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New<strong>CavaNotizie</strong>.<strong>it</strong>Via Gino Palumbo, 17Cava de' Tirreni -Tel.089.46.88.420Direttore Responsabile: Mario Avagliano - Testata registrata al Tribunale di Salerno al n.18 del 16 novembre 2005Direttore Ed<strong>it</strong>oriale: Gerardo Ard<strong>it</strong>o - Num.63 - Anno VII - 30 Gennaio 2012 - Distribuzione gratu<strong>it</strong>a - Stampa: Grafica Metelliana SpaRedazione e uffici commerciali: Via De Gasperi, 3 Cava de' Tirreni SA - Tel.081.012.69.57 - 328.1621866 - redazione@cavanotizie.<strong>it</strong>Ed<strong>it</strong>oriale Mario AvaglianoGaldi, la luna di miele è fin<strong>it</strong>aLa luna di miele traMarco Galdi e i cavesi èfin<strong>it</strong>a. Quel periodo diconsenso e di attesa favorevoleche segue unasvolta pol<strong>it</strong>ica e l’elezionedi un nuovo sindaco, si èormai esaur<strong>it</strong>o. RadioPortici, ovvero l’opinionepubblica di Cava, quellamaggioranza silenziosa che determina l’es<strong>it</strong>o del votoc<strong>it</strong>tadino, ribolle di bollettini cr<strong>it</strong>ici nei confrontidell’amministrazione Galdi. Tra i rilievi più frequenti,la mancanza di polso dimostrata in qualche occasioneda Galdi, la distanza evidente tra alcuni roboanti annuncie la pratica amministrativa quotidiana, alcune scelteerrate di governo e lo sfilacciamento della maggioranzadi centrodestra e della squadra della giunta, ammessoanche da Alfonso Laudato nell’intervista che pubblichiamoin questo numero.Nel giudizio preoccupato della c<strong>it</strong>tà sull’amministrazioneGaldi pesa la mancanza di efficienza e di determinazionenella gestione di alcune delicate vicende,che ha lasciato insoddisfatte le categorie interessate:l’assegnazione degli alloggi popolari, l’abbattimentodelle ab<strong>it</strong>azioni abusive, la destinazione delle areemercatali. Anche la pol<strong>it</strong>ica di marca berlusconianadei grandi annunci non fa più breccia nel cuore deicavesi. Un esempio su tutti: il sogno del nuovo stadio,ag<strong>it</strong>ato da Galdi in campagna elettorale e di cui si sonoperse le tracce, sulla scia del fallimento della Cavese.Il progetto della vend<strong>it</strong>a dei “gioielli” di famiglia, perrispettare i vincoli di bilancio fissati dal patto di stabil<strong>it</strong>àè per fortuna sfumato: l’asta per l’ex complesso di SanGiovanni è andata deserta per tre volte. Per non parlaredella vicenda paradossale della sperimentazione delsenso unico in via Ferrara a Pregiato, che si è trasformatain una vera e propria figuraccia per l’amministrazionecomunale.Altra spina nel fianco è la squadra di governo. Se lastima dei cavesi per Galdi rimane in larga parte intattae la sua competenza e onestà personale non vengonomesse in discussione, non si può dire altrettanto per imembri della sua giunta, alcuni dei quali si distinguonoper l’immobilismo e l’incapac<strong>it</strong>à e altri per gli atteggiamenticlientelari; i nomi sono sulla bocca di tutti.Anche la maggioranza di centrodestra appare divisa.La nasc<strong>it</strong>a in consiglio comunale del gruppo degliindipendenti, con in prima fila il dissidente GiovanniDel Vecchio, è un segnale del crescente disagio dialcune componenti del Pdl nei confronti delle strategiee delle scelte amministrative del sindaco.Una buona dose della credibil<strong>it</strong>à di Galdi si gioca sulversante della san<strong>it</strong>à, che il sindaco – a segu<strong>it</strong>o delriordino delle deleghe - ha affidato a Luigi Napoli,vicesindaco e delfino del presidente della provinciaEdmondo Cirielli. La proposta di edificare un nuovoospedale a ridosso dell’usc<strong>it</strong>a autostradale, dove l’amministrazioneha acquis<strong>it</strong>o i locali dell’ex Cofima,sembra fare dei passi avanti. Ma sarà decisivo l’apportodei privati, poiché l’area a disposizione del Comuneè insufficiente ad osp<strong>it</strong>are i reparti previsti. Bisogneràvedere quale sarà il “prezzo” da pagare a tale partecipazione.Una cosa è certa. Se anche questo progetto sirivelasse una promessa mancata, il consenso per Galdisarebbe destinato a precip<strong>it</strong>are..La cavese Irene Maiorino, baciata dalla TVFranco Bruno V<strong>it</strong>olo“Quando mi hanno comunicato che era statascelta per la fiction, mi è scoppiata dentro unabomba, di gioia, di soddisfazione, di speranza.E di orgoglio, fatemelo dire: avevo dovuto superaretre provini, ero reduce da anni di preparazione,studio, gavetta, vissuti con umiltà, concentrazione,tenace assidu<strong>it</strong>à. Ma so bene che si trattadi un punto di partenza. Mai come ora bisognamantenere calma e concentrazione, per miglioraree fare il salto di qual<strong>it</strong>à”.Ha ben ragione di essere contenta, Irene Maiorino,ventiseienne cavese d.o.c. (figlia cara dei “nostri”Dott. Alfonso e Gabriella Lamberti), reduce dallafiction di Canale 5 “Baciati dall’amore”, defin<strong>it</strong>a larisposta napoletana a “I Cesaroni”. Importante ilsuo ruolo: è Luisa Gambardella, prima di cinquefigli del fioraio papà single Carlo, atletica calciatricein erba, adolescente sognante innamorata del suoprofessore, un “maestro farfalla”, di quelli cheaiutano a volare, non un “maestro pietra”, di quei“mattoni” che “insegnano solo per campare”.. Impulsivamentesaggia nella cura dei fratelli, coccolosae comunicativa nel rapporto col papà, timidamentetrepida negli incontri col professorino, Irene appareconvinta della parte e convincente nell’interpretazione,utilizzando ad hoc le vibrazioni del corpo,quel suo sguardo che quando si apre “fa ammuina”e il sorriso fresco e maliziosamente adolescenziale.Insomma, un’osmosi efficace tra la donna-ragazzinache è Irene e la ragazzina-donna del suo personaggio.Se poi si osserva un’altra prestazione, lo spot outsideper Armani, si vedrà venire fuori più aggressivamenteMini Market TrezzaLa ventiseienne Irene è reduce da “Baciatidall’amore” in onda su Canale 5Nella foto a sinistra Irene Maiorino. A destra, il cast di “Baciati dall’amore”.Irene è quintultima, alla destra di Lello Arena.Piccolo negozio...grande risparmio!Via Sala, 21Cava de’ TirreniTel.089.341277la Irene-donna.“Sì, sono parti di me che metto in gioco” - confermalei stessa sorridendo - “Ma soprattutto è latecnica della rec<strong>it</strong>azione che deve dominare,mettendoci in condizione di entrare in ogni tipodi parte”.Una tecnica che lei, pur se al debutto in TV nazionale(e dopo un’apparizione cinematografica in “Non cicasco” di Falcone), sta affinando dai tempi dell’adolescenza.“È un cammino affascinante, che hocominciato a percorrere prima nella scuola diTeatro di Clara Santacroce, poi in un’esperienzaelettrica e stimolante da giurata al Giffoni filmFestival. Ma soprattutto sono stati questi sei annidi studi a Roma che mi hanno formata”.Comunque, l’incontro con un regista-maestro comeClaudio Norza e la vicinanza di partner di prestigiocome Lello Arena, Marisa Laur<strong>it</strong>o, Pietro Taricone(l’ultimo show prima della tragica scomparsa) eGianpaolo Morelli hanno rappresentato di per séuna ulteriore formazione sul campo.“Non c’è dubbio. E devo ringraziarli di cuore,sia per l’aiuto professionale che mi hanno datosia perché, con la loro semplic<strong>it</strong>à e disponibil<strong>it</strong>àumana, hanno reso caldi di v<strong>it</strong>a i nostri momentisul set e fuori del set.”E ora venga il bello dei prossimi set da giocare. TV,teatro o cinema, non importa… ma che arrivino, econ loro il match point per la v<strong>it</strong>toria finale: lafesteggeremo con un cin cin che farà ammuina,come e più dello sguardo di Irene…Augurissimi!Mario Avagliano presentail 3 febbraio alla Mediatecail suo nuovo libro3 febbraio 2012a Cava de' Tirrenipresentazionedell’ultimo librodi Mario Avaglianoe Marco Palmieri“Voci dal lagerDiari e letteredi deportati pol<strong>it</strong>ici<strong>it</strong>aliani 1943-1945”(Einaudi, 2012)”,Mediateca MarteCorso Umberto I,alle ore 18,00Modera Antonio Di Giovanni, presidentedell’Associazione Giornalisti Cava – Costad’Amalfi “Lucio Barone”. All’incontrointerverranno il coautore Mario Avagliano, lasaggista Lidia Menapace e lo scr<strong>it</strong>tore AldoPavia. Le letture di Marisa Annunziata eGiacomo Casuala, i canti di AlessandroAvagliano e la musica di Stefano Torino (tuttigiovani amici di “Frida”) renderanno, poi,particolarmente preziosa la serata. L’evento èrealizzato dalle associazioni Frida e Koiné, incollaborazione con l’agenzia di comunicazioneMTN Company, il Marte Mediateca Eventi,l’industria poligrafica Grafica Metelliana,l’associazione Giornalisti Cava-Costa d’Amalfi“Lucio Barone, l’ANPI Salerno e la casa ed<strong>it</strong>riceEinaudi.A pag.3 l’intervista di Franco Bruno V<strong>it</strong>oloa Mario AvaglianoIl sindaco rende noto che, a partire dal 1°febbraio 2012, la distribuzione gratu<strong>it</strong>a deisacchetti per la raccolta differenziata dei rifiutisarà sospesa. “I c<strong>it</strong>tadini cavesi, -scrive il sindacoGaldi - dopo aver raggiunto ragguardevolirisultati in termini di percentuale di raccoltadifferenziata, sono ormai maturi per provvedereautonomamente all’acquisto dei sacchetti”.Intimo uomo donna - MerceriaAbbigliamento bimbi - FilatiSaldi dal 20 al 70%Playtex – Lovable – Dim – WonderbraLotto – DMC – AdrianwoolVia Filangieri, 89 - Tel. 089.349755UNICA SEDE:sistemi scorrevoli finestre per tetti infissi in pvcSolo da noi, sei attivi un’abbonamento,riceverai una custodiain omaggio.automazion<strong>it</strong>apparellepergotendearredi per esternoavvolgibiliinfissi in legnoalluminioInfo line:089.340352


2 - CRONACAA colloquio con Alfonso Laudato,neo assessore alle Attiv<strong>it</strong>à ProduttiveLaudato: “Per superare la crisi, dobbiamo fare più squadra”Gerardo Ard<strong>it</strong>oCambio di deleghe. Il dottor AlfonsoLaudato è il nuovo assessore alle Attiv<strong>it</strong>àProduttive. Mario Pannullo, il nuovoassessore alla Polizia Locale.Alfonso Laudato, in consiglio comunaledal 1988, ha ricoperto già la carica diassessore al commercio nel 1994, divicesindaco nel 1989, è stato per trevolte assessore ai vigili (Polizia Locale),una volta assessore all’urbanistica e duevolte presidente del consiglio comunale.Gli rivolgiamo alcune domandeQuali sono le sue considerazioni sulrimpasto in giunta e sulla nuova delegaassegnatale dal sindaco?“Rispetto la decisione del sindaco, sonoal servizio del sindaco, non ho nulla da commentarese non pos<strong>it</strong>ivamente”.C’è qualche anello mancante in questa amministrazione,quali sono le cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à?“Dovremmo cercare di fare più squadra, ev<strong>it</strong>are icompartimenti stagni, ognuno in base alla propriaesperienza aiutare la c<strong>it</strong>tà”.E’ questo il suo messaggio?“Sì, fare squadra tra consiglieri e assessori, è l’unicomodo per superare questo particolare momento dicrisi economica”.Cosa farà l’amministrazione dopo le protestedegli ambulanti che si rifiutano di accettare dientrare tutti nell’area mercatale? Pare non ci siaspazio sufficiente per tutti e siamessa a rischio anche la sicurezza.“Non mi risulta. Anche il Tar ci hadato ragione. Indietro non si torna,il sindaco è stato categorico. Tengoa precisare che abbiamo recuperatoTosap (tassa occupazione suolopubblico) per un ammontare di 17mila euro di arretrati dai mercatali.Per quanto riguarda il mercato delsabato, invece, è stata emessa unadelibera il 15 luglio scorso, la n. 58,che ne stabilisce il trasferimentonell’area mercatale di Corso Palatucci,dove si svolge anche ilmercoledì”.Ma non era stata presa in considerazione anchel’area di via Gramsci, più vicina al centro?“Abbiamo il parere negativo dell’ingegnere Collazzo,pare non sia idonea”. Per quale motivo? “Non soesattamente, è in corso uno studio di fattibil<strong>it</strong>à…Contiamo tra un mese di trasferire il mercato delsabato”. Perché, pur essendo terminati i lavori direalizzazione della terza corsia all’usc<strong>it</strong>a autostradalenon viene ancora aperta al traffico?“Stiamo aspettando l’autorizzazione dell’Asi, inmer<strong>it</strong>o all’abbattimento di una parte del fabbricatoche ancora ostruisce la corsia. Il proprietario otterràl’autorizzazione a costruire la parte che perderà sullato strada, recuperandolo sul versante interno”.Va in scena il 9 febbraio, al Teatro Verdiil nuovo spettacolo di Lol<strong>it</strong>a D’ArienzoIntervista a Carla Russo, nuova direttrice de “I CavotiGaetano PepeIncontriamo la dott.ssa CarlaRusso, nuova direttrice artistica de Carla Russo“I Cavoti”, storica compagnia teatralecavese fondata dalla dott.ssaAnna Maria Morgera da sempreimpegnata nel recupero del patrimoniodella tradizione locale eprossima al debutto al Teatro Verdi,il 9 febbraio, con “Una, cento,mille Medee” di ApolloniaD’Arienzo, da tutti conosciutacome Lola .Carla, come nasce questa collaborazione con ladott.ssa Morgera? “L’incontro è avvenuto in occasionedel primo spettacolo di Lol<strong>it</strong>a “Una libellulache continua a volare” che ha debuttato al TeatroDelle Arti nel settembre 2010. Io, da sua ex allievadi danza, ho voluto esserci a tutti i costi e in taleoccasione è nata la stima reciproca tra me e AnnaMaria, regista dello spettacolo, che l’ha portata adaffidarmi la direzione artistica della compagnia”.Un incontro piuttosto recente, quindi… E invecea quando risale il “ suo” incontro col teatro?“Risale alla mia infanzia, quando a soli cinque annirimasi affascinata dalle commedie di De Filippotrasmesse alla tv. La passione per il teatro è cresciutaal punto da decidere di frequentare i corsi del laboratorioteatrale “Arte Tempra” di Clara Santacrocee a proseguire anche a livello univers<strong>it</strong>ario in quelcampo”. Un percorso articolato il suo. ..“Dopo la laurea, al D.A.M.S. di Roma 3, ho consegu<strong>it</strong>oancora con lode anche la laurea specialisticain “Produzione Multimediale Arte Teatro Cinema”,discutendo una tesi sulla regista palerm<strong>it</strong>ana EmmaDante. Nel corso degli anni, ho approfond<strong>it</strong>o anchela preparazione pratica seguendo diversi corsi, stagee seminari con artisti famosi. Attualmente sto cercandodi trasferire le mie competenze e la miapassione anche ai giovani e ai “meno” giovaniattraverso corsi nelle scuole, corsi di teatro privatie laboratori presso la Car<strong>it</strong>as Diocesana. Da pocoho superato le selezioni per il dottorato di ricercaSi chiama Elìa Sica, il primobambino cavesenato nel 2012Si chiama Elia Sica il primobambino nato a Cava de’Tirreni nel 2012.Il piccolo Elia è venuto allaluce il 02/01/2012 alle10,20 e pesava al momento 3,100 kg. Auguri aigen<strong>it</strong>ori, Maria Balbino e Costantino Sica dallaredazione di <strong>CavaNotizie</strong>.<strong>it</strong>Centro DemolizioneAutoveicoli Autorizzatodi Orlando FezzaRadiazione PRA in sedeR<strong>it</strong>iro veicoli a domicilioVend<strong>it</strong>a ricambi usatiAcquisto auto sinistrateTel.081.931233Cell.320.0515957www.cdademolizioni.cominfo@cdademolizioni.comAlfonso Laudatoin “Storia del Teatro Moderno eContemporaneo” presso l’Univers<strong>it</strong>àDegli Studi di NapoliL’Orientale”.Ma parliamo di questo debuttoal Teatro Verdi… Che spettacoloci attende?“Lo spettacolo nasce da un’ideadi Anna Maria Morgera che quotidianamentee con grande caparbietàpermette alla creativ<strong>it</strong>à diLol<strong>it</strong>a di prendere forma e voceanche attraverso i “nostri” corpidi attori. Si tratta di una carrellata di personaggiche, in un modo o nell’altro, sono riconducibili alm<strong>it</strong>o di Medea. I brani di prosa verranno arricch<strong>it</strong>idalle esibizioni di artisti di fama internazionale comei primi ballerini del San Carlo Corona Paone e LuigiFerrone, gli allievi di Maria Luisa Bossone e diAntonella Iannone, oltre che dalle perfomance canoree musicali di Margher<strong>it</strong>a De Angelis ed alcunimembri dell’orchestra del Teatro San Carlo”. Comesi svolge il lavoro con la compagnia? “Le provesi tengono ab<strong>it</strong>ualmente a casa di Lol<strong>it</strong>a, che costantementeci dirige col piglio fermo e deciso tipico diuna maestra di danza. A rincarare la dose ci pensala regista Anna Maria che cerca in tutti i modi dicondurci verso una interpretazione efficace. Nonmancano i momenti “ricreativi” caratterizzati dallefamigerate cene che concludono le nostre serate diprove”.Fare cultura e teatro a Cava, quali sono le sueconsiderazioni alla luce delle sue esperienze?“Una realtà come Cava mer<strong>it</strong>erebbe i giusti spaziper la cultura ed il teatro , quello vero, che tutt’oranon c’è. Sono comunque da apprezzare le numerosecompagnie teatrali cavesi che, con tanti sforzi epassione, diffondono la cultura teatrale a vari livelli”Può riassumere in una frase cosa rappresentaper lei il teatro? “Mi piace ricordare una frase diCarmelo Bene : “Un teatro che non fa morti, chenon sollec<strong>it</strong>a crimini, del<strong>it</strong>ti, sabotaggi non puòessere teatro, è spettacolo, piccola fiera delle van<strong>it</strong>à”..PasticceriaGelateriaCorso Mazzini, Parco BeethovenCava de' Tirreni - Tel.089.463778Sinfonia di delizie!Abbiamo aspettato mille anniper questi festeggiamenti. Ilvecchio Sant’Alferio, siadetto con rispetto, era unEnrico Passaronobile salern<strong>it</strong>ano che si fecebenedettino e scoprì nellerocce della Badia la collocazione ideale per unacomun<strong>it</strong>à monastica votata alla preghiera, al lavoroe alla riflessione. Mai avrebbe pensato a grandifesteggiamenti per il compleanno della suacomun<strong>it</strong>à. Per, forse, per un millenario qualchecosa di più l’avrebbe pur sperata. E ce l’aspettavamopure noi, per la ver<strong>it</strong>à, dopo che per quattro/cinqueanni abbiamo riemp<strong>it</strong>o pagine e pagine di giornaliin attesa della grande festa. Man mano che siavvicinava il 2011 erano già pronti i fuochid’artificio… ma i due ministri del GovernoBerlusconi che dovevano accendere la miccia inun mega convegno d’apertura, quella mattinaavevano un’emicrania e si scusarono dell’assenza.Cominciarono le trattative e i compromessi dellapol<strong>it</strong>ica nostrana. A poco più di un anno dalraggiungimento del millennio Cava ottenne unalegge di finanziamento ma perse un sindaco e netrovò un altro.Il Millennio doveva dare lustro alla c<strong>it</strong>tà, con unagrande esposizione mediatica, turisti, pellegrini,pubblicazioni, grandi personal<strong>it</strong>à e, vanamenteatteso, il Santo Padre. Quasi da oscurare lecelebrazioni per i 150 anni dell’Un<strong>it</strong>à d’Italia…Come? Non ve ne siete accorti? E’ vero, neanchenoi.Oggi si parla di un’occasione persa. Ma non vipreoccupate, non è la prima. Proviamo a fare unalista: la Disfida dei Trombonieri, cresciuta undi Emiliana Kristle FerraraVia C. Biagi, 31(adiacente Villa Alba)Cava de' TirreniAlessandro339.3552619Alberto340.904451030 GENNAIO 2012A cura di Enrico PassaroMillennio con poco arrostotrentennio fa con grandi aspettative ed ambizionie ora ridotta ad un inutile “me-la-suono-e-me-lacanto”;le grandi opere pubbliche concep<strong>it</strong>e neglianni settanta e ottanta, i cui interminabili lavoriingombrano ancora la strada nazionale e, chissàquando, si concluderanno con un risultato forseobsoleto; la valorizzazione dei grandi “conten<strong>it</strong>ori”c<strong>it</strong>tadini, che ha fruttato in questi anni soltanto ilrecupero di Santa Maria del Rifugio e, recentemente,dell’ex pretura, ma che presenta dei grossi puntiinterrogativi sull’ex Manifattura di Viale Crispi esul complesso di San Giovanni, quest’ultimoaddir<strong>it</strong>tura proposto per ben tre volte ad unaimprobabile vend<strong>it</strong>a regolarmente snobbata daipotenziali invest<strong>it</strong>ori; l’utilizzo di edifici e spaziered<strong>it</strong>ati dal Comune, come in Piazza Amabile,dove con grande inventiva e spir<strong>it</strong>o d’iniziativa siè pensato bene di provvedere ad un grandeparcheggio, provvisorio, naturalmente, ed è sempreda qualche decennio; la “c<strong>it</strong>tà dei concerti”, graziea Troiano, che ha portato a Cava il meglio dellamusica mondiale, salvo poi osteggiare con ognimezzo le iniziative e lamentarsi indignati per idisagi, fino a dirottare su Eboli e altre local<strong>it</strong>àvicine tutte le iniziative.Dobbiamo continuare? Cavanotizie non può cederetutto il suo spazio a questa rubrica, per cui dobbiamofermarci, ma, risalendo negli anni, l’elenco potrebbeancora continuare. A dimostrazione di cosa? Delfatto che questa c<strong>it</strong>tà di ambizioni ne ha sempreavute tantissime, ma all’atto pratico l’arrosto ètroppo poco.Si dice che delle buone intenzioni E’ lastricata lastrada dell’inferno. Che Cava sia un inferno?Giudicate voi.Gli effetti benefici dell'acqua nel percorso riabil<strong>it</strong>ativoIdrokines<strong>it</strong>erapia e idroterapia al Centro TeriL'idrokines<strong>it</strong>erapia rappresenta una disciplinache basa le sue origini sulla scoperta delle proprietàriabil<strong>it</strong>ative dell'elemento acqua. L'uso delle applicazionidell'acqua al fine terapeutico cost<strong>it</strong>uisceuno dei più antichi procedimenti curativi di cuil'uman<strong>it</strong>à dispone. Basti pensare, per esempio, cheper gli antichi Romani l'acqua ha avuto una grandeimportanza sia in chiave edonistica che terapeutica,pensiamo alle terme luoghi di cura ma anche direlazioni sociali.L'acqua rappresenta un mezzo ideale se si considerala parziale assenza di grav<strong>it</strong>à. In acqua, infatti, èpossibile far svolgere ad una persona disabile deimovimenti e degli esercizi che sarebbero impossibilio comunque difficili da eseguire al di fuori di essa.L'attiv<strong>it</strong>à motoria svolta in acqua offre la possibil<strong>it</strong>àdi un recupero di schemi e immagini di movimentoche, pur parzialmente evocabili dopo il trauma ola malattia, non essendo stati più eserc<strong>it</strong>ati, sonostati “persi”o dimenticati.Nel contesto riabil<strong>it</strong>ativo si possono applicare atutte le fasce di età e a varie patologie, comel'osteoartr<strong>it</strong>e, la fibromialgia e le malattie reumatiche,i traumi sportivi, la ricostruzione dei legamenti,le patologie della colonna vertebrale, cardiovascolari,neurologiche e relazionali. Nell’acqua,cambiano le dinamiche di relazione, di equilibrio,di spostamento nello spazio e le dinamiche dipercezione, poiché le sensazioni che si generanoattraverso il contatto corporeo con l’aria sono moltodiverse rispetto a quelle che si generano con l’acqua.I progetti riabil<strong>it</strong>ativi in acqua utilizzano l'elementoacqua per far favorire e stimolare la funzione diaggiustamento e permettere al bambino di sentirsia proprio agio.L'idroterapia rappresenta un importante componenteriabil<strong>it</strong>ativa anche a segu<strong>it</strong>o di interventicome le artroprotesi di anca e di ginocchio, infatti,la riduzione di peso permette di muoversi piùfacilmente e di accelerare la mobilizzazione dell'artooperato. L'acqua ha una viscos<strong>it</strong>à maggiore dell'ariae questo fa si che le articolazioni siano protette eche il rinforzo muscolare si ottenga attraversomeccanismi propriocettivi.La resistenza varia in base alla veloc<strong>it</strong>à del movimento,la pressione sull'arto favorisce il drenaggiolinfatico e la riduzione dell'edema migliorandola soddisfazione del paziente che ottiene un movimentopiù fluido.Al Centro TE.RI. S.r.l. di Cava de' Tirrenil'idrokines<strong>it</strong>erapia e l'idroterapia vengono praticateda quindici anni in una piscina dove la temperaturadell’acqua è tenuta costantemente a 33 - 34 °C.I pazienti vengono segu<strong>it</strong>i dallo staff del Centroche si compone di fisiatra, ortopedico e fisioterapisti.L'esperienza accumulata nel tempo, in questocomparto, ha fatto del Centro un punto di riferimentoin tutta la provincia.Per la tua pubblic<strong>it</strong>à su <strong>CavaNotizie</strong>.<strong>it</strong> e su NoceraNotizie.<strong>it</strong>Gerardo Ard<strong>it</strong>o Communication - Tel.081.012.6957 - 328.16.21.866


30 GENNAIO 2012Ospedale Cavese ancora a rischio chiusura?Vanno via circa 50 operatori san<strong>it</strong>ari del nostro Ospedale.La manovra del Direttore Generale BianchiGerardo Ard<strong>it</strong>oIn vista della mobil<strong>it</strong>à in entrata indettadall’ASL Salerno, come siprospetta la s<strong>it</strong>uazione della san<strong>it</strong>àa Cava? I c<strong>it</strong>tadini sono preoccupatiper l’annunciata mancanza di personale.E’ realmente a rischio l’ospedale diCava con i suoi reparti? Lo abbiamochiesto al dottor Germano Baldi,Consigliere Comunale, ma ancheapprezzato professionista della san<strong>it</strong>àcavese.“Il Manager dell’ASL SA ha promossola mobil<strong>it</strong>à in entrata per sopperire allacronica mancanza di operatori san<strong>it</strong>ariper il blocco delle assunzioni, oramai da anni, dettatodal risanamento dei conti. Inoltre il decreto Monti,che ha rimodulato il sistema pensionistico in Italia,ha fatto sì che chi ha avuto la possibil<strong>it</strong>à di pensionarsi,visto i tempi che corrono, lo ha fatto, peggiorandoancora di più la penuria di mano d’opera. Ineffetti tra prepensionamenti e mobil<strong>it</strong>à in usc<strong>it</strong>adall’Ospedale di Cava, oggi parte integrante dell’AziendaOspedaliera Ruggi D’Aragona, andrannovia circa 50 operatori tra medici ed infermieri,mettendo a rischio i livelli essenziali di assistenzae la stessa permanenza di reparti fondamentalidell’ospedale e quindi l’intera struttura potrebbeessere messa in discussione”.Il sindaco Galdi ha convocato un Consiglio Comunalealla presenza del direttore generale dell’Aziendasalern<strong>it</strong>ana dott. Attilio Bianchi. Cosaè stato deciso? “Il Sindaco Marco Galdi, contempestiv<strong>it</strong>à, dimostrando grande sensibil<strong>it</strong>à e sensodi responsabil<strong>it</strong>à, ha prontamente convocato il ConsiglioComunale, sia per rendere partecipi i consiglier<strong>it</strong>utti e sia la c<strong>it</strong>tadinanza, inv<strong>it</strong>ando anche il Managerper conoscere lo stato dell’arte e per mettere inessere tutte le azioni necessarie a scongiurare ilpericolo di chiusura dell’Ospedale e di questo loringrazio personalmente, anche interpretando ilpensiero dei c<strong>it</strong>tadini cavesi.Per fronteggiare l’emorragia di personale, con responsabil<strong>it</strong>àe in autonomia, il Direttore GeneraleAttilio Bianchi ha preso l’iniziativa, di assumeretanti operatori san<strong>it</strong>ari tra medici e infermieri perquanti ne usciranno dall’Azienda”.Dove saranno trovati i fondi per questa operazione?“I soldi rientrano nel bilancio della Regionein quanto si provvederà a stabilizzare il personaleprecario e si è avviata la procedura di mobil<strong>it</strong>à inentrata, su scala regionale”.Ha detto che è stata una decisione presa in autonomiadal Direttore Generale, potrà, quindi esserebloccata? “Il Consiglio Comunale all’unanim<strong>it</strong>àha prodotto un documento in cui si chiede al Commissarioalla San<strong>it</strong>à della Regione Campania, On.Stefano Caldoro, di facil<strong>it</strong>are questo percorso e difar sì che la mobil<strong>it</strong>à in usc<strong>it</strong>a e quella in entratasiano contemporanee, tanto da non creare s<strong>it</strong>uazionidi cr<strong>it</strong>ic<strong>it</strong>à, che si ripercuoterebbero sulle spalle delGermano Baldic<strong>it</strong>tadino-utente. Tutto il provvedimentoè segu<strong>it</strong>o con particolare attenzionedal Consigliere RegionaleGiovanni Baldi, che quotidianamenteè in continuo contatto con il presidenteCaldoro, i sub commissari, i direttorigenerali interessati e il sindaco dellac<strong>it</strong>tà di Cava de’ Tirreni. Conoscendoil carattere dell’On. Baldi, che quandosi tratta di difendere gli interessi deicavesi diventa un mastino, sono convintoche tutto andrà a buon fine”.fa una breve storia di quanto accadutoin questi ultimi due anni?“La famosa legge regionale n. 16,nell’ottica della riduzione della spesa, prevedeval’accorpamento di molti ospedali campani eliminandogli ospedali fotocopia, con la conseguente chiusuradell’ospedale cavese. Di fatto l’ospedale di Cavade’ Tirreni veniva tolto dalla rete dell’emergenzacon la chiusura del Pronto Soccorso, la soppressionedell’Un<strong>it</strong>à Coronarica (UTIC) e della Rianimazione,con alcuni reparti trasfer<strong>it</strong>i a Sarno. Dobbiamoringraziare il Presidente della Provincia EdmondoCirielli che ebbe l’intuizione di far traslocare l’ospedaledi Cava nell’Azienda ospedaliera univers<strong>it</strong>ariaRuggi D’Aragona.L’ospedale non poteva così essere più chiuso, diventavaparte integrante dell’Azienda di Salerno. Ci siavvalse del forte aiuto dell’onorevole GiovanniBaldi alla Regione, affinché il processo di accorpamentoal Ruggi si concretizzasse, e così avvenne.Pagani e Scafati hanno perso il pronto soccorso; noia Cava siamo gli unici ad aver mantenuto il polodi emergenza composto da: un<strong>it</strong>à coronarica, rianimazionee pronto soccorso.E’ la presenza del polo di emergenza che distingueun ospedale vero. I c<strong>it</strong>tadini possono stare tranquilliperché a Cava possono avere un’assistenza completain caso di infarto. In caso contrario sarebbe statonecessario raggiungere Nocera Inferiore o Salerno.I minuti, in certi casi sono fondamentali”.L’ospedale di Cava è comunque destinato allachiusura, perché non più a norma con le direttiveeuropee… “L’impegno dell’amministrazione nell’areadell’ex Cofima è fondamentale per potergarantire in futuro un ospedale ai cavesi. Facciovoto al Sindaco Galdi e al vice Sindaco LuigiNapoli, al quale è stata confer<strong>it</strong>a la delega sullasan<strong>it</strong>à, affinché i tempi siano accelerati. L’acquistodell’area ex COFIMA si è dimostrata col tempoun’intuizione geniale di Marco Galdi e mi constapersonalmente il grande impegno che sta profondendoil vice sindaco. Luigi Napoli, con spir<strong>it</strong>o diabnegazione, sui tavoli ist<strong>it</strong>uzionali di Provincia eRegione, nel portare a compimento tale ambiziosoprogetto, tanto a cuore ai c<strong>it</strong>tadini cavesi.La realizzazione del progetto e l’avvio dei lavoribloccheranno così la procedura di chiusura delSanta Maria Incoronata dell’Olmo e si andrà inproroga” .Col Tablet LGM Flayer 3Gdi ultima generazione,anche senza abbonamento,puoi inserire la tua schedadi qualsiasi operatoree navigare senza lim<strong>it</strong>i.Tablet Flayer 3Ga soli 299,00 euroCompleto di custodiae tastiera puoi averloa soli 320,00 euroTablet 7” touch screen capac<strong>it</strong>ivo,processore renesas arm cortex a9 dual core ddr iiram 512 mb, wifi 3g ( wcdma, umts, gsm) android2.2 aggiornabile, bluetooth, memoria interna 4gbespandibile fino a 32 gb, fotocamera 2mpx,hdmi, mini usb.Via Filangieri, 1Cava de’ TirreniTel.089.28588953 - CRONACAMario, storico al top, cavese nel cuoreÈ usc<strong>it</strong>o l’ultimo libro del nostro Direttore, sulle letteredei deportati pol<strong>it</strong>ici, i cosiddetti Triangoli RossiFranco Bruno V<strong>it</strong>oloIl nostro Direttore, Mario Avagliano, “cavese diRoma”, ha fatto poker. Dopo la trilogia“Generazione ribelle” (diari e lettere dallaResistenza), “Gli Internati Mil<strong>it</strong>ari Italiani“,“Gliebrei sotto la persecuzione in Italia”, con “Voci dallager. Diari e lettere dei deportati pol<strong>it</strong>ici 1943-45”(Ed. Einaudi), che è stato presentato con grandesuccesso a fine gennaio a Roma, a Milano e inmolte altre c<strong>it</strong>tà, ha fatto quadrare il cerchio sullaricostruzione della storia vissuta dal basso,attraverso le scr<strong>it</strong>ture private dei protagonisti,relativa al drammaticoperiodo della secondaguerra mondiale. Neparliamo con l’autore inuna breve, ma illuminanteconversazione.Sempre la SecondaGuerra Mondiale,ancora diari e letterecome base di studio. Unmarchio di fabbrica?“La lettura di lettere ediari è il modo miglioreper capire la storia più davicino, e da angolazionipiù illuminanti. Unaspecie di “GrandeFratello” nobil<strong>it</strong>ato enobil<strong>it</strong>ante. E poi, laSeconda GuerraMondiale è la Madredell’Italia repubblicana…Ma il “cerchio non èancora quadrato”, comedici tu. Dopo i deportatipol<strong>it</strong>ici lavorerò su unaltro fronte di ricerca: ilpunto di vista, le pulsioni,i sentimenti di chi scelsela parte “sbagliata”, la Repubblica di Salò. E a metàaprile uscirà in tutta Italia la mia biografia delcolonnello Giuseppe Montezemolo, capo dellaResistenza mil<strong>it</strong>are in Italia, col quale collaboravail nostro conc<strong>it</strong>tadino Sabato Martelli Castaldi, anchelui ucciso alle Fosse Ardeatine”.In questo ultimo libro accomuni deportati pol<strong>it</strong>icie lavoratori coatti, quindi persone che hannopagato per le loro idee ed altre che si sono trovateinvischiate per caso a causa di idee ed iniziativedi altri. Quale il filo che le accomuna?“L’esperienza dolorosa dell’allontanamento forzatoda casa, dalla patria, dalle radici. E poi, l’esserev<strong>it</strong>time, sia pure per motivi diversi, dello stessoregime e della stesso Paese: persone non deportateper lo sterminio razziale ma comunque umiliate,trattate con tecniche da annientamento dellapersonal<strong>it</strong>à, sfruttate fino allo stremo delle energie.E il grido di dolore che emerge dalle loro letterenon è molto diverso, come intens<strong>it</strong>à, da quello degliEbrei deportati. Eppure la storia dei deportati pol<strong>it</strong>ici,che numericamentefurono oltre 24 milae nella metà dei casipersero la v<strong>it</strong>a, è statacompletamentedimenticata. Nessunosa chi siano. Enessuno sa checost<strong>it</strong>uirono una parteassai rilevante dellaResistenza <strong>it</strong>aliana eche tra di loro vifurono migliaia di meridionali. Come il caveseGioacchino Giordano, morto a Dachau, di cui hopubblicato alcune commoventi lettere”.Ancora una volta, allora, la raccolta delle lettereche tu e Marco Palmieri avete fatto alla fine creauna forma di romanzo epistolare.“Certo, il romanzo degli oppressi ma anche deiribelli, dei resistenti. Un romanzo da un lato caricodi tensione ideale e morale per la Patria e per l’Italia,di sentimenti, di fede religiosa e di affetti familiari,e dall’altro carico di un dolore che rifiuta ogniespressione narrativa, ma che emerge netto dalleparole scr<strong>it</strong>te in diretta, semplicemente percomunicare, per aprire la finestra su un drammaterribile, personale e sociale”.I tuoi libri si prestano ad incontri e dibatt<strong>it</strong>i, congli esperti, con gli studenti, con i familiari deiprotagonisti e con semplici c<strong>it</strong>tadini. Al di làdell'ufficial<strong>it</strong>à, quali sono stati i riscontri ed iriconoscimenti più gratificanti?“Mi hanno fatto piacere in questi anni i tantissimiapprezzamenti ricevuti da parte dei semplici lettoriAvagliano alla rimpatriata dell 3B del Liceo Classico “Marco Galdi” 1983-1984o dei familiari di personaggi descr<strong>it</strong>ti nei miei libri,che mi hanno inviato mail a volte toccanti ecommoventi. Un altro aspetto molto bello,l'accoglienza nelle scuole e il confronto con glistudenti (a propos<strong>it</strong>o, supercomplimenti per lechiarissime lezioni in Power Point che nostroDirettore prepara, n.d.R.). Ricordi di persone chehanno segnato il mio percorso? Senz’altro V<strong>it</strong>torioFoa e Giuliano Vassalli, che hanno speso parole dielogio per il mio lavoro e rappresentano per me unmodello di v<strong>it</strong>a e di impegno intellettuale e civile”.Quanto le tue ricerche ti hanno confermato equanto invece fatto cambiare opinione?“La ricerca storica è per sua natura "revisionista":porta a conoscere nuovi elementi e informazioni suavvenimenti, movimenti, personaggi. Ma ilrevisionismo storico è ben altra cosa rispetto alrevisionismo ideologico. Faccio l'esempio dellaResistenza. Di sicuro quel che viene fuori dai mieiprecedenti lavori è che il movimento di liberazione,con le sue luci (molte) e le sue ombre (negli ultim<strong>it</strong>empi sopravvalutate), fudecisivo per la nasc<strong>it</strong>a dellaRepubblica <strong>it</strong>aliana, perl'integr<strong>it</strong>à del terr<strong>it</strong>orio nazionalee per l'affermarsi dellademocrazia. Fu molto più vastoe variegato di quanto l'opinionepubblica (nella quale mi ci mettopure io) creda. E prima o poi,inoltre, bisognerà scrivere unaPresentazione del libro a Milanostoria della Resistenza del e nelMezzogiorno...”Oramai voli al top, ma il tuo rapporto personalee professionale con Cava non è mai statointerrotto…“Tanto è vero che dirigo Cavanotizie.<strong>it</strong>, seguosempre con passione civile la nostra c<strong>it</strong>tà, mi sentoprofondamente e orgogliosamente cavese emeridionale. I miei primi libri hanno riguardato lebiografie di due cavesi: Sabato Martelli Castaldi eNicola Di Mauro. E poi, a Cava c’è la mia famigliadi origine. È un rapporto d’amore. Irrinunciabile.E pronto a produrre ancora tanti frutti succosi”.Macelleria e SalumeriaVia A.Gramsci,2/10Cava de’ TirreniTel.089.444389Articoli da regalo, liste nozze e casalinghiSe prenoti le bomboniere da noi avraiconfetti e confezioni in omaggioSi acccettano tuttii buoni pasto nelreparto salumeriaSolo carni paesaneselezionate, provenientida Cal<strong>it</strong>ri, (AV)Cell.329.4350502 - 328.6997944Via Alcide De GasperiCava de' TirreniVestireè piacersi!Sulla lista promesse nozze riceverai unassegno di 100,00 euro per il tuo viaggiodi nozze con “I Viaggi di L<strong>it</strong>ta”Sulla lista nozze in omaggioun weekend a sorpresa.Rivend<strong>it</strong>ore Autorizzato:Via Veneto, 10 - Via O. Di Giordano, 1Cava de’ Tirreni


4 - CRONACA 30 GENNAIO 2012Tragica scomparsa di uno dei protagonistidella stagione delle radio libere a CavaEnzo Angrisani, l’idealistache aveva perso il sorrisoLa scomparsaVincenzo Angrisani seguiva tra l’altro, per laComun<strong>it</strong>à Montana del Bussentino (vicino Sapri),il progetto di sistema di comunicazione wireless edisponeva in loco di un depos<strong>it</strong>o-laboratorio.Per lavoro era spesso fuori casa. Ma due giorni diassenza senza dare notizie avevano insospett<strong>it</strong>o emesso in ag<strong>it</strong>azione la moglie Maria Assunta DiAgostino.Poi la triste scoperta fatta da un collega tecnico. Ilmacabro r<strong>it</strong>rovamento del corpo nel suo laboratorioa Sapri. Enzo si è tolto la v<strong>it</strong>a, lasciando una letteraai familiari. Nel suo ultimo messaggio ha spiegatoche il gesto che si apprestava a compiere non eradovuto a motivi economici, come riportato nei giornisuccessivi dai quotidiani, ma al fatto che non riuscivapiù a sorridere. Commoventi le sue parole finali aifamiliari e ai figli (“Siete meravigliosi”), così comel’esortazione ai figli ad essere sempre onesti.L’accaduto resta ancora adesso, a distanza di pochesettimane, un mistero. Chi conosceva Enzo sa quantoegli fosse introverso, ma tuttavia forte e capace disuperare ogni ostacolo.Enzo era un autodidatta. Il mestiere di tecnicospecializzato lo aveva imparato da sé, lavorandoprima in radio, poi collaborando con una d<strong>it</strong>ta checostruiva antenne per le radio libere. Sul finire deglianni ’80 venne assunto da Radio Salerno Sera(em<strong>it</strong>tente del circu<strong>it</strong>o di Italia Radio, la radio delPart<strong>it</strong>o Comunista), il quotidiano radiofonico direttoda Luigi Gravagnuolo (poi eletto sindaco di Cava).Quando per motivi economici l’em<strong>it</strong>tente chiuse,Enzo non si demoralizzò, aprendo in proprioun’azienda e specializzandosi nel settore delletelecomunicazioni. A quel tempo anch’io avevo unaradio libera, Radio Atlantide, e fornivo servizi daCava per Radio Salerno Sera. Con Enzocondividevamo il tempo libero alla sede della sezionecavese del Part<strong>it</strong>o Comunista. Il part<strong>it</strong>o era il nostropunto di riferimento, erano centinaia gli amici delPCI e della sua federazione giovanile, la Fgci, guidatada un giovanissimo Mario Avagliano, che avevarifondato la sezione cavese, protagonista di millebattaglie per migliorare la c<strong>it</strong>tà e sensibilizzare icavesi sui temi della pace, dell’ambiente, dellasolidarietà internazionale. Iniziative alle quali Enzodava sempre un prezioso contributo.Enzo Angrisani aveva frequentato per lungo tempola sezione del part<strong>it</strong>o, e in tanti ne avevano apprezzatole qual<strong>it</strong>à, l’altruismo, la generos<strong>it</strong>à, la sua capac<strong>it</strong>àdi dare ed esserti vicino senza chiedere mai nullain cambio. Uno di quegli amici capaci di buttarsinel fuoco per aiutarti.Tanti pronti a testimoniare le sue qual<strong>it</strong>à. Come glioltre 300 amici e parenti presenti al corteo funebre,dove in una giornata gelida, sotto una f<strong>it</strong>tapioggerellina, il feretro è stato trasportato a spalladagli amici più cari, nella chiesa di Santa Mariadell’Olmo dove si è svolta la cerimonia religiosa.Alcune testimonianze:Daniela Di Agostino (cugina) - “Hai scr<strong>it</strong>to unalettera per il tuo amico Ferdinando, e per te chi lascrive? Te ne sei andato senza un saluto, senza unaparola ma solo col tuo classico senso di umorismoe di simpatia che ti accompagnerà sempre.Hai fatto felici tutti noi con la tua esistenza, ma èdurata poco; forse eri tu che avevi bisogno di felic<strong>it</strong>à,ma tutto ciò non spiega il tuo gesto. Ti porteròsempre nel mio cuore, ora sei fra i migliori, lì nelcielo, a far sorridere chi non ha saputo sorrideresulla terra. Ciao Enzo!”Alfonso Galdi - “Enzo è stato per me come unfratello maggiore, dai tempi della FGCI, di RadioAtlantide fino alle prime installazioni di ponti Wifinel Cilento nel 2004, ho condiviso con lui i migliorianni della mia gioventù. Sempre pronto a dareconsigli e ad aiutare gli amici nei momenti di difficoltà.Una persona speciale, sincera, onesta, ancoranon posso credere che abbia scelto di lasciare tuttinoi e la sua famiglia. Il mio rimpianto più grandee di aver trascurato in questi ultimi anni la suaamicizia, e di non aver trovato il tempo da dedicaredi Gerardo Ard<strong>it</strong>oA inizio gennaio è apparsa sui quotidiani locali la notizia dellatragica scomparsa del cavese Vincenzo Angrisani, 47 anni, sposato,tre figli, imprend<strong>it</strong>ore, tecnico installatore di impianti di altafrequenza e sistemi wireless. La notizia ha colp<strong>it</strong>o profondamentequanti – come il sottoscr<strong>it</strong>to – conoscevano e apprezzavano la suageneros<strong>it</strong>à e bontà d’animo.Enzo era mio amico e compagno di scuola all’Ist<strong>it</strong>uto TecnicoCommerciale. Ma oltre a condividere i banchi di scuola, abbiamocondiviso gli stessi ideali e poi, anche se in maniera diversa, inquesti ultimi 32 anni, l’appassionante lavoro nelle radio libere.Enzo “curava” gli impianti di trasmissione radiofonici, io mioccupavo della pubblic<strong>it</strong>à.Ci siamo conosciuti nel 1979 a Radio Filangieri. Avevamo appena15 anni.Nella foto in alto Enzo Angrisani . Qui unafoto del 1978, Radio Filangieri, al mixerRiccardo Senatore accanto ad un giovanissimoEnzo EngisaniGli anni del part<strong>it</strong>oIl Part<strong>it</strong>o Comunista rappresentava i nostri ideali:l’altruismo, il lavoro, le lotte sociali, l’uguaglianzae la pace tra i popoli. All’epoca segretario dellasezione c<strong>it</strong>tadina era Antonio Armenante.Tante le persone scomparse da allora: la solare LuciaLaudato, sorella di Mimmo (fondatore del CircoloPablo Neruda e animatore del Giornale di Cava),Luciano detto “il p<strong>it</strong>tore”, Ferdinando Rispoli, mortodi recente, che raccoglieva attorno a sé decine dipersone come una grande chioccia con i suoi pulcini,ma anche alcuni storici esponenti del part<strong>it</strong>o, comel’indimenticabile Antonio Palmieri, di Santa Lucia,e il m<strong>it</strong>ico dottor Salvatore Calderazzo, mar<strong>it</strong>o diEster Cherri (direttrice del 1° Circolo didattico).Increduli oggi alla notizia della morte di Enzo, gliamici Raffele Fiorillo, ex sindaco di Cava, MarioAvagliano, Alfonso Galdi, Claudio Buggi, figlio diAntonio, storico “microfonista” del part<strong>it</strong>o, GabrieleQuarello, Flavia Bevilacqua, Gino Giachetta, GennaroDe M<strong>it</strong>a, Franco Francesco. Annica Cerino,Luigi Polacco… E centinaia di altri.ad un amico che mer<strong>it</strong>ava molto di più”.Rosa Lodato - “Per me e la mia famiglia Enzo erail sole, una persona speciale che adorava i bambinie amava giocare con loro, era una persona davverospeciale”.V<strong>it</strong>torio Avagliano - Enza S. - Luigi Apicella -Annamaria Lodato - “E’ andato via un pezzo dellanostra v<strong>it</strong>a, di un’epoca passata in cui tutti noiavevano degli ideali, le sere passate a credere cheil nostro futuro sarebbe stato più felice, come nonricordare negli anni 80 orgogliosi di rappresentareil baluardo delle voci radiofoniche locali, impegnandocigiornate intere navigando nei nostri sogni efelici di fare, unendo le nostre passioni con la musica,la cosa migliore e che ci appagava di più. VincenzoAngrisani è stato uno di quelli che nel nostro gruppo,emergeva di più per la sua capac<strong>it</strong>à di risolvere tuttinostri problemi con disinvoltura, anche quandosembravano enormi, con il suo sorriso sdrammatizzavae ti dava la soluzione. Con affetto salutiamoil nostro caro amico Enzo”.SpecialeIl veterano delle radio libere cavesiGerardo Ard<strong>it</strong>oRadio Tirrenia C<strong>it</strong>y è stata tra leem<strong>it</strong>tenti cavesi più popolari. Hoincontrato Franco Torretta il 24gennaio scorso, a distanza diventuno anni dalla fine delle trasmissionidella sua radio. OggiFranco ha 73 anni. Ha abbandonatoda tempo la radiofonia,coltiva un orto e fa tanti altri lavorettiche lo rendono attivo comesempre, nonostante qualche probleminoalla vista.Franco Torretta mi ha tenuto percosì dire a battesimo a RadioTirrenia. È stata la prima radioche ho frequentato: avevo 14 anni,nel 1978. Per me era un mondoda esplorare, magico, che ti metteva in contatto congli altri, entravi nelle case della gente alzando unsemplice cursore.Franco mi fece un provino e mi disse “Sei discreto”,concedendomi uno spazio settimanale nel palinsestodei programmi. Da allora la radio è stata la miaprincipale attiv<strong>it</strong>à, ho collaborato quasi con tute leem<strong>it</strong>tenti radiofoniche cavesi, realizzando programmi,ma anche in veste di ed<strong>it</strong>ore, finché non èdiventato per me un vero e proprio lavoro.Franco Torretta mi accoglie nella sua casa a Licurtiper un’intervista. Pare non ricordarsi più di me.Hanno collaborato a Radio Tirrenia C<strong>it</strong>y nel tempooltre 300 ragazzi, è un’impresa ricordarsi di tutti.Ma appare contento di rispolverare i ricordi dellasua grande passione. Gli chiedo una foto del periododella radio; non ne ha molte, in compenso mi mostraun archivio di centinaia di nastri audio dove conservanumerosi programmi andati in onda da Radio TirreniaC<strong>it</strong>y.Franco, come nacque l’idea di impiantare unaradio libera?“Nel 1977 frequentavo Radio Cava Centrale. Eroun radioamatore (ndr un cbista), ed ero appassionatoanche della “radio libera”. Chiesi a GianfrancoSpinelli e Luca Barba di entrare in società con loroin Radio Cava, non dissero di no, ma il tempopassava, prendevano tempo, finché decisi di installarneuna tutta mia, così nacque Radio Tirrenia C<strong>it</strong>y”.Avevi diversi impianti ripet<strong>it</strong>ori…“Sì in brevissimo tempo installai un ponte su Salerno,mentre da Sant’Angelo coprivo l’agro e i paesivesuviani, arrivavo perfino a Foggia e Isernia…”A quei tempi la banda FM era piuttosto libera,non c’erano i network, i conduttori radiofonicilocali erano le vere star incontrastate del’etere…Anche tu avevi tanti ammiratori, e una bellavoce…“Me lo hanno sempre detto, ma personalmente nonsono credo che la mia fosse una voce così straordinaria.Una sera a mezzanotte si presentarono in radioNel 1974 una sentenza della Corte Cost<strong>it</strong>uzionaleabolì il monopolio dell’em<strong>it</strong>tenza radiofonica, finoad allora tenuto dalla Rai. Nacquero a poco a pocomigliaia di em<strong>it</strong>tenti radiofoniche in tutta Italia. Pertrasmettere era sufficiente una comunicazione all’Escopost(la polizia del Ministero delle Poste etelecomunicazioni) e una comunicazione alla Questura,comunicando l’ubicazione dell’em<strong>it</strong>tente el’elenco dei collaboratori che frequentavano i locali.Naturalmente per trasmettere spazi pubblic<strong>it</strong>ari eranecessario l’apertura della part<strong>it</strong>a iva. Molte em<strong>it</strong>tentierano fondate da associazioni, ma le più prestigiosedivennero quelle dove privati si impegnarono inprima persona nella gestione dell’em<strong>it</strong>tente. Persvolgere attiv<strong>it</strong>à di informazione era necessarioregistrare nel tribunale competente la testata giornalisticaa firma di un giornalista professionista opubblicista.Le prime radio cavesiVia Corradino Biagi, 18Cava de’ TirreniIntervista a Franco TorrettaFranco TorrettaFranco e Tobia, due comicicavesi di Tele Cava, mi chieserouna registrazione urgente,dovevo realizzare loro la sigladella trasmissione televisiva;sarebbero andati in onda ilgiorno dopo, consideravano lamia voce la più bella. Erostanco e neanche del tuttoconvinto, ma insistettero finchénon li accontentai. Poi facemmoanche uno spettacoloal Metropol”.A quei tempi le radio nondisponevano di automazioni,di computer, i collaboratorigarantivano la continu<strong>it</strong>àdelle trasmissioni. Tu conducevi notturni, unprogramma di canzoni napoletane a ora di pranzo,ti occupavi della pubblic<strong>it</strong>à e della manutenzionedegli impianti. Ma come era possibile tuttoquesto?“Anche mia moglie Cinzia (ndr oggi scomparsa)mi dava una mano, veniva ad inserire la pubblic<strong>it</strong>àogni 20 minuti quando io non c’ero”.Ricordo anche tua figlia Annalisa, che a soli 8anni conduceva programmi e per arrivare almicrofono e alla consolle saliva su uno sgabello….“Le scrivevo i testi, le cose da dire. Conducevaanche una trasmissione per bambini”.Franco fa chiamare Annalisa, non è più una bambina,ma la stessa figura esile, lo sguardo dolce ela vocina deliziosa, sono emozionato nel rivederla,mi pare tornare indietro nel tempo.Franco qual è stata la tua più grande soddisfazione?“Nel 1990 la legge Mammì avrebbe reso ancora piùoneroso il mio impegno. Ero stremato e mi sentivosolo in questa avventura, non avevo neanche unprocacciatore per la pubblic<strong>it</strong>à. Decisi di dire stopall’avventura come ed<strong>it</strong>ore. Annunciammo unasettimana prima che avremmo chiuso le trasmissioni.Nel corso dei programmi che seguirono ricevemmocentinaia di telefonate di persone che ci esortavanoa continuare dispiaciute del nostro annuncio. Moltipiangevano, erano legatissimi alla nostra radio cheli aveva tenuti compagnia per tanti anni. Furonoloro la mia più grande soddisfazione”.Continuasti a fare radio?“Per qualche anno collaborai con Radio DiffusioneCampania di Salerno, poi con Radio Arcobaleno diNocera Inferiore, finché smisi del tutto”.Annalisa, cosa ricordi di quegli anni?“Sono cresciuta con la radio, è stata una bella esperienza,ma ero molto piccola. Mi piaceva aiutarepapà. So per lui quanto era importante Radio TirreniaC<strong>it</strong>y”.Storia delle radio di CavaUna legge fece chiudere le em<strong>it</strong>tentiNel 1990 la legge Mammì impose il censimentodelle radio private, regolamentandole con il rilasciodelle concessioni, mettendole alla stregua dei potentinetwork ai quali fu concesso inizialmente di raccoglierepubblic<strong>it</strong>à locale e di effettuare il cosiddettospl<strong>it</strong>taggio, differenziando la pubblic<strong>it</strong>à nelle variearee di copertura grazie a distributori locali. Giàquesto rese poco compet<strong>it</strong>ive le radio locali che sividero togliere l’unica risorsa per gestire la radio,la pubblic<strong>it</strong>à. A par<strong>it</strong>à di costo, gli inserzionistipreferivano per prestigio l’em<strong>it</strong>tente nazionale.Maggiori oneri pesavano sugli ed<strong>it</strong>ori locali, comel’obbligo realizzare notiziari, di avere minimo 2dipendenti, l’obbligo della conservazione trimestraledelle trasmissioni, pagamenti dei canoni di concessione,fino ad allora inesistenti, l’obbligo di pagareun tributo ai fonografici oltre che alla SIAE. E tantialtri obblighi che stroncarono le radio locali. Led<strong>it</strong>te individuali non potevano essere cedute, néLe prime em<strong>it</strong>tenti a nascere a Cava de’ Tirreni diventare società. Questo impose a piccoli ed<strong>it</strong>orifurono Radio Cava Centrale e Radio Filangieri. di gettare la spugna.Radio Cava Centrale vanta il primato della messaLa nuova legge, nata col pretesto di mettere ordinenell’etere, tese di fatto a dare spazio ai networkin onda, ma fu Radio Filangieri a trasmettere ufficialmentei primi programmi radiofonici. nel giro di qualche anno gran parte delle radio localinazionali. Fu così che scomparvero intorno al 1990,In segu<strong>it</strong>o nacquero Radio Metelliana, Radio Tirrenia in tutta Italia. Questosi tramutò in una perd<strong>it</strong>a diC<strong>it</strong>y e Radio Aics.ident<strong>it</strong>à delle radio legata fino ad allora al terr<strong>it</strong>orio,Radio Cava Centrale, la prima a nascere a Cava, è senza censure, dove ogni c<strong>it</strong>tadino aveva trovatostata anche l’ultima a cessare le trasmissioni. fino ad allora l’opportun<strong>it</strong>à di far sentire la propriavoce.Febbraio: “Mese della prevenzione”delle patologie dell'apparato respiratorio.Vis<strong>it</strong>e gratu<strong>it</strong>e per tutto il mese di febbraioLe vis<strong>it</strong>e saranno effettuatedal Dr. Gerardo Apicella,Specialista in Pneumologia, Allergologia,Medicina interna ed Ecografia internistica.Prenota la tua vis<strong>it</strong>a gratu<strong>it</strong>aallo 089 468611Il dottor Gerardo Apicella


5 - STORIA DELLE RADIO LIBERE CAVESI 30 GENNAIO 2012Luca BarbaRadio Cava Centrale. L’em<strong>it</strong>tente nacque nel 1974in via Sala, per po<strong>it</strong>rasferirsi, dopo ilterremoto del 1980,in via De Gasperi 3.Fondata da LucaBarba sotto formaassociativa, divennepoi Srl. Alla finedegli anni 90 cambiòdenominazionein Radio Max. Hacessato le trasmissioninel 2008. Aree di copertura: Cava – Nocera –Salerno – Costiera - Cilento – Piana del SeleRadio Filangieri.Gli studi di Radio Filangieri - Lello BottiglieriL’em<strong>it</strong>tente nacque nel 1975. Unica sede, i localiadiacenti la chiesa di San Vincenzo in viale Crispi.L’em<strong>it</strong>tente ebbe all’origine una validissima programmazione,con notiziari, programmi di lingue,dibatt<strong>it</strong>i, rubriche culturali ed erano coinvolti numerosiprofessionisti cavesi. Col seguire degli anni fugest<strong>it</strong>a direttamente dai giovani che ne preseropossesso. Fu fondatae voluta dallacomun<strong>it</strong>à di viaFilngieri e grazieRiccardo Senatore ai parroci padreAlbino Liguori e padre Martello.Tra i collaboratori più attivi: Alfonso De Rosa,Vincenzo Montervino,Vincenzo Angrisani, MariaAssunta Di Agostino, Antonio Santoriello, LelloBottiglieri, Arturo Mercurio, Mario Ragone,Mauro….., Giancarlo Morelli, Gianni Trezza, LuigiApicella, Riccardo Senatore, V<strong>it</strong>torio Avagliano.Radio Metelliana. Aveva sede in alcuni ampi localiubicati in un palazzo storico ai Pianesi.Non disponeva di un largo bacino di utenza, maseppe imporsi con una programmazione di tuttorispetto che venne a scemare dopo il trasferimentoin local<strong>it</strong>à Pietrasanta presso Tele Cava RTC Italia(poi divenuta Quarta Rete). Molti collaboratori diRadio Metelliana preferirono dedicarsi alla tv libera,che offriva maggiore popolar<strong>it</strong>à. L’em<strong>it</strong>tente radiofonicadopo qualche anno cessò di trasmettere.Radio Tirrenia C<strong>it</strong>y. Fondata e diretta da FrancoTorretta, elettrotecnicocavese, trasmetteva daLicurti, da un’accoglientemansarda. Sultetto un grande tralicciobianco e rosso siergeva fiero raggiungendocon le sue antenneil picco di altezzadei 35 metri.Radio Tirrenia C<strong>it</strong>y èstata l’em<strong>it</strong>tente cavesein assoluto che avevaFranco Torrettail più grande bacino di utenza, anche grazie al piùalto numero di ripet<strong>it</strong>ori installati dallo stesso FrancoTorretta.Area di copertura: le province di Salerno, Casertaed Avellino.Radio Aics (associazione<strong>it</strong>alianacultura e sport) fufondata nel 1980 daigiovani socialisti, trai quali spiccavanoCarmine Santoriello(direttore artistico),Agostino Abate(oggi giudice), PierVincenzo Roma,Vincenzo Di Maso.Carmine Santoriello Successivamentel’em<strong>it</strong>tente fu rilevata da Peppe Bucciarelli e dalgiornalista Antonio Di Martino e cambiò denominazionein Radio NovaCampania.La sede storica dell’em<strong>it</strong>tenteera ubicataa Sant’Arcangelo.La radioabbreviò la denominazionein RadioNova e si trasferìnegli anni 80 al CorsoUmberto I, dove fudiretta da VincenzoGaudio, favolosospeaker (la più bellavoce di Cava de’Tirreni - oggi FràAntonio Di MartinoVincenzo). L’em<strong>it</strong>tente rischiava di scomparire allafine degli anni 90. Fu rilevata e diretta da GerardoArd<strong>it</strong>o fino all’avvento della legge Mammì (inizioanni 90).Radio Castello. Erala radio personaledell’avvocato Apicella(Mimì), giàfondatore del periodico“Il Castello”(oggi diretto daPeppino Muoio eFranco Bruno V<strong>it</strong>olo).L’avvocato cominciavale trasmissioniintornoalle 17,00 e trasmettevain amb<strong>it</strong>oc<strong>it</strong>tadino per circa 5 Mimì Apicellaore al giornoL’impegno che lo coinvolse nelle trasmissioni televisivenei gelidi locali di Quarta Rete alla Pietrasantalo distolsero dalla radio che cessò di trasmettere.Il terremoto del1980 danneggiòinspiegabilmentel’unico trasmett<strong>it</strong>orediRadio Filangieriche copriva soloCava. In ver<strong>it</strong>àera debole il segnaleanche alB o r g oScacciaventi…Radio Filangieriaveva però unprimato: eraAlfonso De Rosaquella che contavail maggior numero di collaboratori. Alcunicollaboratori storici di Radio Filangieri fondaronoRadio Oasi. I fondatori erano Alfonso De Rosa,Vincenzo Montervino, Riccardo Senatore (oggiavvocato), Enzo Angrisani, Maria Assunta Di Agostino,Antonio Santoriello, V<strong>it</strong>torio Avagliano, GiancarloMorelli, e Gerardo Ard<strong>it</strong>o. L’em<strong>it</strong>tente eraubicata al Parco Girasole, osp<strong>it</strong>e del geometra NicolaGiordano, condividendo una mansarda con Canale44, em<strong>it</strong>tente televisiva.L’em<strong>it</strong>tente, pur legata principalmente al terr<strong>it</strong>oriocavese, si imponeva con uno stile nuovo, nientedediche, soprattutto programmi senza speaker e unalinea musicale controcorrente, meno commercialedelle altre. Trasmise dall’81 all’85.Sempre dalle ceneri di Radio Filangieri sorsero altredue em<strong>it</strong>tenti:Radio Onda Sud International con Giovanni Granatoe Mario Ragone. Era ubicata a casa di GiovanniGranato a Passiano. Cessò di trasmettere dopo circatre anni.Radio Annunziatafu fondata da ArturoMercurio (oggi dipendentedi GraficaMetelliana). Trasmettevadall’Annunziatasolo perCava, ed esclusivamentemusicanapoletanaRadio Onda Azzurra.Nacque “perArturo Mercurioscommessa”, come ammisero i fondatori RoccoBisogno e i fratelli dell’allora Caseificio Bisogno,nei locali all’usc<strong>it</strong>a dell’autostrada, oggi occupatidalla Banca Sella. Tuttavia ebbe v<strong>it</strong>a breve.Radio Torre. Non trasmetteva a Cava ma era di uncavese. Trasmetteva saltuariamente in costiera amalf<strong>it</strong>anadalla Torre di proprietà della famiglia Accarino,per opera di Alberto Accarino.Radio Amica. La prima diuna nuova generazione. Fufondata all’Annunziata da ungiovane elettricista, PasqualeNunziante. Disponeva di unottimo bacino di utenza ingrossa parte del salern<strong>it</strong>ano.Pasquale NunzianteSuperradio fu fondata dai giornalisti GigettoGiordano e Rino Ferrara, aveva sede al corso Umberto,si trasferì poi ai Pianesi. Si fuse con RadioAmica e nacque Superradio Amica. Ma il progettovolse al termine nel 2000.Radio Libera CaveseFu fondata da Gerardo Apicella negli anni ’80.Aveva sede a Pregiato e un discreto bacino di utenza.Radio Nuova Civiltà. Fu fondata da GiuseppeBisogno. Trasmetteva dall’Annunziata a cavallo tragli anni ’80 e ‘90. Fu una delle prime radio in Italiaa trasmettere solo musica <strong>it</strong>aliana.Giuseppe Bisogno e gli studi di Radio Nuova CiviltàRadio Ponte Rosa. L’em<strong>it</strong>tente nacque mente scomparivanole em<strong>it</strong>tenti locali. Trasmise per un breveperiodo dalla local<strong>it</strong>à Ponte Rosa.Roberto Pedone, Ida Di Martino, Nunzio Siani, Vincenzo Gaudio, Pino Senatore, Livio Trapanese.Radio New Generation. E’ l’unica radio cavesedei giorni nostri. Trasmette dai locali che furono diRadio Cava e Radio Max in Via Alcide De Gasperi.La gestione avviene grazie all’impegno di RobertoPedone, già direttore artistico di Radio Cava e RadioMax. La direzione giornalistica è affidata a NunzioSiani, eccellente radiocronista storico degli incontridi calcio della Cavese.Tra i soci fondatori i fratelli Pino e Alex SenatoreRadio New Generation, che trasmette a Cava de’Tirreni sulla frequenza 93,200, è l’unica radio liberain Fm di Cava de Tirreni, attualmente attiva. Daqualche settimana Radio New Generation ha attivatouna nuova frequenza 88,400 mhz, che serve l’agroPer un San Valentino speciale,trovi tanti simpaticigadgets originalie un mare di dolcezze.RiflessiAl CentroCommercialeCaveseVia XXV LuglioCava de’ TirreniVieni a scoprire la qual<strong>it</strong>à e la convenienza,con la linea “Ragno” uomo-donna (con scontidal 20% al 30 % su maglieria e pigiameria Ragno)e la sensual<strong>it</strong>à, con “Liberty e Rosy”.CioccolateriaColonialiTel.089.4456105www.worldsweet.<strong>it</strong>Metal Lux - Sil LuxFalb - PrearoGranfo - Euro KeramicComplementi d’arredoArticoli da regalo ed illuminazioneVia Biblioteca Avallone, 2/A Cava de’ TirreniLa nostra vetrina su www.cavanotizie.<strong>it</strong>/riflessi.htmGerardo Ard<strong>it</strong>oRadio Atlantide.Fondata da GerardoArd<strong>it</strong>o e AlfonsoGaldi, era ubicata alParco Fimiani in viaDe Filippis a Pregiato.Si distinse peruna serie di programmidi informazionediretti da MarioAvagliano (oggi direttoreresponsabiledi <strong>CavaNotizie</strong>.<strong>it</strong>) edell’ed<strong>it</strong>ore GerardoArd<strong>it</strong>o.Fu la voce della sinistracavese alla finedegli anni ’80.Alfonso GaldiRadio Max . Il progetto era ambizioso. Era lanuova denominazione di Radio Cava Centrale.L’em<strong>it</strong>tente trasmetteva su scala provinciale.Numerosi speakers di Radio Max oggi lavoranoo hanno lavorato col gruppo Kiss Kiss: Ida DiMartino, Pino Belmonte, Ornella Rauccio e EnzoGaudio. L’em<strong>it</strong>tente ha cessato le trasmissionidopo l’acquisizione delle quote societarie da partedi non cavesi per niente interessati all’aspettocampanilistico dell’em<strong>it</strong>tente cavese.nocerino sarnese, la valle dell’Irno e parte delleprovincia di Avellino e Napoli.Radio New Generation rappresenta senza dubbioun patrimonio da sostenere a Cava de’ Tirreni cheoltre alle numerose rubriche di informazione, sported intrattenimento offre 3 edizioni di notiziariogiornaliero dedicato all’informazione locale (alle12,00 alle 14,00 e alle 18,00). Tra i programmid’informazione “Echi di Cava de’ Tirreni”, con LivioTrapanese, in onda il martedì alle 11,00 e in replicail mercoledì alle 15,00, e “Tutto di personale”, conAntonio Di Giovanni, in onda il lunedì alle 19,00e in replica il giovedì alle 15,00 .


6 - CRONACAIn ricordo di Marcello Del VecchioIl Professore dei sogniMario AvaglianoQuesta è la storia di un ragazzo di Cava, che amavaSciascia e Pavese e sognava un’Italia migliore e didiventare giornalista come Giorgio Bocca. Un ragazzocon la testa un po’ tra le nuvole, che scrivevaversi d’amore in rima libera. Acerbo e immaturo,come tutti quelli della sua età, ma con il cuore gonfiodi speranze e di progetti.Questa è la storia di un professore di storia e filosofiadel Liceo Classico “Marco Galdi”, di spir<strong>it</strong>o apertoe di cultura superiore. Un bell’uomo, affascinante,forse un po’ vanesio, con una montagna di riccicuratissimi e una barbetta filosofica spruzzata dibianco, che indossava inappuntabili giacche divelluto a coste e vezzosi maglioncini a collo alto.Il ragazzo era un adolescente degli anni Ottanta. Lagenerazione del disimpegno, di Happy Days e Spazio1999, del subbuteo e delle part<strong>it</strong>e di calcio giocateper strada, dei mondiali di Spagna, delle radio liberee dei lenti dei Bee Gees ballati nei salotti di casa.Il professore aveva l’età del padre del ragazzo (idue si conoscevano bene, Cava è una piccola vallata).La generazione del dopoguerra, che aveva attraversato– più o meno indenne – tutta la storia dellaRepubblica: la ricostruzione e il miracolo <strong>it</strong>aliano,Mina e Celentano, il Festival di Sanremo e MissItalia, le illusioni del Sessantotto, le stragi e ilterrorismo.Il professore era vagamente di sinistra, ma nellasostanza un uomo libero. Parlando di guerre e d<strong>it</strong>rasformazioni sociali, di Platone, di Aristotele e diMarcello, mio mentoreElena SianiArrivederci Marcello.Mi piace cominciare così, pensando all’uomo liberoche è stato, anticonformista e ribelle, mente semprein cerca di un livello superiore di conoscenza eragionamento. Le sue ore di lezione erano unapalestra per l’animo, uno stimolo alle letture, unalenta e piacevole scoperta della nostra capac<strong>it</strong>àintellettiva. In questa grande libertà trovavamol’interesse per lo studio e l’approfondimento, nonper forza, ma guidati da una naturale curios<strong>it</strong>à cheriusciva senza sforzo a trasmetterci. Ci ha indirizzatinell’uso del ragionamento, della parola,nell’importanza della scelta dei vocaboli in unaconversazione, e nel peso che essi assumono. Cosìguidandoci ha stimolato in ognuno capac<strong>it</strong>à che cihanno consent<strong>it</strong>o di cominciare a vivereintellettivamente, a coltivare le nostre passioni, adapprofondire gli aspetti di noi che di volta in voltaaffioravano dalla nostra parte ancora acerba. In tantivedeva già i tratti che avrebbero caratterizzato lenostre v<strong>it</strong>e future: la parte creativa in me che nonsapevo neanche di avere, il tratto storico umanisticoin altri, la parte più pragmatica in altri ancora e cosìvia, come un r<strong>it</strong>rattista, e in molti casi ha avutoragione.Uno stimolo, una forza, un carisma che rimane perme punto fermo da cui partire e ripartire nella v<strong>it</strong>aancora oggi. Tante volte in questi anni avreidesiderato seguirlo, in età ormai matura, nelle sue“conversazioni”. Il professore, l’uomo e l’amiconon hanno mai smesso di partecipare alla mia v<strong>it</strong>a,pratica ed intellettiva, informandosi sempre a chepunto fossi, e sostenendomi nei periodi più bui. Conlui ancora adesso ci si addentrava in argomentiinteressanti, si riparlava del senso di alcuni importantiMarcello Del Vecchio, secondo da sinistra, con alcuni amiciKant, insegnò al ragazzo quant’era straordinaria lastoria e a pensare con la sua capa, senza farsi ingabbiareda nessuno. E soprattutto gli instillò fiduciain se stesso e nelle sue capac<strong>it</strong>à. Nella forza deivalori e dei sogni.Quel ragazzo ero io. Ed erano le centinaia di adolescentiche frequentarono le aule del “Marco Galdi”in quegli anni.Quel professore era Marcello Del Vecchio, scomparsonella nostra amata Cava in una grigia giornatadi fine dicembre del 2011.Ricordo che nell’ultimo anno di liceo Del Vecchioci inv<strong>it</strong>ò affettuosamente a dargli del “tu”. Altri lofecero, io non ci riuscii. Forse per timidezza, forseper rispetto. Per me era il Professore per antonomasia.E lo restò anche dopo. Provo ex post ad esaudirequel suo piccolo desiderio. Penso gli farà piacere.Addio Marcello. Non ti dimenticherò. Non ti dimenticheremo..Il professore Marcello Del Vecchio in classenegli anni ‘80 (foto di Maurizio Cogliani)passaggi della v<strong>it</strong>a, del momento storico, dei libriche sempre non perdeva occasione di segnalare aseconda delle mie richieste, una risposta a tutto, unaconversazione viva, una fonte per la mente. E poiil suo lavoro, le pubblicazioni che ancora lo vedevanofino all’ultimo impegnato ed entusiasta. Sempreavanti, all’avanguardia, mai fermo. Qualche voltagli ho chiesto se usasse il computer per interloquirecon lui in questo modo così contemporaneo, ma inquesto no, non ci si r<strong>it</strong>rovava, era un uomo di penna.A lui devo tante cose, “l’educazione”culturale, lacurios<strong>it</strong>à verso la v<strong>it</strong>a e nell’approfondimento dellecose, l’amore per i libri, per la storia, per ilragionamento. Pur attraverso la filosofia, la storia,la dialettica, ha fatto di me una donna libera, mi hainsegnato che la libertà dell’intelletto è su tutto unacosa preziosissima che bisogna imparare a perseguiree a mantenere. E così mi sento oggi: LIBERA.Grazie Marcello.30 GENNAIO 2012“Sì, lo voglio!”Da un’idea della cavese Luana Ferraioli, una tre giorni al Lloyd’sBaia Hotel, dedicata al mondo degli sposi e della coppiaPrende il via. da un’idea della caveseLuana Ferraioli, (esperta in marketinge organizzazione di eventi come ilPremio “Sinfonie D’Autore” a Pos<strong>it</strong>anoe presidente dell’ ”Associazione CulturaleLune Crescenti”) “Si Lo Voglio”,interessante evento dedicato alla coppia,che si terrà dal 17 al 19 febbraio 2012al Lloyd’s Baia Hotel a Vietri sul Mare.Come nasce “Si Lo Voglio”?“L’intento è quello di creare un salottodedicato alle coppie, - risponde Luana- che possa essere luogo di incontro edi scambio di opinioni, suggerimenti,per dipanare dubbi ed essere pronti adaffrontare insieme un percorso di v<strong>it</strong>ao magari semplicemente rafforzare unrapporto esistente”.Patrocinato da Regione Campania, EnteProvinciale del Turismo, Provincia eComune di Salerno e promosso dall’Associazioneculturale “Lune Crescenti” “Sì lovoglio!” è il primo evento dedicato alla coppia chesi propone in una veste ined<strong>it</strong>a. Infatti, oltre ad essereinser<strong>it</strong>o nella magnifica cornice del Lloyd’s BaiaHotel, già di per sé garanzia di qual<strong>it</strong>à, nei tre giorniprevisti “sposerà” l’informazione e la prevenzione,affrontando tematiche di chirurgia estetica e ricostruttivaper lui/lei con consigli e suggerimenti dafigure di altissimo livello professionale, toccandoanche temi delicati come la fecondazione medicalmenteassist<strong>it</strong>a con l’eccezionale presenza del Prof.Peter Platteu, direttamente da Bruxelles, il giornosabato 18 febbraio alle ore 11,30, per affrontare,in modo adeguato, tutto ciò che potrebbe minare unideale rapporto con sé stessi e un rapporto di coppia.Sessuologi di fama nazionale si alterneranno achirurghi plastici, andrologi, nutrizionisti, dermatologi,in incontri aperti a tutti con possibil<strong>it</strong>à diconsulenze gratu<strong>it</strong>e c/o la Clinica Ruggiero di Cavade’ Tirreni. In sintonia con l’importanza dell’eventol’ assegnazione di veri “cadeaux” che ruoterannointorno al pianeta uomo-donna, tre giorni in cui siavvicenderanno nomi prestigiosi nel campo dell’altamoda, dell’arredo, dell’artigianato, dell’arte orafa,del design, dell’estetica, con esposizione per tutti etre i giorni, con visagisti e coiffeurs tra i miglioridel panorama salern<strong>it</strong>ano come il gruppo “SerraParrucchieri”, official hair stylist e defilè di griffeprestigiose nei giorni 18 e 19 sera in sala con 300posti a sedere. A rendere magica la presenza dichiunque voglia partecipare alla KermesseNella foto a sinistra, Luana Ferraioli conil Premio della 1° edizione di "SinfonieD'Autore"- AmalfiNella foto in alto: da sinistra: PaolaMercurio, presentatrice dell’evento, notaconduttrice campana, con AlfredoMariani, conduttore del programma "Divie Dive" che sarà presente con letelecamere all’evento e l’organizzatriceLuana Ferraioli.partecipare alla kermesse, in premio un ab<strong>it</strong>o dasposa tempestato di swarovsky, un viaggio neled<strong>it</strong>erraneo, trattamenti estetici, prodotti per la curadella pelle, weekend romantici in su<strong>it</strong>e honeymoona Pos<strong>it</strong>ano o a scelta in un castello in 150 local<strong>it</strong>àd’Italia .Non mancheranno osp<strong>it</strong>i di fama nazionale,il lancio del primo caffè in Italia che stimola“l’amore”, testimonial Giulia Montanarini dalBagaglino, testate giornalistiche media partner enetwork (radio tv e webtv) che trasmetterannol’evento nel circu<strong>it</strong>o campano e nazionale sky.Ingresso gratu<strong>it</strong>o.Il calendario:Venerdì 18 febbraio (dalle 16,00 alle 23,00)Alle 17, 30 incontro con wedding planner.Sabato 18 (dalle 10,00 alle 23,00)Alle ore 11,30 seminario sulla sfera riproduttiva.Alle 16,30 seminario sull’estetica e la bellezza.Alle ore 20,30 sfilate ed estrazioni biglietti vincenti.Domenica 19 (dalle 10,00 alle 23,00)Alle ore 20 30 sfilate ed estrazioni biglietti vincenti.Biglietti lotteria al prezzo di 3 euro acquistabili c/oil Lloyd’s Baia Hotel e in varie location di Cava,Nocera e Salerno prima e durante i tre giornidell'evento"Tutte le info su www.si-lovoglio.comInfo-line 089.464377Senatore ArredamentiVis<strong>it</strong>a il nostro s<strong>it</strong>o:info@senatorearredamenti.<strong>it</strong>www.senatorearredamenti.<strong>it</strong>Senatore...qual<strong>it</strong>àdell’ab<strong>it</strong>areVia G. V<strong>it</strong>ale, 40 - Santa Lucia - Cava de' TirreniTel.089.461592Pizzeriapizza a metroSaltimboccaPaninuozzoRosticceriaPaniniChiusura lunedìPizza a liev<strong>it</strong>azionenaturale e integraleSpecial<strong>it</strong>à:Pizza con patatee salsiccia fresca,provola e scaglie.Cel. 328.1621049 - 348.1902109Via XXV Luglio, 124 - CavaPizza a pranzoVia G. Maiori, 7 (a 500mt usc<strong>it</strong>a autostradale)Cava de’ Tirreni • Tel. 089.462642Fabbrica calzaturecon punto vend<strong>it</strong>adiretto al dettaglio


30 GENNAIO 20127 - CULTURAI grandi protagonisti cavesi del mondo del calcioCatello Senatore, allenatore portieri del Genoa:“Sogno per la mia c<strong>it</strong>tà un Centro Sportivo con impiantiche possano soddisfare i desideri di tanti ragazzi e bambini”Gerardo Ard<strong>it</strong>oLa c<strong>it</strong>tà di Cava de’ Tirreni è la madre terra dieccellenti ragazzi che hanno fatto strada nel mondodel calcio: Fausto Salsano, Raffaele Schiavi, AndreaRispoli, Raffaele Sergio…. solo per c<strong>it</strong>arne alcuni.Oggi incontriamo Catello Senatore, che gli amicichiamano più semplicemente “Lello”.Catello Senatore è nato a Cava il 16 dicembre del’66. Ha 45 anni, e da dicembre scorso è allenatoredei portieri in serie A col Genoa.Come calciatore è stato nel settore giovanile conla Cavese, Montevarchi e Campania Puteolana perL’intervista:Come è cominciata la suaavventura calcistica?“La mia avventura calcistica comepreparatore dei portieri è iniziata perhobby. Ringrazio soprattutto LucioBisogno e il carissimo e ormaiscomparso Franco Troiano che, mirintrodussero, dopo che avevoabbandonato come calciatore, nelmondo del calcio”.Qual era il suo più grande sognoda ragazzo?“Il mio più grande sogno da ragazzoera fare il calciatore. Sogno che siè avverato poi da allenatore deiPortieri arrivando a calpestare l'erbadegli stadi di serie "A" e ho vissutocon L'udinese una bella esperienzain Europe League fino ad arrivareai quarti di finale”.E’ stato incoraggiato dai suoigen<strong>it</strong>ori agli inizi della sua carriera? O pensavanoche il calcio non potesse offrirle un lavoro sicuro?“ I miei gen<strong>it</strong>ori (mamma Anna e papà Enrico),insieme a mio fratello Mariano, mi hanno sempreincoraggiato, certo. Quando come calciatore nonraggiunsi traguardi che mi consentivano di vivereun futuro tranquillo, mi indirizzaronopoi nel mondo del lavoro, ma fuori dalcalcio. Il giorno, però che, comeallenatore dei portieri, sono arrivatoalla Cavese di Ezio Capuano, allapresentazione mia madre, AnnaD'amico, era presente, contenta eorgogliosa di me..... “Ora che allena in serie A , quali sonoi suoi obiettivi?“Ora, i miei obiettivi sono di daresempre il massimo e di restare più annipossibile nella massima serie; dimigliorarmi e aggiornarmicontinuamente”.Quali sono le sue considerazioni sul calcio cavesealla luce del fallimento della Cavese e della nasc<strong>it</strong>adi tre squadre che mil<strong>it</strong>ano in serie minori?“Rispondo come c<strong>it</strong>tadino e come tifoso. Il mioconsiglio è di unire tutte le forze e creare un'unicasquadra, il cui intento sia soprattutto valorizzaregiovani con talento; vedi Schiavi, Rispoli e altri chesono in giro per l'Italia. E’ bello vedere cavesi cherappresentano egregiamente Cava de’ Tirreni”.La sua famiglia la segue fuori Cava? Quanto costain termini di sacrifici affettivi lavorare fuori lapropria c<strong>it</strong>tà pur vivendo un carriera disoddisfazioni?“La mia famiglia purtroppo non mi segue, mia moglielavora a Cava al "Centro Commerciale Cavese" epoi segue i nostri due piccoli con tutto l'amore el'attenzione che un gen<strong>it</strong>ore deve avere. I nostri figlifrequentano la scuola con ottimi risultati ed hannoforti legami affettivi a Cava, non posso distoglierliDa "I Viaggi Di L<strong>it</strong>ta" i matrimoni sono davverospeciali.Speciali perché i nostri prezzi sono i migliori!Speciali perché da noi il tuo viaggio saràindimenticabile.Speciali, come il giorno delle tue nozze e perchénon sia un semplice viaggio, ma sia il “Viaggiodei tuoi sogni e dei tuoi desideri”.Noi saremo al tuo fianco, ti consiglieremo, tiindicheremo, ma soprattutto lavoreremo peraccontentare e realizzare tutte le tue esigenze edi tuoi desideri.In omaggio:Il Book Fotografico del ViaggioCon la lista nozze riceverai anche:- Il Book con le dediche- Cartoline speciali da inserire nelle tuepartecipazioni come promemoria del viaggioCava de’ Tirreni, via XXIV Maggio, 14Tel. 089 9437919poi finire la carriera fra i dilettanti in Eccellenza aPicerno (in Basilicata) fino all'età di 24 anni.L’attiv<strong>it</strong>à di preparatore dei portieri è cominciatafra i dilettanti, a 29 anni, in prima categoria con laPol.Annunziata per poi passare all’Alba Cavese(settore giovanile) e poi Paganese, Angri 1927 eSorrento, per poi passare ai i professionisti: Cavese,F.Andria, Foggia, Udinese, Parma e infine alGenoa.Catello è felicemente sposato con Mena con laquale ha due figli, Annachiara, di 11 anni ed EnricoCatello Senatoreda queste solide rocce. Il miolavoro è sottoposto a continuicambiamenti che potrebbero, allaloro età, causare loro stress eproblemi di adattamento. E' unenorme sacrificio per noi viveredistanti ma, la domenica, dopo lapart<strong>it</strong>a, quando non ci sonoposticipi o gare infrasettimanali,faccio sub<strong>it</strong>o rientro a Cava perstare con la mia famiglia, per poiripartire il martedì. Tuttavia,spesso, mia moglie e nostribambini mi raggiungono nellac<strong>it</strong>tà dove svolgo la miaprofessione”.Cosa si sente di dire ai giovaniche desiderano entrare nelmondo nel mondo del calcio?“Ai giovani consiglio le stessecose che ripeto sempre ai mieifigli, soprattutto di studiare. Essere colti e preparatinella v<strong>it</strong>a è fondamentale; poi se c'è anche valorecalcistico è certamente da coltivare.”Lei ha un cugino, Mauro Lamberti, t<strong>it</strong>olare delpiù grande Centro Benessere della provincia diSalerno, la “Body Planet” di Cava. Ma Mauro(34 anni) è anche un bravissimoportiere.E’ un caso, che in famigliagiochiate tutti in porta?Sorride…“Si vede che amiamodifenderci e non offendere”.Avete mai condiviso il vostrolegame sportivo?“Con Mauro ho organizzato uncorso per portieri disoccupati.Insieme abbiamo allenato al‘Simonetta Lamberti’, e, nel suoattrezzatissimo centro, portiericome: Mirante (attualmente alParma), Marruocco, Iezzo, Pol<strong>it</strong>o, Aprea e altri ,tutti si sono complimentati con Mauro e il suo staffper la professional<strong>it</strong>à e per le attrezzature sportiveche il centro mette a disposizione, moltoall'avanguardia”.A cosa non rinuncerebbe mai, nella v<strong>it</strong>a, CatelloSenatore?“Non rinuncerei mai alla mia famiglia. Devo moltoa mia moglie Mena, che mi è stata sempre vicino,anche nei momenti bui della mia v<strong>it</strong>a, e alla miaprofessione, a cui dedico la maggior parte del miotempo”.Cosa sogna per la sua c<strong>it</strong>tà (Cava) ?“ Per la mia c<strong>it</strong>tà sogno un Centro Sportivo conimpianti che possano soddisfare i desideri di tantiragazzi e bambini ...Ringrazio <strong>CavaNotizie</strong>.<strong>it</strong> per questa intervista. Lascioun saluto particolare a tutti i c<strong>it</strong>tadini cavesi. E unbacio a Mena, Annachiara ed Enrico.Ciao da Lello Senatore”.Per un maggiore Benesserefisico e mentale, il centropropone le seguenti attiv<strong>it</strong>à:Hatha Yoga e Yoga bimbiCorrettiva posturaleRebirthing e Theta HealingMassaggio olisticoDanza orientale e Bio-DanzaDanze popolariTeatro mimo ed espressione corporeaNuova sede: via Papa Giovanni XXIII, 94Cava de’ Tirreni Tel. 328.9544017- 333.7411876La p<strong>it</strong>tura di Agato Bruno tra satira e lirismoTommaso AvaglianoNella sequenza di opere diverse per tecnica e perstile (dipinti, pastelli, acquerelli, disegni, incisioniall’acquaforte) che Agato Bruno – casertano maresidente da molti anni al nord, dove ha insegnatodiscipline p<strong>it</strong>toriche e ha svolto le funzioni didirigente scolastico in vari licei e ist<strong>it</strong>uti d’arte –espone nella sala della Galleria Civica al corsoUmberto di Cava de’ Tirreni, s’incontrano e siscontrano le due anime dell’artista: un’anima lirica,espressa in fasci e striature di colori vividi estruggenti, a figurare un paesaggio naturale svarianteai lim<strong>it</strong>i dell’astratto: ed un’anima satirica, affidataad un segno puntiglioso e tagliente, che si soffermaa dettagliare i santuari del potere e il grugno dell’istrioneche vi celebrava fino a qualche mese fai suoi r<strong>it</strong>i.Bruno è sempre stato uomo (ed artista) di sinistra,ed è facile capire che bersaglio della sua polemicaè il barzellettiere di Arcore con le sue ville faraonichee i suoi palazzi principeschi.Nel dipinto riprodotto sulla copertina del catalogoe collocato in posizione privilegiata all’ingressodella mostra la denunzia degli sconquassi naturalie delle brutture che ci assediano minacciando disommergerci si fa calda e dirompente, con il ricorsoagli stessi toni di rosso, di azzurro, di grigio, dinero che percorrono i pastelli, ma qui impiegati arendere un affollarsi di immagini caotiche e mostruose,da fine del mondo: uccelli giganteschi,Se siete alla ricerca di nuovespecial<strong>it</strong>à da gustare con i vostriamici, in via De Gasperi, haaperto a Cava, da pochi giorni,un nuovissimo locale, la cuicucina già riscuote ottimi indicidi gradimento.Qui l’improvvisazione non è dicasa perché l’esperienza ha unsapore antico. Tra i collaboratoridel Friends’ Risto Pub, infatti,c’è Paolo Criscuolo che colpapà Giovanni gestisce ilrinomato “Ristorante la Sosta”a Vietri sul Mare, meta fissa,ogni anno, di migliaia di turistida tutto il mondo.Criscuolo insieme alla padronadi casa Laura Faiella offre ai suoi osp<strong>it</strong>i special<strong>it</strong>àche delizieranno il vostro palato come il pollettoal churrasco (brace tipica brasiliana) . Il churrascoè un piatto tipico dei gauchos del Rio Grande doSul (una regione nel sud del Brasile) a base dicarne cotta su spiedoni alla brace con sale grosso.A tavola arachidi e inachos omaggio a volontà efiumi di birra di varie tipologie birra anche allaspina come la prestigiosa Rothaus Pils della ForestaNera Bavarese. E un vasto assortimento di birredoppio malto, sempre sia spillate che in bottiglia.Il personale ha segu<strong>it</strong>o un corso speciale di spillaturadella birra.Ma il Friends’Risto Pub saprà soddisfarvi anchecon un Menù promozionale anticrisi (a cena e adomenica a pranzo con servizio d’asporto) :Antipasto della casa, primo e secondo a scelta,contorno e bevande a soli 12,00 euro.sopravvissuti a remote ere geologiche, squali dallebocche feroci e dentute simili ad acuminate m<strong>it</strong>rievescovili, edifici sbilenchi con porticati di piacentinianaimpronta fascista…In opere come questa (e peccato che Bruno abbiascelto di esporne una sola a Cava) il furore civilesi sposa con le sue migliori qual<strong>it</strong>à cromatiche,convincendoci che l’artista, pur avendo già datotanto nella sua lunga carriera figurativa, conserviun’intatta facoltà di amare e di indignarsi, a cuisaprà attingere con successo mettendo mano ai suoilavori futuri.E’ nato “Friends’ Risto Pub”, polletto al churrascoe nov<strong>it</strong>à tutte da gustareSenatoreInfissi e SerramentiPorte per interniPorte blindateScale - ParquetLaura FaiellaPorte interne, classiche o moderneanche scorrevoli ad incasso.Porte decorate a mano personalizzatePaolo e Giovanni CriscuoloNaturalmente sarà possibile gustare varietipologie di primi.Laura Faiella, la nostra padrona di casaha trasformato un semplice localecommerciale in un accogliente salone dicasa dove ricevere amici e osp<strong>it</strong>i,facendoli sentire come a casa propria.Paolo e Laura vi inv<strong>it</strong>ano al Friends’RistoPub, la grande nov<strong>it</strong>à di Cava de’ Tirreni,grazie agli ampil o c a l idisponibileanche per festeprivate ecerimonie.Il Friends’ Risto Pub è illocale ideale dove passareuna simpatica serata traamici con musica dalvivo e tante seratespeciali in programmacome lo “Speciale SanValentino” (grad<strong>it</strong>a laprenotazione). ServizioSky.In programma serate conanimazione e spettacoli. .Friends’ Pub – RistoranteVia A. De Gasperi, 36 (ex Snai)Tel. 089.3432.23 - 320.55.37.430Infissi e serramentiin legno,legno-alluminio e pvcVia G. V<strong>it</strong>ale, 40Santa LuciaCava de' TirreniTel.089.461592


30 GENNAIO 2012860%Cremeria MarconiViale Marconi, 50Cava de’ TirreniTel.089.464906Pasticceria La Dolce V<strong>it</strong>adi Valtucci&SenatoreVen<strong>it</strong>e a gustarela grandespecial<strong>it</strong>à:Tortaal pistacchioVia Filangieri, 125 - Cava - Tel. 089.344062Scopri al Centro Bose di Miki Hi Fi le prestazionihome cinema. Nessun diffusore visibileIl sistema VideoWave® diBose offre un'armonia frariproduzione audio e videomai sperimentata prima, regalandoprestazioni audio dilivello cinematograficoprovenienti da diffusori invisibiliintegrati su un displayad alta definizione. Ma nonè tutto. Questo sistema "tuttoin uno" è in grado di eliminare in un solocolpo cavi, diffusori e compless<strong>it</strong>à: i numerosiprogressi compiuti lo rendono ilnostro sistema più facile da utilizzare.La pluripremiata tecnologia Bose a guidad'onda è integrata direttamente nello schermoe consente così di offrire un'eccezionaleaccuratezza nella riproduzione delle notebasse ed effetti sonori coinvolgenti.Un impatto inconfondibile, senza il bisognodi diffusori o subwoofer aggiuntivi.Una volta installato il sistema, la tecnologiaMichele Ruggiero e lo staff di Miki Hi Fidi calibrazione audio ADAPTiQ® assicurauna perfetta riproduzione del suono per iltuo ambiente. È in grado di riconoscere laforma e le dimensioni dell'ambiente e dirilevare persino se sono presenti mobili alsuo interno, per regolare un'emissionesonora personalizzata.Ti aspettiamo il 7, 8 e 9 febbraioper farti provare di persona tutta l'emozionedell'audio home cinema senza diffusorivisibili. Riceverai un grad<strong>it</strong>o omaggio.Consegnea domicilioNoleggio Piattaforme aereeTraslochiDi DonatoVia Gino Palumbo, 35adiacente piscinacomunaleCava de’ TirreniTel.089.463630Solo da Miki Hi Fi Centro Bose: Via E. De Filippis, Cava de’TirreniiPhone 4S0anticipoSolo alCorso Umberto I, 155Cava de' Tirreni

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