiamo che le forti sinergie tra iCollegi Lombardi portino ad avere unarappresentatività maggiore rispetto al recentepassato. È indubbio che l’autorevolezzaraggiunta con le ultime votazioni, ciservirà per orientare al meglio le scelte alivello nazionale. Nel frattempo formuliamovivi rallegramenti ai quattro delegatimilanesi risultati eletti, ricordando che ildifficile comincia ora: l’attuale situazioneeconomica è tra le più difficili degli ultimidecenni e anche le sfide che la Cassadovrà affrontare sono più complicate rispettoal recente passato.Occorre quindi preparazione, competenza,ma anche fermezza e coraggio che iprossimi dirigenti e delegati dovrannodimostrare per assicurare anche ai futuripensionati un sufficiente livello di tenoredi vita. •Milano sta recuperandomaggiore credibilità.Merito del nuovopresidentee di un Consiglioincisivo che ha impressouna svolta positivaalla conduzionedel <strong>Collegio</strong>. I corsidi formazione viaggianoa tutto vaporeGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>27


Tabella 128 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Tabella 1


Tabella 230 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Tabella 2Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>31


Tabella 3ELEZIONI DEI DELEGATI ALLA CASSA ITALIANA DI PREVIDENZA - QUADRIENNIO 2009/2013RIEPILOGO COMPLESSIVO REGIONALE32 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


ISCRIZIONE ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESECHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTICERTIFICATI SOA CAT. 0G01 - 0G12ASSOCIATI ANCE-ACEBCOPERTURE SRLCOPERTURE METALLICHE - LATTONERIESMALTIMENTO - CEMENTO - AMIANTO (ETERNIT)24028 PONTE NOSSA (Bg) - Via Spiazzi, 48 - Tel. 035 706024 - Fax 035 706071e-mail: duessecoperturesrl@tin.it


Dalla copertina34 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Dalla copertinaChe fare prima di acquistare un immobile ancora in costruzioneCaro casa:Milanododicesimain EuropaMa con la crisiaspettativeal ribassoVarati dalla Camera di Commercioil codice di autodisciplina, il contrattotipo e il vademecum per chi acquistaun appartamento da costruire.Solo nel centro-nord Europa,e in alcune città inglesi le abitazionicostano più che da noi. Londra la cittàpiù cara, con 4486 euro al mqGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>35


Dalla copertinaAnche a questo appuntamento il <strong>Collegio</strong> è vigile ed informa i propriiscritti. Per il radicamento sul territorio della figura del Geometra, per lecapacità di coordinamento e di interagire sulle figure che compongonola filiera immobiliare ritengo che questa sia materia che ci vede in primalinea. Ai contratti inviterei ad apporre la clausola dell’arbitrato investendoil <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>.» di Paolo MaddaloniLa casa è sempre più un miraggio peri milanesi. Da cinque anni prezzi insalita. Anche se con sempre menoenfasi: +0,4% nell’ultimo anno rispettoa +10% nel 2004. E nell’anno <strong>dei</strong> timoridi crisi le aspettative degli operatori sulmercato e il numero di compravenditesono al ribasso in sette casi su dieci.Se in Italia Milano è la più cara, anche rispettoa Roma, in Europa è dodicesima.Costa di più solo in alcune città inglesi(Londra, Bristol, Manchester, Birmingham,Edimburgo, Cambridge), in Lussemburgo,nei Paesi Baltici (Stoccolma, Oslo eTromsø), a Salisburgo in Austria. Emergeda un’indagine della Camera di Commerciodi Milano su dati Eurostat 1999-2006,Osmi-Camera di Commercio e Fimaa.E per chi ha deciso di comprare una casa,anche solo sulla carta perché l’immobileè in fase di costruzione, dal servizio Armonizzazionedel Mercato della Cameradi Commercio di Milano arrivano: il codicedi autodisciplina, il contratto tipoed il vademecum per la compravenditaimmobiliare di porzione di edifici in fasedi costruzione. I consigli principali per iconsumatori? Stipulare un contratto preliminare,inserire l’obbligo di fi<strong>dei</strong>ussionea garanzia della restituzione degli accontiprezzo versati, controllare che ci siala polizza assicurativa a copertura di gravidifetti o rovina totale o parziale dell’immobile.Richiedere informazioni sulla societàvenditrice, sulla situazione patrimonialee sulle sue precedenti operazioniimmobiliari. Ma anche sulla proprietàdel terreno, sulla regolarità urbanisticadel progetto e sul rilascio <strong>dei</strong> permessidi costruzione, sui finanziamenti eventualmenterichiesti dalla società perl’acquisto del terreno o per i lavori di costruzione.Controllare che all’interno delcontratto vengano specificatii tempi di realizzazionee le caratteristichecostruttive anche quelledi urbanizzazione da realizzarenella zona (adesempio servizi, metropolitane, parchi,asili ecc.). Questi alcuni degli aspetti piùimportanti che devono essere contenutie regolati nel contratto preliminare e nelcontratto notarile definitivo in modo daaffrontare l’importante impegno di acquistareuna casa di abitazione con le dovuteinformazioni e garanzie. Un’iniziativain collaborazione con i rappresentanti <strong>dei</strong>consumatori (Moica, Adiconsum, Confconsumatori,Movimento Consumatori,ACU, Cittadinanza Attiva, Movimento Difesadel Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).“Un settore importante quellodella casa, da un punto di vista economicoe di crescita di un territorio e legatoalla qualità della vita <strong>dei</strong> cittadini - hadichiarato Lucia Moreschi, consigliereCamera di Commercio per i consumatori -.E la Camera di Commercio propone unnuovo contratto tipo a difesa <strong>dei</strong> consumatorie anche delle imprese, per far crescerechiarezza e trasparente in un ambitocosì significativo”.“Il settore dell’edilizia - dice Claudio DeAlbertis, membro di giunta della Cameradi Commercio di Milano, presidenteANCE/ASSIMPREDIL - Associazione CostruttoriEdili Province di Milano, Lodi, Monzae Brianza - risente profondamente dellaattuale fase di incertezza di fronte ai rischidi crisi internazionale. Ecco perché laCamera di Commercio propone uno strumentoper prevenire le liti che rappresentanoun costo significativo e un quadrochiaro di regole che possa essere la necessariabase normativa per un rilancio”.“Dopo un decennio caratterizzato daincrementi rilevanti, siamo ora di fron-36 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Dalla copertinate ad un’inversione di tendenza - ha dichiaratoAntonio Pastore, presidente diOsmi, azienda speciale della Camera diCommercio di Milano -. Che il mercatoimmobiliare stia attraversando una fasenon certo positiva è confermato, oltreche dall’andamento <strong>dei</strong> prezzi, anchedalla contrazione delle compravendite.Tuttavia il bisogno di casa è ancora fortee rappresenta una parte determinantedella spesa <strong>dei</strong> milanesi”.COSA FARE PRIMA DI ACQUISTAREUN IMMOBILE ANCORA IN FASEDI COSTRUZIONECosa fare prima di comprare: richiedereinformazioni sulla società venditrice, sulterreno dove verrà costruito l’immobile,sui permessi di costruzione.Perché stilare un contratto preliminare?Tutela e vincola le parti.Cosa non dovrebbe mancare nel contratto:i tempi di realizzazione e consegna, lecaratteristiche costruttive dell’immobile,le cartine dettagliate, il prezzo, la fi<strong>dei</strong>ussionee la polizza per i danni.Il contratto tutela anche il venditore: sì,anche l’acquirente può risultare inadempientee subire la risoluzione del contratto.E se si litiga? In caso di controversie intema di vendita di immobili, il costruttoree l’acquirente potranno ricorrere alla conciliazionepresso la Camera di Commerciocompetente.QUALCHE REGOLA DA SEGUIREPER COMPRARE CASA IN SICUREZZAA cosa serve il contratto preliminare?Vincola le parti a rispettarlo e salvo specificheclausole (ad esempio di recessocontenute nel testo contrattuale o casi dirisoluzione per l’inadempimento di unadelle due parti), non è possibile cambiareidea, esercitare il recesso o sciogliersi dalvincolo.Cosa fare prima di scegliere il venditore el’immobile? Richiedere informazioni sullasocietà venditrice, sulla situazione patrimonialee sulle sue precedenti operazioniimmobiliari. Ma anche sulla proprietàdel terreno, sulla regolarità urbanisticadel progetto e sul rilascio <strong>dei</strong> permessi dicostruzione, sui finanziamenti eventualmenterichiesti dalla società per l’acquistodel terreno o per i lavori di costruzionee quindi sulla presenza di garanzie realiCosto medio al metro quadro di un appartamento: prime dodici città in Europa123456789101112LondonLuxembourgBristolManchesterStockholmOsloBirminghamSalzburgEdinburghTromsø (Norvegia)CambridgeMilano4.4863.6793.2003.1373.1022.9982.9352.8642.8212.8082.7552.715Elaborazione Camera di Commercio su dati Eurostat (1999-2006)Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>37


Dalla copertinaLe aspettative degli operatoriNumero compravenditeabitazioni in aumentoNumero compravenditeabitazioni stabileNumero compravenditeabitazioni in diminuzioneProspettive di negativitào positività prevalente in %:saldo punti percentualisu ipotesi di segno opposto,aumento meno diminuzioneTransazioniCrescita prezziPrezzi medi in euro20043152,516,514,510,73.9072005164639-236,84.1742006154640-253,04.300Elaborazione Camera di Commercio di Milano - Osmi su dati FIMAA2007103456-47-13,53,84.4622008102070-60-12,81,24.517*) I prezzi medi (solo Milano) sono riferiti al I° semestre di ogni anno indicato perla categoria appartamenti nuovi.*) La variazione delle transazioni è ricavata facendo riferimento al numero ditransazioni verificatesi nel I° semestre degli anni indicati (solo Milano).sugli immobili in corso di costruzione, suitempi di realizzazione e le caratteristichecostruttive, sulle parti ed opere comuni esu quelle di urbanizzazione da realizzarenella zona (ad esempio servizi, metropolitane,parchi asili ecc.).Dove reperire le informazioni? Nelle visureipotecarie effettuabili presso le Conservatorie<strong>dei</strong> Registri Immobiliari al finedi verificare gli atti di trasferimento e glieventuali gravami esistenti sull’immobile(ad esempio iscrizioni ipotecarie, pignoramenti),nonché l’elenco <strong>dei</strong> protesti,l’albo degli agenti di intermediazione immobiliaree il Registro delle Imprese consultabilipresso le Camere di Commercio.Cosa dovrà contenere il contratto?Gli estremi identificativi delle parti ed illoro regime patrimoniale, se coniugate,un’ampia e dettagliata descrizione dell’immobilein corso di costruzione (appartamentoe sue pertinenze - cantina, box/posto auto). Dovranno essere allegateal contratto preliminare le piantine, il capitolato<strong>dei</strong> lavori con le caratteristichetecniche della costruzione, un estratto<strong>dei</strong> progetti presentati presso il Comunee gli enti competenti a rilasciare le autorizzazionialla costruzione, un dossiertecnico con la descrizione <strong>dei</strong> principalimateriali, finiture ed accessori che sarannoutilizzati per la costruzione dell’immobile;l’esistenza di ipoteche o trascrizionipregiudizievoli; l’indicazione degliestremi del permesso di costruire o dellasua richiesta, l’indicazione almeno delleprincipali imprese che ristruttureranno orealizzeranno l’immobile; gli estremi dellafi<strong>dei</strong>ussione.I tempi di consegna. Occorre verificareche siano chiaramente fissati i terminifinali di esecuzione della costruzione, inmodo da programmare l’eventuale venditadella casa di proprietà, il trasloco, l’arredodella nuova abitazione. Sempre conle medesime finalità, sarà poi opportunoprevedere anche i termini di consegnadell’abitazione.Il prezzo. È importante che l’importo delprezzo sia espressamente dichiarato fissoed invariabile e che non vi sia la possibilitàche venga aumentato, con il rinvio acosti non definiti che potrebbero sopravveniree non determinabili con certezza.Devono essere indicate con chiarezzale modalità e i termini con cui il prezzodovrà essere pagato: bonifici bancari oversamenti diretti su conto corrente o altreforme in grado di assicurare la provacerta dell’avvenuto pagamento e il titolo38 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Dalla copertinaCosto medio al metro quadro di un appartamento:la posizione in Europa delle città italiane12131418232527303940435152647072848695108110112113114125126127128131139143147MilanoBolognaRomaFirenzeVeneziaTrentoSalernoNapoliTorinoVeronaBresciaGenovaAnconaTriestePadovaModenaCremonaPerugiaCagliariPotenzaCampobassoBariCasertaSassariPescaraFoggiaPalermoCatanial’AquilaCatanzaroReggio di CalabriaTarantoElaborazione Camera di Commercio su dati Eurostat (1999-2006)per cui le somme sono pagate ossia seacconto, caparra confirmatoria (ai sensidell’art. 1385 cod. civ.), e/o saldo prezzo.In caso di inadempimento. Se le sommesono versate a titolo di caparra confirmatoria,l’acquirente inadempiente perdela somma versata; se inadempiente è laparte venditrice sarà invece quest’ultimaa dover restituire la somma ricevuta a titolodi caparra, oltre a una somma di pariimporto, ossia, in totale, il doppio dellasomma ricevuta.La fi<strong>dei</strong>ussione a favore dell’acquirente…Tutte le somme pagate e da pagare (adeccezione di quelle che potranno essereerogate da un istituto mutuante) finoalla stipulazione del contratto definitivo,dovranno essere garantite da fi<strong>dei</strong>ussionebancaria o assicurativa che dovrà essereconsegnata dalla società venditricecontestualmente alla stipulazione delcontratto preliminare a pena di nullitàdello stesso. In questo modo è garantitala restituzione di tutte le somme pagate.La fi<strong>dei</strong>ussione cessa di avere effetto almomento della stipulazione del contrattonotarile definitivo.…e la polizza per i danni. La società venditriceè obbligata a rilasciare a favoredell’acquirente e contestualmente allastipulazione del contratto notarile definitivouna polizza assicurativa indennitariadecennale a copertura <strong>dei</strong> danni materialie diretti all’immobile, compresi i danni aiterzi derivanti da rovina totale o parzialedell’immobile o da gravi difetti costruttivi,che si potranno manifestare dopo cheè stata acquistata la proprietà dell’immobilee quindi dopo la stipulazione del contrattodefinitivo notarile.Quali sono le azioni a tutela del compratorein base alle norme sulla venditae sull’appalto? Il contratto può ritenersinullo ad esempio se non viene inseritala fi<strong>dei</strong>ussione bancaria o l’assicurazione.Oppure in caso non si rispetti il contrattopreliminare: manchi ad esempio la2.7152.6822.6472.4872.2722.1902.0942.0071.7851.7501.7381.6731.6691.5701.4931.4821.3941.3681.2611.1851.1651.1591..1511.1451.0931.0911.0371.024978821752661descrizione dell’immobile o l’indicazionedel prezzo. L’acquirente inoltre è tutelatoin caso di vizi e/o difetti dell’abitazione oin presenza di vincoli e/o di rivendicazionida parte di terzi della proprietà dell’immobilee quindi può, a sua scelta, sospendereil pagamento del prezzo, domandarela risoluzione del contratto ovvero la riduzionedel prezzo ed il risarcimento deldanno. Se il venditore è anche costruttoredell’immobile oggetto del contratto, ilGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>39


Dalla copertina40 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Dalla copertinacompratore potrà chiedere, in alternativaalla riduzione del prezzo o alla risoluzionedel contratto, che i vizi siano eliminatia spese del costruttore, la denuncia <strong>dei</strong>vizi/delle difformità deve essere effettuataentro 60 giorni dalla scoperta, mentrel’azione deve essere iniziata entro dueanni dalla consegna dell’immobile.In generale, l’acquirente, in presenza dicomportamenti del venditore considerati“illegittimi”, deve valutare con attenzionese rifiutarsi di stipulare il contratto definitivoo di prendere in consegna l’immobileper non esporsi al rischio di risultareinadempiente a sua volta, salvo vi sianogravi difetti quali infiltrazioni, muffe, difettid’impermeabilizzazione dell’edificioo delle pareti, larghe cadute dell’intonacoo del rivestimento, gravi difetti negli impianti,crepe nelle pareti, mancato rispettodi norme tecniche di costruzione, diminuzionedelle superficie superiore ad unventesimo. In questi casi, o in altri possibiliche vanno esaminati caso per caso,l’acquirente può legittimamente rifiutarsidi ricevere la consegna dell’immobile, dicorrispondere parte del prezzo o il saldoe/o di stipulare il contratto definitivo notarile.Dall’altra parte, anche il venditorepuò rifiutarsi di stipulare il contratto definitivoe consegnare l’immobile se l’acquirenteè inadempiente, ad esempio non èin regola con il pagamento degli accontiprezzo.Il contratto tutela anche il venditore.Anche l’acquirente può risultare inadempientee subire la risoluzione del contrattoe il risarcimento del danno in caso, adesempio, di mancato pagamento di tuttoil prezzo o di una sua parte (la risoluzionepotrà essere ottenuta in caso di mancatopagamento di una parte consistente delprezzo) o per esempio di mancata stipulazionedel contratto definitivo per motivinon addebitabili all’acquirente o per laviolazione di altri obblighi essenziali specificamenteprevisti nel testo del contrattopreliminare.A chi dovranno rivolgersi le parti perla soluzione di eventuali controversie?In caso di controversie in tema di venditadi immobili, il costruttore e l’acquirentepotranno ricorrere alla conciliazionepresso la Camera di Commercio IndustriaArtigianato e Agricoltura competente ovveroinstaurare la controversia nel forocompetente, che potrà essere il Tribunaledel luogo di residenza dell’acquirente sequesti può essere considerato un consumatore.•• In platea •Al convegno, svoltosi il 4 febbraio scorso nella sede della Camera di Commercio,in via Meravigli, sono intervenuti:Claudio De Albertis, membro di Giunta della Camera di Commercio di Milanoe presidente Assimpredil-ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) •Paolo Giuggioli, presidente Ordine Avvocati di Milano • Giorgio De Nova,ordinario di Diritto Civile presso l’Università Statale di Milano e membro dellaCommissione contratti della Camera di Commercio di Milano • Carmen Leo,avvocato in Milano e membro della Commissione contratti della Camera di Commerciodi Milano • Franco Casarano, presidente nazionale Assocond-Conafi• Antonio Pastore, presidente O.S.M.I. Borsa Immobiliare, azienda speciale dellaCamera di Commercio di Milano • Domenico De Stefano, presidente ConsiglioNotarile di Milano • Domenico Storchi, vicario FIMAA Milano - ImmobiliareMatildica S.r.l. • Flavio Tresoldi, presidente della Commissione Catasto dell’Ordinedegli Ingegneri Provincia di Milano • Paolo Landi, presidente Adiconsum• Francesca Arnaboldi, presidente Confconsumatori. Conclude i lavori LuciaMoreschi, consigliere della Camera di Commercio di Milano.Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>41


Camera ArbitraleIl Consiglio arbitrale della CdC di MonzaRegolare il mercatonel postmodernoIl modello di Stato-nazione non è più adeguatoad interpretare la realtà. La globalizzazionerimescola le strutture gerarchiche, diluisceil modello costituzionale di governabilità e con essoi meccanismi di regolamentazione del mercato» di Renato MattioniSegretario generale della Cameradi Commercio di Monza e BrianzaLa pretesa e la responsabilità di governarele relazioni fra imprese, epiù in generale quelle umane, nonpuò prescindere da una riflessione sulparadigma che utilizziamo per interpretarela realtà. In estrema sintesi possiamodire che il paradigma interpretativo delloStato nazione di matrice weberiana nonè più sufficiente a comprendere la realtàe a governarla. Di certo non ci aiuta acomprendere la crisi, epocale, che stiamovivendo. Assistiamo invece a un vortice dispinte centripete e centrifughe che seda una parte sono volte ad affermareidentità locali e particolari - in cui in uncerto senso possiamo includere le autonomiefunzionali come le Camere diCommercio - dall’altra includono anchespinte verso l’esterno, ovvero le dinamichedella globalizzazione, che insiemedepotenziano lo Stato nazione.Altrettanto obsoleto sarebbe l’utilizzodella dimensione territoriale per l’interpretazionedel sistema impresa che proprioin quanto sistema prescinde dal quied ora, per chiamare, invece, in causa dimensionitemporali e geografiche di piùampia estensione, proprio in virtù dellereti di relazioni che le imprese hanno cone nel mondo. Nella precedente concezione,i mercati nazionali interagivano traloro e gli ordinamenti giuridici nazionalia seguito. La comunità degli affari risolvevaprima il rapporto con lo Stato-nazione,e solo in base a questo orientamentosi rivolgeva all’esterno. È evidente chequesto modello non è più adeguato adinterpretare la realtà. La globalizzazionerimescola le strutture gerarchiche, diluisceil modello costituzionale di governabilitàe con esso i meccanismi di regolamentazionedel mercato. La forbice traStato-nazione (ed apparato) ha dunqueprodotto sacche di autonomia recente etendenzialmente autoregolata, fra cui leCamere di Commercio. Istituzioni al serviziodelle imprese che incrociano elementiterritoriali con quelli funzionali di unaattività economica glocal. Proprio con lalegge di riforma 580/93, il legislatore havoluto rafforzare il ruolo delle Camere diCommercio nella relazione con il sistemadelle imprese e la posizione super partesnella regolazione del mercato.Alla luce di questi cambiamenti di fondoacquisisce quindi un significato e una legittimazionela costituzione di un ConsiglioArbitrale della Camera di Commerciodi Monza e Brianza, una via alternativae complementare alla giustizia ordinariaper rendere più efficace il rapporto fra glioperatori economici. •La variegata comunitàdegli affari risolvevaprima il rapportocon lo Stato-nazione,e solo in basea questo orientamentosi rivolgeva all’esterno.Questo modellonon è più adeguatoa interpretare la realtà42 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


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<strong>Collegio</strong> e RegioneDopo il varo del D.D. n. 632 che istituisce il Nucleo Tecnico di CoordinamentoOsservatorio permanentedella pianificazione territorialeUn modello organizzativo che ha le finalità di far diventare l’Osservatoriostrumento conoscitivo a disposizione dell’Assessorato e luogo ove evidenziareil trend delle trasformazioni territoriali della nostra Regione nonchéle proposte di miglioramento delle criticità» di Francesca PatriarcaOsservatorio, VAS e Sistema Informativosono i tre strumenti fondamentaliper supportare il governodel territorio lombardo impostato dallal.r.12/05. Affrontiamo in questo numero iltema dell’Osservatorio che “…..provvedeal monitoraggio delle dinamiche territorialie alla valutazione degli effetti derivantidall’attuazione degli strumenti dipianificazione…” art.5 l.r.12/05.Di recente è stato approvato il decreto(D.D. n.632 del 20/01/09) che dà avvioformale alle attività dell’OsservatorioPermanente della Programmazione Territorialecon la costituzione di un NucleoTecnico di Coordinamento, che supporteràl’Osservatorio (istituito con Deliberazionedi Consiglio Regionale del 30/09/08).L’attivazione dell’Osservatorio assicureràla partecipazione degli Enti Locali esi avvarrà della collaborazione di Società,Fondazioni regionali, Associazioni erappresentanze professionali operanti inLombardia in materia territoriale. Il provvedimentoamministrativocitato, in realtà, rendeufficiale l’attività di monitoraggiodella pianificazioneterritoriale cheè stata avviata da un paiod’anni nella prima stagione di attuazionedella l.r.12/05.Cosa è stato fatto concretamente finora?Dalle fonti informative disponibili (BollettinoUfficiale della Regione Lombardia,ove vengono pubblicati gli avvii del procedimento,gli elenchi <strong>dei</strong> comuni finanziatida Regione per la predisposizione<strong>dei</strong> PGT, le richieste di partecipazione adiniziative varie per la predisposizione <strong>dei</strong>PGT, gli archivi informatici della VAS e delSIT) nei Rapporti 2007 e 2008 viene raccoltoinnanzitutto lo stato d’avanzamentodel procedimento di formazione del PGTnei comuni lombardi. Vi sono contenutepoi alcune valutazioni sull’andamentoGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>45


Grafico 1 - Fonte: Regione LombardiaPercentuale <strong>dei</strong> comuni che hanno attivatoIl procedimento di PGT(Rilevazione dal 01.01.2006 al 31.10.2008)Grafico 1Grafico 2 - Fonte: Regione LombardiaPercentuale <strong>dei</strong> comuni che hanno avviato,adottato e approvato il PGT(Rilevazione dal 01.01.2006 al 31.10.2008)Grafico 3 - Fonte: Regione LombardiaComparazione tra i comuni che hanno avviato il PGTe i comuni che non hanno attivato lo strumento urbanisticonelle annualità 2006 - 2007 e 2008(Rilevazione dal 01.01.2006 al 31.10.2008)Grafico 4Distribuzione territoriale nelle varie province <strong>dei</strong> comuniche hanno intrapreso la formazione del PGTGrafico 2 Grafico 3Grafico 446 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


<strong>Collegio</strong> e Regionedel processo in rapporto a parametridi tipo quantitativo, nonché lo stato diattuazione degli altri strumenti di pianificazioneterritoriale (PTR, Piani territorialid’area, Piani territoriali provinciali,strumenti della pianificazione integrata).Interessante infine la ricerca che accompagnalo studio, che conduce un’analisicritica di alcuni PGT in rapporto a determinatiparametri di qualità, come contenutostrategico <strong>dei</strong> Documenti di piano,utilizzo di forme di compensazione ambientale,perequazione, incentivazione volumetriche,procedura di VAS. La modalitàdi lavoro dell’Osservatorio è quella diprocedere per gradi, informando Giuntae Consiglio in primo luogo sull’avanzamentodel quadro statistico della predisposizionedegli strumenti e successivamentesul repertorio di best practicesnell’elaborazione degli stessi. L’attivitàprocederà nel corso del 2009 allargandoil campo delle informazioni ai vari aspettiapplicativi della dinamica legislativa.Si vedano di seguito alcune considerazionisvolte nel Rapporto 2008 rispettoai PGT. Le analisi condotte garantisconouna ricognizione esatta dell’avanzamentodella procedura comunale in riferimentoalle fasi di adozione e approvazionefinale fino al 30 ottobre 2008.Il 60% <strong>dei</strong> comuni lombardi ha avviatoformalmente la procedura di predisposizionedel PGT. Di questi il 4,6% (71) haadottato il nuovo strumento, mentre il4,3%,(67) sono arrivati all’approvazioneed hanno un Piano operante. L’evidentedifferenza numerica tra i comuni chehanno avviato la procedura e quelli dovel’iter ha compiuto gli avanzamenti significatividell’adozione prima e dell’approvazionepoi è segno di come sia ancoralento e non privo di problemi l’applicazioneconcreta <strong>dei</strong> nuovi strumenti di pianificazione.Tra il 2006 ed il 2008 c’è stata una accelerazionenell’avvio del processo tantoche in quasi tutte le province lombardepiù della metà <strong>dei</strong> comuni ha attivato ilprocesso. In particolare si osserva che lapercentuale <strong>dei</strong> comuni con avvio formaledella procedura rispetto al totale <strong>dei</strong>comuni provinciali risulta essere particolarmenteelevata a Cremona e a Bergamo,mentre per valore assoluto di comunispicca la provincia di Brescia. Quantoall’approvazione finale, data l’esiguità<strong>dei</strong> numeri, è sufficiente evidenziare chele province di Milano con 19 comuni, Brescia,14, e Bergamo, 9 sono le provincedove sono presenti più comuni con PGTapprovato.Rispetto alla dimensione demografica<strong>dei</strong> comuni che hanno iniziato il procedimentodi predisposizione del PGT,avendo come riferimento le tre categoriedimensionali assunte negli atti di indirizzoregionale, e cioè comuni al di sotto<strong>dei</strong> 2000 abitanti, tra i 15.000 e i 2000 esopra i 15.000, la categoria più numerosaè quella <strong>dei</strong> comuni tra i 2.000 e i 15.000abitanti. Si tratta cioè del 60% della totalità<strong>dei</strong> comuni appartenenti a questacategoria. Per la approvazione finale delPGT, la percentuale diminuisce al 6. •OGGI LE CITTÀ AVRANNOI POLMONI PIÙ PULITIAURANOX ® : la prima tegola antismog Wierer.Auranox è il frutto evoluto della ricerca Monier: è la nuovarivoluzionaria tegola in grado di neutralizzare gli agentiinquinanti prodotti dal traffi co cittadino e dai sistemi diriscaldamento.Bastano 200 m 2 di Auranox per smaltire, nel corso di unanno, l’inquinamento prodotto da un’auto di media cilindratache percorra ca. 18.000 km.Auranox: dall’alba al tramonto, ogni giorno, tutti i giorni,pulisce il nostro cielo e le nostre città.Wierer è un marchio di Monier SpA,Via Valle Pusteria, 21- 39030 Chienes (BZ)www.wierer.it info.it@monier.com


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GiurisprudenzaDirettore lavori: quale ruoloe quali responsabilitàUna professione sempre più spesso vittima di una confusione di ruoli. Secondo la dottrina, il direttore <strong>dei</strong> lavoririsponde verso il committente secondo la disciplina delle professioni intellettuali: pertanto, le responsabilitàdi appaltatore e direttore <strong>dei</strong> lavori non sarebbero solidali, bensì alternative» di Michele SpecchioSegretario del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureatidi Monza e BrianzaUna figura professionale che fatica a trovarechiarezza nella dottrina, indubbiamenteè quella del Direttore <strong>dei</strong> Lavorinell’ambito degli appalti privati, questoperché, spesso confusa con quella del Direttoredi Cantiere o perché considerata in ognicaso solidale con le responsabilità dell’impresa appaltatrice.Sovente il tecnico si trova in difficoltà ed imbarazzo a difenderela propria professionalità per la confusione <strong>dei</strong> ruoli che avolte la gente commette nell’individuazione delle responsabilitàquando le cose non vanno per il verso giusto. Una famosacanzone allegra ma significativa, ripete “se sei bello ti tirano lepietre, se sei brutto ti tirano le pietre, qualsiasi cosa fai ti tiranole pietre”. È quello che spesso accade alla nostra professioneormai sottoposta ad un intreccio di responsabilità e, a volte,le pietre diventano macigni. A tale proposito si ritiene utile richiamaresul tema pronunciamenti di carattere giuridico emersida sentenze di vari gradi del Tribunale e della Cassazione.Conoscere bene le responsabilità collegate alle competenzeprofessionali, non può prescindere dallo svolgimento della professionee dagli aspetti della formazione, elemento necessarioper assumere in piena consapevolezza il ruolo che si assumenell’ambito del rapporto fiduciario legato ad ogni mandato.GIURISPRUDENZA TRATTA DAL PORTALE“DIRITTO & DIRITTI”Secondo la dottrina maggioritaria, la responsabilità del direttore<strong>dei</strong> lavori ex art. 1669 sarebbe di tipo contrattuale; anchela giurisprudenza aveva in un primo tempo mostrato questoorientamento, sostenendo che il direttore <strong>dei</strong> lavori rispondeverso il committente secondo la disciplina delle professioniintellettuali: pertanto, le responsabilità di appaltatore e direttore<strong>dei</strong> lavori non sarebbero solidali, bensì alternative l’unaall’altra, senza possibilità di regresso. Nella giurisprudenza dimerito, emblematica è la sentenza pronunciata da App. Milano,21 maggio 1974, che riprende i principi espressi dalla Cassazionenegli anni precedenti riguardo al progettista, estendendolianche al direttore <strong>dei</strong> lavori: “con specifico riferimento alla re-sponsabilità del progettista si è dalla S.C. statuito che questiverso il committente risponde in base ai principi relativi alladisciplina delle professioni intellettuali (Cass. 10 maggio 1961,n. 1112). L’appaltatore ed il progettista rispondono dunqueverso il committente sulla base di un diverso titolo; da ciò si faderivare il principio che le due responsabilità non debbono ritenersisolidali (Cass. 27 marzo 1965, n. 1520). Esse e le relativeazioni stanno quindi in concorso non cumulativo, né graduale,ma alternativo; il committente può rivolgersi per l’intero dannocontro il solo appaltatore o contro il solo progettista, a suascelta; una volta soddisfatto per l’intero da uno <strong>dei</strong> due, nullapuò pretendere dall’altro; soddisfatto da uno solo in parte, puòagire contro l’altro per la differenza. A sua volta, chi abbia soddisfattoil committente non ha regresso verso l’altro debitore,perché nei rapporti fra i due debitori non si possono estendereanalogicamente le regole proprie delle obbligazioni solidali(Cass. 6 settembre 1968, n. 2887). Allo stesso modo, si atteggiail concorso tra la responsabilità del direttore <strong>dei</strong> lavori e quelladell’appaltatore, perché anche in questa ipotesi la responsabilitàdell’appaltatore, derivando dalla violazione di un contrattodi appalto, è alternativamente concorrente e non solidale rispettoa quella che può ascriversi o al direttore <strong>dei</strong> lavori, derivantedalla violazione di un contratto di prestazione d’operaprofessionale”. Sostengono la responsabilità alternativa ancheCass. 16 maggio 1973, n. 1388; App. Firenze, 15 aprile 1966;App. Roma, 27 maggio 1964; Trib. Perugia, 16 ottobre 1964.Successivamente, tuttavia, è prevalsa la tesi secondo cuil’art. 1669 configurerebbe una responsabilità extracontrattualee la giurisprudenza ha esteso la sua applicabilità anche alprofessionista intellettuale incaricato della direzione <strong>dei</strong> lavori,il quale risponderà in solido con l’appaltatore ed altri soggettieventualmente responsabili. Si veda la recente Cass. 14 ottobre2004, n. 20294, per la quale, in tema di contratto di appalto,qualora il danno subito dal committente sia conseguenza <strong>dei</strong>concorrenti inadempimenti dell’appaltatore e del direttore <strong>dei</strong>lavori (ovvero del progettista), entrambi rispondono solidalmente<strong>dei</strong> danni, essendo sufficiente, per la sussistenza dellasolidarietà, che le azioni e le omissioni di ciascuno abbianoconcorso in modo efficiente a produrre l’evento, a nulla rilevandoche le stesse costituiscano autonomi e distinti fatti illeciti,o violazioni di norme giuridiche diverse. I soggetti chiamati arispondere in virtù dell’art. 1669 sono precisati da Cass. 30maggio 2003, n. 8811, secondo cui la natura extracontrattualedi tale responsabilità trova applicazione a carico di coloro cheGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>49


Giurisprudenzaabbiano collaborato nella costruzione, sia nella fase di progettazioneo <strong>dei</strong> calcoli relativi alla statica dell’edificio, che inquella di direzione dell’esecuzione dell’opera, qualora dettarovina o detti difetti siano ricollegabili a fatto loro imputabile.Per Cass. 10 settembre 2002, n. 13158 può essere responsabileex art. 1669 perfino lo stesso committente che abbia provvedutoalla costruzione dell’immobile con propria gestione diretta,ovvero sorvegliando personalmente l’esecuzione dell’opera, sìda rendere l’appaltatore un mero esecutore <strong>dei</strong> suoi ordini; ilpresupposto della responsabilità risiede quindi, e in ogni caso,nella partecipazione alla costruzione dell’immobile in posizionedi “autonomia decisionale”, in difetto della quale lo stesso appaltatoresfugge a tale forma di responsabilità (nella specie, laS.C. ha escluso che potesse assumere la responsabilità sancitadall’art. 1669 c.c. il fornitore <strong>dei</strong> materiali utilizzati, non implicandotale prestazione, che si esaurisce nella consegna <strong>dei</strong>prodotti richiesti, alcuna partecipazione, nemmeno indiretta,alla costruzione dell’immobile). Sul tema della responsabilitàsolidale si è pronunciata anche Cass. 22 agosto 2002, n. 12367,secondo cui i coautori di un illecito aquiliano rispondono in solidonei confronti del danneggiato, quand’anche le rispettive condottesiano state tra loro indipendenti, a condizione che esseabbiano concorso in modo efficiente alla produzione dell’evento(il principio è stato affermato dalla S.C. in tema di appalto,con riferimento ai danni risentiti dal committente in conseguenza<strong>dei</strong> concorrenti inadempimenti, ancorché relativi a contrattidifferenti, dell’appaltatore e del progettista-direttore <strong>dei</strong> lavori).Dello stesso avviso è Cass. 28 novembre 2001, n. 15124:secondo i principi generali in materia d’illecito, contrattuale odextracontrattuale che sia, ove un unico evento dannoso sia imputabilea più soggetti, è sufficiente, al fine di ritenere la solidaleresponsabilità di tutti nell’obbligo risarcitorio, che le azioni e/ole omissioni di ciascuno abbiano concorso in modo efficiente aprodurre l’evento, ond’è che, stante l’autonomia dell’appaltatorenell’esecuzione dell’opera, questi è, comunque, tenuto adagire nel rispetto delle regole dell’arte sua e, pertanto, è responsabiledel danno cagionato al committente pur ove soggetto adun’ordinaria ingerenza da parte di questi e/o del direttore <strong>dei</strong>lavori dallo stesso nominato; allorché, infatti, il danno derivi dacarenze o vizi imputabili al progetto fornito dal committente e/oalla direzione <strong>dei</strong> lavori da parte del preposto del committente,la responsabilità relativa ed il conseguente obbligo risarcitorioincombono ciò non di meno anche sull’appaltatore quandoquesti, accortosi del vizio, non lo abbia denunziato tempestivamenteal committente manifestando formalmente il propriodissenso, ovvero quando non abbia rilevato i vizi, pur potendoe dovendo riconoscerli in relazione alla perizia ed alla capacitàtecniche da lui esigibili nel caso concreto; denunzia e dissensoche, tuttavia, non lo esimono dalla responsabilità quando la paleseeventualità del danno avrebbe dovuto indurlo ad astenersiin ogni caso dall’esecuzione dell’opera o della parte di essa riscontrateforiere della situazione di pericolo.Cass. 11 agosto 2000, n. 10719 precisa che la responsabilitàex art. 1669 esula dai limiti del rapporto contrattuale corso trale parti, per assumere la configurazione propria della responsabilitàda fatto illecito; accertare se sussista o meno nesso causaleè, poi, questione di fatto, come tale rimessa al giudice delmerito. Conformi all’orientamento maggioritario sono anche:Cass. 28 gennaio 2000, n. 972 (qualora il danno risentito dalcommittente di un contratto di appalto sia ascrivibile alle condotteconcorrenti dell’appaltatore e del direttore <strong>dei</strong> lavori,entrambi sono solidalmente responsabili del danno, a nulla rilevandola diversità <strong>dei</strong> titoli cui si ricollega la responsabilità);Cass. 07 gennaio 2000, n. 81; Cass. 26 aprile 1993, n. 4900;Cass. 29 gennaio 1985, n. 488, per la quale sia in tema di responsabilitàcontrattuale che di responsabilità extracontrattuale,se l’unico evento dannoso è imputabile a più persone, è sufficiente- al fine di ritenere la responsabilità di tutte nell’obbligodi risarcimento - che le azioni od omissioni di ciascuna abbianoconcorso in modo efficiente a produrre l’evento, a nulla rilevandoche costituiscano distinti ed autonomi fatti illeciti o violazionidi norme giuridiche diverse (nella specie, è stata ritenuta solidalela responsabilità, per il danno risentito da una cooperativaedilizia, del direttore <strong>dei</strong> lavori e dell’impresa appaltatrice perinadempienza ai rispettivi contratti, avendo l’impresa procedutoalla costruzione di un muro con materiali inidonei e conmodalità non conformi alle regole tecniche). Risolve una questionedi carattere processuale Cass. 27 aprile 1989, n. 1948,secondo cui la deduzione di una responsabilità del progettistae/o del direttore <strong>dei</strong> lavori, esclusiva o concorrente con quelladell’appaltatore convenuto in giudizio per rispondere, ai sensidell’art. 1669 c.c., dell’esistenza di gravi difetti costruttivi, nondà luogo ad un’ipotesi di litisconsorzio necessario di caratteresostanziale (che impone di integrare il contraddittorio), bensìpuò comportare, configurandosi una comunanza di causa, lachiamata del progettista e/o del direttore <strong>dei</strong> lavori per ordinedel giudice ex art. 107 c.p.c., e così ad un litisconsorzio necessariodi carattere processuale (di cui va assicurato il rispettonelle successive fasi del giudizio), senza che il mancato usodel potere di ordinare l’intervento del terzo possa formare oggettodi sindacato da parte del giudice d’appello (che non potrebberimettere la causa al primo giudice ostandovi il dispostodell’art. 354 c.p.c.) od, a fortiori, in sede di legittimità.Sullo stesso punto vi è anche una pronuncia di App. Cagliari, 22aprile 1993, per cui la deduzione di una responsabilità dell’appaltatoreex art. 1669, concorrente con quella del progettista edel direttore <strong>dei</strong> lavori, non configura un’ipotesi di litisconsorzionecessario di carattere sostanziale (che impone di integrareil contraddittorio), poiché la decisione può essere utilmentepronunciata nei confronti solo di alcuni di tali soggetti, rimanendoimpregiudicata la possibilità di accertare in altro giudizio laconcorrente responsabilità degli altri.Conforme all’orientamento maggioritario della Cassazione è lapiù recente giurisprudenza di merito. Per Trib. Pescara, 13 settembre1999, la natura extracontrattuale della responsabilitàprevista dall’art. 1669 c.c. a carico del committente della costruzionecomporta che in essa possa concorrere solidalmenteil direttore <strong>dei</strong> lavori, nel caso in cui il danno subito dal committentedi un contratto di appalto sia conseguenza <strong>dei</strong> concorrentiinadempimenti relativi a contratti differenti (appalto e operaprofessionale) che vincolano entrambi i soggetti a rispondere atitolo di garanzia <strong>dei</strong> gravi vizi e difetti dell’opera edilizia. In sensoconforme si sono pronunciati: App. Lecce-Taranto, 10 giugno1997; Trib. Roma, 17 novembre 1993; A. Cagliari, 22 aprile 1993(la disciplina dell’art. 1669 c.c. si applica non solo nei confrontidell’appaltatore ma anche nei riguardi del progettista e/o direttore<strong>dei</strong> lavori, poiché la relativa responsabilità esula dai limitidel rapporto contrattuale intercorso tra le parti per assumerela configurazione propria della responsabilità per fatto illecito);App. Perugia, 12 marzo 1991 (non sono cause di esonero della50 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


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Giurisprudenzaresponsabilità del costruttore ex art. 1669 c.c. né la natura delterreno, né le manchevolezze del progetto, salvo che l’esecuzionefosse ordinata all’imprenditore nonostante i suoi contraririlievi, né la responsabilità del direttore <strong>dei</strong> lavori, che si aggiungeeventualmente a quella del primo).A questo punto, constatato che per la giurisprudenza anche ildirettore <strong>dei</strong> lavori può rispondere a norma dell’art. 1669, emergela necessità di identificare quali compiti spettino al soggettopotenzialmente responsabile nel corso dell’esecuzione dell’opera,nonché quale sia il grado di diligenza richiesta.L’obbligazione del direttore <strong>dei</strong> lavori, a differenza di quella delprogettista, è qualificata tradizionalmente dalla giurisprudenzacome un’obbligazione di mezzi (Cass. 22 marzo 1995, n. 3624;Cass. 21 ottobre 1991, n. 11116); ciò non esclude tuttavia che gliobblighi del direttore possano essere in realtà molto gravosi,fino a far venire meno le differenze rispetto ad una tipica obbligazionedi risultato. La responsabilità solidale rappresenta infattila scelta più logica nel caso di un illecito extracontrattualee l’affermazione di una responsabilità solidale tra soggetti obbligatia diverso titolo comporta una parificazione, seppur sanabilecon meccanismi di rivalsa, fra coloro che dovrebbero esseretenuti ad obbligazioni di mezzi (il direttore <strong>dei</strong> lavori) e glialtri soggetti tenuti invece ad obbligazioni di risultato (progettistaed appaltatore). In particolare, Cass. 28 novembre 2001,n. 15124 ritiene che, costituendo l’art. 1669 un’ipotesi di responsabilitàextracontrattuale - specificamente regolata anchein ordine alla decadenza ed alla prescrizione - non assumealcun rilievo la disciplina dettata dagli artt. 2230 ss. e restaininfluente anche la natura dell’obbligazione, di risultato o dimezzi che sia, assunta dal professionista nei confronti del clientecommittente dell’opera conferita in appalto.La giurisprudenza più risalente nel tempo sostiene che il direttore<strong>dei</strong> lavori è tenuto all’alta sorveglianza <strong>dei</strong> lavori e alla verificadella rispondenza dell’opera al progetto, senza tuttavia cheegli debba intervenire nell’esecuzione dell’opera. Il direttoredeve eseguire i suoi compiti attraverso l’emanazione di disposizionie di ordini al costruttore, controllando inoltre l’avvenutaesecuzione degli ordini stessi. Il controllo, che deve essere svoltocon interventi periodici (non necessariamente continui), noncomprende le operazioni più semplici compiute nel cantiere, lacui corretta esecuzione rientra nella sfera di responsabilità delmateriale esecutore. È opportuno quindi distinguere tra il direttore<strong>dei</strong> lavori per conto del committente e quello che inveceagisce come dipendente dell’appaltatore: al secondo spetta lasorveglianza sulle ordinarie operazioni di cantiere.I difetti dell’opera possono essere imputabili al direttore <strong>dei</strong>lavori solo quando derivino direttamente dall’inosservanza deldovere di sorveglianza; non gli sono invece addebitabili i viziprovocati dalle attività per le quali non è ragionevole aspettarsiun suo intervento. In questo senso si sono espresse:Cass. 9 maggio 1980, n. 3051; Cass. 29 marzo 1979, n. 1818(la quale esonera il direttore <strong>dei</strong> lavori dal dover controllare laqualità del conglobamento cementizio adoperato dall’appaltatore);Cass. 28 ottobre 1976, n. 3965; Cass. 16 ottobre 1976,n. 3541; Cass. 7 febbraio 1975, n. 475; Cass. 12 luglio 1965,n. 1456 (secondo cui il direttore <strong>dei</strong> lavori è responsabile perla mancata esecuzione degli ordini impartiti, salvo che il tuttosia avvenuto al di fuori della sua sfera di sorveglianza); Cass.4 luglio 1962, n. 1705. Per la giurisprudenza di merito, si vedano:Trib. Oristano, 28 giugno 1988 (che afferma la responsabilitàdel direttore quando le difformità derivano da omissionidel dovere di sorveglianza); App. Torino, 21 marzo 1959.Un orientamento giurisprudenziale più recente ha delineatocompiti specifici in capo al direttore <strong>dei</strong> lavori. Cass. 27 aprile1993, n. 4921 impone al direttore <strong>dei</strong> lavori di richiedere la verificatecnica <strong>dei</strong> luoghi qualora i rilievi sul suolo appaiano inadeguati,con lo sconfinamento in un’area che appartiene tradizionalmentealla competenza dell’appaltatore (si veda Cass. 29gennaio 2002, n. 1154); secondo l’indirizzo tradizionale si è pronunciatainvece Cass. 7 novembre 2000, n. 11783, escludendola responsabilità del direttore in tali casi. Il direttore <strong>dei</strong> lavorideve inoltre rilevare le inesattezze del progetto e dell’esecuzione,verificando materialmente l’esito delle sue indicazionie segnalando tempestivamente al committente le ulteriori inadempienzeda parte dell’appaltatore (Cass. 29 agosto 2000, n.11359; in senso conforme, Cass. 30 maggio 2000, n. 7180).Il direttore non deve autorizzare l’uso di materiali deteriori rispettoa quanto previsto nel capitolato, poiché ha il potere dirappresentare il committente limitatamente alla sfera strettamentetecnica e non di autorizzare variazioni dell’opera.Una certa giurisprudenza di merito (App. Venezia, 24 dicembre1996) ha esteso gli obblighi del direttore <strong>dei</strong> lavori al puntodi affermare che, indipendentemente da ogni eventuale responsabilitàcome progettista, egli sarebbe tenuto ad una obbligazionedi mezzi consistente nel compimento di tutte le attivitànecessarie ad evitare il prodursi di effetti dannosi. In base atale impostazione, il verificarsi di un danno comporta sempreresponsabilità del direttore <strong>dei</strong> lavori, se era per lui possibileevitare il danno stesso: non si può fare a meno di notare cometale regime di responsabilità sia sicuramente in contrasto conquello tradizionalmente ipotizzato per le obbligazioni di mezzi.Ciò implica che il direttore <strong>dei</strong> lavori deve controllare moltopiù assiduamente l’esecuzione, fornendo - insieme al materialeesecutore dell’opera - un apporto non valutabile secondo il tradizionalecriterio dell’alta sorveglianza.Per quanto riguarda la diligenza da utilizzarsi nell’adempierel’obbligazione, di recente la giurisprudenza ha avuto modo diaffermare che il comportamento del direttore <strong>dei</strong> lavori deve52 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


essere valutato non con riferimento al normale grado di diligenza,ma alla stregua della diligentia quam in concreto,rapportando la condotta effettivamente tenuta alla naturaed alla specie dell’incarico professionale assunto nonchédelle concrete circostanze nelle quali la prestazione è statasvolta (Cass. 28 novembre 2001, n. 15124; Corte <strong>dei</strong> Conti,18 settembre 2001 e Cass. 29 agosto 2000, n. 11359).Infatti, Cass. 28 novembre 2001, n. 15124 sostiene che,in tema di responsabilità conseguente a vizi o difformitàdell’opera appaltata, il direttore <strong>dei</strong> lavori per conto delcommittente, sebbene presti un’opera professionale in esecuzionedi un’obbligazione di mezzi e non di risultati, poichéè chiamato a svolgere la propria attività in situazioniinvolgenti l’impiego di peculiari competenze tecniche, deveutilizzare le proprie risorse intellettive ed operative per assicurare,relativamente all’opera in corso di realizzazione, ilrisultato che il committente-preponente si aspetta di conseguire,onde il suo comportamento deve essere valutatonon con riferimento al normale concetto di diligenza, maalla stregua della diligentia quam in concreto; costituisce,pertanto, obbligazione del direttore <strong>dei</strong> lavori l’accertamentodella conformità sia della progressiva realizzazionedell’opera al progetto, sia delle modalità dell’esecuzione diessa al capitolato e/o alle regole della tecnica; conseguentementenon si sottrae a responsabilità ove ometta di vigilaree di impartire le opportune disposizioni al riguardo, nonchédi controllarne l’ottemperanza da parte dell’appaltatore ed,in difetto, di riferirne al committente.Va infine precisato un ultimo punto: non è infatti ben chiarose anche per il professionista valgano le presunzioni di colpache l’art. 1669 pone a carico dell’appaltatore; seguendola tesi della responsabilità extracontrattuale e quindi solidale,si dovrebbe propendere per la risposata affermativa.Si è pronunciato in questo senso Trib. Perugia, 9 gennaio1996, secondo cui, in caso di rovina di edificio, la presunzionedi responsabilità posta dalla legge a carico dell’appaltatoresi estende anche al progettista ed al direttore <strong>dei</strong> lavori.Tuttavia, sembra essere di diverso avviso Cass. 28 gennaio2000, n. 972, la quale sottolinea invece la necessità che ilgiudice di merito motivi congruamente sulle inadempienzedel direttore <strong>dei</strong> lavori, lasciando intendere quindi chesiano necessarie precise prove in proposito: tale sentenzanon è tuttavia chiara riguardo al titolo della responsabilitàposto alla base della domanda. Pare invece evidenziare unatteggiamento ben preciso riguardo all’onere della provaTrib. Roma, 20 luglio 2000, che richiede al committente, ilquale voglia citare ex art. 1669 il direttore <strong>dei</strong> lavori, la dimostrazionedel nesso causale tra le inadempienze di quest’ultimoe l’insorgenza del vizio.Il peso della responsabilità non deve indurre il professionistaa sconforto, diversamente, deve essere stimolo perrafforzare il coraggio e la passione che ci guida nel lavoroquotidiano; l’informazione e l’aggiornamento sono indubbiamentestrumenti che rafforzano la tranquillità e la qualitàprofessionale. A tale proposito il <strong>Collegio</strong> intende organizzare<strong>dei</strong> seminari specifici sul tema di responsabilità civile epenale con la collaborazione di avvocati, docenti universitarie magistrati. •


Giustizia alternativaConciliazione e arbitrato per imprese e cittadiniIstituita a Monzala Camera ArbitraleNella definizione dello Statuto posta particolareattenzione al coinvolgimento delle categorieprofessionali che operano nel settore della giustizia:avvocati, commercialisti, tecnici. Il geometraGiuseppe Redaelli nel Consiglio arbitraleIl presidente Cesare Galbiati» di Cesare GalbiatiPresidente del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureati di Monza e BrianzaCon recente deliberazione assuntadalla Giunta della Camera di Commerciodi Monza e Brianza, presiedutada Carlo Valli, è stata istituita laCamera Arbitrale, operativa sul territoriodella nuova Provincia di Monza e Brianza.Questo nuovo organismo intende operarenel settore della c.d. giustizia alternativa,offrendo un servizio di conciliazione e diarbitrato per tutte le imprese e per tutti icittadini, garantendo - quindi - una validaalternativa al sistema della giustiziaordinaria, con l’auspicio di ridurre i tempie semplificare le procedure di definizionedel contenzioso. Nella definizione delloStatuto della Camera Arbitrale di Monzae Brianza è stata posto particolare attenzioneal coinvolgimento delle categorieprofessionali che tradizionalmente operanonel settore della giustizia, con particolareriferimento agli avvocati, ai commercialistied ai tecnici. L’intento - infatti -è quello di stimolare una forte sinergiadi tutte le categorie professionali, riunitepresso l’istituzione che rappresenta ilmondo economico locale, cioè la Cameradi Commercio. A dirigere e coordinare leattività del nuovo organismo è stato designatoil Consiglio Arbitrale, un organismocomposto da cinque esperti di provataprofessionalità e competenza.Nella sua prima designazione, il ConsiglioArbitrale ha visto la nomina quale presidentedel dott. Filippo Lo Turco, già presidentedel Tribunale di Monza e di Milano,dell’avv. Emanuele Cirillo quale vicepresidente,già sindaco di Monza e presidentedel Consiglio dell’Ordine degli Avvocatidi Monza, del dott. Gilberto Gelosa, presidentedell’Ordine <strong>dei</strong> Commercialistidi Monza, dell’avv. Umberto Grella e delgeom. Giuseppe Redaelli, quest’ultimodesignato in rappresentanza di tutte lecategorie tecniche (ingegneri, architetti egeometri). Particolare e viva soddisfazionepuò essere espressa dal <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong><strong>Geometri</strong> di Monza e Brianza per la nominadel geom. Giuseppe Redaelli in seno aquesto prestigioso organismo, quale ulterioresegno di riconoscimento per l’attivitàsvolta dall’organismo di categoriaall’interno del territorio.Ulteriore soddisfazione può essere espressaanche per la nomina dell’avv.Umberto Grella, esperto giurista cheha sempre supportato con attenzione e54 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Giustizia alternativacon amicizia le attività <strong>dei</strong> geometri, impegnandosianche in alcuni importanticontenziosi a difesa della categoria.La Redazione ha rivolto qualche domandaal geom. Redaelli in merito a questo nuovoe prestigioso incarico.Come ha vissuto questa nomina?“Con particolare soddisfazione, perchérappresenta il riconoscimento del lavorosvolto sul territorio seriamente da tuttele categorie professionali tecniche, conpari meriti di ognuna; la soddisfazioneindubbiamente aumenta se penso cheper questa prima nomina è stato sceltoun geometra, un chiaro riconoscimentodel buon lavoro svolto dalla presidenzae da tutto il consiglio direttivo”.Come si orienterà il vostro lavoro?“Abbiamo svolto solo un primo incontropreliminare, ma già alcuni argomenti sonostati posti in esame, in primis la definizionedel regolamento arbitrale; subitodopo entreremo nel merito dell’istituzionedi un elenco di esperti cui affidaresia gli incarichi di arbitro, sia gli incarichidi perito e consulente tecnico; nei prossimimesi il Consiglio Arbitrale incontrerài diversi consigli degli ordini professionaliper mettere a punto con massimacollaborazione i criteri per definire questielenchi e per rendere veramente operativoil nuovo organismo”.Il geom. Giuseppe RedaelliSi tratta di un organismo in contrapposizioneala giustizia ordinaria?“Contrapposizione mi sembra un terminemolto forte, più semplicemente è unorganismo che vuole offrire una validaalternativa ai tempi lunghi della giustiziaordinaria, favorendo soprattutto le conciliazioni;tutti sanno che i tempi lunghidella giustizia costituiscono un costoeconomico per il mondo delle imprese edelle professioni, è giusto offrire strumentialternativi per comporre le controversie”.Quali saranno i rapporti con gli altri ordiniprofessionali tecnici?“Mi impegnerò certamente per mantenereaperto un ampio dialogo ed un’ampiacollaborazione con architetti ed ingegneri,è nell’interesse di tutte le categoriepartecipare attivamente all’attività delnuovo organismo”.Buon lavoro, quindi, al nuovo organismoe non mancheremo di informarvi sui prossimipassi. •compagniamilanesediaframmisti s.r.l.D I A F R A M M IM I C R O PA L IVia Gazzo, 6/827029 Vigevano (Pavia)Telefono 0381 42316Fax 0381 349680E-mail: posta@diaframmisti.comwww.diaframmisti.com


MemorieLa scomparsadi Giancarlo LattuadaLattuada intento a fotografarela struttura della nuova fieradi Milano a Rho» di Giovanna PoglianiIl 4 febbraio scorso, dopo una lungamalattia sopportata con una straordinariaforza d’animo, è morto a Monzail geometra Giancarlo Lattuada. Figlio diBruno Giordano, noto pittore monzese, edi Angelina Colombo, Lattuada era nato aMonza il 14 dicembre 1927.Fin da giovanissimo dimostra interesseper la musica e la fotografia. A ottoanni inizia a frequentare i corsi di violino,strumento al cui studio si dedicherà peralcuni anni, sviluppando un amore per lamusica classica che lo accompagnerà pertutta la vita. L’altra sua grande passione,più grande forse anche di quella per lamusica, fu quella per la fotografia, arteche coltiverà tutta la vita. La fotografialo affascina a tal punto che all’età di soloundici anni costruisce con successo un“ingranditore” funzionante per la stampafotografica in proprio. Grazie al padrepittore, ed all’ambiente artistico da questifrequentato, il giovane Giancarlo siinteressa alla pittura ed all’arte in genereacquisendo il piacere per il bello e perl’armonia. Si appassiona al disegno, peril quale ha una naturale predisposizione,e per le sue applicazioni pratiche qualeè la progettazione, tanto che si impegnanell’ideazione e costruzione di aeromodelli,attività che continua a coltivare finoagli anni Quaranta. Dopo la frequenzadelle scuole dell’obbligo, ancora giovane,presta la propria attività presso laditta Brambilla di Monza, dove acquisiscenozioni di progettazione e tecnica dicostruzione <strong>dei</strong> serramenti. Alla fine delsecondo conflitto mondiale mette a fruttosia le conoscenze grafiche, acquisitedal padre, sia le sue capacità pratiche.Inizialmente progetta di iscriversi ad unascuola di disegno, mapoi preferisce l’istitutoper geometri, che a suoparere consente di spaziarein più campi e metteremeglio a frutto il suotemperamento creativo. Dopo il diplomaconseguito brillantemente presso l’istitutoDe Simoni di Sondrio nel 1950, svolgeil praticantato presso lo studio dell’arch.Piero Borradori di Monza. Nel 1951 passaallo studio del prof. arch. Arturo Peverellidi Monza, presso il quale partecipaa progetti per residenze, ed a quelli piùimportanti per le strutture pubbliche tracui si ricordano l’asilo e scuole di Muggiò,le scuole dell’obbligo del comune di Lissone,e l’ istituto scolastico collegio Bianconidi Monza. Dall’arch. Peverelli, notoper la sua cura <strong>dei</strong> dettagli, acquisisceoltre ai criteri per la moderna progettazioneanche la tecnica per lo sviluppo <strong>dei</strong>particolari costruttivi.Nel 1954 inizia l’attività professionaleimpostando il suo primo studio in via Cavallottia Monza. In quell’anno si iscriveal collegio <strong>dei</strong> geometri della provinciadi Milano. Nei primi anni di attività professionalecollabora con l’impresa Curtie Rovida di Paullo alla costruzione dellaClinica Biffi di Monza, del Palazzo delComune di Carnate e di alcuni edifici residenziali.Nel 1956 ultimate le esperienzeprecedenti, continua l’attività professionalecollaborando con la Soc. F.lli Viscardiimport/export Legnami di Seregno.Per quest’ azienda che aveva numeroseproprietà immobiliari cura la progettazionee direzione lavori e le pratiche diacquisizioni/vendite. Nello stesso anno sisposa con Elda Mandelli, dalla quale avràquattro figli: Bruno Giordano, Daniele,Antonio e Pierluigi.56 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


MemorieHotel Fossati - Canonica Lambro (1963)Casa Villa - Monza (1955)Gli anni fino al 1980 sono soprattuttocaratterizzati dall’attività legata alla progettazioneedilizia rivolta alla committenzaprivata, attività alla quale poi si affiancaquella dell’amministrazione immobiliare.I progetti si sviluppano principalmentea Monza e nei comuni limitrofi, in particolareè attivo nella zona di Triuggio doveaveva aperto uno studio tra il 1968 ed il1980. Nel campo edilizio ha affrontatovarie tematiche: residenziale, commerciale,industriale, e per servizi. In particolarei casi affrontati più frequentementesono quelli di costruzioni per committentiche manifestavano la necessità direalizzare edifici commerciali o artigianali-industrialie le loro abitazioni o quelleper i familiari. Per l’edilizia residenzialei progetti sono numerosi. In particolare,tra le residenze plurifamiliari a Monzasi ricordano: Casa Villa in via Cavallotti(1955), Casa Pirotta in via Paganini (1959),Sulle piste da sciCasa Gaffuri in via Parravicini (1961), finoa giungere alle più recenti quale casaBrioschi in via Canova del 1990. Oltre aquelli sopra indicati realizza alcuni interventidi edilizia multipiano a Triuggionegli anni settanta. In Brianza sviluppaed attua progetti per ville in Casatenovo(1965) e Triuggio (1972), residenze monofamiliaria Triuggio nel 1994, e più direcente pone cura ad interventi di ristrutturazionee riutilizzo del patrimonio edilizioesistente sia a Monza che a BovisioMasciago. Oltre a ciò si confronta conprogetti per servizi quali il nuovo HotelFossati a Canonica Lambro di Triuggio,realizzato a partire dal 1963. Sono invecedegli anni novanta gli interventi di ediliziaindustriale realizzati a Brugherio.All’attività edilizia ha affiancato quellaestimativa soprattutto come C.T.U delTribunale di Monza e quella topografica:infatti nello studio era a tutti noto quandousciva per le “operazioni di campagna”con il suo tacheometro. Gli piaceva andarein barca a vela (la sua piccola derivaè stata scuola per molti ragazzi), ecamminare sulle sue amate montagne.Poi, come si è detto, c’era la fotografia.A quest’ultima si è dedicato costantementenel corso della vita. I suoi soggettipreferiti erano la natura, il ritratto e l’architettura,con particolare riferimentoall’edilizia religiosa: le chiese romanicheerano le preferite.Curava personalmente tutto il processodi stampa dallo sviluppo del negativo aquello del positivo, tanto che aveva predispostonel suo studio un’apposita cameraoscura nella quale amava passareparte del tempo libero. Questa passionel’aveva portato ad organizzare il concorsonazionale di fotografia per geometri“La Groma D’oro” nel periodo in cui facevaparte del consiglio direttivo del Circolo<strong>dei</strong> geometri di Monza e Brianza neglianni tra il 1968 ed il 1971.Dell’uomo si ricordano la vitalità, la disponibilitàverso gli altri e l’insaziabile interesseper le tematiche tecniche, di cuiera solito studiare a fondo le evoluzioniin chiave moderna. Un esempio può esseresignificativo di quest’ultima sua caratteristica.Era particolarmente esperto neldisegno, che sviluppava principalmentecon matite di gradazione diversa per indicaregli spessori e le ombre, ma giàanziano non esitò a frequentare pressol’istituto Mosè Bianchi di Monza un corsod’istruzione di C.A.D.; durante la presentazionedel corso, il preside mise in risaltoche in banchi affiancati erano presentiGiancarlo di 77 anni ed il nipoteMatteo (studente geometra) di soli 17.Nel 2004 ricevette dal <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>della Provincia di Milano la medagliad’oro per i cinquant’anni di eserciziodella professione.La vita gli ha riservato l’ultima grandesoddisfazione, quando lo scorso 16 gennaio,alla presenza di un pubblico numeroso,ha preso parte alla manifestazioneper l’intestazione dell’ingresso principaledel parco di Monza al padre GiordanoBruno. Il pomeriggio precedente il giornoin cui è mancato era ancora presente instudio a dare indicazioni utili per i suoicollaboratori.Dunque è così che ci piace ricordarlo:“sempre attivo”, al suo tavolo da disegno,attualmente al computer, o quando in cantiereanalizzava e risolveva con competenzaproblemi esecutivi. •Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>57


ProfessionePresentato il secondo Rapporto annuale sull’“altra” giustiziaI riti alternativi al processosono triplicati in tre anniLe domande di accesso sono passate da 15.916 a 50.808 fra il 2005 e il 2007.“La modernizzazione del Paese passa anche attraverso strumenti comela conciliazione e l’arbitrato”, ha detto Carlo Sangalli, presidente della Cameradi Commercio di Milano. Gli interventi di Francesco Bettoni, vicepresidentedi Unioncamere e di Giovanni Deodato, presidente di Isdaci» di Paolo MaddaloniNegli ultimi tre anni il numero globaledelle domande inerenti il ricorsoagli strumenti di giustizia alternativa(conciliazione, arbitrati amministrati)in Italia è più che triplicato, passando dalle15.916 del 2005, alle 26.896 del 2006fino alle 50.808 del 2007. Una crescitaimportante, che senza dubbio confermacome la domanda di giustizia in Italia nonpassi solo dai tribunali e come i riti alternativi,assolutamente competitivi sotto ilprofilo <strong>dei</strong> tempi e <strong>dei</strong> costi delle decisioni,abbiano sempre più successo. Ma questacrescita è sufficiente a soddisfare ladomanda di giustizia degli italiani? Qualisono gli ostacoli che ancora frenano unulteriore diffusione delle forme alternativedi giustizia? Che cosa devono fare leautorità per semplificare e incoraggiarel’accesso a queste procedure?Questi i risultati ed i principali temi trattatinel Secondo rapporto sulla diffusionedella giustizia alternativa in Italia.“Da strumenti come la conciliazione el’arbitrato - ha dichiarato Carlo Sangalli,presidente della Camera di Commerciodi Milano - passa la modernizzazionedel paese. Non è infatti pensabile chela domanda di giustizia delle persone e<strong>dei</strong> soggetti economici che insistono sulterritorio possa essere soddisfatta solodalla giustizia ordinaria, di cui tutti conosciamole difficoltà, i tempi e i costi chefiniscono per penalizzare la competitivitàdel paese e del territorio. Per questo siamofieri, come Camera diCommercio di Milano, diaver dato il via ormai quasiun quarto di secolo fa,alla penetrazione di questistrumenti in Italia. Daun appuntamento annuale come questoci attendiamo di trovare idee, spunti e indicazioniper rendere sempre più diffuseed efficaci queste forme di giurisdizione”.“Velocizzare e semplificare la definizionedelle controversie fra soggetti economici- ha dichiarato Francesco Bettoni, vicepresidentedi Unioncamere - è fra le prioritàassolute che la nostra economia sitrova ad affrontare soprattutto oggi, nelmomento in cui la crisi accentua le disfunzionidi sistema e costringe a perseguirenuovi livelli di efficienza non solo per vincerela sfida della competitività ma anchesolo per superare la congiuntura negativa.Da un appuntamento come quellodi oggi, di altissimo valore scientifico, ciattendiamo suggerimenti e proposte chedovranno essere tenuti assolutamentenella debita considerazione, perché nonascoltare potrebbe rivelarsi letale. La postain gioco è troppo elevata”.“Il rapporto che viene oggi presentatoe discusso - ha dichiarato Giovanni Deodato,presidente di ISDACI - confermal’impegno <strong>dei</strong> promotori di alimentareun vero e proprio processo culturaledando voce alle istanze di giustizia <strong>dei</strong>Paolo Giuggioli, Giuseppe Grechi, Roberto Formigoni,Francesco Bettoni, Giovanni Iudica.58 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Professione• Un giorno in full immersion •La partecipazione al convegno era gratuita ma a numero chiuso; sicchè moltiche avevano chiesto all’ultimo momento di essere presenti non hanno potutoessere accontentati. Affluenza, pubblico e relatori erano quelli delle grandi occasioni.Tra gli intervenuti il presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro,alti ufficiali della Guardia di Finanza, avvocati e commercialisti. Per il <strong>Collegio</strong><strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati della Provincia di Milano lo scrivente.Ha presieduto i lavori Giuseppe Grechi, presidente della Corte d’Appello di Milano.Hanno introdotto i lavori Roberto Formigoni, presidente della RegioneLombardia, Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano,Francesco Bettoni, vicepresidente Unioncamere, Paolo Giuggioli, presidenteOrdine Avvocati di Milano. Le finalità del rapporto sono state illustrate da GiovanniDeodato, Presidente ISDACI. Sul palco, a intrattenere gli intervenuti, sisono avvicendati: Vincenza Bonsignore, Università Degli Studi Milano Bicocca,che ha presentato uno studio sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia,Giovanni Iudica, dean della School of Law all’Università Bocconi di Milano, cheha trattato l’impatto della crisi della giustizia sul sistema economico.Al termine si è tenuta una tavola rotonda che ha avuto per tema: “L’Arbitrato,la mediazione , la conciliazione. Giustizia alternativa o complementare?”Moderatore il giornalista del Corriere della Sera Luigi Ferrarella. Sono intervenuti:Stefano Azzali, segretario generale della Camera Arbitrale di Milano, GiorgioFloridia, professore ordinario di Diritto Industriale all’Università Cattolicadi Milano e presidente IAP, Francesco Paolo Luiso, professore ordinario di DirittoProcessuale Civile all’Università di Pisa, Marcello Marinari, presidente CisCon Progetto Conciliazione, recentemente nominato presidente del Tribunale diMontepulciano a cui ho porto le congratulazioni del <strong>Collegio</strong> e dichiarato la volontà<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> di collaborare fattivamente al Progetto Conciliazione, RomanoVaccarella, professore ordinario di Diritto Processuale Civile all’Universitàla Sapienza di Roma. Ha concluso i lavori Giacomo Caliendo, sottosegretarioalla Giustizia. L’incontro ha avuto il Patrocinio della Camera Dei Deputatie dell’Ordine degli Avvocati di Milano.Vincenza Bonsignore, Giuseppe Grechi, Carlo Sangalli,Francesco Bettoni, Giovanni Iudica.cittadini e delle imprese. Il positivo trenddi crescita degli strumenti di giustiziaalternativa evidenziato dal Rapporto èindubbiamente un risultato lusinghieroma siamo ancora davanti ad una gocciad’acqua nel mare della conflittualità.È un dato sul quale deve, innanzitutto,riflettere il legislatore, che dispone dileve per indirizzare gli utenti verso letraiettorie più idonee ad ogni tipologiadi conflitti. In particolare, l’informazionecontenuta nel Rapporto, si rivolge agliinterlocutori istituzionali, Parlamento eGoverno, affinché ne traggano indicazionicirca le misure da adottare. L’offerta<strong>dei</strong> servizi di arbitrato e conciliazione, infatti,adempie ad un ruolo che forse nondobbiamo più definire soltanto alternativo,bensì anche complementare all’amministrazionedella giustizia”.Le principali evidenze del Rapporto:• negli ultimi tre anni è più che triplicatoil numero globale delle domande inerentiil ricorso agli strumenti di giustizia alternativa,proveniente sia dal mondo delleCamere di Commercio, sia da tutti gli altrioperatori che non fanno capo ad esse,passando da 15.916 del 2005, a 26.896del 2006 e 50.808 del 2007;• durata <strong>dei</strong> procedimenti: 70 giorni inmedia per una conciliazione, 138 giorni inmedia per un arbitrato amministrato;• costi: quasi tutte le tipologie di conciliazione,nel 2007, sono risultate gratuite.Arbitrato e rassegnazione nomi a dominiosono offerti in base a costi più contenutidi quelli previsti dalle tariffe professionaliper gli arbitrati ad hoc (che si svolgononegli studi professionali);• valore <strong>dei</strong> procedimenti: per le conciliazioniquello medio è di 17.555 euro (perle conciliazioni presso i Corecom è di 340euro). Per gli arbitrati è di 132.300 euro(ma per la Camera <strong>dei</strong> Lavori Pubblici e laCamera Arbitrale di Milano il valore mediosupera i tre milioni di euro);• nel 2007 le domande di conciliazionerappresentano il 98% di tutte le domandedi giustizia alternativa, quelle di arbitratosolo l’1%. In particolare, c’è unapreferenza per la conciliazione presso iCorecom (33.167 domande) e presso leCamere di Commercio (che dal 2005 al2007 hanno più che raddoppiato il volumedelle conciliazioni gestite, passandoda 6.034 a 14.183);• il maggior numero di domande di conciliazionerilevate nel 2007 riguarda controversiesorte tra un’impresa e un con-Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>59


Professionesumatore, generalmente promosse daquest’ultimo;• nazionalità: la quasi totalità delle conciliazioniavviene fra soggetti di nazionalitàitaliana. Il 10% degli arbitrati amministratiriguarda un soggetto estero. Oltre il40% degli arbitrati con un soggetto esterosono stati gestiti dalla Camera Arbitraledi Milano;• in genere le Camere Arbitrali attive gestisconoin media 8 arbitrati all’anno (adeccezione della Camera Arbitrale di Milano- 99 domande nel 2007 - e la CameraArbitrale <strong>dei</strong> Lavori pubblici - 53 domande).L’86% degli arbitrati ha visto contrapporsidue imprese, al contrario delleconciliazioni, promosse in maggioranzada singoli consumatori. Gli arbitrati diingente valore economico, tra società dicapitali e spesso con elementi di internazionalità,vengono probabilmente gestitial di fuori delle Camere arbitrali e, quindi,direttamente dai professionisti attraversole forme dell’arbitrato ad hoc.• Iniziano anche in Italia a comparire iprimi casi conciliazione on-line. Questoservizio è offerto anche dalla Camera Arbitraledi Milano che, tra le prime Cameredi Commercio, si è attivata per l’offerta diquesto servizio. In particolare, nel 2007si è registrato un forte incremento di domandedi conciliazione on-line di naturaprevalentemente internazionale.Tutti gli interventi sono stati particolarmentesignificativi. Ritengo tuttavia utileriportare integralmente l’intervento delPresidente Sangalli, padrone di casa ,checi dà un quadro pratico della situazione incui si trovano le Imprese italiane rispettoalla giustizia.“Autorità, Gentili ospiti, cari amici, è perme un vero piacere darvi il benvenuto anome della Camera di commercio di Milanoa questo importante evento sul temaampio della giustizia.E vorrei innanzitutto ringraziare i nostriospiti per la loro presenza. In particolare,i promotori dell’evento: Unioncamerenazionale, la Camera Arbitrale, nostraazienda speciale, certamente l’Isdaci e ilsuo Presidente, l’amico Giovanni Deodato,che ha fortemente voluto questo appuntamento.Un evento che rappresental’inaugurazione del nostro anno giudiziario,quello della giustizia economica.E questa di oggi è l’occasione per rifletteresull’evoluzione del sistema di giustiziaalternativa in Italia. E lo facciamo ancheattraverso i dati del 2° Rapporto che oggipresentiamo. Un lavoro accurato, che- come suggerisce lo stesso Deodato -rappresenta un contributo importante,perché dà “respiro nazionale ad un processoculturale che si arricchisce di annoin anno”. Un processo culturale che oggientra a pieno titolo nel dibattito ampiosulla giustizia ordinaria. Non è infatti uncaso che la presentazione di questo Rapportosegua di pochi giorni l’inaugurazionedell’anno giudiziario “tradizionale”.Allora, si è levato un coro unanime su unagrave urgenza che è l’eccessiva dilatazione<strong>dei</strong> tempi <strong>dei</strong> processi. Un limite, moltoserio, in un sistema già provato dallacrisi economica. Lo stesso Presidentedella Corte d’Appello di Milano, GiuseppeGrechi, che è qui con noi oggi e che ringrazio,ha fatto giustamente notare chein Italia si spende pochissimo per l’innovazionedel sistema giustizia. Gli utenti,i cittadini, invece, spendono moltissimoper i tempi troppo lunghi <strong>dei</strong> processi.E tempi lunghi significano incertezza deldiritto. Un’incertezza che è dannosa pertutti: per le imprese in termini di mancatoinvestimento e per i cittadini in termini diaccresciuta sfiducia nelle istituzioni.Abbiamo stimato, come Camera di Commercio,che le imprese milanesi che fannoaffari all’estero spendono ogni annoqualcosa come 73 milioni di euro in causelegali. I tempi lunghi del processo rappresentanoanche un costo per lo Stato:41 milioni di euro nell’ultimo anno, in terminidi risarcimento del danno per giustizialenta, come emerge dal RapportoIl presidente Roberto Formigonidell’Isdaci. Si tratta di grandi cifre che potrebberoessere diversamente investite inservizi essenziali per la collettività, nellacompetitività del sistema economico, abeneficio dell’intero paese. La giustiziaè un servizio primario per i cittadini, undiritto imprescindibile, un diritto che attienealla qualità della vita di ciascuno dinoi, ed è un requisito vitale per le imprese.Giustizia ed economia sono due faccedella stessa medaglia. Perché un mercatosenza regole è un mercato che nonfunziona. L’economia è infatti fondamentalmentescambio: scambio di idee, dibeni, di servizi, di lavoro. E lo scambio èfondato sulla correttezza, sulla certezzae sulla fiducia. Altrimenti non producebenessere, ma soltanto rischio.E la Camera di Commercio da tempo conoscequesta prossimità: già da quandonel Medioevo la nostra antenata l’UniversitasMercatorum, aveva come competenzaanche quella di dirimere le controversietra mercanti. Le Camere di Commerciosono dunque da sempre luoghidi magistratura commerciale. Tanto piùoggi, nell’era della globalizzazione chedetta passi veloci al mercato, il linguaggiodel diritto deve poter parlare lo stessolinguaggio moderno dell’economia.Un linguaggio fatto di parole chiare esemplici: velocità, flessibilità, accessibilitàe competenza.E il sistema di risoluzione alternativa dellecontroversie è un “servizio giustizia”che naturalmente risponde a queste esigenzedel mercato. Le forme di giustiziacommerciale si adattano in particolare60 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Professioneai tempi e ai livelli delle piccole e medieimprese e garantiscono una flessibilitàfondamentale al giorno d’oggi.Non a caso la domanda di arbitrato staregistrando un andamento crescente: inItalia negli ultimi 3 anni è più che triplicata.Nella nostra Camera Arbitrale nel2008 le domande di conciliazione sonosalite del 9%, quelle di arbitrato del 20%.Dei 118 arbitrati quasi il 30% sono internazionali:una prospettiva importanteper l’apertura all’estero delle nostre imprese.E questo aumentato ricorso allagiustizia alternativa, che ha i tratti divera e propria rivoluzione culturale, è alcentro della politica del nostro Governo.Infatti la riforma in corso della giustiziacivile riconosce importanti spazi alla giustiziaalternativa. E prima di concluderemi riallaccio alla riforma per fare alcuneriflessioni sugli sviluppi futuri. Esistono,io credo, tre percorsi da intraprendere.Sono percorsi paralleli e complementariche si basano su differenti livelli, mache condividono la stessa politica dellaampia collaborazione istituzionale e delfare sistema, al fine di contribuire a realizzareun sistema di giustizia sano e adeguatoalle aspettative della collettività.Il primo percorso corre sull’integrazione<strong>dei</strong> vari istituti arbitrali e <strong>dei</strong> centri diconciliazione, pubblici e privati. Un sistemache quindi veda la collaborazionevirtuosa tra le istituzioni del territorio, leimprese, i consumatori e i professionisti.Il secondo percorso è quello di una sempremaggiore integrazione del sistemadella giustizia ordinaria con quello dellagiustizia alternativa. Ma più che alternativomi piace definire questo sistemacome integrativo. E mi spiego.La giustizia alternativa non è in concorrenzae non sostituisce la giustizia ordinaria,ma aiuta ad alleggerirla. Del restoil buon funzionamento dell’una non implical’indebolimento dell’altra. Dunque sitratta di due sistemi che possono e devonopoter lavorare insieme, attivando uncircolo virtuoso. Come quello creato dallaCamera di Commercio assieme alla Corted’Appello e al Tribunale di Milano - e quiringrazio i presidenti Grechi e Pomodoro.Mi riferisco al “progetto Conciliamo” comeesempio concreto di collaborazionetra la giustizia ordinaria e la giustiziaalternativa. Il progetto prevede che il giudicenel corso di una controversia si fermiper proporre alle parti di affidarsi adorganismi professionali di conciliazione.Con un progetto di questo tipo MilanoGiustizia ed economia sono due facce della stessamedaglia. Perché un mercato senza regoleè un mercato che non funziona. L’economia èinfatti fondamentalmente scambio: di idee, di beni,di sevizi, di lavoro. La collaborazione virtuosae proficua tra le istituzioni del territorio,le imprese, i consumatori e i professionistivuole anticipare una strada, quella dellacosiddetta “conciliazione delegata” daitribunali agli organismi di conciliazione,che il legislatore potrebbe prevedere pertutti i tribunali. E vorrei fosse recepitaper legge anche la possibilità di concederesgravi fiscali a chi intraprende lavia della conciliazione o dell’arbitrato.La terza strada da intraprendere attieneinfine alla sfera etica dell’avvocato nelrapporto con il cliente.Esiste, secondo alcuni, un dovere deontologicodel legale nel suggerire le stradeextragiudiziali, qualora queste rappresentinola miglior tutela degli interessidel cliente. E nell’occasione di questariforma della giustizia io credo che sa-rebbe un bene rendere vincolante queldovere morale. Perché alla base di tuttoc’è sempre un valore più alto che è quellodella fiducia: e la fiducia nel rapporto tracliente e avvocato un è tassello importantenell’affidamento del cittadino alsistema di giustizia nel suo complesso.Del resto proprio il Ministro Alfano, allacerimonia di apertura dell’anno giudiziario,ha parlato di “un nemico non convenzionaleed occulto della giustizia”.È la rassegnazione all’inefficienza, cheva combattuta con le armi della fiducia.La stessa fiducia di cui hanno bisogno imercati per produrre benessere e i cittadiniper sentirsi tutelati da una giustiziaefficiente e sana”. •La sede della Camera di Commercio a MilanoGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>61


IdeeIl convegno sulle “nuove architetture: dai sogni ai segni”Nonostante sia tempo di crisic’è chi costruiscela Milano del futuroDieci milioni di metri quadri di nuove opere da qui al 2015. Da Fiera Milanoa Porta Nuova, dal Jewellery Center alla Bovisa, dalla nuova sede della Regionealla Bicocca, dall’ex area Falck al nuovo Niguarda» di Paolo MaddaloniAnche in tempi di crisi Milano si trasforma.Sono dieci milioni di metriquadri di nuove opere da qui al2015, firmate dagli architetti che segnanoil passaggio alla Milano del moderno.Sono 26 i progetti monitorati da OSMI -Camera di Commercio di Milano: da Milanocityal nuovo Niguarda. Sono disponibilinel volume “La grande Milano”, promossoda Comune, Provincia e Camera diCommercio (qui a sinistra la copertina).“L’identità di una città e del suo territorio -ha dichiarato Antonio Pastore, presidentedi Borsa Immobiliare, Azienda Specialedella Camera di Commercio di Milano -si costruisce e si modificaanche intorno ai luoghi,a quelli simbolo maanche a quelli legati allaquotidianità <strong>dei</strong> suoi abitanti.Uno sviluppo urbanisticoequilibrato, il ricorso a fonti dienergia sostenibili, l’attenzione al verde,la riscoperta <strong>dei</strong> luoghi della socialitàsono ormai percepiti come determinantidella qualità della vita e sono diventatielementi importanti nella scelta dellesoluzioni abitative. Per questo, momentidi confronto internazionale, come quelloche oggi promuoviamo, diventano occasioniimportanti per riflettere insieme,proporre ed innovare. Per affrontarepreparati le sfide urbanistiche con cui lanostra città sarà chiamata a confrontarsi,nella consapevolezza del momento didifficoltà economiche attuali ma con unosguardo al futuro, alle prospettive e opportunitàdi Expo”.Questo è un sogno che si tramuta in realtà, è una grande opportunità, anche pernoi. I geometri come sempre saranno inprima linea con le proprie competenze,con le proprie capacità. Qui di seguito,pubblichiamo i progetti in cantiere. •62 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


IdeeGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>63


Architettimq pavimentomq aera fondiaria e edificabileFieramilanoFuksas, Studio Altieri, Lombardi e Associati,Studio Marzullo, Schlaich Bergermann und Partner530.0002 milioniFieramilano HotelsDominique Perrault22.500Bovisa Cascina Merlata530 milaWorld Jewellery CenterUrb.a.m. SpA: Marco Cerri, Francesco Moglia,Saverio Valsasnini13.00013 mila+ 25 mila (aree verdi e piazza)Bovisa Politecnico35 mila+ 2 mila già realizzatiQuartiere storico Fiera Milano CitylifeZada Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind,Pier Paolo Maggiora148.000 (residenziale)140.000 (uffici)288 mila edificabili+ 189 mila (verde)Porta NuovaClarke, Pedersen, Boeri360.000290.000Altra sede Regione LombardiaPei Cobb Freed & Partners, Caputo Partnership,Sistema Duemila87.00040.000 di cui 25.000 edificabili+ 12.300 (area verde)BicoccaVittorio Gregotti Associati1.000.00030.000 (area verde)Parco AdrianoPaolo Caputo, Valentino Benati, Franco Giorgetta155.000 (verde)16.000 (strutture pubbliche)168.000 (residenze)22.000 (tempo libero)306.000Santa GiuliaFoster & Partners1.200.000Rinnovo Navigli (ex cartiere Binda)12.00060.000 (solo ex cartiere)Cantiere del Nuovo (Provincia di Milano)Maciachini CenterKconsult, DEGW, Ariatta, Pro.ing97.000Nuovo Ospedale di NiguardaATI CMB70.000 (ospedali)21.500 (parcheggio)212.000,113.000 edificabiliKennedy EcodistrictKConsult Engineering31.800 (residenziale)38.000Hotel - Via Stephenson 1103.243 (destinazione alberghiera)+ 642 (Artigianale/industriale)3.253Ex area FalckRenzo Piano1.275.144,709.715 per area verdeEcocity VillasantaProgetto CMR: arch. Massimo RojAddamiano engineering187.000309.000Assago Milanofiori nord218.000360.000Rozzano Milanofiori sud300.0001.000.000Il Castelletto - Polo tecnologico d’eccellenzaARP Studio, Gianni Alunno, Gianni Maria Rapetti,Massimo Porro, Alberto Porro300.000+ 94.000 (centro sportivo)870.000Programma integrato d’Intervento - Aree GalbaniCecchi & Lima Architetti Associati160.00087.000Ospedale Vimercate141.000di cui 43.000 edificabiliDesio Business ParkProgetto CMR: arch. Massimo RojAddamiano engineering,Vigano & Viganò29.80031.000Basilisco ProjectFlores & Prats100.000,50.000 edificabili+ 62.000 (verde)64 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


CorpiElementi caratteristici progettoCollegamentiDataDove8 aree espositivecon 20 padiglioniPromenade 1,3 km, copertura vela in vetro e acciaio2002-2005Rho Pero2 alberghi2 torri accostate e inclinate di cinque gradi2006-2008Rho PeroMasterplan, piano di sviluppo in vista di Expo2015BovisaPiazza al centrodi due edificiEnergia alternativa e ecocompatibile, piazza ellittica coperta di vetro,zinco e titanio, edifici di diverse altezze2005-2008Via Achille Papa,Area PortelloDipartimento di ingegneria meccanica e Triennale (già realizzati),completamento con ingegneria gestionale, energetica, MipArea Bovisa3 torri per uffici,5 aree residenzialiUna delle più grandi aree pedonali in Europa e parco pubblicocon museo d’arteMM5 - fermata Tre torri2007-2014Ex Fieramilano160 mila mq pedonali e ciclabili, giardini di 85 mila mq,20 mila mq di spazi culturali, certificazione ambientale2012Garibaldi, Varesine, Isolauna torre e quattro alisinusoidaliRiprende le forme lombarde (Alpi, pianure, acqua), 42 piani, 39 per uffici2006-2009Garibaldi, Repubblica,VaresineEsempio di riqualificazione ex Pirelli e Ansaldo, università, ricerca,aziende, abitazioni per 4 mila persone, verde, intrattenimentoal Bicocca Village1990-2005Viale SarcaVia AdrianoCittà nella città, verde, lusso, sport, nucleo nella promenadecon grandi firmeMM Rogoredoe stazione FS2011Sud estCorti tra i Navigli per residenza, centro su natura e ambiente per ragazziNuova FS a Romolo,porto turistico alla DarsenaDa Famagosta, Romoloalla DarsenaFormazione, innovazione, agenzie, spazi per lavoro, economiaVia Bovio, Via Imbonati,Via Crespi, Via Bracco2 nuovi corpiNiguardaZona Ospedale SaccoParco come elemento centrale, “Fabbrica delle Idee”,Biblioteca/Mediateca, Museo del Lavoro, Università e laboratoridi ricerca2008-2015Sesto San GiovanniProgetto caratterizzato da eco sostenibilità e risparmio energetico2008-2012VillasantaAssagoRozzano2010-2015Settimo MilaneseMelzo2008-2009Desio2008-2010Peschiera BorromeoELABORAZIONE DATI OSMI CAMERA COMMERCIO MILANOGennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>65


Per SportNel palmares, a Sestola: Belli, Bonfanti, Carretta, Cremoli, Ercoli, Gandini, Gulti e TramezzaniCampionati italiani di sciper geometri: Milano avanzae conquista il 5° postoSconosciuti fino a due anni fa, stiamo rapidamente scalando i vertici della classifica.Le “basse” manovre <strong>dei</strong> colleghi di Sondrio, a base di vino e bresaola, per stroncarela concorrenza. E a giugno, a Padova, l’esordio nel calcioTutti sorridenti ... prima della gara» di Pierpaolo BonfantiPraticamente all’esordio, l’anno scorsoavevamo titolato: Milano rompeil ghiaccio. Il nostro collegio infatticon soli quattro partecipanti era riuscitoa raggranellare 59 punti, classificandosi12° in campo nazionale. È con compiacimentoe soddisfazione che quest’annopossiamo dire: Milano avanza! Infatti grazieal buon incremento <strong>dei</strong> partecipanti(i quattro storici, più altri quattro “nuovi”)si è riusciti ad accumulare ben 146 punti,conseguendo lo straordinario risultatodi arrivare quinti assoluti(come testimonia la coppache dal 2 febbraiofa bella mostra di sé alprimo piano della sededi Piazza S. Ambrogio).Un sentito grazie va a tutti i partecipantieffettivi (Belli, Bonfanti, Carretta, Cremoli,Ercoli, Gandini, Gulti, Tramezzani) e ancheal nutrito gruppo di simpatizzanti chehanno gareggiato. Tale pattuglia, formataprevalentemente da tecnici catastali,oltre a ben figurare nelle discipline dellosci alpino ( 1°, 2°, 5°, 7°, 8° posto nellacategoria veterani), hanno gareggiatoanche tra loro con un sano spirito competitivo,forti di una buona preparazionefisica. Se pensiamo che fino a due anni fail <strong>Collegio</strong> di Milano era del tutto sconosciutosui campi da sci, come in tutte lealtre manifestazioni sportive, dobbiamoeffettivamente rallegrarci per i rapidi elusinghieri progressi.Certo la concorrenza è agguerrita e migliorarsiulteriormente non sarà facile,ma lo spirito con cui abbiamo partecipatoe terminato i campionati fa ben sperareper l’anno prossimo! La felice combinazionepoi tra professionisti iscritti e simpatizzanti;le diverse occasioni per dimenticarei soliti problemi quotidiani eper concentrarsi sul risultato sportivo daraggiungere al fine di migliorare sé stessie far crescere, insieme, il proprio collegio;le occasioni conviviali e di svago incui un consigliere (di cui, per non infierire,omettiamo il nome, … ma non la foto!)non si è potuto sottrarre dall’esibirsi pubblicamentein una non “perfetta” provadi “canto”; ebbene, potete comprenderecome il mix di tali ingredienti non possache portare a soli risultati positivi.Abbiamo inoltre potuto conoscere e apprezzareuna località sciistica dell’Appennino,che probabilmente nessuno dinoi si sarebbe sognato di visitare. Eravamoa Sestola, provincia di Modena, paesediventato famoso perché è stata la prima66 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


Per Sport“palestra di discesa” del fenomenale AlbertoTomba. Devo ammettere che, abituatialle nostre Alpi, nessuno si aspettavauna cornice di “alta montagna”; inveceil paesaggio era davvero all’altezza: neveabbondante e di ottima consistenza; pistedi discesa sufficientemente lunghe,particolarmente ampie e dotate di modernie veloci mezzi di risalita; pista difondo ben tenuta e inserita in un contestodi abeti e, prevalentemente, di faggi pernoi abbastanza inconsueto, ma proprioper questo del tutto affascinante.Come non ricordare poi la disponibilità ela generosità degli amici di Sondrio: graziesoprattutto alle attenzioni del PresidenteVettovalli e del Segretario Togninie delle rispettive consorti, ogni giorno cihanno deliziato (e saziato) con i prodottitipici della Valtellina: bresaola (di ognitipo), formaggi (idem) e, dulcis in fundo,vino valtellinese. Non si è capito se era unmezzo (premeditato) per rendere menobrillante la concorrenza, sicuramente haavuto l’effetto di accomunare tanti colleghie di far capire come a volte basti“poco” (ma nel nostro caso era tanto)I concorrenti si rifocillano con i prodotti valtellinesiofferti dal geom. Vettovalli (in primo piano)Gennaio - FebbraioN. 01.2009Noi<strong>Geometri</strong>67


Per SportIl consigliere nazionale geom. Villipremia il geom. BonfantiIn piedi da destra a sinistra: Tramezzani, Speciale, Balbi, Radice, Cremoli,Belli, Patanè. Seduti da destra a sinistra: Balbi, Cazzetta, Bonfantiper eliminare invidie e incomprensioni.Gli atti spontanei e autenticamente gratuiti,tra l’altro, sono gratificanti e dannosoddisfazione più a chi li fa che a chili riceve (provare per credere!), ma in unmondo generalmente orientato a premiarepiù l’egoismo e in cui la libertàpersonale trova sempre meno limiti nellalibertà altrui, è sempre più raro che sipossano sperimentare tali episodi in …controtendenza. Fosse solo per questaesperienza “la partita valeva il costo delbiglietto”, come gli appassionati di calcioamano ripetere.E a proposito di calcio, vi preannuncioche quest’anno, udite … udite, Milano sicimenterà con una propria squadra anchenel gioco più popolare e famoso del mondo.L’appuntamento è per il mese di giugnoa Padova: lì faremo il nostro esordioufficiale anche in questo campo e speriamo,ma ne sono certo, che sapremo farcivalere e rispettare non più solo come un<strong>Collegio</strong> grande e numericamente importante,ma anche come un <strong>Collegio</strong> attivo eforte nell’impegno e nei risultati sportivi.Appuntamento perciò per tutti quelli chepotranno e vorranno venire (anche soloper fare il tifo), nella bella città venetae … una raccomandazione: attenti a nondistrarvi troppo con le galline …! •Il geom. Radice durantela sua performance canoraDopo i buoni risultati della squadra di sciil nostro <strong>Collegio</strong> farà il suo esordio nel calcio,ed è certo che sapremo farci valere, mostrandodi che pasta sono fatti i geometri milanesi,non solo sui terreni... edificabili. L’appuntamentoè per il mese di Giugno a Padova.68 Noi<strong>Geometri</strong>N. 01.2009 Gennaio - Febbraio


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